Nasce Multi, museo multimediale della lingua italiana, ideato da un pool di Università e realizzato da Dotdotdot
di conoscenza e ricerca, il primo museo virtuale interattivo dedicato al racconto dell'italiano e della sua storia sarà online free dal 1° giugno. Si rivolge a un pubblico vasto ed eterogeneo, anche internazionale grazie alla versione in inglese, a cui propone percorsi digitali che uniscono linguaggi narrativi, immagini, video e audio per un'esperienza immersiva dal passato al mondo attuale
30 maggio 2023 - Nasce il Multi - Museo multimediale della lingua italiana, il primo museo interattivo dedicato allo studio e al racconto della storia della lingua italiana. È stato realizzato dallo studio di progettazione multidisciplinare Dotdotdot di Milano (tra i primi in Italia a operare nell'ambito dell'interaction design), sulla base del lavoro di un gruppo di ricerca coordinato dall'Università di Pavia, di cui fanno parte l'Università di Napoli L'Orientale e l'Università degli Studi della Tuscia. Lo ha finanziato il Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito del FISR 2019 (Fondo integrativo speciale per la ricerca). Presentato in anteprima ieri all'Università di Pavia, durante il convegno 'Il Museo della lingua italiana - Le molte facce di un'idea’, sarà visitabile free online da domani 1° giugno.
Piattaforma di conoscenza e di ricerca, il Multi è pensato per conservare, tramandare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale costituito dalla lingua italiana, facendola emergere come 'cosa viva’, strumento di espressione e di crescita della società. Con un'interfaccia intuitiva e una struttura facilmente navigabile, si rivolge a un pubblico vasto ed eterogeneo, anche internazionale grazie alla versione in inglese, a cui propone percorsi digitali che uniscono linguaggi narrativi, immagini, video e audio per un'esperienza immersiva, sostenuta dal rigore scientifico. Tutti i testi sono disponibili anche in formato audio. La narrazione è organizzata secondo la logica dello scrollytelling.
La stru. ttura prevede un atrio introduttivo e sei percorsi tematici che rispondono ad altrettante domande: come è nata la lingua italiana? chi ha stabilito le regole dell'italiano? come è circolato l'italiano scritto? come si è diffuso l'italiano parlato? come suona l'italiano di chi non sa l'italiano? quali lingue si parlano in Italia? come si è diffusa la lingua italiana nel mondo? Sono sei percorsi che permettono ogni volta un'esperienza diversa, ravvivata da video, da spezzoni di film e canzoni, da giochi e quiz interattivi.
Dotdotdot ha anche selezionato dei reperti rappresentativi, dagli autografi di Dante e Petrarca al memoriale scritto nel Cinquecento da una donna accusata di stregoneria, dalla versione in alta definizione della prima edizione del Vocabolario della Crusca fino a 'Volare’ di Modugno e Migliacci e a una tavola di Zerocalcare.
Multa di 1,2 miliardi di euro a Meta per violazione delle leggi Ue sulla privacy
un'indagine, l'Authority europea ha accusato l'holding di aver trasferito dati personali di utenti di Facebook dall'Ue agli Usa in modo sistematico, continuativo e ripetitivo, violando le normative Ue. In Italia plaude alla sentenza l'Udicon. Meta annuncia ricorso
23 magg. io 2023 - L'EDPB - European Data Protection Board ha sanzionato Meta per violazione delle leggi europee sulla privacy, comminando una multa di 1,2 miliardi di euro, la maggiore mai inflitta in Europa per questo tipo di violazione. Meta è accusata di aver continuato a trasferire dati personali di utenti dalla Ue agli Usa, violando le normative europee.
La multa è stata decisa al termine di un'indagine sull'attività di Facebook (non riguarda altre app di Meta come Instagram), condotta dalla Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC), che agisce per conto della Ue. La presidente dell'EDPB, Andrea Jelinek, ha sostenuto che la violazione è molto grave perché riguarda trasferimenti di dati personali sistematici, continuati e ripetitivi: “Facebook ha milioni di utenti in Europa e quindi il trasferimento di dati è stato enorme. Gravi violazioni comportano conseguenze di grande portata”. Meta dovrà anche sospendere ogni trasferimento di dati personali negli Stati Uniti entro cinque mesi dalla notifica della decisione, e conformarsi al GDPR entro sei mesi.
Meta ha subito annunciato l'intenzione di appellarsi contro sentenza e multa, iniziando col chiedere una sospensione in tribunale, e tranquillizza gli utenti che non ci sarà alcuna interruzione di Facebook in Europa almeno fino alla fine dell'anno. Secondo i legali di Meta, “esiste un conflitto tra le regole del governo degli Stati Uniti sull'accesso ai dati e il diritto alla privacy europeo, che i responsabili politici dovrebbero risolvere in estate”. Migliaia di aziende e organizzazioni si affidano alla capacità di trasferire dati tra l'Ue e gli Stati Uniti per operare e fornire servizi quotidiani. “La nostra priorità è garantire che i nostri utenti, inserzionisti, clienti e partner possano continuare a utilizzare Facebook mantenendo i propri dati al sicuro. Intendiamo impugnare sia la sostanza della decisione che le richieste, inclusa la multa” hanno dichiarato da Meta Nick Clegg, president global affairs, e Jennifer Newstead, chief legal officer.
In Italia, sostegno all'azione dell'Antitrust europea è stato espresso dall'Udicon - Unione per la Difesa dei Consumatori. “È preoccupante – ha detto la presidente Martina Donini - che Meta continui a ignorare gli avvisi dell'Ue riguardo a queste pratiche. È fondamentale che le Autorità di regolamentazione applichino le leggi sulla privacy in modo rigoroso e che infliggano multe significative alle aziende che non rispettano le normative nei confronti degli utenti europei". Donini sottolinea che ci potrebbero essere conseguenze anche per altre grandi aziende tech statunitensi, considerando gli standard più bassi sulla privacy negli Stati Uniti rispetto all'Ue.
Simone Branca nuovo presidente di Fcp-Assointernet
of AdTech & Data di Rai Pubblicità succede a Giorgio Galantis dopo quattro mandati. Turn over e conferme nel consiglio direttivo. Gli investimenti pubblicitari dell'online risultano in netta crescita, +13,6% in marzo, +11,9% nel primo trimestre
9 maggiSimone Branca o 2023 - L'Assemblea di Fcp-Assointernet ha eletto nuovo presidente per il biennio 2023-2025 Simone Branca, head of AdTech & Data di Rai Pubblicità. Branca succede a Giorgio Galantis che, dopo quattro mandati consecutivi, ha scelto di non ricandidarsi, ma continuerà a fornire il suo contributo quale ‘past president’ all'interno del Consiglio direttivo.
Simone Branca si propone di operare nella continuità e di affrontare subito in seno all'associazione i temi più rilevanti e attuali dell'advertising online, attraverso un confronto con le diverse componenti del mercato. Fondamentale sarà il ruolo del consiglio direttivo: ai confermati Massimo Crotti (Italiaonline), Alessandro Furgione (A.Manzoni) e Massimo Miele (Condé Nast) si sono aggiunti i nuovi eletti Corinna Marrone Lisignoli (Taboola) ed Alfredo Coco (Mediamond).
Simone Branca ha dichiarato: “In questi anni Fcp-Assointernet ha svolto un ruolo trainante nel nostro ecosistema, incentivando il dialogo tra le parti, interpretando gli stimoli ricevuti e intercettando in modo tempestivo le nuove necessità e le tendenze di mercato. Lavorando insieme consolideremo il percorso già intrapreso e contribuiremo in modo attivo allo sviluppo del mercato digital in Italia. Abbiamo obiettivi chiari e un'agenda molto ricca”.
Intanto sono stati resi noti i dati sugli investimenti pubblicitari del primo trimestre rilevati da Reply per l'Osservatorio Fcp-Assointernet. Registrano a marzo una sensibile crescita, +13,6%, portando il trend del primo quarter dell'anno a +11,9%. Le analisi in termini di device evidenziano una crescita particolarmente sostenuta della voce Desktop/Tablet(+17%) ma anche di Smartphone (+8,9%). La fruizione dei contenuti pubblicitari tramite Browsing cresce a marzo del 14,3% e anche la fruizione in modalità App è in positivo: +5,8%. In particolare crescita gli investimenti di Abitazione, Alimentari, Automobili, Finanza Assicurazioni, Bevande, Cura Persona, Edilizia, Farmaceutici/sanitari..
ChatGPT riapre in Italia con maggior trasparenza e più diritti per gli utenti
ha comunicato al Garante delle privacy, che aveva imposto lo stop, la prima serie di misure adottate per l'esercizio dei diritti degli utenti e per la tutela dei minori. Dovrà ora realizzare una campagna di comunicazione per informare gli italiani
2 maggio 2023 - È ripartito in Italia ChatGPT, la piattaforma basata su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, specializzata nel simulare conversazioni con gli utenti umani, a cui il Garante della Privacy aveva imposto uno stop per raccolta illecita dei dati personali degli utenti e mancata verifica dell'età, anche se il servizio è rivolto solo agli ultra tredicenni (vedi news). OpenAI, la società statunitense che gestisce ChatGPT, ha fatto pervenire al Garante una nota in cui ha illustrato le misure introdotte richieste. Ha messo a disposizione di utenti e non utenti europei e, in alcuni casi, anche extra-europei, una serie di informazioni aggiuntive, ha modificato e chiarito alcuni punti e riconosciuto a utenti e non utenti soluzioni accessibili per l'esercizio dei loro diritti.
In particolare OpenAI ha:
- predisposto e pubblicato sul proprio sito un'informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, per illustrare quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l'addestramento degli algoritmi e per ricordare che chiunque ha diritto di opporsi a tale trattamento; - ampliato l'informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione prima che un utente si registri al servizio; - riconosciuto a tutti il diritto di opporsi a che i loro dati personali siano trattati per l'addestramento degli algoritmi anche attraverso un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile; - ha introdotto una schermata di benvenuto alla riattivazione di ChatGPT in Italia, con i rimandi alla nuova informativa sulla privacy e alle modalità di trattamento dei dati personali per il training degli algoritmi; - ha previsto la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate (dichiarandosi, allo stato, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori); - ha chiarito nell'informativa che, mentre continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio, tratterà i loro dati personali ai fini dell'addestramento degli algoritmi, salvo che esercitino il diritto di opposizione; - ha già implementato un modulo che consente a tutti gli utenti europei di esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei dati personali e poter così escludere le conversazioni e la relativa cronologia dal training dei propri algoritmi; - ha inserito nella schermata di benvenuto riservata agli utenti italiani già registrati al servizio un pulsante attraverso cui, per riaccedere al servizio, dovranno dichiarare di essere maggiorenni o ultra tredicenni e, in questo caso, di avere il consenso dei genitori; - ha inserito nella maschera anche la richiesta della data di nascita prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti under 13 e prevedendo che gli over 13 minorenni debbano confermare di avere il consenso dei genitori.
OpenAI dovrà nelle prossime settimane ottemperare ad alcune ulteriori richieste, tra cui la realizzazione di una campagna di comunicazione per informare gli italiani di quanto accaduto e della possibilità di opporsi all'utilizzo dei propri dati personali ai fini dell'addestramento degli algoritmi. L'Autorità è soddisfatta delle prime misure, riconosce i passi in avanti compiuti per coniugare il progresso tecnologico con il rispetto dei diritti delle persone e auspica che la società prosegua nell'adeguamento alla normativa europea sulla protezione dati. Proseguirà nell'attività istruttoria avviata nei confronti di OpenAI e nel lavoro con l'apposita task force costituita nel Comitato che riunisce le Autorità per la privacy dell'Unione europea.
Il tema sarà, tra l'altro, trattato anche al Parlamento europeo che ha trovato un accordo per norme più severe nei confronti dei software di IA, che saranno votate in Commissione l'11 maggio.
Justbit vince la gara Digital Communication 2023 di Open Fiber
20 aprile 2023 - Justbit (gruppo Eprcomunicazione) ha vinto la gara ‘Digital Communication 2023’ indetta da Open Fiber. Il contratto, della durata di 24 mesi (da giugno 2023 a maggio 2025) per un valore di 912.000 euro, con opzione per eventuali altri 12 mesi, riguarda quattro aree di intervento: sito, social, digital communication e Crm.
Justbit si occuperà del restyling funzionale e grafico del sito, della definizione di un nuovo content, di una nuova seo strategy e della consulenza tecnologica e strategica. Per i social curerà in particolare la definizione della strategia editoriale e l'engagement dei singoli canali. Le attività relative alla digital communication si focalizzeranno sul rafforzare la brand reputation, sull'aumentare il tasso di conversione e migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Con oltre 15.8 milioni di UI ultrabroadband già connesse, Open Fiber è il principale operatore italiano di fibra ottica Ftth e tra i principali in Europa. Ha per obiettivo la copertura delle principali città italiane e il collegamento delle aree rurali e delle zone industriali attraverso una rete in fibra ultrabroadband, fornendo servizi e funzionalità avanzati a cittadini, imprese e PA. Costituita nel 2017 dalla fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb, la società è oggi controllata da Open Fiber Holdings, partecipata al 60% da Cdp Equity (CDPE) e al 40% da Macquarie Asset Management (MAM).
Eletto il nuovo Consiglio Direttivo di Iab Italia, in carica fino al 2025
14 aprile 2023 - Nuovo Consiglio Direttivo per IAB Italia (chapter italiano dell'Interactive Advertising Bureau) che, in questo nuovo mandato triennale, sarà chiamato ad affrontare importanti sfide e cogliere opportunità in un contesto molto dinamico, caratterizzato da crescente incertezza macroeconomica e dall'evoluzione della tecnologia e dei framework normativi e di misurazione in cui questa opera.
L'obiettivo del Direttivo è di accrescere l'influenza dell'associazione, che compie 25 anni, sviluppando sinergie sui tavoli istituzionali, offrendo concrete opportunità di confronto agli operatori economici del settore e aumentando la professionalità tramite formazione innovativa.
Ecco i membri del Consiglio Direttivo in carica fino al 2025.
Per la Domanda Big Anna Silvia Fellegara – Head of Global Advertising, Brand Engagement and Content Strategy di Enel Carlo Noseda – ceo & Founder di M&C Saatchi
Per la Domanda Small Marino Gualano – Founder & International Business Development Director, Tangoo Fabrizio Milano D'Aragona – Amministratore delegato, Datrix-3rdPlace
Per l'Offerta Big Barbara Bontempi - Chief Digital Officer - Piemme Tomaso Uliana – Head of Video Italy, Outbrain
Per l'Offerta Small Giorgio Mennella – Advertising Director, Ciaopeople Massimo Luigi Pattano – Marketing Manager, 4w MarketPlace
Per il Service: Carlo De Matteo - Co-Founder & COO, Mint Alfonso Mariniello – Dir Market Sales Development, Microsoft
Presidente, vicepresidente e tesoriere saranno eletti nella prima riunione del Consiglio.
Il Garante della Privacy blocca ChatGPT in Italia per raccolta illecita di dati personali
un'informativa sui dati raccolti da OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma conversazionale con gli umani basata sull'intelligenza artificiale. E manca un sistema di verifica dell'età dei minori che vi accedono. Intanto, mille ricercatori e manager chiedono in una lettera aperta di mettere in pausa gli sviluppi dell'AI
3 aprile 2023 - Il Garante per la protezione dei dati personali impone uno stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina della privacy, e ha aperto un'istruttoria. Ha dispostoì la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma basata su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, specializzata nel simulare conversazioni con gli utenti umani. L'intervento è legato a una perdita il 20 marzo di dati riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni sul pagamento degli abbonati al servizio pay,
Il Garante della privacy – spiega un comunicato - ha rilevato “la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l'assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di addestrare gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma”. È stato verificato che “le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto”.
Non solo. Secondo OpenAI, il servizio sarebbe rivolto ai maggiori di 13 anni. Invece l'Autorità ha evidenziato l'assenza di qualsiasi filtro per la verifica dell'età degli utenti, esponendo “i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”.
OpenAI, che non ha una sede nell'Unione ma vi ha un rappresentante, dovrà comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante. Rischia altrimenti una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.
La notizia arriva in parallelo a quella dell'allarme lanciato da oltre mille ricercatori e manager, tra cui Elon Musk, che in una lettera aperta dal Future of Life Institute (organizzazione senza scopo di lucro che lavora per ridurre i rischi catastrofici ed esistenziali globali) hanno chiesto di mettere in pausa gli sviluppi dell'AI, per permettere ai governi di creare protocolli di sicurezza, onde evitare una “corsa fuori controllo”. Secondo i firmatari, i nuovi strumenti di AI generativa tipo ChatGPT porterebbero con sé “profondi rischi per la società e l'umanità”. Un appello che difficilmente avrà effetti concreti, come spiega Andrea Barchiesi, fondatore di Reputation Manager su AI News, visti i tempi diversi dell'evoluzione tecnologica nei vari Stati, nonché sensibilità diverse nell'approccio a questo tipo di problematiche, che fanno apparire del tutto improbabile la messa a punto di norme globalmente condivise nel giro di pochi mesi. Anche se i dubbi etici sollevati dalla lettera sono condivisibili.
Nuova fase della campagna di Meta ‘L'impatto sarà reale’. Appello alla collaborazione
7 marzo 2023 - Parte in Italia, oltre che in Francia, Germania, Belgio e Regno Unito, la nuova fase della campagna di Meta ‘L'impatto sarà reale’, pianificata in tv, radio, stampa, digital e Ooh. Mostra esempi dei benefici socio-economici che in futuro il metaverso potrà portare, come aiutare i vigili del fuoco a soccorrere più rapidamente le persone o i medici a prendere decisioni, o anche creare nuove opportunità di apprendimento immersivo.
La prima fase della campagna, lanciata a settembre, aveva mostrato come il metaverso trasformerà il modo in cui le persone si connetteranno, dando vita a esperienze sociali impensabili oggi, anche online (vedi news).
Molto di ciò che immaginiamo per il metaverso sarà concreto tra un decennio e implicherà una collaborazione tra settori, con esperti, accademici, società, governi e autorità di regolamentazione. Meta ha tempo avviato queste conversazioni e spera che la nuova campagna contribuisca a stimolare ulteriori confronti.
Hearst Digital lancia United Influencers, piattaforma per l'influencer marketing
gratuitamente, offre diverse funzionalità per aiutare i clienti a raggiungere gli obiettivi di marketing. È gestita da una unit dedicata a cui fanno capo tutti i progetti che vedono coinvolti i talent
1 marzo 2023 - Hearst Digital lancia United Influencers, piattaforma dedicata all'influencer marketing, già presente in Svezia e Norvegia, gestita da una unit dedicata a cui fanno capo tutti i progetti che vedono coinvolti i talent, inclusi creator digitali e celebrities. Automatizza in modo intuitivo e facile da utilizzare i processi di gestione delle campagne di influencer marketing e offre varie funzionalità per aiutare gli utenti a raggiungere gli obiettivi di marketing, utilizzandola gratuitamente senza fee di abbonamento.
L'algoritmo di United Influencers premia i creator più interessanti e performanti, valutando sia i numeri sia la qualità dei loro contenuti e dei loro valori. È in grado di adattarsi e migliorare nel tempo, in base alle esigenze dei clienti. Hearst darà così visibilità ai talent più performanti, che hanno ottime prospettive di crescita nel futuro. A loro volta i talent che aderiscono alla piattaforma hanno la possibilità di essere inseriti in un database per essere scoperti. Anche le Talent Agencies potranno essere inserite in piattaforma e fruire di un modello gestionale integrato per i talent che rappresentano.
La piattaforma ha debuttato in dicembre col concept store Franz Kraler di Cortina d'Ampezzo, in occasione della Cortina Fashion Week. Hearst ha sviluppato una campagna per comunicare la riapertura delle strutture sciistiche e la realtà Franz Kraler. Ryan Prevedel, volto della Generazione Z, ha partecipato alla fiaccolata di apertura con i maestri olimpionici di sci e ha realizzato dei contenuti Instagram e Tiktok a supporto dell'attività. I prossimi step di United Influencers prevedono il coinvolgimento di virtual influencer proprietari e Metaverso.
Stabile nel 2022 la fruizione mensile di internet. Navigano 3 italiani su 4
2022 sono stati 44 milioni gli utenti unici mensili di internet mentre giornalmente hanno navigato 36,8 milioni di persone, circa il 63% della popolazione, in media per 2 ore e 35 minuti. La fruizione da mobile ha coinvolto il 91% dei 18-74enni nel mese e l'83% al giorno. Motori di ricerca, servizi e tool online, piattaforme di contenuti e informazioni video sono i siti e le app più visitati al mese
15 febb. raio 2023 - La total digital audience nel 2022 si è mantenuta stabile (+0,4%) rispetto al 2021, arrivando a 44 milioni di individui online in media nel mese, da computer e da mobile, pari al 74,8% della popolazione dai 2 anni in su. Resta stabile anche la fruizione da computer nel mese (+0,5%), col 47,2% della popolazione dai 2 anni in su online. La fruizione di internet da mobile (smartphone e/o tablet) tra gli individui maggiorenni raggiunge quasi il 91% del segmento, con 39,2 milioni di 18-74enni collegati mensilmente (+0,8% rispetto al 2021).
Nel giorno medio del 2022 hanno navigato 36,8 milioni di persone (il 62,6% degli individui dai 2 anni in su), come nel 2021 (+0,4%). L'audience online da mobile nel giorno medio del 2022 ha raggiunto 34 milioni di utenti online, pari all'83,2% dei 18-74enni. Gli utenti nel 2022 hanno navigato in media per 2 ore e 35 minuti nel giorno medio, consumando 2 ore e 23 minuti da mobile. Il tempo medio mensile di fruizione del mezzo per persona è arrivato a 65 ore e 45 minuti, pari a 2 giorni e 18 ore complessivi.
Le prime tre categorie di siti e mobile app più visitati mensilmente nel 2022 sono quelle dedicate ai motori di ricerca (Search, con il 71% della popolazione dai 2 anni in su), agli strumenti e servizi online (internet tools / webservices, con il 68,3% della popolazione) e alle piattaforme di contenuti e informazioni video (il 66,8%). In termini di penetrazione, tra le prime quindici categorie più visitate, nel 2022 sono cresciute maggiormente quelle che raggruppano siti e app per la gestione delle email (+3,7%, con 37 milioni di utenti mensili in media), per gli acquisti online (Mass Merchandiser +4,3%, pari a 36,2 milioni), dedicati alle mappe e informazioni per viaggiare (+9,3%, con 32,2 milioni di utenti), alle Telcos e servizi per la gestione di internet (Multi-Category Telecom/Internet Services +6,6%, con 31,8 milioni), agli strumenti di ricerca (Research Tools +8,3%) e al meteo (Weather +5,3%)..
Da ‘Year in Search for brands’ di Google gli insight per orientare le strategie di marketing 2023
report è stato realizzato analizzando miliardi di tendenze di ricerca su Google nel 2022. In evidenza e in crescita, tra gli altri, l'interesse verso la qualità e la sostenibilità, il clima, le scontistiche sui viaggi e un rapporto più equilibrato tra lavoro e carriera
31 gennaio 2023 - Google ha presentato ‘Year in Search for brands’, report che individua trend e insight utili ai professionisti del marketing per orientare le strategie nel 2023, realizzato analizzando miliardi di tendenze di ricerca su Google relative al 2022.
Ecco i tre insight principali:
Più valore alla qualità. Le persone si informano per comprendere il contesto in cui vivono, e, in particolare, cercano opinioni e valutazioni sui brand. Rispetto al 2021, ad esempio, il 100% in più delle persone ha ricercato ‘scarpe donna recensioni’ in Italia e il 110% in più ha ricercato ’giochi più votati’ nel mondo. Fondamentale anche la sostenibilità, spesso associata al risparmio: sono cresciuti del 180% in Italia le ricerche del tipo ‘lavatrice risparmio energetico’ e del 75% le ricerche globali di ‘auto elettriche economiche’.
Una cultura più rispettosa. Si tende a sostenere attivamente le comunità, si cerca come aiutarle e come agire per tutelare l'ambiente. Crescono del 40% rispetto al 2021 le ricerche globali su ‘progetto comunità’, del 35% le ricerche contenenti ‘climate action' in Italia e di dieci volte le ricerche globali contenenti ‘beneficenza Ucraina’. Ci si informa di più anche sulle questioni di genere e sessualità, con aumento del 25% rispetto al 2021 delle ricerche globali contenenti il temine ‘lgbt’.
Cambiamento delle priorità. Per alleviare lo stress, si cercano prodotti ed esperienze che diano nuova energia, anche rivedendo le priorità. Si fanno ricerche per prendere decisioni più sicure. Per esempio, rispetto al 2021 le ricerche globali sulle scontistiche sui viaggi (‘travel discounts’) sono aumentate del 500% e quelle su ‘acquisto casa in Italia’ del 30%. Si ricerca anche un rapporto più equilibrato tra lavoro e carriera: nel 2022, c'è stato un aumento del 40% rispetto al 2021 delle ricerche globali relative a ‘lavoro da casa’.
Tendenze importanti di uno scenario in continua evoluzione, di cui è bene tengano conto i professionisti del marketing. Scegliere soluzioni e strumenti basati sull'Intelligenza Artificiale permette di raggiungere le persone ovunque si trovino e ottimizzare le campagne con l'automazione (per esempio utilizzando Performance Max). Inoltre è utile fare affidamento sugli insights più rilevanti per la propria strategia.
Gedi acquisisce FormulaPassion.it, magazine online su Formula 1 e motorsport
gruppo editoriale arricchisce l'offerta informativa col portale italiano che offre news, video e approfondimenti a 18 milioni di lettori unici. Si propone anche di potenziare la copertura multilingua del mondo dei motori per un più ampio pubblico internazionale
26 gennaio 2023 - Il gruppo Gedi acquisisce da 1it.it srl il portale FormulaPassion.it, specializzato nel settore del motorsport a quattro e a due ruote. Nato nel 2011, è oggi un magazine online multilingue, che si avvale di collaborazioni di tecnici e specialisti dell'automotive e fornisce ai lettori non solo la cronaca delle più importanti manifestazioni sportive, ma anche l'analisi delle strategie oltre che la voce dei protagonisti del settore.
FormulaPassion.it conta su oltre 18 milioni di lettori unici a cui dedica news, video e approfondimenti sui principali eventi del settore automobilistico internazionale, da Indianapolis a Goodwood, da Maranello a Imola. Gedi amplia così l'informazione che le sue testate offrono ai lettori italiani e si propone anche di potenziare la copertura multilingua del mondo dei motori dedicata a un più ampio pubblico internazionale.
Daniele. Bianchi, amministratore delegato di Gedi Digital, ha dichiarato: “L'ingresso di FormulaPassion.it in Gedi è il nuovo passo di un percorso iniziato con l'acquisizione di Alfemminile e dell'HuffPost che consolida la nostra posizione nell'informazione digitale. Gli investimenti che stiamo realizzando hanno cambiato il posizionamento del gruppo sul mercato editoriale italiano: Gedi assume sempre di più il profilo di una media company innovativa e moderna, partner di elezione per realtà digitali emergenti”.
Mondadori Media acquisisce la talent agency Power e si rafforza nella creator economy
Talent Agency si unisce a The Wom, Zenzero e Webboh. Offrirà iniziative di influencer marketing e progetti di branded content in ambito beauty, fashion, lifestyle e wellness rivolti alle nuove generazioni, lavorando in sinergia con Mediamond
20 gennaio 2023 - Mondadori Media s rafforza nella creator economy e nell'influencer marketing con l'acquisizione, dal gruppo Human Vs Machine, di Power, che gestisce in esclusiva un roster di giovani talenti con background artistici differenti e una community molto attiva sui social. Il Gruppo Mondadori compie così un ulteriore passo nel settore sempre più strategico e in forte crescita della creator economy, con un'offerta rivolta a chi vuole dialogare con le nuove generazioni. Nel segmento opera già attraverso il social magazine inclusivo The Wom, la talent agency di food creator italiani Zenzero e la community italiana della GenZ ‘Webboh’ recentemente acquisita.
La talent agency Power ha realizzato nel 2022 oltre 200 progetti di comunicazione, con un focus particolare sul mondo del beauty, del fashion e del lifestyle. Ora si presenta sul mercato con una grafica rinnovata, un nuovo logo e un'offerta più completa di talent e creator che sarà lanciata a breve. Offrirà alle aziende iniziative di branded content e campagne di comunicazione su tutti i canali online e offline, contando su opportunità di integrazione con i brand di Mondadori Media per la realizzazione di contenuti di forte impatto e per creare storytelling per ogni tipo di target, in particolare GenZ e young Millennial.
Guida Power Talent Agency un cda tutto al femminile cAlessandra Rigolio, Luigi D'Alterio, Jessica_Pigaomposto da Alessandra Rigolio, ceo della nuova agenzia, e di Zenzero Talent Agency; Daniela Cerrato, direttore marketing di Mondadori Media, in qualità di presidente; e Jessica Piga nel ruolo di head of talent. Fa parte della squadra anche Luigi D'Alterio sales director, incarico che affiancherà a quello di sales director di Zenzero Talent Agency e Hej!.
Volto di punta di Power Talent Agency è la ventiseienne Ludovica Bizzaglia, attrice, autrice e talent creator, e riferimento sui social per l'impegno nei confronti dell'empowerment femminile. Insieme a lei una squadra in continua crescita, di cui fanno parte professionisti in grado di mettere il proprio talento al servizio di iniziative in diversi ambiti, e di raggiungere con i propri progetti 5 milioni di follower complessivi e 12 milioni di video views ogni mese.
Il team dell'agenzia lavorerà in sinergia con Mediamond e con la sua struttura dedicata Brand On Solutions per proporre al mercato e ai singoli brand progetti di influencer marketing e iniziative di branded content.
Zalando sceglie iProspect quale global media agency of record in 25 mercati, Italia inclusa
retailer online di fashion e lifestyle consolida la pianificazione e l'acquisto dei mezzi atl nel network del gruppo dentsu. L'assegnazione a un unico network fa seguito a una gara con l'obiettivo di ottimizzare gli investimenti a livello globale
11 gennaio 2023 - La piattaforma di e-commerce di fashion e lifestyle Zalando ha nominato iProspect (gruppo dentsu) quale global media agency of record a seguito di una gara finalizzata a consolidare gli incarichi media in un unico network per ottimizzare gli investimenti a livello globale.
“Con oltre 50 milioni di clienti in Europa e un modello di business basato sull'e-commerce, è per noi fondamentale gestire al meglio e in sinergia i touchpoint nei diversi mercati e comprendere come questi interagiscano con le persone, per meglio coinvolgerle e creare legami emotivi con loro" ha detto Amanda Morrissey, iProspect global client and brand president.
Da gennaio quindi iProspect diventa responsabile della pianificazione e dell'acquisto dei mezzi above the line nei 25 mercati in cui opera Zalando, tra cui Germania, Uk, Francia, Svezia, Polonia, Spagna e Italia, dove finora il gruppo e-retail lavorava con OMD. Il network lavorerà a stretto contatto col cliente per contribuire a plasmare il futuro della vendita al dettaglio in Europa e oltre.
Ralph Rijks, vice presidente regional marketing di Zalando, ha motivato così la scelta di iProspect come partner media esclusivo: "I nostri clienti sono al centro di tutto ciò che facciamo. Vogliamo essere più di una semplice piattaforma che si procura e vende le ultime novità in fatto di moda e stile. Il team di iProspect ha compreso la nostra ambizione di voler essere luogo di ispirazione e coinvolgimento per i clienti. Lavoreremo insieme per creare legami emotivi più profondi tra il marchio e loro".
Giornalismo e IA. Il CES 2023 raccontato dai robot col supporto di AxiCom-Wpp
9 gennaio 2023 - Per il CES 2023 (Consumer Electronic Show) di Las Vegas, la maggiore fiera high-tech al mondo che si è tenuta dal 5 all'8 gennaio, è stato realizzato un report completo scritto da giornalisti che utilizzano strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT e DaVinci3 (GPT 3.5) per i testi, Stable Diffusion, Dall-E e Midjourney per le illustrazioni. La creazione è stata supportata da AxiCom, agenzia di comunicazione globale specializzata in PR tecnologiche, parte di BCW Group (Wpp).
L'iniziativa è partita da Qant: L'Avenir du numérique, newsletter professionale francese interamente scritta e illustrata da robot, sotto il controllo di due giornalisti, creata in agosto e lanciata a novembre, che offre articoli brevi e fattuali che rientrano nelle capacità riconosciute dei grandi modelli di linguaggio naturale (LLM). Si concentra sulle ultime novità di questi robot (IA generativa), oltre che su informatica quantistica, realtà virtuale e aumentata, blockchain e relative applicazioni consumer (metaver e web3).
Col supporto di AxiCom, Qant ha pubblicato un'edizione speciale quotidiana durante la fiera di Las Vegas e un report completo sulle tendenze tecnologiche emerse all'evento. Producendo un rapporto di oltre duecento pagine, i giornalisti di Qant hanno spinto i robot al limite delle loro potenzialità. Oltre a fornire un'analisi approfondita delle ultime tendenze tecnologiche globali, il Qant CES Report 2023 ha dimostrato il potenziale dell'IA per il giornalismo e l'impatto che potrebbe avere sul futuro della professione e sulla produzione di contenuti verificati.
Il report completo sul CES sarà disponibile a breve e un evento di presentazione si terrà entro la fine di gennaio.
Accordo tra Accenture e Gedi, nasce Accenture MediaTech
acquisisce da Gedi Digital i rami d'azienda tech ‘Operations Multimediali’ e Demand & Delivery’ e li fa confluire nella nuova struttura specializzata in servizi tecnologici per i media. L'accordo farà accelerare la trasformazione digitale del gruppo editoriale
21 dicembre 2022 - Accenture, azienda globale di servizi professionali, ha acquisito da Gedi Gruppo Editoriale i due rami d'azienda di Gedi Digital ‘Operations Multimediali’ e ‘Demand & Delivery’ che confluiscono nella nuova Accenture MediaTech specializzata in servizi tecnologici per i media. Con la nuova struttura Gedi ha un contratto pluriennale per l'acquisto di servizi.
Accenture supporterà Gedi come partner nell'implementazione e nella gestione operativa delle tecnologie digitali del mondo media. In particolare, Accenture MediaTech si occuperà del funzionamento, della progettazione e dello sviluppo dei sistemi, delle app digitali e del front-end dei siti web di Gedi, oltre che dell'implementazione delle tecnologie cloud, dei servizi di cybersecurity e di tutte le attività a supporto della progettazione di prodotti grafici e multimediali (Visual Lab, montaggio audio e video, produzione di podcast, progetti speciali e gestione studi televisivi).
Accenture MediaTech si aggiunge ai poli specializzati in tecnologie avanzate di Accenture in Italia e consente all'azienda di arricchire l'offerta con servizi editoriali innovativi, dedicati sia alle organizzazioni del settore media che ad aziende di altri mercati, supportandoli nello sviluppo di servizi multimediali su ampia scala. L'operazione è coerente con la strategia di crescita di Accenture: competenze cruciali nei mercati e nei settori chiave in rapida espansione e supporto ai clienti nel generare valore.
Per Gedi la collaborazione con Accenture si inserisce nel percorso di trasformazione digitale e accelera il processo di innovazione nell'offerta di contenuti multimediali in un mercato in rapida evoluzione. Avrà accesso a strumenti e a best practices internazionali all'avanguardia. Potrà concentrare così le risorse nel core business editoriale.
Il Politecnico di Milano realizzerà per Meta uno studio sul valore del metaverso per società e persone
13 dicembre 2022 - Meta ha scelto il Politecnico di Milano per realizzare uno studio accademico indipendente sui rischi e sulle opportunità del metaverso, nell'ambito di un progetto per cui Meta investirà 2,5 milioni di dollari in Europa. Grazie al Fondo per i programmi e la ricerca XR, gli accademici di sette Paesi europei esamineranno, infatti, come le tecnologie del metaverso si interfacceranno su temi quali la privacy, la sicurezza, l'inclusione e il futuro del lavoro.
Lo studio del Politecnico di Milano analizzerà il peso economico e il valore sociale del metaverso, inquadrando il suo emergere in una prospettiva sistemica: ne verrà mappato l'impatto sugli individui, sulla società e sull'economia utilizzando l'Italia come caso concreto di studio.
"Il metaverso, grazie al suo carattere di immersività e spazialità, rivoluzionerà il modo in cui le persone interagiscono con i contenuti e tra loro, grazie alla riduzione dei carichi cognitivi legati ai processi di apprendimento e alla possibilità di rendere più ingaggiante qualsiasi esperienza mediale - dichiara Giuliano Noci, direttore scientifico (insieme a Lucio Lamberti) dello studio presso il Politecnico di Milano -. Per questo è importante uno studio sistematico degli effetti per qualificare opportunità e minacce per i sistemi industriali e sociali”. Aggiunge Angelo Mazzetti, responsabile Affari Istituzionali di Meta in Italia: “Il metaverso sarà il risultato di uno sforzo collettivo e riteniamo fondamentale confrontarci con terze parti autorevoli che possano offrire spunti di riflessione importanti. Ci auguriamo che la ricerca del Politecnico possa offrire elementi concreti per rendere il metaverso un'opportunità sociale ed economica a livello globale”.
Il metaverso trasformerà il modo in cui le persone si connettono e le aziende crescono e porterà a esperienze sociali in grado di avvicinare più di quanto succeda oggi con l'online. Le tecnologie dovranno però essere inclusive e le persone sentirsi sicure per poterle utilizzare. Poiché nessuna azienda ne sarà proprietaria o lo gestirà autonomamente, saranno necessarie collaborazione e cooperazione. Il Fondo per i programmi e la ricerca XR di Meta sostiene progetti globali e ricerche esterne pr costruire il metaverso in modo responsabile.
Subito lancia The Green Side, progetto per un approccio sostenibile agli acquisti
21 novembre 2022 - Subito, piattaforma per vendere e comprare con 13 milioni di utenti unici mensili, lancia The Green Side, progetto che promuove un approccio sostenibile all'acquisto, proponendo oggetti second hand (i ‘pre-loved'), green per natura e vantaggiosi per il portafoglio, oltre a consigli e suggerimenti. Sceglie di farlo in novembre, mese del Black Friday, del Cyber Monday e dell'avvio degli acquisti di Natale, considerando che, nel 2021, il solo Black Friday ha generato nel mondo una spesa di circa 1,8 miliardi di euro, immettendo in un solo giorno nell'atmosfera oltre 429mila tonnellate di Co2. La sensibilizzazione verso un approccio sostenibile agli acquisti appare fondamentale.
“Con la campagna The. Green Side – spiega Wally Mascheroni, chief marketing officer di Subito - vogliamo mostrare come sia possibile risparmiare e allo stesso tempo avere un impatto positivo sul pianeta, a partire dalla second hand ma non solo. The Green Side è uno spazio interattivo, ricco di suggerimenti per scegliere la via più sostenibile agli acquisti, approfittando degli affari ma con più consapevolezza. In Informatica, Videogiochi&Console ma anche Arredamento, Abbigliamento sportivo e tante altre categorie si possono trovare spunti per passare al ‘lato verde’ degli acquisti”.
I consigli si estendono anche al food, grazie all'app Too Good To Go, contro lo spreco alimentare, che suggerisce come leggere meglio le etichette per acquistare consapevolmente e allungare la vita di prodotti ancora ottimi. E anche al packaging, grazie a Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a . base Cellulosica, che propone regole per utilizzare, riutilizzare e differenziare al meglio gli imballaggi in carta e cartone.
La campagna integrata è live fino 30 novembre su Tv digitale e connected Tv, in digital programmatic e con presidio di speciali online a tema Black Friday, sui social con attività di influencer marketing, oltre che sui canali interni di Subito. A Milano un piano Ooh mixa digitale, circuito di pensiline e graffiti green. La pianificazione media è a cura di WaveMaker, quella digitale è gestita in house.
L'internet advertising cresce del 3% a 4,42 miliardi, ma l'80% è intercettato dai grandi player globali
dati di preconsuntivo presentati dall'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano allo IAB Forum attestano un rallentamento della crescita rispetto all'impennata del 2021 per le incertezze del quadro economico-sociale. Il mercato continua a essere dominato dai Big Tech mentre gli altri player vanno in negativo. In ascesa il fenomeno dell'ibridazione dei mezzi classici, come il Dooh e la Tv connessa
17 novembre 2022 - Il mercato degli investimenti nella pubblicità digitale cresce del 3% rispetto all'anno precedente, un segnale positivo che nasconde però un rallentamento rispetto all'impennata registrata nel 2021. In uno scenario in cui la pubblicità digitale vale quest’anno 4,42 miliardi di euro (erano 4,28 miliardi nel 2021), l'incertezza è la più probabile causa della modesta crescita registrata. L'indicazione proviene dai dati di preconsuntivo presentati dall'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano allo IAB Forum di Milano, nella seconda giornata di plenaria. Denise Ronconi, direttore dell'Osservatorio, ha illustrato i dati nell'intervento ‘I numeri e le dinamiche del mercato internet advertising in Italia’, facendo presente che si tratta però ancora di un preconsuntivo in attesa del rush di fine anno.
“I fattori in campo sono quelli esterni della crisi energetica, che ha determinato un cambio di priorità negli investimenti delle aziende, e la crisi socio-economica che si sta manifestando nel Paese – ha detto Ronconi -. Nel 2021, anno del ‘rimbalzo’ del digitale, era ancora forte l'effetto di reazione al lockdown delle aziende che nella forzata maggiore esposizione dell'audience ai media digitali nel biennio pandemico avevano visto una grande opportunità di visibilità e di ritorno sugli investimenti”.
La crescita è proseguita nel 2022 ma a tassi decisamente inferiori. Comunque in un mercato generale degli investimenti pubblicitari che probabilmente chiuderà il 2022 con segno negativo, l'internet advertising sarà in lieve positivo e aumenterà la sua quota nel media mix generale. La sfida per le aziende del settore nel 2023, secondo Ronconi, sarà “quella di continuare a mantenersi in zona crescita”Carlo Noseda .
Quanto agli attori protagonisti della raccolta pubblicitaria digitale, nel 2022, l'80% dell'investito complessivo online italiano è stato intercettato dai grandi player internazionali: motori di ricerca e social network in primis (era il 71% nel 2017). Non una sorpresa, ma una conferma di una situazione data ormai per consolidata. “I Big Tech continuano a dominare il mercato della pubblicità digitale a lunga distanza dagli altri player che vanno in negativo e prevediamo sarà ancora così nel nuovo anno” commenta Carlo Noseda, presidente di IAB Italia.
Passando ai formati scelti dalle aziende all'interno del media mix nel digital advertising nel 2022, la quota maggiore premia ancora una volta il Video con un 34% dell'investimento complessivo (+5% rispetto al 2021). Seguono l'altro Display con una quota del 30% (stabile rispetto al 2021), la Search (28%, +4%), Classified ed eCommerce (7%, +2%) e l'email (marginale in quota, +1%). Si sottolinea in particolare l'andamento dell'Audio che registra un lusinghiero +21% rispetto all'anno 2021 grazie alle piattaforme on demand audio streaming.
Un fenomeno interessante da evidenziare, secondo l'indagine del Polimi, è poi quello della digitalizzazione dei mezzi classici o della loro ibridazione. È il caso del digital OOH, un ibrido tra il media classico e quello digitale, che cresce (+62% rispetto al 2021) grazie anche a un numero sempre maggiore di installazioni nei centri urbani.
L'altro caso riguarda la Tv 2.0, ulteriore ibridizzazione di un mezzo tradizionale, che ha visto gli investimenti pubblicitari più che triplicati negli ultimi tre anni (dai 108 milioni di euro del 2020 ai 365 milioni del 2022). “La sfida in prospettiva di crescita sarà quella di capire come considerare e approcciare, lato investitori, la Tv 2.0 proprio per via della sua natura non ancora classificata - sottolinea Ronconi - . I player dei media classici stanno cercando di sfruttare anche a loro vantaggio i benefici del digitale, per rispondere meglio alle esigenze degli investitori e dell'audience”.
Fabrizio Angelini, ceo di Sensemakers, presentando ‘Le Misurazioni dei Media: Nuovi Attori, Nuovi Mezzi, Nuove Regole’,ha evidenziato come in un quadro italiano in cui il Video (Tv+online) rappresenta il formato prevalente nella raccolta pubblicitaria totale, i broadcaster abbiano un vantaggio notevole (e destinato a permanere nei prossimi anni) in termini di reach/inventory rispetto ai nuovi operatori Svod/Ott, e come l'aumento della competizione sulle Tv connesse dovrebbe impattare proprio su questi ultimi: “Esiste il rischio concreto di una polarizzazione tra segmenti di audience abbienti sempre meno raggiungibili dalla pubblicità e fasce di popolazione esposte a frequenze di contatto molto elevate” ha concluso.
Torna in presenza IAB Forum, tema 2022 ‘Decoding Change’
14 novembre 2022 - IAB Forum, il più importante evento italiano sul digitale torna in presenza a Milano (all'Allianz MiCo Sud) il 15 e 16 novembre. L'obiettivo della 20a edizione è riassunto nel titolo ‘Decoding change’: fornire ad aziende, professionisti e appassionati gli strumenti e le competenze utili a interpretare e a capire il futuro dell'industry. Innovazione, scienza, competenze, disuguaglianze, sostenibilità, tecnologia, intelligenza artificiale, trasformazione digitale, vita, futuro: sono le parole chiave che ognuno dei thought leader ospiti di IAB Forum 2022 (elenco al link) cercherà di indagare per offrire una lettura più profonda del cambiamento digitale in atto.
Nel processo troveranno spazio anche i numeri, che saranno presentati la mattina di mercoledì 16 a cura dell'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, elementi essenziali per comprendere lo stato di salute del settore del digital advertising e le tendenze future.
Le Conferenze plenarie, nelle mattine del 15 e 16 novembre, costituiranno un viaggio tra le undici parole chiave del cambiamento, attraverso conferenze o brevi pillole di 30 minuti ciascuna. La Vision Arena sarà un ambiente con vista sul futuro alimentato dall'approfondimento tematico. La animeranno esperti del settore e formatori professionisti, anche con l'ausilio di format di presentazione a forte valenza ‘pratica’: ‘Decoding Gen Z’ by The WOM e ‘Future Lab’. Nei pomeriggi sono previsti gli workshop aziendali.
La parte espositiva si snoderà su 3.500 mq con gli stand dei player del settore che proporranno soluzioni nell'ambito dell'innovazione digitale e del digital marketing. L'area ‘Game On' unirà una mostra interattiva con cimeli di archeologia videoludica, zone dedicate al gaming e a esperienze di realtà aumentata e realtà virtuali.
“La comunicazione digitale oggi – ha detto Carlo Noseda, presidente di IAB Italia - è parte di un sistema molto più ampio, che entra profondamente nelle vite delle persone e delle aziende. Come associazione abbiamo il dovere di guidare la nostra industry in un percorso che fornisca chiavi di lettura interdisciplinari, strumenti e metodi. Questa ventesima edizione riunisce menti brillantissime con competenze molto diverse tra loro e le fa lavorare insieme per costruire una ‘intelligenza collettiva’ per decodificare il cambiamento”.
Main sponsor di IAB Forum 2022 è Sky. Diamond sponsor sono Accenture Song, Mondadori Media, Nexi, OMG, Pirelli, Telepass, TIM. Platinum sponsor sono Amazon Ads, Eni, Italiaonline, MGID, MINT, OneFootball, Outbrain, Sensemakers. Gold sponsor sono Cerved, Google, Magnite, Mastercard, PubMatic, Twitch. SkyTg24 e il Sole24Ore sono i main media partner, mentre Rds è radio partner.
Assoinfluencer, il sindacato di influencer e content creator, lancia la campagna di tesseramento
19 ottobre 2022 - È al via e si svilupperà nel 2023 la campagna di tesseramento di Assoinfluencer, prima associazione italiana di categoria, inserita nell'elenco delle Associazioni Professionali del Ministero dello Sviluppo Economico e parte della rete nazionale di Confcommercio Professioni. Ha l'obiettivo di rappresentare e tutelare istanze e interessi di influencer e content creator, che si stimano in 350mila solo in Italia e che sviluppano un mercato di 278 milioni di euro (dato 2021, +12% sul 2020).
Secondo il report ‘Brand & Marketer’ dell'Osservatorio Nazionale Influencer Marketing (ONIM, oltre il 50% delle aziende italiane ha attivato campagne di influencer marketing nel 2021 e il 53% degli intervistati ha dichiarato l'intenzione di aumentare la voce di budget dedicata.
Assoinfluencer è nata nel 2018 per supportare e regolamentare questa categoria professionale in ascesa, ma ancora poco tutelata sul piano legale, da un'idea degli avvocati Jacopo Ierussi e Valentina Salonia. È il primo sindacato che rappresenta le diverse figure professionali riconoscibili come influencer e content creator: youtuber, podcaster, streamer, instagrammer, cyber atleti, etc. Networking, tutela legale e fiscale, formazione e divulgazione, difesa dei compensi e rappresentanza istituzionale sono le principali aree di interesse.
Giallozafferano, One Shot Agency e 5 top food creator fondano Zenzero Talent Agency
punto di contatto tra l'hub di creator e i brand per costruire percorsi di comunicazione efficaci per raggiungere anche le nuove generazioni. La guidano il ceo Alessandra Rigolio e il presidente Gabriele Colasanto. La gestione commerciale è di Mediamond
18 ottobre 2022 - Il food media brand Giallozafferano quale capofila, l'agenzia di comunicazione social One Shot e cinque top creator hanno fondato Zenzero, talent agency dei top food creator del digitale italiano. Zenzero Talent Agency determina un cambio di approccio importante nel settore dell'influencer marketing: per la prima volta i creator non stabiliscono solo una relazione commerciale con un'agenzia, ma partecipano attivamente come soci fondatori al suo sviluppo. Si tratta dello chef toscano Daniele Rossi; di Cookergirl, la ragazza ‘dal grembiule rosso’; della storyteller Diletta Secco; della chef e imprenditrice Rosy Chin e della food blogger di Zafferano Luisa Orizio.
Zenzero si pone come un punto di contatto tra l'hub di creator - che conta 20 milioni di follower complessivi, 200 milioni di video views e più di 10 milioni di interazioni al mese - e i brand sia per lavorare alla crescita dei talent che per interpretare le esigenze delle aziende e costruire percorsi di comunicazione con linguaggi efficaci per raggiungere anche le nuove generazioni.
Zenzero conta su venti talenti in esclusiva. È guidata col ruolo di ceo da Alessandra Rigolio, già direttore marketing di Mondadori Media, e dal presidente Gabriele Colasanto, responsabile Area Food di Mondadori Media. Insieme a loro Luigi D'Alterio, in qualità di direttore commerciale, incarico che affiancherà a quello di direttore commerciale di Hej, e Nicole Cavallo nel ruolo di head of talent management. Zenzero avrà un team dedicato a supporto dei talent per l'ideazione e la realizzazione dei progetti. Il go to market commerciale è curato da Mediamond, con la sua struttura dedicata Brand on Solutions per la costruzione di iniziative di branded content e influencer marketing.
dentsu annuncia la nascita di Merkle Italia, parte del network di MarkTech e CXM
al mindset data-driven, la tecnologia e l'expertise in consulenza per la digital transformation, sarà al fianco dei clienti nel creare total consumer experiences. Si uniscono nella nuova struttura le aree di dentsu in ambito digital, data ed analytics per un organico di 60 professionisti, che arriveranno a 100 entro fine 2023. Alla guida va come managing director Daniele Frattini
13 ottobre 2022 - Merkle, società di dentsu specializzata in customer experience management (CXM), arriva in Italia e apre una sede a Milano. Merkle supporta i clienti nelle decisioni aziendali e tecnologiche complesse, guidandoli nei processi di digital transformation e nel comprendere e soddisfare le esigenze e le aspettative in evoluzione dei consumatori. Grazie al mindset data-driven e alla tecnologia, è al fianco dei clienti nel creare Total Consumer Experiences.
In Merkle Italia si uniscono aree di dentsu in ambito digital, data ed analytics, potenziate dall'appartenere a un network che conta oltre 4.000 professionisti in 17 paesi dell'area Emea, specializzati in Analytics, Data & Martech, Crm, Experience & Commerce, Strategy & Transformation. Alla guida va Daniele Frattini, già data strategy director di dentsu, con la carica di manaDaniele Frattini ging director.
Merkle Italia conta già al lancio un organico di 60 professionisti che punta a portare a 100 entro la fine del 2023. Il team italiano collaborerà con il network e potrà contare sulle partnership globali con Salesforce, Adobe e Google. Il modello di governance è fondato su joint partnership con i dipartimenti comunicazione, Crm ed IT del cliente e supportato da un utilizzo massivo di tecnologia ed automation.
Leonardo Casini, chief digital officer di dentsu Italia, dichiara: “Siamo pronti a supportare la transformation agenda dei clienti, alimentando nuovi modelli di business per soddisfare le aspettative e le esigenze dei consumatori. Grazie a soluzioni basate su dati e tecnologie, combinate con il pensiero creativo e una forte competenza di digital media, siamo in grado di fornire esperienze personali su larga scala”. Aggiunge Daniele Frattini, managing director di Merkle Italia: "L'offerta ci permetterà di intercettare la crescente richiesta, da parte delle aziende e dei marketer, di avere un interlocutore in grado di offrire un reale supporto end to end (dalla strategia all'implementazione sino all'attivazione) consentendo di massimizzare il valore dei progetti e rendendo concrete le aspettative di ritorno sugli investimenti”.
GroupM Consulting evolve in Acceleration
unit dedicata a dati & tecnologia, che offre servizi di consulenza in ambito MarTech, si rafforza entrando nel network internazionale, maggior partner globale di Google. Marco Brusa continuerà a guidare la unit come managing director
6 ottob. re 2022 - Arriva in Italia Acceleration e prende il posto di GroupM Consulting, la unit di GroupM Italy dedicata a dati e tecnologia a servizio delle agenzie media del gruppo e dei brand nel percorso di trasformazione digitale. La nuova unit sarà guidata da Marco Brusa, già managing director di GroupM Consulting sin dal momento del lancio, che riporta a Giovanna Loi, chief digital officer di GroupM Italy.
“GroupM Consulting in questi anni è diventato un punto di riferimento nei servizi di consulenza in ambito MarTech. L'arrivo in Italia di Acceleration permetterà al nostro team di consulenti di evolvere e di potenziare l'offerta con l'adesione a un network mondiale leader nel settore. I clienti delle nostre agenzie potranno, così, contare su expertise e servizi all'avanguardia per valorizzare le potenzialità di ogni innovazione” ha dichiarato Massimo Beduschi, chief executive officer & chairman di GroupM Italy.
La unit, che prevede di chiudere il 2022 in crescita con oltre 50 clienti attivi, supporta i brand delle agenzie del gruppo negli ambiti misurazione, MarTech, digital experiences, web analytics e gestione della privacy, e ha un'esperienza approfondita nelle soluzioni Google Marketing Platform e Cloud. conta su team interdisciplinare con oltre 60 professionisti tra data scientist, tech consultant, web analytics consultant, sviluppatori e statistici. Il posizionamento di Acceleration si basa sul concetto ‘Always-on Transformation': la trasformazione è intesa non semplicemente come piano di azione da completare in un determinato lasso di tempo ma piuttosto come un impegno per un flusso continuo di ideazione, definizione ed esecuzione delle priorità attraverso progetti strategici di diversa natura. L’ esperienza internazionale ha dimostrato che i brand che abbracciano una cultura della trasformazione continuativa hanno più opportunità e strumenti per raggiungere progressi quotidiani verso un successo competitivo a lungo termine.
Acceleration opera in 12 mercati tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Danimarca, Norvegia, Svezia, Dubai, Sudafrica, Spagna, Portogallo, e prevede un ulteriore piano di espansione nell'area EMEA e APAC. Si aggiunga è stato scelto da Google come partner indipendente per la vendita, l'implementazione e la formazione di tutti i prodotti Google. GroupM ha presentato la novità al mercato italiano con un doppio evento nei WPP Campus di Milano e Roma.
Caffeina per le attività di digital & innovation strategy e content production globali di Ariston
digital native agency ha sviluppato una digital strategic platform e tutte attività di digital content production con l'obiettivo di affermare il nuovo posizionamento global del brand operante nel confort termico. L'incarico riguarda i prossimi 3 anni
28 settembre 2022 - La digital native agency Caffeina ha intensificato la collaborazione con Ariston: Il marchio internazionale del comfort termico sostenibile, con cui lavora dal 2018, le ha affidato a seguito di una gara la definizione della nuova digital & innovation strategy e le attività di content strategy & production a livello globale.
L'agenzia ha definito la strategia di comunicazione di tutti i canali digitali di Ariston e riprogettato l'ecosistema di prodotti e servizi digitali, per offrire una migliore experience sia al consumatore finale che alle diverse categorie di professionisti, e nella produzione di contenuti utili nelle varie fasi del journey dei due target.
Grazie agli insight emersi da un'attività di ricerca, attraverso un percorso di service design, è stata definita la strategia globale dei prossimi tre anni per il brand, con l'obiettivo di creare un integrated digital ecosystem, capace di far evolvere e ampliare l'ecosistema di servizi e contenuti, lavorando su integrazioni, touchpoint e maggiori connessioni coi target.
‘L'impatto sarà reale’. Meta spiega l'impatto sociale ed economico del metaverso con una campagna europea
ma capace di incidere sui modelli di vita e di sviluppo dando benefici reali. Meta sensibilizza sul potenziale del metaverso per il lavoro, la formazione, la vita digitale invitando alla collaborazione esperti, accademici, società, governi e autorità di regolamentazione
6 settembre 2022 - Meta lancia una campagna in Europa per mostrare il potenziale impatto sociale ed economico del metaverso, capace di offrire benefici reali che oggi possiamo solo immaginare, tipo un chirurgo che si esercita virtualmente in un'operazione o studenti che si recano nell'antica Roma per studiarne la storia.
La campagna 'L'impatto sarà reale’, lanciata in numerosi paesi europei, Italia inclusa, mostra come il metaverso potrà trasformare concretamente il modo in cui le persone si connettono, le aziende si sviluppano, i creator lavorano, dando vita a esperienze sociali migliori delle attuali online. Si potrà imparare in 3D l'architettura, la storia, la geometria di base. Ci saranno anche infinite possibilità di formazione per chi lavora nella sanità: dalla pratica della chirurgia in ambienti virtuali all'addestramento dei soccorritori evitando situazioni di pericolo.
Il metaverso potrebbe anche avere un impatto reale sull'economia digitale europea. Un White Paper realizzato da Analysis Group per Meta stima che, se l'adozione del metaverso crescesse in Europa in modo simile a quanto avvenuto per la tecnologia mobile, in un decennio potrebbe contribuire con 440 miliardi di dollari al Pil europeo.
Mentre la realtà virtuale sta già avendo un impatto reale, molto di ciò che immaginiamo per il metaverso è ancora lontano un decennio e, per essere realizzato, implica una collaborazione tra esperti, accademici, società, governi e autorità di regolamentazione. Meta sta avviando contatti e con la campagna punta anche a stimolare ulteriori dibattiti e collaborazioni tra settori e con esperti in Europa e in altre parti del mondo.
