HomeChi siamoContattiComunicatiPrivacyDisclaimer
 Mercoledì 19 novembre 2025
Boxhdl 250x125
Logo IdeeIdeas
Manchette Destra 250x125

Beauty/Moda Salute/Benessere Comunicazione Eventi Largo Consumo Hi-Tech Media

Motori Programmi Retail Servizi Entertainment/Sport/Turismo MarTech Riflettori Puntati


 FAST NEWS

 FOCUS

GDPR, questo sconosciuto. PHD Italia presenta
’L'insostenibile leggerezza del dato‘


Gli italiani sono preoccupati per la privacy online, ma non così attenti a proteggerla, consapevoli del valore commerciale dei dati personali, ma poco informati sul loro effettivo utilizzo. Uno su tre vorrebbe avere un maggiore controllo sulle informazioni che fornisce alle aziende, anche perché solo il 15% crede nella trasparenza delle aziende rispetto alle politiche di gestione dei dati personali dei clienti. Tre italiani su 5 vorrebbero denaro contante in cambio della cessione dei propri dati, in media 90 euro al mese

(19 novembre 2018) - A sei mesi dall'applicazione nei Paesi europei del nuovo regolamento europeo GDPR (General Data Protection Regulation), PHD Italia (agenzia media, di comunicazione e marketing di Omnicom Media Group ) torna a indagare sull'atteggiamento degli italiani nei confronti della protezione dei dati personali con una nuova tranche della ricerca ‘L'insostenibile leggerezza del dato. La nuova wave conferma il ritratto contraddittorio degli italiani in materia di privacy online: preoccupati ma non così attenti a proteggerla, consapevoli del valore commerciale dei dati personali, ma poco informati sul loro effettivo utilizzo. Desiderosi, comunque, di avere un maggiore controllo sulle informazioni fornite, perché poco convinti della trasparenza delle aziende.

GDPR, questo sconosciuto
La ricerca evidenzia una conoscenza ancora limitata della nuova regolamentazione europea sul trattamento dei dati e una scarsa consapevolezza della sua importanza: il 44% degli intervistati non ha mai sentito parlare del GDPR e un altro 27% l'ha sentito nominare ma non sa di cosa si tratti. Il 55% del campione lo identifica correttamente nel ‘nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali’, ma nel restante 45% regna la confusione tra chi lo indica come la ‘nuova authority per la privacy’ (12%), il ‘nuovo sistema operativo che protegge la privacy’ (9%), ‘una strategia delle aziende per accedere ai dati personali per scopi di marketing’ (6%), un nuovo software per proteggere la privacy online (5%) e chi non ne ha proprio idea (13%). Necessità e utilità del provvedimento, inoltre, non sono unanimemente condivise: a fronte del 32% e del 27% degli intervistati che lo considerano rispettivamente “uno strumento utile per la tutela della privacy” e “uno strumento necessario e fondamentale per porre un freno alle ripetute violazioni della privacy”, per il 24% del campione si tratta solo di “una formalità” e per il 17% di “un'inutile complicazione burocratica”.

Valore e potere dei dati
Più di sette italiani su dieci (73%, in aumento rispetto al 70% della precedente rilevazione) si dichiarano consapevoli del valore commerciale dei propri dati personali, il 50% (sei mesi fa era il 47%) concorda nella definizione di “moneta di scambio per contenuti gratuiti sul web”. Ma alla domanda “In che modo vorresti essere ricompensato per la condivisione delle tue abitudini?” la maggioranza degli intervistati (il 62% del campione) sceglie come risposta “con del denaro” e quando si tratta di dare un “prezzo” a queste informazioni a vincere nella quotazione è la sfera intima: se uno su cinque accetterebbe, infatti, di essere monitorato negli spostamenti per 50 euro al mese, per le abitudini sessuali ne chiederebbe il doppio; più di cento euro, per uno su tre, per le informazioni medico sanitarie. Accanto al concetto di valore del dato si fa strada anche quello di potere del dato: il 59% degli italiani si dice infatti convinto del fatto che un utilizzo improprio dei dati personali possa manipolare la democrazia.