Chora Media acquisisce Will Media per creare il primo polo italiano d’informazione nativa digitale
due società creeranno sinergie, mantenendo distinta l'identità editoriale e proseguendo nelle rispettive attività nel giornalismo e nell'intrattenimento. Chora Media punta a consolidarsi come editore cross-platform, Will Media ad accelerare lo sviluppo
23 giugno 2022 - Chora Media, podcast company fondata da Guido Brera, Mario Calabresi (ceo), Mario Gianani e Roberto Zanco, acquisisce il 100% di Will Media, media company fondata a gennaio 2020 da Alessandro Tommasi, Imen Boulahrajane, Davide Dattoli e Francesco Fumagalli, con l'obiettivo di dare vita al primo polo italiano dell'informazione nativa digitale in audio e video. Le due società svilupperanno sinergie, mantenendo tuttavia distinta l'identità editoriale e proseguendo nelle rispettive attività nel giornalismo e nell'intrattenimento. Insieme contano su una community social di 2 milioni di persone e su oltre 3 milioni di ascolti medi mensili podcast.
Con l'acquisizione, Chora Media punta a consolidarsi come editore cross-platform, capace di spaziare dall'intrattenimento all'informazione e insieme di rispondere alle necessità di comunicazione complesse di aziende, associazioni e altre realtà. Will potrà accelerare lo sviluppo, completando la proposta commerciale e rafforzando il team, che conta già 35 professionisti, con un'età media intorno ai 27 anni di cui il 60% donne. Ì Alessandro Tommasi rimarrà alla guida di Will come amministratore delegato della società IS Media e parteciperà al cda di Chora. Mario Calabresi entrerà invece a far parte del cda di Will. Responsabile dei contenuti e alla guida del team di autori e autrici di Will resta Francesco Zaffarano, giovane editor in chief con passate esperienze internazionali, scoperto proprio da Calabresi 8 anni fa.
“L'audio è la grande novità di questi ultimi due anni - dichiaMario Calabresi ra Mario Calabresi, ceo di Chora Media -, e in pochi mesi in Italia l'ascolto dei podcast è completamente esploso: sono stati creati più podcast negli ultimi 12 mesi che in tutto il tempo precedente. Oggi abbiamo un interesse, sia da parte degli ascoltatori che delle aziende verso l'audio, che era inimmaginabile soltanto un anno fa. Stanno crescendo gli ascoltatori sia nell'intrattenimento che nell'informazione. Con Chora siamo stati capaci di intercettare questa richiesta di innovazione e cambiamento, e vogliamo continuare a crescere e a sperimentare. Abbiamo scelto Will perché la riteniamo la realtà più dinamica, fresca e innovativa del mondo social”.
Chora Media, a 18 mesi dalla costituzione, conta oltre 60 serie pubblicate, tra editoriali, news e branded content, sulle piattaforme audio (Spotify, Amazon Music, Audible, RaiPlay Sound, Storytel, Intesa On Air), a cui si aggiungono 52 serie attualmente in produzione. La parte branded lavora con 34 aziende per cui realizza serie dedicate.
Starcom si aggiudica il media internazionale di Axerve
di Publicis Groupe ha vinto la gara per la gestione del planning e del buying della società attiva nell'open payment, che punta a potenziare le attività media sul mercato internazionale. L'incarico ha durata triennale
25 maggio 2022 - Axerve, specialista nell'accettazione di pagamenti su canali sia fisici che digitali, ha affidato a Starcom Italia la gestione delle attività di media planning e buying sul mercato internazionale. L'incarico fa seguito a una gara e avrà durata triennale.
L'obiettivo dell'agenzia media di Publicis Groupe sarà di supportare il posizionamento e la crescita di Axerve quale operatore open payment lavorando sull'implementazione di una strategia di comunicazione fortemente integrata, omnicanale e data oriented. Starcom metterà a disposizione di Axerve il know how in termini di media, dati e tecnologia per coinvolgere in modo mirato un bacino di utenti interessato alle nuove forme di pagamento e alla ricerca di nuove esperienze digitali, anche in ambito finanziario.
“Axerve sta vivendo un importante momento di crescita. – ha detto Sara Braghiroli, chief marketing officer di Axerve - sia in termini di internazionalizzazione che di sviluppo dell'offerta. Abbiamo quindi scelto di alzare il livello di visibilità sui media”. Aggiunge Boaz Rosenberg, ceo di Starcom Italia: “Per noi è un'opportunità unica di lavorare con una realtà innovativa in un ambito come l'open payment che riveste oggi un ruolo cruciale nella digitalizzazione del mercato finanziario italiano”.
Sky Tg 24 lancia Voice, l’informazione a portata di smartphone
servizio informativo digitale è rivolto in particolare alle nuove generazioni e a tutti coloro che sono abituati ad aggiornarsi in movimento. Dati, approfondimenti, inchieste sono proposti in pillole video che approfondiscono con l'aiuto di dati, immagini e grafiche il cambiamento che la società sta vivendo
28 aprile 2022 - Sky Tg 24 lancia Voice, piattaforma digital che nasce per parlare del cambiamento che stiamo vivendo e per informare su temi quali sostenibilità, diritti, inclusion, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni, abituate a informarsi su siti e social media e sempre alla ricerca di fonti d'informazione attendibili su argomenti per loro rilevanti.
Il nuovo servizio informativo è per chi è abituato ad aggiornarsi mentre è in movimento: dati, approfondimenti, inchieste sono proposti in brevi video da guardare sullo smartphone. Ogni pillola video approfondisce una tematica con l'aiuto di dati, immagini e grafiche. I contenuti fanno parte di rubriche o spiegano nel dettaglio un evento appena accaduto.
Voice analizza i grandi fatti internazionali che stanno sconvolgendo il mondo e l'informazione, ma soprattutto i cambiamenti che riguardano oggi la società: cos'è il bodyshaming, come i mercati finanziari reagiscono al conflitto in Ucraina, quanto ha impattato il Covid nelle carceri. Vengono affrontati temi divisivi, come il suicidio assistito, o argomenti complicati, come la transizione ecologica, in modo autorevole e giornalistico. "Ridurre la complessità. Raccontare il mondo che ci circonda. Dare le notizie. Questa è la mission di Sky TG24, da sempre - spiega il direttore Giuseppe De Bellis - ma oggi scegliamo di farlo con questo nuovo progetto digitale. L'obiettivo è sempre lo stesso: informare. Ma con una nuova modalità di racconto. E un nuovo, appunto, Tone Of Voice".
Tra i format sono previsti Women Count, in cui Roberta Giuili analizza attraverso dati e statistiche tematiche inerenti al mondo femminile e al gender gap; Dizionario, in cui Pamela Foti spiega i termini chiave che caratterizzano un particolare, e sempre diverso, tema d'attualità; Economia e Metafore, al cui interno Mariangela Pira traduce, con l'aiuto di esempi, i contenuti che connotano il mondo dell'economia; Caro Corpo, in cui Lara Lago racconta di come si può raggiungere l'accettazione del proprio corpo; Sostenibilità, dove Alberto Giuffrè affronta temi legati al climate change, alla sostenibilità, alla transizione ecologica e energetica, e Today con le notizie della giornata.
Si accede ai contenuti di Voice da voice.sky.it, dalle Instagram stories di SkyTG24, dall'home page del sito di Sky TG24.
BCube si aggiudica la gestione dei social di Sky Italia
di comunicazione di Publicis Groupe curerà le attività social, l'influencer marketing e l'online monitoring per i brand Sky e Now. L'incarico fa seguito a una gara avviata alla fine dello scorso anno
20 aprile 2022 - Sky Italia ha concluso la gara avviata a fine 2021 affidando a BCube, agenzia di Publicis Groupe specializzata nel social media engagement, le attività sui social, l'influencer marketing e l'online monitoring per i brand Sky e Now. L'agenzia definirà e svilupperà le strategie per i social media dei due brand, curando l'ideazione, la produzione e la misurazione di contenuti originali, oltre che la realizzazione di eventi digitali e progetti speciali.
“I social media rappresentano per Sky e Now un asset strategico, attraverso cui far emergere la qualità dei contenuti e coltivare le community che intorno a essi si raccolgono - commenta Federico Sisinni, director media&digital di Sky Italia -. Abbiamo lanciato la sfida di far diventare i nostri contenuti digitali e le nostre campagne social un prolungamento dell'intrattenimento on air che offriamo quotidianamente. BCube l'ha raccolta con l'entusiasmo di chi ha passione per l'intrattenimento e l'esperienza di chi sa alimentare ‘la fame’ delle community online”.
Aggiunge Gianluca Tedoldi, managing director di BCube: "Da sempre il nostro punto di forza è la capacità di costruire coinvolgimento, partendo dalle persone e mettendo in gioco ogni giorno le loro storie, le loro emozioni e le loro passioni. Le stesse storie, emozioni e passioni che rendono vincente l'offerta di Sky e Now in Italia. Vogliamo investire molto su questa partnership, per creare un caso di successo”.
Nasce MailUp+Contactlab, business unit di digital marketing cloud
gruppo Growens acquisisce il 100% di Contactlab e lo unisce a MailUp. La nuova unit offrirà servizi di digital marketing multi-canale e di consulenza evoluta. Alla guida va Massimo Fubini, amministratore delegato e fondatore di Contactlab
6 aprile 2022 - Si integrano MailUp e Contactlab a seguito dell'acquisizione di Contactlab spa da parte del gruppo Growens, di cui MailUp fa parte. La nuova divisione MailUp+Contactlab, che diventerà un'unica business unit, offrirà soluzioni di digital marketing cloud di nuova generazione, adatte a organizzazioni di ogni dimensione e tipologia. Massimo Fubini, amministratore delegato e fondatore di Contactlab, assumerà il ruolo di responsabile della nuova business unit, di cui faranno parte oltre 200 professionisti.
Fondata nel 2002 a Cremona e oggi realtà in espansione a livello globale, MailUp è una piattaforma di multichannel marketing scelta da oltre 9.500 aziende per potenziare le strategie di customer-centric marketing via email e Sms. Contactlab, fondata nel 1998, offre una piattaforma marketing cloud proprietaria data-centric, servizi professionali di engagement marketing e campagne di digital marketing.
L'offerta combinata di MailUp+Contactlab valorizza funzionalità avanzate di gestione del dato, segmentazione, real-time marketing automatizzato e un set completo di API per interagire con moduli esterni di analytics, dashboarding e modelli predittivi. I clienti della unit combinata potranno aumentare il valore dei propri contatti, migliorare le conversioni, massimizzare le vendite e fidelizzare i propri clienti tramite programmi di engagement marketing evoluti. Le soluzioni tecnologiche di Contactlab e MailUp saranno mantenute e sviluppate per garantire una continua evoluzione ai clienti attuali e futuri.
Media Italia si aggiudica la gara per la gestione dei media offline di Casavo
fa seguito a una gara. La media strategy si focalizza su Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna, e si declina su formati di Addressable Tv e Ooh, con un investimento nella prima parte dell'anno di un milione di euro
29 marzo 2022 - Casavo, piattaforma digitale ad uso di chi vende e compra casa in Europa, ha assegnato la gestione del budget per i media offline a Media Italia, a seguito di una gara indetta lo scorso dicembre.
Casavo, fondata in Italia nel 2017 e già presente in Spagna e Portogallo, sviluppa un modello di business innovativo nella compra-vendita di case online, grazie al supporto di un team internazionale composto da oltre 300 risorse. A oggi ha raccolto oltre 450 milioni di euro di capitale tra equity e debito, assicurandosi la fiducia di grandi investitori globali. Casavo fa passare da un processo di acquisto/vendita, che in Italia dura circa 7 mesi, alla possibilità di entrare in una casa completamente ristrutturata in tempi più che dimezzati, semplificando la vita di venditori e acquirenti.
La media strategy si focalizza sulle città in cui Casavo é già operativa, ovvero Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna, e si declina su formati di Addressable Tv e Ooh, con un investimento in questa prima parte dell'anno pari a oltre un milione di euro.
Lo scorso ottobre Casavo aveva incaricato, sempre a seguito di una gara, la digital native agency Caffeina dell'ideazione di una campagna integrata multi soggetto da pianificare in tv, su digital e social.
Focus guarda al futuro nel nuovo canale digital e social ‘Talks’
sito di Focus e dai canali del brand su Facebook e Youtube, il canale propone interviste e testimonianze di esperti del mondo scientifico sulle sfide dei prossimi 30 anni. Sono anche disponibili on demand gli interventi dei relatori a Focus Live, il festival della scienza che tornerà a Milano in novembre
23 marzo 2022 - Focus, il brand del Gruppo Mondadori dedicato alla divulgazione scientifica, lancia ‘Talks’, canale web e social per raccontare le innovazioni che cambieranno il mondo nei prossimi trent’anni. Si tratta di una video library di contributi inediti, disponibili sul sito Focus.it, Facebook e Youtube, in cui Focus dà voce a scienziati, studiosi e divulgatori, che condivideranno la loro visione sul futuro di scienza, tecnologia, ambiente, medicina, alimentazione, stili di vita e sostenibilità. I format vanno dalla presentazione al dibattito fino agli eventi live.
Focus prosegue così il racconto avviato con Focus Next 30, la serie di approfondimenti e iniziative speciali per i 30 anni che cadono nel 2022. Inaugurano i Focus ‘Talks’ quattro video in prima visione: ‘La nanosfida ai tumori’ con l'accademico e imprenditore Marco Ferrari; ‘Il motore dell'acqua’ con Giulio Boccaletti, esperto di sicurezza ambientale e risorse naturali; ‘Il primo ambientalista’ con Paolo Colombo, professore di Storia delle istituzioni politiche alla Cattolica di Milano, dedicato a Alexander Von Humboldt; ‘Fanta & Scienza’ con la scrittrice fantasy Laura Troisi e l'astrofisico Luca Perri.
Arricchiscono il palinsesto dei ‘Talks’ gli interventi di scienziati, astronauti, sportivi, artisti ed esperti che hanno partecipato a Focus Live, il festival della scienza di Focus, disponibili on demand. La prossima edizione si terrà dal 4 al 6 novembre al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e in diretta streaming.
Industree Communication Hub e Guglielmo lanciano Pointer, startup per l’IA applicata al marketing
all'utilizzo della mobile marketing platform proprietaria, Pointer offre ai brand l'opportunità di realizzare campagne di comunicazione efficaci e personalizzate, costruite su misura delle abitudini e delle intenzioni di acquisto dei clienti
10 marzo 2022 - La società di marketing e comunicazione Industree Communication Hub e Guglielmo, player nel settore delle telecomunicazioni e nelle soluzioni hardware e software, fondano la società Pointer, startup dotata di una mobile marketing platform con cui realizzare campagne di comunicazione personalizzate ed efficaci, con l'impiego dell'intelligenza artificiale: raccoglie i dati su comportamenti e preferenze degli utenti per attivare azioni profilate, misurabili e in tempo reale.
La piattaforma valorizza i dati aziendali, amplia e qualifica i database, incrementa l'efficacia dei programmi di loyalty, porta i clienti nel punto vendita e fa vivere esperienze d'acquisto più coinvolgenti e rilevanti. Fornisce l'opportunità di offrire rapidamente ciò che l'utente cerca in quel momento, mettendo le sue esigenze al centro tramite un'esperienza di acquisto phygital.
Il modello di business di Pointer è ‘a performance’ e si basa su partnership scalabili da attivare con le società che diventano clienti. L'approccio commerciale è consulenziale e l'obiettivo è di sensibilizzare i partner ad avere piena consapevolezza delle loro potenzialità.
Il piano di crescita triennale 2022-24 prevede un forte investimento in persone e tecnologie. I ricavi attesi per il primo anno sono di 500.000 euro.
Nasce Dr Podcast, audio digital factory di Publitalia
la controllata Publieurope, Publitalia ‘80 amplia l'offerta nell'area digital audio con un progetto dedicato alla produzione e alla distribuzione di contenuti rivolti ai brand. L'iniziativa è in joint venture con Action Media ltd che diventa Dr Podcast Audio Factory ltd
23 febbraio 2022 - Nasce Dr Podcast, iniziativa di Publitalia '80 per i contenuti audio digitali: un'audio factory dedicata ai podcast con produzione e distribuzione di contenuti digitali rivolti ai brand. Attraverso la controllata internazionale Publieurope, Publitalia ha investito in Action Media ltd. La media company, fondata nel 2018 a Londra, è specializzata nella realizzazione di contenuti audio e offre servizi alle imprese che vogliono realizzare contenuti nel mercato digital audio, fornendo supporto per la scrittura, la registrazione e la trasmissione dei podcast aziendali sulle principali piattaforme di podcasting. A seguito dell'operazione, Action Media ltd cambia nome e diventa Dr Podcast Audio Factory ltd.
L'obiettivo della joint venture è di raggiungere una posizione di grande rilievo nel digital audio a livello locale e internazionale. Fruibili on demand in ogni momento, e attraverso qualunque device connesso (mobile, desktop, smart speaker, smart tv), i podcast sono un fenomeno in espansione, che sta rivoluzionando le modalità di ascolto e di utilizzo dei contenuti audio da parte dei consumatori, che lo scelgono per informarsi e intrattenersi. Secondo una ricerca condotta da Ipsos lo scorso ottobre, in Italia si sono contati 9,3 milioni di utenti al mese, un valore in costante crescita.
La ricerca attiva, l'attenzione e l'interesse da parte dell'ascoltatore fanno del podcast un importante strumento di comunicazione per le aziende, un modo innovativo per entrare in contatto diretto con il proprio target. Publitalia '80 arricchisce così la propria offerta pubblicitaria nell'ambito del digital audio.
Audiweb. Nel 2021 la fruizione mensile di internet è cresciuta del 2,2% e quella giornaliera dell'8,2%
dall'esplosione della pandemia nel 2020, l'andamento dell'audience online nel giorno medio ha ripreso la forma abituale nel 2021, coi lievi cali nei mesi estivi o nelle festività e i picchi nei ritorni alla normalità, tipo dopo le vacanze. La fruizione da mobile ha coinvolto quasi il 90% dei 18-74enni in media al mese e il 77,5% al giorno. Motori di ricerca, servizi e tool, piattaforme di video e cinema, portali generalisti, social network, testate di news sono i siti e le app più visitati al mese
21 febb. raio 2022 - Nel 2021 la total digital audience è arrivata al 74,5% della popolazione dai 2 anni in su, con una media mensile di 44,3 milioni di utenti unici e con una crescita del 2,2% rispetto alla media mensile del 2020. La fruizione da mobile (smartphone e/o tablet) coinvolge l'89,8% della popolazione tra i 18 e i 74 anni: 39,1 milioni di individui si sono collegati mensilmente in media nel 2021 da questi device. Nel giorno medio, poi, la fruizione di internet ha registrato un incremento dell'8,2% rispetto al 2020, con un uso nel quotidiano tramite mobile che raggiunge il 77,5% della popolazione tra i 18 e i 74 anni (+12,8%).
L'andamento dell'audience online nel giorno medio tra i diversi mesi dell'anno ha ripreso la forma abituale, dopo che nel 2020 c'è stata l'esplosione della pandemia Covid 19 e l'andamento era stato completamente stravolto. Ritroviamo, infatti, lievi cali nella frequenza di fruizione in corrispondenza dei mesi estivi o di intervalli legati a particolari festività e picchi di audience nei momenti di ritorno alla normalità, ad esempio dopo le vacanze estive o in periodi con eventi di particolare rilievo.
Tra le prime cinque categorie di siti e applicazioni più visitati in media mensilmente nel 2021 ci sono le categorie che raggruppano i motori di ricerca (Search) con 41,5 milioni utenti unici mensili, servizi e strumenti online (Internet Tools / Web Services) con 39,6 milioni di utenti unici in media, le piattaforme e i siti di video e cinema (Video / Movies) con 38,8 milioni di utenti unici, i portali generalisti (General Interest Portals & Communities) con 38,6 milioni di utenti, i Social Network (Member Communities) con 38,5 milioni di utenti, le testate di informazione online (Current Events & Global News) con 38,1 milioni di utenti.
Presentano elevati valori di audience media mensile anche le categorie che raggruppano i siti e le piattaforme di e-commerce di. largo consumo (Mass Merchandiser) con 32,2 milioni di utenti unici in media nel 2021, i siti governativi (Government) con 30,1 milioni di utenti e i siti dedicati alla salute e al benessere (Health, Fitness & Nutrition) con 29,9 milioni di utenti.
Crescita dell'ecosistema dei creator, musica, shopping, gaming tra le direttrici di sviluppo di Youtube nel 2022
una lettera alla community la ceo di Youtube, Susan Wojcicki, racconta le priorità che sosterranno la costruzione del social del futuro, con leit motive l'innovazione
26 gennaio 2022 - Come sta evolvendo YouTube? Lo racconta la ceo Susan Wojcicki in una lettera per la community in cui riflette sul 2021 e delinea ciò che avverrà nel 2022. Youtube del futuro mette al centro i creator, “ecosistema da far crescere”. Nel 2020 l'ecosistema creativo di YouTube ha supportato oltre 800.000 posti di lavoro negli Stati Uniti, in Giappone, Corea del Sud, Canada, Brasile, Australia e nell'Unione Europea. Ora i creator possono contare su 10 modi per guadagnare su YouTube: “Una quantità sempre crescente di creator guadagna dai prodotti non legati a annunci, come Super Chat e Abbonamenti al canale”. Quest'anno verranno presentate altre opportunità, ad esempio, il podcasting.
Youtube guSusan Wojcickiarda al Web 3.0 come fonte di ispirazione per continuare a innovare: “L'anno scorso, nel settore delle criptovalute, i token non fungibili (NFT) e le organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) hanno messo in evidenza un'opportunità prima inimmaginabile per creare un contatto più forte tra i creator e i loro fan”.
Youtube sta lavorando anche per aiutare i creator a iniziare e a raggiungere più velocemente il pubblico su Shorts (i formati brevi di non più di 60”): “L'anno scorso abbiamo iniziato a introdurre una nuova funzionalità remix con cui creare Shorts utilizzando audio da altri video su YouTube. Nei prossimi mesi espanderemo questa funzione con ulteriori modalità ancora più interessanti”. Il social sta anche offrendo ai creator modi per guadagnare attraverso il Fondo di Shorts, ora disponibile in più di 100 paesi, e testerà nuove modalità attraverso cui i creator di Short possano creare contenuti brandizzati mediante BrandConnect, il programma che abbina creator e brand.
Aree di forte sviluppo saranno la musica (nel 2021 sono arrivati a 50 milioni di abbonati a YouTube Music e YouTube Premium) e il gaming, con l'arrivo sulla piattaforma dei maggiori eSport del mondo. I team di Youtube stanno lavorando per rendere ancora più facile per creator e utenti la creazione di Short relativi ai giochi.
Poi c'è lo shopping, su cui Youtube sta molto investendo: “Abbiamo introdotto un programma pilota di tag da parte dei creator che dà agli spettatori la possibilità di consultare, informarsi e effettuare acquisti direttamente sui loro video preferiti”. Gli acquisti live sono stati testati negli Stati Uniti, in Corea del Sud e in Brasile: “Quest'anno porteremo gli acquisti live ad altri creator e brand attraverso partnership con piattaforme di e-commerce come Shopify”.
Lo schermo televisivo è quello su cui è stata riscontrata la crescita maggiore nel 2021: “Stiamo esplorando nuovi modi per portare il meglio di YouTube sullo schermo tv e aiutare le persone a interagire in maniera ancora più semplice con i video di YouTube che si guardano in televisione”.
Quanto all'area apprendimento/educational “vogliamo raddoppiare il numero di persone che interagiscono con i contenuti educativi su YouTube, e stiamo lavorando verso questo obiettivo con nuove funzionalità”. Tra le priorità c'è la protezione della community, attraverso la lotta alla disinformazione e ad altri contenuti dannosi, in particolare nei confronti dei bambini.
Un commento, infine, sul panorama normativo: “È importante che i legislatori capiscano come le loro decisioni possono influenzare la crescente economia del settore creativo”. Youtube è conforme alle normative nei paesi di tutto il mondo: “Ma abbiamo delle riserve su nuove normative che potrebbero avere conseguenze non intenzionali sulla community dei creator, soprattutto per quanto riguarda la regolamentazione di contenuti legali". Quest'anno Youtube intende lavorare con i legislatori di tutto il mondo per farsi portavoce della community. Warning: Use of undefined constant Messaggio - assumed 'Messaggio' (this will throw an Error in a future version of PHP) in D:\inetpub\webs\ideeideasit\lista.php on line 79
Ogilvy e VMLY&R si aggiudicano in team la comunicazione sui social di Kinder
primo progetto ha visto Ogilvy realizzare la piattaforma ‘Con Kinder è Natale ogni volta che…’, col Calendario dell'Avvento digitale. A supporto è stata pianificata una campagna social, digital e display
23 dicembre 2021 - Un team congiunto delle agenzie Ogilvy e VMLY&R (entrambe del gruppo Wpp) si è aggiudicato la gara social di Kinder Ferrero in Italia per il 2022. Il primo progetto ha impegnato Ogilvy nella attività per il Natale 2021, con la realizzazione della nuova piattaforma digital di ‘Con Kinder è Natale ogni volta che...’.
L'attivazione si sviluppa sull'idea che il Natale non è solo il 25 dicembre, ma tutte le volte che la famiglia si riunisce per trascorrere piccoli e grandi momenti di gioia con Kinder. In aggiunta al Calendario dell'Avvento fisico e ai prodotti dedicati alla ricorrenza, il brand offre a grandi e piccoli un'esperienza interattiva: il primo ‘Calendario dell'Avvento Digitale Kinder’. Ogni giorno, dall'1 al 24 dicembre, Kinder con Ogilvy offre un'idea inaspettata per stare insieme a tutta la famiglia nell'attesa del Natale, replicando la tradizione delle finestrelle che sul digital si aprono a tante esperienze, tra giochi e magie.
Per lanciare la piattaforma è stata pianificata una campagna social, digital e display.
Publicis Groupe lancia il progetto globale ‘Work Your World’ su Marcel
è di rivoluzionare il futuro del lavoro per gli oltre 80.000 dipendenti nel mondo, che potranno lavorare ovunque per un massimo di sei settimane ogni anno. Grazie alla piattaforma Marcel, ogni dipendente avrà la possibilità di accedere al programma e sperimentare altri uffici, culture e stili di vita, attraverso una comunità collaborativa
9 dicembre 2021 - Publicis Groupe ha annunciato ‘Work Your World’, il programma che permetterà a ogni dipendente di lavorare da qualsiasi paese accessibile dove il gruppo è presente, per un massimo di 6 settimane all'anno. Il progetto coinvolge la piattaforma aziendale Marcel, strumento attivo dal 2018 basato sull'intelligenza artificiale, in grado di connettere i dipendenti nel mondo.
"Abbiamo lavorato molto su come trasformare il mondo ibrido in nuove opportunità per tutti in Publicis, e rendere il futuro del lavoro più creativo e audace. La pandemia non è finita e il mondo potrebbe chiudersi di nuovo in qualsiasi momento. Ma questo non è un motivo per chiudere i nostri orizzonti e le nostre prospettive. Continueremo ad andare avanti, perché un giorno questa crisi finirà e perché lo dobbiamo alle nostre persone per rendere la loro esperienza professionale e personale in Publicis davvero unica" ha detto Arthur Sadoun, presidente e ceo globale di Publicis Groupe.
Il progetto Work Your World partirà all'inizio del 2022. Attraverso la landing page di Marcel, i dipendenti saranno in grado di:
- Conoscere le destinazioni locali e globali, selezionate per loro in modo unico dall'intelligence di Marcel, in oltre 100 paesi in cui Publicis ha uffici.
- Vedere gli aggiornamenti sui paesi e le località accessibili, con informazioni sulle normative sanitarie e commerciali locali, per prendere le misure e le precauzioni necessarie prima del viaggio.
- Trovare un alloggio attraverso Home Swap Home, una funzione aperta esclusivamente alla comunità Publicis, che permette di condividere e scambiare l'alloggio con i colleghi.
- Entrare in contatto con altri dipendenti in diversi paesi, attraverso il profilo intelligence di Marcel, per scoprire com'è vivere e lavorare in un determinato luogo, il momento migliore per andare, e altro ancora.
- Accedere a un contact center dedicato 24 ore su 24, per ricevere supporto in tempo reale da esperti per domande relative a viaggi, regolamenti sanitari, visti e permessi di lavoro.
- Non ultimo, partecipare alla comunità Work Your World.
L'infrastruttura Work Your World è un'iniziativa che guarda al futuro, ma che attinge al patrimonio e ai valori che Publicis Groupe ha sempre sostenuto: Vive La Différence. Grazie a Marcel, ogni dipendente avrà la possibilità di accedere a questo programma e sperimentare altri uffici, culture e stili di vita, attraverso una comunità collaborativa.
Google concentra il budget media globale da 2,5 miliardi di dollari in Essence
diretta amplia l'incarico all'agenzia del gruppo Wpp che da una decina di anni curava per il colosso tecnologico l'acquisto dei mezzi online e in programmatic, che rappresenta circa l'80% del valore dell'investimento totale. Il media buying per l'offline era prima gestito da Omnicom Media Group
18 novembre 2021 - Google ha deciso di consolidare senza ricorrere a una gara il budget media globale miliardario in Essence, agenzia media digitale del gruppo Wpp (così annuncia la stampa Usa). Essence da una decina di anni curava per il colosso tecnologico l'acquisto dei mezzi online e in programmatic, che rappresenta circa l'80% del valore dell'investimento totale. Omnicom Media Group era invece incaricata della gestione dei media offline, con PHD che curava la parte di budget relativa agli Usa e OMD che aveva la gestione per il resto del mondo.
Si stima che Alphabet (holding di Google) abbia speso 5,4 miliardi di dollari in attività di promozione e marketing l'anno scorso (contenendo la spesa stante la pandemia) mentre il budget relativo al solo acquisto mezzi di Google sarebbe stato di 2,5 miliardi di dollari ed è ora in crescendo. La scelta di concentrarlo in un'unica agenzia rientra in una normale revisione dei rapporti con i partner di comunicazione e risponde al desiderio di semplificarli.
Nata come agenzia media digitale e per l'acquisto in programmatic, Essence negli ultimi anni ha cominciato a gestire anche i media offline per i propri clienti globali. Vincere la parte offline del buying di Google mostra la bontà di questa scelta strategica. Essence ha assunto negli ultimi anni un'importanza crescente in GroupM - Wpp che l'ha acquisita nel 2015 proprio perché aveva Google come cliente.
Google non è l'unico colosso tech che ha scelto di concentrare il budget media in un unico network. Anche Meta (l'holding di Facebook, Instagram e WhatsApp) ha deciso recentemente di consolidare dopo una gara l'incarico in Spark Foundry, network media di Publicis Groupe (Vedi news del 4 novembre).
Il Mise lancia la campagna per WiFi Italia 'Connettiamo le piazze, nei borghi come in città’
campagna su stampa, radio, digital e social dà visibilità al progetto promosso dal Ministero dello sviluppo economico per accelerare la digitalizzazione nel Paese. Con un'unica app i cittadini possono connettersi gratuitamente a una rete Wi-Fi libera e diffusa sul territorio nazionale
17 novembre 2021 - ‘Connettiamo le piazze, nei borghi come in città’ è il tema della campagna che vuol dare visibilità al progetto WiFi Italia, attivato dal 2019 dal Ministero dello sviluppo economico (Mise) per favorire la digitalizzazione del Paese e affidato a Infratel Italia (Infrastrutture e Telecomunicazioni per l'Italia spa), società in-house del Ministero e parte del Gruppo Invitalia.
Con un'unica app disponibile per dispositivi Android e iOS i cittadini possono connettersi gratuitamente e in modo semplice a una rete Wi-Fi libera e diffusa sul territorio nazionale, che può contare su 9.589 hotspot installati nei piccoli borghi e nelle città aderenti. Per ora si tratta di 3.900 comuni e ospedali italiani, mentre sono già 463.693 gli utenti che hanno scaricato l'app.
“Con il progetto Wifi Ita. lia, il Ministero fornisce uno strumento importante ai comuni per far parte di una rete WiFi nazionale, libera e gratuita – dichiara la sottosegretaria Anna Ascani -. È una della tappe del processo di digitalizzazione del Paese, a cui stiamo lavorando per ridurre il digital divide ed estendere la connessione delle nostre comunità”. La digitalizzazione del Paese è uno dei principali obiettivi perseguiti con il PNRR.
La campagna per WiFi Italia ‘Connettiamo le piazze, nei borghi come in città’ è declinata su stampa, radio, digital e social. Punta sul concetto di connessione libera, gratuita e diffusa, giocando sul connubio fra borghi e città italiane per mettere in risalto la capillarità del servizio e la possibilità per i cittadini di connettersi alla rete nei contesti più diversi. Insieme valorizza la bellezza del patrimonio culturale e naturalistico del territorio italiano.
Facebook Inc diventa Meta e mette al centro del suo e del nostro futuro il metaverso
diventerà una società del metaverso, futuro amalgama di mondo reale, aumentato e virtuale dove fare esperienze virtuali interconnesse. L'obiettivo sarà sempre quello di connettere le persone, ma in modo più evoluto, superando barriere e confini. E di offrire nuove opportunità di business
2 novembre 2021 - Ha fatto il giro del mondo la notizia che Mark Zuckerberg ha annunciato alla conferenza annuale Connect un nuovo nome per la sua società dal 2022: Meta. In realtà per ora il social network Facebook rimane tale, è l'holding Facebook Inc, che controlla anche Instagram, Whatsapp, Messenger e Oculus, a cambiare nome ispirandosi al greco (‘meta’ ovvero ‘al di là’) e mettendo al centro il concetto futuribile del metaverso.
Il metaverso sarà un amalgama di mondo reale, mondo aumentato e mondo virtuale dove fare esperienze virtuali interconnesse. Come hanno scritto a metà ottobre Nick Clegg, vp global affair, e Javier Olivan, vp central product services, annunciando la creazione di 10.000 posti di lavoro nella Ue nei prossimi cinque per costruirlo, il metaverso si basa sull'idea che, rafforzando la sensazione di presenza virtuale, l'interazione online possa diventare molto più vicina all'esperienza che si ha con le interazioni di persona.
Facebook diventerà una società del metaverso, non solo legata al mondo dei social media, ma continuerà ad avere come obiettivo quello di ‘connettere le persone’, in modo più evoluto, superando barriere e confini. “Il metaverso – ha dichiarato Zuckerberg - darà opportunità di creare nuovi business e nuove imprese come ha fatto internet”.
E per dare un'idea di cosa potranno fare i nostri avatar nel metaverso, Zuckerberg ha ingaggiato il notissimo TikToker italiano di origine senegalese Khaby Lame che, in stile Dragon Ball, mettendo due dita sulla fronte può utilizzare il teleporting muovendosi attraverso ambienti differenti incrociando anche Zuckerberg. E ancora Zuckerberg si è esibito in un duello di scherma a distanza con la campionessa olimpica Lee Kiefer. Per saperne di più..>>
iLMeteo compie 20 anni e vara la sua prima campagna offline
sito di previsioni meteorologiche celebra i 25 milioni di utenti mensili e i 10 della sola app nella campagna in cinque soggetti sulle pagine de Il Sole 24 Ore. È ideata dall'art director Marco Salotti
28 ottobre 2021 - Il sito di previsioni meteorologiche iLMeteo celebra i 20 anni di attività e il traguardo dei 25 milioni di utenti mensili (Audiweb agosto 2021) e dei 10 mensili solo dell'app, nonché dei 6 milioni di utenti medi al giorno, pianificando la sua prima campagna pubblicitari offline sulle pagine del Sole 24 Ore. “Grazie ai nostri sforzi nel migliorare le previsioni e il nostro prodotto - racconta Emanuele Colli, a.d. del iLMeteo - registriamo un'audience in costante crescita e siamo diventati il provider meteo dei principali media italiani e il primo portale italiano per traffico”.
La campagna, ideata dall'art director Marco Salotti, già curatore della veste grafica de iLMeteo, si compone di cinque soggetti. Una linea pulita ed essenziale in bianco e nero usa linee morbide dal sapore pop per una comunicazione diretta: “Punta sul legame che iLMeteo è stato capace di costruire col suo pubblico – spiega Salotti -. Abbiamo enfatizzato dati e recensioni che raccontano essenzialmente quella che negli anni è diventata la parola chiave del portale: affidabilità”.
Secondo una recente ricerca Doxa, è appunto l'affidabilità (per 76% del campione intervistato) che spinge a scegliere iLMeteo.it, insieme ai costanti aggiornamenti (per il 69%).
Facebook punta sulla Ue per la costruzione del metaverso
creati 10.000 nuovi posti di lavoro nell'Unione Europea nei prossimi cinque anni per costruire la piattaforma informatica del futuro, che fornirà esperienze virtuali interconnesse che utilizzano tecnologie come la realtà virtuale e aumentata. Come internet sarà aperta e interoperabile
19 ottobre 2021 - Facebook annuncia la creazione di 10.000 nuovi posti di lavoro nell'Unione Europea nei prossimi cinque per la costruzione del metaverso, la piattaforma informatica del futuro, che sta progettando.
Stiamo sviluppando – scrivono sul blog post Nick Clegg, vp Global Affair, e Javier Olivan, vp Central Product Services, - quello che viene comunemente definito il metaverso, una nuova generazione di esperienze virtuali interconnesse che utilizzano tecnologie come la realtà virtuale e aumentata. Il metaverso si basa sull'idea che rafforzando la sensazione di ‘presenza virtuale’, l'interazione online può diventare molto più vicina all'esperienza che si ha con le interazioni di persona. Il metaverso ha il potenziale di aiutare a sbloccare l'accesso a nuove opportunità creative, sociali ed economiche. E saranno gli europei a plasmarlo fin dall'inizio.
Nessuna azienda sarà proprietaria del metaverso, né lo gestirà: come internet sarà aperto e interoperabile. Per farlo nascere sarà necessaria la collaborazione tra aziende, sviluppatori, creator e politici. Facebook farà continui investimenti nel prodotto e nei talenti tecnologici. Creare 10.000 nuovi posti di lavoro altamente qualificati nell'Ue è un segno di fiducia nella forza dell'industria tecnologica europea e nel potenziale del talento tecnologico europeo.
Spotify Advertising lancia la campagna b-t-b All Ears On You
da FCB New York, la campagna globale mostra come gli utenti della piattaforma di streaming audio vi siano completamente immersi e non distratti dal rumore che li circonda. Inserzionisti, editori e creator hanno così la possibilità di raggiungere un pubblico particolarmente coinvolto.
12 ottobre 2021 - Spotify Advertising ha lanciato la sua prima campagna globale B2B, All Ears On You, ideata da FCB New York, che mostra come la piattaforma di streaming audio permetta a inserzionisti, editori e creator di raggiungere un pubblico particolarmente coinvolto. Secondo la ricerca Spotify Sonic Science 2021 condotta da Neuro-Insight, infatti, i contenuti audio digitali si rivelano più coinvolgenti dei social media, dei video digitali, della tv e della radio. Nella campagna l'esperienza Spotify è vista come un momento in cui ogni ascoltatore è immerso nella fruizione di contenuti audio della piattaforma durante la giornata, protetto dal rumore e dalle distrazioni della quotidianità.
“Gli inserzionisti stanno lottando per riuscire a raggiungere i consumatori che sono costantemente bombardati da messaggi pubblicitari e sono più distratti che mai - ha detto Alberto Mazzieri, director of sales di Spotify Italia -. All Ears on You mette in evidenza come Spotify sia in grado di distinguersi dalla concorrenza grazie a un pubblico attento e coinvolto nell'esperienza di ascolto”.
Gary Resch, direttore creativo esecutivo di FCB New York, ha aggiunto: “Questa campagna è nata dall'intuizione che gli ascoltatori non sono semplicemente su Spotify ma dentro Spotify. Sono completamente immersi, veramente presenti e non distratti dal rumore che li circonda. Il dispositivo di ascolto diventa una bolla per gli utenti e dà magicamente vita a uno spazio personale e impermeabile”.
Tra gli altri dati rilevanti della ricerca Spotify Sonic Science, appare che oltre l'80% degli intervistati ha dichiarato di ascoltare musica e podcast quando passeggia, durante il workout, mentre sbriga le faccende domestiche, lavora, si rilassa o durante gli spostamenti casa-lavoro. E gli annunci audio digitali vedono lo stesso livello di coinvolgimento dei contenuti di musica e podcast: il 93% del coinvolgimento del cervello col contenuto si trasferisce direttamente in coinvolgimento con l'annuncio nel momento in cui l'ascoltatore passa dalla musica o dal podcast alla pubblicità.
Gli investimenti pubblicitari su internet nei primi 8 mesi crescono dell'11,8% sul 2019
agosto il settore ha registrato il sesto risultato positivo consecutivo e il trend tra gennaio-agosto sul 2020 è +24,3%. Ma quel che più conta è che l'analisi evidenzia una crescita sostenuta anche sui primi otto mesi del 2019, ultimo anno ante pandemia. In significativo aumento gli investimenti dei settori Abbigliamento, Abitazione, Edilizia, Informatica e Telecomunicazioni
30 settGiorgio Galantis embre 2021 - È proseguito anche ad agosto il trend positivo degli investimenti pubblicitari rilevati da Reply per l'Osservatorio Fcp-Assointernet. In agosto la crescita è stata del 9,9%, sesto risultato positivo consecutivo, e il dato progressivo dell'anno è si attestato su +24,3%. Questi i trend per device/strumento nel primi otto mesi: Desktop/table +22,6%, Smartphone +27,4%. E questi i trend per modalità di fruizione: Browsing +22,7% e App +47,6%.
Giorgio Galantis, presidente di Fcp Assointernet, commenta: “Vista l'eccezionalità dell'anno 2020, è quanto mai opportuno effettuare un'analisi più approfondita del dato, che lo ponga in correlazione con gli andamenti registrati nel corso del 2019. Tale analisi evidenzia come nei primi otto mesi di quest’anno gli investimenti pubblicitari nell'Osservatorio Fcp-Assointernet abbiano registrato un significativo +11,8% rispetto al medesimo periodo del 2019. Le analisi in termini di device evidenziano in agosto ottimi risultati per il comparto Desktop/Tablet (+18,5%), mentre per la prima volta da febbraio si registra una lieve flessione dagli Smartphone (-2%) dovuto probabilmente al contesto di stagionalità. Risulta inoltre particolarmente rilevante la crescita della fruizione dei contenuti pubblicitari tramite App (+34,1%), permane sostenuta anche la fruizione in modalità Browsing (+8,4%).
Anche nel mese di agosto la grande maggioranza dei settori merceologici evidenzia una significativa crescita: “Si rilevano risultati particolarmente positivi – conclude Galanti - per Abbigliamento, Abitazione, Edilizia, Informatica e Telecomunicazioni”. .
BTO Research Center lancia 15 Seconds, laboratorio di comunicazione digitale
centro di ricerca nell'Ict e nel digital lancia una unit dedicata alla consulenza e alla strategia di comunicazione, che usa la tecnologia per creare esperienze umane sorprendenti, che mettono al centro il consumatore
21 giugno 2021 - BTO Research Center, centro di ricerca italiano negli ambiti Ict e Digital, lancia la unit interna 15 Seconds, che offre consulenza strategica nell'ambito della comunicazione, sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia per creare esperienze umane sorprendenti, che mettono al centro il consumatore. Le proposte progettuali si basano sulla ricerca di trend e sull'analisi dei dati raccolti dal Centro Ricerca, attraverso cui viene studiato il comportamento del consumatore, prevedendone l'evoluzione e le tendenze di acquisto. 15 seconds sviluppa contenuti creativi visuali e testuali (SM marketing, advocacy marketing, video, foto produzioni) e web design, riadattando le strategie globali con un approccio local.
Vi lavorano esperti in tecnologia e digital marketing, designer e creativi. Il business development è affidato a Alessandro Lombardo, executive creative producer, e a Davide Bevilacqua, client & account manager. Sara Brazzola è strategic planner.
Il nome della unit omaggia Andy Warhol che aveva previsto che a ognuno di noi, in futuro, sarebbero spettati 15 minuti di celebrità. Ma oggi, dice Alessandro Lombardo, “grazie allo sviluppo della tecnologia e allo stravolgimento dei codici di comunicazione, quell'unità di misura può ulteriormente ridursi a 15 secondi: basti pensare a mezzi di comunicazione come le stories”.
Il primo progetto sviluppato da 15 seconds è uno spot per la nuova linea di succhi di frutta senza zuccheri aggiunti a marchio Bravo (Gruppo Rauch), realizzato in collaborazione con Heroestudio e Maecenas Studio. La pianificazione è di PHD Media.
Al via ITsART, la ‘Netflix della cultura italiana’, con contenuti in live streaming e on demand, free e pay
piattaforma digitale dedicata a cultura, arte, eventi, film, documentari, voluta dal ministero dei Beni Culturali, è gestita e controllata al 51% dalla Cassa Depositi e Prestiti e al 49% da ChiliTv. Già nelle prime settimane, dopo il lancio del 31 maggio, metterà a disposizione oltre 700 contenuti e nuovi format
3 maggio 2021 - A un anno dall'annuncio, il 31 maggio prenderà il via ITsART, piattaforma digitale dedicata a cultura, arte, creatività italiane con un vasto palinsesto di contenuti esclusivi gratuiti e a pagamento, che saranno resi disponibili anche su scala internazionale. La tecnologia permette una distribuzione in modalità live streaming e on demand. La piattaforma è stata voluta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che l'ha definita la "Netflix della cultura italiana" ed è gestita è controllata al 51% dalla Cassa Depositi e Prestiti e al 49% da ChiliTv.
L'offerta spazierà dagli artisti più affermati ai nuovi talenti, dalla valorizzazione di luoghi iconici a quella di grandi musei e di tutte le eccellenze artistiche e culturali del Paese. ITsART proporrà un viaggio tra palco, luoghi e storie e aprirà tre sezioni in cui le istituzioni e gli operatori culturali potranno raccontare i propri progetti, il proprio lavoro e il proprio pensiero artistico.
Già dalle prime settimane dal lancio saranno disponibili oltre 700 contenuti e nuovi format sviluppati e prodotti dalle principali istituzioni culturali italiane (aree archeologiche, musei, fondazioni, accademie, teatri) insieme a un'ampia proposta di film e documentari, grazie alla collaborazione con le principali case di produzione cinematografiche.
I primi grandi eventi in streaming saranno il concerto-spettacolo 'In questa storia che è la mia' di Claudio Baglioni dal Teatro dell'Opera di Roma (2 giugno) e il Maggio Musicale Fiorentino con La forza del destino di Giuseppe Verdi (6 giugno). Gli eventi sono acquistabili sulle principali piattaforme di ticketing. Il maestro Riccardo Muti collabora con un ciclo di concerti, prove d'orchestra, presentazioni al pianoforte e altri contenuti.
ITsART è sui social con i profili ufficiali su Facebook, Instagram, Twitter. Il sito è www.itsart.tv.
TikTok lancia la prima campagna italiana ‘Se lo immagini, è tutto qui’. Firma Akqa Italia
campagna, che celebra la community italiana, ha per protagonisti i creator che popolano la piattaforma tutti i giorni con le loro passioni e i loro linguaggi. Va on air per sei settimane in tv, digital e social con video da 6, 15, 20 e 45 secondi. Pianifica Zenith
19 aprile 2021 - È su digital, social e in tv la prima campagna italiana di TikTok, la piattaforma di video sharing per utenti dai 13 anni in su. A titolo ‘Se lo immagini, è tutto qui’ mette al centro la community di TikTok che è cresciuta quanto a creator arricchendosi di contenuti: talenti in erba e artisti affermati, appassionati d'arte o di scienza, viaggiatori, sportivi e comici, giovani e meno giovani, sono tantissimi i creator di ogni età che hanno trovato nel social un luogo di espressione.
“Lanciamo la nostra prima campagna in Italia, con alcuni dei creator più amati - ha detto James Rothwell, head of marketing Europe di TikTok - . Vediamo la community italiana crescere ed evolversi nel tempo, rappresentando il Paese, la sua cultura e le sue passioni. La campagna vuole essere una celebrazione di questa variegata community e anche evidenziare il nostro forte investimento nell'Italia e l'impegno per costruire un ambiente positivo, sicuro e inclusivo per tutti”.
Ideata da Akqa Italia e pianificata da Zenith, la campagna è on air per sei settimane con video da 6, 15, 20 e 45 secondi che fanno vivere i contenuti prodotti ogni giorno dalle persone per la community di TikTok. I video sono introdotti dalla creator italo-coreana Dayoung Clementi (@aboutclementi), arrivata sulla piattaforma a dicembre 2019 per far conoscere il più possibile la cultura coreana, raccontandone similitudini e differenze con quella italiana. Grazie a una voce fuori campo e allo speciale trattamento grafico, Dayoung mostra come “su TikTok, arrivi per sorridere e resti a bocca aperta”, conducendo lo spettatore in un'esperienza immersiva tra sport, musica, viaggi, comicità. Tra i tanti creator coinvolti nella campagna, ci sono anche nonno Severino e nonna Imma, approdati su TikTok in cerca di svago anti solitudine, e che oggi si sentono parte della community, da cui ricevono affetto e a cui parlano di amore, matrimonio duraturo, rispetto ma anche di lotta al bullismo e di vaccini.
TikTok, in meno di tre anni, è diventato un luogo centrale per le tendenze sociali e culturali in Italia, ha stimolato nuove modalità di intrattenimento, ma anche di fruizione e condivisione e ha fatto della creatività uno dei suoi valori fondanti e un elemento trasversale ai contenuti.
Giorgio Galantis confermato presidente di Fcp-Assointernet. Il fatturato pubblicitario del mezzo segna -8,3% in febbraio
il nuovo direttivo e confermato il presidente per il biennio 2021-2022. Il trend negativo di febbraio è motivato dal confronto con febbraio 2020 in positivo e dalla discontinuità rispetto a un periodo in cui non vi era traccia dell'emergenza sanitaria. Il primo bimestre 2021 chiude a -4,5%
1 aprilGiorgio Galantise 2021 - L'assemblea di Fcp-Assointernet ha confermato Giorgio Galantis presidente per il biennio 2021-2022, in una logica di continuità d'azione riguardo alle attività impostate nell'ultimo biennio col consiglio direttivo, attraverso i ‘tavoli di lavoro’. Nel nuovo consiglio è entrato Massimo Miele (Condé Nast) e sono stati confermati Simone Branca (Rai Pubblicità), Carla Costa (Hearst Italia), Massimo Crotti (Italiaonline), Alessandro Furgione (Manzoni) e Roberto Zanaboni (CairoRcs Media).
Galantis e il nuovo consiglio sono già all'opera su più direttrici: - rilevazione sempre più analitica dei fatturati pubblicitari, tramite la società Reply, - ampliamento dei servizi associativi, - progetti rivolti alla crescita del business, - interazione e partnership con il mercato e le altre realtà associative.
Sono stati, inoltre, presentati dall'Osservatorio Fcp-Assointernet i dati di fatturato pubblicitario di febbraio, in cui si è registrata una flessione dell' 8,3% che ha portato a -4,5% il trend del primo bimestre dell'anno. Questi i trend per device/strumento nel bimestre: desktop/table -3,9% , smartphone 5,6%. E questi i trend per modalità di fruizione: browsing +3,4% e app -17,7%. Va detto che la flessione di febbraio si collega al trend positivo di febbraio 2020 (+4,1%) e all'evidente discontinuità rispetto a un periodo in cui non vi era alcuna traccia dell'emergenza sanitaria, che si è verificata da marzo 2020.
Facebook mette in gara il media globale
incumbent Mindshare e Dentsu difenderanno l'incarico nel pitch che sarà condotto dall'advisor ID Comms. Tra i maggiori spender mondiali, Facebook ha incrementato l'investimento pubblicitario del 43% nel 2020 e il budget in gioco è stimato in 750 milioni di dollari
30 marzo 2021 - Secondo quanto pubblicato su stampa internazionale, Facebook ha messo in gara il media a livello globale per un budget che, secondo le stime di Comvergence, ammonta a 750 milioni di dollari. L'incarico riguarda tutto il business del gruppo, quindi media planning e buying per Instagram, Facebook, WhatsApp e Messenger. Facebook, infatti, non è solo la maggior piattaforma globale aperta agli investimenti pubblicitari ma anche un grande advertiser che, secondo AdAge, ha aumentato la spesa pubblicitaria del 43% nel 2020, diventando uno dei maggiori big spender globali.
Incumbent sull'incarico sono Mindshare (è incaricata, ad esempio, in Italia) e Dentsu. I due gruppi media difenderanno l'incarico partecipando al pitch che sarà condotto dall'advisor ID Comms. Si presume che verranno invitate tutte le maggiori holding.
Sul fronte della creatività, Facebook utilizza diverse agenzie per le diverse app. Ogilvy è agency of record per Instagram, Wieden + Kennedy ha in carico la creatività di Facebook, Leo Burnett quella di Messenger e Bbdo quella di WhatsApp. Droga5 è l'agenzia incaricata della comunicazione corporate. Facebook utilizza anche l'in-house agency Creative X.
Dazn acquisisce i diritti tv della Serie A per il triennio 21-24 e si allea con Tim per la distribuzione su Tim Vision
tre stagioni trasmetterà in streaming sette partite a giornata della Serie A di calcio in esclusiva e 3 in co-esclusiva. La piattaforma lo definisce punto di svolta nel passaggio del consumo sportivo dalla pay tv tradizionale all'ott. Sky, ancora in lizza per il Pacchetto 3, potrebbe decidere per un ricorso
29 marzo 2021 - La piattaforma sportiva Dazn ha acquisito, per 840 milioni a stagione, i diritti per trasmettere in streaming tutta la Serie A italiana dal 2021 al 2024, diventando così il principale broadcaster della competizione per le prossime tre stagioni. Offrirà la copertura di 10 partite per giornata, triplicando la copertura del campionato italiano che, dal 2018, includeva 114 partite a stagione. Per tre stagioni trasmetterà un totale di 266 partite (7 a giornata) di Serie A in esclusiva e un totale di 114 partite (3 a giornata) in co-esclusiva.
La nota di Dazn definisce l'accordo “un punto di svolta fondamentale nel passaggio del consumo sportivo dalla pay tv tradizionale all'ott e il più importante accordo di streaming sportivo mai realizzato in Europa”. James Rushton, co-ceo di Dazn Group, ha dichiarato: “L'obiettivo di Dazn è di rendere gli eventi e i contenuti sportivi premium accessibili a un numero sempre maggiore di tifosi e questo accordo conferma il nostro impegno nel proseguire lungo il percorso votato all'innovazione”.
Arriva a completamento la notizia che Dazn e Tim hanno firmato un accordo di distribuzione che, estendendo la partnership in essere, porta su TimVision i contenuti del servizio streaming per i prossimi tre anni. Tim sarà l'operatore di telefonia e pay tv di riferimento per l'offerta dei contenuti di Dazn in Italia. La nuova partnership sarà attiva a partire da luglio 2021. Proseguirà così – recita una nota di Tim - il passaggio degli utenti alla visione dei contenuti utilizzando la banda larga, permettendo, allo stesso tempo, di potenziare e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese.
Assegnati all'alleanza Dazn-Tim i Pacchetti 1 e 3 con i match della Serie A di ogni singola giornata, resta ancora fuori l'assegnazione del Pacchetto 2, per cui Sky avrebbe offerto 70 milioni: 3 partite in co-esclusiva col Pacchetto 3, ovvero le gare delle 20.45 del sabato, delle 12.30 della domenica e delle 20.45 del lunedì. Le trattative private tra Lega e Sky sono proseguite e la decisione sull'ultimo capitolo della gara dei diritti tv della Serie A ci sarà oggi in tardo pomeriggio. Non è escluso, comunque, che Sky voglia ricorrere contro l'assegnazione a Dazn-Tim. Inoltre, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Vodafone sarebbe pronta a ricorrere all'Antitrust per una distorsione della concorrenza nel settore della telefonia.
Nel 2020 Google ha eliminato 3,1 miliardi di pubblicità ingannevoli
nuovo 'Ads Safety Report', al decimo anno di pubblicazione, mostra l'impegno per creare un'esperienza più sicura per gli utenti. Sono stati eliminati 5.900 annunci al minuto e bloccati più di 99 milioni di annunci legati al Covid, in particolare su mascherine, cure e dosi di vaccini false
18 marzo 2021 - Google ha pubblicato il nuovo 'Ads Safety Report' annuale in cui racconta l'impegno nel contrastare un uso dannoso di internet e il lavoro svolto per creare un'esperienza più sicura gli utenti, in specie quando visualizzano annunci pubblicitari sulle sue piattaforme. Il Report viene pubblicato da 10 anni e, se nel 2011 venivano bloccati 130 milioni di annunci dannosi, nel 2020 sono state intercettate e rimossi oltre 3,1 miliardi di pubblicità ingannevoli.
Ecco alcuni dei principali risultati del Report 2020:
- Sono stati eliminati 3,1 miliardi di annunci in violazione delle policy Google, circa 5.900 annunci al minuto.
- Sono state limitate più di 6,4 miliardi di inserzioni pubblicitarie
- Sono stati sospesi più di 1,7 milioni di account di inserzionisti per gravi violazioni delle policy.
- Sono stati rimossi annunci da oltre 1,3 miliardi di pagine e sono state intraprese azioni a livello di sito internet su quasi 1,6 milioni di publisher.
- Sono state aggiunte 40 nuove policy per inserzionisti e publisher.
- Sono stati bloccati più di 99 milioni di annunci legati al Covid-19, compresi quelli volti a promuovere prodotti come mascherine N-95, false cure, dosi di vaccini false.
servizio streaming di Sky adotta una nuova brand identity, all'insegna dell'intrattenimento allo stato puro, e diventa disponibile anche sui dispositivi Fire Tv di Amazon. Lo annuncia una campagna di comunicazione in tv, social e digital ideata da Sky Creative Agency
17 marzo 2021 - Now Tv, il servizio in streaming di Sky che propone film, serie tv, show, produzioni Sky Original e grandi eventi sportivi sia dal vivo che on demand, cambia identità e look & feel, diventando semplicemente Now: semplicità per intrattenimento allo stato puro. Un rebranding guidato dal Regno Unito che ha preso il via ieri in contemporanea anche in Italia e Irlanda.
Il logo in verde utilizza l'illuminazione grafica sulla 'O' al centro per aprire un varco verso il mondo dell'intrattenimento, mentre la nuova identità si riflette nel carattere e nella personalità del brand, che cambia posizionamento e accoglie gli appassionati di intrattenimento come componenti di una grande community.
Claudia Avanzi, managing director di Now Italia, ha commentato: “La nuova brand identity segna il primo passo verso l'evoluzione di Now e rappresenta la nostra ambizione di diventare sempre di più la destinazione per gli appassionati di intrattenimento di qualità. Questa è la prima di una serie di novità importanti che arriveranno nei prossimi mesi”.
Now è accessibile da smartphone, tablet, Pc/Mac, smart tv, game console e dispositivi tv. Contestualmente al lancio della nuova brand identity, l'app è diventata disponibile anche su vari dispositivi Fire Tv di Amazon, in particolare Fire Tv Stick, Fire Tv Stick Lite e Fire Tv Stick 4K. Grazie all'integrazione di Alexa nei dispositivi Fire Tv Stick, i clienti possono trovare Now semplicemente attraverso la voce, pronunciando “Alexa, apri Now” o utilizzando lo spazio di ricerca.
Sul fronte abbonamenti, sono previsti il Pass Entertainment, il Pass Cinema in versione mensile e il Pass Sport in versione mensile o giornaliera, con promozioni per i nuovi iscritti. Il 'Benvenuto nella nuova Now' è rivelato da una campagna di comunicazione, che sarà declinata su tv, social e digital dal 19 marzo, interamente realizzata da Sky Creative Agency (SCA), l'agenzia creativa interna di Sky. Il media è curato da Wavemaker e da Simple Agency per l'online.
Italiaonline presenta Newsonline.it, sito informativo alimentato dalle testate del network di iOL Advertising
nuovo sito propone titolo e abstract di news di attualità, politica, economia, finanza, cultura, intrattenimento, sport e tempo libero rinviando per la lettura integrale ai siti delle singole testate aderenti al network Newsonline. Gli editori beneficiano di una piattaforma di visibilità, gli investitori pubblicitari di un nuovo network di news da pianificare
24 febbraio 2021 - L'internet company Italiaonline presenta Newsonline.it, sito di news alimentato esclusivamente dai contenuti delle testate aderenti al network Newsonline, che assicura una copertura informativa costantemente aggiornata con news di attualità, politica, economia, finanza, cultura, intrattenimento, sport e tempo libero. L'utente vede titolo e abstract degli articoli, mentre la lettura integrale avviene sui siti delle singole testate.
Si tratta del secondo step del progetto editoriale realizzato insieme a editori 'indipendenti, autorevoli, digitali', come recita il payoff del nuovo sito. Il progetto Newsonline nasce a maggio 2020 (vedi news del 19 maggio) come ramo della concessionaria iOL Advertising, per occuparsi della raccolta pubblicitaria di un pool di testate giornalistiche native digitali della categoria news&information. Ne fanno parte a oggi Askanews, Blitzquotidiano.it insieme a Ladyblitz.it, Firstonline.info, Globalist.it insieme a WondernetMag.com e PrimaPaginaNews.it, ilSussidiario.net, Linkiesta.it, Notizie.it con DonneMagazine.it, Primaonline.it e TheSocialPost.it.
Il nuovo sito newsonline.it è stato realizzato interamente da Italiaonline. La grafica è concepita per dare evidenza immediata alle hard news, ai temi del giorno e agli argomenti di maggior tendenza. Gli editori possono così beneficiare di una piattaforma di visibilità, mentre gli investitori pubblicitari hanno a disposizione un nuovo network di news da pianificare.
Audiweb adegua l'impianto di ricerca 2021 all'imminente scenario cookieless
di rilevazione garantirà la disponibilità del dato ‘currency’ dell'audience online a tutte le componenti del mercato tenendo conto della transizione verso uno scenario privo di cookies. Rinnovato per un anno il contratto con Nielsen. Allo studio anche soluzioni che tengano conto della continua evoluzione del mercato online e delle possibili future sinergie inter-Audi
22 febbraio 2021 - Il cda di Audiweb ha approvato l'impianto di ricerca per il 2021 che renderà disponibile il dato ‘currency’ (ovvero il dato oggettivo, condiviso da domanda e offerta) a tutte le componenti del mercato nel nuovo imminente scenario cookieless, a partire già dai dati di gennaio 2021. L'adeguamento ha richiesto accurate valutazioni di ordine tecnico e metodologico, per rispondere all'esigenza di base di rendere il sistema di rilevazione stabile, neutro e indenne rispetto la transizione verso questo nuovo scenario privo di cookies.
Come ribadisce una nota di Audiweb, l'impianto di ricerca si basa sulla Ricerca di Base congiunta con Auditel e realizzata da Ipsos e le componenti curate da Nielsen (il meter Panel digital di qualità in termini di numerosità, modalità di reclutamento e di copertura dei device; il sistema di rilevazione censuaria basato sul Tag/Sdk che misura oltre 1.500 veicoli pubblicitari tra siti, app, player video; la tassonomia per classificare le properties di internet). Queste componenti sono alla base dei sistemi di rilevazione Audiweb e garantiscono la distribuzione di ‘Audiweb Database Respondent Level’ per il media planning e le attività di elaborazione di dati di scenario e di dati censuari volumetrici rilasciati su base quotidiana e settimanale.
Da un punto di vista operativo, è stato rinnovato per un anno il contratto con Nielsen con lo scopo – prosegue la nota - “di garantire per il 2021 la disponibilità del dato ‘currency’ dell'audience online a tutte le componenti del mercato, mantenendo l'elevato livello di analisi e la medesima copertura in termini di tipologia di contenuti (text e video), piattaforme (web browsing, mobile app, inApp mobile browsing, Facebook Instant Articles e Google Amp) e device (computer e mobile)”.
Il rinnovo solo di un anno si lega anche al progetto di rivaluMarco Muragliatare l'impianto e i partner per arrivare a una rilevazione unica delle testate di news su carta e digital. “Il processo di implementazione della ricerca per il 2021 è instradato e consentirà di rispondere all'esigenza di garantire un'adeguata transizione al nuovo scenario cookieless che si sta prospettando. Ma il nostro lavoro non finisce qui – sottolinea Marco Muraglia, presidente di Audiweb -. L'accordo con Nielsen ha la durata di un anno per consentire un eventuale ricorso a consultazioni utili a individuare, da parte di partner che ne soddisfino i requisiti, le soluzioni tecniche più all'avanguardia per definire un impianto metodologico stabile ed efficiente anche nel lungo termine, tenuto conto della continua evoluzione del mercato online e delle possibili future sinergie inter-Audi”.
Intanto, è partita la nuova campagna di sottoscrizione dei contratti con publisher e agenzie media, rivolta a tutti gli editori, dai più grandi e trasversali ai più verticali o specializzati e di nicchia, tradizionali o nativi digitali che intendono essere rappresentati in modo obiettivo e confrontabile attraverso i dati currency del mercato.
GialloZafferano sbarca all'estero con una piattaforma multi-touchpoint in inglese
il sito e la presenza sui social in versione inglese, il food media brand del Gruppo Mondadori punta a un pubblico internazionale di appassionati di cooking, interessati ai piatti tradizionali made in Italy
17 febbraio 2021 - Buoni risultati nel 2020 per GialloZafferano, food media brand digitale del gruppo Mondadori, consultato, secondo Audiweb, da oltre 20 milioni di utenti nel mese. Gli italiani a dicembre hanno trascorso su GialloZafferano oltre 7 milioni di ore, pari al 70% di tutto il tempo speso sull'insieme dei siti di cucina, il che fa di Giallozafferano il quarto brand editoriale in assoluto più utilizzato e il primo escludendo i siti di news. Sui social il brand è seguito da oltre 18 milioni di fan su Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, Pinterest e Tik Tok dove è approdato da poco più di sei mesi e ha superato i 650.000 follower.
Il percorso di crescita di GialloZafferano prosegue nel 2021 col lancio della nuova piattaforma multi-touchpoint in lingua inglese, già disponibile online e su Facebook, Instagram e Youtube. Il brand punta così non solo al pubblico italiano, ma anche a un pubblico globale di appassionati di cooking che vogliono conoscere e sperimentare i piatti tradizionali made in Italy.
"Col lancio della versione inglese di GialloZafferano e dei suoi social, il brand inizia un'espansione oltre confine, per diffondere il meglio della cucina italiana nel mondo. Il food è uno dei patrimoni di maggior valore per il nostro Paese, insieme alla moda e al design, settori in cui il Gruppo Mondadori è presente con i suoi brand" ha dichiarato Andrea Santagata, direttore generale di Mondadori Media.
Per lo sbarco internazionale, GialloZafferano ha sviluppato un sistema che parte dal web con giallozafferano.com dedicato a 'The best Italian recipes', che offre un'ampia selezione di piatti della cucina italiana, con già oltre 200 ricette step by step prodotte o tradotte in lingua inglese e corredate di video e foto. Arriverà a oltre 500 video ricette entro fine 2021. L'approccio multi touchpoint si sviluppa sui social attraverso Facebook, Instagram e un canale Youtube ('GialloZafferano Italian recipes') dedicati con una fan base complessiva di partenza di 4,5 milioni di fan.
Il gruppo Gedi acquisisce l'80% di alfemminile
all'offerta informativa per le lettrici il sito alfemminile.com, il forum e i profili social con 2 milioni di follower, Gedi diventa il primo polo digitale italiano per audience femminili dopo Google e Facebook. Unify, che mantiene il 20%, assicura competenze, contenuti e tecnologia. La gestione pubblicitaria è affidata alla Manzoni
8 febbraio 2021 - Accordo tra il gruppo editoriale Gedi e Unify (Gruppo TF1) per l'acquisizione da quest’ultimo del brand di informazione digitale in lingua italiana 'alfemminile’. Nato vent’anni fa per accompagnare le donne con attualità, consigli ed esperienze su temi della vita moderna, alfemminile oggi include il sito alfemminile.com, un forum e una serie di profili social che raccolgono 2 milioni di follower. Gli account digitali di alfemminile sono tra i più attivi della rete italiana.
Gedi, editore de La Repubblica, La Stampa, dieci giornali locali e l'Espresso oltre che polo radiofonico con Radio Deejay, Radio Capital e m2o, ha acquisito l'80% di alfemminile, mentre Unify ha mantenuto il rimanente 20% e continuerà ad assicurare competenze, contenuti e tecnologia. alfemminile integrerà il bouquet informativo che Gedi già offre alle sue lettrici, e che conta il magazine D e le varie sezioni tematiche delle diverse testate del gruppo. La raccolta pubblicitaria di alfemminile sarà gestita dalla concessionaria del gruppo A. Manzoni & C.
Maurizio Scanavino, amministratore delegato del Gruppo Gedi, ha dichiarato: “Con questa acquisizione, Gedi mette a disposizione delle lettrici un'offerta informativa ancora più ricca e completa, contribuendo al loro empowerment grazie a un brand top of mind per le donne nel panorama digitale italiano, che vive attraverso una community molto attiva e vivace in particolare sui social network e sul suo storico forum. Con alfemminile Gedi diventa il primo polo digitale italiano dopo Google e Facebook in termini di audience femminile”.
Nel difficile 2020 la pubblicità su internet ha perso solo lo 0,8%, grazie al recupero nel 2° semestre
la crisi del trimestre marzo-maggio, l'Osservatorio Fcp-Assointernet attesta sei risultati positivi consecutivi nella seconda parte dell'anno, conclusa con una crescita del 17,3% a dicembre. Il digital è stato meno penalizzato di altri media nel rapporto tra la crescita delle audience e la monetizzazione degli investimenti. Hanno investito di più nell'anno Alimentari, Distribuzione, Farmaceutici, Finanza/Assicurazioni, Telecomunicazioni, Edilizia, Abitazione, Toiletries
3 febbraio 2021 - Secondo le rilevazioni di Replay per l'Osservatorio Fcp-Assointernet, gli investimenti pubblicitari su internet hanno registrato in dicembre una crescita del 17,3% rispetto a dicembre 2019, sesto risultato positivo consecutivo dell'anno, che ha portato a +12,7% il trend del secondo semestre. Il 2020 si è chiuso così quasi in linea con il 2019: -0,8%. Questi i trend per device/strumento nel 2020: desktop/table -4,5%, smartphone +5,1%%, smart tv/ console +89,6%. E questi i trend per modalità di fruizione: browsing -1,6% e app +12,9%.
Il presGiorgio Galantisidente di Fcp-Assointernet, Giorgio Galantis, ha commentato: “Considerando le oggettive difficoltà del 2020, in particolare del trimestre marzo-maggio, si conferma l'assoluta rilevanza del media digitale e la sua duttilità anche in un contesto molto critico. Ciò ha permesso al comparto digital di essere meno penalizzato nel rapporto tra la crescita delle audience e la monetizzazione degli investimenti ad esso associati. Le analisi in termini di device attestano a livello annuo gli ottimi risultati generati dagli smartphone, mentre in termini di fruizione si è particolarmente distinta la crescita dei fatturati riconducibili alle app".
L'analisi annuale per settore merceologico ha evidenziato il trend positivo di Alimentari, Distribuzione, Farmaceutici, Finanza/Assicurazioni, Telecomunicazioni, Edilizia, Abitazione, Toiletries: "Si registra quindi a livello merceologico - prosegue Galantis - una sostanziale trasversalità del media digitale rispetto ai diversi settori di appartenenza delle aziende, fattore che ne consolida ulteriormente la rilevanza nel media mix”.
Le concessionarie aderenti a Fcp-Assointernet hanno continuato a lavorare su diverse componenti dell'offerta per garantire prodotti sempre più rispondenti ai driver qualitativi del mercato: brand safety, Ad fraud, metriche condivise, misurabilità di terze parti e trasparenza. "Siamo convinti – dice ancora Galantis - che lo sviluppo del nostro mercato passi attraverso fattori quali la trasparenza e la qualità dei prodotti editoriali e pubblicitari. Tale elemento risulta ampiamente confermato nell'anno appena trascorso dalle preferenze degli utenti, che hanno dimostrato grande apprezzamento per le informazioni affidabili e verificate. Proseguiremo così nel 2021".
Il presidente si augura che la tendenza a superare situazioni per certi versi 'asimmetriche' rispetto alle grandi piattaforme internazionali sia sempre più rafforzata e che le aziende aderenti a Fcp-Assointernet (18 tra nazionali e internazionali, pure player digitali, broadcaster ed editori multimedia) "possa costituire un riferimento ancora più rilevante nelle scelte di investimento di tutte le aziende investitrici, dei loro centri media e agenzie, anche in termini di volumi di spesa”.
Initiative si aggiudica il media per il lancio in Italia di Vinted
marketplace dell'abbigliamento usato di origine lituana intende espandersi anche nel nostro Paese. Initiative, scelta dopo una gara, curerà la campagna televisiva
3 febbraio 2021 - Initiative ha acquisito, a seguito di una gara, la gestione delle attività paid media di Vinted, marketplace C2C europeo di origine lituana, specializzato in vendita, acquisto e scambio di capi di abbigliamento e di accessori di seconda mano. I piani di sviluppo del brand coinvolgono anche il nostro Paese dove Initiative ne accompagnerà il lancio con una campagna televisiva.
L'idea della piattaforma è nata a Justas Janauskas e Milda Mitkute come soluzione al problema molto comune di un armadio pieno di capi inutilizzati e al desiderio di essere più responsabili in fatto di abbigliamento. Vinted è utilizzata principalmente dalle donne, ma è in aumento l'offerta di abbigliamento per uomo e per bambino. Chiunque abbia dei vestiti che non usa più può facilmente metterli in vendita attraverso l'app ufficiale e il sito web www.vinted.it.
La campagna televisiva di lancio è una multisoggetto, pianificata in maniera mirata sui target di riferimento. “Riteniamo - ha dichiarato Andrea Sinisi, managing director di Initiative - che in Italia ci sia un grande potenziale per questo mercato dei pre loved products e stiamo mettendo a sistema tutto il nostro know how tecnico per rendere questo lancio un caso di successo non solo in Italia ma anche nel panorama europeo”.
Il Gruppo Mondadori cresce nel tech advertising con l'acquisizione di Hej!
gruppo ne unirà gli asset con quelli di AdKaora, la media agency specialista di conversational mobile advertising e proximity marketing con cui già opera nel settore. I fondatori di Hei!, Stefano Argiolas e Paolo De Santis, rimarranno come amministratori delegati
1 febbraio 2021 - Il Gruppo Mondadori si rafforza nel digitale con l'acquisizione di Hej! srl, società attiva nel tech advertising, in cui Mondadori già opera tramite AdKaora, media agency specialista di mobile advertising e proximity marketing. Mondadori, che conta 33 milioni di utenti unici al mese e 36 milioni di follower sui social media, punta così a creare, intorno a Adkaora, un polo per lo sviluppo del tech advertising.
“L'ingresso di Hej! nel perimetro di attività della nostra area media - ha dichiarato Ernesto Mauri, amministratore delegato del Gruppo Mondadori - ci permetterà di sviluppare competenze a valore aggiunto, grazie all'integrazione di un team fortemente specializzato in intelligenza artificiale e nuove tecnologie”.
Fondata nel 2017 da Stefano Argiolas e Paolo De Santis, che manterranno la carica di amministratori delegati, Hej! è cresciuta a doppia cifra sia in termini di ricavi che di redditività, anche in un anno difficile come il 2020. Le sinergie tra gli asset di Hej! e quelli di Adkaora permetteranno di ampliare l'offerta e la forza del gruppo Mondadori nel mercato del tech advertising, mettendo a disposizione delle aziende anche progetti di conversational mobile marketing. Il know-how di Hej! permetterà lo sviluppo di nuovi modelli di campagne digitali da affiancare alle attuali, andando a completare il portafoglio.
Google annuncia il Safety Engineering Center per il contrasto ai contenuti illegali e dannosi
a Dublino, il nuovo GSEC aiuterà a comprendere come il gruppo si occupi di sicurezza dei contenuti, come funzionano le tecnologie anti-abuso e i sistemi di rilevamento di potenziali minacce, il modo con cui Google collabora con le organizzazioni specializzate nel segnalare contenuti che violano le norme e come vengano gestiti gli eventi problematici
28 gennaio 2021 - Google annuncia nel suo blog la creazione di un nuovo Google Safety Engineering Center (GSEC), il secondo dopo quello di Monaco di Baviera inaugurato nel 2019 e dedicato alla privacy e alla sicurezza degli utenti. Posizionato a Dublino, in Irlanda, presso la sede centrale europea, il nuovo centro sarà punto di riferimento per il contrasto alla diffusione di contenuti illegali e dannosi. Operativo inizialmente tramite collegamenti virtuali, sarà aperto come centro fisico non appena ci saranno le condizioni di sicurezza e le restrizioni anti Covid lo consentiranno.
Dublino è già sede per Google dei team Trust and Safety, che comprendono esperti di policy, specialisti di prodotto e ingegneri dedicati alla protezione degli utenti online attraverso tecnologie aggiornate e l'impiego dell'intelligenza artificiale. Il nuovo GSEC fornirà maggiore trasparenza su questa attività e offrirà alle autorità regolamentari, ai policymaker e ai ricercatori un accesso più diretto per capire come il gruppo si occupi di sicurezza dei contenuti. Il GSEC aiuterà a comprendere come Google sviluppa e applica le policy, come funzionano le sue tecnologie anti-abuso e i sistemi di rilevamento di potenziali minacce, il modo in cui collabora con le organizzazioni specializzate nel segnalare contenuti che violino le norme, come vengano gestiti gli eventi problematici e la moderazione dei contenuti.
Attraverso il nuovo GSEC, le autorità regolamentari saranno in grado di accedere a maggiori informazioni sul funzionamento pratico dei sistemi di moderazione dei contenuti e di altre tecnologie, in un luogo sicuro che salvaguarda la riservatezza delle informazioni degli utenti. Quando sarà pienamente operativo, il centro consentirà di condurre indagini, valutare i processi e procedere ad accertamenti ufficiali. Il nuovo GSEC si inserisce in un quadro più ampio di iniziative di responsabilità integrata. Le conoscenze saranno condivise attraverso la pubblicazione di rapporti e approfondimenti. Già è stato pubblicato un white paper sulla moderazione dei contenuti e la qualità delle informazioni.
Google sottolinea come i team di Trust and Safety siano presenti in ogni parte del mondo, con oltre 20.000 addetti impegnati nel far rispettare le norme e moderare contenuti: "Ci sentiamo responsabili per la sicurezza delle persone online e lavoriamo per proteggere le nostre piattaforme e i nostri prodotti da eventuali abusi. Mentre cresce il nostro impegno in questa direzione, vogliamo allo stesso tempo offrire una maggiore trasparenza sui processi e sulle policy che guidano le nostre attività".
Google lancia, a partire dall'Italia, Hotel Insights per supportare il turismo attraverso il digitale
è il primo paese al mondo in cui viene lanciata la piattaforma che offre informazioni e risorse in aiuto al settore alberghiero in crisi, fornendo anche formazione per conferire competenze digitali al settore turistico. Al progetto collaborano Mibact, Enit, Unwto, Confindustria Alberghi, Federalberghi e Federturismo Confindustria. L'impegno di Google si inserisce nel progetto 'Italia in Digitale' con cui accelerare la ripresa economica del Paese
26 gennaio 2021 - Google ha scelto l'Italia come primo Paese in cui lanciare Hotel Insights, piattaforma che offre informazioni e risorse senza costi con cui aiutare il settore alberghiero a intercettare la domanda turistica potenziale. Accessibile all'indirizzo, prevede anche un programma di formazione in collaborazione con rappresentanze associative del settore per fornire competenze digitali alle realtà turistiche italiane.
Il progetto nasce da una collaborazione tra pubblico e privato nell'affrontare le sfide legate alle pandemia e su come le leve del digitale possano supportare il settore turistico. Vi partecipano il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Mibact), l'Agenzia Nazionale del Turismo (Enit ) e Unwto nonché le realtà con cui Hotel Insights è stato realizzato, ovvero Confindustria Alberghi, Federalberghi e Federturismo Confindustria. “Poter contare su strumenti digitali innovativi significa anche consolidare il ruolo delle destinazioni turistiche di domani, le smart destination, in cui la tecnologia gioca un ruolo centrale nel migliorare la vita dei turisti ma anche dei residenti, in cui i dati diventano strumento per un utilizzo più attento e responsabile delle risorse" ha dichiarato Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al turismo del Mibct.
Hotel Insights permetterà a strutture e operatori di ottenere informazioni sulle ricerche effettuate dai potenziali turisti, da quali paesi arrivano e come cambiano le loro ricerche nel tempo. Inoltre, fornirà consigli utili su come sfruttare al meglio queste informazioni, aiutando a sviluppare conoscenza e asset digitali a sostegno delle attività. Quanto al programma di formazione, comprende i 'Google Digital Training', corsi online che saranno fruibili direttamente dai siti di Confindustria Alberghi, Federalberghi, Federturismo Confindustria per gli associati, insieme a un modulo di corsi dedicato al verticale turismo di Eccellenze in Digitale 2020-2021, un progetto supportato da Google.org e in collaborazione con Unioncamere. L'impegno di Google a sostegno del turismo si inserisce nel più ampio progetto 'Italia in Digitale', piano per accelerare la ripresa economica del Paese e aiutare le aziende grandi e piccole ad acquisire nuove competenze digitali. "Il momento storico che stiamo vivendo pone più che mai l'Italia di fronte al bisogno di crescere economicamente. Affinché questo sia possibile, intraprendere un processo di trasformazione digitale è oggi indispensabile - ha dichiarato Fabio Vaccarono, vice president di Google -. Il nostro impegno nel supportare il Paese per far accelerare la ripresa economica, in linea con quanto annunciato nel nostro piano 'Italia in Digitale', si riconferma ora con un'attenzione particolare al turismo, duramente colpito dalle conseguenze della pandemia".
Da This is Ideal nasce lo spin off Outnow, agenzia digital contemporanea
pay off ‘born in 2020’, intercetta nuovi trend e comportamenti di consumo e propone un'offerta all'insegna di ‘digital, social, e-commerce’, utilizzando ogni nuova tecnologia. Il modello di business prevede anche revenue share in progetti di e-commerce e di performance marketing. Alla guida va James Burr, co-founder & ceo
21 dicembre 2020 - Il gruppo di comunicazione indipendente This is Ideal, guidato da Stefano Capraro, lancia sul mercato Outnow con pay off ‘born in 2020’, agenzia contemporanea, capace di intercettare le nuove tendenze, sintonizzata con i nuovi comportamenti di consumo, che utilizza il digital e le innovazioni tecnologiche in maniera concreta. ‘Born in 2020’ in quanto anno che ha determinato nuovi comportamenti di consumo, nuova sensibilità verso la sostenibilità e che ha spinto fortemente la digitalizzazione in tutte le sue forme.
Alla guJames Burrida di Outnow c'è James Burr quale co-founder & ceo, che entra nel gruppo This is Ideal dopo un'esperienza newyorkese: “La nostra offerta – spiega – è ‘digital, social, e-commerce’. Il nostro team è composto da persone con backgrond professionali diversi tra loro e complementari. Porteremo innovazione anche nel modello di business, promuovendo logiche di revenue share in relazione a progetti di e-commerce e di performance marketing, con approccio ‘win-win’.
OutNow eredita l'esperienza This is Ideal e la fonde con una visione internazionale. Al processo di integrazione ha lavorato Giorgia Tosato, chief vision officer del gruppo TII. Camilla Filippone, business director, guiderà la strategia commerciale e consoliderà il nuovo modello di business sul mercato. Reza Farahani, creative director, guiderà il reparto creativo.
Gruppo Amodei entra nel gaming acquisendo la maggioranza di PG Esports
di Corriere dello Sport-Stadio e di Tuttosport acquisisce il 51% della società di esports da Fandango Club. Offrirà ai brand uno strumento strutturato e completo per arrivare ai Millennials e alla generazione Z. PG Esports manterrà la sede nel campus di Fandango Club, alla guida è confermato il fondatore e a.d. Pier Luigi Parnofiello
18 dicembre 2020 - Il Gruppo Amodei, editore di Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport, entra nel mondo del gaming acquisendo da Fandango Club, attiva nell'event management, il 51% della società PG Esports. Gli esports, che nel mondo contano milioni di fan, sono un trend ancora emergente nel mercato italiano che comunque conta già 1.4 milioni di appassionati e fa registrare un tasso di crescita del 22% l'anno.
“Da quasi 100 anni i nostri brand raccontano le emozioni dello sport agli italiani e gli esports rappresentano una realtà in crescita che merita attenzione - dichiara Roberto Amodei -. Le nuove generazioni seguono nuovi trend e noi saremo li, pronti ad ascoltare, raccontare e dare spazio nei nostri siti, sui social, negli eventi e all'interno dei nostri quotidiani a questa nuove realtà, convinti che questo possa anche offrire al mercato della comunicazione, con la concessionaria Sport Network, uno strumento strutturato e completo per arrivare ai Millennials e alla generazione Z”.
L'intesa tra il Gruppo Amodei e PG Esports punta anche a far crescere l'ecosistema italiano degli esports: “Crescere in tutti i suoi aspetti, dall'ampliamento della base fan e del numero di campionati attivi all'estensione qualitativa e quantitativa di tutta la filiera - spiega Pier Luigi Parnofiello, fondatore e a.d. di PG Esports che resterà alla guida della società -, con sviluppo di programmi di gaming in grado di coinvolgere giocatori di ogni livello competitivo e offrendo al pubblico un palinsesto di eventi dal vivo, tornei online e attivazioni”.
PG Esports è official broadcaster dei prodotti esports internazionali di League of Legends, producer della E Serie A e tournament organizer ufficiale per Riot Games (League of Legends, Valorant), Ubisoft (Rainbow Six: Siege), Wizards of the Coast (Magic the Gathering: Arena), Epic Games (Fortnite), Electronic Arts (FIFA20), e Konami (eFootball PES 2020). Ha un canale Twitch da 130.000 followers, 15 milioni di visualizzazioni ottenute nel 2020 e un record di 25.000 spettatori collegati in contemporanea in una trasmissione Twitch. L'accordo con Gruppo Amodei dà ora l'opportunità di crescere nel mercato italiano e di rafforzare la posizione dell'Italia nel mercato europeo e internazionale. Da parte sua il Gruppo Amodei arricchisce il portfolio con uno strumento capace di attrarre l'attenzione sia di grandi realtà aziendali che dei media.
PG Sports manterrà la sede nel campus di Fandango Club dove si trovano gli studi di produzione e casting. Fandango Club possiede, insieme a Fiera Milano, Milan Games Week, manifestazione italiana dedicata al mondo del gaming, di cui cura anche la produzione e l'organizzazione. L'operazione permetterà a Fandango Club di sviluppare sinergie commerciali con i clienti di PG Esports e la concessionaria Sport Network delle testate del Gruppo Amodei.
24 Ore System presenta al mercato la nuova audio content strategy del gruppo
produzioni delle redazioni del gruppo 24 Ore sono a disposizione dei partner inserzionisti, a partire dai branded podcast trattati in modo nativo. Contenuti digital audio sono in vendita programmatica in modalità private deal o guaranteed, e in reservation. In arrivo nuove serie di podcast originali sui siti di Radio 24 e de Il Sole 24 Ore
27 novembre 2020 - Il Gruppo 24 Ore, che da anni produce podcast e sperimenta nuove forme di contenuti audio, li propone ora come opportunità di comunicazione ai suoi inserzionisti. Radio 24, l'emittente news&talk del gruppo, è stata la prima a produrre podcast originali e dispone di un ampio archivio di podcast dei programmi in onda, arricchito man mano da casi di successo come La Zanzara. Per IlSole24Ore.com l'innovazione digitale sul fronte dei contenuti audio è presente da tempo con prodotti sia free sia pay, all'insegna dell'approfondimento e della verticalità e con formati audio on demand. Tra questi, Start che ogni mattina riassume le tre notizie utili per la giornata.
Ora la nuova audio content strategy del gruppo prevede che la concessionaria 24 Ore System, guidata da Federico Silvestri, proponga prodotti che puntano sul trattamento dei podcast come contenuto nativo: branded podcast originali, nella formula ‘in collaborazione con' e ‘creato per’. I partner inserzionisti potranno affiancare alla comunicazione i contenuti del Sole 24 Ore e di Radio 24 nella logica della condivisione di valori e sentiment.
Il Gruppo 24 Ore ha investito non solo nella produzione ma anche nella tecnologia adottando una piattaforma tecnologica che permette di pianificare con strumenti più performanti e di ampliare la copertura delle campagne audio: ha aperto l'offerta di contenuti digital audio alla vendita programmatica in modalità private deal o guaranteed, e in reservation. Il programmatic è già operativo su Radio 24 che produce 500 podcast al mese e presto lo sarà anche sul sito del Sole 24 Ore con una soluzione di ad serving che gestisce e ottimizza le campagne pubblicitarie e una piattaforma di analisi del pubblico, che fornisce informazioni precise e misurate.
Nel 2021 il Gruppo 24 Ore darà il via ad una nuova produzione di podcast originali sui siti di Radio 24 e de Il Sole 24 Ore.
TikTok al fianco delle Pmi con TikTok Hub
nuova piattaforma offre consigli e soluzioni semplici da usare per aiutare le piccole e medie imprese ad attrarre nuovi consumatori e fidelizzare gli esistenti. È disponibile in Italia, Uk, Francia e Spagna. Offre come promozione un credito pubblicitario. Tra i primi clienti, MyFamily
26 novembre 2020 - TikTok, il social dei video da mobile, ha annunciato il lancio del TikTok Hub, piattaforma a disposizione delle piccole e medie imprese europee e italiane con consigli e soluzioni semplici da usare e convenienti, per aiutarle ad attrarre nuovi consumatori e fidelizzare gli esistenti, facendosi scoprire dalla comunità di 100 milioni di utenti attivi ogni mese in Europa sul social. La piattaforma è disponibile in Italia, Uk, Francia e Spagna.
L'iniziativa nasce in questo particolare momento in cui le limitazioni imposte dalla situazione contingente hanno messo in difficoltà tante Pmi. A quelle che investiranno per la prima volta sulla piattaforma durante questo periodo prefestivo, TikTok corrisponderà un credito pubblicitario equivalente alla somma investita (fino a un massimo di 1800 euro) in modo da aumentarne la visibilità e sostenerne la ripresa e la crescita.
La piattaforma presenta un'intera gamma di prodotti, guide e strumenti ed è stata progettata per dare alle Pmi la possibilità di implementarvi in maniera graduale le attività. Una delle soluzioni chiave a disposizione sarà TikTok Ads Manager, piattaforma pubblicitaria self-service che rende semplice per chiunque creare e gestire le proprie campagne. TikTok Pixel rappresenta invece uno strumento di misurazione che consente di tracciare l'impatto sul proprio sito delle inserzioni su TikTok.
Tra le prime Pmi italiane a utilizzare TikTok per la crescita c'è MyFamily, azienda che produce medagliette per i pet personalizzabili, smaltate a mano, oltre a collari e guinzagli di design, oggi presente in oltre 80 Paesi, con 9.000 rivenditori e oltre 20.000.000 di consumatori.
Hearst punta sull'espansione del digital e avvia una riorganizzazione
l'obiettivo di far accelerare l'espansione di un business con ricavi già in crescita del 28–30% nel secondo semestre, il gruppo crea un'area Global Luxury & Fashion Brands Digital e un'area video e visual. Al centro dell'attenzione ci sono Elle e Cosmopolitan. La raccolta online vale ormai per il complesso dei brand oltre il 30% del totale
16 noveGiacomo Molettombre 2020 - Riorganizzazione in Hearst Italia della struttura digital, con l'obiettivo di far accelerare l'espansione di un business in crescita: in un periodo complesso e difficile, il gruppo prevede un aumento fra il 28 e 30% dei fatturato nel secondo semestre del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019. Grazie soprattutto a progetti speciali, programmatic direct e bacino video, il fatturato digital pesa oltre al 30% sulla raccolta pubblicitaria totale, con risultati positivi per tutti i brand del gruppo: Elle, Marie Claire, Elle Decor, Esquire, Cosmopolitan e Harper's Bazaar.
Giacomo Moletto, country manager di Hearst Italia, insieme con Massimo Russo, managing director content & consumer experience, e con Simona Zanette, amministratore delegato di Hearst Digital CH, ha impostato una revisione dell'assetto strategico e organizzativo per sviluppare ulteriormente il settore.
Viene creata un'area Global Luxury & Fashion Brands Digital, composta da Elle, Esquire e Harper’s Bazaar, affidata ad Alan Prada che mantiene la direzione di Esquire (print e digital) e di Harper's Bazaar e che curerà anche la gestione digitale del brand Elle. Nella nuova carica di editorial director Global Luxury & Fashion Brands Digital, Prada sarà affiancato da Barbara Digiglio quale managing editor Global Luxury & Fashion Brands Digital.
La seconda novità riguarda Paola Di Marcantonio, già responsabile di sito e dei social media di Elle, che diventa director di Cosmopolitan Digital, il brand per i target femminili 18-35, che è approdato anche su TikTok. Viene inoltre costituita un'area video e visual, a dispsiozione dei preroll dei clienti. Nasce un desk centrale specializzato nella produzione e distribuzione video, affidato a Valentina Ciannamea, che lascia la responsabilità del sito di Cosmopolitan e assume la carica di visual desk managing editor.
“Possiamo leggere la cSimona Zanetterescita digitale come un riflesso della promessa ‘Vivere Meglio’ che Hearst in questi mesi ha fatto al proprio pubblico - spiega Giacomo Moletto -. Abbiamo coinvolto online un'audience sempre più ampia e motivata anche in un anno sfidante come questo”. Aggiunge Simona Zanette: "Questa riorganizzazione dell'area dei contenuti ci permette di essere più efficienti ed efficaci nell'affrontare le nuove sfide determinate dal continuo evolversi del mondo digitale. Oltre a rafforzare la nostra capacità di offrire non solo spazi pubblicitari, ma vera e propria consulenza, per costruire progetti di comunicazione su misura”,
L'informazione in epoca di pandemia tema di Glocal 2020, il festival del giornalismo digitale
nona edizione dell'evento organizzato da Varesenews si terrà dal 12 al 14 novembre in versione digitale in streaming. Confermato lo spazio dedicato agli studenti, sospesi invece i premi dedicati ai concorsi di data journalism e di giornalismo multimediale
2 novembre 2020 - Anche Glocal, il festival del giornalismo digitale che si tiene annualmente a Varese organizzato da Varesenews, sarà interamente online, dal 12 al 14 novembre. Incontri, appuntamenti, tavole rotonde della nona edizione saranno trasmessi in streaming sulla pagina Facebook di Glocal e sul canale Youtube di Varesenews. “La scelta è stata inevitabile - dichiara Marco Giovannelli, ideatore di Glocal e direttore di Varesenews -. Al centro di tutto ci sarà il Covid, come è stato ed è raccontato. Guarderemo alla relazione tra informazione ed emergenza sanitaria, in un'ottica biunivoca. cercando di descrivere non solamente come la prima si è rapportata con la seconda, ma anche come la seconda ha cambiato i tempi e le modalità di fare informazione oggi. È un cambiamento epocale che deve essere compreso per non esserne travolti. È un cambiamento che deve restituire al giornalismo quella responsabilità di fare informazione in modo corretto e costruttivo”.
Il programma si sviluppa quindi attorno al ruolo dell'informazione in epoca di pandemia, con testimonianze dirette e racconti: dall'informazione scientifica alla raccolta dei dati, da come lo sport ha vissuto la pandemia fino a come questa è stata raccontata attraverso i diversi canali di comunicazione.
Sono confermate le serate del 12 novembre col direttore di Avvenire Marco Tarquinio e quella del 13 novembre dedicata al filosofo Giulio Giorello, ed è confermato anche lo spazio dedicato agli studenti - BlogLab - ma senza squadre in giro per la città alla ricerca di notizie, ma con un lavoro multimediale (video e testo) che racconti questo 2020. Sono stati invece sospesi i premi dedicati ai concorsi di data journalism e di giornalismo multimediale. Info su www.festivalglocal.it.
Sky lancia ‘Advertising Manager’, piattaforma di pianificazione self service sulle properties di Sky Media e oltre
punto col partner tecnologico Hic Mobile, la piattaforma di pianificazione pubblicitaria multicanale permette a imprese, agenzie e media buyer di pianificare online una campagna in modo semplice, autonomo e personalizzato sul portafoglio gestito da Sky Media. Lo strumento è rivolto in particolare alle Pmi
30 ottobre 2020 - Sky ha messo a punto un modello ‘self service’ per facilitare e promuovere la pianificazione soprattutto da parte delle piccole e medie aziende con budget limitati, viste come ulteriore bacino di business, ed anche ad uso delle piccole e medie agenzie. È online Sky Advertising Manager, nuova piattaforma di pianificazione pubblicitaria multicanale messa a punto col partner tecnologico Hic Mobile. Permette a imprese, agenzie e media buyer di pianificare online una campagna in modo semplice, autonomo e personalizzato sul portafoglio gestito da Sky Media: per ora i canali free to air e digitali e, entro pochi mesi, tutti i canali lineari pay (Sky, Fox Networks Group, Viacom CBS, Eurosport, etc.), Sky on demand, Sky Go e il digital out of home degli Aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino.
Sky Advertising Manager consente a imprese e agenzie di personalizzare le campagne selezionando contenuti, canali e audience desiderati in funzione di target e budget. Si possono pianificare le properties di Sky Media anche per target, cluster specifici, interessi: uomini, donne, età, calcio, news, lifestyle, etc. Al momento del lancio tra le opzioni c'è l'addressable Tv sui canali free to air Tv8 e Cielo, il Fluid Content con più di 350 siti affiliati e 30 milioni di visitatori unici al mese, i siti web di Sky con oltre 29 milioni di visitatori unici al mese e il local adv. Inoltre, grazie al proximity mobile, è possibile pianificare tramite Sky anche il mondo app.
“Mettiamo a disposizione di tutti gli investitori uno strumento innovativo e cross mediale – ha commentato Aldo Agostinelli, digital officer di Sky Italia - capace di offrire la massima flessibilità e autonomia di gestione dei budget di comunicazione, dai più piccoli ai più grandi”. Il progetto debutta in Italia con l'obiettivo di essere implementato a livello europeo. La piattaforma è disponibile all'indirizzo: https://manager.sky.it.
L'Antitrust apre un'istruttoria su Google per abuso di posizione dominante nel display adv
contesta a Google un utilizzo discriminatorio dell'enorme mole di dati raccolti attraverso le proprie applicazioni, impedendo agli operatori concorrenti dell'advertising online di competere in modo efficace. E ipotizza ricadute anche sui consumatori. L'intervento è stato avviato su segnalazione di Iab Italia
29 ottobre 2020 - L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) affronta il caso Google e apre, su segnalazione di Iab Italia, un'istruttoria per un possibile abuso di posizione dominante nel mercato italiano dell'advertising online. La società, controllata da Alphabet Inc, avrebbe violato l'articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea per quanto riguarda la disponibilità e l'utilizzo dei dati per l'elaborazione delle campagne pubblicitarie di display advertising.
Spiega un comunicato: “Nel cruciale mercato della pubblicità online, che Google controlla anche grazie alla sua posizione dominante su larga parte della filiera digitale, l'Autorità contesta alla società l'utilizzo discriminatorio dell'enorme mole di dati raccolti attraverso le proprie applicazioni, impedendo agli operatori concorrenti nei mercati della raccolta pubblicitaria online di poter competere in modo efficace”. Tra l'altro Google “avrebbe utilizzato elementi traccianti che consentono di rendere i propri servizi di intermediazione pubblicitaria in grado di raggiungere una capacità di ‘targettizzazione’ che alcuni concorrenti altrettanto efficienti non sono in grado di replicare”. Google dispone di molteplici strumenti per ricostruire in maniera dettagliata il profilo dei soggetti cui indirizzare i messaggi pubblicitari, tra cui il sistema operativo mobile Android, installato sulla gran parte degli smartphone utilizzati in Italia, il browser per dispositivi Chrome mobile per la ricerca in mobilità, il browser per pc Chrome, Google Maps/Waze, gmail, Youtube.
La nota ricorda anche il perimetro di mercato. La raccolta pubblicitaria online nel 2019 ha registrato in Italia un valore di oltre 3,3 miliardi, che rappresenta il 22% delle risorse del settore dei media, e il solo display advertising ha conseguito un fatturato superiore a 1,2 miliardi. Per importanza, la raccolta pubblicitaria online costituisce, in termini di valore, la seconda fonte di ricavi del settore dei media.
L'Autorità ipotizza ricadute anche sui consumatori: “L'assenza di concorrenza nell'intermediazione del digital advertising potrebbe ridurre le risorse destinate ai produttori di siti web e agli editori, impoverendo così la qualità dei contenuti diretti ai clienti finali. Inoltre, l'assenza di una effettiva competizione basata sui meriti potrebbe scoraggiare l'innovazione tecnologica per lo sviluppo di tecnologie e tecniche pubblicitarie meno invasive per i consumatori”.
Si felicita Iab Italia della decisione dell'Antitrust e “auspica che dal confronto possa scaturire un percorso efficace per tutelare un settore destinato a diventare sempre più importante in termini di valore e di competenze, che in Italia impiega oltre 280mila professionisti e vale il 3,7% del Pil”. Secondo Iab è urgente permettere a tutti gli operatori – editori, concessionarie, agenzie specializzate e ad-tech company – di giocare alla pari con chi può avanzare tecnologicamente grazie a risorse finanziarie sovente legate a un carico fiscale quasi inesistente".
Arriva la replica di Google, secondo cui "i cambiamenti oggetto dell'indagine sono in parte misure per proteggere la privacy delle persone e rispondere ai requisiti del Gdpr". Google comunque dichiara che “continuerà lavorare in modo costruttivo con le Autorità italiane su questi aspetti importanti, in modo che tutti possano ottenere il massimo dall'uso di internet".
Apre in Italia Hylink, agenzia digitale cinese specializzata in fashion, luxury e lifestyle
Londra e Parigi, l'agenzia cinese di marketing digitale apre a Milano per proporre ai brand del Made in Italy interessati al mercato cinese una comunicazione innovativa e integrata, e alle aziende cinesi interessate al nostro mercato strategie di sviluppo e di comunicazione. Alla guida Yuan Zou, head of fashion and luxury Europe
20 ottobre 2020 - Dopo Londra e Parigi, apre a Milano ‘Hylink Digital Solutions’, agenzia indipendente cinese di servizi di marketing digitale. Fa ingresso nel mercato italiano, proponendosi come partner di una comunicazione digitale innovativa e integrata per i brand del Made in Italy nei settori fashion, beauty, food, design e lifestyle.
Fondata a Pechino nel 1994 e quotata alla Borsa di Shanghai, Hylink è diventata negli anni un player globale, con 23 uffici nel mondo, di cui 3 negli Usa e 4 in Europa, continente in cui l'agenzia ha concentrato lo sviluppo degli ultimi anni. L'evoluzione tecnologica e l'innovazione ne sono alla base. Dopo aver aperto la sede di Londra più di tre anni fa, ha lanciato Hylink France, con sede a Parigi e focalizzata su fashion & luxury, avendo tra i clienti la Fédération de la Haute Couture et de la Mode, per la promozione della Digital Paris Fashion Week in esclusiva per il mercato cinese.
La mission di Hylink Italia è di costitYuan Zouuire una via di accesso alla Cina per i brand italiani che vedono nel mercato cinese un'opportunità strategica per il futuro e una via di accesso all'Italia per le aziende cinesi interessate a strategie di sviluppo e di comunicazione nel nostro mercato. A capo di Hylink Italia va Yuan Zou, head of fashion and luxury Europe, responsabile dell'espansione europea del Gruppo. “Si stima che il 50% dei consumatori cinesi acquisterà prodotti di lusso in Cina entro il 2025. Il mercato cinese rappresenterà un'opportunità unica nei prossimi anni per tutte le aziende che sapranno approcciarlo con visione strategica - spiega Yuan Zou - . Hylink può fare la differenza, aiutando i brand italiani a decodificare le abitudini dei consumatori cinesi puntando sulla generazione Z, che sempre più rivisita i brand attraverso il digitale, cercando una relazione più diretta ed emotiva”.
‘Welcome to Meta-Verse’. Torna Iab Forum, in versione online
dal 10 al 12 novembre ospiterà le testimonianze di aziende e di esperti del digital marketing oltre che di relatori di altri settori. Sarà organizzato su tre filoni: innovazione, evoluzione dell'adv digitale, gli workshop
19 ottobre 2020 - Quest'anno anche lo IAB Forum sarà in versione online, con una maratona di tre giorni, dal 10 al 12 novembre, all'insegna del cambiamento digitale. Ci saranno testimonianze di aziende e di grandi esperti del digital marketing oltre che di relatori di altri settori.
Il via sarà il 10 novembre con una sessione plenaria dedicata all'innovazione (‘Non Si Deve Aver Paura Dell'innovazione’) con interventi di personalità di spicco internazionale sul cambio di prospettive, ma anche sulla capacità di resilienza, di reazione, e sul ruolo che possono giocare l'innovazione tecnologica, la creatività e i contenuti da veicolare su questo proliferare di canali digitali e non. Dopo il welcome speech di Carlo Noseda, presidente di IAB Italia, si alterneranno, tra gli altri, Riccardo Zacconi, founder Of King.Com, Ptenresearch.Org And Sweet Capital, che fornirà la sua visione sul mondo dei videogiochi come piattaforme di relazione, illustrando i nuovi modelli di istruzione; l'astronauta Maurizio Cheli che illustrerà come affrontare la ripartenza in momenti di grande stress; Valentina Sumini, architetto spaziale; Alec Ross, esperto in tecnologia, ex consigliere per l'innovazione del Dipartimento di Stato americano, che si soffermerà su come massimizzare il positivo e minimizzare il negativo che la tecnologia e l'innovazione portano con sé.
L'11 novembre la conferenza darà spazio all'evoluzione del mercato dell'adv digitale, coi dati sulla industry in anteprima e alla loro interpretazione. Si partirà con l'analisi sull'andamento del comparto pubblicitario a livello italiano ed europeo da parte Osservatorio Internet Media della School of Management e di Kantar. Poi si approfondiranno i trend principali e ci saranno le testimonianze di alcuni tra i player più innovativi. Gianluca Carrera, chief solutions officer di Dunnhumby, spiegherà come i dati siano la chiave per l'esperienza futura dei clienti in un mondo multicanale in evoluzione. Adriano Accardo, managing director for GBS, Southern Europe TikTok, spiegherà l'importanza dell'autenticità e della creatività di una campagna di comunicazione. Sarà affrontato il tema del superamento della netta divisione tra pubblicità e contenuti e di come questo trend sia vissuto da brand, agenzie ed editor con Constantine Kamaras, co-founder & chairman emeritus di IAB Europe, Bertrand Giè, head of Pole News Le Figaro, e Taide Guajardo, vp brand Europe, Brand Master Society P&G. Nel pomeriggio dell'11 si terrà lo IAB Game Changers, format di 5 conversazioni tra donne e uomini che hanno cambiato o che sanno come cambiare le regole del gioco.
L'ultimo giorno, il 12 novembre, si svolgeranno gli workshop: 50 appuntamenti dedicati ad approfondimenti sull'advertising online e alle ultime novità del settore.
Main sponsor di IAB Forum 2020 è Sky. Diamond sponsor è Open Fiber. Platinum sponsor sono FreeWheel. Italianoonline e PubMatic. Gold Sponsor è Great Pixel.
Google aderisce all'EASA, l'alleanza europea per l'etica in pubblicità
la prima grande piattaforma digitale e il primo corporate member a entrare nel network europeo della autoregolamentazione pubblicitaria, di cui lo Iap è co-fondatore. Si aggiunge a 13 associazioni dell'industry pubblicitaria e a 28 organizzazioni nazionali di autoregolamentazione impegnate a garantire una pubblicità responsabile
19 ottobre 2020 - Google è il primo colosso digitale ad aderire all'EASA (Alleanza europea per l'etica in pubblicità), l'associazione europea delle autodiscipline pubblicitarie, di cui lo IAP è co-fondatore. È anche il primo corporate member a entrare nel network, evidenziando l'impegno per una pubblicità digitale responsabile.
Google si aggiunge alle 13 associazioni dell'industry pubblicitaria (aziende investitrici, agenzie e media) e alle 28 organizzazioni nazionali di autoregolamentazione della pubblicità, tutti soggetti impegnati a garantire una pubblicità responsabile attraverso l'applicazione dei codici di autodisciplina, il monitoraggio, il rilascio di pareri preventivi su pubblicità non ancora diffuse e la gestione delle segnalazioni da parte dei consumatori.
L'adesione di Google all'EASA rappresenta un passaggio storico che le aziende investitrici vedono con favore: “Dal momento che oltre il 50% della spesa pubblicitaria globale è online – ha commentato Stephan Loerke, ceo della World Federation of Advertisers (WFA) e vicepresidente dell'EASA - è essenziale per la credibilità e il futuro della pubblicità che le grandi piattaforme digitali facciano parte dei sistemi di autoregolamentazione”. WFA si augura che ne nasca un maggiore dialogo e una cooperazione futura tra Google e le autodiscipline nazionali.
Giornale Radio, radio 4.0 all news, si rinnova e lancia la nuova app
lo scorso febbraio dal Gruppo Nextcom, l'emittente a diffusione digitale dedicata all'informazione presenta i nuovi canali tematici, i nuovi contenuti editoriali e i nuovi canali tv col supporto di un campagna online e offline. In lancio il 16 novembre anche un canale dedicato al mondo pet
13 ottobre 2020 - Giornale Radio, la nuova digital radio milanese all news senza commenti né opinioni del Gruppo Nextcom (vedi news del 12 febbraio), si rinnova grazie all'aggiornamento del sito nella forma e nei contenuti e il lancio di una nuova app, disponibile per Android e IOS. Apre anche una nuova sezione on demand dedicata ai Podcast e prevede una maggiore presenza sulle piattaforme social.
Per aumentare la visibilità del brand, Giornale Radio lancia una campagna digital in formato Skin per desktop e mobile su siti di informazione, una campagna Google Ads e una Facebook rivolta a target interessati all'informazione. A queste si affiancano due settimane di promozione sulla Go Tv di Telesia su metropolitane e autobus di Milano, oltre a 12 uscite su Italia Oggi e alla partecipazione come media partner a due eventi organizzati dal gruppo Class. Una campagna Dooh di 14 giorni promuoverà inoltre il marchio nei pressi delle principali stazioni metropolitane e ferroviarie di Milano, Roma, Torino e Padova.
Il piano di comunicazione sostiene anche l'aggiornamento dell'offerta informativa ed editoriale del canale, che ha arricchito il bouquet di nuovi format radiofonici e televisivi, nonché rivisto e aggiornato l'intera programmazione. Oltre al canale tv già esistente ‘Giornale Radio Diretta Tv’, sono stati introdotti nuovi appuntamenti informativi come ‘Giornale Radio Sport’ mentre un terzo canale partirà il 16 novembre dedicato al mondo degli animali domestici. Il nuovo sito diventa sito d'informazione e si avvale anche delle agenzie di stampa Ansa e Adnkronos, oltre che di Area, R.i.a. Radio Italiane Associate, ART News, PRIMAPRESS e Fotogramma. Il palinsesto comprende ora sei rassegne stampa quotidiane tra nazionale, locale, sportiva e internazionale.
I canali radio e tv di Giornale Radio sono disponibili sul sito, sulla app, sugli aggregatori di flussi radiofonici IP, sui canali social dell'emittente, attraverso smart speaker (Google Home e Amazon Echo) e al 262 del Dtt.
Traduttore, Facebook e meteo le parole chiave più cercate su Google nel 2020. E ovviamente Covid
ha analizzato oltre 20 miliardi di parole chiave per mettere in luce le tendenze del search nel mondo, tra domande frequenti e quesiti bizzarri. In Italia la parola più cercata è Facebook e l'argomento più cercato il Covid. Le fonti di notizie più popolari in Italia sono Ansa, Repubblica, Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Il Giornale. E c'è chi chiede alla rete “come fare soldi”
9 ottobre 2020 - Ogni domanda oggi sembra trovar risposta su internet. diventato il luogo in cui reperire qualsiasi informazioni si stia cercando. Ma quali sono le domande ricorrenti del 2020? SEMrush, piattaforma per gestire la visibilità online e il content marketing, ha analizzato oltre 20 miliardi di parole chiave redigendo un Report che mette in luce le tendenze di ricerca nel mondo. “Analizzare le ricerche online degli utenti vuol dire analizzare i cambiamenti della società a livello globale – ha commentato Fernando Angulo, responsabile della comunicazione di SEMrush –. Possiamo individuare i trend di consumo, i bisogni, le modalità di intrattenimento e le passioni degli internauti, ma anche dubbi e desideri. È ai motori di ricerca, infatti, che si fanno le domande più difficili o curiose. Da queste analisi è possibile scoprire moltissimo di ogni singolo paese”.
A livello globale, le ricerche più frequenti riguardano le traduzioni (13% del totale), seguite dai social network, soprattutto Facebook, Instagram, Youtube e WhatsApp (11%), intrattenimento, shopping (in particolare Amazon e Ebay), e meteo, tutte con la medesima incidenza (10%). Un'altra percentuale importante è correlata a gambling (5%), viaggi (4%), finanza e sport (entrambe a 2%). Un'altra parola chiave che, inevitabilmente, ha suscitato un interesse diffuso e costante tra gli utenti di tutto il mondo è ‘Coronavirus’. termine cercato più di 60 milioni di volte al mese nel 2020, di cui circa 11 milioni solo in Italia.
Quanto in particolare all'Italia, al primo posto c'è la parola Facebook, cercata 68 milioni di volte ogni mese. In seconda posizione a pari merito troviamo gli item meteo e traduttore a 37.2 milioni, seguiti da Amazon e YouTube, entrambi a 34 milioni. Importante anche il volume di ricerche verso server di posta, come Gmail e Libero Mail, a 20.4 milioni. Immancabile anche una query legata all'amore per il calcio, con la parola chiave Serie A cercata in media 16.6 milioni di volte ogni mese.
Le fonti di notizie più popolari in Italia sono Ansa, Repubblica, Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Il Giornale, mentre per lo shopping, oltre ad Amazon, gli utenti si rivolgono a Ebay, Zalando, Ikea. Per l'intrattenimento, invece, la scelta è rivolta a Netflix, Amazon Prime, Netflix, Mediaset Play e Altadefinizione.
In generale, l'argomento che ha interessato maggiormente gli italiani è stato, come ci si aspettava, il covid19 e l'autocertificazione per viaggiare.
Quali le domande più frequenti su Google? Ogni giorno vengono chieste alla rete migliaia di domande, dalle più banali a più complesse, per avere un aiuto a comprendere fenomeni complessi o fatti di attualità. Ad esempio, dal 2019 è ancora di tendenza in tutti i Paesi "Che cos'è la dieta Keto", con oltre 280.000 ricerche a livello globale. Nel 2020, come era facile prevedere, le preoccupazioni sono passate dal controllo del peso all'ossessione per la salute e la sicurezza. "Che cos'è il Coronavirus?" è in cima alla lista delle domande, digitata più di 300.000 volte al mese.
Tra le domande più frequenti in Italia - Chi ha vinto Sanremo 2020. Che tempo fa domani. Che ore sono. Che tempo fa oggi. Che santo è oggi. Quando finisce la quarantena.
Tra le domande quelle più bizzarre in Italia - Come si dice guarda il mare in finlandese. Perché il cielo è blu. Come si dice gatto nel carbone in tedesco. Come fare soldi.
Mondadori lancia DMNow, brand digitale di Donna Moderna dedicato alle under 40
claim ‘Beautiful You, Beautiful Life’, si propone come guida a bellezza, equilibrio e stile di vita sostenibile. Sette i canali verticali dedicati a green, mind, fitness, wellness, love, food, style. La fruizione è su sito, Instagram, podcast, Newsletter. Video classroom con le esperte sono previste su Instagram, Fb e Youtube. Il lancio è accompagnato da una campagna di Casiraghi Greco&
23 settembre 2020 - Donna Moderna di Gruppo Mondadori lancia il brand digitale DMNow, una guida di ispirazione quotidiana per donne under 40 alla ricerca della bellezza, dell'equilibrio e di uno stile di vita consapevole e sostenibile. Claim del progetto: ‘Beautiful You, Beautiful Life’. Il lancio di DMNow, che fa seguito a quello di DMBeauty, social magazine beauty dedicato alla generazione Z, unisce DM (Donna Moderna) e Now per indicare un palinsesto di contenuti in tempo reale, sempre a fianco delle donne e dei loro bisogni.
“DM Now è la nuova anima digital di Donna Moderna. Un progetto che conferma la capacità del brand di raggiungere target con età e stili diversi, in ottica di innovazione continua. Il brand diventa quindi tre volte più forte nel digitale, potendo contare ora sui tre asset Donna Moderna, DMNow e DMBeauty” ha dichiarato Andrea Santagata, direttore generale di Mondadori Media.
Il cuore del progetto DMNow è un percorso day by day, basato su un palinsesto di contenuti organizzato in sette canali verticali - green, mind, fitness, wellness, love, food, style – ognuno contraddistinto da un colore. Oltre al sito www.dmnow.it, DMNow ha un canale Instagram dedicato @dmnow. L'offerta comprende un palinsesto cross channel per ogni area tematica. Ogni giorno c'è un appuntamento di 30 minuti live simulcast con video classi, disponibili su Instagram, Facebook e YouTube e on demand. Le video classroom sono realizzate da un pool di esperte con cui le partecipanti hanno la possibilità di dialogare e interagire in una sessione Q&A via social network. Non mancano una serie di podcast e una Newsletter da lunedì al venerdì con approfondimenti e consigli su bellezza, benessere e lifestyle.
Il lancio di DMNow ha il supporto di una campagna firmata da Casiraghi Greco& su media B2B print, digital e social e con un video per il nuovo canale Reel di Instagram che coinvolge le mentor.
Dopo renaming e riposizionamento, Everli sceglie PicNic per raccontare la spesa serena
marketplace della spesa online, già Supermercato24, ha dato il via alla sua prima campagna di comunicazione su scala nazionale in tv, Ooh, digital e social. Trasmette in modo fresco e ironico il senso di serenità indotto dal servizio
15 settembre 2020 - Dopo il cambio di nome e il riposizionamento, Everli (già Supermercato24), marketplace della spesa online, ha affidato all'agenzia milanese PicNic la sua prima campagna di comunicazione su scala nazionale. Fino al 15 novembre, la campagna comunica la mission aziendale di garantire a chi si affida alla piattaforma un'esperienza di totale serenità, prima, durante e dopo la spesa, grazie agli shopper che si recano nei punti vendita, fanno gli acquisti e consegnano direttamente a casa, evitando code, file per il parcheggio, borse pesanti.
I due protagonisti dei due soggetti della campagna - uno maschile e uno femminile - sono ritratti in situazioni ipoteticamente critiche: il primo ha ospiti a cena e non ha fatto la spesa, la seconda si sta godendo un momento di tranquillità nonostante il frigo sia completamente vuoto. Ma entrambi i sono rilassati, perché sanno di avere la soluzione Everli a disposizione. L'idea creativa, di forte impatto visivo, trasmette in modo fresco e ironico il senso di serenità proprio del servizio.