Dati e trasparenza: poca fiducia nelle aziende
Che cosa si aspettano gli italiani? Uno su due (54%) ritiene le istituzioni responsabili della protezione dei dati personali e della privacy, per il 66% il governo dovrebbe intervenire di più nella regolamentazione e il 68% vorrebbe avere un maggiore controllo sulle informazioni che fornisce alle aziende, anche perché solo il 15% del campione si dice convinto della trasparenza delle aziende rispetto alle politiche di gestione dei dati personali dei clienti. Quasi la metà degli italiani, inoltre, (il 45% del campione, in crescita di oltre 20 punti rispetto al 31% di sei mesi fa) prevede che le loro scelte di acquisto potrebbero essere influenzate dal livello di trasparenza sul trattamento dei dati offerto dall'azienda del prodotto o servizio che intendono acquistare.

Preoccupati ma pigri
Preoccupazione e consapevolezza sul tema dei dati personali non si traducono nell'adozione di comportamenti utili a contenere i rischi. Circa sei italiani su dieci (59% del campione contro il 62% di sei mesi fa) si dicono preoccupati per la privacy online e sette su dieci (71% contro il 67% di sei mesi fa) dichiarano che la preoccupazione, rispetto al passato, è sensibilmente aumentata. Solo il 52%, però, si definisce “molto attento” alla protezione della propria privacy online, percentuale che sale invece di molti punti, al 68%, quando si tratta di proteggere la privacy dei minori. Il 42% del campione confessa che condividere informazioni personali in rete lo spaventa, ma una percentuale analoga (40%), quando valuta il consenso al trattamento dei dati personali, dichiara di cliccare su “consenti” leggendo velocemente o non leggendo affatto. Solo uno su cinque (22%) si descrive come “sempre consapevole” per quanto riguarda il trattamento dei propri dati. A proposito della nuova regolamentazione europea, inoltre, la maggioranza del campione dichiara di aver letto “solo alcune” (42%) o addirittura “solo le prime” (28%) delle email che facevano riferimento al GDPR ricevute in questi sei mesi. E a prevalere, dopo la ricezione delle email, è stata la conferma del consenso al trattamento dei dati (35%) o la passività (“non ho fatto niente”, dichiara un intervistato su quattro).

La gestione e lo scambio dei dati personali in rete preoccupano, in particolare, per il furto d'identità (77%), frodi informatiche e phishing (76%) e per l'utilizzo improprio dell'immagine dei minori (74%). Seguono, nella rosa delle preoccupazioni, la scarsa trasparenza sull'utilizzo dei dati personali (72%) e la cessione dei dati a terzi (69%). Eppure, se si vanno ad indagare le misure adottate negli ultimi sei mesi per proteggere la propria privacy, si scopre che anche uno fra gli strumenti più noti, la navigazione in incognito, supera di poco il 25%.

I quattro cluster
Allarme o fiducia, così come controllo o disinvoltura nei confronti dei dati personali e del GDPR, viaggiano a velocità e con sfumature diverse a seconda del “data mindset” degli intervistati che, rivela la ricerca, possono essere raggruppati in quattro profili principali: Protagonisti (16%), Antagonisti (28%), Comparse (29%) e Spettatori (27%). Nel contesto della cosiddetta “data economy”, come nella sceneggiatura di un film in cui tutti siamo chiamati ad avere un ruolo, i Protagonisti hanno maturato un alto livello di consapevolezza sul tema, sono coinvolti in prima persona nella gestione dei propri dati personali, sono attenti e informati sulle strategie e gli strumenti per tutela della privacy; gli Antagonisti sono molto preoccupati per la gestione dei propri dati personali ma incapaci di prendere in mano la situazione, sono diffidenti, ansiosi e sentono di non poter avere nessun controllo; le Comparse prendono le distanze dal tema, che considerano una questione unicamente tecnologica, sono ottimisti e si lasciano sostanzialmente trascinare dal progresso senza particolari attenzioni o strategie; gli Spettatori pensano che il tema della protezione dei dati non sia un loro problema, desiderano un maggior controllo, ma lo demandano completamente ad altri.

Commenta Alessandro Lacovara, managing director di PHD Italia: “Il 73% degli intervistati dice di sapere che i propri dati personali hanno un valore commerciale e il 62% sa bene cosa vorrebbe in cambio una volta ceduti: denaro contante. Novanta euro al mese è il prezzo medio che gli italiani chiederebbero a un'azienda per consentirle di ‘spiare’ le proprie abitudini d'acquisto e le ‘tariffe’ salgono oltre i 100 se a essere monitorate sono informazioni di tipo medico o che riguardano la propria intimità. Troppo poco? Lasciamo tracce online ogni giorno, quasi senza accorgercene, e la tecnologia le utilizza apparentemente senza sforzo. Ma questo lavoro silenzioso sta cambiando tutto e affrontare marketing e comunicazione senza capire la centralità del dato è, oggi e domani, insostenibile: i brand dovranno sempre più concentrarsi su come ottenere la fiducia dei consumatori in merito alla gestione dei dati personali e da questo dipenderà il fallimento o il successo delle aziende del prossimo futuro”.


SiVola presenta il ‘colpaccio’ dell'anno
su digital e Dooh con le offerte Black Friday
<
SiVola, travel tech company specialista di viaggi di gruppo, lancia una campagna, on air fino al 2 dicembre, per annunciare gli sconti del Black Friday, attivi fino a quella data. Il concept vede i social di SiVola trasformarsi in una scena investigativa, in cui il comico Edoardo Ferrario, in veste di detective, fa luce sul ‘colpaccio dell'anno': prenotare un viaggio di gruppo approfittando degli sconti del Black Friday. Il concept creativo è ideato internamente dal team di SiVola, mentre lo script, il montaggio e la produzione del video sono a cura di Tamago insieme a Edoardo Ferrario. A supporto della campagna social, SiVola pianifica a Milano, Roma, Napoli e Bari una campagna Dooh con con visual evocativi dei viaggi di gruppo, su 400 impianti digitali di IgpDecaux. “Abbiamo deciso di utilizzare una strategia a doppio canale, da un lato la campagna social con Edoardo Ferrario, in perfetto stile SiVola, in grado di parlare alla nostra community con quel tono ironico, coinvolgente e autentico che da sempre ci contraddistingue – racconta Daniela Sparano, marketing manager di SiVola -. Dall'altro, abbiamo scelto di collaborare con IgpDecaux per uscire dalla dimensione digitale e incontrare un pubblico sempre più ampio”. (19 novembre 2025)
  FAST NEWS<< <
Al via la campagna per Radiofreccia Rock Campus. Radiofreccia ha lanciato la campagna di comunicazione a sostegno del progetto ‘Radiofreccia Rock Campus’, iniziativa pensata per il nono anniversario dell'emittente, con l'obiettivo di connettere, ispirare e coinvolgere le nuove generazioni attraverso la musica rock, quale ponte tra passato e futuro
 
Mauro Napoli alla guida di AI Factory di PwC. Il network PwC ha nominato Mauro Napoli, partner di PwC Italia, leader del network AI Factory, il centro che coordina l'innovazione in ambito intelligenza artificiale a livello globale
 
Josep Maria Recasens chief strategy product & program management officer di Renault Group. Renault Group ha nominato Josep Maria Recasens chief strategy product & program management officer, a riporto diretto del ceo François Provost
 
Massimo Moriconi, a.d. di Omnicom PR Group Italia, nominato presidente di ICCO. ICCO - International Communications Consultancy Organisation ha nominato Massimo Moriconi come nuovo presidente per il biennio novembre 2025-2027, dopo Grzegorz Szczepanski
 
Roma Capitale mette in gara creatività e media per il nuovo City Branding turistico. Roma Capitale ha indetto una gara d'appalto in due lotti per affidare il servizio di strategia creativa e media planning per il nuovo City Branding turistico, nell'ambito dell'Azione 2 Brand Identity del progetto Roma Smart Tourism
 
Ambrogino d'Oro a Roberto Leonelli, ceo Italia di Publicis Groupe. Il Comune di Milano conferirà un Ambrogino d'Oro 2025 a Roberto Leonelli, ceo Italia di Publicis Groupe, nonché managing director di Publicis Sapient
 
Ligier Italia sensibilizza i giovani sulla sicurezza stradale con la rubrica social #LigierSafeDriver ideata da Simple. Simpol- the reactive agency ha ideato per Ligier Italia, brand della micromobilità per teen driver, la rubrica social #LigierSafeDriver, che sensibilizza i giovani sulla sicurezza stradale e trasforma i quiz per la patente in contenuti virali
 
Il ceo e founder Paolo D'Ammassa lascerà Connexia a fine anno. Paolo D'Ammassa, ceo di Connexia, annuncia in un post su Linkedin che si dimetterà entro fine anno dall'agenzia che ha fondato nel 1997
 
Francesca Papasergi social media manager di AIAV. Francesca Papasergi è entrata in AIAV, associazione di categoria del turismo (parte di CNA Turismo e Commercio), col ruolo di social media manager
 
‘Come Together’ tema di Vanity Fair Stories 2025. Torna sabato 22 e domenica 23 novembre ‘Vanity Fair Stories’, il grande evento di Condè Nast a ingresso gratuito (su prenotazione) al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano
 