La campagna è articolata in spot tv con 2 soggetti da 15” (produzione di BigMama, regia di Paoloalberto Tonoli) in onda sui canali Sky in formato addressable tv, in inserzioni in formato Lanner su Tv8, Cielo, Spike, VH1 e Paramount, sui canali digital e social e nelle principali città italiane come Ooh.
TikTok presenta TikTok For Business, piattaforma self service per il marketing
alle aziende gli strumenti per creare storytelling creativi, in grado di coinvolgere la community del social delle nuove generazioni. Tra i vari formati, viene lanciato Branded Scan, che consente di vivere un'esperienza di realtà aumentata con qualsiasi brand. In test la piattaforma Creator Marketplace dove i brand possono entrare in contatto con i creator per sviluppare campagne di marketing
26 giugno 2020 - Tik Tok, il social giovane di video brevi di intrattenimento, presenta una novità per le aziende inserzioniste, valida per l'Europa, Italia inclusa. Nasce TikTok For Business, la piattaforma self service per tutte le soluzioni di marketing attuali e future rivolte ai brand, pensate per offrire loro gli strumenti per creare storytelling creativi, in grado di coinvolgere la community con il loro messaggio.
Come spiega sul blog ufficiale Katie Puris, managing director Global Business Marketing di TikTok, “la ragion d'essere di TikTok è ‘stare insieme’, un'opportunità per gli esperti di marketing di creare qualcosa che diventa parte della community. Su TikTok le persone possono farsi coinvolgere e ispirare così tanto da una campagna di marketing da crearne una loro versione. E i brand possono sperimentare dal vivo l'impatto della loro campagna su di loro”. Tra i vari formati pubblicitari possibili, viene presentato il più recente effetto di realtà aumentata, Branded Scan, prodotto che consente agli utenti di vivere un'esperienza di realtà aumentata con qualsiasi brand.
Il leitmotiv è ‘Don't make ads. Make a TikTok’. TikTok – si legge ancora nel blog - è una piattaforma progettata per ispirare contenuti creativi autentici, spensierati: per i brand è un'opportunità nuova di creare contenuti che parlano alle persone, invitando la community a unirsi alla conversazione e… ‘a fare un TikTok’. Gli inserzionisti hanno l'opportunità di capovolgere l'approccio di marketing tradizionale, posizionando il loro brand su un piano all'avanguardia con uno storytelling innovativo e contenuti creativi per connettersi con le nuove generazioni.
Per stimolare, inoltre, le collaborazioni tra brand e creator, TikTok sta testando la piattaforma Creator Marketplace in alcuni mercati. Su Creator Marketplace i brand possono scoprire creator innovativi e collaborare con loro a campagne di marketing a pagamento. Altre info su https://www.tiktokforbusinesseurope.com/.
Making Science annuncia l’apertura di una sede a Milano. Offrirà consulenza in eCommerce, AdTech e MarTech
l'espansione internazionale della maggior società indipendente di marketing digitale e consulenza tecnologica di Spagna, già operativa in Portogallo, Francia e Svizzera. La nuova sede milanese sarà attiva dall'autunno
12 giugno 2020 - Aprirà una sede dopo l'estate anche sul mercato italiano Making Science, società di consulenza integrata di digital marketing, filiale della maggior agenzia indipendente di marketing digitale e consulenza tecnologica in Spagna, attiva nella consulenza eCommerce, nell'AdTech e MarTech. Guidata da José Antonio Martínez e Álvaro Verdeja che l'hanno fondata nel 2016, conta più di 200 professionisti ed esperti del mondo digitale. È presente, oltre che in Spagna, anche in Portogallo, Francia e Svizzera, con sedi a Madrid, Barcellona, Lisbona, Parigi, Zurigo. La sede italiana sarà a Milano.
“Il nostro servizio completo e la nostra ampia gamma di competenze – spiega Carlo Baratti, direttore dello sviluppo internazionale di Making Science – ci permetteranno di portare un'offerta unica in nuovi mercati. Manterremo il nostro modello di business adeguandolo alle esigenze di ogni paese”.
Making Science è iCarlo Barattin continua crescita, e offre soluzioni integrate e innovative per il digitale e la gestione dei dati. La nuova divisione Making Science Labs si occupa dello sviluppo di prodotti e servizi capaci di creare una sinergia tra tecnologia e business. Making Science esporterà servizi di eCommerce, comprese le piattaforme NILO e Unifeedr, in Francia e Italia, assieme ai servizi MarTech, quali First Party Data, Gauss AI e Cloud 4 Marketing. Grazie all'internazionalizzazione dei suoi servizi di AdTech, la società di consulenza offrirà, tra le altre cose, servizi di Ad Serving, Search and Tag Management, On-site Analytics e Display Buying in tali mercati, sulla piattaforma di marketing di Google.
Making Science contra tra i clienti a livello internazionale brand come Zara, L'Oréal, Bulgari, American Express, Banco Santander. Ha già come clienti in Italia Max Mara, Bulgari, Luisa Via Roma, Coop, Banco Santander, Ibredola.
Da ‘Imprenditori Digitali Riuniti’ consulenze no profit ai neofiti dell’e-commerce
senza scopo di lucro offre consulenza gratuita alle imprese che si affacciano all'e-commerce per uscire dalla crisi. Ne fanno parte, tra gli altri, manager ed esperti di Stroili Gioielli, Bricobravo, Profumeriaweb, Eataly, Boxeur de Rues, Queryo, Feltrinelli/IBS, Bantoa, Clickio, Stiga, Transactionale, Grohe, Green Telecomunicazioni, Aversa Shoes
10 giugno 2020 - Un gruppo di imprenditori digitali ha costituito in modo spontaneo l'associazione senza scopo di lucro Imprenditori Digitali Riuniti, per offrire alle aziende una consulenza gratuita, basata sulla condivisione delle loro esperienze lavorative nel canale di vendita a distanza. All'insegna di: 'Non possiamo aiutare in corsia, ma possiamo aiutare l'e-conomia'. Nata da un'idea di Luca Gerini di Stroili Gioielli e di Alessandro Samà di Bricobravo, l'associazione ad oggi ha coinvolto nel progetto decine di manager di noti brand, dal food all'editoria, tra cui Stroili Gioielli, Bricobravo, Profumeriaweb, Eataly, Boxeur de Rues, Queryo, Feltrinelli/IBS, Bantoa, Clickio, Stiga, Transactionale, Grohe, Green Telecomunicazioni, Aversa Shoes.
Un'azienda che ha deciso di scegliere l'e-commerce come soluzione per uscire dalla crisi può compilare il questionario online e, una volta individuato il professionista più adatto in base al settore merceologico, ha a disposizione 30 minuti di consulenza gratuita per compiere correttamente i primi passi nella creazione di un e-commerce. “Da una crisi possono nascere grandi opportunità di rinLuca Gerininovamento. Con IDR vogliamo aiutare gli imprenditori digitali di domani a rinnovarsi nel modo giusto fin da subito, con consigli pratici e senza nessun ritorno economico per l'associazione” dice Luca Gerini, direttore e-commerce, digital e omnicanale di Stroili Gioielli, che ha costruito la propria esperienza sul campo iniziando 20 anni fa nel settore delle vendite online.
La sua esperienza e quella di altri manager digitali viene messa al servizio delle imprese impegnate nella trasformazione digitale. “Si è diffusa una grande sensibilità del consumatore verso l'acquisto online e le aziende devono tenere il passo – dice Gerini -, non solo adottando gli strumenti tecnologici più giusti, ma partendo da un cambiamento di mentalità del personale di vendita, che dovrà imparare a utilizzare questi strumenti in affiancamento alla tradizionale attività in negozio a contatto col pubblico, anche per ragioni di distanziamento sociale. Quello che facciamo più spesso durante le nostre consulenze gratuite è rassicurare gli imprenditori di fronte all'accelerazione di cambiamento che stanno vivendo”.
Nasce ZWebTv, canale in streaming per la Generazione Z e i Millennials
nuovo canale propone un palinsesto di taglio lifestyle, con format firmati da 16 top influencer, creator e talent. Parleranno con taglio inedito di fashion, musica, gossip, food, Lgbtq, family, travel, tech e gaming
3 giugno 2020 - È nata ZWebTv, web tv dedicata alla Generazione Z e ai Millennials, fruibile gratuitamente ovunque si trovino, con un palinsesto di taglio lifestyle, con format firmati da top influencer, creator e talent. Parlerà dei trend del momento, dal beauty al fashion, dalla musica al gossip, passando per food, Lgbtq, family, travel, tech e gaming, con uno sguardo sul mondo attraverso le grandi metropoli come Roma, Milano, Parigi, Londra, New York, Tokyo, Seul.
Il day one è stato lunedì 1° giugno, anticipato domenica 31 maggio da uno show di apertura condotto da Diletta Leotta in compagnia di 16 tra influencer, talent e content creator da milioni di follower, che hanno dato un assaggio dei loro format esclusivi. Tra questi ci sono Giulia De Lellis che curerà un programma inedito dedicato a beauty & make-up, Manuele Mameli truccatore ufficiale di Chiara Ferragni, Camihawke che con Alice Venturi realizzerà contenuti a tema cucina e Francesca Ferragni con appuntamenti dedicati al fitness.
Dei nuovi trend internazionali si occuperà Giulia Valentina col format Thank God It's Giulia. La Pozzolis Family curerà la miniserie The Dickens Experiment, che li vedrà proiettati in una realtà governata dai bambini. La giusta dose di trash arriverà con Riccardo Mortelliti, mentre CasFrancesco Becchettia Surace reinterpreterà i grandi classici a partire dai Promessi Sposi.
ZWebTv (zwebtv.com) è un progetto televisivo dell'imprenditore Francesco Becchetti, a cui si deve la sfortunata avventura tra il 2014 e il 2016 del canale semi-generalista Agon Channel che trasmetteva da Tirana. “Per noi la Z è l'inizio di una sfida. Dove tutti si fermano, noi andiamo oltre - dichiara Becchetti in collegamento da Londra -. Vogliamo guardare avanti, rompere gli schemi e pensare a un nuovo modo di vivere i contenuti digitali. Otto mesi fa abbiamo iniziato a realizzare questo progetto, con l'obiettivo di connettere liberamente i giovani di tutto il mondo”.
Facebook lancia gli Shops per aiutare le piccole imprese a fare e-commerce
Facebook Shops si rivolgono alle Pmi che, con la chiusura dei negozi fisici, stanno cercando di portare il business online. La creazione è semplice e gratuita. Le aziende scelgono i prodotti da inserire nel catalogo e poi personalizzano il look and feel del negozio con un'immagine di copertina e con colori che rimandano al brand. I clienti possono accedere sia su Facebook sia su Instagram e fare domande attraverso WhatsApp, Messenger o Instagram Direct. Ulteriori funzionalità sono in fase di test
21 maggio 2020 - Facebook punta sull'e-commerce e Mark Zuckerberg annuncia la nascita dei Facebook Shops, negozi virtuali pensati in particolare per le piccole e media imprese. Nel blog post pubblicato nella Newsroom di Facebook appare questa motivazione: “In questo momento molte piccole imprese stanno lottando per sopravvivere e, con la chiusura dei negozi fisici, stanno cercando di portare il business online. Il nostro obiettivo è di rendere lo shopping sempre più immediato e di consentire a chiunque, dal piccolo imprenditore al marchio globale, di usare le nostre app per connettersi con i clienti. Ecco perché lanciamo i Facebook Shops e investiamo in nuove funzionalità delle nostre app che possano ispirare le persone nel loro shopping rendendo, allo stesso tempo, più facile il commercio online”.
I Facebook Shops sono stati pensati per aiutare le aziende a realizzare un unico negozio online, a cui i clienti possano accedere sia su Facebook sia su Instagram. La creazione di un Facebook Shop è semplice e gratuita. Le aziende scelgono i prodotti che vogliono inserire nel catalogo e, poi, personalizzano il look and feel del negozio con un'immagine di copertina e con colori che rimandano al brand. Qualsiasi imprenditore, indipendentemente dalla dimensione della sua azienda o dal budget, può portare la propria attività online e connettersi con i clienti.
I consumatori potranno contattare l'azienda attraverso WhatsApp, Messenger o Instagram Direct facendo domande, ottenendo supporto, monitorando le consegne, etc. E in futuro, si potrà visualizzare lo shop di un'azienda e fare acquisti direttamente in una chat di WhatsApp, Messenger o Instagram Direct.
Facebook sta investendo nello sviluppo, in modo trasversale nelle app, di nuove funzionalità come Instagram Shop, Live Shopping e altre ancora, per integrarle con i Facebook Shops. Quest'estate, a partire dagli Stati Uniti, verranno introdotti anche gli Instagram Shop, per scoprire e acquistare i prodotti nella sezione Esplora di Instagram.
Sono in fase di test funzionalità come i video di live shopping, i programmi promozionali e si stanno studiando i modi per aiutare le piccole imprese a creare, gestire e far conoscere, ad esempio, un programma fedeltà. Facebook sta anche lavorando con partner come Shopify, BigCommerce, WooCommerce, Channel Advisor, CedCommerce, Cafe24, Tienda Nube and Feedonomics per dare alle piccole imprese il supporto di cui hanno bisogno per costruire e far crescere i loro negozi su Facebook e per utilizzare anche gli altri strumenti.
Nasce Newsonline, network di siti informativi in gestione pubblicitaria a iOL Advertising
aggrega otto canali della categoria news&information per dare vita a un polo d'advertising online di settore. Ne fanno parte Notizie.it, Theitaliantimes.it, ilSussidiario.net, Globalist.it insieme a Giornaledellospettacolo.it, Blitzquotidiano.it insieme a Ladyblitz.it e Primaonline.it. All'esordio Newsonline si presenta al mercato con un'audience di 16,9 milioni di utenti unici al mese
19 maggio 2020 - Italiaonline ha dato il via alla business unit Newsonline nell'ambito della concessionaria interna iOL Advertising, che diventa così concessionaria in esclusiva della vendita degli spazi pubblicitari per un polo di siti nativi digitali della categoria news&information. Italiaonline li ha riuniti per valorizzare il loro lavoro mettendo a sistema il patrimonio di competenze, risorse e tecnologie di iOL Advertising al cui interno una struttura dedicata, che fa capo a Luca Paglicci, raccoglierà per il network la pubblicità, che è la principale fonte di ricavi per ciascuno degli editori affiliati. Aggregate in un unico network pubblicitario, organizzato e supportato da un team ad hoc, queste realtà dall'audience già consolidata potranno rappresentare un bacino di utenza tale da confrontarsi con i principali player nazionali, beneficiando di rapporti diretti con clienti e centri media.
Italiaonline, inoltre, metterà a disposizione degli editori partner la piattaforma tecnologica di Content Intelligence sviluppata in-house su cui basa la data driven strategy. Attraverso l'analisi e la elaborazione di un'enorme quantità di dati, infatti, è possibile individuare in tempo reale e sul nascere i trend social e search e fornire al lettore i contenuti che desidera: un fattore tecnologico e competitivo/strategico per l'ottimizzazione dei piani editoriali.
Fanno parte di Newsonline: - Globalist Italia, con i siti Globalist.it e Giornaledellospettacolo.it (direttore Gianni Cipriani) - SEM , con i siti Blitzquotidiano.it (direttore Alberto Francavilla) e Ladyblitz.it (direttore Claudia Montanari) - Entire Digital con Notizie.it (direttore Daniele Orlandi) - Innovamedia con Theitaliantimes.it (direttore Alfonso Dell'Erario) - ilSussidiario.net con ilSussidiario.net (direttore Luca Raimondi) - Editoriale Genesis con Primaonline.it (direttore Alessandra Ravetta)
All'esordio, Newsonline si presenta al mercato con un'audience di 16,9 milioni di utenti unici al mese (fonte: Audiweb, marzo 2020) nella sua categoria (news&information), che rappresenta circa il 37% della active reach dell'intera popolazione digital. Il target è pressoché equamente distribuito tra uomini e donne, over 35 anni per il 75%, di elevata istruzione per oltre l'80% e con responsabilità d'acquisto per il 63% (fonte: Audiweb, febbraio 2020). Per quanto riguarda i formati, Newsonline offre display, video, mobile e formati speciali a cui si affiancheranno contenuti native e progetti branded content, realizzati in sinergia tra editore, concessionaria e clienti.
Skytg24.it è online rinnovato
nuovo sito della testata all news dà maggiore centralità ai contenuti video e offre una user experience più semplice e funzionale e una maggiore interazione con i contenuti dei siti di Sky. Propone un tool per la riproduzione di contenuti audio e uno spin-off dedicato al mondo dello spettacolo
6 maggio 2020 - Skytg24.it, il sito della testata all news diretta da Giuseppe De Bellis, si rinnova dando maggiore centralità ai contenuti video, proponendo una user experience più semplice e funzionale e una maggiore interazione con i contenuti di tutti i siti del brand Sky. Il nuovo sito ha da ieri veste grafica e tecnologica rinnovata, con cui sarà più veloce, semplice e immediato scoprire notizie importanti, navigare tra i video e muoversi all'interno dei siti web di Sky, grazie a una maggiore integrazione nei contenuti.
È inoltre presente un tool per la riproduzione di contenuti audio, grazie a cui la testata inizierà a diffondere a breve i propri podcast ed è previsto uno spin-off interamente dedicato al mondo dello spettacolo: un magazine digitale per gli amanti del cinema, delle serie tv, dei grandi show televisivi e della musica.
Immaginato prima dell'emergenza Covid-19, il restyling è proseguito durante il lockdown, a cura di un team che ha lavorato in smart working.
In un anno Skytg24.it è salito dai 7,5 milioni di utenti unici di gennaio 2019 ai 12,5 milioni di gennaio 2020, con un aumento del traffico del 67%. Con l'emergenza Covid-19, è arrivato a 26,8 milioni di utenti unici nel mese di marzo 2020.
È attiva Radioplayer Italia, l'app free per lo streaming audio delle radio italiane
per smartphone e tablet gratuita, voluta da PER - Player Editori Radio e realizzata da Radioplayer Worldwide, permette l'ascolto di tutti gli streaming radiofonici da un unico punto d'accesso. Sarà disponibile progressivamente su tutti i dispositivi connessi
29 aprile 2020 - È attiva da ieri 28 aprile Radioplayer Italia, l'app per smartphone e tablet gratuita che, grazie a PER - Player Editori Radio, permette l'ascolto di tutti gli streaming radiofonici da un unico punto d'accesso. Si scarica gratuitamente da radioplayeritalia.it oppure da App Store o Google Play. L'app è gestita direttamente dalle emittenti radiofoniche italiane ed è nata grazie all'accordo tra PER e Radioplayer Worldwide, scelto come partner tecnologico (vedi news). Radioplayer Worldwide è già partner di dieci consorzi nazionali nel mondo: in Uk, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Irlanda, Norvegia, Svizzera, Spagna, Canada.
I 44 milioni di ascoltatori che settimanalmente ascoltano la radio italiana avranno a disposizione un'offerta che comprende un accesso più rapido, semplice ed innovativo all'universo dello streaming audio e dell'offerta on demand, ai podcast e ai contenuti offline delle emittenti. L'utente non dovrà registrarsi, RadioPLayer renderà anonimi i suoi dati personali, non traccerà i suoi spostamenti e non interromperà l'ascolto con proposte di alcun tipo.
L'innovazione nell'esperienza d'ascolto sarà frutto della collaborazione di tutta la radiofonia internazionale. Radioplayer Italia sarà disponibile progressivamente su tutti i dispositivi connessi: piattaforme smart-speaker come Amazon Echo, Sonos, Bose, Google Assistant. Si integrerà con Apple CarPlay, Android Auto, Chromecast, Airplay, Apple Watch, Android Wear e altre tecnologie.
È coinvolto nel progetto il settore dell'automotive. Radioplayer Worldwide collabora da tempo con i brand automobilistici per disegnare e sviluppare le interfacce radio di prossima generazione, accessibili attraverso cruscotti touch e comandi vocali. La radio ibrida acquisterà, quindi, la sua naturale forma per sfruttare tutte le reti distributive (FM, DAB+ e internet), continuando ad essere semplice e accessibile.
24 Ore Eventi presenta la nuova offerta digitale
palinsesto da maggio a luglio proporrà iniziative concepite e programmate solo in versione digitale. I primi due format al via a maggio sono i Live Streaming 24 e gli Interactive Event 24. Il lancio degli eventi digitali è supportato da una campagna su stampa e digital sviluppata da Havas
23 aprile 2020 - 24 Ore Eventi, la società del Gruppo 24 Ore guidata dall'a.d. Federico Silvestri che organizza convegni, road-show, summit e progetti tailor-made, integra l'offerta con nuovi format per la realizzazione di eventi digitali, col supporto delle redazioni de Il Sole 24 Ore , Radio 24 e Radiocor. I primi sono i Live Streaming 24 e gli Interactive Event 24.
Gli eventi Live Streaming 24, trasmessi in diretta prevalentemente dalle sedi del Gruppo 24 Ore , saranno fruibili e aperti al pubblico sulle diverse piattaforme digitali, dal sito ilsole24ore.com ai canali social delle testate. Gli spazi della sede, trasformati con allestimenti scenografici e tecnologici, ospiteranno giornalisti e relatori, presenti in sede e/o collegati da remoto.
Gli Interactive Event 24 consentiranno la fruizione dell'evento, previa registrazione, attraverso una piattaforma digitale che consentirà la più ampia interazione degli utenti con Q&A, tramite chat moderate, sondaggi real-time, condivisione di contenuti digitali per il download, che accompagneranno gli interventi dei relatori. L'Agenda dell'evento potrà essere integrata con contenuti live e pre-registrati dei relatori connessi da remoto in Italia e all'estero.
Dal giorno successivo, la registrazione integrale dell'evento sarà disponibile nella sezione Stream24 del sole24.ore.com, nella sezione dedicata a 24 Ore Eventi. Tutti gli eventi saranno supportati da una campagna di comunicazione crossmediale sui mezzi del gruppo, oltre che con web e direct marketing e coinvolgimento delle piattaforme social.
Col lancio della nuova offerta digitale, cambia il palinsesto di 24 Ore Eventi che da maggio a luglio proporrà tutte iniziative concepite e programmate in versione digitale. Da settembre il calendario prevede un mix tra eventi digitali e eventi fisici, riconvertibili in formato digitale a seconda dell'evoluzione della situazione sanitaria. Il lancio dei format digitali è supportato da una campagna pubblicitaria su stampa e digital pianificata sui mezzi del Gruppo 24 Ore, sviluppata da Havas con headline ‘Quando il lavoro diventa Smart gli eventi diventano Digital'. Sarà accompagnata da attività social, in particolare su Linkedin.
L'Italia entra nella coalizione europea contro il digital divide
dell'iniziativa Repubblica digitale, nasce la Coalizione nazionale italiana per le competenze e le professioni digitali, che aderisce al relativo programma della Commissione Ue. L'obiettivo è di colmare il divario digitale in Italia dove, secondo l'Ocse, circa il 26% della popolazione tra 16 e 74 anni non ha mai navigato in rete
9 aprile 2020 - Il Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano ha lanciato, nell'ambito dell'iniziativa Repubblica digitale, la Coalizione nazionale italiana che aderisce alla ‘Coalizione per le competenze e le professioni digitali’ della Commissione europea. L'obiettivo è di colmare il divario digitale nella popolazione italiana, favorire l'inclusione digitale e promuovere lo sviluppo di nuove competenze professionali. Secondo l'Ocse, infatti, in Italia circa il 26% della popolazione tra 16 e 74 anni non ha mai navigato in rete (la media Ocse è del 14%), ovvero circa 10 milioni di cittadini italiani non utilizzano internet.
Si tratta di una delle dieci iniziative chiave introdotte nel 2016 dalla Commissione europea per rispondere al bisogno sempre crescente di competenze digitali. Le coalizioni nazionali sono partenariati tra diversi soggetti che negli Stati membri lavorano insieme per migliorare le competenze digitali dei cittadini a livello nazionale, regionale o locale. Riuniscono aziende Ict, ministeri, servizi per l'impiego pubblici e privati, associazioni, organizzazioni senza scopo di lucro e parti sociali, che sviluppano misure concrete per portare le competenze digitali a tutti i livelli della società. Con l'adesione dell'Italia oggi sono 24 i Paesi che partecipano al programma.
Repubblica Digitale è un'iniziativa lanciata a maggio 2019 per promuovere l'inclusione digitale e l'adeguamento delle competenze per il lavoro, attraverso campagne di sensibilizzazione e percorsi formativi a tutti i livelli dell'economia e della società italiana, favorendo partnership tra soggetti pubblici, mondo no profit e privati attraverso l'adesione a un manifesto per l'inclusione digitale. A oggi aderiscono oltre 90 soggetti pubblici e privati, per un totale di oltre 100 iniziative, coordinati da un comitato interministeriale guidato dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione.
Al via un progetto pilota di fact-checking su WhatsApp
in partnership con Facta avvia la sperimentazione in Italia nell'ambito dell'iniziativa di co-regolamentazione dell'Agcom contro la disinformazione sul Coronavirus su piattaforme digitali. Messaggi di testo o vocali, video o immagini vanno inviati a Facta che ne verificherà la veridicità
3 aprile 2020 - Facebook ha lanciato un progetto pilota in Italia per il fact-checking su WhatsApp, nell'ambito dell'iniziativa di co-regolamentazione dell'Agcom contro la disinformazione sul Coronavirus su piattaforme digitali, secondo quanto previsto dal decreto ‘Cura Italia’ (Dl 17 marzo 2020, n. 18). Il servizio è in partnership con Facta, nuovo progetto di Pagella Politica (firmataria dei Poynter International Fact Checking Principles), che collabora in Italia al programma globale di fact-checking di Facebook dal 2018.
Gli utenti di WhatsApp potranno inviare a Facta messaggi condivisi sulla piattaforma riguardanti il Covid-19, in modo che il fact-checker possa verificarne l'accuratezza. Facta potrà pubblicare sul proprio sito un database di fatti e miti sul nuovo virus, ad uso del pubblico e dei media come fonte di informazione.
A Facta (+39 345 60225049) si possono inviare i messaggi di testo o vocali, video o immagini dei quali si desidera verificare l'autenticità. Facta manderà una notifica all'utente che ha inviato la richiesta e, se si tratta di una nuova notizia falsa, la esaminerà e pubblicherà l'analisi sul suo sito www.facta.news.
Il fact-checker, inoltre, aggiornerà costantemente il suo stato di WhatsApp con le ultime notizie verificate sul Covid-19, che gli utenti potranno consultare. Gli utenti che lo richiederanno potranno anche ricevere, via WhatsApp, un resoconto giornaliero di tutte le notizie verificate da Facta.
Publitalia si rafforza nell'addressable advertising con l'acquisizione di Beintoo
della maggioranza della digital company rientra nell'obiettivo di costruire un'offerta di pubblicità personalizzata di tutte le concessionarie del gruppo Mediaset. Beintoo contribuirà alle strategie di Publitalia col suo know-how nella raccolta, nella gestione e nell'elaborazione dati e affiancherà il gruppo Mediaset nella crescita internazionale
1 aprile 2020 - Publitalia ha acquisito Beintoo, società specializzata in dati e tecnologie che opera nel mercato del digital marketing, con l'obiettivo di rafforzare le strategia adtech. L'operazione rientra nell'intenzione di costruire un'offerta ‘all addressable’ di tutte le concessionarie del Gruppo Mediaset, per accompagnare il consumatore attraverso tutti i touch point del customer journey. L'accordo completa l'approccio omnichannel della concessionaria guidata dall'amministratore delegato Stefano Sala.
Le due società lavoreranno in parallelo mantenendo l'indipendenza sul mercato, offrendo a Mediaset servizi e prodotti complementari. Beintoo contribuirà alle strategie di Publitalia col suo know-how nella raccolta, nella gestione e nell'elaborazione dei dati e renderà disponibili tecnologie e piattaforme proprietarie per analisi di location intelligence e di misurazioni omnichannel. Avrà accesso più ampio a dati di prima parte con l'opportunità di distribuire prodotti di location intelligence su più vasta scala, oltre ad affiancare le strategie del gruppo Mediaset nella sua crescita internazionale. Ricordiamo, per inciso, che Mediaset ha appena effettuato un ulteriore investimento in ProSiebenSat.1 Media portando al 20,1% la quota nel capitale del broadcaster tedesco.
Stefano Sala hStefano Salaa commentato: “Publitalia crede fortemente nell'innovazione e la partnership con Beintoo è un'ulteriore conferma della nostra strategia. L'acquisizione ci consente di essere ancora più forti e aggiungere valore alla nostra offerta integrata, includendo nuove piattaforme, dati e tecnologie che permetteranno ai nostri inserzionisti di comunicare con i consumatori in modo sempre più efficace”. Aggiunge Andrea Campana, ceo di Beintoo : “L'ingresso di Publitalia come partner industriale ci permette di attuare un piano strategico di più lungo respiro sulla raccolta e l'analisi di dati comportamentali e sul consolidamento della piattaforma di location intelligence. L'accordo, che prevede la presenza del management nella compagine azionaria, rappresenta una maggiore scalabilità della nostra offerta e ci accompagnerà in un piano di internazionalizzazione”.
L'operazione è destinat aa rafforzare le sinergie cross-mediali che già coinvolgono i mezzi addressable del gruppo Mediaset: le tv connesse attraverso i formati ADD+ di Publitalia, il network digitale Mediamond, il network di digital out of home e la radio digitale con Max, Mediamond Audio Exchange. “La collaborazione con Beintoo – sostiene Paola Colombo, general manager Adtech & Business Development di Publitalia - ci permetterà di avere a disposizione strumenti avanzati per identificare le migliori strategie per le campagne e per renderci ancora più efficaci ed efficienti sia nei confronti dei nostri utenti, che riceveranno messaggi sempre più legati ai loro interessi e alle loro passioni, sia nei confronti dei nostri advertiser, che hanno così modo di massimizzare gli investimenti pubblicitari, comunicando solo con i consumatori a target”.
Impatto negativo del Covid-19 sul business di 4 aziende su 5, una su 2 taglierà il budget di comunicazione
Doxa ha intervistato 301 aziende italiane di diversi settori e dimensioni, con presenza nazionale e internazionale, rilevando che il 76% ha subito un impatto negativo immediato. La metà ridurrà le attività di comunicazione, ma il 41% sfrutterà invece il momento per aumentarle o mantenerle. Lo smart working funziona e 2 aziende su 5 lo adotteranno anche a emergenza finita
24 marzo 2020 - Cresce la preoccupazione delle aziende che devono affrontare gli effetti della pandemia sul business e che stanno cercando di mettere in campo ogni strategia per preservare la sostenibilità economica. Due aziende su tre temono ripercussioni a lungo periodo, solo una su tre rimane ottimista e ritiene che la crisi possa risolversi nell'arco di qualche mese. Su questo risvolto dell'emergenza sanitaria ha indagato Bva Doxa intervistando 301 aziende italiane di diversi settori e dimensioni, con presenza nazionale e internazionale.
Impatto sul business dal minuto zero In un contesto di grande incertezza per quanto riguarda la durata dell'emergenza in corso, l'impatto della diffusione pandemica sul business si può descrivere come brusco e immediato: ben il 76% delle aziende intervistate dichiara un impatto negativo fin dalla prima ora, mentre un'azienda su cinque prevede di riscontrare i primi effetti a partire da aprile. Effetti che quattro aziende su cinque reputano elevati e che colpiscono in ugual misura sia le aziende piccole, con meno di 50 dipendenti, che quelle grandi, con oltre mille dipendenti.
Sfavorevoli le prospettive sulla domanda interna, ancora incerto l'impatto sull'export Per 2 aziende su 3 l'emergenza influirà negativamente sulla domanda di prodotti e servizi a livello nazionale. Quasi la metà, il 45%, ritiene che dovrà affrontare un calo particolarmente significativo, del 10%. Più incerte rimangono invece le prospettive sulla domanda di prodotti e servizi sui mercati internazionali: il 34% non sa ancora esprimersi sui futuri scenari, anche se c'è già un 43% delle aziende che dichiara di osservare ripercussioni negative anche sull'export. In generale, a esprimere maggiori preoccupazioni sono soprattutto i piccoli imprenditori: per il 77% delle Pmi si verificheranno importanti diminuzioni della domanda domestica, mentre per il 56% di quella oltre confine.
Riduzione degli investimenti pubblicitari per la metà delle aziende Per contrastare la crisi e preservare la sostenibilità economica, le aziende ridimensioneranno una parte significativa dei propri investimenti, in particolare di quelli in marketing e comunicazione: quasi la metà, il 49%, ridurrà le attività di advertising e media spending, mentre il 45% taglierà le attività di marketing. Altre riduzioni significative riguarderanno le politiche di sviluppo commerciale (per il 39% delle aziende), il lancio di nuovi prodotti e servizi (per il 33%), e le attività di ricerca e sviluppo (per il 26%). In un quadro complesso e particolarmente negativo, una percentuale comunque significativa di aziende va invece in controtendenza e dichiara che per reagire alla crisi aumenterà alcuni investimenti particolarmente strategici: un'azienda su quattro incrementerà le attività di marketing, mentre il 41% sfrutterà il momento per aumentare o mantenere la propria presenza mediatica.
Lo smart working funziona e proseguirà anche dopo l'emergenza Il 73% delle aziende ha introdotto lo smart working per la maggior parte degli addetti. Solo una minoranza non è invece riuscita (o non ha avuto la possibilità) a implementarlo in maniera altrettanto estesa. Sono soprattutto le multinazionali straniere con una sede in Italia ad aver attivato le politiche di lavoro agile: il 90% è già in smart working. Le aziende italiane hanno comunque scoperto che lo smart working funziona: ben il 90% esprime un giudizio favorevole in termini di efficienza e gestione ottimale dell'attività lavorativa. E due aziende su cinque - in particolare per quelle attive nei settori finance, utilities e tlc - i cambiamenti organizzativi introdotti in questo periodo saranno continuativi anche a emergenza finita.
Il gruppo delle aziende intervistate è costituito per il 48% da Pmi e per il 52% da aziende di medie e grandi dimensioni. Il 54% ha sede in Lombardia, il 22% nel resto del Nord Italia, il 22% nel centro, il 2% nel Sud e nelle isole. Quanto all'area di attività, il 35% sono aziende solo italiane, il 28% aziende italiane con sedi all'estero, per il 37% sono multinazionali straniere che operano in Italia. Il 35% sono aziende B2C, il 39% B2B e 26% entrambe le cose in egual misura. Infine, relativamente al settore in cui operano, il 20% sono aziende attive nella consulenza e nei servizi alle imprese, il 20% nelle aree finanza/utilities/ Tlc, il 18% nei beni di largo consumo/retail, il 16% nel farmaceutico, l'11% nei media e nell'entertainment, il 7% nell'industria e l'8% in altri settori.
Sarà attivo nel 2021 SocialTruth, sistema europeo anti fake news
per approdare alla fase di test il progetto europeo multiculturale e multidisciplinare per classificare le notizie su social e web e certificarne l'affidabilità, ideato da un consorzio di 11 partner. Vi fanno parte per l'Italia Adnkronos, DeAgostini Scuola, Tecoms, Zanasi & Partners
24 marzo 2020 - È in arrivo SocialTruth (www.socialtruth.eu), progetto europeo multiculturale e multidisciplinare per classificare le notizie e certificarne l'affidabilità, a vantaggio di tutti gli utenti del web e dei social media. È ideato e sviluppato da un consorzio internazionale di 11 partner guidati dall'Iccs di Atene, il cui motto è ‘embedding veracity in social media and web’ (‘incorporare la veridicità per i social media e il web’).
SocialTruth combatte le notizie false applicando le più moderne tecnologie. Crea un ecosistema aperto, democratico, pluralistico e distribuito che permette un facile accesso a vari servizi di verifica e validazione, garantendo scalabilità e la costruzione della fiducia, in un ambiente decentralizzato. L'affidabilità del sistema è legata alla tecnologia block-chain usata per il controllo della reputazione, che avviene cosi in modalità diffusa, ovvero senza intermediari o autorità centrali. Ciò per garantire una maggiore sicurezza e pluralità del processo di verifica.
SocialTruth è alla fase di implementazione del suo motore e sta avvicinandosi alla prima versione di test. Il progetto è stato già presentato da alcuni membri del consorzio in occasione di incontri e conferenze tematiche sulla disinformazione e sulle fake news che, secondo un recente studio del MIT, vengono diffuse sei volte più velocemente della verità, spesso con impatti devastanti.
Finanziato dal programma di ricerca e innovazione di Horizon 2020 dell'Unione Europea, SocialTruth porterà beneficio ai singoli utenti e aiuterà le organizzazioni dei media, gli autori di contenuti e i giornalisti a migliorare attività e risorse investigative. Le funzionalità saranno testate e valutate da una vasta gamma di utenti finali e professionisti in quattro prove pratiche in diversi siti e contesti europei e nel 2021 il sistema sarà reso disponibile a tutta la comunità.
Fanno parte del consorzio di SocialTruth partner di Grecia, Polonia, Francia, Italia, Romania e Uk: gli istituti di ricerca Iccs - Institute of Communications and Computer Systems (Atene - GR), UTP - University of Sciences and Technology (Bydgoszcz - PL), LSBU - London South Bank University (Londra – Uk); i tre partner tecnologi e sviluppatori di software Thales (Parigi - FR), Expert System France (Parigi - FR) e Qwant (Parigi - FR) insieme alle due società di consulenza gestionale Tecoms (Roma - It) e Zanasi & Partners (Modena – It). Il consorzio SocialTruth è integrato dai gruppi editoriali Adnkronos (Roma - IT) e DeAgostini Scuola (Roma - IT) e da InfocoCons (Bucarest - RO), organizzazione di consumatori.
Appello per una solidarietà digitale a chi è in quarantena. Servizi tecnologici free per lavoro, news, istruzione e svago
ministero per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione ha lanciato un'iniziativa per ridurre l'impatto sociale ed economico nelle aree rosse. Hanno già aderito Amazon Prime, Connexia, Cisco, Eolo, Fastweb, Gruppo Gedi, Microsoft, Mondadori, Vodafone, Weschool e Wind. L'appello è rivolto a tutti
2 marzoPaola Pisano 2020 - Il ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, ha lanciato un'iniziativa che punta a ridurre l'impatto sociale ed economico nelle aree rosse colpite da restrizioni dovute al Coronavirus, grazie a servizi e soluzioni tecnologici innovativi. “Digitale e innovazione possono aiutarci a vincere e abbiamo il dovere di provare a usarli nell'interesse comune - ha dichiarato Pisano -. Che siate una multinazionale o una partecipata pubblica, una startup, una piccola o media impresa, un'associazione di volontari o semplicemente degli appassionati di digitale e tecnologia, se pensate di disporre di una soluzione, di un servizio capace di fare la differenza, di dare una mano a garantire a chi vive nelle aree in quarantena un quotidiano sostenibile, fatevi avanti”.
L'idea è di offrire tecnologie per aiutare le persone a lavorare da remoto, attraverso connettività rapida e gratuita e l'utilizzo di piattaforme di smart working avanzate, perché possano leggere gratuitamente su smartphone o tablet un giornale anche senza andare in edicola o un libro senza andare in libreria, per far restare gli studenti al passo con i percorsi scolastici e di formazione, grazie a piattaforme di e-learning, per offrire ai più piccoli occasioni di gioco.
Le prime dodici aziende a rispondere all'appello per la solidarietà digitale sono state Amazon Prime, Connexia, Cisco, Eolo, Fastweb, Gruppo Gedi, Microsoft, Mondadori, Vodafone, Weschool e Wind. Cisco e Microsoft metteranno a disposizione soluzioni It per lo smart working e la video connessione a distanza, Vodafone offrirà servizi di connessione, il Gruppo Gedi offrirà abbonamenti ai propri quotidiani in digitale, Mondadori fornirà e-book, Weschool piattaforme per l'apprendimento e lo studio a distanza, Netflix e Amazon accessi alle loro piattaforme di intrattenimento.
L'appello per la solidarietà digitale è perché soggetti privati e pubblici diano il loro contributo, mettendo a disposizione servizi, competenze ed energia. L'appello è rivolto a tutti: aziende dell'ICT, enti pubblici e privati, piccole e medie imprese, startup, centri di ricerca e privati cittadini. Chiunque può aderire all'iniziativa scrivendo a repubblicadigitale@teamdigitale.governo.it. Nella candidatura è necessario descrivere il proprio servizio, spiegare modalità e tempistiche di applicazione, manifestare l'intenzione di porre il servizio in questione a disposizione della popolazione o delle autorità per il tempo necessario.
Harper's Bazaar arriva in Italia in versione digital first
porta il fashion magazine in Italia da domani, in occasione della settimana della moda milanese, con edizione digitale, declinazione sui social e con la Bazaar Tv, contenitore di video immersivi. Diretto da Alan Prada, si rivolge a persone di gusto cosmopolita, appassionate di glamour e chic. Il lancio prevede la presenza di un totem con cui interagire con la Bazaar Tv presso la sede di Banco BPM di piazza Meda a Milano e un'affissione dinamica in piazza Duomo
19 febbraio 2020 - Arriva in Italia Harper's Bazaar, in occasione della settimana della moda milanese, con la prima edizione digitale italiana dedicata a moda ed entertainment. È il più antico fashion magazine pubblicato in modo continuativo: fondato nel 1867 in Usa e acquisito da Hearst nel 1912, si è imposto nel tempo per autorevolezza e capacità di individuare e raccontare ‘what's new’ e ‘what's next’. Vi hanno collaborato negli anni, tra gli altri, Helmut Newton, Diane Arbus, Richard Avedon, Patrick Demarchelier, Man Ray, Alan PradaSteven Meisel. Oggi è distribuito in 44 paesi con 32 edizioni internazionali.
L'edizione italiana sarà diretta da Alan Prada, da poco editor in chief anche di Esquire anch'esso lanciato in Italia in formula digital first. “Il sito di Harper's Bazaar – spiega Prada - si rivolge a persone con un gusto cosmopolita e con una passione per il glamour e il concetto di chic. La nostra missione è orientare e ispirare uno stile di vita, attraverso scelte selettive di moda, lusso, arte e cultura, viaggi e design”.
Oltre al sito, Harper's Bazaar vive in Italia sui social e sulla Bazaar Tv, contenitore di video immersivi: 800 nel primo anno, comprese anche miniserie di 5 puntate, girate a Milano, Firenze, Napoli, Roma, Massimo RussoParigi e New York da un team italiano dedicato. La Bazaar Tv sarà distribuita su tutti i siti di Hearst Italia e di altri partner digitali. Sarà presente su DiLei.it, portale di Italiaonline dedicato alle donne, e nella homepage di Ansa.it, sull'app Huawei Video e presto su smart tv. “Nell'out of home – racconta Massimo Russo, chief product officer di Hearst Europe e content & consumer m.g. di Hearst Italia – un accordo prevede l'utilizzo di impianti full video, a Milano, del circuito Urban Vision. Al lancio sono previsti 5 milioni di streaming al mese, con una forte prospettiva di crescita. Racconteremo quel che sta cambiando nel mondo del video digitale applicato alla moda, al lusso, al lifestyle”.
Per tutta la settimana della moda di Milano, la sala centrale della sede di Banco BPM di piazza Meda ospiterà un'installazione dedicata a Harper's Bazaar, patrocinata dal Comune di Milano e dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e aperta al pubblico, Consiste in un totem con schermi ad alta definizione dove sarà possibile interagire con la Bazaar Tv. Una promozione dei video di Harper's Bazaar sarà visibile anche in Piazza Duomo, per un mese, in affissione dinamica.
Le sfide dell'editoria al Google News Initiative Summit
ha annunciato iniziative di formazione e programmi dedicati agli editori, tra training per i giornalisti e consulenza, per rafforzare le strategie di abbonamento digitale e far accrescere i guadagni legati al numero di lettori
13 febbraio 2020 - Si tiene ad Amsterdam la seconda edizione del Google News Initiative Summit, incontro che riunisce centinaia di giornalisti, editori e accademici provenienti da Europa, Medio Oriente e Africa, per discutere di sfide e opportunità del mondo dell'editoria. Google ha annunciate tre nuove iniziative nel campo della formazione e programmi dedicati agli editori.
GNI Subscriptions Lab. E' un programma di consulenza per supportare gli editori di tutta l'area EMEA nel rafforzare le strategie di abbonamento digitale e accrescere i guadagni derivanti dal numero di lettori. Il programma è sviluppato insieme a FT Strategies e all'International News Media Association.
Supporto del Reuters Institute Digital News Report. Il report indipendente fornisce importanti insight per gli editori. Il supporto di Google consente al Reuters Institute di includere nel report più Paesi. Inoltre, a partire da quest’anno, offrirà borse di studio per supportare i giornalisti nella loro carriera professionale.
Training. Negli ultimi cinque anni, 370mila giornalisti in Europa sono stati formati grazie alla Google News Initiative (vedi News del 21 marzo 2018). Nel corso di quest’anno Google organizzerà tre grandi summit dedicati alla formazione in collaborazione con l'European Journalism Centre (EJC). Inoltre supporterà oltre 40 organizzazioni nel mondo dell'informazione che ospiteranno nelle redazioni uno studente di giornalismo durante i mesi estivi.
Al via Giornale Radio, emittente digitale all news senza commenti né opinioni
su sito e social, su ogni device connesso e sul canale 262 del dtt, offrirà dal 15 febbraio notiziari a flusso continuo con aggiornamenti ogni quindici minuti, dalle 5 alle 24. Proporrà anche dieci canali tematici e podcast on demand con approfondimenti. La raccolta è in gestione a Nextcom che cura anche creatività e media della campagna di lancio. Claim, ‘Noi siamo con voi’
12 febbraio 2020 - Nasce ad opera dell'editrice LuckyMedia di Domenico Zambarelli ‘Giornale Radio’, radio 4.0 a diffusione digitale, totalmente dedicata all'informazione, senza opinioni né commenti. Proporrà dal 15 febbraio notiziari a flusso continuo realizzati in partnership con quattro agenzie di stampa radiofoniche nazionali, che cureranno ogni giorno notiziari con aggiornamenti ogni quindici minuti, dalle 5 alle 24.
Giornale Radio, oltre al canale principale, propone dieci canali tematici dedicati a economia e sostenibilità, rassegna stampa, sport, eventi e moda, viabilità, tecnologia, notizie Lombardia, notizie Lazio, buone notizie, vivere bene. “Nella società attuale, dove tutto va a ritmi frenetici, essere costantDomenico Zambarelliemente aggiornati e connessi con la realtà che ci circonda è fondamentale e noi abbiamo ritenuto coerente aggregare l'informazione audio a quella testuale del web - spiega l'editore Zambarelli -. Sul live mainstream ci sarà pura cronaca con informazioni puntuali, veloci e neutrali. Le dieci radio verticali on demand e i podcast avranno un taglio a più ampio respiro, con approfondimenti, analisi e ricerche”.
Il canale principale Giornale Radio è disponibile in live streaming sul sito (www.giornaleradio.fm), sulle app, sugli aggregatori di flussi radiofonici IP, su ogni dispositivo connesso, sui social dedicati Facebook, YouTube, Twitter, attraverso gli smart speaker Google Home e Amazon Echo e sul canale televisivo 262 del dtt. I podcast sono fruibili on demand. Attraverso i canali social, Giornale Radio stimolerà il confronto e il contributo degli ascoltatori, favorendo una relazione che alimenti i contenuti delle radio verticali e dei podcast. Il claim della radio è infattMassimo Lualdii ‘Noi siamo con voi’.
“Con Giornale Radio sperimentiamo in Italia l'informazione integrale live e on demand – spiega Massimo Lualdi, direttore responsabile della testata giornalistica - attraverso la formula del brand bouquet, finora usata solo in ambito musicale. Giornale Radio è la prima all news a mettere d'accordo gli opposti: live/on demand, mainstream/verticale”.
Giornale Radio è radio-partner de ‘Il Sussidario.net’, il quotidiano d'informazione on line con oltre 10.000.000 utenti unici al mese, che potranno ascoltare il live streaming dell'emittente direttamente dalla home page.
La raccolta pubblicitaria è a cura di Nextcom (info@nextcomitaly.com) che ha anche realizzato internamente la campagna di lancio e curato la pianificazione su Radio Sportiva, tv (Class Cnbc), stampa, digital Ooh e Go Tv a livello nazionale, on air da lunedì 10 febbraio fino a fine fine mese. Il budget è di centomila euro.
Nuova strategia editoriale per Linkedin in Italia
network professionale, anche piattaforma di contenuti, nomina due nuovi redattori italiani, che selezioneranno i contenuti per la rassegna giornaliera Notizie scelte. Aiuteranno gli utenti nel comprendere gli argomenti trattati nelle notizie e a prendere decisioni utili in ambito professionale
6 febbraio 2020 - Il network professionale LinkedIn evolve con l'obiettivo di diventare anche una piattaforma di contenuti. In questo contesto, sono stati nominati due nuovi redattori italiani, che si uniranno al team editoriale internazionale composto da più di 65 giornalisti da tutto il mondo. Marco Valsecchi e Michele Pierri si inseriscono nel neonato editorial team italiano rafforzando i contenuti, per tenere informati gli oltre 675 milioni di utenti della piattaforma, fornendo loro notizie e approfondimenti utili per prendere decisioni in ambito professionale.
Su Linkedin vengono condivisi ogni giorno più di due milioni di post, video e articoli generando decine di migliaia di commenti e reazioni ogni ora. Per questo motivo LinkedIn si sta concentrando sulla rilevanza e sui contenuti originali. I due redattori si impegneranno ad aiutare gli utenti nel comprendere quali sono gli argomenti trattati nelle notizie, per scoprire i diversi punti di vista e unirsi in maniera utile alla conversazione.
I due redattori si occuperanno di selezionare i contenuti per la rassegna giornaliera Notizie scelte, che fornirà agli utenti italiani le principali notizie della giornata. Questo notiziario quotidiano è disponibile dalla prima settimana di febbraio per tutti coloro che hanno scelto l'italiano come lingua nel proprio profilo. Gli utenti riceveranno, su base giornaliera, un riepilogo delle notizie pubblicate su LinkedIn, insieme alle ultime novità e diversi punti di vista utili a rimanere sempre aggiornati.
Nasce il gruppo di lavoro sull'odio online. Tre mesi per trovare metodi di contrasto. Iabichino tra i componenti
dal Mid, dal Ministero della Giustizia e dalla Presidenza del Consiglio-delega Editoria, avrà tra i compiti il monitoraggio e lo studio del fenomeno, l'analisi della normativa vigente e l'elaborazione di proposte di contrasto efficaci. Del gruppo fanno parte sociologi, giornalisti, docenti e creativi. Il gruppo potrà invitare a partecipare soggetti pubblici e privati e dopo tre mesi produrrà un'analisi e proposte concrete
30 gennaio 2020 - Partire da un'attenta analisi del fenomeno dell'odio online per individuarne le caratteristiche, mappare gli strumenti tecnologici di contrasto, identificare le modalità con cui i gestori delle piattaforme possono contribuire a limitarne l'impatto sulla società. Nasce per definire possibili linee di policy per contenere il fenomeno il ‘Gruppo di lavoro sul fenomeno dell'odio online’, istituito per decreto legge dal Ministro all'innovazione tecnologica e la digitalizzazione (Mid) Paola Pisano, di concerto col Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria Andrea Martella.
Il Gruppo di lavoro avrà tra i compiti il monitoraggio e lo studio del fenomeno, l'analisi della normativa vigente e l'elaborazione di proposte per contrastare in maniera efficace il fenomeno. “Assistiamo quotidianamente a episodi di violenza verbale online che ledono i più elementari diritti delle persone - ha dichiarato Paola Pisano - minacciando le potenzialità del web come strumento di comunicazione e sviluppo sociale, culturale, economico e democratico. LPaolo Iabichinoa creazione di questo gruppo di lavoro è un passo in avanti importante che testimonia l'intenzione del Governo di conoscere e studiare un fenomeno complesso prima di valutare l'opportunit&agravRosy Russoe; di qualsiasi intervento regolamentare”.
Col coordinamento dall'avv. Guido Scorza, esperto del Dipartimento per la trasformazione digitale, faranno parte del Gruppo, a titolo gratuito, sedici esperti esterni con diverse competenze sul mondo del digitale: i sociologi Stefano Epifani e Giovanni Boccia Altieri; i giornalisti Luca De Biase, Sonia Montegiove, Martina Pennisi, Anna Masera e Ilaria Sotis; lo scrittore Massimo Mantellini; l'avvocato Carlo Blengino; i docenti universitari Juan Carlos De Martin, Giovanni Ziccardi, Giovanna Cosenza, Sara Bentivegna e Walter Quattrociocchi; i creativi Paolo Iabichino (ex direttore creativo di Ogilvy) e Rosy Russo, fondatrice e presidente di Parole O_Stili (vedi news del 20 gennaio 2017).
Il gruppo di lavoro avrà una durata di tre mesi, durante i quali potrà invitare a partecipare soggetti pubblici e privati per acquisire informazioni e spunti. Al termine verrà stilata una relazione conclusiva contenente i risultati dell'analisi e una o più proposte concrete di contrasto agli hater.
Disney+ anticipa la data di lancio in Europa. Dal 24 marzo disponibile anche in Italia
servizio di streaming dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic sarà disponibile dal 24 marzo, sulla maggior parte dei dispositivi mobili connessi, in Italia, Uk, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera, mentre in altri paesi europei arriverà in estate. Sarà possibile accedere a 4 stream simultanei in Hd senza interruzioni pubblicitarie
22 gennaio 2020 - Il settore direct-to-consumer & international di The Walt Disney Company ha anticipato il lancio del servizio di streaming Disney+ in Europa occidentale, fissandolo per il 24 marzo. In quella data diventerà disponibile in Italia, Uk, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera, mentre il lancio in altri paesi europei, quali Belgio, Scandinavia e Portogallo, avverrà successivamente in estate.
Disney+ offre un nuovo modo di usufruire dei contenuti proposti da brand di intrattenimento come Disney, Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic, assieme a contenuti esclusivi come film, serie tv, documentari e corti prodotti appositamente per il nuovo servizio.
Al prezzo di 6.99 euro al mese e 69.99 all'anno, gli abbonati potranno vivere l'esperienza di Disney+ sulla maggior parte dei dispositivi mobili connessi, compresi console per gaming, lettori multimediali e smart Tv. Sarà possibile accedere a 4 stream simultanei in alta qualità e senza interruzioni pubblicitarie. Il numero dei download sarà illimitato e su un massimo di dieci dispositivi. Gli utenti potranno fruire inoltre di suggerimenti personalizzati e avranno la possibilità di impostare fino a sette diversi profili. Sarà inoltre possibile impostare profili per bambini con interfaccia a navigazione facilitata e accesso a contenuti adatti alla loro età. Info su Disneyplus.com. (Video di LucasFilm Ltd)
L'adv online cresce del 9% a 3,3 miliardi, ma il 76% va agli Ott. Da Iab Forum un appello per norme per ‘giocare alla pari’
colossi del web contano su ingenti risorse finanziarie accumulate anche grazie a un gettito fiscale quasi nullo. Il presidente di Iab Italia, Carlo Noseda, ha chiesto un intervento normativo urgente di riequilibrio degli asset concorrenziali su un mercato, quello del digitale, sempre più importante nel panorama media complessivo, con una quota del 40%, secondo solo alla tv che detiene il 44%
21 novembre 2019 - Il digitale è sempre più importante per lo sviluppo dell'economia italiana, con la pubblicità online che cresce per l'undicesimo anno consecutivo (+9% rispetto al 2018), arrivando nel 2019 a 3,3 miliardi di euro, pari al 40% della raccolta pubblicitaria complessiva, contro il 37% nel 2018. L'online è secondo solo alla tv, che detiene il 44% del mercato (46% nel 2018). I dati di scenario dell'Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano sono stati presentati dal direttore Andrea Lamperti in anteprima in apertura dello Iab Forum 2019 a Milano, la diciassettesima edizione del maggior evento italiano sulla comunicazione digitale, con tema quest'anno ‘Shaping the Revolution'.
Internet, così rilevante per l'intero settore pubblicitario, rimane, tuttavia, controllato dai colossi del web quali Google e Facebook, seguiti da Amazon (che sfrutta il suo dominio nell'eCommerce), che detengono oltre il 76% del mercato pubblicitario digitale (contro il 75% nel 2018 e il 65% nel 2015): in cinque anni gli Ott hanno incrementato la loro quota di oltre il 10%
“La crescita delCarlo Noseda predominio dei colossi della rete - ha commentato Carlo Noseda, presidente di Iab Italia - ha creato una situazione di mercato non più sostenibile per le aziende che rappresentiamo come associazione. Urge un intervento normativo atto a riequilibrare gli attuali assetti concorrenziali e permettere a tutti gli operatori, ovvero editori, concessionarie, agenzie specializzate e ad-tech company, di giocare alla pari con chi come Facebook e Google può avanzare tecnologicamente contando su ingenti risorse finanziarie accumulate grazie a un gettito fiscale pari a nulla. Non c'è più tempo da perdere, abbiamo bisogno di regole chiare, capaci di correggere le attuali storture, andando a colpire le posizioni di abuso e garantire l'intercettazione della reale capacità contributiva di un'azienda senza gravare sulle imprese locali”.
Quanto ai singoli formati pubblicitari online, sempre secondo le stime degli Osservatori del Politecnico di Milano, rimane dominante la display (banner tradizionali, video, gli spazi all'interno dei social e i nuovi formati native) che vale il 63% dell'intero mercato. La sua crescita è dovuta soprattutto ai formati video, ampiamente diffusi anche sulle piattaforme social, che crescono del 20% rispetto all'annAndrea Lampertio scorso e anche alla raccolta derivante dai diversi formati native che cresce oltre il 50%. Al secondo posto c'è la search (il 28% del totale investimenti in internet advertising) che cresce del 6% nel 2019. Va molto bene la raccolta derivante dalla classified & ecommerce advertising, ossia l'acquisto di visibilità per annunci su siti di compravendita o directory online, che segna +14%.
Nel 2019 il digital audio advertising si stima raccolga in Europa investimenti per 471 milioni di euro e Iab Europe prevede che questo valore triplicherà entro il 2023, raggiungendo quota 1.5 miliardi di euro. Il mercato tradizionale della pubblicità radio da solo vale 6 miliardi di euro in Europa ed è destinato a digitalizzarsi grazie a nuove opzioni audio, dalla radio IP ai sevizi di streaming musicale ai podcast.
“Le suddivisioni tra i diversi formati, mezzi e canali non sono più così netti come un tempo. Il modello ‘internet’ si sta affermando anche al di fuori dell'online, andandosi a sovrapporre a quei media che noi reputiamo più tradizionali – ha sottolineato Noseda - . Va letta in questo senso l'evoluzione del mondo audio, che oggi grazie all'innovazione tecnologica, alla penetrazione di internet, all'importanza culturale assunta dallo streaming musicale e alla diffusione di dispositivi per la smart home, è in grado di promuovere messaggi pubblicitari digitali a un perimetro molto più ampio”.
Oggi in Italia il podcast conta su una penetrazione di ascolto regolare pari a circa il 26% della popolazione online italiana over 16 anni: “Questa esplosione di contenuti – ha concluso Noseda - mostra pochi segni di rallentamento, a dimostrazione del fatto che i consumatori odierni prediligono sempre di più ambienti ‘audio-first’. Che si tratti di auto collegate, applicazioni radio negli smart speaker o altre tecnologie, le opportunità per gli inserzionisti di raggiungere gli ascoltatori sono sempre più ampie”. Secondo Kantar infatti, il 63% dei marketer investirà in modo rilevante sui podcast nel 2020.
Publicis Media Italy crea una Digital Hub dedicata a FCA
ora destinata alla gestione delle attività programmatic di FCA in 26 mercati Emea, amplierà il perimetro anche agli altri canali digitali, quali search e social. Vi lavora un team composto da più di venti professionisti, focalizzati al 100% sul progetto, all'interno dell'Hub Digital di Publicis Media, guidato da Cristina Ughes
19 novembre 2019 - Publicis Media Italy ha creato per FCA una Digital Hub dedicata alla gestione delle attività programmatic nei 26 mercati Emea in cui opera il marchio automobilistico. Il progetto è realizzato in collaborazione con la human experience company Starcom, centro media globale di FCA.
La unit si occupa di supportare sia la strategia sia la gestione delle campagne programmatic. La stretta collaborazione tra l'Hub milanese e le sedi locali di Starcom permette al team centrale di visionare i brief locali ricevuti dal cliente, proporre la migliore soluzione per raggiungere gli obiettivi definiti e ottimizzare le campagne. Il team è composto da più di venti professionisti, focalizzati al 100% sul progetto. È multilingue: ne fanno parte talenti provenienti dai Paesi coinvolti, il che favorisce l'integrazione tra i team e tra centrale e locale e semplificai processi. Il gruppo di lavoro è all'interno dell'Hub Digital di Publicis Media, attualmente guidato da Cristina Ughes, ed è coordinato da Pierluigi Cosco (programmatic groupe director), Laura Colaci (strategy director) e Alessandra Avarista (programmatic manager FCA).
Il progetto, partito lo scorso luglio, ha interessato inizialmente Austria, Belgio, Germania, Svizzera, Spagna, Olanda, Polonia, Middle East. A settembre è stata attivata unaCristina Ughes seconda wave che ha visto il coinvolgimento di Uk, Francia e tutti i restanti mercati.
Il progetto nasce dalla volontà di FCA di massimizzare gli investimenti e le performance delle campagne programmatic. Ma è solo tra i primi grandi progetti di FCA in ottica di digital transformation. C'è in obiettivo di ampliare il perimetro dell'Hub anche agli altri canali digitali, quali search e social. Sono già pianificate le prime campagne HQ Social e presto si partirà con le campagne search.
Cristina Ughes, digital Hub lead presso Publicis Media, e Nello Conenna, head of media di FCA Emea, ne parleranno domani allo IAB Forum nel workshop ‘The digital transformation of FCA’, in sala Brown 3 alle 15.45.
Disney+, il servizio di streaming della Disney, debutta in Usa, Canada e Paesi Bassi. Dal 31 marzo in Italia
servizio parte con la proposta di circa 500 film e 7.500 episodi di serie televisive di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e altri produttori di contenuti. Offre agli abbonati una programmazione senza interruzioni pubblicitarie, con una varietà di lungometraggi originali, documentari, serie live-action e animate e contenuti di formato breve. In Europa arriverà a fine marzo
13 novembre 2019 - Dopo molti rumors e attesa, arriva un nuovo competitor globale della corsa allo streaming. È partito in Usa, Canada e Paesi Bassi ‘Disney+’, il servizio di streaming di The Walt Disney Company con la proposta di circa 500 film e 7.500 episodi di serie televisive di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e altri produttori di contenuti. "Il lancio di Disney+ è un momento storico per la nostra azienda e segna una nuova era di innovazione e creatività” ha dichiarato Robert A. Iger, chairman e ceo di The Walt Disney Company.
Disney+ offre una programmazione senza interruzioni pubblicitarie, con una varietà di lungometraggi originali, documentari, serie live-action e animate e contenuti di formato breve. Dà accesso allo sterminato archivio cinematografico e televisivo della Disney e alle 30 stagioni de ‘I Simpson'. Come parte del lancio, il servizio ha presentato in anteprima la sua prima serie tv e film originali. A partire dal 15 novembre, nuovi episodi debutteranno ogni venerdì alle 12.01 (Pacific Time). Tra i molti titoli, gli abbonati avranno accesso a una ricca collezione di film in 4K Ultra HD.
Disney+ à disponibile su qualsiasi schermo connesso a internet. È possibile abbonarsi direttamente dal sito DisneyPlus.com o effettuare l'acquisto via app dalle piattaforme/dispositivi partner come Amazon, Apple, Google, LG Smart Tv con webOS, Microsoft (Xbox One), Samsung Smart Tv , Sony/Sony Interactive Entertainment, Roku. Come esempio del costo, ai consumatori in Usa è offerto un pacchetto con Disney+, Hulu (con interruzioni pubblicitarie) ed Espn+ per 12,99 dollari al mese.
Il 19 novembre il servizio verrà lanciato in Australia, Nuova Zelanda e Portorico per poi arrivare nei paesi europei dal 31 marzo, tra cui Italia, Uk, Francia, Germania, Spagna.
Gli Shopping ads di Google disponibili anche su Youtube
ha verificato che sempre più utenti si affidano a video e immagini per trarre ispirazione su idee regalo e affermano di aver scoperto nuovi prodotti e brand attraverso YouTube. E ha reso quindi disponibile il formato e-commerce anche sul social dei video in tutto il mondo
6 novembre 2019 - In vista della stagione dei regali, Google insiste sull'e-commerce e rende disponibile in tutto il mondo anche su YouTube il formato Shopping ads, un metodo innovativo per suggerire agli utenti idee regalo e offrire a brand e rivenditori un ulteriore strumento per andare incontro alle tendenze dei consumatori.
Come spiega una nota di Google, “sia che facciano acquisti per loro stessi sia per altri, il 48% degli acquirenti di oggi afferma di essere disponibile ad acquistare da rivenditori differenti rispetto a quelli da cui si rifornisce abitualmente, e sempre di più si affidano a video e immagini per trarre ispirazione su idee regalo. I video sono diventati lo strumento di ricerca preferito per chi fa shopping durante le vacanze. Più del 90% degli acquirenti afferma di aver scoperto nuovi prodotti e brand attraverso YouTube”.
Gli Shopping ads includono informazioni dettagliate sul prodotto, ad esempio un'immagine, il prezzo e il nome del commerciante. Da ieri sono visibili nella home e nei risultati di ricerca di YouTube, in base agli interessi degli utenti individuati dalle loro ricerche, ad esempio chi ha fatto ricerche sugli sport vedrà shopping ads di retailer di abbigliamento sportivo. Oppure l'algoritmo terrà conto di comportamenti di shopping precedenti.
Green Network Energy prepara il lancio di Green Network Store, e-commerce di prodotti e servizi sostenibili
fornitore di energia elettrica e gas, attivo in Italia e in Uk, diversifica l'attività nell'ambito della sostenibilità, mood aziendale dalla fondazione nel 2003. Il lancio del portale di e-commerce sarà accompagnato da una campagna sul digitale a creatività interna. Intanto viene annunciata una partnership con la Camera Nazionale della Moda Italiana e l'agenzia Eco-Age
30 ottobre 2019 - Green Network Energy, operatore italiano nella produzione e vendita di energia elettrica e gas, attivo in Italia e in Uk, diversifica l'attività all'insegna della sostenibilità, mission aziendale da quando è stato fondato nel 2003 da Sabrina Corbo e Piero Saulli. E annuncia il lancio per i primi mesi del 2020 di ‘Green Network Store’, una piattaforma web che permetterà di vendere e acquistare, a prezzi vantaggiosi, prodotti e servizi green di vario genere, dalla mobilità elettrica al fashion prodotto in rispetto dell'ambiente.
Il Green Network Store sarà aperto a partner produttori e fornitori di servizi green interessati contemporaneamente al mercato italiano e britannico. Il lancio della nuova piattaforma si avvarrà di una campagna sul digitale a creatività interna.
L'annuncio delSabrina Corbo varo di Green Network Store è stato dato in occasione delle presentazione della partnership di Green Network Energy con la Camera Nazionale Moda Italiana e con Eco-Age, agenzia di consulenza e comunicazione che supporta i brand internazionali nel percorso verso la sostenibilità. Si tratta della prima partnership realizzata da un player del settore energetico con aziende del fashion. Green Network sosterrà quelle che si distinguono per un impegno concreto sui temi della sostenibilità con una convenzione che prevede un'offerta promozionale di energia elettrica e gas da fonti 100% rinnovabili, sia in Italia che in Uk. Il rapporto tra Green Network e la Camera Nazionale della Moda è iniziato con la sponsorizzazione dei Green Carpet Fashion Awards Italia, i premi che la CNMI dedica ogni anno, in collaborazione con Eco-Age, ai migliori progetti di sostenibilità nella filiera della moda e del lusso.
Green Network è società a capitale interamente italiano, presente in tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione nelle aree di Milano, Roma e Torino. Ha fatturato circa 1,7 miliardi di euro nel 2018 e conta complessivamente oltre 1 milione di utenti luce e gas, sia nel mercato domestico sia nel mercato business, di cui circa 700.000 in Uk, dove è l'unico l' operatore italiano indipendente presente.
Crescono gli acquisti online in Italia e sfiorano i 31,6 miliardi nel 2019, per il 40% fatti da smartphone
l'Osservatorio eCommerce B2c, la penetrazione degli acquisti online sul totale retail passa in 12 mesi dal 6,5% al 7,3%. Trainano la crescita quelli di prodotti che raggiungono i 18,1 miliardi. Lo smartphone diventerà il primo canale per gli acquisti online tra il 2020 e il 2021, sorpassando il desktop. Secondo SEMRush, PayPal, PostePay e Bitcoin sono le modalità di pagamento online più diffuse
29 ottobre 2019 - Prosegue la crescita dell'eCommerce btoc in Italia, col valore degli acquisti online che sfiora nel 2019 i 31,6 miliardi di euro, +15% rispetto al 2018: l'incremento in valore assoluto è il più alto di sempre (4,1 miliardi). Lo scenario è evidenziato dall'Osservatorio eCommerce B2c, che quest’anno festeggia i 20 anni dalla prima rilevazione. “L'eCommerce è diventato un fenomeno di assoluta rilevanza, un canale prioritario di relazione con i clienti attraverso lo sviluppo di servizi ad hoc e ingenti investimenti in infrastrutture logistiche, informatiche e di rete” afferma Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. Nel 1999 l'eCommerce in Italia valeva circa 100 milioni di euro (quasi esclusivamente generati da acquisti di servizi) e nel 2010 raggiungeva solo l'1% del retail: “Nonostante il ritardo rispetto ad altri mercati, anche in Italia l'eCommerce è ormai decisivo nello sviluppo e nella promozione di modelli fortemente innovativi di relazione con i consumatori che, pur partendo dall'online, si propagano a tutto il Retail”.
Aggiunge Roberto Liscia, presidente di Netcomm: “Nello scenario del commercio digitale, in continua crescita, è fondamentale che le aziende sviluppino una strategia di marketing in grado di utilizzare al meglio tutti i canali digitali e fisici. L'interazione tra online e offline, infatti, è oggi una prerogativa per il consumatore che chiede di vivere la stessa esperienza in tutti i canali. Per questo i punti vendita devono essere trasformati in touch point esperienziali e in showroom, con l'obiettivo di integrarsi nella strategia omnicanale del brand, accanto ai social e all'e-commerce”. Le imprese sono chiamate a investire sempre di più nelle tecnologie, tra cui quella a cui guardare con maggior interesse è l'intelligenza artificiale: “Le sue capacità di analisi predittiva – sostiene Liscia - sono un elemento chiave sia nella personalizzazione dell'offerta e nell'esperienza di acquisto, sia nel mantenimento della relazione con il cliente. Non solo, l'AI consentirà di ridurre la percentuale di resi”
L'evoluzione del mercato
Anche quest’anno la crescita è trainata dall'acquisto di prodotti, che raggiungono i 18,1 miliardi di euro (+21%) grazie a 281 milioni di ordini e a uno scontrino medio di circa 66 euro. Sono positivi i risultati fatti registrare sia dai comparti storici (Informatica ed elettronica e Abbigliamento), sia da quelli emergenti (Arredamento & home living, Food&Grocery e Beauty). Nel 2019 le spedizioni eCommerce B2c, esclusi i resi, raggiungono il numero record di 318 milioni. La componente dei servizi è entrata, invece, in una fase di maturità: con un incremento di quasi un miliardo di euro (+8%), raggiunge i 13,5 miliardi di euro grazie a 60 milioni di ordini e a uno scontrino medio di circa 228 euro.
Tra i prodotti, l'Informatica & Elettronica si conferma il comparto più rilevante (+19% e un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro) seguito dall'Abbigliamento (+16%, 3,3 miliardi di euro). Tra i settori con il ritmo di crescita più elevato troviamo l'Arredamento & Home living (+30%, 1,7 miliardi di euro) e il Food&Grocery (+42%, 1,6 miliardi di euro). L'Editoria supera il miliardo di euro (+8%) mentre gli acquisti in tutti gli altri comparti di prodotto valgono insieme 5,2 miliardi di euro nel 2019, in crescita del 21% rispetto al 2018.
Tra i servizi, il Turismo e Trasporti, con 10,9 miliardi di euro, è ancora il primo comparto dell'eCommerce italiano. La crescita (+9%) è determinata dagli acquisti di biglietti per i trasporti ferroviari e aerei, dalla prenotazione di appartamenti e case-vacanza e dalla prenotazione di camere di hotel. Gli acquisti online nelle Assicurazioni valgono 1,5 miliardi di euro (+6%) e rimangono focalizzati sulle RC Auto. I comparti di servizio aggregati nell'Altro valgono 1,1 milioni di euro, in linea con il valore del 2018. Rimangono importanti, in questa categoria, i contributi del Ticketing per eventi e delle Ricariche telefoniche.
“Nonostante rappresenti ancora una piccola parte degli acquisti complessivi (7,3% di penetrazione), l'eCommerce è oggi responsabile del 65% della crescita Retail complessiva (online + offline). Gli acquisti online crescono infatti del 15%, mentre i consumi complessivi sono sostanzialmente stabili (+1,5%)” dichiara Valentina Pontiggia, direttore dell'Osservatorio eCommerce B2c.
Verso il sorpasso dello Smartphone sul Desktop
Nel 2019 il valore degli acquisti online da Smartphone costituisce il 40% dell'eCommerce totale (era il 34% nel 2018). Il desktop – pur rimanendo il device preferito per fare shopping online – passa dal 60% nel 2018 al 55% nel 2019, mentre il tablet si riduce dal 6% al 5%. Nei principali comparti di prodotto lo smartphone ha una quota sull'eCommerce totale molto elevata e arriva già in alcuni casi a rappresentare il principale device di acquisto (50% degli acquisti a valore nell'Abbigliamento, 49% nell'Arredamento e home living e 48% nel Beauty). Nei servizi la quota è più contenuta, tra il 18% delle Assicurazioni e il 27% del Turismo e trasporti, per via del processo di acquisto più articolato e dello scontrino medio più elevato. In valore assoluto, l'eCommerce B2c da smartphone sfiora i 12,5 miliardi di euro, con un incremento del 33% rispetto al 2018. Lo smartphone diventerà il primo canale per l'eCommerce nel suo complesso tra il 2020 e il 2021.
Infine, l'export, ossia il valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri, vale 4,4 miliardi di euro, ossia il 15% del mercato complessivo.
Modalità di pagamento Quanto alle modalità di pagamento online, secondo un'analisi effettuata da SEMrush, piattaforma SaaS per la gestione della visibilità online, al primo posto si classifica PayPal (in media usato 1.383.000 volte al mese), grazie alla semplicità di utilizzo seguito da PostePay usato circa 1.175.000 volte mensilmente. Seguono, a sorpresa, i Bitcoin usati come metodo di pagamento con una media di oltre 215.800 volte al mese (anche se la maggior parte dei siti di e-commerce non li accetta), più dell'American Express (189.000), che si classifica quarta, e molto di più della carta di credito (33.950), appena in ottava posizione.
Tim vara l'Operazione Risorgimento Digitale, progetto di educazione digitale per l'Italia
Academy impiegherà 400 formatori in tutte le 107 province italiane per fornire a un milione di persone le competenze digitali necessarie per accedere alle grandi opportunità offerte da internet e dalle nuove tecnologie. Saranno coinvolte principalmente le persone rimaste fuori dall'economia digitale e le Pmi
29 ottobre 2019 - Per dare impulso al processo di digitalizzazione del Paese, Tim dà il via a 'Operazione Risorgimento Digitale', un progetto di educazione che raggiungerà un milione di persone con corsi di formazione in tutte le 107 province italiane. Il programma di formazione sarà condotto da Tim Academy e utilizzerà 400 formatori di Tim che offriranno oltre 20mila ore di lezioni entro la fine del 2020, coinvolgendo associazioni, centri di aggregazione e incontro territoriali, polisportive e centri anziani, per diffondere le competenze digitali necessarie per accedere alle grandi opportunità offerte da internet.
Saranno coinvolte principalmente le persone rimaste fuori dall'economia digitale che potranno imparare a navigare in rete, comunicare e usufruire dei servizi di cittadinanza digitale, come ad esempio mandare una Pec, cambiare il medico di base con lo Spid e pagare un certificato con il sistema pagoPA. Particolare attenzione verrà inoltre rivolta alla formazione per le imprese, con un focus sulle Pmi, attraverso sessioni dedicate ospitate all'interno delle sedi di Tim Academy.
L'iniziativa è stata presentata ieri, alla vigilia dell'Internet Day. "Intendiamo offrire un grande percorso di inclusione - ha detto l'amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi - che ha l'obiettivo di estendere a coloro che fino ad oggi ne sono esclusi la diffusione delle competenze e delle conoscenze necessarie a usufruire delle numerose opportunità che la trasformazione digitale offrirà sempre di più nella vita quotidiana di tutti noi”. L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e aderisce al Manifesto della Repubblica Digitale promosso dal commissario straordinario del Governo per l'attuazione dell'Agenda Digitale. Si parte l'11 novembre da Marsala.
Nasce Donne.it - Io Siamo, la community digitale delle donne. Progetto di Site by Site per Obiettivo Famiglia - Federcasalinghe
community online, voluta dall'associazione di riferimento in Italia sui temi di tutela e supporto alle donne, parla di occupazione, lavoro di cura e imprenditorialità al femminile. L'agenzia Site by Site ha curato l'ideazione del concept e la creatività del progetto, oltre che lo sviluppo tecnologico. Hub Editoriale cura i contenuti
25 ottobre 2019 - Obiettivo Famiglia – Federcasalinghe, associazione di riferimento in Italia sui temi della tutela e del supporto alle donne di ogni età ed estrazione sociale, ha scelto Site by Site, agenzia specializzata in progetti aziendali innovativi digitali, per il progetto Donne.it e relativa campagna ‘Io Siamo’. Site by Site ha curato l'ideazione del concept e la creatività del progetto, avvalendosi del contributo di Pasquale Diaferia, oltre che lo sviluppo tecnologico della piattaforma digitale (sito, blog, canali social Instagram e Facebook) che ora ospita i molti contenuti dell'associazione a sostegno delle donne italiane. Scopo principale del progetto è di sviluppare due aspetti di interesse generale del mondo femminile: culturale (uguaglianza di genere) ed economico (parità retributiva e opportunità nell'imprenditorialità).
L'intento è di creare una community di donne sempre informate su tematiche di ampio respiro che spaziano dalla responsabilità genitoriale e di cura all'interno dei nuclei familiari ai loro diritti, dall'amministrazione del bilancio familiare alla conduzione di aziende e imprese di varia natura. Il pay off 'Io Siamo' segna il passaggio dalla singolarità di ogni donna, che nel proprio percorso di vita si trova spesso a ricoprire con difficoltà e in solitudine ruoli distinti (donna, madre, imprenditrice, casalinga) a una comunità di donne, che nel segno dell'unione, della comunicazione e della collaborazione trovano il modo di amplificare forza e tenacia.
Site by Site continuerà a collaborare con Hub Editoriale che ha in carico la gestione, la ricerca e la realizzazione dei contenuti. La redazione per il progetto Donne.it è strutturata in 45 risorse e sarà attiva nello sperimentare nuove tecniche comunicative. Produrrà articoli, videografiche 2d, animazioni 3d, infografiche, vignette ed enigmistica di qualità.
Axpo Italia lancia Pulsee, energy company full digital, che offre servizi personalizzati e dedicati alla sostenibilità
semplice e intuitiva, consente di attivare forniture di luce e gas che più rispondono allo stile di vita dell'utente, direttamente online e in 3’, e propone servizi dedicati alla sostenibilità ambientale. Il lancio ha il supporto di una campagna di Doing pianificata da Wavemaker su digital, tv e dooh. Doppio evento ieri in Triennale col #PulseeHACK Hackathon e la Space Waste Lab Performance per la prima volta in Italia
23 ottobre 2019 - È nata Pulsee, energy company full digital, che offre libertà di scelta, semplicità di fruizione e consumi sostenibili, unendo affidabilità svizzera a creatività e capacità italiana. La lancia Axpo Italia, parte del gruppo energetico svizzero Axpo, attivo dal 1914, che oggi produce e vende energia in più di trenta paesi in Europa e in Usa. In Italia ha fatto ingresso nel 2000 e oggi è il quarto operatore sul mercato libero.
Pulsee, con tagline ‘evolvi la tua energia’, è una piattaforma semplice e intuitiva che consente di attivare forniture di luce e gas che più rispondono allo stile di vita dell'utente, direttamente online e in appena tre minuti. “Pulsee è un nuovo modello di energy company, completamente digitale, con un'offerta personalizzabile focalizzata sulle necessità delle persone in continua evoluzione”ha detto Simone Demarchi, amministratore delegato di Axpo Italia.
Pulsee è l'unico fornitore sul mercato che prevede una formula tariffaria diversificata con scelta tra sei fasce orarie in base alle necessità Per l'attivazione del servizio, direttamente da computer, tablet o smartphone, sono sufficienti il codice fiscale, una bolletta recente e il codice Iban o una carta di credito. Con l'app Pulsee, inoltre, scaricabile gratuitamente da App store e Google Play, è possibile controllare, ed eventualmente modificare, le offerte anche in mobilità, monitorare i consumi, cambiare il metodo di pagamento, visualizzare e scaricare le bollette, inviare l'autolettura e attivare nuovi servizi.
Sul fronte della salvaguardia dell'ambiente, Pulsee propone servizi dedicati, da abbinare alla fornitura in fase di attivazione o in un momento successivo, che consentono agli utenti di contribuire in maniera trasparente alla sostenibilità ambientale e alla riduzione degli sprechi. Al costo di un euro al mese è possibile, infatti, sottoscrivere servizi che certificano l'origine della propria energia garantendone la provenienza da fonti rinnovabili (le opzioni MyGreen Energy - Adotta un impianto e MyGreen Energy – Gas Certification che in fase di lancio fino al 30 novembre sono attivabili al prezzo simbolico di un centesimo), o che azzerano le emissioni per essere completamente carbon-free (servizio Zero Carbon Footprint).
“Pulsee – sottolinea il digital retail manager di Axpo Italia Carlo Occhiena - ha come valori la flessibilità, la sostenibilità, la community, la trasparenza e l'etica. Il nome ‘Pulsee’ ricorda il battito del cuore e il sentimento, ‘see’ la visione, ‘ee’ la trasformazione digitale. È tailor made perché cerca di capire cosa serve al cliente, è un lifestyle provider che offre energia a portata di mano”. Il target a cui si rivolge sono gli universitari che spesso vivono in appartamenti in condivisione visto che permette di evidenziare i consumi dei singoli, le famiglie giovani, gli innovatori di ogni età.
Il lancio di Pulsee ha il supporto di una campagna firmata da Doing e pianificata da Wavemaker (partner scelti a seguito di gara) su digital (per il 60%), tv (per il 30%), in outdoor e in digital outdoor e in piccola parte in web radio. E' partita ieri dopo una fase teaser da inizio ottobre in cui ha coinvolto il circuito BikeMi. Lo spot è prodotto da Withstand Film.
Ieri, giornata di lancio, si è tenuto inoltre un doppio un evento alla Triennale di Milano. Alle 21 Pulsee ha portato in Italia la Space Waste Lab Performance realizzata in tempo reale dall'artista Daan Roosegaarde in collaborazione con l'ESA, per affermare l'impegno verso la sostenibilità del brand. Il cielo sopra la Triennale di Milano è stato attraversato dalla luce di una moltitudine di potenti fari a Led puntati verso l'alto a una distanza compresa tra i 200 e i 20.000 km dalla Terram mettendo in evidenza i detriti che fluttuano nello spazio sopra le nostre teste, il cosiddetto ‘space waste’, vera e propria discarica ‘invisibile’ composta da otto milioni di chilogrammi di detriti spaziali (soprattutto frammenti di satelliti fuori uso e di razzi di propulsione alla deriva).
Nel pomeriggio si è tenuto il #PulseeHACK Hackathon tra 50 tra studenti universitari, startupper e giovani talenti dei settori tech, marketing, business e comunicazione che si sono incontrati e sfidati per condividere la visione di Pulsee caratterizzata dall'apertura al cambiamento e per immaginare nuovi approcci tecnologici e digitali, immaginando il prodotto energy per eccellenza e soluzioni di urban environment, mobility e sharing con cui migliorare l'ecosistema smart city di Milano.
Nasce RadioPlayer Italia, l'app free per lo streaming audio di tutte le radio italiane
stato firmato l'accordo tra PER - Player Editori Radio e Radioplayer Worldwide quale partner tecnologico per realizzare l'app di tutte le emittenti italiane su tutti i devices digitali. PER apre il mercato italiano a una rete di alleanze e di know-how in rapida diffusione nell'Unione Europea. L'app promette di non ‘esportare’ i dati personali degli utenti e nessuna pubblicità indebita
22 ottobre 2019 - PER - Player Editori Radio, la società costituita questa estate con l'obiettivo di attivare l'ascolto in streaming audio, attraverso un'unica app free, di tutte le emittenti italiane su tutti i devices digitali, ha scelto Radioplayer Worldwide come partner tecnologico per realizzarla. Grazie all'app free RadioPlayer Italia, a breve i 44 milioni di ascoltatori settimanali della radio avranno a disposizione un accesso più rapido, semplice e innovativo all'universo dello streaming audio e dell'offerta on demand, ai podcast, ai contenuti offline, ai video nativi delle emittenti.
Il contratto di licenza è stato firmato ieri a Milano tra PER e Radioplayer Worldwide, già partner di dieci consorzi nazionali nel mondo (Uk, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Irlanda, Norvegia, Svizzera, Canada e Perù). Radioplayer mette a disposizione innovazione e ricerca tecnologica, accordi con i grandi marchi dell'automotive e con i produttori di devices digitali, per sviluppare e promuovere l'interfaccia radio dei dispositivi. PER apre il mercato italiano a una rete di alleanze e di know-how in rapida diffusione nell'Unione Europea.
“Avviamo un'operazione di sistema che rafforza e tutela il bene comune radio sul web – dichiara Lorenzo Suraci, presidente di PER–. Presto i nostri ascoltatori avranno un accesso unificato a centinaia di stazioni su tutti i device: mobile, desktop, in-car e in-house”.
Nascono così il primo aggregatore IP voluto dalle emittenti italiane e un'applicazione gratuita che promette di non ‘esportare’ i dati personali degli utenti. Presto si apriranno le adesioni di tutte le radio interessate, di ogni tipo e dimensione. “Contiamo di lanciare al più presto l'app su tutta la filiera digitale: connected cars, smart speakers, smart watches, smart tv, speakers wifi, oltre a smartphone, tablet e pc – aggiunge il direttore di PER, Michele Gulinucci –. Ma i contenuti restano quelli nativi: nessuna intromissione, niente pubblicità indebita. La radio si evolve restando se stessa”.
I brand del Food&Beverage sfruttano al meglio i Bumper Ads, i formati da 6 secondi su Youtube
al settore Food & Beverage sette dei video pubblicitari brevi più popolari in Italia su Youtube, realizzati nel formato breve, particolarmente adatto per la fruizione da mobile. Galbani con la nuova Certosa guida la classifica per visualizzazioni e condivisioni nell'anno che si è chiuso lo scorso luglio
10 ottobre 2019 - Google presenta la prima ‘YouTube Bumper Ads Leaderboard', classifica dei 10 video da 6 secondi più popolari in Italia nell'anno che va da luglio 2018 a luglio 2019. Di questo particolare format si avvalgono soprattutto i brand del Food & Beverage, a cui appartengono 7 video della top ten, con primo assoluto il video bumper di Galbani con la nuova Certosa.
La Leaderboard è stata creata considerando il numero di visualizzazioni, condivisioni e un sondaggio di Ipsos che ha valutato quattro parametri: la simpatia, la capacità di essere ricordati o di trasmettere un'emozione e il legame con il brand.
Nei Bumper Ads, la chiave della creatività è la semplicità: i brand della Leaderboard hanno saputo usare in modo creativo i 6" per comunicare con simpatia un messaggio, un prodotto o un'emozione .Questo formato video è particolarmente adatto per la fruizione da mobile, che oggi rappresenta il 70% del tempo di visualizzazione su YouTube ed è efficace per amplificare la diffusione di una campagna pubblicitaria. La ricerca di Ipsos ha mostrato come l'interesse per il prodotto e l'intento di acquisto siano mediamente più alti per gli utenti che hanno visualizzato una sequenza di tre annunci brevi, rispetto alla singola visualizzazione del formato più lungo.
2. Grancereale Integrale di Barilla - Grancereale presenta una nuova ricetta per i suoi biscotti con il 100% di farina integrale.
3. La nostra Ricotta Fresca di Vallelata - I due ingredienti principali della Ricotta Fresca Vallelata: gusto unico e sapore fresco di latte senza conservanti.
5. Listerine® Italia di Listerine - Listerine gusto delicato vi aiuta ad ottenere un sorriso perfetto.
6. Leerdammer break di Leerdammer - Il nuovo snack tascabile di Leerdammer invoglia tutti a godersi la propria pausa con gustoso formaggio e croccanti crackers.
7. La cucina è emozione - Voiello di Voiello (Agenzia Media: OMD - Agenzia Creativa: The Big Now) - Ogni ricetta di pasta racconta una storia di eccellenza. Parola dello chef Antonino Cannavacciuolo.
8. Ritorna In Movimento di GSK - Voltaren presenta il nuovo formato con un unico tappo applicatore per chi vuole “ritornare in movimento”.
9. Muu Muu Go di Cameo - Cameo presenta Muu Muu GO: la merenda golosa da godersi anche fuori casa.
10. Finish Club Piatti Pizza di Finish - Finish propone l'iscrizione al club del brand per ricevere quattro piatti da pizza esclusivi.
Facebook introduce i formati pubblicitari interattivi
con sondaggio da questo mese. Inserzioni con realtà aumentata in versione beta da autunno. Inserzioni riproducibili con cui giocare estese a livello globale. Sono le tre nuove opportunità che il social network propone agli spender, basate su esperienze interattive tra utenti e brand
20 settembre 2019 - I brand e le persone sono sempre più interconnessi e questo sta cambiando la pubblicità digitale: da una comunicazione a senso unico ci si sta muovendo verso un dialogo continuativo, supportato dalla creatività. In questa ottica, Facebook ha annunciato nuovi format pubblicitari che si basano su un'esperienza interattiva tra gli utenti e le aziende inserzioniste: inserzioni con sondaggio, inserzioni con realtà aumentata, inserzioni riproducibili.
Le inserzioni con sondaggio (video poll ads) sono introdotte nella sezione Notizie di Facebook per mobile, disponibili a livello globale da questo mese con risultati positivi sulla notorietà del brand. In 5 studi su 9 sul brand lift, è stato osservato che le inserzioni con sondaggio hanno aumentato la notorietà del brand rispetto alle inserzioni video. Da questo autunno saranno disponibili anche le versioni beta per le inserzioni con AR a livello globale. Negli Stati Uniti, il 63% degli utenti internet ha provato un'esperienza AR creata da un brand, e ora Facebook offre l'opportunità di utilizzare la realtà aumentata a un numero maggiore di inserzionisti. Viene, infine, estesa la disponibilità del formato delle inserzioni 'riproducibili’ che consente alle persone di giocare per aumentare i download, le conversazioni e migliorare gli obiettivi del brand. L'espansione delle inserzioni riproducibili è ora disponibile a livello globale per tutti gli inserzionisti.
Sono formati interattivi creati per aiutare i brand a entrare in contatto con le persone e spingerle a partecipare. Facebook ha verificato che le creatività efficaci seguono due principi: 'invita' (invitare le persone a esprimersi o a mettersi alla prova e a fare parte di qualcosa di divertente e che meriti il loro tempo) e 'premia' (premiare chi ha interagito con contenuti significativi che sorprendono, mettono alla prova o fanno scoprire qualcosa di nuovo).
“Oggi più che mai la pubblicità deve sforzarsi di essere più rilevante e gratificante per le persone per cui viene realizzata – ha detto Mark D'Arcy, vice presidente global business marketing & chief creative officer -. La creatività, come sempre, è la chiave e le nostre nuove inserzioni con sondaggio, con realtà aumentata e riproducibili sono ottimi esempi di modalità più interattive e divertenti per sorprendere, stupire, informare e connettersi con il pubblico e con le comunità che serviamo”.
In giugno 41,3 milioni gli italiani connessi e 33 milioni quelli che hanno navigato ogni giorno
è collegato a internet nel mese il 69,1% della popolazione e ogni giorno il 56,4% degli uomini e il 54% delle donne. I siti e le app più visitati sono nell'ordine i motori di ricerca, i social, gli internet tools/web services, i video/movies e i portali generalisti. Con l'avvicinarsi dell'estate, tra le sotto-categorie più consultate compare anche ‘Health Fitness & Nutrition'. Sul sito Audiweb è disponibile il report Audiweb Week con la sintesi dell'audience online della settimana dal 12 al 18 agosto degli editori iscritti a Audiweb Daily/Weekly
4 settembre 2019 - In giugno la total digital audience rilevata da Audiweb ha raggiunto 41,3 milioni di utenti, pari al 69,1% della popolazione di 2+ anni. Nel mese hanno navigato da smartphone 35,6 milioni di utenti, pari al 79,6% della popolazione maggiorenne. E sono stati online nel giorno medio 33 milioni di italiani, collegati in media per 4 ore e 21 minuti per persona: il 56,4% degli uomini e il 54% delle donne. Per quanto riguarda le fasce d'età, erano online nel giorno medio il 79,8% dei 18-24enni (pari a 3,4 milioni), l'83,8% dei 25-34enni (5,7 milioni), l'80,6% dei 35-44enni (7,2 milioni), il 78,2% dei 45-54enni (7,5 milioni), il 66,9% dei 55-64enni (5,4 milioni) e il 25,7% degli over 64enni (3,5 milioni).
Anche in giugno si confermano tra le prime sotto-categorie di siti e applicazioni le sotto-categorie ‘Search’, con il 95,5% degli utenti online nel mese (39,5 milioni), ‘Member Communities- Social Network’ con l'89% degli utenti (36,8 milioni), ‘Internet Tools/Web Services’ - servizi e strumenti online – con l'88,7% degli utenti (36,7 milioni), ‘Video/Movies’ con l'88,2% degli utenti (36,4 milioni) e ‘General interest portals & communities’ –portali generalisti - con l'87,3% degli utenti (36,1 milioni).
La sotto-categoria ‘Current Event & Global News’, che raggruppa i siti e le applicazioni delle testate giornalistiche online, con 35,1 milioni di utenti, raggiunge l'85% dell'audience online nel mese, seguita dalla sotto-categoria Instant Messaging, dedicata alla messaggistica istantanea, che raggiunge l'82% degli utenti online (34,1 milioni). A giugno, con l'avvicinarsi dell'estate, tra le sotto-categorie più consultate compare anche ‘Health Fitness & Nutrition' con quasi 27 milioni di utenti mensili, pari al 65,3% dell'audience online.
Sul sito Audiweb è anche disponibile il report Audiweb Week con la sintesi dell'audience online della settimana dal 12 al 18 agosto degli editori iscritti alla rilevazione Audiweb Daily/Weekly: settimana di Ferragosto, molto calda per gran parte delle testate giornalistiche online (sotto-categoria Current Event & Global News) che, nonostante la pausa estiva e il calo dei consumi ‘stagionale', registrano valori molto positivi legati a notizie di politica (crisi di Governo) o fatti di cronaca che hanno caratterizzato questo periodo.
Gedi Digital e Ziff Davis annunciano il lancio di Mashable Italia
online in settembre l'edizione italiana del sito web d'attualità statunitense, sotto forma di blog, su tecnologia ed entertainment. Tratterà di attualità, tendenze, intrattenimento e tecnologia, ospiterà le recensioni degli ultimi prodotti in uscita sul mercato e proporrà approfondimenti sulla cultura digitale. Core target, i Millennial
1 luglio 2019 - Partnership tra Gedi Digital, divisione del Gruppo Editoriale Gedi, e la digital media company globale Ziff Davis per dar vita a settembre a Mashable Italia (it.mashable.com), edizione italiana del sito web d'attualità statunitense, sotto forma di blog, su tecnologia ed entertainment. Sarà la prima edizione non inglese da quando il brand è diventato parte di Ziff Davis (j2 Global) nel 2017. Altre edizioni internazionali sono in Uk, Australia, Medio Oriente, Sud-est asiatico e India.
Mashable tratta di prodotti tecnologici e di innovazioni che permeano vite sempre più connesse alla rete. Da più di dieci anni offre contenuti autorevoli su tecnologia, intrattenimento e cultura a un pubblico globale di oltre 70 milioni di utenti unici. Un mix di trasparenza, umorismo e positività lo rendono unico nel panorama editoriale.
L'edizione italiana tratterà di attualità, tendenze, intrattenimento e tecnologia, ospiterà le recensioni degli ultimi prodotti in uscita sul mercato e proporrà approfondimenti sulla cultura digitale. Con uno sguardo internazionale e contenuti originali realizzati esclusivamente per il pubblico italiano, Mashable Italia sarà presente su Facebook, Twitter e Instagram. Il core target sono i Millennial.
Sara Bertuccioli, già social media editor de La Repubblica, coordinerà un team di redattori under 35 prevalentemente femminile. Mashable Italia sarà sotto la responsabilità editoriale di Andrea Galdi, direttore responsabile di Gedi Visual.
Al via il nuovo sito del Sole 24 Ore all'insegna di innovazione tecnologica e crossmedialità
lancio del sito mobile first e full responsive è accompagnato da un evento serale rivolto agli utenti pubblicitari, dalla diretta non stop domani #24OreForInnovation centrata sul tema dell'innovazione in tutti i suoi aspetti e da una campagna pubblicitaria di Havas Milan on air su stampa, web, radio e tv
25 giugno 2019 - Debutta oggi il nuovo sito del Sole 24 Ore all'insegna delle parole chiave innovazione tecnologica e crossmedialità. La nuova piattaforma tecnologica è interamente ottimizzata per una navigazione mobile first e full responsive, ricca di approfondimenti multimediali, ad uso i professionisti, imprenditori e manager.
Per comunicare la novità prendono il via oggi una serie di iniziative che prevedono un'attività di comunicazione basata sul digitale, con uso di video accanto ad attività sui social, su momenti di incontro con gli investitori pubblicitari e su interazioni con i lettori.
La campagna pubblicitaria, realizzata da Havas Milan, punta sulla capacità del nuovo sito di offrire in ogni momento contenuti approfonditi e affidabili in modo facile e immediato. La pianificazione, oltre che su tutti i mezzi del Gruppo 24 Ore, prevede le reti tv Discovery, Sky, La7 e Fox con video di 15’’ nonché i siti di Rai e Mediaset con video preroll e display. Si aggiunge una campagna social su Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn, in cui il video è utilizzato anche in chiave editoriale, con brevi filmati realizzati dalla redazione che illustrano le principali novità del sito.
La presentazione agli investitori pubblicitari è in programma questa sera a Villa Necchi Campiglio, seguita da una maratona di 24 ore centrata sul tema dell'innovazione in tutti i suoi aspetti. Hashtag: #24OreForInnovation. Domani dalle 8 alle 20 ci saranno le dirette video trasmesse sul sito con tema centrale l'innovazione, con brevi momenti di dibattito tra imprenditori, manager, professionisti e personaggi dello sport, della cultura e della moda sull'impatto del digitale sul loro settore e sul modo di lavorare.
Il nuovo sito www.ilsole24ore.com completa il percorso di rilancio editoriale dei mezzi del Gruppo 24 Ore, partito lo scorso anno col nuovo Sole 24 Ore e col rilascio della nuova app.
Facebook aggiorna il roster di agenzie globali
l'obiettivo di rilanciare l'immagine dopo gli scandali sul fronte privacy e gestione dei dati e di costruire brand che restino forti nel tempo, il nuovo chief marketing officer Antonio Lucio ha suddiviso gli incarichi secondo app. Ogilvy è stata incaricata su Instagram, Bbdo su WhatsApp, Droga5 sulla comunicazione corporate, Wieden + Kennedy su Facebook, Leo Burnett su Messenger
17 giugno 2019 - A nove mesi dall'ingresso come global chief marketing officer in Facebook, Antonio Lucio ha raccontato a The Wall Street Journal che verranno aumentati gli investimenti in comunicazione e che sono state decise nuove partnership con agenzie creative per le diverse aree di business.
Ogilvy (Wpp) è stata nominata agency of record per Instagram. Droga5, da poco acquisita da Accenture Interactive, è stato incaricata della comunicazione corporate, proprio grazie al peso globale di Accenture Interactive. Bbdo (Omnicom) è stata incaricata su WhatsApp, per la forza dell'agenzia nei mercati emergenti come Brasile e India, aree che mostrano un potenziale di crescita continuo per l'app di messaggistica. A Leo Burnett (Publicis Groupe) è stata affidato Messenger, piattaforma su cui si stanno concentrando gli sforzi sui fronti privaAntonio Luciocy e l'interoperabilità. Wieden + Kennedy continuerà a lavorare sul main brand Facebook per cui ha firmato la campagna 'More Together'. In più, il team interno Creative X si concentrerà sul canale ‘On-Platform’, sugli eventi, sui siti e i social post.
Gli obiettivi di Lucio, manager di grande esperienza che ha lavorato in HP, PepsiCo, Kraft General Foods, RJR Foods International e P&G, sono di rilanciare l'immagine del social dopo gli scandali sul fronte della privacy e della gestione dei dati e di costruire brand che restino forti nel tempo. È stato inoltre chiesto alle agenzie di accrescere nei team di lavoro la componente femminile e quella di persone di colore e con orientamenti sessuali alternativi, per una reale rappresentanza degli utenti. L'anno scorso il budget pubblicitario complessivo di Facebook è stato di oltre 380 milioni di dollari negli Usa (fonte, Kantar). A CannesLions 2019, che si è aperto oggi, Facebook è sponsor dei Glass Lions.
DHL Express Italy con Twiko Digital per consulenze a sostegno dell'eCommerce delle Pmi
player del trasporto espresso e la società di consulenza digitale si uniscono per supportare le aziende italiane nel processo di digital transformation e favorirne l'accesso alle opportunità che oggi offre l'eCommerce. Verrà creata una piattaforma di supporto completa per i merchant italiani
10 giugno 2019 - Partnership strategica tra DHL Express Italy (player nel trasporto espresso internazionale) e Twiko Digital (società di consulenza digitale in tecnologia, logistica, marketing digitale) che uniscono il know-how negli ambiti tecnologico, digitale e dei servizi logistici innovativi per dare un supporto consulenziale alle piccole e medie imprese italiane nel processo di digital transformation e ridurre il gap tra le conoscenze del mondo online dei clienti e quelle delle aziende, troppo spesso ancora poco digital-oriented.
“Vogliamo essere partner delle imprese che puntano all'internazionalizzazione grazie anche alle grandi opportunità di crescita che oggi offre l'eCommerce - ha affermato Simona Lertora, managing director marketing and business development di DHL-. Vogliamo supportare le aziende durante tutte le fasi della customer journey, fornendo una consulenza che sia non soltanto logistica, ma anche strategica e tattica”. Partendo dalla vision ‘connecting people, improving lives’, DHL si mette al fianco di chi investe sull'export del made in Italy in tutto il mondo e con Twiko Digital crea una piattaforma di supporto completa per i merchant italiani.
"La sfida digitale impone alle aziende di cambiare il modello di business. Questo cambiamento non è guidato dalle aziende, ma dal cliente stesso che oggi è digitale, al contrario di molte aziende – dice Nicola Antonelli, co-founder, insieme a Riccardo Verdoia, di Twiko Digital -. I clienti si aspettano contenuti e risposte rilevanti in relazione a ciò che fanno, al luogo e al momento in cui si trovano, adeguate al device che stanno usando. La strategia customer-centric impone alle aziende scelte rivoluzionarie, attraverso l'integrazione della tecnologia digitale in tutte le aree del business, e la definizione di una nuova cultura aziendale e una nuova catena del valore”.
Che la formazione delle competenze digitali sia destinata a diventare sempre più la chiave per lo sviluppo del digital retail lo ha attestato anche l'ultima indagine dell'Osservatorio eCommerce B2C-Consorzio Netcomm/School of Management del Politecnico di Milano, presentata al recente Netcomm Forum a Milano. Secondo i dati, l'eCommerce b2c in Italia supererà i 31,5 miliardi di euro nel 2019 (+15% rispetto allo scorso anno). La crescita è trainata più dagli acquisti di prodotto (+21%) che da quelli di servizio (+7%), con i prodotti che valgono ormai il 55% del totale dell'eCommerce. La penetrazione dell'online sugli acquisti retail nel 2019 supererà il 7%.
Moving Up e Tg|adv unite per creare una piattaforma cross-canale
due società partner convergono in un'unica struttura commerciale e tecnica per valorizzare al massimo quanto già gestito separatamente, ovvero la monetizzazione di property web, il digital out of home, il digital audio e il network mobile Ad Colony. Una nuova piattaforma offrirà all'investitore un'interfaccia unica per l'acquisto e il monitoraggio di tutti i media coinvolti
4 giugnAlberto Gugliada e Marco Valentio 2019 - Accordo di partnership tra Moving Up e Tg/Adv per mettere insieme le due realtà e creare una piattaforma al 100% cross-canale. Moving Up è una tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni per l'ad-tech (inventrice del digital out of home data driven), mentre Tg|adv è una concessionaria storica sul mercato digital con forte caratterizzazione consulenziale.
Unendo le risorse, le due società partner intendono costruire un digital hub in grado di offrire un prodotto che possa superare i confini tra l'online e l'offline. Convergono in un'unica struttura commerciale e tecnica finalizzata a valorizzare al massimo quanto già gestito separatamente: la monetizzazione di property web (con un network che conta oltre un miliardo di impression), il digital out of home (con una copertura del 75% sul mercato italiano), il digital audio (con un network di radio e web radio nazionali e locali in ampliamento) e il network mobile Ad Colony.
La nuova realtà metterà a sistema la cross-canalità digitale dell'offerta e presenterà nelle prossime settimane una nuova piattaforma in grado di offrire all'investitore un'interfaccia unica per l'acquisto e il monitoraggio di tutti i media coinvolti.
Marco Valenti, ceo di Moving Up, commenta: “L'unione tra queste due forze chiude il cerchio sulla ricerca da parte di Moving Up di portare sul mercato un'offerta competitiva e cross canale. Le specificità della nostra azienda, basate sull'aspetto di innovazione tecnologica, si uniscono a quelle di Tgadv. Iniziamo insieme il percorso per diventare uno tra i primi player indipendenti del mercato italiano e puntare all'internazionalizzazione del nostro prodotto”. Aggiunge Alberto Gugliada, ceo di Tg|adv: “Le nostre due realtà hanno Dna differenti ma risultano essere estremamente complementari. L'unione con Moving Up ci porta ad aprire i nostri orizzonti a una tendenza evolutiva che ormai permea la quotidianità: l'ingresso del digitale nel media tradizionale”.
Arriva in Italia su Facebook la funzione ‘Film’. Prima major a investirci, Warner Bros. Entertainment
funzione consente di visualizzare gli spettacoli cinematografici nelle vicinanze, informarsi su trailer, cast e descrizione, condividere le informazioni con gli amici, acquistare i biglietti. E offre opportunità per le major di rendere più interattiva l'esperienza cinematografica dei loro titoli
30 maggio 2019 - Facebook rende disponibile anche in Italia Film, nuova funzionalità dedicata agli amanti del cinema. Lanciata per la prima volta negli Usa e più recentemente in Uk e in Canada, Film consente di visualizzare gli spettacoli cinematografici nelle vicinanze, ovunque ci si trovi, e di condividere le informazioni con gli amici.
Per provare Film si deve accedere al menu generale di Facebook e selezionare l'icona con l'immagine di una bobina cinematografica. Appaiono due sezioni: 'Film' , con l'elenco degli spettacoli in programmazione, la descrizione, il trailer, le informazioni su cast e regista, e 'Cinema', con la lista delle sale, gli orari degli spettacoli e i link per acquistare il biglietto online.
Selezionati film e sala, i biglietti possono essere acquistati direttamente sul sito del cinema (se disponibile l'e-commerce), su cui viene effettuato il pagamento e completata la transazione. A fine procedura, il cinema invia all'acquirente una conferma via email con il codice a barre o il QR code dell'e-ticket (a seconda di quanto previsto dal suo sistema di e-commerce). Per chi farà like alla pagina del film in uscita o in programmazione, saranno disponibili i pulsanti 'Mi interessa' e 'Controlla Orari' per rimanere aggiornati sull'uscita del film nelle sale, nel primo caso, e di acquistare il biglietto nel secondo.
Ci sono varie opportunità per le major. Dal 3 giugno, saranno a loro disposizione delle opzioni per rendere più interattiva l'esperienza cinematografica dei loro titoli. Warner Bros. Entertainment Italia è una delle prime major a testare le nuove funzionalità per l'uscita nelle sale italiane di Godzilla II King of the Monsters, nuovo capitolo dell'universo MonsterVerse.
Sky lancia Breaking News, le notizie ultima ora di Sky Tg24 sui 200 siti del network Fluid Content
Content è una tecnologia che distribuisce contenuti video premium di Sky su 200 siti di tutte le categorie tematiche, tra cui AdnKronos, Fanpage, Fantagazzetta, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero. Da domenica 26 maggio con la maratona elettorale delle Europee è partito il servizio che aggiunge le notizie dell'ultima ora curate da SkyTg24
28 maggio 2019 - Sky lancia il servizio Breaking News sulla piattaforma ‘Fluid Content’, offrendo le più importanti notizie dell'ultim'ora in contemporanea su oltre 200 siti differenti. L'avvio è stato domenica 26 maggio con la maratona elettorale per le consultazioni Europee.
‘Fluid Content’ è una tecnologia che distribuisce contenuti video attraverso un network di 200 siti di tutte le categorie tematiche, dallo sport all'intrattenimento, dalle news al tempo libero, che possono così arricchire i contenuti con i video premium e in alta qualità di Sky. Raggiunge 200 milioni di visualizzazioni mensili ed è disponibile, tra gli altri, sui siti di AdnKronos, Fanpage, Fantagazzetta, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero, Tiscali. Dal 26 maggio si sono aggiunte le notizie di primo piano in diretta a cura di Sky Tg24.
In caso di notizie molto rilevanti, l'utente che sta usufruendo di ‘Fluid Content’ vede comparire sul player una barra rossa con il logo ‘Ultim'ora’ lampeggiante e il titolo della notizia. Segue un countdown che porta all'avvio dello streaming della diretta di Sky Tg24, preceduto da un pre-roll pubblicitario. Il video con la breaking news può durare fino a 30 minuti. L'utente può decidere ogni volta se seguire la breaking news o tornare al normale flusso delle videoclip del Fluid. Il link al sito di Sky Tg24 permette comunque di rimanere aggiornati sulla notizia in corso, anche al termine della diretta.
‘Fluid Content’ garantisce contenuti premium, selezionati e verificati, e i siti che ne fanno parte sono distanti da dinamiche di hating, non ospitano contenuti per adulti o fake news. La tecnologia utilizzata da Fluid, grazie alla correlazione semantica, è in grado di offrire contenuti in linea con gli interessi degli utenti.
In febbraio 33,2 milioni di italiani hanno navigato ogni giorno per 3 ore e mezza
28,7 milioni gli italiani che hanno navigato da smartphone nel giorno medio, 11,3 milioni quelli da Pc e 5 milioni da tablet. La total digital audience mensile è stata di 41,6 milioni di utenti unici. I siti e le app più visitati sono nell'ordine i motori di ricerca, su cui va la quasi totalità degli utenti online, poi i social, gli internet tools/web services, i video/movies e i portali generalisti
18 aprile 2019 - In febbraio la total digital audience, rilevata da Audiweb, è stata di 41,6 milioni di utenti unici complessivi (il 69,6% della popolazione), mentre nel giorno medio ha raggiunto 33,2 milioni di utenti (il 55,5% della popolazione dai 2 anni in su), online in media per 3 ore e mezza. In particolare, sono stati 11,3 milioni gli utenti online nel giorno medio da pc (il 18,9% della popolazione dai 2 anni in su), 5 milioni da tablet (l'11% dei 18-74enni) e 28,7 milioni da smartphone (il 64,3% dei 18-74enni).
Per quanto riguarda le caratteristiche demografiche, hanno navigato almeno una volta nel giorno medio in febbraio il 54,7% delle donne dai due anni in su (16,6 milioni) e il 56,4% degli uomini (16,6 milioni). I giovani che navigano abitualmente su internet sono oltre l'82% (4 su 5) con quote pari all'82,7% dei 18-24enni (3,6 milioni) e all'83,7% dei 25-34enni (5,7 milioni). Tutti gli altri segmenti della popolazione adulta risultano comunque coinvolti in modo significativo.
Nel giorno medio a febbraio gli utenti hanno trascorso in media online 3 ore e mezza. Hanno navigato complessivamente per 3 ore e 34 minuti le donne e 3 ore e 26 minuti gli uomini. Più in dettaglio, i 18-24enni hanno dedicato circa 4 ore all'online (3 ore e 52 da smartphone), con valori non molto diversi per i 25-34enni, online per 3 ore e 53 minuti, e per i 35-44enni, online per 3 ore e 43 minuti. Interessante il tempo dedicato all'online dagli over 64enni: 2 ore e 25 minuti.
Tra le sotto-categorie di siti e applicazioni più visitati nel mese di febbraio si confermano le sotto-categorie ‘Search’, che raggruppa i motori di ricerca, con 39,8 milioni di utenti unici mensili (il 95,7% degli utenti online); ‘Member Communities’, che raggruppa i social network, con 36,9 milioni di utenti (l'88,6%); ‘Internet Tools/Web Services’, con servizi e applicazioni per la fruizione di strumenti e servizi online, che raggiunge 36,7 milioni di utenti (l'88,2%); ‘Video/Movies’ con 36,7 milioni di utenti (l'88,2%); ‘General interest portals & communities’, che raggruppa i portali generalisti con 36,4 milioni di utenti (87,4%).
Raggiungono, tra le altre, valori altrettanto rilevanti le sottocategorie ‘Current events & global news’ con i siti di news online che raggiungono a febbraio 35 milioni di utenti unici, ‘Mass merchandiser’, la categoria che raggruppa siti di vendita online di prodotti mass market, con 33 milioni di utenti unici nel mese, ‘Corporate information', insieme di siti e applicazioni delle aziende online, con 30,9 milioni di utenti.
Nasce l'Osservatorio Nazionale Influencer Marketing, realtà non profit per fare cultura di settore
da Open-Box, propone best practice e dati sulla situazione del mercato italiano e organizza approfondimenti e momenti di confronto. Un primo report realizzato dal partner tecnologico Blogmeter evidenzia che due marketer su tre siano soddisfatti dei risultati ottenuti e intendano accrescere il budget per questo tipo di operazioni. Fashion, food & beverage e travel sono i settori che vi accedono di più. Il canale più utilizzato è Instagram
17 aprile 2019 - È operativo l'Osservatorio Nazionale Influencer Marketing (Omin), realtà non profit con la mission di informare e fare divulgazione sul settore, proponendo best practice e dati sulla situazione del mercato italiano e organizzando approfondimenti e momenti di confronto. Vuol diventare punto di riferimento per le diverse controparti: chi commissiona, chi crea e produce contenuti, chi regolamenta, chi informa.
Fondato da Matteo Pogliani, partner di Open-Box, l'Osservatorio ha come partner Comunicatica, Vidoser, ViralBeat e Friendz. Partner tecnologici sono Talkwalker, The Fool e Blogmeter. Iusve è partner istituzionale e accademico.
Le attività dell'Onim riguardano formazione, articoli, webinar, eventi, monitoraggio e report. Della realizzazione di studi e analisi si occupa Blogmeter, società italiana attiva nella social intelligence. Il primo report ha coinvolto nel 2018 oltre 400 utenti, tra marketer e influencer, per delineare lo stato dell'influencer marketing in Italia. Venti chart con approfondimenti mettono in luce aspetti come la soddisfazione, le attività, i canali utilizzati, ma anche la selezione e l'analisi dei risultati. Dai risultati del report emerge un mercato ancora giovane ma in crescita. La maggioranza dei marketer interpellati (il 67%) si dichiara infatti soddisfatta dei risultati ottenuti e soprattutto si dichiara pronta (il 67,5%) ad aumentare il budget 2019 per questo tipo di operazioni.
Passando agli obiettivi per cui l'influencer marketing viene al momento impiegato, il dato di maggiore rilevanza è legato all'awareness (19,5%), sintomo di un mercato che deve ancora formarsi pienamente. Non mancano però obiettivi più ‘strutturati’ come l'incremento della brand reputation (18,3%) e il rafforzamento della relazione con utenti e community (10,7%). Il report conferma come sia Instagram il canale social maggiormente utilizzato per i progetti con gli influencer (l'83% del campione lo usa da spesso a molto spesso), mentre Facebook viene utilizzato frequentemente (spesso dal 37% del campione) come supporto alle campagne realizzate proprio su Instagram. Infine, i settori merceologici che attualmente utilizzano con più frequenza l'influencer marketing sono il Fashion e il Food & Beverage (17,6%), seguiti dal Travel (12%).
“I risultati di questo e dei prossimi report – ha commentato Pogliani - hanno l'obiettivo di produrre una cultura specifica sull'influencer marketing, in modo da far crescere la coscienza di marketer e brand e spingerli ad avere un approccio più critico e strategico". È possibile, sia per aziende sia per privati, iscriversi all'Onim e accedere al report attraverso il sito www.onim.it.
Le raccomandazioni della Digital Chart diventano regole del Codice di Autodisciplina
più meri suggerimenti operativi per rendere trasparente la comunicazione commerciale digitale e riconoscibile come tale. Dal 29 aprile le raccomandazioni saranno inserite in un Regolamento parte integrante del Codice IAP, e al cui rispetto saranno tenuti tutti gli aderenti al sistema auto disciplinare. Per lo Iap è un punto d'arrivo di un percorso iniziato nel 2016, Ed è un'importante novità per l'influencer marketing
15 aprile 2019 - Le raccomandazioni della Digital Chart, il documento che dal 2016 raccoglie le indicazioni perché la comunicazione commerciale online sia in linea col Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, diventano vere e proprie regole da rispettare. Dal 29 aprile dovranno essere inserite in un apposito Regolamento parte integrante del Codice Iap, e al cui rispetto saranno tenuti tutti coloro che direttamente o indirettamente aderiscono al sistema auto disciplinare.