Sara Braghiroli head of marketing e Luca Corti head of alliances & partnerships di myPOS Italy. Entrano nella branch italiana di myPOS, fintech di servizi di digital payment a supporto delle PMI in tutta Europa, Sara Braghiroli col ruolo di head of marketing Italy e Luca Corti come head of alliances & partnerships
 
Elav Horwitz chief innovation officer di WPP. WPP ha nominato Elav Horwitz chief innovation officer, nuova posizione creata per consolidare nel gruppo l'uso dell'intelligenza artificiale applicata e offrire soluzioni tecnologiche ai clienti
 
Il fatturato pubblicitario del cinema cresce del 4,5% grazie ai settori Turismo, Mobilità e Tecnologia e all'uso di formati over 30. Secondo i dati di FCP-Associnema, nei primi nove mesi del 2025 il comparto pubblicitario del mezzo cinema mostra una crescita solida e strutturale
 
‘l futuro che vorremmo al centro del 14° Forum WPP con TEHA Group. Sarà dedicata al tema ‘Il futuro che vorremmo: persone, cultura, tecnologia, sistema economico - La comunicazione come facilitatore di comportamenti e valori’ la 14a edizione del Forum WPP, organizzato con TEHA Group, che si terrà il 28 novembre a Milano
 
Reworld Media Italia promuove il primo ‘Grazialand’ a Milano. Si terrà a Villa Necchi Campiglio, a Milano, il 14 novembre nel pomeriggio e il 15 novembre dalle 10 alle 20, Grazialand, prima edizione del landmark event promosso dalla rivista Grazia, diretta da Silvia Grilli e pubblicata da Reworld Media Italia
 



Amaro Lucano rinnova l'immagine e sceglie
l'arte urbana per rivolgersi al target giovane
<<<
Amaro Lucano consolida la sua nuova immagine con un progetto di brand activation, firmato dalla unit Entertainment di WPP Media, che ricorre al linguaggio dell'arte urbana. Fino al 30 novembre, la Darsena di piazza XXIV Maggio a Milano ospita un murale realizzato in collaborazione con Outdoora, specialista di socialARTvertising, che unisce l'arte urbana con la comunicazione di brand per progetti sostenibili che valorizzano il contesto urbano. Con l'obiettivo di avvicinarsi a un target più giovane, senza dimenticare identità e tradizione, Amaro Lucano ha rivisitato recentemente l'identità grafica, dando veste più fresca e attuale alla storica immagine della ‘Pacchiana’, volto presente da sempre sull'etichetta. L'idea è ora di trasformare il rebranding in un'esperienza culturale, capace di parlare la lingua delle generazioni più giovani. Il murale, collocato in una zona a frequentazione giovane, è pensato per generare conversazioni e contenuti condivisi, in linea con logiche social engagement. (19 novembre 2025)

 

SULLO SCHERMO
<<<
LO SCHIAFFO / Drammatico
Già in concorso alla 75ª Berlinale, arriva nelle sale italiane il 27 novembre ‘Lo schiaffo’ (‘Was Marielle weiß’ ovvero ‘What Marielle knows'), film diretto da Frédéric Hambalek. Nel cast ci sono Julia Jentsch, Felix Kramer, Laeni Geiseler, Moritz von Treuenfels, Mehmet Atesci. Distribuisce in Italia Lucky Red. Dura 90’ 
Come vi comportereste se vostra figlia adolescente fosse in grado di vedere e giudicare tutto quanto dite e fate nel corso della giornata, grazie a misteriose doti telepatiche acquisite dopo uno schiaffo (appioppato da un'amica insultata)? Capita a Tobias e Julia, coppia tedesca benestante, all'apparenza appagata, un buon lavoro entrambi, un collega provocatore da tenere a bada lui, un collega con cui flirta sfacciatamente lei. La paradossale situazione fa da espediente narrativo per mostrare quali sentimenti controversi possano celarsi in un ménage tranquillo fino alla noia, tra tensioni e segreti, e qualche excursus nell'assurdo. Film che fa riflettere sulle ipocrisie del sopravvivere.  


IdeeIdeas Innovazione Marketing Comunicazione - Via Melchiorre Gioia, 66 20125 Milano - Tel. +39.388.9368151
Direttore responsabile: Valeria Scrivani - Registrazione presso il tribunale di Milano nº 220 dell'11.05.2012
Copyright ©2012 IdeeIdeas - Tutti i diritti riservati