La Digital Chart è stata lo strumento attraverso cui l'Autodisciplina ha dato una prima risposta alla richiesta dei consumatori e del mercato per rendere 'trasparente' la comunicazione commerciale digitale e renderla riconoscibile come tale. Ha fornito suggerimenti operativi per consentire, da un lato, agli utenti di riconoscere sempre i contenuti promozionali rispetto a quelli di altro tipo e, dall'altro, agli operatori di realizzare contenuti corretti per non incorrere in sanzioni. Tra l'altro, lo scorso novembre, l'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha aperto all'adesione degli influencer, invitandoli ad associarsi (vedi news del 28 novembre).
Le linee guida della Digital Chart sono diventate un punto di riferimento per gli operatori del digitale, in primis nell'ambito dell'influencer marketing. E ora da raccomandazioni diventano regole. Sul piano dell'inquadramento nel Codice Iap di questa novità, il rinvio al Regolamento si troverà nell'art. 7, da sempre dedicato al tema della riconoscibilità del messaggio pubblicitario, per l'occasione opportunamente modificato. Un'integrazione espliciterà che "per quanto riguarda talune forme di comunicazione commerciale diffuse attraverso internet, i principali idonei accorgimenti sono indicati nel Regolamento Digital Chart”.
Il Regolamento Digital Chart indica per ognuna delle più diffuse forme di comunicazione commerciale digitale, quali l'endorsement da parte di influencer e celebrity, la pubblicità native, i social network, i siti di content sharing, l'in app advertising e l'advergame, gli accorgimenti attraverso cui il requisito della riconoscibilità richiesto dall'art. 7 del Codice si considererà soddisfatto. Per ciascuna di queste forme sono indicate le diciture e gli hashtag da adottare.
Il segretario generale Iap, Vincenzo Guggino, ha dichiarato: “L'inserimento della Digital Chart nel Codice rappresenta l'apice di un percorso che l'Istituto ha intrapreso alcuni anni fa. Una strada all'inizio considerata di difficile percorribilità. data la connaturata complessità ed eterogeneità degli operatori della rete, da molti ritenuti 'allergici' alle regole. In poco tempo l'Istituto, con il convinto supporto del mondo aziendale, ha, invece, proposto il paradigma della trasparenza al mondo degli influencer che ha in buona parte aderito, visti i risultati di una recente ricerca secondo cui nel 2018 l'utilizzo di segni distintivi della comunicazione commerciale risulta incrementato del 235%” (M.O.)
Canale Benessere, nuovo look e Assistente Google integrato per il sito GialloZafferano
brand del Gruppo Mondadori amplia il sito con un canale dedicato alle ultime tendenze in ambito food e diventa 'vocale' grazie all'integrazione diretta con l'Assistente Google che leggerà ogni ricetta. Il lancio ha come main sponsor iniziale Activia di Danone e il supporto di una campagna di CasiraghiGreco&
2 aprile 2019 - GialloZafferano, brand dedicato alla cucina del Gruppo Mondadori, amplia i contenuti del sito col nuovo canale ‘Benessere’, dedicato alle ultime tendenze in ambito food. Caratterizzata dal colore verde, la sezione propone oltre 800 ricette selezionate in base agli ingredienti e ai metodi di cottura più salutari e leggeri, arricchite da informazioni nutrizionali.
Un nuovo look, uno stile più fresco e un set di contenuti integrativi riguardano anche il resto del sito. Tutte le 4.400 ricette di GialloZafferano contengono ora altre informazioni come calorie e valori nutrizionali fondamentali, e per ogni piatto forniscono indicazioni riguardanti intolleranze e regimi alimentari. GialloZafferano diventa inoltre il primo sito 'vocale' di cucina in Italia, in grado di 'parlare' agli utenti grazie all'integrazione diretta con l'Assistente Google che leggerà ogni ricetta, dando all'utente l'opportunità di cucinare senza allontanarsi dai fornelli.
A supporto delle novità è prevista una campagna b2b e b2c con creatività di Casiraghi Greco &, articolata su testate digital, social e print di settore, il circuito out of home iDD e sui principali brand del Gruppo Mondadori in target. Il lancio del nuovo GialloZafferano ha come main sponsor per la prima settimana Activia di Danone.
In vista delle Europee, Facebook introduce strumenti per la trasparenza degli annunci politici
evitare interferenze straniere, gli inserzionisti della Ue dovranno essere autorizzati nel loro Paese a pubblicare annunci relativi alle elezioni europee. Questi verranno etichettati e si saprà chi li finanzia e quanti li visualizzano. Ci sarà l'archivio consultabile ‘Libreria Inserzioni’. Le nuove regole non riguardano le news
1 aprile 2019 - In vista delle Elezioni Parlamentari Europee di maggio, Facebook introduce anche in Europa strumenti per la trasparenza della pubblicità politica e quando si tratta di temi di interesse pubblico. L'ha annunciato Richard Allan, vice presidente global policy solutions, indicando l'obiettivo di tutelare l'integrità delle elezioni e impedire che la pubblicità online venga usata per interferenze straniere (si pensi alle presidenziali Usa del 2016).
Tutti gli inserzionisti della Ue dovranno essere autorizzati nel loro Paese a pubblicare annunci relativi alle elezioni europee e dovranno fornire un documento di identità. “Utilizzeremo - spiega Allan - una combinazione di sistemi automatizzati e di segnalazioni degli utenti per applicare queste regole. Sappiamo che ci sono persone che cercano di aggirare qualsiasi sistema, ma siamo sicuri che questi strumenti rappresenteranno una vera barriera per chiunque pensi di usare i nostri annunci per interferire nelle elezioni dall'esterno del Paese”.
Per aumentare la trasparenza, inoltre, tutti gli annunci relativi alla politica e a temi di interesse pubblico su Facebook e Instagram dovranno essere chiaramente etichettati, indicando chi paga per l'annuncio. Cliccando sull'etichetta, l'utente potrà avere maggiori informazioni, tipo il budget della campagna associato a un singolo annuncio e quante persone l'hanno visualizzato, la loro età, posizione e sesso.
Tutti coloro che intendono promuovere delle campagne politiche sono invitati ad avviare subito il processo di autorizzazione. Da metà aprile, Facebook inizierà a a bloccare gli annunci politici o relativi a temi di interesse pubblico che non siano stati registrati correttamente.
Le nuove regole riguardano non solo gli annunci che sostengono il voto per candidati o partiti politici, ma anche quelli che toccano argomenti altamente politicizzati, come, ad esempio, l'immigrazione, senza supportare esplicitamente un candidato o un partito. Gli articoli giornalistici sui temi politici, anche se sponsorizzati sul social, saranno distinti dagli annunci elettorali e la copertura mediatica delle elezioni non sarà limitata dalle nuove regole.
Nasce, inoltre, la Libreria Inserzioni dove saranno visibili gli annunci che sono stati classificati come relativi alla politica o a temi altamente politicizzati, che verranno mantenuti nell'archivio per sette anni. Cliccando su ‘Vedi dettagli annuncio’ si avranno informazioni relative al numero di volte che l'annuncio è stato visto e ai dati demografici del pubblico raggiunto.
Facebook invita gli utenti a segnalare eventuali annunci non etichettati legati alla politica o a temi di interesse pubblico.
Sono 32 milioni i mobile surfer italiani e il mobile adv ha superato gli 1,4 miliardi. Ma l'83% va agli Ott
mobile ha sostituito il Pc che rimane dominante solo per gli acquisti e nel contesto lavorativo. Il 41% dei mobile surfer naviga ormai solo da smartphone e tablet, e le imprese italiane stanno aumentando l'utilizzo del mobile a supporto delle strategie di comunicazione, marketing e vendita. L'adv via mobile è arrivato così a pesare quasi per la metà sugli investimenti pubblicitari online e per il 17% sul complesso di quelli in tv, stampa, radio, internet. Ma è un mercato altamente concentrato, dove predominano gli Ott. L'analisi dell'Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano
29 marzo 2019 - Secondo l'Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, oltre 32 milioni di italiani utilizzano ogni mese dispositivi mobili (smartphone e tablet) per collegarsi a internet, pari all'82% della popolazione online (dato Camscore). In più, di questi il 41% naviga solo da mobile. L'advertising via mobile supera 1,4 miliardi di euro e arriva a pesare quasi per la metà (47%) sugli investimenti pubblicitari online e per il 17% del totale mezzi (tv, stampa, radio, internet).
Cresce in parallelo l'uso da parte delle imprese italiane del mobile a supporto delle strategie di comunicazione, marketing, vendita e customer care: “Il mobile è la chiave per chiudere il cerchio tra mondo digitale e fisico - afferma Raffaello Balocco, responsabile scientifico dell'Osservatorio -. Consente, ad esempio, di intercettare l'utente in prossimità di un punto vendita, di usare applicazioni che migliorino l'esperienza in negozio, di fornire dati a supporto della pianificazione su mezzi pubblicitari tradizionali come le affissioni. Per questo, grazie allo sfruttamento delle molteplici tipologie di dati presenti sul mercato e all'opportunità della geo-localizzazione, nel 2018 sono cresciuti gli investimenti con obiettivi di drive to store e si sono diffusi modelli di misurazione dell'impatto delle campagne pubblicitarie e promozionali sul punto vendita (o di interesse) fisico”.
Complessivamente i navigatori mobile spendono 60 ore al mese, quindi circa 2 ore al giorno, collegati a internet da dispositivi mobili, pari al 75% del tempo speso online. Stando all'indagine svolta dall'Osservatorio in collaborazione con Doxa, per il 43% dei Mobile Surfer, questo ha già sostituito o sta sostituendo per molte attività il Pc, in particolare per quanto riguarda l'utilizzo a scopo privato (mentre il Pc rimane dominante nel contesto lavorativo). Relativamente alle attività svolte da mobile, è in aumento la percentuale di utenti che usa lo smartphone per leggere e scrivere email, andare sui social, fruire di contenuti video, ecc.
Per quanto riguarda gli acquisti, invece, il Pc rimane dominante: solo il 17% dei Mobile Surfer afferma di fare acquisti online prevalentemente da smartphone. I numeri del Mobile Commerce (ossia l'eCommerce B2c da smartphone) crescono comunque in maniera significativa: nel 2018 in Italia sono stati superati gli 8,4 miliardi di euro, con un incremento del 40% rispetto al 2017. Gli acquisti online generati attraverso questo dispositivo costituiscono così il 31% dell'eCommerce totale (contro il 25% nel 2017 e il 4% nel 2013).
In media ogni navigatore Mobile Surfer ha installato 22 App, ma ne utilizza meno della metà (12), un numero che scende a 9 se si considerano le App usate nell'ultimo mese e a 4,5 usate nell'ultimo giorno.
“Nel 2018 il mercato del Mobile Advertising in Italia cresce ancora in maniera significativa (+28%), raggiungendo un valore di poco superiore agli 1,4 miliardi di euro e arrivando a pesare quasi la metà (47%) degli investimenti dell'internet advertising e il 17% del totale mezzi - dichiara Marta Valsecchi, direttore dell'Osservatorio Mobile B2c Strategy -. Ma ben il 95% della crescita è legata agli Over the Top (Ott). È un mercato altamente concentrato e questi giganti ne detengono l'83%, quota ancora superiore a quella sul totale internet advertising che è pari al 75%”.
A livello di formati si registrano andamenti in linea con quanto accade sul mercato del digital advertising. Risulta predominante infatti la componente di Display Advertising (video esclusi) che vale il 39% del mercato (+19% rispetto al 2017): all'interno di questa fetta cresce in particolare, anche se marginale in valore assoluto, il Native Advertising, grazie alla caratteristica dei formati di risultare meno invasivi agli occhi dell'utente e di ottenere in alcuni casi anche performance migliori rispetto al desktop. Il formato Video cresce con un tasso superiore a quello del mondo digital (+40%) e per il terzo anno consecutivo è tra i formati con l'incremento maggiore, arrivando a valere il 34% del mercato: all'interno di questa tipologia crescono sia la parte di video in-stream (ossia spazi pubblicitari all'interno di un contenuto video) sia quella di video out-stream (video interamente pubblicitari non contenuti in un altro video). Tali formati risultano particolarmente apprezzati dalle aziende per la loro capacità di ottenere un engagement dell'utente superiore agli altri, soprattutto se sviluppati con creatività adatte alla navigazione da mobile. La Search cresce quasi in linea con il mercato (+25%) e mantiene lo stesso peso dell'anno scorso (22%). Infine, continuano ad avere quote marginali sul totale mercato gli investimenti in Classified (che valgono il 4% del mercato) e in Sms Advertising (1% del mercato).
Il mobile è ormai un elemento imprescindibile nella strategia web delle principali aziende italiane: il 99% di queste ha, infatti, un sito ottimizzato per la fruizione dal piccolo schermo (Mobile Site), percentuale in crescita rispetto al 96% del 2017. I Mobile Surfer valutano discretamente (voto 7 su 10) la navigabilità dei siti da mobile, ma poco meno della metà afferma che spesso o qualche volta ha dovuto cambiare sito per problemi di usabilità.
Il 90% dei Mobile Surfer afferma di ricevere almeno sporadicamente Sms di marketing e di servizio da parte delle aziende di cui è cliente (Mobile Messaging) e considera tali comunicazioni un'opportunità nel 44% dei casi. Gli Sms ricevuti provengono principalmente da Telco (secondo il 54% degli utenti), da retailer di Abbigliamento e Accessori (42%) e da Banche (39%). Tra le imprese italiane continua a crescere l'utilizzo di Sms per l'invio di comunicazioni e messaggi di servizio (sia promozionali sia transazionali): nel 2018 sono stati inviati 4,2 miliardi di messaggi, con un incremento del 6% rispetto al 2017.
La metà della popolazione che naviga da smartphone utilizza già comandi vocali, oltre un terzo (il 34%) si rivolge ai chatbot per migliorare la relazione con i brand e ricevere supporto in tempo reale. Il 42% accede alle app attraverso parametri biometrici (come impronta digitale e riconoscimento facciale) che sostituiscono le password.
Via libera del Parlamento Ue alla riforma del copyrigth online
direttiva intende garantire anche nell'online i diritti e gli obblighi del diritto d'autore validi nel mondo offline. Gli Ott saranno responsabili dei contenuti caricati dagli utenti. Creatori ed editori di notizie potranno negoziare compensi con le piattaforme. Sono esclusi dalla tutela dei diritti d'autore meme, link ad articoli di attualità accompagnati da brevi estratti e le enciclopedie online senza fini commerciali come Wikipedia. Esprimono soddisfazione Fieg e Iab Italia, ma il Governo giallo-verde continua a essere contrario
27 marzo 2019 - Il Parlamento europeo ha dato il via libera con 348 voti favorevoli contro 274 contrari (36 gli astenuti) alle nuove regole sul diritto d'autore in internet, che consentiranno a creatori ed editori di notizie di negoziare compensi con i giganti del web come YouTube, Facebook e Google News. Questi diventano direttamente responsabili dei contenuti caricati sui loro siti dagli utenti.
La direttiva intende garantire anche nell'online i diritti e obblighi del diritto d'autore validi nel mondo offline e aumentare le possibilità dei titolari dei diritti - musicisti, artisti, creativi, editori - di negoziare accordi migliori sulla remunerazione derivata dall'utilizzo delle loro opere diffuse sulle piattaforme web. Gli editori della stampa acquisiscono il diritto di negoziare accordi (che restano facoltativi) sui contenuti editoriali utilizzati dagli aggregatori di notizie.
Internet rimarrà comunque uno spazio aperto di libertà di espressione e per gli utenti tutto resta come prima, senza costi per i link e gli snippet brevi (corte frasi di presentazione di un articolo nei feed di notizie di Google o sulle bacheche Facebook) che restano fuori dalla tutela dei diritti d'autore. Così come la riforma del copyright non impone filtri all'upload dei contenuti, non riguarda il caricamento di opere su enciclopedie online senza fini commerciali come Wikipedia, o su piattaforme software open source come GitHub e non limita la libertà di satira né l'utilizzo di meme. Prevede inoltre deroghe chiare per tutelare start-up, micro e piccole imprese.
Per Antonio Tajani, presidente dell'Europarlamento, è la fine del far-west digitale grazie a regole moderne al passo con lo sviluppo delle tecnologie: “L'Unione potrà beneficiare di regole moderne ed eque per la tutela dei diritti d'autore. Le industrie culturali e creative sono uno dei settori più dinamici dell'economia europea, da cui dipendono il 9% del Pil e 12 milioni di posti di lavoro. Senza norme adeguate per proteggere i contenuti europei e garantire un'adeguata remunerazione per il loro utilizzo online, molti di questi posti sarebbero stati a rischio, così come l'indotto”. E ancora: “Abbiamo riportato equità e fatto chiarezza, sottoponendo i giganti del web a regole analoghe a quelle a cui devono sottostare tutti gli altri attori economici”. Per Tajani riforma assicura una vera libertà di stampa e contrasta anche il fenomeno delle fake news, salvaguardando l'indipendenza e la qualità dei media.
Soddisfazione da parte di Iab Italia. Il presidente Noseda ha chiesto, tuttavia, che si continui a lavorare per affiancare “altre norme europee che pongano le basi per un mercato più equo e sostenibile, a partire da una web tax che vada a colpire solo le situazioni di reale abuso”. Soddisfazione anche da parte della Fieg. Per il presidente Andrea Riffeser Monti è “l'affermazione di un principio a tutela dei valori democratici europei di una stampa libera e indipendente e a garanzia della centralità del suo ruolo nella società contemporanea”.
Spetterà ora agli Stati membri dare l'ultimo ok alla direttiva. Resta da vedere come verrà recepita in Italia. Sono contrari Lega e M5S i cui eurodeputati hanno votato contro, mentre hanno votato a favore della riforma Forza Italia e la maggioranza del Pd. L'M5S ritiene che la direttiva sarà un danno per le realtà editoriali minori, così ha dichiarato Vito Crimi, sottosegretario con delega all'informazione e all'editoria, agli Stati Generali del settore: “Tante piccole realtà possono sopravvivere grazie al traffico generato e alla pubblicità che i grandi operatori del web sono disposti a pagare”. Peccato che si tratti nella stragrande maggioranza dei casi di pagamenti irrisori.
È online economia.corriere.it, nuovo canale economico di Corsera
nuovo sito dell'area economica del quotidiano propone aggiornamenti e approfondimenti curati per essere uno strumento al fianco di chi investe. Prevede nove canali e due Newsletter quotidiane. Il lancio è supportato da una promozione in cut price a Naviga+ e da una campagna di Hi! Comunicazione
26 marzo 2019 - Corriere della Sera presenta economia.corriere.it, nuovo sito dell'area economica del quotidiano, con aggiornamenti minuto per minuto e approfondimenti curati dalla redazione economica, per essere uno strumento al fianco di chi investe. Tra i temi trattati, gli andamenti delle borse internazional, le principali notizie dal mondo della finanza e della politica economica (con approfondimenti e analisi degli esperti), le interviste ai protagonisti, le storie delle imprese che ce l'hanno fatta. il mondo delle partite Iva e dei professionisti. Nove i canali: finanza, risparmio, tasse, consumi, casa, pensioni, imprese, innovazione e lavoro. Due le newsletter quotidiane faranno da reminder dei principali fatti economici e delle opinioni per orientarsi nel mondo dell'economia: 'Ore 18' e Opinioni’, con il meglio degli approfondimenti economici della settimana, a cura delle principali firme di Corriere della Sera.
Pianificano economia.corriere.it per tutto il primo mese Abi Lab, American Express, Ford, Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Porto Mirabello.
Per il lancio del nuovo canale, dal 25 marzo al 1° aprile Corriere della Sera offre l'abbonamento Naviga+ con accesso illimitato a tutti gli articoli di corriere.it al prezzo di 1 euro al mese per 6 mesi (anziché 9,99). Il lancio del nuovo canale è, inoltre, sostenuto da una campagna di comunicazione, realizzata da Hi! Comunicazione, pianificata sui mezzi Rcs, con spot sulle reti Rai, Sky e La7, sul digital e sui social.
Poligrafici, Linkiesta, Gedi, 1988 Sesaab e Ced finanziati per 1,5 milioni nel 6° e ultimo round della DNI di Google
è conclusa l'iniziativa lanciata nel 2015 a sostegno del giornalismo di qualità in Europa attraverso tecnologia e innovazione. Nel complesso, il Fondo DNI ha finanziato 662 progetti in oltre 30 paesi e, solo in Italia, 44 per oltre 10 milioni. Ora è in corso la Google News Innovation Challenge a favore dell'editoria locale
22 marzo 2019 - Sono cinque i progetti italiani selezionati nel 6° e ultimo round di finanziamenti del fondo per l'innovazione della Digital News Initiative, l'iniziativa lanciata nel 2015 da Google a sostegno del giornalismo di qualità in Europa, attraverso tecnologia e innovazione. I cinque progetti che riceveranno nel complesso un finanziamento di 1,5 milioni di euro sono stati presentati da Poligrafici Editoriale (Gruppo Monrif), Linkiesta.it, 1988 (S.E.S.A.A.B.), Gedi News Network (GNN), Ced Digital & Servizi.
In un blogpost, Ludovic Blecher, head of GNI Innovation, fa il punto sull'impatto che il Fondo ha avuto sul giornalismo europeo nei tre anni. Solo nell'ultimo round sono stati stanzianti 25 milioni di euro per sostenere 103 progetti in 23 paesi. Nel complesso, con il Fondo DNI Google ha finanziato 662 progetti in oltre 30 paesi e, solo in Italia, ne sono stati finanziati 44 per un totale di oltre 10 milioni di euro.
Come negli scorsi round – scrive Blecher - siamo rimasti positivamente colpiti dalla varietà e dalla qualità dei progetti che sono stati inviati. Sono 162 le candidature frutto di collaborazioni tra editori, startup e realtà accademiche. Inoltre, circa il 52% delle 351 candidature sono state presentate da organizzazioni che non hanno mai attinto ai finanziamenti del Fondo DNI prima d'ora.
È stato chiesto ai candidati che presentavano progetti di dimensiono grandi (fino a 1 milione) e medie (fino a 300.000 euro) di focalizzarsi su una delle questioni più impellenti per il mondo dell'informazione: la diversificazione dei ricavi. C'è stata una grande varietà di approcci innovativi. I progetti dedicati all'Intelligenza Artificiale e al Machine Learning sono stati ancora una volta quelli su cui i partecipanti si sono focalizzati di più da un punto di vista tecnologico, e le candidature del sesto round hanno dimostrato un forte interesse nell'esplorare modi nuovi per incrementare gli abbonamenti, creare nuovi modelli di pagamento e trovare nuove modalità per ridurre al minimo il tasso di abbandono dei lettori. Per quanto riguarda la categoria dei prototipi (con finanziamenti fino a 50.000 euro), i candidati hanno presentato molte nuove idee stimolanti.
Ora tocca alla Google News Innovation Challenge, lanciata un anno fa per sostenere l'editoria locale con uno stanziamento di 300 milioni di dollari. Dopo aver lanciato il progetto pilota attualmente in corso in Asia, la GNI Innovation Challenge arriverà anche in Europa. Le domande potranno essere presentate in primavera, con date e criteri di ammissione che saranno annunciati a breve. Info su https://newsinitiative.withgoogle.com.
Nasce la Federazione del Digitale con obiettivo l'evoluzione digitale del Paese
da Netcomm e da Iab Italia, aperta ad associazioni sia di imprese che di persone, la Federazione mira a una crescita sostenibile ed etica a favore di cittadini e imprese, grazie all'evoluzione di un comparto che già vale quasi il 4% del Pil. Attiverà studi, ricerche, iniziative varie e formazione. Ne è presidente Roberto Liscia di Netcomm e vice presidente Carlo Noseda di Iab Italia
18 marzo 2019 - È stata presentata ufficialmente durante la Milano Digital Week, al convegno 'Il valore strategico del digitale per il sistema Paese', la neo costituita Federazione del Digitale, organismo voluto da Netcomm (Consorzio del commercio digitale italiano) e Iab Italia (charter italiano dell'Interactive Advertising Bureau) per promuovere e sviluppare l'evoluzione digitale nel Paese, generando una crescita sostenibile ed etica a favore dei cittadini e delle imprese. Ne è presidente Roberto Liscia e vice presidente Carlo Noseda, rispettivamente presidenti di Netcomm e Iab Italia.
"La Federazione – ha dichiarato Liscia – è aperta ad associazioni di imprese e ad associazioni di persone che sono interessate e intendono essere propositive sul tema della trasformazione digitale. Vogliamo fornire proposte sostenibili ed etiche a favore di cittadini e imprese". La Federazione instaurerà tavoli tematici per individuare temi da trattare e obiettivi da raggiungere. Farà formazione per intervenire contro quel debito di conoscenza che porta a un ritardo epocale del sistema Paese sul fronte dell'adozione del digitale, un Paese che non esprime una domanda di innovazione, così che la politica se ne interessa marginalmente. Del resto, come fa notare Stefano Quintarelli, chairman of the Steering Committee presso l'Agenzia per l'Italia Digitale, "siamo un Paese vecchio e indebitato, che fa richieste di sicurezza e welfare, ma con scarsa propensione per l'innovazione. Così non si fanno policy in questo senso. E i talenti vanno all'estero". Per non parlare della resistenza della Pubblica Amministrazione, soprattutto della burocrazia ai livelli intermedi, verso una concreta trasformazione digitale dei modelli.
Comunque in Italia il settore è in continua crescita sia in termini economici che occupazionali. Secondo una recente ricerca congiunta di Iab Italia e EY, nel 2018 in Italia il valore del digitale a perimetro ristretto, considerando solo gli investimenti in attività del tutto digitali, ammonta a 65 miliardi di euro, in aumento dell'11,6% rispetto al 2017 e del 22% rispetto al 2016. E-commerce e online advertising sono i due comparti che contribuiscono maggiormente alla crescita, che genera un incremento anche nell'occupazione: il numero di lavoratori del settore è passato dai 253.000 del 2017 ai 285.000 del 2018 (+12,7% anno su anno). Nel complesso il mercato del digitale in Italia vale il 3,7% del Pil.
“I nostri interlocutori saranno privati e istituzionali, italiani e internazionali – ha aggiunto Carlo Noseda – La Federazione del Digitale sarà l'hub del cambiamento per l'Italia e portavoce di nuovi valori”. In un'Italia in cui sono più digitalizzate le persone delle imprese, uno degli obiettivi strategici sarà di portare il più possibile il digitale nelle piccole e medie imprese.
In lancio anche in Italia MSL Fluency, servizio end-to-end per l'influencer marketing
Italia comincerà a testare in aprile il nuovo tool che unisce intelligenza umana, tecnologia e machine learning per potenziare l'influencer marketing. MSL Fluency sarà disponibile in più di 35 paesi
13 marzo 2019 - MSL, network di relazioni pubbliche e di comunicazione integrata di Publicis Groupe, lancia MSL Fluency, servizio globale end-to-end che unisce intelligenza umana, tecnologia e machine learning per potenziare l'influencer marketing e gestirne le campagne. Sarà disponibile in più di 35 paesi entro la fine di marzo.
MSL Italia comincerà a testare il nuovo tool in aprile. “Nel corso di questi anni abbiamo perfezionato la nostra proposta sull'influencer marketing, integrando dati relativi al target e di ritorno sull'investimento. Sulla base di questa esperienza abbiamo sviluppato un tool proprietario ” dice Daniela Canegallo, ceo di MSL Italia.
MSL Fluency integra l'esperienza dei suoi professionisti con una piattaforma tecnologica personalizzata, che lavora simultaneamente sull'identificazione degli influencer, la gestione delle campagne, la loro misurazione e amplificazione. Questo è possibile utilizzando dati e analytics sull'intero spettro delle campagne di influencer, abbinando gli influencer più adatti alle specifiche necessità del cliente attingendo da un database globale che raccoglie più di 5 milioni di nomi. Gli strumenti antifrode sono un'altra delle dotazioni chiave del servizio.
La misurazione in tempo reale è un elemento fondamentale di MSL Fluency: il servizio dispone di una dashboard personalizzata che integra i KPI dei clienti con pattern di performance data-driven, mostrando quali contenuti e quali influencer hanno avuto il maggiore impatto.
In arrivo da Auditel i dati d'ascolto della tv da device digitali
il compimento del percorso di innovazione intrapreso nel 2018, con il Super Panel di 16.100 famiglie pari a 41.000 individui e con la produzione quotidiana dei dati di fruizione da smartphone, pc, tablet, smart tv e dispositivi Ott. La share addizionale sarà fornita ogni giorno alle 17. l mercato avrà così a disposizione la total audience
1 marzo 2019 - Nella Relazione Annuale alla Camera, il presidente dell'Auditel, Andrea Imperiali, ha annunciato che saranno resi pubblici a breve i risultati degli ascolti tv anche dai device digitali. È il compimento del percorso di innovazione intrapreso nel 2018, con il Super Panel di 16.100 famiglie (41.000 individui) e con la produzione quotidiana da dicembre dei dati relativi agli ascolti da smartphone, pc, tablet, smart tv e vari dispositivi Ott, a cura di ComScore. Il titolo della relazione era appunto ‘La grande sfida della rilevazione dei device digitali’.
Si tratta un passaggio fondamentale che Auditel offre all'industria televisiva e gli investitori pubblicitari: "Incalziamo sul terreno della trasparenza e della certificazione dei dati quei soggetti che fino ad oggi sono sfuggiti a ogni controllo o certificazione" ha detto Imperiali, che ha parlato anche di "primato a livello continentale, realizzato in tempi record, ovvero un anno e mezzo tra progettazione e realizzazione, combinando infrastrutture estremamente sofisticate con scelte tecnologiche e metodologiche d'avanguardia”. Consentirà di intercettare i nuovi modelli di consumo e i nuovi comportamenti di fruizione dei contenuti, divenendo uno standard digitale certifiAndrea Imperialicato e condiviso da tutti i soggetti del mercato.
La share addizionale da device digitali sarà fornita ogni giorno alle 17 (mentre i dati tradizionali vengono resi pubblici alle 10) fornendo gli ascolti sia dei contenuti editoriali sia di quelli della pubblicità. Il mercato avrà così a disposizione la total audience, integrazione degli ascolti della tv tradizionale e di quelli usufruiti da device digitali, secondo metriche omogenee.
Dopo quasi tre mesi di analisi di questi dati, nella Relazione vengono anticipate alcune macro tendenze. In primo luogo, la rilevazione dell'ascolto sui device digitali restituisce ai broadcaster una parte dell'erosione che ha interessato la tv tradizionale, facendo emergere un ascolto fin qui non misurato. I punti di share addizionale appaiono complessivamente contenuti, ma distribuiti in modo non lineare, bensì secondo logiche del tutto nuove. I programmi la cui struttura narrativa è organizzata per clip, e pensata per intercettare i target giovani, beneficiano di un ascolto addizionale sui device digitali che può arrivare a raddoppiare, o addirittura triplicare, l'ascolto rilevato sulla sola tv tradizionale. La fruizione, tipicamente on-demand, è caratterizzata da un consumo rapido, prevalentemente in mobilità, con livelli di attenzione elevati e una visione individuale del contenuto tv che si potrebbe riassumere con la formula ‘meno tempo, più attenzione, più scelta’. Warning: Use of undefined constant Messaggio - assumed 'Messaggio' (this will throw an Error in a future version of PHP) in D:\inetpub\webs\ideeideasit\lista.php on line 79
Nasce D-Avengers, community tra protagonisti della metamorfosi digitale
luogo di incontro e confronto tra persone interessate a interrogarsi sulla trasformazione digitale in atto nelle aziende, nella vita delle persone, nella società tutta. Promossa da Aica con SDA Bocconi, l'iniziativa avvierà l'attività pubblica in occasione della Milano Digital Week. È previsto un primo ciclo di incontri imperniato sull'Intelligenza Artificiale, articolato in quattro appuntamenti
27 febbraio 2019 - È stata presentata a Milano D-Avengers, community tra i protagonisti della trasformazione digitale, promossa da Aica, associazione dedicata alla diffusione della cultura digitale in Italia, con il contributo scientifico di SDA Bocconi. Accoglie esperti di tecnologia ma anche persone con funzioni aziendali diverse che desiderano creare e condividere un patrimonio di conoscenze ed esperienze per renderlo disponibile al pubblico. Vi possono fare parte esperti di tecnologia, responsabili Hr e tutti coloro che vedono mutare il proprio mestiere per effetto del digitale.
L'obiettivo è di far capire a che punto siamo realmente con la tecnologia e soprattutto con le sue applicazioni reali nelle aziende. Qual è lo scenario tecnologico, come stanno cambiando le professioni, quali sono le competenze necessarie dal punto di vista della realtà quotidiana degli individui e delle aziende, che cosa ci aspetta nel futuro prossimo sul piano culturale, economico, della qualità della vita. Sono questi alcuni dei temi al centro delle riflessioni della community.
D-Avengers sarà propulsore di innovazione a più livelli. Aiuterà le aziende a orientarsi nell'ecosistema digitale e metterà disposizione testimonianze e contenuti attraverso nuovi strumenti e cicli di incontri. La community avvierà la sua attività pubblica con quattro appuntamenti dedicati all'Intelligenza Artificiale con titolo 'L'alba del pianeta delle macchine: la rivoluzione?'.
Il primo sarà il 14 marzo in occasione della Milano Digital Week, promossa dal Comune del capoluogo lombardo, che patrocina il progetto. Si terrà presso la Libreria Egea a Milano e avrà come titolo ‘Lo stato dell'arte dell'AI e le prospettive di sviluppo a medio termine: tecnologia, mercato, applicazione nelle aziende’. Nei tre incontri successivi si esploreranno gli impatti dell'AI su competenze, lavoro ed etica. ‘Competenze e leadership digitali per governare l'impatto della tecnologia ampliandone i benefici’ sarà il secondo talk event del 16 maggio. ‘Accelerazione tecnologica e macchine intelligenti: un futuro senza lavoro?’ è il titolo del terzo incontro in programma il 17 ottobre. Chiuderà il ciclo il 14 novembre il talk dedicato all'etica: ‘Come dominare macchine così potenti: l'impatto sull'etica’.
L'advisory board dei D-Avengers è all'opera per identificare nuovi temi che caratterizzeranno il prosieguo dei lavori della community. Altre info su www.aicanet.it/d-avengers.
Nel 2° semestre 2018 online ogni giorno 33,1 milioni di italiani, in 27,9 da smartphone
confermata la preferenza degli italiani per la navigazione via smartphone, fatta dal 62% della popolazione maggiorenne. La total digital audience nel secondo semestre del 2018 ha raggiunto in media 42,3 milioni di utenti unici nel mese, nel solo dicembre 42,5 milioni
18 febbraio 2019 - La total digital audience nel secondo semestre del 2018 ha raggiunto in media 42,3 milioni di utenti unici nel mese, pari al 70% della popolazione dai 2 anni in su. Nel giorno medio, invece, sono stati 33,1 milioni gli individui online rimanendoci complessivamente per 3 ore persona.
Quanto ai device utilizzati, viene confermata la preferenza degli italiani per la navigazione via smartphone. Risultano, infatti, nel giorno medio del 2° semestre 27,9 milioni gli utenti che hanno navigato da smartphone, il 62% della popolazione maggiorenne, online per 2 ore e 48 minuti in media per persona, mentre sono stati 11,4 milioni gli utenti che hanno navigato - anche o solo - da computer e 5,3 milioni da tablet.
“Con la distribuzione dei dati di dicembre, chiudiamo un anno molto importante per Audiweb. Il nuovo sistema di rilevazione Audiweb 2.0, a regime da più di un semestre, offre un sistema integrato di servizi unici e innovativi, a cMarco Muragliaui hanno aderito tutti i principali editori italiani e i centri media - dichiara Marco Muraglia, presidente di Audiweb -. L'attuale flusso di pubblicazione offre dati giornalieri e settimanali (Audiweb Daily e Weekly), disponibili entro le 72 ore successive dalla rilevazione. In aggiunta il nastro di pianificazione Audiweb Database, rilasciato mensilmente nella sua declinazione Respondent Level, rappresenta l'unico set completo di dati sulla navigazione online in Italia, in grado di offrire un profondo livello di profilazione socio-demo e una rilevazione completa dei consumi: contenuti testuali e video fruiti via browsing e mobile APPs, da Pc smartphone e tablet, e distribuiti via Google AMP e Facebook Instant Article. Ricordo inoltre che il sistema è stato scelto dal mercato come unica ‘currency’, poiché costruito sulla base di una metodologia solida, innovativa e trasparente, condivisa con tutto il mercato”.
Per quanto riguarda il solo dicembre, sono stati 42,5 milioni gli individui di 2+ anni che hanno navigato tramite i device rilevati. La total digital audience nel giorno medio è rappresentata da 32,4 milioni di utenti e, come per i mesi precedenti, anche a dicembre emerge in modo significativo l'uso di smartphone per accedere alla rete, che si traduce in 27,7 milioni di utenti unici, pari al 61,9% della popolazione tra i 18 e i 74 anni, online in media per quasi 3 ore al giorno.
Il 71% della popolazione tra i 18 e i 74 anni si è collegata a internet nel giorno medio. Le fasce d'età più coinvolte sono ancora le più giovani, con l'82,5% dei 18-24enni collegato almeno una volta nel giorno medio e l'81,5% dei 25-34enni.
La fruizione da mobile coinvolge tutta la popolazione maggiorenne in modo consolidato, su vari livelli e su frequenze non molto differenti, lasciando un po’ indietro ma con quota pressoché stabile il segmento degli over 64, coinvolto nel 25,3% dei casi. Le donne, inoltre, mostrano una evidente preferenza per la navigazione da smartphone (il 63,8% è online da smartphone), superando la quota degli uomini che utilizzano uno smartphone per navigare (59,9%), così come per i più giovani.
Nel nostro Paese si naviga su internet principalmente da smartphone. Vediamo come l'80,5% del tempo totale speso online è generato dalla fruizione tramite smartphone, con quote minori per la fruizione da computer e da tablet. Il maggiore interesse da parte delle donne e dei più giovani verso la fruizione da questo device si traduce, in ordine, nell'82% del tempo totale online per le donne e nell'85,2% del tempo totale dei 18-24enni, seguiti dai 25-34enni con l'83% del tempo totale dedicato alla navigazione.
Piattaforme online di Fox Italia in evoluzione. Il gruppo ci punta
tre anni Fox Italia sta rafforzando il sistema digitale, che oggi eccelle in un confronto europeo all'interno del gruppo. I ricavi pubblicitari di Mondofox.it, Foxlife.it e Foxsports.it sono previsti in crescita del 21% nel 2019, con una quota del 14% sui totale ricavi del gruppo. Per Foxlife, 5° e-zine femminile in Italia, è in arrivo un'area shopping moda. Mondofox, 3° e-zine di intrattenimento, diventerà più autorevole sul cinema. Foxsports amplierà lo spazio dedicato agli altri sport e farà un restyling funzionale
6 febbraio 2019 - Cresce nel conto economico del Gruppo Fox in Italia l'apporto delle properties digitali, fornivano il 4,6% dei ricavi nel 2016, peseranno per il 14% nel 2019. Il gruppo, che ha chiuso il 2018 con ricavi complessivi di 36 milioni di euro, ci sta puntando e per i web magazine Mondofox.it, Foxlife.it e Foxsports.it sono in progetto diverse novità, che arricchiranno piattaforme che già hanno molto performato sul fronte della raccolta. A fronte di una crescita del fatturato pubblicitario di internet in Italia nel 2018 del 4,3% (fonte Fcp-Assointernet), Alessandro Militi, vp marketing & sales di Fox Networks Group Italy, annuncia una crescita del 28% nel 2018 e una previsione di crescita del 21% nel 2019 per le tre properties in concessione a Sky Media.
Da tre anni Fox Italia sta rafforzando il sistema digitale, che oggi eccelle in un confronto europeo nel gruppo Fox. Mondofox.it, Foxlife.it e Foxsports.it sono riusciti a catalizzarAlessandro Militie nel 2018 l'attenzione di 64,2 milioni visitatori unici con 120 milioni di sessioni, 407 milioni di page views e 101 milioni di video visti.
Offrono contenuti coinvolgenti rivolgendosi a un target alto spendente. Raggiungono in totale oltre 7 milioni di follower social con un engagement rate del 12%: 6,4 milioni di follower su Facebook, 90mila su Instagram, 190mila su Twitter e 370mila su Youtube. Altri 60mila sono iscritti al chat bot Messenger di Facebook e interagiscono con i tre brand.
Foxlife.it è il web magazine per le donna (l'80% dei visitatori) di fascia di età 24- 54 anni, con contenuti a base di serie tv cult, oroscopo, bellezza, moda, cucina, maternità, etc. Quanto a traffico organico (Google Search), è oggi il quinto web magazine femminile più letto in Italia (fonte SeoZoom). Nel 2019 verrà lanciata una shopping area, un sito nel sito dedicato alla moda, da usufruire col tool lookbook che presenterà dettagliatamente i prodotti. Dopo Amazon, il gruppo sta definendo accordi con Yoox e Zalando per l'acquisto diretto dei capi e degli accessori.
Per Mondofox.it, il magazine sull'intrattenimento frequentato al 60% da uomini con core target la fascia di età tra i 18 e i 54 anni, l'impegno per 2019 è di diventare più autorevoli sul cinema, con una sezione dedicata a base di film, recensioni, anteprime, rubriche, interviste, video originali, con un occhio attento all'industry internazionale, e un database di film in continuo aggiornamento. Già oggi Mondofox.it, che ha per tagline ‘l'intrattenimento è una cosa seria’, è terzo per traffico organico in Italia, dietro a MYMovies e a Coming Soon.
Foxsports.it è il web magazine di notizie sportive, centrale per il gruppo che non ha un canale di sport. Vanta una community sui social di un milione di utenti unici al giorno, con media di 350mila interazioni (Fox Italia lo evidenzia agli spender) ed è decimo tra i magazine di sport online. Per il 2019 la parola d'ordine è ‘non solo calcio’, ci sarà un ampliamento dei temi legati agli altri sport, dai motori alle bike. Ci sarà un restyling non solo grafico ma anche di funzionalità.
Un ultimo progetto riguarda il lancio di un National Geographic online, brand in gestione a Gedi che cura cartaceo e eventi. Per l'online si starebbe lavorando a un nuovo tipo di accordo.
‘Fiat 500X - A taste of tomorrow. Today’ è stato il video adv più popolare su YouTube in Italia nel 2018
commercial di 2’30” che unisce un'icona di stile come Fiat 500X al film cult ‘Ritorno al futuro’ guida la YouTube Ads Leaderboard 2018 italiana. Le visualizzazioni complessive dei video in top ten hanno raggiunto gli 85 milioni, il doppio dell'anno precedente. Item vincenti appaiono qualità, serialità e presenza di celebrity
31 gennaio 2019 - Dopo aver reso nota a dicembre la YouTube Ads Leaderboard mondiale 2018, ovvero la classifica dei dieci video pubblicitari più popolari su YouTube l'anno scorso (classifica capeggiata dal commercial ‘Alexa Loses Her Voice' di Amazon realizzato per il Superbowl), Google Italia restringe il focus al nostro mercato e rende noto il ranking dei 10 video più visti e graditi dagli utenti italiani. La lista è guidata da ‘Fiat 500X - A taste of tomorrow. Today’, short movie ideato da Leo Burnett, prodotto da Movie Magic con regia di Ago Panini e pianificato da Starcom sui social di Fiat come anteprima alla campagna di lancio: storytelling originale e brillante di una coppietta che dagli anni sessanta si trova catapultata ai giorni nostri a bordo di una 500X. Il riferimento è al film cult ‘Ritorno al Futuro’ e lo sottolinea il cammeo in chiusura con l'attore americano Christopher Lloyd, alias Doc (vedi news 10 del settembre). L'extended commercial di 2’30” ha superato i 28 milioni di visualizzazioni in Italia e i 40 milioni allargando ai dieci Paesi Emea in cui è stato diffuso.
La YouTube Ads Leaderboard identifica i video pubblicitari più popolari attraverso i segnali di gradimento espressi dagli utenti, come il numero di visualizzazioni e le condivisioni organiche. Come spiega Paola Marazzini, director agency & strategic partnerships di Google Italia, “l'interesse per la pubblicità su YouTube trova un riscontro nel fatto che l'Ads Leaderboard 2018 ha quasi raddoppiato i risultati dell'anno precedente: 85 milioni di visualizzazioni totali rispetto ai 45 milioni del 2017”.
Esaminando la classifica, si nota che la qualità dei contenuti regge la durata: 3 video superano i 2 minuti di lunghezza e 7 il minuto. La serialità è premiante: Bauli, Voiello, Pfizer e Yves Rocher costruiscono la loro storia attraverso una struttura a episodi. E anche Fiat sceglie elementi ricorrenti. L'ambientazione italiana, il gusto per il vintage, la presenza della star e lo sguardo ironico sul futuro erano già presenti in ‘Fiat 500 Anniversario – See you in the future’, viaggio tra passato e presente in compagnia dell'attore Adrien Brody, che per inciso si era collocata settima nella YouTube Ads Leaderboard italiana 2017.
Si conferma l'importanza della celebrity come testimonial. Oltre alla presenza di Christopher Lloyd nel corto di Fiat 500X, compaiono Charlize Theron per Dior, Antonino Cannavacciuolo per Voiello e Tess Masazza e Giulia Valentina per Yves Rocher.
Riassumendo, qualità, serialità e presenza di un volto noto appaiono come item vincenti per la popolarità di una campagna su Youtube. Google invita a rifletterci i brand che lo pianificano.
3BMeteo celebra i vent’anni con doodle dedicato e spot di Dirty Job
piattaforma conta oggi 15 milioni di utenti unici al mese tra app e sito e su una comunità di un milione e mezzo di amici su Facebook. Sono 150 i media che si affidano ai suoi servizi, tra radio, tv e testate giornalistiche on e offline. Lo spot, con protagonista il meteorologo Paolo Corazzon, riafferma il legame col pubblico e lancia l'app
30 gennaio 2019 - Nell'aprile del 1999 tre ventenni amanti delle meteorologia, e in particolare della neve, creavano per divertimento 3BMeteo, con le 3B dei loro cognomi. Oggi, dopo vent’anni, 3BMeteo vanta la redazione meteo più grande d'Italia, con più di 30 collaboratori e almeno quindici meteorologi certificati che prevedono il tempo per tutto il mondo. La piattaforma ha 15 milioni di utenti unici al mese tra app e sito web e su Facebook conta su una comunità di un milione e mezzo di amici che commentano e condividono le notizie sul tempo più interessanti. Sono 150 i media che si affidano ai servizi della piattaforma, tra radio, tv e testate giornalistiche on e offline.
Forte di questi numeri, 3BMeteo ha festeggiato ieri i 20 anni di attività all'insegna di ‘qualità dei contenuti, brand safety e innovazione’, con un evento nella sede del centro meteorologico a Ponte San Pietro (Bergamo). Per il periodo della ricorrenza, app e website, che sono in concessione a Italiaonline, terranno un doodle col logo ufficiale e la variante decorativa col simbolo 20.
Infine lo spot. 3B Meteo lo manderà in onda in formati dal 30” ai tagli più brevi, con protagonista il meteorologo Paolo Corazzon, che ha saputo fare del bollettino di informazione un momento di intrattenimento. Negli spot si rivolge al pubblico, riaffermando il legame tra la gente a 3B Meteo e cambiando ogni volta divisa: sciatore, tennista, velista e bagnante. Lancia anche l'app, il modo più smart di avere 3BMeteo sempre a portata di mano. La creatività è di Dirty Job, la produzione si deve ad Haibun e la regia a Giandomenico Puglisi.
Social Tv, che passione. In 27 milioni seguono post e tweet sui programmi
il Nielsen Social Content Ratings, 6 milioni di italiani scrivono post sui programmi tv su Facebook, Instagram e Twitter, ma si arriva a 27 milioni con coloro che leggono soltanto. I social rappresentano una nuova opportunità per valorizzare i contenuti televisivi. Contano gli influencer. Per i programmi principali il 37% del buzz è generato dal cast e dagli ospiti
24 gennaio 2019 - L'abitudine di commentare i programmi televisivi sui social media e di interagire con i post e i tweet pubblicati dalle emittenti o dai personaggi coinvolti, è una nuova forma di fruizione dei contenuti video. Tra inizio settembre e fine dicembre gli italiani hanno generato 167.4 milioni di questo tipo di interazioni (con like, condivisioni, retweet, risposte, mention) su Facebook, Instagram e Twitter. Lo evidenziano il Nielsen Social Content Ratings, servizio che fornisce dati indipendenti sulle conversazioni che avvengono sui tre social per tutti i contenuti televisivi trasmessi in Italia, insieme al ' Social Tv Influencer Report Q4 2018' che raccoglie le principali evidenze sui programmi in onda tra settembre e dicembre 2018 con particolare focus sui profili social più rilevanti
Il fenomeno in Italia coinvolge oltre 6 milioni di individui, considerando solo coloro che scrivono post relativi ai programmi tv sulle piattaforme social. Ma la platea della Social tv si amplia significativamente coinvolgendo 27 milioni di italiani ogni mese se consideriamo anche coloro che dichiarano di leggere senza scrivere, ovvero gli utenti esposti al fenomeno della Social Tv.
“I social rappresentano a tutti gli effetti una nuova opportunità di valorizzazione dei contenuti televisivi - spiega Luca Bordin, general manager media solutions di Nielsen in Italia -. Se è vero che la fruizione lineare, lo streaming, il Video on Demand e le altre forme di visione rimangono centrali, sui social gli stessi contenuti vivono in forma diversa, animando le discussioni fra milioni di persone in momenti diversi precedenti e/o successivi all'esperienza di visione del contenuto tv”.
Tra le tendenze emerse nel 2018 una riguarda gli influencer che, anche in ambito televisivo, diventano sempre più rilevanti: il volume di interazioni generate sui social dai personaggi che fanno parte del cast o sono ospiti di un programma genera il 37% del traffico totale se consideriamo la Top 10 dei programmi più 'social'.
Il personaggio televisivo più rilevante sui social è stato quello di Martina Attili proveniente da X Factor, con 1,6 milioni di interazioni (engagement) totali, generate dai suoi profili Facebook, Instagram e Twitter. La Attili è seguita da Leo Gassman (X Factor) e Francesco Monte (GF Vip) entrambi a 1,3 milioni. Le Donatella (GF Vip 1,2 milioni), Simona Ventura (Temptation Island Vip, 1,1 milioni), Damiano Carrara (Bake Off, 936.00), Valeria Marini (Temptation Island Vip, 917.800), Timor Steffens (Amici di Maria De Filippi, 540.400), Rudy Zerbi (Tu si que Vales, 486.200), Andrea Mainardi, (GF Vip, 464.500).
Se su Instagram vanno per la maggiore i personaggi di talent e reality show, sulle altre due piattaforme emergono i protagonisti di altri generi come intrattenimento, cultura, talkshow e serie Tv. Alberto Angela, con il programma Ulisse, il piacere della scoperta, è stato il profilo più influente su Facebook (190.400 interazioni generate). Alberto Angela è anche il personaggio con l'engagement ratio più alto, mettendo a segno con il programma Stanotte a Pompei una media di 28.100 attività di engagement per post pubblicato. Seguono, sempre su Facebook, i membri del cast di programmi di intrattenimento come Le Iene e il contadino cerca moglie.
Su Twitter infine emergono i profili social di attori del cast di serie Tv come L'allieva (Lino Guanciale), I bastardi di Pizzo Falcone (Alessandro Gassman), Non dirlo al mio capo (Chiara Francini). Insomma le tre diverse piattaforme social, analizzate in sinergia con la Tv, mostrano caratteristiche, potenzialità e anche influencer diversi tra di loro.
“Un'analisi puntuale e basata su dati oggettivi della Social Tv permette di quantificare il contributo dei personaggi che fanno parte di un programma alla ‘resonance’ del programma stesso sui social network. Ma non solo – conclude Bordin – le evidenze raccolte sui social permettono di individuare, nel momento della ideazione e sviluppo del programma, i talent che hanno maggiore capacità di aprire un canale di dialogo con il pubblico. Un'ulteriore conferma del fatto che la Social Tv non è un tema che riguarda solo i dipartimenti digital di broadcaster o agenzie, ma coinvolge sempre più tutta la filiera della industria televisiva”.
In novembre 33 milioni di italiani online ogni giorno, per 3 ore e 16’, soprattutto da smartphone e via app
27,9 milioni gli italiani che hanno navigato da smartphone nel giorno medio, 11,6 milioni quelli da computer e 5,4 milioni da tablet. Sullo smartphone in 27 milioni hanno navigato tramite app dedicandovi 2 ore e 32’ in media a persona. La total digital audience mensile è arrivata a 42,6 milioni di utenti unici
18 gennaio 2019 - Secondo le rilevazioni Audiweb con la nuova metodologia 2.0, in novembre nel giorno medio si sono collegati almeno una volta a internet 33 milioni di utenti, con una media d'ascolto di 3 ore e 16’ per persona, le donne per più tempo degli uomini (3 ore e 32’). In relazione ai device rilevati, 11,6 milioni di italiani hanno navigato da computer, 5,4 milioni da tablet e 27,9 milioni da smartphone. A livello mese, la total digital audience (utenti totali di internet in novembre) risulta di 42,6 milioni di utenti unici, il 71,3% della popolazione, online complessivamente per 73 ore e 10’.
È stata online giornalmente il 55,9% della popolazione dell'area Nord Ovest (8,9 milioni), il 54% dall'area Nord Est (5,8 milioni), il 57% dall'area Centro (6,5 milioni) e il 54,4% dell'area Sud e Isole (11,8 milioni).
In generale, gli utenti tra i 18 e i 44 anni hanno superato le 3 ore di navigazione da smartphone. I 55-64enni, anche se online per meno tempo, hanno comunque navigato per circa 2 ore e 40’ da smartphone, seguiti dagli over 65 online con 2 ore e 11’.
Dai dati di fruizione da smartphone, risulta che nel giorno medio a novembre sono stati 27 milioni gli utenti che hanno navigato tramite app installate (l'82,6% degli utenti totali online), dedicandovi 2 ore e 32’ in media a persona. Gli utenti che hanno navigato via browser da smartphone sono stati 22,5 milioni (il 69% degli utenti online) e lo hanno fatto solo per circa 40 minuti in media per persona.
Per quanto riguarda la copertura dell'offerta online rilevata da Audiweb, si nota che in novembre nel giorno medio sono stati 22,3 milioni gli utenti unici che hanno navigato almeno una volta su almeno uno dei siti o app degli editori iscritti al servizio di rilevazione. La copertura weekly, ovvero gli utenti unici che almeno una volta nella settimana media hanno navigato su uno dei siti o app degli editori iscritti, raggiunge un valore molto rilevante ai fini della pianificazione pubblicitaria: 33,8 milioni di utenti raggiunti, pari all'87% dell'intera offerta disponibile online.
Zalando introduce in Italia il pagamento posticipato in e-commerce
piattaforma online europea di marchi di moda e lifestyle offre con ‘Prova prima, paga dopo!’ per chi acquista con carta e con ‘Bonifico bancario posticipato entro 18 giorni’ la possibilità di provare i capi ordinati e pagare a posteriori quelli che si vogliono tenere. Si può così ordinare un abito in due taglie diverse e pagare solo quello giusto
8 gennaio 2019 - Rivoluzione nei metodi di pagamento degli acquisti in e-commerce. Zalando, piattaforma online europea di marchi di moda e lifestyle, porta in Italia i metodi di pagamento posticipati, introducendo un trend che eleva gli standard del settore. Con ‘Prova prima, paga dopo!’ (disponibile per i clienti che acquistano con carta) e con ‘Bonifico bancario posticipato entro 18 giorni’, i consumatori potranno provare tutti i capi ordinati e pagare dopo solo quelli che vogliono tenere. L'obiettivo è di fornire un fashion store personalizzato in cui si possa trovare il prodotto ideale, farselo consegnare dove si preferisce e decidere quando e come pagare.
Zalando è pioniere in Italia su questo fronte. “Offriamo un particolare livello di convenienza tramite questi nuovi servizi innovativi di pagamento posticipato - dichiara Lorenzo Pretti, responsabile della strategia commerciale per il Sud Europa di Zalando -. Il nostro obiettivo è di offrire la massima personalizzazione per i nostri clienti, che nei diversi Paesi europei hanno differenti necessità, che cambiano nel tempo”. In Francia il sistema di pagamento posticipato con carta è partito nel 2016 e oggi circa un terzo dei clienti francesi lo utilizza.
Diversi i vantaggi della nuova opzione. Permette, ad esempio, di ordinare uno stesso abito in 2 taglie diverse e pagarne poi una sola. Deciso di tenere quella giusta, si beneficia anche di un periodo di pagamento più lungo.
Zalando conta più di 25 milioni Kai-Uwe Mokrosdi clienti attivi in Europa a cui offre 22 diverse opzioni di pagamento per soddisfare le diverse esigenze locali: “Sappiamo bene che i 17 paesi in cui operiamo in Europa hanno preferenze molto diverse e per questa ragione esaminiamo ogni mercato in dettaglio al fine di sviluppare e offrire le opzioni di pagamento più adeguate” afferma Kai-Uwe Mokros, managing director di Zalando Payments GmbH.
Hanno navigato in ottobre 42,7 milioni di italiani e 33,4 ogni giorno, le donne per mezz'ora in più
28 milioni hanno navigato da smartphone, in 11,9 milioni da computer e/o in 5,4 milioni da tablet. Le donne dedicano circa 3 ore e mezza all'online nel giorno medio, mezz’ora in più rispetto agli uomini. Nel complesso in ottobre la totale digital audience è rimasta stabile rispetto a settembre
20 dicembre 2018 - In ottobre la total digital audience si è mantenuta stabile rispetto al mese precedente, con 42,7 milioni di utenti unici, online per 76 ore e 40 minuti (fonte Audiweb 2.0). Nel giorno medio sono state 33,4 milioni le persone che si sono collegate a internet almeno una volta: 28 milioni da smartphone, 11,9 milioni da computer e/o 5,4 milioni da tablet. Chi ha navigato lo ha fatto per circa 3 ore e 10 minuti in media al giorno, facendolo via smartphone per 2 ore e 53’ in media, più che sugli altri device (1 ora e 17’ da computer e 1 ora 3 e 40’ da tablet).
Le donne dedicano circa 3 ore e mezza all'online nel giorno medio, mezz’ora in più rispetto agli uomini. Tra i maggiorenni, quasi tutte le fasce di età restano online per oltre 3 ore e 20’ al giorno, eccetto i 55-64enni (2 ore e 50’) e gli over 64 (2 ore e 10’).
Riguardo alla penetrazione per fasce di età, ha navigato in ottobre nel giorno medui l'85% dei 18-34enni, l'81% dei 45-54enni, il 77% dei 35-44enni, il 67,4% dei 55- 64enni. Gli over 64 sono meno presenti, con solo il 25% della popolazione di questa fascia che naviga ogni giorno.
Celebrity, humor e animazione nei dieci commercial più popolari su Youtube nel 2018. Conduce Alexa-Amazon
classifica di fine anno è determinata in base al tempo di visione, al numero di visualizzazioni e al rapporto tra visualizzazioni pay e organiche. I dieci video pubblicitari più visti totalizzano un tempo di visualizzazione complessivo di circa 300 milioni di minuti, di cui 50,1 per il primo assoluto. È stato l'anno dei ‘cammeo’, vincono humor e divertimento, per la prima volta compaiono film in animazione
18 dicembre 2018 - Con 50,1 milioni di visualizzazioni il commercial ‘Alexa Loses Her Voice' di Amazon è stato il video pubblicitario più visto su YouTube nel 2018. Lo spot, realizzato per il Super Bowl, conduce la classifica annuale che celebra le migliori pubblicità dell'anno in chiusura, determinate in base al tempo di visione (watch time), al numero di visualizzazioni e al rapporto tra visualizzazioni a pagamento e quelle organiche.
Esaminando le 10 pubblicità più popolari su YouTube a livello globale del 2018, si osserva che:
• È stato l'anno dei ‘cammeo’. Sei dei dieci spot vedono la partecipazione di due o più celebrity ambassador, come Cardi B, Rebel Wilson, Lebron James, Serena Williams. • Per la prima volta la classifica di fine anno presenta video di animazione. Sono tre: 'Lego Safety Video' di Turkish Airlines, ‘Heart of a Lio' di Gatorade e la serie da 5 parti ‘scegli la tua avventura tipo’ di Lego che promuove il nuovo Jurassic World. • Vincono umorismo e divertimento. Sono stati i temi vincenti nella maggior parte delle pubblicità del 2018. Fa eccezone l'annuncio ‘Dream Crazy’ di Nike con Colin Kaepernick, che ha raggiunto il quarto posto in soli tre mesi. • Il tempo di visualizzazione totale per tutti i video è stato di circa 300 milioni di minuti con 1 milione di ‘mi piace’.
YouTube Ads Leaderboard 2018
1. Alexa Loses Her Voice – Amazon Super Bowl LII Commercial, 50.1 milioni di visualizzazioni.
2. YouTube Music: Open the world of music. It's all here., 39.5 milioni di visualizzazioni.
3. OPPO F7 - Real Support Makes Real Hero, 31.7 milioni di visualizzazioni.
4. Nike - Dream Crazy, 27.3 milioni di visualizzazioni.
5. Turkish Airlines: Safety Video with The LEGO Movie Characters, 25.2 milioni di visualizzazioni.
6. Groupon 2018 Super Bowl Commercial | "Who Wouldn't", 25.5 milioni di visualizzazioni.
7. Samsung Galaxy: Moving On, 17.4 milioni di visualizzazioni.
8. HomePod — Welcome Home by Spike Jonze — Apple, 16.3 milioni di visualizzazioni.
9. Gatorade | Heart of a Lio, 13.7 milioni di visualizzazioni.
10. Rescue Blue the Dinosaur - LEGO Jurassic World - Pick Your Path, 10.8 milioni di visualizzazioni.
Maurizio Mazzanti fonda Reborn Ideas, e-commerce omnicanale di prodotti made in Italy realizzati in upcycling
all'economia circolare, la start up italiana aggrega produttori artigianali di oggetti di design realizzati tramite upcycling, recycling e recupero creativo, da vendere in e-commerce e anche in punti vendita specializzati. Tra i primi maker ad aderire ci sono Big To Bag, Dreambike, Emroce, Fenz, La Mia Cicogna e Myo-Rebel. La promozione sarà attraverso attività di digital marketing
6 dicembre 2018 - ‘Nothing is lost. Everything is reborn' è la tagline di Reborn Ideas, start up italiana dedicata ad aggregare e vendere prodotti eco-chic, al 100% made in Italy, ispirati all'upcycling (riciclo migliorativo del valore), al recycling (recupero di materiali da gettare) o anche realizzati con materiali nuovi eco-sostenibili, principalmente nei settori abbigliamento, accessori e complementi di arredo.
La startup nasce da un'idea imprenditoriale di Maurizio Mazzanti, già direttore creativo e tra i fondatori di E3, oggi parte del gruppo DigiTouch, da cui è fuoriuscito a luglio 2017. “Nei primi mesi di incubazione della startup &ndaMaurizio Mazzantish; racconta Mazzanti - abbiamo partecipato a momenti di incontro con altri attori del mondo eco-fashion. La sensazione è di vivere quello stato nascente tipico delle grandi evoluzioni, come mi è capitato di vivere vent’anni fa quando ho fondato E3, una delle prime e più longeve agenzie italiane di marketing digitale”.
Reborn Ideas utilizzerà strumenti di marketing digitale per intercettare i consumatori attenti alle tematiche di sostenibilità con l'obiettivo di massimizzare l'efficacia degli investimenti. Nella fase di lancio verranno utilizzati Google Adwords, Facebook e Instagram Ads, content marketing e digital Pr. Per le attività di comunicazione e ufficio stampa Reborn Ideas si è affidata ad Amapola - Talking Sustainability, specializzata in strategie e progetti di comunicazione per la sostenibilità.
I primi maker che hanno aderito al progetto sono Big To Bag, Dreambike, Emroce, Fenz, La Mia Cicogna e Myo-Rebel. Dreambike, La Mia Cicogna e Myo-Rebel utilizzano materiali di ‘scarto’ ideando, rispettivamente, cuscini da manubrio della bicicletta per i bambini seduti nel seggiolino anteriore, fiocchi nascita e copertine in cashmere e seta per culla e lettino, fasce in stile kimono. Fenz crea occhiali, orologi e altri accessori utilizzando materiali eco-friendly come legno, sughero, carta, pietra. Emroce realizza costumi da bagno zero waste, realizzati in tessuto high-tech, fatto da filo Econyl ottenuto rigenerando reti da pesca ed altri rifiuti di nylon. Big To Bag recupera le maxi affissioni pubblicitarie in Pvc per creare una gamma di borse.
Gli influencer con l'Autodisciplina Pubblicitaria, a partire dalla Ferragni
gli investimenti nell'influencer marketing e l'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria invita gli influencer ad associarsi direttamente, sottolineando l'importanza della riconoscibilità della natura commerciale della comunicazione e della tutela della brand safety aziendale, Hanno già aderito in due, Chiara Ferragni con la sua società TBS Crew e Openinfluence
29 novembre 2018 - L'Autodisciplina Pubblicitaria apre all'adesione degli influencer. Attraverso le loro società o le agenzie che li rappresentano, possono direttamente associarsi. Come spiega una nota, “l'aumento degli investimenti nell'influencer marketing ha portato all'ingresso nel mercato pubblicitario online di nuovi soggetti, alcuni ignari o restii a seguire delle regole di correttezza, altri al contrario ben disposti a seguire una regolamentazione certa e autorevole. A tutti l'Istituto si è rivolto sottolineando l'importanza dell'Autodisciplina per lo sviluppo del settore, con particolare riferimento alla salvaguardia della trasparenza (riconoscibilità della natura commerciale della comunicazione) e alla tutela della brand safety aziendale”.
Lo Iap ha realizzato nel 2016 la Digital Chart, un documento che raccoglie le indicazioni affinché anche la comunicazione commerciale online rispetti il Codice di Autodisciplina.
Gli influencer sono stati invitati associarsi quali soci sostenitori. Le prime due richieste di adesione, già approvate dal consiglio direttivo e operative dal 1° gennaio 2019, sono quelle di TBS Crew, la società fondata e guidata da Chiara Ferragni, e di Openinfluence, società di rilievo dell'influencer marketing.
Film gratuiti on demand su YouTube ma con break pubblicitari
dagli Usa il nuovo servizio di film visibili in streaming free ma con inserzioni pubblicitarie, su un catalogo di un centinaio di titoli classici, che va ad affiancare quello già esistente di film pay. Youtube propone l'iniziativa come interessante opportunità agli inserzionisti. Per ora non è disponibile in Italia
20 novembre 2018 - Negli Usa YouTube ha iniziato a proporre un servizio di film gratuiti con interruzioni pubblicitarie, in stile smart tv generalista. Già la piattaforma di Google dava la possibilità di acquistare o noleggiare film da guardare in streaming da un catalogo di titoli recenti e classici, come fanno Apple iTunes e Amazon Prime. Ora, nella stessa area riservata ai film pay, Youtube ha aperto una sezione gratuita con la proposta di un centinaio di titoli classici e popolari, tipo Rocky, Terminator, Zookeeper, Legally Blonde.
“Abbiamo colto l'opportunità di offrire film on demand free con break pubblicitari, basandoci sulle richieste degli utenti e l'abbiamo aggiunta all'offerta di film pay. È anche una bella opportunità per gli inserzionisti” ha detto ad AdAge Rohit Dhawan, director of product management di YouTube. Dhawan non ha chiarito quale sarà il modello di revenue sharing con produttori e distributori. Molto dipenderà da come verranno immesse le nuove fruizioni sul digitale nel ciclo di vita dei film. Nella maggior parte del mondo i film escono prima nei cinema, poi in dvd, poi in tv, e non è chiaro dove si possa collocare l'uscita in streaming sugli Ott. Anche Amazon infatti sta progettando un servizio di video on demand con inserzioni pubblicitarie.
Certo gli utenti dovrebbero apprezzare la pianificazione dei propri annunci video in filmati sicuri, senza i rischi di capitare in video caricati dagli utenti con contenuti inappropriati. Il servizio film free con advertising per ora non è disponibile in Italia.
Iab Forum 2018. Il digital advertising cresce dell'11% a tre miliardi. Ma tre quarti vanno agli Ott
dati di Nielsen e Osservatorio Internet Media del Polimi, il digital appare secondo solo alla tv quanto a raccolta pubblicitaria e i due mezzi insieme pesano per il 77% sugli investimenti pubblicitari complessivi. Il digital adv cresce ma è un mercato iper concentrato, con gli Over The Top come Facebook e Google che ne detengono circa il 75% e ne determinano la crescita, senza però creare valore in termini occupazionali e di gettito fiscale. Noseda, presidente di Iab Italia, chiede un intervento delle istituzioni per riequilibrare gli assetti concorrenziali
13 novembre 2018 - Il comparto del digital advertising in Italia è in crescita per il decimo anno consecutivo e sfiorerà nel 2018 i 3 miliardi di euro, in aumento dell'11% rispetto al 2017. Tre miliardi (2,97 per la precisione) costituiscono oltre un un terzo degli investimenti pubblicitari complessivi e pongono il digital dietro solo alla televisione: tv e web insieme quest'anno supereranno il 77% della raccolta complessiva. Il trend emerge dagli studi di Nielsen e dell'Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano, presentati ieri in anteprima allo Iab Forum 2018, il maggior evento italiano sulla comunicazione digitale, in corso anche oggi a Milano.
Il problema è che si tratta di un mercato iper concentrato dove gli Over The Top come Facebook e Google detengono circa il 75% del mercato (71% nel 2017), gli stessi che determinano la quasi la totalità della crescita del settore.
“Sono dati che fanno riflettere sul futuro del digital advertising, uno dei più innovativi e dinamici comparti dell'intera industria digitale – ha detto Carlo Noseda, presidente di Iab Italia –, perché ci mettono di fronte al paradosso che vive la nostra filiera: la pubblicità digitale cresce ininterrottamente da dieci anni, passando dagli 0,8 miliardi di euro del 2008 ai quasi 3 miliardi del 2018, ma la stessa è quasi totalmente in mano ai grandi della rete che creano però meno valore, sia in termini occupazionali sia di gettito fiscale”. Noseda ha definito urgente un intervento delle Istituzioni e del Governo che riequilibri gli attuali assetti concorrenziali per permettere a tutti gli operatori - editori, concessionarie, agenzie specializzate e ad-tech company - di giocare ad armi pari.
“Gli Ott inoltre – ha continuato - possonCarlo Nosedao contare su ingenti risorse finanziarie che derivano in grande parte dall'enorme vantaggio fiscale di cui godono nei Paesi in cui operano, poiché non assoggettati allo stesso sistema fiscale delle realtà locali. Risorse che questi colossi impiegano in sviluppo tecnologico e attività di M&A, togliendo alle aziende domestiche ogni remota possibilità di poter competere sullo stesso piano, limitando le loro capacità di crescita o addirittura di sopravvivenza”.
Come si è detto, Nielsen attesta come la tv rimanga il mezzo predominante, col 45% degli investimenti complessivi. Ma ha lasciato quote al digitale che arriva al 33%. La radio si conferma un mezzo resiliente, con crescita del 4,2%, mentre la stampa è in decrescita (-8,3%). Le aziende investitrici si approcciano in modi diversi al digitale: la distribuzione dedica il 44% dell'investimento in comunicazione above the line al digitale, il tempo libero solo l'11,4%, l'automotive il 37%, telecomunicazioni il 17,8%.
L'Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano ha messo in evidenza il trend dei singoli singoli formati pubblicitari online. Rimane dominante la display (banner tradizionali, video, spazi nei social network, nuovi formati native) che vale il 62% dell'intero mercato. Nel 2018, la sua crescita è dovuta soprattutto ai formati video, ampiamente diffusi anche sulle piattaforme social, che crescono del 24%. Cresce bene, oltre il 30%, anche la raccolta derivante dai diversi formati native, in valore assoluto però pesano ancora poco rispetto alle altre tipologie display.
Segue la componente legata alla search (il 28% circa del totale investimenti in internet advertising), con un incremento stimato per fine anno appena sotto le due cifre percentuali. Completano il quadro la raccolta derivante dalla classified (in crescita circa del 7%) e dall'email (+3%). In aumento anche il programmatic che, con 482 milioni di euro di investimenti nel 2018, ha un peso sul totale internet adv del 16% (15% nel 2017).
"Queste evidenze imporrebbero agli Ott un atteggiamento più responsabile, nella gestione della trasparenza e della brand safety, per garantire condizioni di corretto funzionamento della filiera, soprattutto nei confronti delle aziende investitrici” ha commentato Andrea Lamperti, direttore dell'Osservatorio. Emerge innanzitutto la necessità di una maggiore trasparenza, che deve essere garantita anche da questi colossi attraverso il monitoraggio e la validazione degli investimenti pubblicitari, effettuati sulle loro piattaforme, da parte di enti terzi indipendenti. Allo stesso tempo, vi è un tema di brand safety che deve essere affrontato con più chiarezza da questi attori a sostegno delle politiche di marca delle imprese.
Al via #instagency 2018, contest di Stories sulla vita in agenzia
alla terza edizione il concorso promosso da Assocom e Instagram che quest’anno invita i professionisti delle agenzie di comunicazione a raccontare la quotidianità lavorativa attraverso lo strumento più innovativo e interattivo di Instagram. Si partecipa entro l'11 novembre, la premiazione sarà il 21
30 ottobre 2018 - Torna per il terzo anno consecutivo #instagency, il contest (vedi news dell'11 aprile 2016 e del 13 giugno 2017). Se nella precedenti edizioni a immortalare la vita d'agenzia erano gli scatti, quest’anno ci sono le Stories che offrono maggiore libertà creativa e narrativa. Instagram mette a disposizione tutti i suoi tool: Boomerang, Superzoom, filtri, Gif, sticker, musica e sondaggi.
La partecipazione è aperta ai professionisti che lavorano in un'agenzia di comunicazione in Italia. Si può partecipare fino all'11 novembre. Il 21 novembre a Milano una giuria popolare decreterà il vincitore assoluto tra i 10 finalisti selezionati dalla giuria di qualità. “Abbiamo deciso di sfidare la creatività dei professionisti d'agenzia con le Stories - afferma Emanuele Nenna, presidente di Assocom - partendo dalla tesi che ormai tutto è Stories e anche per seguire la naturale evoluzione del mezzo. Non cambia il motivo che ha decretato il successo di questo contest, per cui possiamo contare su una solida collaborazione con Facebook: raccontare e condividere con i filtri giusti il dietro le quinte della vita d'agenzia”.
Instagram è il social dell'ispirazione per eccellenza: “Immagini e video vengono usati dalle persone e dai brand per raccontare storie e trasmettere emozioni - aggiunge Mariano Di Benedetto, agency lead Facebook Italia -. Con il lancio delle Stories abbiamo regalato un'esperienza ancora più coinvolgente e immersiva: a tutto schermo, veloce e divertente, che permette nel breve arco delle 24 ore di lasciare ampio spazio alla creatività. Siamo contenti di collaborare con Assocom anche per quest’anno a un'iniziativa rivolta a tutti coloro che lavorano quotidianamente con la creatività e siamo sicuri che le Stories offriranno il modo migliore per raccontare il proprio quotidiano e per farsi conoscere veramente”. Warning: Use of undefined constant Messaggio - assumed 'Messaggio' (this will throw an Error in a future version of PHP) in D:\inetpub\webs\ideeideasit\lista.php on line 79
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Disponibile in Italia Alexa, l'assistente a comando vocale per gli Amazon Echo. Tlc ed editori pronti con le loro Skill
risponde alle domande, riproduce la musica, controlla luci e termostati compatibili, fornisce i risultati sportivi, notizie. Arriva in Italia insieme a quattro assistenti per la casa Echo di Amazon a integrazione Alexia. Centinaia di Skill sono già disponibili per i clienti di lingua italiana, tra cui quelle di Rai, Il Sole 24 Ore, Mediaset, Sky, Radio Italia, Rds, Rtl 102,5 Vodafone, Tim
25 ottobre 2018 - Amazon ha annunciato la disponibilità per i clienti di lingua italiana di Alexa, l'assistente virtuale basata sull'intelligenza artificiale e i comandi vocali che viene installata sui dispositivi per la casa Echo di Amazon connessi alla rete. Alexa arriva in Italia insieme ai primi quattro dispositivi con integrazione Alexa: Amazon Echo, Echo Plus, Echo Dot ed Echo Spot. In più c'è il dispositivo Echo Sub e un nuovo dispositivo per la casa intelligente: Amazon Smart Plug. Ordinabili su www.amazon.it/echo/, vengono consegnati dal 30 ottobre.
Amazon Echo, Echo Plus, Echo Dot ed Echo Spot sono speaker a comando vocale e Alexa è la loro ‘mente’. Risponde alle domande, riproduce la musica, legge le notizie, controlla la casa intelligente, aggiunge attività alla lista delle cose da fare, e molto altro ancora. Con il controllo vocale a lungo raggio è possibile avviare queste funzionalità anche dall'altra parte della stanza usando semplicemente la voce.
“Decine di milioni di clienti in tutto il mondo utilizzano già Alexa - dichiara Jorrit Van der Meulen, vicepresidente di Amazon Devices International -. Questa è stata creata appositamente per l'Italia: è completamente nuova e l'abbiamo costruita per rendere omaggio alla lingua e alla cultura italiana, consentendo ai clienti di chiedere in modo semplice di ascoltare la musica, sapere il meteo e le notizie, controllare la propria casa intelligente, gestire l'agenda della famiglia, avere suggerimenti di ricette per il pranzo domenicale, e altro. Con Echo Spot, Alexa può anche mostrare delle immagini, tipo il sommario quotidiano delle notizie da Sky Tg24 o Ansa Videogiornale, visualizzare le immagini dalle telecamere di sicurezza compatibili, effettuare videochiamate ad amici e parenti che possiedono un Echo Spot o l'App di Alexa”.
Amazon annuncia che gli sviluppatori e i produttori di dispositivi stanno rendendo disponibili centinaia di Skill Alexa e dispositivi con integrazione Alexa. Con Alexa Skill Kit (ASK) e Alexa Voice Service (AVS) si possono creano nuove esperienze e dispositivi Alexa locali.
Editori, aziende, servizi, operatori di telecomunicazioni si sono già attrezzati. Rai, Ansa, Il Messaggero, Quotidiano Nazionale, BTicino, GialloZafferano, Giunti, Just Eat, Philips Hue, Treccani, Clementoni, Super GuidaTV, Milano Finanza, Rtl 102.5, Rds Radio 105, Radio Deejay, MyMovies, Fantagazzetta, I quiz di Frisbee con Discovery, Netgear, Sonos, Bose, Jabra, Harman Kardon, Sony e altri stanno utilizzandogli gli strumenti self-service messi a disposizione da Amazon per creare Skill per Alexa e dispositivi con integrazione Alexa.
Ecco qualche caso. La Rai ha creato le Skill Rai Giornale Radio e Rai Giornale Radio Sport in modo che i clienti possano seguire le ultime notizie e i titoli semplicemente chiedendoli ad Alexa (comando vocale: “Alexa, quali sono le ultime notizie?”). Il Gruppo 24 Ore propone la Skill ‘Il Sole 24 Ore’, pensata per offrire agli utenti l'informazione del quotidiano e di Radio 24 ( “Alexa, chiedi a Il Sole 24 Ore le ultime notizie”).
BTicino ha creato la Skill Home + Control in modo che i clienti che utilizzano le prese intelligenti possano controllare i propri dispositivi domestici intelligenti solamente con la voce. Tim ha avviato un pilot per l'inserimento di Alexa nel Tim Box, vera e propria porta di accesso a tutti i contenuti e servizi di entertainment di Tim. I clienti di Vodafone potranno ‘dialogare’ con l'assistent digitale TOBi dal proprio salotto di casa, verificando in tempo reale informazioni sulla propria sim o, ad esempio, sui propri contatori, il credito residuo, il puk (“Alexa, chiedi a TOBi quanti giga mi rimangono?”).
Giunti aiuterà i bambini e i loro genitori con le storie della buonanotte attraverso la nuova Skill Le Filastrocche della Buonanotte. Just Eat ha sviluppato una Skill per ordinare nuovamente il cibo dai propri ristoranti preferiti, controllare lo stato dell'ordine o fornire recensioni, semplicemente utilizzando la voce. GialloZafferano amplia la mission di assistere gli italiani in cucina con la nuova Skill che permette ai clienti di interagire per cercare ricette e ingredienti (“Alexa, apri GialloZafferano”) . Clementoni porta ad Alexa la propria conoscenza e l'esperienza nel campo dei giochi educativi per bambini con Clem Quiz Skill.
Dall'unione di PromoQui e VolantinoFacile nasce il primo player italiano dell'info-commerce
metterà in sinergia il motore di ricerca di PromoQui su promozioni e offerte con la rete di vendita capillare di VolantinoFacile. Nascerà la maggior piattaforma informativa sulle proposte commerciali della grande distribuzione e dei retailer. La nuova società opererà in otto mercati
23 ottobre 2018 - Nasce dalla fusione per incorporazione di WebFacile, proprietaria di VolantinoFacile, in PromoQui il primo player italiano nell'info-commerce con le proposte commerciali della distribuzione italiana. Ogni mese 6 milioni di italiani scoprono le migliori offerte attraverso il motore di ricerca e le app di PromoQui e VolantinoFacile che totalizzano 6 milioni di utenti unici e oltre 50 milioni di visualizzazioni mensili e oltre 30 milioni di utenti unici nell'anno.
Il retail spende annualmente più di un miliardo di euro per la stampa e la distribuzione di volantini promozionali: “PromoQui e VolantinoFacile garantiscono alla distribuzione una visibilità più efficace e geolocalizzata – dice Constantin Wiethaus, founder e a.d. di PromoQui – e permettono ai consumatori di identificare in pochi clic le migliori offerte delle insegne preferite, con la possibilità di effettuare anche l'acquisto online di un prodotto di interesse”.
La società dopo la fusione opererà in otto mercati, continuando a puntare in Italia sui due brand PromoQui e VolantinoFacile e sfruttando l'integrazione dei Constantin Wiethausdue modelli di sviluppo: il motore di ricerca PromoQui di promozioni e offerte e la creazione di una rete commerciale capillare di VolantinoFacile.
Dopo la fusione, la società avrà due sedi operative, a Milano e a Roma, e il centro di sviluppo tecnologico a Napoli, e due amministratori : Constantin Wiethaus e Milo Zagari, rispettivamente fondatori e a.d. di PromoQui e VolantinoFacile. La strategia di crescita prevede il consolidamento in Italia sotto la guida di Zagari, e l'espansione internazionale sotto quella di Wiethaus. La direzione commerciale Italia sarà afMilo Zagarifidata a Lorenzo Talenti, già responsabile vendite di VolantinoFacile.
“Le nostre piattaforme – ha detto Zagari - rappresentano un potente mezzo per il ‘drive to store’, considerando che oggi il 70% degli italiani si informa sullo smartphone prima di fare un acquisto in negozio e che l'85% delle ricerche di offerte su PromoQui e VolantinoFacile avviene da mobile. La nostra mission è di aiutare i retailer a incentivare e incrementare le visite negli store e le vendite in maniera innovativa ed efficiente, supportandoli nella complessa transizione dal volantino cartaceo a quello digitale”.
Arriva la pubblicità su Whatsapp, per ora non nelle chat
intende monetizzare l'instant messaging. Entro il primo trimestre del 2019 introdurrà le inserzioni su Whatsapp, limitatamente per ora alle stories
8 ottobre 2018 - Dall'anno prossimo, entro il primo trimestre, la pubblicità arriverà su Whatsapp. La notizia anticipata da Forbes, è stata confermata da Luca Colombo, country director di Facebook Italia, intervistato dall'Ansa a margine dell'EY Digital Summit. Colombo ha anche confermato che per il momento le inserzioni riguarderanno solo le stories e non le normali chat tra gli utenti.
Facebook, cui fanno capo Whatsapp e Instagram e che già ad agosto aveva comunicato il lancio di servizi a pagamento per le aziende (WhatsApp Business), vuole monetizzare l'instant messaging. E così le inserzioni compariranno su Whatsapp nelle cosiddette ‘stories’, vale a dire i cambi di stato.
Facebook punterà anche a tecnologie che possano consentire alle aziende di comunicare con i consumatori in maniera automatizzata e su larga scala, evitando però fenomeni di spamming o modelli intrusivi, e che possano inviare le notifiche che ad oggi arrivano via sms o per email, tipo il riscontro spese con carta di credito.
Il fatturato pubblicitario di internet cresce anche in estate e chiude i primi 8 mesi in attivo, +4,3%
un primo semestre positivo chiuso a +3,5%, anche il periodo luglio-agosto segna una crescita del fatturato pubblicitario monitorato dall'Osservatorio Fcp-Assointernet, con +7,8% sul 2017. Il progressivo gennaio-agosto si mantiene quindi in terreno ampiamente positivo
2 ottobre 2018 - Il fatturato pubblicitario dell'online chiude i primi otto mesi dell'anno in crescita del 4,3% rispetto al periodo omologo del 2017, in base ai dati forniti dall'Osservatorio Fcp-Assointernet. I due mesi estivi hanno avuto un andamento discordante: +14,6% in luglio e -2.8% in agosto.
Valutando nello specifico i diversi device, negli otto mesi gli investimenti su desktop e tablet sono diminuiti del 2%, quelli su smartphone sono cresciuti del 29,6%, mentre quelli su smart Tv e console sono risultati in diminuzione del 24,2%. Gli investimenti pubblicitari generati dalla fruizione di contenuti attraverso Browser e In-App Browsing sono cresciuti del 2.5% e gli investimenti afferenti alle app (ad eccezione dell'In-App Browsing) del 66,1%.
Giorgio Galantis, presidente di Fcp-Assointernet, ha commentato: “Dopo un primo semestre positivo chiuso a +3,5%, anche il periodo estivo luglio-agosto segna una crescita del fatturato pubblicitario monitorato dall'Osservatorio Fcp-Assointernet, con +7,8% verso il 2017. Il dato progressivo gennaio-agosto si mantiene quindi in terreno ampiamente positivo, a +4,3%. Prosegue la collaborazione con le altre associazioni per il costante aggiornamento delle principali tematiche del Libro Bianco sul Digitale”. Il prossimo 9 ottobre si terrà un evento congiunto in cui si parlerà di brand policy e brand safety.
Debutto in Borsa per la S4 Capital di Sorrell. Progetti di espansione nelle aree data analytics e digital media buying
scorso all'apertura delle contrattazioni allo Stock Exchange londinese la Derriston plc si è presentata come S4 Capital con Sorrell executive chairman. Le contrattazioni hanno indicato un valore societario di 378 milioni di sterline, di cui Sorrell ha il 18,16%. In programma anche l'espansione in territori ad alto potenziale di crescita, come Germania, India e Giappone
1 ottobMartin Sorrellre 2018 - Procede, come preannunciato, la nuova avventura imprenditoriale di Martin Sorrell, la S4 Capital, dopo il divorzio dal gruppo Wpp che aveva creato 33 anni prima (vedi news del 16 aprile). Solo un mese e mezzo dopo il manager 73-enne aveva annunciato l'acquisizione del 75% della società quotata alla Borsa di Londra Derriston Capital, attiva nel settore medicale, per trasformarla in società di servizi di marketing digitale basati su tecnologia, dati e contenuti. La prassi di prendere il controllo di un'azienda quotata in Borsa e utilizzarla come base per fare acquisizioni e ingrandirsi è la stessa utilizzato ai tempi per creare il colosso della comunicazione Wpp, già Wire & Plastic Products.
Venerdì scorso all'apertura delle contrattazioni la Derriston plc si è presentata ribattezzata S4 Capital con Sorrell executive chairman. Il valore all'apertura è stato di 151p per azione, poi sceso a 147, il che conferisce a S4 Capital un valore di 378 milioni di sterline. Sorrell ne detiene il 18,16%, investitori istituzionali e altri hanno il 54.44%, gli affiliates subscriber il 3.59% e l'employee benefit trust (fondo fiduciario a beneficio dei dipendenti) il 4.58%. Hanno il 18.25% gli azionisti di MediaMonks, la società olandese che produce giochi, film, siti e tecnologia per la realtà virtuale con 11 uffici in 10 nazioni, acquisita da Sorrell attraverso la Derriston Capital a luglio (agli azionisti è andata anche una somma cash). Infine i direttori non executive Rupert Faure Walker e Paul Roy hanno il restante 0.97%.
Sorrell ha dichiarato: "S4 Capital intende fornire servizi di marketing digitale innovativi concentrati inizialmente in tre aree chiave: ulteriore sviluppo di una piattaforma globale di contenuti digitali, dati utili per la pianificazione dei media digitali e a sostegno delle idee creative e, infine, l'acquisto di media digitali. Intendiamo ora espandere la piattaforma di contenuti digitali in territori ad alto potenziale di crescita, come Germania, India e Giappone. Stiamo anche esplorando nuove aree operative in linea con i nostri obiettivi strategici, nel data analytics e nella pianificazione e acquisto dei media digitali”.
YouTube lancia gli annunci video verticali per mobile e propone anche in Italia la versione Kids
vertical video ads si ha anche per le inserzioni l'adattamento dei video verticali alla forma dello schermo. Al momento sono limitati alle pubblicità display video TrueView in-stream, alle pubblicità display video discovery TrueView e ai bumper ads. Intanto, arriva anche in Italia Youtube Kids, versione pensata per i bambini con funzioni di controllo sulla fruizione ad uso dei genitori
14 settembre 2018 - YouTube ha aggiunto il formato verticale (vertical video ads) agli annunci per dispositivi mobili, garantendo così anche agli annunci pubblicitari un'esperienza simile a quella dei video: quando si guarda un video in verticale, in orizzontale o in formato quadrato nell'app di YouTube, il dispositivo si adatta e riempie automaticamente lo schermo a seconda delle dimensioni.
Con gli annunci verticali, YouTube si adegua all'uso e alle abitudini degli utenti: oltre il 70% del tempo di visualizzazione in tutto il mondo infatti è oggi fruito da dispositivi mobili (su oltre un miliardo di video visto ogni giorno nel mondo). Gli annunci verticali sono disponibili per le campagne su YouTube e per quelle universali per app, e possono essere usati per qualsiasi inventory. Al momento sono limitati alle pubblicità display video TrueView in-stream, alle pubblicità display video discovery TrueView e ai bumper ads.
Uno dei primi utenti a usufruirne è stata Hyundai per il lancio della Kona ottenendo un miglioramento della brand awareness del 33%. Neal Mohan, chief product officer di YouTube, ha dichiarato: “Con oltre 400 ore di contenuti caricate ogni minuto, nessun'altra piattaforma offre più scelta di YouTube. Ora ci sono 1,9 miliardi di utenti che accedono a YouTube ogni giorno per guardare video in base ai loro interessi. Stiamo investendo in nuovi prodotti innovativi che possano piacere al pubblico e che aiutino gli inserzionisti a raggiungere un'audience sempre più coinvolta”.
>Un'altra novità della piattaforma di video sharing di Google - relativa al nostro mercato - è l'arrivo di Youtube Kids, versione pensata per famiglie e bambini, già lanciata negli Usa. Disponibile su Google Play e su App Store, la versione italiana ha in primo piano molti contenuti italiani per bambini, dallo Zecchino d'Oro alle filastrocche di Coccole Sonore, dalle avventure delle Winx a Lego Ninjago. L'app prevede anche funzioni di controllo da parte dei genitori che permettono di selezionare i contenuti, disabilitare la ricerca, limitare l'esplorazione e il tempo di utilizzo.
YouTube Kids prevede inserzioni ma in quantità limitata (spot ogni 15 minuti), con esclusione di alcune categorie merceologiche, tipo cibo e bevande. Non è previsto il product placement.
Publicis Media lancia in Italia la piattaforma ‘Content on demand'
una novità nell'ambito della branded content distribution. Permette in modo automatizzato di adattare il contenuto e le sue specifiche tecniche allo spazio nativo degli editori, mettendo insieme in maniera efficace la creatività propria dei contenuti e la tecnologia applicata alla loro distribuzione
12 luglio 2018 - Publicis Media lancia anche in Italia ‘Content on demand', la piattaforma per la produzione e la distribuzione automatizzata dei contenuti nativi. Viene gestita dalla content practice di Publicis Media Italy come strumento a supporto e integrazione delle strategie di comunicazione dei clienti del gruppo.
Content on demand rappresenta una novità nell'ambito della branded content distribution. L'innovazione tecnologica alla base della piattaforma consenAlessandro Tomaiuolote in tempo reale la produzione e la distribuzione del contenuto sulla base della scalabilità e della coerenza con ogni singolo contesto editoriale attraverso cui viene veicolato. La piattaforma permette in modo automatizzato di adattare il contenuto e le sue specifiche tecniche allo spazio nativo dei diversi editori, selezionati all'interno di un network premium.
“Content on demand - ha dichiarato Alessandro Tomaiuolo, content practice lead di Publicis Media Italy - è la soluzione con cui Publicis Media è stata capace di mettere insieme in maniera efficace la creatività propria dei contenuti e la tecnologia applicata alla loro distribuzione”.Luca Montani Content on demand consente una misurazione qualitativa e quantitativa dell'engagement attraverso l'utilizzo di un solo KPI, l'Engagement Through Rate (ETR), generato da un algoritmo basato su l'interesse dell'utente, la durata dell'esposizione e il tasso di interazione. Sulla base della valutazione di questo indice, le campagne vengono ottimizzate in tempo reale e veicolate sulle piattaforme editoriali più performanti per lo specifico contenuto.
“Questo lancio rappresenta un passo concreto nella direzione del cambiamento voluto dal nostro gruppo. Crediamo fortemente in un processo di evoluzione che passi per l'innovazione tecnologica, l'utilizzo dei dati e la combinazione di creatività e media” ha commentato Luca Montani, ceo di Publicis Media Italy.
Audiweb 2.0 produce i primi dati sugli utenti giornalieri e settimanali dei contenuti editoriali
dati currency, ovvero di utenti e non di browser, sono una novità per l'intero settore. Consentono di rappresentare quasi in tempo reale l'offerta online. Da settembre saranno pubblicati anche i dati monthly e del giorno medio dell'Audiweb Database. Il progetto è realizzato in collaborazione con Nielsen
6 giugno 2018 - Audiweb rilascerà domani 7 giugno i primi dati della rilevazione Daily/Weekly con la nuova metodologia Audiweb 2.0. Per la prima volta sono distribuiti dati ‘currency’ (utenti, non browser) giornalieri e settimanali relativi agli editori che hanno già aderito alla rilevazione e che negli ultimi mesi hanno implemento e certificato il nuovo TAG/SDK, il Software Development Kit di Nielsen che fornisce dati ‘censuari’ sui volumi di fruizione da parte degli utenti dei contenuti online.
La rilevazione Daily/Weekly è un unicum per l'intero settore, per le novità apportate e le caratteristiche che la contraddistinguono: qualità e ‘granularità’ del dato (audience quotidiana e settimanale degli editori che hanno aderito alla rilevazione, con dati di profilazione relativi a genere ed età); copertura che riesce a raggiungere in termini di audience generate dalla fruizione di contenuti statici e video tramite differenti device (computer, smartphone, tablet e portable media player) e piattaforme (browsing tradizionale, applicazioni, browsing in app mobile Facebook, FB Instant ArtiMarco Muragliacle, Google AMP); frequenza di distribuzione a 60 ore dalla rilevazione.
“Abbiamo lavorato a lungo per sviluppare una rilevazione basata sui valori fondanti del nostro Joint Industry Commitee: trasparenza e obiettività, in primis; rappresentatività e coerenza, perché espressione di tutte le parti che compongono il mercato; flessibilità e apertura rispetto alla continua evoluzione del mezzo e alla convergenza tra l'online e il mezzo televisivo - dichiara Marco Muraglia, presidente di Audiweb -. A questo si aggiunge la novità della rilevazione Daily/Weekly che, oltre ad aver raggiunto i risultati che ci aspettavamo in termini di copertura e aderenza ai fenomeni rappresentati, consente di rappresentare quasi in tempo reale l'offerta online, così da consentire elaborazioni più rapide e tempestive. Inoltre, è possibile rappresentare perimetri progressivi, perché gli editori possono decidere quali entità rappresentare ai fini della pianificazione pubblicitaria”.
Come annunciato (vedi news del 16 novembre 2017), la rilevazione Daily/Weekly e l'intero sistema Audiweb 2.0 poggiano le basi su fonti completamente rinnovate: il nuovo TAG/SDK, i Big Data, il Panel (ampliato a 30.000 panelisti per la rilevazione da pc, 8.000 per smartphone e tablet e 1.500 single source) e la nuova Ricerca di Base unica Auditel-Audiweb, che entra in campo nella fase iniziale del processo, per la stima degli universi di riferimento per i panel, e in quella finale del processo di ponderazione e di estensione dei dati per la stima della popolazione connessa. Ricordiamo che Nielsen ha selezionato Facebook quale data provider più affidabile per copertura e qualità dei dati finalizzati alla sola attribuzione di genere ed età all'audience dei contenuti. Le procedure garantiscono la completa anonimizzazione dei dati.
Da settembre saranno pubblicati anche i dati ‘monthly’ e giorno medio dell'Audiweb Database, con la completa rilevazione e coerente attribuzione delle audience delle entità iscritte e fruite da computer, smartphone e tablet; full video coverage, browsing in app mobile Facebook, Facebook Instant Article, Google AMP.
Google spiega agli italiani le funzionalità dell'Assistente personale con una campagna di R/GA
Google facilita la vita svolgendo piccoli e grandi compiti, richiesti attraverso lo smartphone o lo speaker intelligente Google Home. La campagna, con testimonial Canalis, Fedez, Gattuso e Borghese, è su digital, radio, tv e out of home, dopo il lancio all'evento ‘La Finale’ di Fedez e J-Ax a San Siro
4 giugno 2018 - Google promuove le funzionalità dell'assistente personale con la prima campagna in Italia, che mostra momenti di vita quotidiana in cui l'aiuto dell'assistente Google può fare la differenza, pronto a svolgere piccoli e grandi compiti richiesti attraverso lo smartphone o lo speaker intelligente Google Home. Così fa Elisabetta Canalis perché il suo cane San Bernardo ha deciso di di schiacciare un pisolino su di lei, mentre cerca di rilassarsi davanti alla tv. Idem per Alessandro Borghese in vena di dare vita a nuovi piatti mentre è immerso nella vasca da bagno, per Gennaro Gattuso alle prese con uno rumour di calciomercato che lo fa sobbalzare alla guida e telefonare all' avvocato e per Fedez che cerca consigli per il suo outfit.
In tutte queste situazioni basta un semplice ‘Ok Google’ e si ha più tempo per il divertimento e per coltivare passioni. “Capita a tutti di aver bisogno di una mano, di un'informazione o di una risposta e l'Assistente Google è stato creato proprio con questo obiettivo: rendere la nostra vita più semplice, trovando queste risposte o svolgendo semplici azioni - dichiara Vincenzo Riili, direttore marketing di Google in Italia -. Con questa campagna ci proponiamo di avvicinare anche il pubblico italiano alle funzionalità di cui si arricchisce, giorno dopo giorno”.
La campgna su digital, radio, tv e out of home è ideata da Google Creative Lab e dall'agenzia R/GA, mentre il media è affidato a Omd per l'offline e a Essence per l'online. Prevede 2 spot tv di 30” e 4 declinazioni tv e digital rispettivamente di 15” e 6”. Un'anteprima delle interazioni con l'Assistente Google si è vista il 1° giugno allo stadio San Siro, in occasione de ‘La Finale’, evento per la chiusura del progetto ‘Comunisti col Rolex’ che impegnato insieme per due anni J-Ax e Fedez.
Il Libro Bianco sulla Comunicazione Digitale aggiorna il capitolo Brand Safety e Brand Policy
Fcp-Assointernet, Fedoweb, Fieg, Iab Italia, Netcomm, Unicom e Upa rilasciano la seconda edizione del Libro per la trasparenza negli investimenti pubblicitari online. Sono state, in particolare, aggiornate le norme condivise di comportamento fra domanda e offerta in merito all'applicazione di Brand Safety e Brand Policy
30 maggio 2018 - A circa undici mesi dalla presentazione ufficiale, Assocom, Fcp-Assointernet, Fedoweb, Fieg, Iab Italia, Netcomm, Unicom e Upa rilasciano la seconda edizione del Libro Bianco per la trasparenza nella comunicazione e negli investimenti pubblicitari digitali (vedi news del 28 giugno 2017). I primi aggiornamenti sono relativi in particolare al capitolo ‘Brand Safety e Brand Policy’, Aggiornati anche i dati sugli investimenti pubblicitari nel capitolo ‘Trasparenza su investimenti pubblicitari’ e ampliata la lista delle società di ad-verification nel capitolo ìViewability”.
Il capitolo ‘Brand Safety e Brand Policy’ è stato approfondito, con l'obiettivo è proporre norme condivise di comportamento fra domanda e offerta in merito all'applicazione di Brand Safety e Brand Policy, affinché la loro attuazione non generi riduzione di valore per l'intera filiera e non sia limitante per l'efficacia delle campagne. A esempio, Brand Safety è stata ridefinita come messa a disposizione per i brand di contesti di comunicazione in linea con la legge e Brand Policy di contesti in linea con le policy specifiche del brand scelte e indicate per ogni campagna di comunicazione. Il capitolo approfondisce anche la parte sulle meccaniche di utilizzo degli strumenti di Ad Verification per il monitoraggio del rispetto della Brand Policy dei singoli contenuti e l'eventuale attività di blocco dell'erogazione degli annunci, distinguendo tra due diversi e possibili macro-ambiti di acquisto che il mercato offre: in blind e in transparent.
Al corretto utilizzo delle keyword nel processo della Brand Policy è dedicata particolare attenzione. Evidenziati i rischi connessi a una semplicistica applicazione di quanto attualmente vigente nell'acquisto della search advertising e/o negli acquisti in modalità blind, ovvero utilizzo di liste lunghissime di keyword non semanticamente correlate con i contenuti ma in stringente logica di matching. La Brand Policy basata solo su keyword senza una base semantica aumenta il rischio di bloccare l'erogazione della campagna anche in contesti di comunicazione qualificati. In tal senso vengono proposti alcuni semplici accorgimenti operativi da seguire per migliorare l'attuale rendimento delle campagne basate su keyword.
Consapevole utilizzo del Passback, la tecnologia che consente di monetizzare le chiamate che l'adserver della concessionaria passa a una piattaforma di terze parti e che la stessa non trasforma in impression in quanto non ha o blocca, nel caso di utilizzo di sistemi di Ad Verification, gli annunci da pubblicare. Passback il cui utilizzo va distinto tra ambito programmatico e acquisto in modalità diretta o programmatic guaranteed.
Gli aggiornamenti del ‘Libro Bianco sulla comunicazione digitale’ sono disponibili all'interno della seconda edizione che sostituisce la precedente ed è scaricabile online, sui siti delle otto associazioni e su www.idas-italia.org.
Publicis Groupe presenta Marcel IA, piattaforma di connessione interna globale
basata sull'intelligenza artificiale permetterà di creare un gruppo di lavoro globale e fluido, composto da 80.000 dipendenti nel mondo, che potranno condividere costantemente dati, creatività e tecnologia, dando vita alle idee e all'innovazione di cui i clienti hanno bisogno per far crescere il business. A giugno sarà implementata in versione beta per 1.000 addetti, a gennaio inizierà il rollout a tutti
25 maggio 2018 - In linea con la tabella di marcia – l'annuncio era stato dato lo scorso giugno a CannesLions - Arthur Sadoun, chairman e ceo di Publicis Groupe, ha presentato nella prima giornata di VivaTeck a Parigi la piattaforma aziendale Marcel, strumento basato sull'intelligenza artificiale, in grado di connettere 80.000 dipendenti in tutto il mondo. Il nome è stato scelto in omaggio al fondatore del gruppo, Marcel Bleustein-Blanchet.
“Marcel reinventa completamente – ha detto Sadoun - il modo in cui lavoriamo, per noi stessi e per i nostri clienti. In Publicis Groupe abbiamo rotto il gap tra dati, creatività e tecnologia. Abbiamo rotto i nostri silos attraverso The Power of One. Oggi con Marcel stiamo rompendo le barriere tra talento e opportunità. Marcel sposta il posizionamento di Publicis Groupe da holding a piattaforma e dà alle menti creative la libertà di crescere e progredire all'interno di questo settore in costante evoluzione”.
Marcel mette i dipendenti al primo posto nel processo di trasformazione, dando loro l'opportunità di imparare, condividere e creare più che altrove. Ed è prova dell'impegno del gruppo nei confronti dei clienti, che potranno trarre vantaggio dalla diversità dei talenti di Publicis che daranno vita alle idee di cui hanno bisogno per far crescere il business. “E soprattutto – ha detto ancora Sadoun- è la prova del nostro impegno all'interno dell'industry. Saremo una forza positiva guidando il cambiamento”.
Su Marcel si sono concentrati gli sforzi economici del gruppo nell'ultimo anno, tanto da astenersi da partecipare a premi e altri eventi di settore, “decisione sicuramente controversa ma necessaria” ha sottolineato il ceo.
Marcel mette le persone al centro, responsabilizzando ciascun singolo dipendente verso ‘The Power of 80.000’. Si basa su quattro pilastri fondamentali: conoscenza, connettività, opportunità e produttività.
The power of knowledge. Ispira i dipendenti attraverso il lavoro creativo, portando nuovo valore al business e a tutta la industry.
The power of connectivity. Connette i dipendenti all'interno del gruppo in base alle esigenze, agli interessi, ai desideri e ai modelli comportamentali.
The power of opportunity. Offre diverse modalità con cui i dipendenti possono partecipare a progetti per loro interessanti che vanno oltre il lavoro quotidiano.
The power of productivity. Trasforma i processi spesso noiosi e manuali come i timesheet e le note spese in compiti semplici. Alimentato dalla tecnologia Microsoft AI, Marcel fornirà un'esperienza fluida, intuitiva, intelligente e ricca per tutti gli 80.000 dipendenti.
Emanuele Saffirio, presidente di Publicis Groupe Italia, ha dichiarato: “Marcel è un'enorme opportunità per Publicis Groupe, per i nostri talenti e per i nostri clienti. È un passo importante nello sviluppo del Power of One. Ci posiziona come un partner innovativo, dandoci la possibilità di essere competitivi sul mercato, mettendo a disposizione idee e innovazione provenienti da una connessione costante all'interno dell'intero network tra dati, creatività e tecnologia. Una piattaforma di scambio che dá a tutti noi l'opportunità di crescere e di far crescere il mercato”.
WFA e Upa varano il Media Charter per regole condivise sull'adv online
advertiser globali chiedono a editori, ad tech companies e piattaforme una riforma del modello della pubblicità sul digitale, che preveda un avanzamento sul tema della viewability, la partecipazione diretta al tavolo dei lavori da parte degli Ott, una nuova governance per il mercato dei dati al servizio dell'advertising
23 maggio 2018 - Upa, forte del lavoro fatto lo scorso anno insieme alle associazioni della comunicazione per la stesura del Libro Bianco per la trasparenza nella comunicazione e negli investimenti digitali (vedi news del 28 giugno e del 14 settembre 2017), ha avuto un ruolo importante nella stesura del Media Charter WFA, presentato durante la Marketer Week 2018 che si è svolta a Tokyo.
Il Media Charter ha l'obiettivo di identificare da parte degli advertiser i principi base che tutti gli operatori del mercato – ad tech companies, editori e piattaforme - sono chiamati a seguire per rendere internet un ambiente più sicuro, trasparente e user friendly. Il Libro Bianco già incorpora alcuni di questi principi, per di più concordati tra tutte le associazioni della filiera dell'online advertising.
Gli advertiser si aspettano nel prossimo futuro un avanzamento sul tema della viewability, che deve diventare una metrica custom con una base quantitativa più solida di quella attuale, la partecipazione diretta al tavolo dei lavori da parte degli Ott, Google e Facebook in primis, e una nuova governance per il mercato dei dati al servizio dell'advertising, che altrimenti rischia di diventare l'ennesima potenzialità sprecata per via dell'opacità del sistema, come dimostra la scarsa velocità di adozione del programmatic buying nel nostro Paese, dovuta non solo a fattori culturali.
Ecco principi del Media Charter appena rilasciato dalla WFA e sottoscritto dalle UPA di tutto il mondo:
1. Zero tolerance to ad fraud with compensation for any breach: a streamlined process to refund all media investments, including fees/commissions, found to be associated with invalid traffic/non-human impressions. Advertisers seek to use accredited third-party verification solutions to assess exposure to ad fraud.
2. Strict brand safety protection: Advertisers require platforms and publishers to accept responsibility for the content carried on their sites and to employ comprehensive and rigorous safeguards on which accounts and channels can host paid advertising. Advertisers commit not to target media investment at content platforms that misuse and infringe IP laws or sites responsible for fake news content or disinformation.
3. Minimum viewability thresholds: Brands should be able to trade against the viewability level that is appropriate for their business including 100% in-view for full duration, if desired. Advertisers understand that higher viewability standards could impact on inventory supply and campaign reach. 4. Transparency throughout the supply-chain: complete transparency through the supply chain (digital or otherwise) covering pricing and trading, fees and costs, placement and data usage. Advertisers respect the right of partners to be profitable and commit to relevant and fair levels of remuneration for services rendered.
5. Third-party verification and measurement as a minimum requirement: Self-reported data is unacceptable, and advertisers need third-party verification that inventory is viewable, fraud free, brand safe and on-target. Advertisers commit to prioritise third-party ad serving and verification companies who are audited and certified by the relevant industry-approved bodies.
6. Removal of ‘walled garden' issues: data and technology should be unbundled, allowing advertisers to use the third-party buying platform of their choice in any and all environments. Publishers and platforms should work to create a solution that provides impression level data with spend tracking companies to enable brands to track media spend in their category and competitive set.
7. Improving standards with data transparency: Data supply chain partners must uphold the same high standards outlined in the WFA’s Data Transparency Manifesto. Advertisers commit to working with partners to ensure data is ethically and transparently sourced as well as securely stored with appropriate assurance mechanisms, including audits. Data collection should be the minimum required to deliver a quality advertising experience.
8. Take steps to improve the consumer experience: Consumers are becoming increasingly frustrated with ads that disrupt their experience, interrupt content, slow browsing or eat up their data allowances. Advertisers and platforms should design commercial communication opportunities so that they are less intrusive and offer a better user experience.
In marzo sono stati 34,2 milioni gli italiani online e 25,4 milioni gli utenti giornalieri
mobile surfing è tra le attività quotidiane di oltre la metà delle persone dai 18 ai 54 anni. Il 78% del tempo totale trascorso online in marzo è stato via mobile, percentuale che sale all'84% tra le donne e all'86,3% tra i 18-24enni. Quasi tutti consultano siti e app di Search, ‘General interest portals & communities’ ‘Member communities/social network’, ‘Internet tools/web services’ e ‘Video/Movies
18 maggio 2018 - In marzo, secondo Audiweb, la total digital audience ha raggiunto 34,2 milioni di utenti unici, il 62,3% della popolazione dai 2 anni in su. In particolare, l'audience da mobile mensile ha raggiunto il 68,7% della popolazione maggiorenne, con 30,1 milioni di utenti collegati per 49 ore in media per persona. Nel giorno medio, invece, gli utenti di internet sono stati 25,4 milioni, online in media per 2 ore e 25 minuti a persona.
Il mobile surfing si è affermato tra le attività quotidiane di oltre la metà delle persone dai 18 ai 54 anni: nel giorno medio risultano online anche o solo da mobile il 58,8% dei 18-24enni (2,4 milioni), il 58,3% dei 25-34enni (4 milioni) e il 54,2% dei 35-54enni (10 milioni). Dai dati sulla distribuzione del tempo online tra i device rilevati, emerge che in marzo il 78% del tempo totale trascorso online è stato via mobile (smartphone e/o tablet), modalità che si conferma la preferenza da parte delle donne (con l'84% del tempo totale online) e dei giovani 18-24enni (con l'86,3%).
Almeno l'80% della popolazione online si concentra tra i siti e le applicazioni di cinque categorie: ‘Search’ (92,7% degli utenti online nel mese), ‘General interest portals & communities’ (85,1% degli utenti), ‘Member communities/social network’ (84,7%), ‘Internet tools / web services’ (83,4%) e ‘Video / Movies’ (81,9%). Le altre categorie di siti e applicazioni online, riescono comunque a raccogliere l'attenzione di almeno il 60% degli utenti online, segno del fatto che, sebbene la quasi totalità degli utenti sia attratta dalle entità rappresentate nelle prime categorie, molta parte dell'audience online si muove consultando tutta l'offerta disponibile, in base a interessi particolari.
Facebook entra nel dating e attiva Clear History per la protezione dei dati
Zuckerberg ha annunciato due nuove funzioni. Con Dating Home entra nel mercato degli incontri online, rivolgendosi ai 200 milioni di utenti che si dichiarano single nel profilo. Con Clear History offre l'opportunità di cancellare tutta la cronologia della navigazione
3 maggio 2018 - Alla conferenza annuale degli sviluppatori di software a San Jose in California, Mark Zuckerberg ha annunciato l'ingresso di Facebook nel settore del dating. Il progetto è rivolto a quei 200 milioni di utilizzatori del social (su 2 miliardi in totale) che si sono dichiarati nei profili celibi o nubili, con la convinzione (da parte di Zuckerberg) che Facebook aiuterà “a costruire relazioni autentiche e durevoli, non di una serata”. Gli utenti della funzione Dating Home dovranno costruirsi un profilo apposito, sulla cui base verranno suggeriti partner potenziali. Verrà creata una nuova sezione di messaggistica ad hoc. Non è stato precisato se il servizio sarà a pagamento.
Zuckerberg ha anche annunciato la funzione Clear History, nell'ambito del nuovo impegno a proteggere i dati degli utenti, dopo lo scandalo Cambridge Analytica. Gli utenti potranno cancellare tutta la cronologia della loro navigazione. La funzione permetterà di vedere i siti e le applicazioni che inviano informazioni a Facebook mentre vengono utilizzati, di cancellare le informazioni dall'account e di disattivare la capacità del social di raccoglierli in futuro.
Fujitsu Climatizzatori assolda Giuliacci per raccontare meteo e clima. Al via web serie su Facebook
pagina Facebook dell'azienda di tecnologie per il clima e il benessere abitativo parte una serie di video clip divulgativi a titolo ‘Capire il clima per migliorarlo’. A supporto dell'iniziativa sono previste una campagna Facebook e attività di programmatic advertising
2 maggio 2018 - Parte oggi l'iniziativa divulgativa ‘Capire il clima per migliorarlo’ promossa da Fujitsu Climatizzatori con protagonista il meteorologo e climatologo Andrea Giuliacci. A quali criteri affidarsi per scegliere le app più attendibili delle previsioni meteo? La meteorologia ci aiuterà a risparmiare in bolletta nei prossimi anni? È vero che Venezia potrebbe scomparire in futuro, a causa del cambiamento climatico? Questi e altri quesiti saranno al centro dei video clip settimanali che appariranno sul canale Facebook dell'azienda: in un minuto e mezzo circa Giuliacci proporrà curiosità e spiegazioni scientifiche inerenti il meteo e il clima della Terra. Sul sito www.fujitsuclimatizzatori.it si possono presentare le domande all'esperto attraverso un form.
“L'obiettivo – spiega Giuliacci - è di fare cultura sul clima e sulla meteorologia per essere consapevoli dell'effetto e delle cause di fenomeni che riguardano gli ambienti in cui viviamo e, su una scala più ampia, l'atmosfera e l'intero pianeta”. Giuliacci curerà personalmente la sessione dedicata alla comunicazione del cambiamento climatico nell'ambito di ClimeTech, l'evento internazionale in programma a settembre a Ferrara, rivolto ai temi dei cambiamenti climatici con la partnership di Unesco, Commissione Europea e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'iniziativa ‘Capire il clima per migliorarlo’ sarà sostenuta da attività di web marketing pianificate da Fujitsu: una campagna Facebook di quaranta giorni con l'obiettivo di raggiungere cinquecentomila contatti e da un'intensa attività di programmatic advertising.
Publicis Media lancia in Italia Precision, hub per attività e soluzioni data driven
progetta e sviluppa prodotti e soluzioni digitali basate sull'utilizzo dei dati e delle tecnologie, al servizio dei clienti di Starcom, Zenith, Blue 449, Spark Foundry e Performics. Amplierà le capabilities del gruppo dal programmatic ai prodotti digitali a performance e integrerà soluzioni innovative per digital Ooh, radio e addressable tv. Alla guida in Italia Cristina Ughes
19 aprile 2018 - Publicis Media annuncia il lancio in Italia di PM Precision, hub per la progettazione e lo sviluppo di prodotti e soluzioni digitali basate sull'utilizzo dei dati e delle tecnologie. Guidata in Italia da Cristina Ughes, l'hub opererà al servizio dei clienti delle agenzie del gruppo: Starcom, Zenith, Blue 449, Spark Foundry e Performics.
PM Precision nasce dall'evoluzione e dal potenziamento del Trading Desk interno. Conta oggi oltre 30 talenti e lavorerà in continuità con quanto svolto nel gruppo negli ultimi quattro anni, ampliando le capaCristina Ughesbilities dal programmatic ai prodotti digitali a performance e integrando soluzioni innovative per i mezzi quali digital Ooh, radio e addressable tv. Conta, inoltre, sul supporto di una struttura organizzativa globale di esperti in digital advertising e data driven marketing. Lavora sia a soluzioni centralizzate, cross agenzia, sia a soluzioni customizzate sul singolo cliente.
L'hub centrale è focalizzata su stringere partnership con grandi publisher, tech e data provider, espandere il portafoglio prodotti e offrire soluzioni commerciali innovative. I team dedicati ai singoli clienti si occupano quotidianamente delle attività di campaign management e di fornire un servizio di consulenza, abbinata anche a percorsi di formazione, accompagnando i clienti nel processo di digital transformation.
“La nostra ambizione - ha dichiarato Cristina Ughes, practice lead PM Precision - è di fornire soluzioni customizzate, guidate dal dato e dai Kpi di campagna. Non ci occupiamo solo di programmatic, ma in generale dell'ottimizzazione delle attività digitali a più ampio spettro, per portare valore ai nostri clienti indirizzandoli nella pianificazione di strategie digitali competitive”.
Gazzetta dello Sport vara il settimanale Gazza Mondo sul calcio internazionale. E si apre al mondo degli eSports
iniziativa editoriale del sistema Gazzetta. Debutta il 10 aprile il supplemento omaggio del martedì dedicato al grande calcio internazionale. Su Gazzetta.it apre la sezione dedicata al mondo degli eSport e, a fine aprile, si terrà l'evento Gazzetta EsportsChallenge in collaborazione con ProGaming Italia, nell'ambito di Comicon a Napoli
6 aprile 2018 - Doppia novità editoriale annunciata dalla Gazzetta dello Sport nello stesso giorno in cui ha celebrato a Milano il 1° Gran Galà della Neve, coi riconoscimenti per il campioni italiani di sport invernali che si sono messi in luce nella straordinaria stagione 2017-2018. La Gazzetta ha assegnato il fiocco d'oro al miglior atleta a Sofia Goggia, fiocchi d'argento ad altri 13 atleti di varie discipline invernali e infine il fiocco d'oro leggenda dello sci a Gustav Thoeni. La manifestazione ha avuto come main sponsor Fisi Audi e sponsor Daikin.
Le due novità editoriali sono un settimanale dedicato al grande calcio internazionale e lo spazio e l'attenzione nuovi che saranno dedicati agli eSport su Gazzetta.it.
Il settimanale si intitola Gazza Mondo ed esce in supplemento omaggio il martedì al quotidiano. È un settimanale all'interno di questo, con copertina e apertura proprie, che parla dei principali campionati in Europa e nel mondo, con interviste, storie, classifiche, dati, analisi e opinioni. Spiega il direttore della Gazzetta, Andrea Monti: “Per l'esordio abbiamo scelto il 10 aprile, con i fari puntati sui quarti di finale di Uefa Champions League e sul Mondiale di Russia alle porte. Abbiamo deciso di aumentare ulteriormente il nostro impegno sul calcio internazionale, perché vediamo crescere nei nostri lettori la fame di notizie e di racconti su campioni, squadre e tornei europei e mondiali”.
La copertina di Gazza Mondo avrà un solo titolo, con un'immagine d'effetto: un campione, un'azione di gioco spettacolare, una foto iconica. La testata sarà scavata in bianco e rosa all'interno di uno scacco colorato, blu o rosso. In copertina ci sarà anche un breve sommario degli argomenti principali.
“Stiamo investendo nel sistema Gazzetta – ha commentato il presidente di Rcs MediaGroup, Urbano Cairo -. Oltre al varo delle pagine locali, in continua crescita, abbiamo rilanciato Sportweek e sviluppato le Grandi Gazzette e le nuove testate G Magazine. Ora entriamo nel vivo di questo grandissimo anno di sport con Gazza Mondo”. Per il lancio è prevista una campagna su stampa, tv, radio e social col claim “Il modo migliore per conoscere il calcio straniero è sapere le lingue. O leggere Gazza Mondo”.
L'altra novità è l'apertura de La Gazzetta dello Sport al mondo degli eSports con una nuova sezione editoriale dedicata su Gazzetta.it, oltre all'organizzazione dell'evento Gazzetta Esports Challenge. Gli eSports sono spesso veri e propri tornei, con videogiocatori professionisti o dilettanti che si sfidano in rete, seguiti in streaming da un pubblico sempre più vasto. “La Gazzetta entra nel mondo in continua crescita degli eSports con un grande investimento editoriale e organizzativo – racconta Andrea Di Caro, vicedirettore del quotidiano - . La sezione su Gazzetta.it avrà un ampio spazio dedicato ai video e sarà rilanciata sui social de La Gazzetta dello Sport”.
La nuova sezione eSports di Gazzetta.it offrirà agli appassionati notizie sui tornei più importanti, sui nomi che hanno già conquistato il mondo degli eSports, sui protagonisti e sugli eventi, e guiderà i neofiti alla scoperta di questo universo. Sarà possibile inoltre scoprire le ultime novità del mondo dei videogiochi, con le recensioni dei titoli in uscita, e tutte le news che hanno a che fare col mondo del gaming.
Gazzetta firmerà inoltre l'evento ‘Gazzetta eSports Challenge’ che sarà realizzato in collaborazione con ProGaming Italia (azienda di event management). Si disputerà in quattro giornate durante la XX Edizione di Comicon a Napoli, dal 28 aprile al 1° maggio, trasmesse in diretta streaming su Gazzetta.it e sui canali tematici. Vi farà parte l'unico torneo ufficiale in Italia di FIFA 18 che permetterà di qualificarsi al campionato mondiale. (M.O.)
Google investe 300 milioni di dollari sul giornalismo di qualità. Nasce Google News Initiative
vuol far emergere il giornalismo di qualità sulle sue piattaforme, sostenerlo creando nuovi modelli di business per gli editori e aiutarli a sfruttare la tecnologia per innovare nelle redazioni. E presenta ‘Subscribe with Google’ per facilitare gli abbonamenti alle testate online, con Repubblica unico partner italiano
21 marzo 2018 - Dopo la Digital News Initiative (digitalnewsinitiative.com, vedi news del 14 dicembre 2017), Google lancia un altro progetto per aiutare il giornalismo a crescere nell'era digitale, impegnandosi a investire 300 milioni di dollari nei prossimi tre anni. Denominato Google News Initiative (GNI), il progetto ha tre principali obiettivi. Il primo è di fare emergere e rafforzare il giornalismo di qualità sulle piattaforme di Google. A questo proposito, all'evento a New York in cui ha dato notizia del nuovo progetto, Google ha presentato, insieme a First Draft, ‘Disinfo Lab’, un'iniziativa per combattere le informazioni fuorvianti e la disinformazione in periodo di elezioni politiche o in caso di breaking news.
Il secondo obiettivo è di abilitare nuovi modelli di business che supportino un giornalismo di qualità. A questo proposito ha presentato ‘Subscribe with Google’, strumento per facilitare gli abbonamenti alle diverse testate sia su Google sia sul web, aiutando così gli editori ad avere più i lettori e questi a raggiungere prima le notizie. Le testate partner coinvolte sono Les Échos, Fairfax Media, Le Figaro, the Financial Times, Gannett, Gatehouse Media, Grupo Globo, The Mainichi, McClatchy, La Nación, the New York Times, NRC Group, Le Parisien, Reforma, la Repubblica (unico partner italiano), The Telegraph e Washington Post. Altre verranno man mano coinvolte.
Infine il terzo obiettivo è di consentire alle organizzazioni dell'informazione mondiale di sfruttare la tecnologia per portare innovazione nelle redazioni.
Apre a Milano MEET, centro internazionale per la cultura digitale
da Fondazione Cariplo e da Meet the Media Guru, nasce come impresa sociale per contribuire a colmare il divario digitale nel nostro Paese e come laboratorio creativo aperto a chi condivide l'idea che il digital divide non sia un problema di natura tecnologica, ma culturale. Ha in obiettivo entro cinque anni di arrivare a 500.000 persone coinvolte nelle attività, a 200.000 iscritti alla community, a 50 partnership e progetti internazionali sviluppati. Avrà sede fisica nei 1200 mq dell'ex Spazio Oberdan
27 febbraio 2018 - È nato a Milano MEET, centro internazionale per la cultura digitale, promosso da Fondazione Cariplo e da Meet the Media Guru, piattaforma di idee ed eventi sull'innovazione e il digitale diretta da Maria Grazia Mattel. Nasce come impresa sociale per contribuire a colmare il divario digitale nel nostro Paese, nella convinzione che la diffusione della cultura digitale favorisca non solo la crescita dell'economia, ma anche delle opportunità e del benessere per tutti i cittadini. MEET apre a Milano riconoscendone il ruolo strategico nel processo di innovazione del Paese e ambisce a farne un punto di riferimento per la cultura digitale anche sulla scena internazionale.
MEET si impegna a diffondere il digitale con un focus permanente sull'arte e la cultura, favorendo con approccio esperienziale e immersivo incontri con coloro che, a livello mondiale, indagano e anticipano le trasformazioni. E' un laboratorio creativo aperto ai milanesi e a tutti coloro che, in Italia e nel mondo, condividono l'idea che il digital divide non sia un problema di natura tecnologica, ma culturale.
Avrà sede fisica nei 1200 mq dell'ex Spazio Oberdan che Fondazione Cariplo ha acquisito dalla Città Metropolitana di Milano. Lo spazio continuerà a ospitare la Fondazione Cineteca Italiana con cui MEET svilupperà un piano di iniziative coordinate. In rete, MEET è nel nuovo sito di meetthemediaguru.org che consente di navigare nel patrimonio artistico e culturale dei materiali prodotti dal 2005 da Meet the Media Guru, che conta su una community di oltre 60mila persone, che si punta a far crescere fino a oltre 200mila in 5 anni. In obiettivo entro cinque anni c'è anche di arrivare a 500.000 persone coinvolte nelle attività.
Nel programma di MEET sono previsti confronti e co-creazione con partner internazionali, come il George Brown College di Toronto e il suo Institute without Boundaries, specializzato in progettazione partecipata, e nel nascente Innovation Exchange dove MEET già dispone di un ufficio. L'obiettivo in 5 anni è di arrivare a 50 partnership e progetti internazionali sviluppati.
L'attività del MEET si sviluppa attraverso 4 linee di intervento multidisciplinari e aperte al contributo di tutti: la content zone, la research and innovation zone, l'education zone e la showcase zone. In attesa dell'inaugurazione dello spazio fisico, partono appuntamenti e iniziative come la lecture immersiva con il guru statunitense dell'intelligenza artificiale applicata al mondo del giornalismo, Francesco Paulo Marconi (il 9 aprile al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci). E come l'installazione originale alla Milano Digital Week (15-18 marzo) pensata ad hoc per raccontare il Centro.
Condé Nast lancia L:sa, social brand per le smart millennial
di Love Inspire Share Advise, L:sa è brand editoriale social-only dedicato all'intrattenimento, presente su Instagram e Facebook, che fa leva sull'attitudine delle millennial alla self expression, al senso di community e al desiderio di share&connect. Propone moda, beauty, trend, opinioni, temi e format inediti. Accoglie volti noti tra le generazioni più giovani, come Ludovica Comello. Per gli advertiser c'è un'offerta di forme di comunicazione più vicine all'advising che all'advertising classico
20 febbraio 2018 - Condé Nast presenta L:sa, social media dedicato alle smart millennial, la generazione più interconnessa. Forte di una audience digitale di oltre 35 milioni di utenti di cui 14 milioni tra fan e follower di tutte le property digitali sulle varie piattaforme social, l'editrice presenta un brand editoriale social-only presente su Instagram e Facebook attraverso il profilo @experiencelisa, dedicato all'intrattenimento per le millennial. Farà leva sulla loro attitudine alla self expression, al senso di community e al desiderio di share&connect proponendo temi di moda, beauty, trend, opinioni, accanto ad altri inediti, accomunati da una linea editoriale innovativa.
L:sa prende nome dall'acronimo di Love Inspire Share Advise, dato che il mondo delle passioni giovanili è guidato da modalità di interazione emozionale, più che dai singoli argomenti. L'approccio di L:sa ai contenuti è contraddistinto da una forte componente visual, con utilizzo di social cards, gif animate, video e Instagram Stories
L:sa interagirà con tutti i brand Condé Nast e con i brand commerciali che intendono rivolgersi a un target giovane con forme di comunicazione più vicine all'advising che all'advertising classico: “Alla macchina consolidata di produzione di contenuti come native, branded content e shareable, si aggiunge una nuova piattaforma dove la comunicazione adotta un linguaggio adatto alle nuove generazioni" ha detto Francesca Airoldi, direttore generale sales & marketing.
Ci saranno format esclusivi come Sgami, pillole beauty di tips&tricks last minute realizzate con video o card illustrate; GenderZ, i nonsense di coppia quotidiani rappresentati con ironia e un po’ di cinismo; Amabili Esserini, una raccolta di character animati presi in prestito al mondo del food per raccontare in modo divertente il rapporto con il cibo. Parteciperanno volti noti tra le generazioni più giovani, come Lodovica Comello e le venti social influencer che hanno partecipato alla prima edizione di Condé Nast Social Academy, lanciata da Conde Nast in partnership con Sda Bocconi per formare gli influencer (vedi News del 13 settembre 2017).
All'insegna della tagline #MaiUnaNoia, L:sa ricorre ai linguaggi più comuni al suo target, con un set personalizzato di emoji, sticker e personaggi animati in 3d per arricchire le social conversation. Novità assoluta è il filtro Tattoo Quote, realizzato sfruttando la realtà aumentata di Apple ARKit, che permetterà di trasformare un volto in un messaggio da condividere sulle principali piattaforme social e di instant messaging. L'app di L:sa è per ora disponibile su Apple iPhone.
Contestualmente al lancio di L:sa, Condè Nast annuncia l'arrivo di Riccardo Pozzoli, manager trentenne esperto di start up digitali e social media, quale direttore creativo dell'area social e influencer. Comincerà seguendo L:sa e la Social Academy italiana.
I ricavi dell'adv su internet in crescita dell'1,7% nel 2017
dicembre il fatturato pubblicitario incrementa del 7%, mentre il terzo e quarto trimestre registrano una crescita rispettivamente del 7,6% e del 3,7%. Giorgio Galantis, presidente di Fcp-Assointernet, sottolinea lo sforzo delle concessionarie nel condividere metriche, linee guida, standard in ottica di massima trasparenza, nonché l'impegno a rendere disponibili ambiti editoriali safe e caratterizzati da contenuti di qualità
6 febbraio 2018 - Il fatturato pubblicitario dell'online ha chiuso il 2017 in crescita dell'1,7% rispetto al 2016, frutto di un trend altalenante che ha visto i primi tre mesi in perdita rispetto all'analogo 2016, poi una ripresa, un calo netto in giugno e luglio compensato da un buon trend in agosto e settembre, una moderata crescita in ottobre e novembre e un balzo pari a +7% in dicembre. I dati provengono dall'Osservatorio Fcp-Assointernet, che evidenziano per dicembre secondo device/strumento: Web +1,9%; Mobile +41,5%; Tablet +81,8%; Smart TV/Console -80,4%.
Il presidente di Fcp-Assointernet, Giorgio Galantis, ha commentato: “A dicembre, il mese di maggior peso sul totale anno, il fatturato incrementa del 7% portando la chiusura del 2017 a +1,7% sul 2016. Il terzo eGiorgio Galantis quarto quarter registrano una crescita rispettivamente del 7,6% e del 3,7%. Numeri positivi realizzati in un panorama, quello della pubblicità sul web, sempre più complesso in cui i KPI qualitativi e quantitativi sono diventati la vera discriminante nella scelta dei contesti di comunicazione a disposizione delle aziende”.
Galantis ha anche sottolineato lo sforzo di condivisione di metriche, linee guida, standard in un'ottica di massima trasparenza, messo in campo dalle concessionarie aderenti a Fcp-Assointernet, insieme alle altre associazioni di categoria: “Sforzi che auspichiamo siano maggiormente premiati dal mercato nel 2018. Va sottolineato che lo sviluppo di alcune tecnologie oggi a disposizione sul mercato per la misurazione di alcuni KPI non è ancora così ‘solido’ e affidabile, con un rilevante impatto operativo ed economico sulle concessionarie e sugli editori. La trasparenza e l'affidabilità rappresentano giustamente un importante valore per gli advertiser e le loro agenzie. L'impegno delle concessionarie Fcp da tempo è quello di rendere disponibili ambiti editoriali safe e caratterizzati da contenuti con elevati standard qualitativi. Tale impegno proseguirà anche nel 2018”.
Facebook lancia il Community Boost Europeo per fornire competenze digitali a Pmi e start-up
l'impegno a formare un milione di persone e imprenditori in tutta Europa entro il 2020. Verranno aperti tre nuovi centri dedicati alle competenze digitali in Italia, Spagna e Polonia entro la fine del 2018. Facebook lavorerà a fianco delle piccole imprese e delle start-up per aiutarle a crescere
23 gennaio 2018 - Facebook ha annunciato un programma per aiutare le imprese europee a crescere e per fornire al maggior numero di europei le competenze digitali necessarie per essere competitivi nel mondo del lavoro. Verranno costituiti tre nuovi community skill hub (poli di competenze per la comunità) in Italia, Spagna e Polonia e formate mezzo milione di persone e imprenditori in tutta Europa entro il 2020. In particolare in Francia verrà effettuato un investimento in innovazione di 10 milioni di euro attraverso la struttura di ricerca sull'intelligenza artificiale di Facebook.
Attraverso il Community Boost Europeo, Facebook lavorerà a fianco delle piccole imprese e delle start-up per aiutarle a crescere e assumere dipendenti. I tre nuovi community hub in Italia, Spagna e Polonia saranno gestiti in collaborazione con organizzazioni locali, offrendo formazione in digital skill, alfabetizzazione mediatica e sicurezza, secondo il modello del Digitales Lernzentrum di Facebook a Berlino, inaugurato lo scorso anno in collaborazione con la ReDI School of Digital Integration.
Nei prossimi due anni Facebook collaborerà con Freeformers per offrire formazione a 300.000 persone in Italia, Uk, Francia, Germania, Polonia e Spagna. Per 75.000 persone la formazione avverrà in aula, per le altre in maniera virtuale. Tutti i corsi saranno personalizzati, quindi a chi già possiede forti competenze potrebbe essere insegnato come programmare, ad altri come aprire un conto in banca online. Agli imprenditori verranno offerti dei training per aiutarli ad espandere la presenza digitale e trovare nuovi clienti. Sono previsti corsi di formazione in aula per 100.000 Pmi entro il 2020 e corsi online per 250.000 imprese.
Come parte del programma #SheMeansBusiness, verrà fornita formazione digitale a più di 15.000 donne in Francia. Inoltre in Francia verranno investiti 10 milioni di euro per potenziare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Disponibile in Italia WhatsApp Business, servizio di messaggistica istantanea per uso professionale
nuova applicazione per Android permetterà a piccole imprese e negozi di identificarsi come tali e comunicare meglio coi clienti. Potranno descrivere l'attività, indicare il sito o l'indirizzo della sede, creare risposte immediate e automatiche, conoscere il numero di messaggi letti. E 1,3 miliardi di utenti potranno chattare meglio con le piccole attività di loro interesse
19 gennaio 2018 - WhatsApp annuncia il lancio di WhatsApp Business, applicazione per Android pensata per l'uso aziendale e professionale. E scaricabile gratuitamente dal Google Play Store in Indonesia, Italia, Messico, Uk e Stati Uniti e sarà disponibile anche in altri paesi nelle prossime settimane. Già oggi il 69% delle piccole imprese in Italia afferma che WhatsApp li aiuta a comunicare con i clienti e il 52% sostiene che contribuisca alla crescita del loro business (fonte: Morning Consult). Ora WhatsApp Business renderà più facile comunicare con i clienti, permettendo a Pmi e negozi di rispondere loro, separare i messaggi personali da quelli di lavoro, avere una presenza ufficiale sulla piattaforma. E 1,3 miliardi di utenti attuali del servizio potranno chattare con le attività a cui sono interessati.
Ecco alcune della caratteristiche della nuova App:
·Profilo dell'attività. Permette ai clienti di trovare facilmente informazioni utili quali descrizione dell'attività, indirizzo fisico, indirizzo e-mail, sito web.
·Strumenti di messaggistica. Permette di lavorare in modo più efficiente usando risposte rapide e automatiche per rispondere a domande frequenti, i messaggi di benvenuto per presentare un'attività, i messaggi d'assenza per far sapere quando non si è disponibili
·Statistiche sui messaggi. Permette il controllo di semplici dati statistici, come il numero di messaggi letti, per individuare le strategie che funzionano meglio
·WhatsApp Web. Permette di inviare e ricevere messaggi a WhatsApp Business dal computer
·Tipo di account. Permette di identificare un account come un account business. Col tempo, gli account business saranno confermati come tali e avranno un segno distintivo.
Gli attuali utenti di WhatsApp potranno continuare a usare la loro applicazione senza bisogno di scaricarne una nuova e continueranno ad avere pieno controllo dei messaggi che ricevono, inclusa la possibilità di bloccare qualsiasi numero (compresi i numeri delle attività) e di segnalare messaggi di spam.
Tornano le video inchieste di Milena Gabanelli Al via Dataroom su corriere.it e social
giornalista condurrà dal 22 gennaio una video-striscia di data journalism pensata per web e social in cui spiegherà argomenti complessi in tre minuti, dalla ricaduta sulle imprese della contraffazione nell'e-commerce all'effetto sugli Stati della legalizzazione della marijuana. Sugli argomenti più controversi ci sarà un confronto con gli utenti in diretta Facebook
18 gennaio 2018 - Milena Gabanelli torna a condurre in video le grandi inchieste giornalistiche che l'hanno resa famosa con un progetto nuovo e inedito di ‘data journalism’. Si concretizza l'accordo di collaborazione col Corriere della Sera che era stato annunciato a novembre per sperimentare nuove frontiere del giornalismo e del data journalism e nuovi format di fruizione e di linguaggio (vedi news del 22 novembre). Parte il 22 gennaio su corriere.it e social relativi 'Dataroom', in cui la giornalista racconterà e analizzerà fatti e problematiche col suo stile inconfondibile e con rigore professionale. L'obiettivo è creare consapevolezza e individuare proposte concrete che possano aiutare a modificare i comportamenti.
Ogni video-striscia durerà circa tre minuti e sarà la sintesi di un tema complesso raccontato attraverso i numeri e i dati messi in relazione fra loro, accompagnata anche da un approfondimento scritto e illustrato. Sugli argomenti più controversi ci sarà un confronto con gli utenti in diretta Facebook.
Tra i temi delle prime puntate ci saranno gli acquisti via internet (qual è la ricaduta della contraffazione sulle imprese e sugli stipendi), la legalizzazione della marijuana (conveniente per gli Stati?), l'impatto ambientale dell'e-commerce, l'uso del contante e l'economia sommersa, gli studi per trovare lavoro domani, i danni provocati dai test nucleari e dai lanci di missili del dittatore nordcoreano Kim Jong-u (sono già in corso, ma non si vedono).
Dataroom sarà anche spunto per grandi inchieste sul quotidiano in edicola.
Norme più stringenti per la pubblicità su YouTube
poter ospitare annunci, i canali devono avere almeno 1.000 iscritti e 4.000 ore di watchtime negli ultimi 12 mesi. Quelli inclusi in Google Preferred verranno curati manualmente e gli annunci compariranno solo sui video verificati in base alla norme per ospitare pubblicità
18 gennaio 2018 - Google cambia l'approccio all'advertising su YouTube, per assicurare ancora di più agli inserzionisti che i loro annunci vengano associati a contenuti in linea con i loro valori. Lo annuncia sul blog ufficiale il post ‘A New Approach to YouTube Monetization' di Paul Muret, vp Display, Video & Analytics. I nuovi criteri rendono più stringenti le norme a tutela di brand safety e contenuti originali annunciate in primavera (vedi news del 10 aprile).
I criteri richiesti per la monetizzazione diventano più stringenti. Finora i canali dovevano raggiungere 10.000 visualizzazioni totali per poter entrare nel Programma Partner di YouTube (YPP). Ora vengono presi in considerazione anche la dimensione del canale, l'engagement degli utenti e il comportamento di chi crea il contenuto per stabilire se sia adeguato per la pubblicità. Da ieri i nuovi canali per poter ospitare annunci devono avere 1.000 iscritti e 4.000 ore di watchtime negli ultimi 12 mesi. Dal 20 febbraio i nuovi requisiti verranno applicati ai canali attualmente inclusi nel Programma Partner di YouTube.
Google continuerà inoltre a monitorare i segnali tipo gli avvertimenti della community, i tentativi di spam e altre indicazioni di abusi. I canali nel Programma Partner di YouTube verranno automaticamente valutati attraverso questi criteri stringenti e se un canale dovesse violare le norme della community ripetutamente, o in modo eclatante, verrà rimosso dal programma YPP. Come sempre, l'account che dovesse aver ricevuto tre avvertimenti di violazione delle norme della community verrà rimosso.
L'obiettivo è di favorire i creator che pubblicano contenuti coinvolgenti e mpedire che il sistema venga aggirato per monetizzare contenuti inappropriati.
Google Preferred verrà cambiato in modo che la sua offerta rappresenti non solo i contenuti di YouTube più popolari, ma anche i più verificati. I canali inclusi in Google Preferred verranno curati manualmente e gli annunci compariranno solo sui video che sono stati verificati secondo le norme per ospitare pubblicità. La revisione saraà completata per metà febbraio negli Stati Uniti e per la fine di marzo negli altri paesi in cui l'offerta è disponibile.
Sono previsti una maggiore trasparenza e controlli più semplici. Nei prossimi mesi verrà introdotto un sistema di suitability su tre livelli, che permetterà di decidere ai gestori quanto essere conservativi rispetto ai criteri di selezione e valutare il potenziale di reach corrispondente. Sul fronte della trasparenza in merito a dove compaiono le pubblicità, infine, Youtube ha cominciato a lavorare con fornitori verificati per offrire report di terze parti sulla brand safety. Altre partnership sono in progetto.
Wpp Italia vince la gara per le attività digital di FCA in area Emea
guidata da Massimo Costa ha prevalso in finale su Publicis Groupe e curerà per il gruppo automobilistico la creatività per il digitale e la gestione dei siti, dei social e delle digital pr in 24 mercati. L'incarico sarà seguito dal Team FCA formato professionisti di Ogilvy One, VML, Akqa, Jwt Digital e Wunderman, col supporto di Vice e Long Term Partners
16 gennaio 2018 - Si è conclusa con la vittoria di Wpp Italia la gara indetta da FCA per la gestione delle attività digitail di tutti i marchi del gruppo automobilistico nella regione Emea (Europa, Medio Oriente, Africa). L'obiettivo del gruppo automobilistico è di consolidare e uniformare la comunicazione nell'area.
L'holding guidata dal country manager MassimoMassimo Costa, country manager Wpp Italia Costa ha messo in campo nel pitch il Team FCA formato da professionisti di Ogilvy One, VML, Akqa, Jwt Digital e Wunderman e che conterà anche sul supporto di partner come la testata digitale internazionale Vice (di cui Wpp ha l'8,4%) e la società di consulenza Long Term Partners. Il Team FCA ha prevalso in finale su Publicis Groupe. Alla gara hanno partecipato anche Accenture con Doing, il Gruppo Armando Testa con Reply, Havas Group, Ipg.
L'incarico riguarda l'ideazione della creatività per il digitale e la gestione dei siti, dei social e delle digital pr in 24 mercati dell'area Emea. Il media (pianificazione e buying) a livello internazionale (30 mercati dell'area Emea e Asia Pacific) è in carico dallo scorso anno a Starcom (Publicis Groupe), vincitrice della relativa gara con uscente Maxus del gruppo Wpp (vedi news del 9 gennaio 2017).
Due italiani su tre tra i 18 e i 54 anni online ogni giorno in ottobre
Audiweb, in ottobre hanno navigato almeno una volta 33,1 milioni di utenti unici e in 24,9 milioni almeno una volta nel giorno medio. Le donne hanno navigato giornalmente per circa 2 ore e 27 minuti, 16 in più rispetto agli uomini. Il 78,5% del tempo complessivo dedicato alla navigazione è stato generato dalla fruizione da mobile. Il 92,6% degli utenti online nel mese ha consultato il Search
20 dicembre 2017 - Nel mese di ottobre la total digital audience ha raggiunto 33,1 milioni di utenti unici (il 60,3% degli italiani dai 2 anni in su) online sia da mobile (smartphone e tablet) che da Pc, collegati complessivamente per 57 ore e 11’ in media per persona. Hanno navigato da mobile 29,5 milioni di italiani (il 67,2% della popolazione di 18-74 anni) e 26 milioni anche o solo da computer (il 47,4% della popolazione di 2+ anni).
Nel giorno medio, invece, la total digital audience ha raggiunto 24,9 milioni di utenti unici, il 45,4% degli italiani di 2+anni che si sono collegati almeno una volta da mobile e/o da Pc, registrando una permanenza online di 2 ore e 14’ in media per persona. La penetrazione è stata del 45,1% per gli uomini (12,3 milioni) e del 45,7% per le donne (12,6 milioni). Quanto alle fasce d’età, risultano online nel giorno medio il 63,1% dei 18-24enni (2,6 milioni), il 65,3% del 25-34enni (4,5 milioni), il 63,7% del 35-54enni (11,6 milioni) e il 38,6% dei 55-74enni (5,6 milioni). Nel giorno medio le donne hanno navigato per circa 2 ore e 27’ (16 minuti in più rispetto agli uomini). Risulta anche che a ottobre il 78,5% del tempo complessivo dedicato alla navigazione è stato generato dalla fruizione da mobile.
Per quanto riguarda i dati di consumo dei contenuti online, a ottobre la sotto categoria dei servizi e applicazioni dedicati alla ricerca di contenuti (Search) raggiunge il 92,6% degli utenti online nel mese, mentre raggiungono almeno l'81% dell'audience online mensile le sotto-categorie dei portali generalisti (general interest portals & communities con l'85,6% degli utenti), dei servizi e strumenti online (l'85,1% degli utenti per la categoria ‘Internet Tools / Web Services’), dei Social Network (Member Communities con l'84,6% degli utenti) e di contenuti video (‘Video/Movies’ con l'81,1% degli utenti). Continuano a catturare l'interesse degli utenti la sotto-categorie dedicata ai servizi di messaggistica da mobile (‘Cellular/Paging’, con il 75,8% degli utenti), i siti dedicati alla gestione delle email (74,5% ) e i siti di ecommerce (‘Mass merchandiser’ con il 72,2%).
Iab Italia cerca partner per certificare la qualità delle inserzioni online
via il beauty contest per individuare uno o più partner con cui certificare la qualità dei bacini pubblicitari online. L'obiettivo è di fare chiarezza su la brand safety dei contesti in cui la pubblicità viene erogata, la viewability degli annunci, l'utilizzo di formati pubblicitari più leggeri e rispettosi dell'esperienza di navigazione degli utenti. Le domande vanno presentate entro il 28 febbraio
19 dicembre 2017 - Dopo averlo annunciato allo Iab Forum, Iab Italia dà il via al beauty contest per individuare uno o più partner che permetteranno all'associazione di certificare la qualità dei bacini pubblicitari online, attraverso la definizione e la misurazione degli opportuni parametri e la verifica del rispetto delle linee guida.
Iab ritiene che il tema della qualità nell'ambito dell'online advertising sia cruciale per attirare nuovi investimenti e fornire agli utenti un'esperienza di fruizione più appagante. Già il mercato italiano si distingue nel panorama internazionale per essere tra i più virtuosi: i tassi di viewability sono tra i più alti nel mondo, mentre sono molto basse le percentuali medie di traffico fraudolento. A riprova, i navigatori italiani non sono forti utilizzatori di adblocker.
TuCarlo Noseda, presidente di Iab Italiattavia, l'Italia resta una nazione tv-centrica in termini di investimenti pubblicitari e, per aumentare la fiducia degli investitori nei confronti di internet, si devono intraprendere iniziative di sistema. Il Programmatic non è ancora diffuso come in altri Paesi, ma è destinato a crescere rapidamente: la pratica è vista come rischiosa da parte degli investitori, e questo potrebbe generare una disaffezione rispetto al mezzo. Gli investimenti su internet stanno crescendo ma a beneficiarne sono principalmente gli OTT e, in mancanza di un sistema di certificazione della qualità, gli altri editori non sempre hanno gli strumenti per valorizzare parametri come la cura dei contenuti, la bontà dei layout o la trasparenza sui dati di traffico.
In questo contesto il ruolo degli editori è cruciale, ma servono misurazioni oggettive, in grado di identificare le inventory che rispettano i più importanti parametri a tutela di brand e utenti.
Partendo da queste considerazioni, il direttivo di Iab Italia ha ideato il progetto di certificare la qualità dei bacini pubblicitari online, che punta a fare chiarezza su alcuni temi sensibili per il mercato, come la brand safety dei contesti in cui la pubblicità viene erogata, la viewability degli annunci e l'utilizzo di formati pubblicitari più leggeri e rispettosi dell'esperienza di navigazione degli utenti.
Facebook verso la trasparenza. Avrà strutture di vendita locali e ricavi pubblicitari dichiarati in ciascun Paese, Italia inclusa
ricavi realizzati localmente non saranno più contabilizzati dall'headquarter internazionale di Dublino. Il nuovo modello sarà implementato nel 2018 e completamente adottato entro il 2019, in Italia dalla metà del prossimo anno
13 dicembre 2017 - Facebook ha annunciato in un post pubblicato sulla sua newsroom la decisione di passare a modalità di vendita locali nei Paesi in cui ha uffici dedicati ai rapporti con gli inserzionisti locali, una novità che riguarda anche l'Italia. I ricavi pubblicitari realizzati localmente non saranno più contabilizzati dall'headquarter internazionale di Dublino, ma direttamente dalla struttura presente in ogni paese. Se ne deduce, anche se non viene detto espressamente, che le tasse relative ai ricavi locali saranno pagate nel singolo Paese.
La pressione internazionale verso i colossi del web per una corretta gestione della fiscalità comincia a dare risultati. “Il passaggio a una struttura di vendita locale fornirà maggiore tDave Wehnerrasparenza sui ricavi dalle vendite effettuare nei rispettivi paesi, come hanno richiesto governi e authority di tutto il mondo” ha detto Dave Wehner, chief financial officer di Facebook.
Il nuovo modello sarà man mano implementato nel corso del 2018, alla luce delle legislazioni locali, e completamente adottato entro il 2019. “Ogni paese è unico e vogliamo essere sicuri di realizzare il cambiamento in modo corretto – ha continuato Wehner –. Effettuare il cambiamento richiederà risorse significative per poter essere attuato in tutto il mondo”. Il modello è già applicato in Uk e in Australia, l'Italia sarà coinvolta a metà del prossimo anno. Peraltro la nuova legge di Bilancio prevede dal 2019 la web tax per regolare la tassazione sui guadagni degli Ott con sedi all'estero ma che vendono in Italia.
Iab Forum 2017. L'economia digitale in Italia vale 80 miliardi e traina il Pil. L'adv online chiuderà a 2.7 mld, in crescita del 12%
la ricerca realizzata da Iab Italia e EY, i 58 miliardi sviluppati dal comparto del digitale salgono a 80 considerando l'indotto in termini di aumento nei consumi e di investimenti da parte dei player del settore. L'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano delinea un mercato del digital adv sempre più concentrato, con un peso fortissimo dei grandi player globali Facebook e Google. La crescita a doppia cifra della raccolta pubblicitaria online è trainata dall'adv sui social network, soprattutto dagli adv video
30 novembre 2017 - L'economia digitale è sempre più strategica per l'Italia. Secondo la ricerca realizzata da Iab Italia e EY per il secondo anno, presentata ieri nella prima delle due giornate dello Iab Forum in corso al Mico a Milano, vale 58 miliardi di euro, il 9% in più dello scorso anno, e occupa 253.000 persone (+15%). Prendendo, però, in considerazione il valore che il digitale porta alla vita reale in termini di aumento nei consumi e di investimenti da parte dei player digitali su altri canali, il valore complessivo arriva a 80 miliardi, con oltre 600.000 persone occupate nel settore stesso o in altri servizi direttamente connessi. Il settore del digitale a perimetro ristretto vale quasi quanto quello dell'automotive, mentre, considerando il perimetro allargato, si avvicina al valore del comparto dell'energia, due ambiti storicamente fondamentali per il sistema economico del nostro Paese.
Restringendo il campo alla sola pubblicità digitale, si nota che gli investimenti tornano a crescere a doppia cifra e registrano un aumento del 12%, sfiorando i 2,7 miliardi di euro (fonte: Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano).
“Il digitale in Italia è in grado di creare valore e, soprattutto, di crCarlo Nosedaeare occupazione - ha dichiarato Carlo Noseda, presidente di Iab Italia -. Il mercato dell'advertising online è sano e in crescita, e questo è un ottimo segnale, sia per il nostro presente che per il nostro futuro. Come associazione a rappresentanza di una delle principali industry che trainano il Pil italiano, siamo impegnati a promuovere la professionalità e la qualità, a beneficio dei brand, degli utenti, e, non da ultimo, delle aziende, grandi e piccole, che fanno il successo di questo settore”
La pubblicità online, assieme all'e-commerce, sono i due comparti che stanno maggiormente contribuendo alla crescita dell'intero settore, con un accrescimento, rispettivamente, del 19% e del 10% rispetto allo scorso anno.
“Il digitale è un alleato prezioso per il marketing e la comunicazione – ha detto Andrea Paliani, mediterranean advisory services leader di EY -. Crea valore chi è in grado di veicolare contenuto rilevante e coerente nell'interazione multicanale, chi crea ingaggio attraverso una relazione biunivoca di lungo termine con i consumatori, i follower, gli influencer e con le community e chi ne capitalizza in real-time i feedback. Sono fermamente convinto che occorra, quindi, avere un approccio integrato tra customer journey, multicanalità, branding e advertising”. Come emerge dalla ricerca IAB / EY, l'attuazione di tali strategie genera un incremento di brand perception (fino a +15%), di vendite (fino a +5%), di maggiore capacità nel rispondere a esigenze di servizio dei consumatori (fino a +70% di claim risolti tramite i social) e investimenti più efficienti (fino al +20%) anche in innovazione di prodotto e servizio.
Secondo l'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, a spingere l'incremento a doppia cifra della raccolta pubblicitaria online è l'advertising sui social network e, in particolare, l'advertising video sui social, che pesa ora quasi la metà del totale su questo canale. La pubblicità su smartphone cresce ancora molto (circa del 40%), ma raccoglie meno del 40% del mercato totale dell'internet advertising, a fronte di una quota di tempo speso sul canale mobile del 64%.
È un mercato sempre più concentrato, con un peso fortissimo dei grandi player internazionali (Google e Facebook in primis), che hanno il vantaggio di avere enormi quantità di informazioni sugli utenti online e di riuscire a raggiungere grandi audience.
Dal punto di vista dei formati pubblicitari, la display advertising rappresenta la parte più importante con un peso pari al 60% dell'intero settore, un valore complessivo di circa 1,6 miliardi e una crescita del 17% rispetto al 2016. Segue la search, con il 29% sul totale e un valore di 770 milioni di euro (+5% sul 2016). Il terzo formato più diffuso è il classified advertising (8% sul totale) che supera i 210 milioni di euro (+7% sul 2016). Tra le altre componenti troviamo l'email advertising, che vale poco più di 30 milioni di euro (+3% sul 2016) e il native advertising che, nelle sole componenti di Recommendation Widget e In-feed Unit (social network esclusi), è pari a circa 40 milioni di euro (+27%).
Il mercato del programmatic advertising è cresciuto, con un peso sul totale degli investimenti online dì advertising che passa dal 13% al 15% e un valore del 25% sul totale display advertising (nel 2014 era solo il 10%). Il programmatic vale circa 400 milioni di euro e vede una forte spinta soprattutto grazie agli spazi video, che dal 2017 sono stati venduti in maniera importante sulle piattaforme programmatiche, arrivando a pesare ben oltre il 30% del valore del mercato.
Tutti giornalisti sportivi su Gazzetta Fan News
chi non si accontenta di scrivere di sport solo sui propri social, arriva la piattaforma partecipativa realizzata completamente con contenuti prodotti dagli utenti, ideata da La Gazzetta dello Sport. Mette a disposizione del pubblico uno spazio informativo per condividere notizie, opinioni sulle partite, pagelle sui giocatori, pareri su squadre e protagonisti, news di calciomercato, approfondimenti tattici
23 novembre 2017 - Ha debuttato la piattaforma partecipativa Gazzetta Fan News aperta al contributo di chi ha sempre sognato di scrivere di sport: sarà realizzata con contenuti completamente prodotti dagli utenti. Il progetto, selezionato da Google per il round 2016 di Digital News Initiative, è in versione beta all'indirizzo www.gazzettafannews.it.
Gazzetta Fan News darà voce a tutti gli sport a tutti i livelli (professionistico, amatoriale, giovanile, locale, dalle competizioni internazionali ai tornei scolastici) mettendo a disposizione del pubblico uno spazio informativo per condividere notizie, opinioni sulle partite, pagelle sui giocatori, pareri su squadre e protagonisti, news di calciomercato, approfondimenti tattici. “Abbiamo ideato Gazzetta Fan News perché ognuno possa dire la sua in un sito ufficiale e non solo sui social” ha detto Andrea Di Caro, vicedirettore de La Gazzetta dello Sport.
Per partecipare bisogna registrarsi al sito e inviare una candidatura con un breve articolo di prova. Una volta accettati come autori, si potrà iniziare a scrivere e La Gazzetta dello Sport sceglierà e pubblicherà gli articoli più interessanti. Un editor guida nel posizionamento di titolo, sommario, testo e eventuali immagini, che possono essere fornite direttamente dall'utente (rispettando privacy e copyright) o attinte dal database di Getty Images messo a disposizione di Gazzetta Fan News. È possibile incorporare link, tweet o post di Facebook, scegliere la categoria in cui l'articolo dovrà apparire e inserire tag. L'articolo verrà moderato dal team di Gazzetta Fan News e poi pubblicato sul sito in ordine di arrivo. Una vetrina di primo piano darà evidenza ai migliori.
Agi diventa mobile first e lancia la divisione di business AgiFactory per i branded content
storica agenzia di stampa si rilancia nel digitale e si trasforma col sistema editoriale Kolumbus, che consente ai giornalisti interni di operare in mobilità e ai fruitori di ricevere via app per mobile tutto il notiziario ed editare e inviare testi multimediali in tempo reale. Diversifica, inoltre, con la nuova divisione di brand journalism, storytelling, content creation & publishing al servizio di aziende, enti, istituzioni, organizzazioni, PA
22 novembre 2017 - Svolta tecnologica e diversificazione per la storica agenzia di stampa Agi che rilancia il suo ruolo nel mondo digitale e della creazione di contenuti, sotto la guida di Salvatore Ippolito, amministratore delegato da sette mesi. Agi cambia e da agenzia di stampa tradizionale si trasforma in agenzia italiana mobile first per giornalisti e utenti, guidata dal direttore Riccardo Luna e dal condirettore Marco Pratellesi. L'impegno è di coniugare innovazione e velocità con le regole deontologiche ed etiche dell'informazione, rimettendo al centro il giornalismo.
Il nuovo sistema editoriale Kolumbus consentirà ai giornalisti di Agi di operare in mobilità e ai clienti e fruitori dell'agenzia di ricevere su app per mobile tutto il notiziario con possibilità di alert personalizzati sulle notizie. L'app Agi permetterà loro di editare i testi multimediali da inviare immediatamente alla testata per cui scrivono, consentendo un flusso di lavoro ininterrotto anche in mobilità e in tempo reale.
Agi già da un anno ha intrapreso una svolta editoriale all'insegna di ‘la verità conta’. Accanto al notiziario tradizionale, rilanciato e rafforzato da reti verticali (Mobilità, Energia, Digitale, Africa, Mediterraneo), Agi ha attivato partnership editoriali con cui creare prodotti multimediali: dal factchecking ai long form di approfondimento; dal data journalism per trasformare numeri in notizie verificate e verificabili al video journalism, per raccontare e visualizzare fenomeni complessi; dagli eventi live agli ebook, fino ai Quaderni dell'Agenzia Italia in collaborazione con il Censis per indagare la cultura dell'innovazione.
La seconda novità è che Agi cresce e innova con una nuova divisione business, AgiFactory, factory italiana di brand journalism, storytelling, content creation & publishing, al servizio di aziende, enti, istituzioni, organizzazioni, PA e chiunque abbia la necessità di narrare e di narrarsi. Realizzerà su commissione contenuti data driven, narrazioni transmediali, content strategy, video stories, data visualization, graphic telling, social storytelling. A questo ‘hub dell'innovazione e della creatività’ collaborano giovani innovatori, designer, grafici, illustratori, videomaker, fotografi, storyteller e copywriter e agenzie come StoryFactory, The Visual Agency e True Numbers.
MMM Group entra nel ticketing online col biglietto mobile che contrasta il mercato secondario
gruppo lancia l'app di Mticket, piattaforma cloud per l'emissione di biglietti di eventi e manifestazioni rivolta a chi realizza fiere, eventi culturali, musicali e sportivi. Oltre a permettere la gestione completa della biglietteria, associa a ogni biglietto un numero di telefono cellulare, rendendo così tracciabile il possessore
20 novembre 2017 - MMM Group, digital innovation group di Milano fondato da Roberto Silva Coronel e specializzato in soluzioni nel campo della comunicazione digitale, dei sistemi e-commerce e dello sviluppo di web application, entra nel mercato in espansione del ticketing online con l'app di Mticket, piattaforma per l'emissione di biglietti di eventi e manifestazioni, che permette a organizzatori di spettacoli e di eventi di gestire direttamente la biglietteria.
In più è in grado di contrastare il famigerato fenomeno del secondary ticketing, il mercato di biglietti su internet parallelo a quello autorizzato con prezzi ingiustificatamente multipli di quelle ufficiali. L'app di Mticket consente infatti di associare a ogni biglietto un numero di telefono cellulare, rendendo così tracciabile il possessore. Il biglietto mobile si visualizza direttamente sul display dello smartphone e può essere trasferito da un utente all'altro in sicurezza, visto che col trasferimento viene registrato il cambio di cellulare e in automatico si genera un nuovo barcode da esibire al controllo accessi automatizzato.
Un tradizionale biglietto in pdf può essere stampato più volte, replicato e anche intercettato. Con l'app di Mticket, invece, ci si registra sulla piattaforma indicando il proprio numero di cellulare e via sms si riceve un codice per la conferma. Poi, si può procedere all'acquisto dei biglietti che sono tutti nominali. Il sistema così monitora le eventuali anomalie: quantità sospette di biglietti acquistati o trasferiti fanno scattare le opportune operazioni di verifica.
A parte la funzione anti-bagarinaggio, Mticket è piattaforma cloud di ticketing onsite e online sul territorio nazionale. E' certificata dall'Università di Bologna, è stata omologata dall'Agenzia delle Entrate ed è conforme alle direttive del Ministero delle Finanze e della Siae. Il modello di business di Mticket prevede il riconoscimento di un fee a MMM Group per ogni biglietto venduto.
Nascono i Trust Indicators a prova dell'affidabilità delle news online
la sfiducia degli utenti per via delle fake news, aziende media digitali aderenti al Trust Project varano uno standard di trasparenza che aiuta a valutare con facilità la qualità e l'affidabilità del prodotto giornalistico. Iniziano ad adottarli questo mese varie testate internazionali tra cui le italiane La Repubblica e La Stampa. Anche Google, Facebook e Bing hanno accettato di usarli
17 novembre 2017 - L'industria dell'informazione mondiale vuole combattere la sfiducia dei lettori causata dalle fake news, varando uno standard basato sulla trasparenza che aiuta a valutare con facilità la qualità e l'affidabilità della produzione giornalistica. Aziende media che rappresentano decine di siti di news hanno cominciato a mettere in evidenza i ‘Trust Indicators’, parametri che fanno luce sui principi etici, sul background e il mondo di lavorare dei giornalisti e che chiariscano al lettore cosa stanno leggendo: news, opinioni, analisi o pubblicità. Gli indicatori, segnalati nell'articolo o nel sito, sono stati ideati dagli esperti di oltre 75 aziende aderenti al Trust Project, consorzio internazionale di aziende di media in campo digitale che collaborano per costruire una stampa d'informazione su cui si possa fare affidamento.
Google, Facebook e Bing hanno accettato di usarli e si stanno adoperando per rafforzarne l'uso. Inizieranno a usare i Trust Indicators questo mese l'agenzia di stampa tedesca dpa, The Economist, The Globe and Mail, The Independent Journal Review, Mic, il Trinity Mirror e il Washington Post e le italiane La Repubblica e La Stampa.
“Nel mondo digitalizzato e connesso di oggi, è quanto mai difficile capire cosa sia classificabile come report accurato o pubblicità o disinformazione - afferma il direttore del Trust Project, Sally Lehrman (Markkula Center for Applied Ethics’ alla Santa Clara University) -. Un pubblico sempre più scettico vuole riconoscere competenza, lavoro e principi etici che stanno dietro al racconto. I Trust Indicators forniscono ai lettori gli strumenti per valutare se le notizie provengano da una fonte su cui poter fare affidamento”.
Gli otto punti chiave dei Trust Indicators sono:
• Le pratiche migliori - Quali sono i tuoi standard? Chi finanzia la testata? Qual è la sua missione? Inoltre, l'impegno etico, le diverse voci, l'accuratezza, l'attenzione alle correzioni ed altri standard. • La competenza dell'autore - Chi ha scritto questa notizia? Dettagli sul giornalista che ha scritto la storia, compresa la competenza e le altre storie sulle quali ha lavorato. • Tipo di lavoro - Cos’è questo? Un'etichetta per distinguere opinioni, analisi e pubblicità (o la sponsorizzazione) dalle informazioni. • Citazioni e riferimenti - Per le notizie di tipo investigativo o di inchiesta, accesso alle fonti. • Metodi - Per le inchieste, informazioni sul perché i reporter hanno scelto di seguire una determinata storia e metodo usato. • Fonti proprie? Fare in modo che si sappia quando una storia nasce da esperienza propria o no. • Voci diverse - L'impegno della redazione nel sentire più fonti. • Feedback verificabile - Lo sforzo della redazione nel coinvolgere i lettori per definire priorità, accogliere contributi, garantire accuratezza.
“Ripristinare e rafforzare la relazione di fiducia con i lettori - ha detto Massimo Russo, direttore generale di Gedi Digital - è essenziale per dare efficacia al nostro giornalismo. Rendere gli indicatori visibili non solo agli utenti ma anche in linguaggio macchina, leggibile per le grandi piattaforme digitali, ci consentirà di aiutare i motori di ricerca e i social network a riconoscere e a mettere in evidenza un giornalismo di qualità”.
Al via Audiweb 2.0, rappresentazione completa dell'offerta online
i dati censuari di fonte SDK di Nielsen, i big data forniti da Facebook e i dati forniti dal Panel, la nuova ricerca rileverà nel modo più completo e obiettivo l'audience dei contenuti editoriali da tutte le piattaforme, attribuendoli coerentemente. I dati quotidiani e settimanali saranno disponibili dal 1° trimestre 2018, quelli mensili e del giorno medio dal 2°. Un tavolo di lavoro è in corso per unificare la ricerche base di Audiweb e di Auditel
16 novembre 2017 - Dopo due anni di gestazione, Audiweb annucia l'avvio nel primo trimestre del 2018 della ricerca 2.0 che offrirà la più completa e obiettiva rappresentazione dell'offerta online in Italia, rilevando l'audience dei contenuti editoriali distribuiti su tutte le piattaforme disponibili e fruiti tramite pc, smartphone e tablet.
Audiweb, una JIC (Joint Industry Committee) che rappresenta tutte le controparti del mercato (AssoCom, Fedoweb, Upa), dà così agli investitori la misurazione dell'offerta online più precisa e completa oggi possibile, anche in un confronto internazionale. “Il nuovo sistema – ha detto Marco Muraglia, presidente di Audiweb - rende il giusto valore ai contenuti digitali degli editori, misurando la loro capacità di attrarre l'attenzione del pubblico attraverso tutte le piattaforme online. E offre agli investitori una fotografia trasparente e di immediata lettura dell'offerta online, attraverso un unico e coerente strumento di analisi per la pianificazione”.
La metodologia, sviluppata da Nielsen, prevede tre fonti dei dati. Il Software Development Kit di Nielsen (SDK), inserito dagli editori in video, pagine e applicazioni, fornisce dati ‘censuari’ sui volumi di fruizione da parte degli utenti dei contenuti online degli iscritti al sistema, superando i limiti del tradizionale Tag Audiweb. Permette la coerente attribuzione di tutte le audience rilevate e la completa misurazione dell'offerta che sia riferita alla fruizione di video su differenti piattaforme, alla modalità in-app browsing, agli Instant Article o AMP e, inoltre, l'interazione con i big data.
La seconde fonte sono i Big Data, indispensabili in un mercato così vastMarco Muragliao e frammentato per la produzione di dati finali di qualità in termini di precisione, granularità, timing di distribuzione e di profilo dell'audience. Nielsen ha selezionato Facebook quale data provider più affidabile per copertura e qualità dei dati di profilazione relativi a genere ed età.
Il Panel (pc, mobile e single source) di 40.000 individui, rafforzato nella componente mobile, rappresenta la terza fonte di dati e garantisce validazione, calibrazione e, se necessario, la correzione delle informazioni e delle attribuzioni di consumi provenienti dal data provider, migliorando inoltre la rilevazione delle fasce di età meno rappresentate e consentendo l'estensione della misurazione a tutta l'offerta online, comprese le entità prive di SDK.
Il mix di queste sorgenti informative consentirà di ottenere dati qualificati e granulari, forniti al mercato entro 72 ore dalla rilevazione. Da gennaio, in parallelo con l'attuale sistema di rilevazione, saranno distribuiti agli editori dati quotidiani e settimanali riferiti all'audience completa delle properties editoriali iscritte al servizio. Tali dati riguarderanno la fruizione dei contenuti dai device rilevati (pc, smartphone e tablet), attraverso le differenti modalità e piattaforme di distribuzione disponibili (web-browsing e App, nonché in-App Facebook, Instant Article, AMP e piattaforme video). Dal secondo trimestre saranno prodotti anche i dati monthly (che andranno a sostituire completamente la produzione derivante dall'attuale sistema) e il dato del giorno medio.
Intanto è in una fase avanzata il tavolo di lavoro tra Audiweb e Auditel sul progetto di una ricerca di base congiunta, come chiesto dall'AgCom, per la stima degli ‘universi’ con informazioni sul profilo sociodemografico delle famiglie e degli individui e sulle dotazioni tecnologiche per accedere ai media. Potrà fornire agli investitori anche indicazioni preziose sulle audience crossmediali.
In settembre hanno navigato su internet 25,4 milioni di italiani al giorno
sono collegati, invece, almeno una volta al mese 32,7 milioni di utenti unici, il 60% della popolazione dai 2 anni in su. Nel giorno medio hanno navigato da pc 11 milioni e da mobile 22,7 milioni. Il dominio del mobile sul pc si conferma con l'80,4% del tempo totale online generato dalla fruizione in mobilità
9 novembre 2017 - Con 32,7 milioni di utenti unici mensili, la total digital audience rilevata da Audiweb a settembre ha raggiunto circa il 60% della popolazione di 2+ anni, online tramite pc, smartphone e/o tablet. Nel giorno medio, invece, sono stati 25,4 milioni gli italiani che si sono collegati in settembre almeno una volta a internet, navigando in media per 2 ore e 11 minuti a persona. Più in dettaglio, nel giorno medio hanno navigato da pc 11 milioni di italiani (il 20% della popolazione 2+ anni) e/o da mobile 22,7 milioni (il 51,8% della popolazione tra i 18 e i 74 anni).
Si confermano i principali indicatori sulle abitudini di consumo del mezzo e sui livelli di penetrazione tra le differenti fasce d’età. I giovani, ad esempio, restano in prima linea in fatto di accesso a internet nella quotidianità, con il 66,5% dei 18-24enni online almeno una volta nel giorno medio e, più in dettaglio, il 62,8% che accede da mobile.
Per quanto riguarda il tempo trascorso online, emerge ancora il dominio del mobile sul pc, con l'80,4% del tempo totale online generato dalla fruizione in mobilità. Ed è sempre più significativa la preferenza delle donne e dei giovani per la fruizione da mobile. Nel giorno medio a settembre, infatti, le donne hanno dedicato 2 ore e 26 minuti alla fruizione da mobile, mentre i 18-24enni e i 25-34enni vi hanno dedicato rispettivamente 2 ore e 36 minuti e 2 ore 27 minuti.
Tra i servizi e i contenuti che conquistano l'attenzione di almeno l'80% degli italiani online si posizionano ancora i servizi dedicati alla ricerca di contenuti e servizi online (categoria Search, con il 93,6% degli italiani online nel mese di settembre), i portali generalisti (con l'89,3% degli utenti online), i servizi e gli strumenti online della categoria ‘Internet Tools / Web Services’ (l'87,2%), i social network (Member communities con l'86,1%), i siti dedicati ai tool e software (l'84%) i siti e le applicazioni dedicati alla distribuzione e alla fruizione di contenuti video (l'82,1% per la categoria Video/Movies).
Con V by Vodafone il gruppo entra nel mercato dell'IoT consumer
V by Vodafone gli utenti potranno connettere milioni di prodotti per il tempo libero e la casa alla piattaforma Internet of Thing del gruppo. I primi quattro prodotti con cui il servizio debutta in Italia, Spagna, Uk e Germania sono un dispositivo per l'auto, una videocamera 4G, un tracker per gli animali domestici e uno per borse e valigie. Altre categorie seguiranno nel 2018 ed è prevista una rapida evoluzione. Il lancio è supportato da una campagna su social e web
8 novembre 2017 - Un mese fa Vodafone aveva cambiato il posizionamento globale e adottato il claim “Il futuro è straordinario. Ready?”, evidenziando la mission di aiutare i clienti e le comunità ad accogliere e beneficiare delle innovazioni legate al digitale e alle nuove tecnologie (vedi news dell 6 ottobre). A un mese di distanza, arriva l'annuncio dell'ingresso nel mercato dell'Internet of Things rivolto al consumatore finale. Facendo leva sull'esperienza acquisita negli anni nel mercato enterprise, dove conta oltre 59 milioni di oggetti connessi e una piattaforma per la gestione di diverse soluzioni in molteplici settori, il gruppo lancia V by Vodafone con cui gli utenti potranno connettere milioni di prodotti per il tempo libero e la casa alla piattaforma IoT del gruppo.
Il lancio parte in contemporanea in quattro Paesi - Italia, Spagna, Uk e Germania – con una soluzione scalabile nei 25 Paesi in cui esiste la piattaforma IoT Vodafone e con quattro prodotti iniziali: un dispositivo per l'auto, una videocamera 4G, un tracker per gli animali domestici e uno per oggetti come borse e valigie.
V-Auto by Vodafone offre le funzionalità ‘Auto SOS’ con chiamata per ricevere aiuto in caso di emergenza o di incidente; ‘Trova la mia auto’ per geolocalizzare e monitorare la posizione del proprio veicolo; ‘Livello di sicurezza della guida’ per controllare e valutare il lo stile guida per ogni percorso.
V-Camera by Vodafone è una video camera di sicurezza in alta definizione che si connette in automatico alla rete Vodafone, con cui monitorare e registrare da remoto qualsiasi luogo coperto da rete 3G e 4G.
V-Pet by Vodafone consente di monitorarne la posizione, i movimenti e lo stato di attività dell'animale di casa e di selezionare una o più aree entro cui può muoversi, ricevendo degli alert nel caso in cui queste fossero oltrepassate.
V-Bag by Vodafone è pensato per ridurre il rischio di furti e smarrimento di valigie, borse a mano e zaini. Anche qui è possibile impostare una o più aree entro cui la borsa può essere spostata, ricevendo degli alert nel caso in cui queste fossero oltrepassate.
L'ecosistema V by Vodafone comprende la V-Sim by Vodafone, da utilizzare all'interno degli oggetti connessi (per ora in dotazione con ciascun prodotto della linea e dal prossimo anno acquistabile anche singolarmente e presso altri rivenditori) e l'applicazione per smartphone V by Vodafone, che consente di gestire attraverso un'unica interfaccia tutte le V-Sim dei dispositivi IoT. Per attivare i prodotti basta inquadrare il QR code sulla confezione, selezionare il pagamento e associare il prodotto alla propria Sim Vodafone Consumer.
Altre categorie seguiranno nel 2018, anno in cui Vodafone lancerà un marketplace aperto a sviluppatori IoT, che consentirà di ampliare ulteriormente il portafoglio di prodotti.
Per l'IoT nel mercato consumer si prevede una rapida evoluzione: entro il 2020, si stimano in oltre 370 milioni gli oggetti di elettronica di consumo e smart home in grado di connettersi alle reti IoT nei Paesi in cui Vodafone è presente, rispetto ai 50 milioni di oggi. E anche in Italia questo particolare settore cresce a ritmi del 30-40% l'anno. Nei prossimi dieci anni, l'espansione dell'IoT nel mercato consumer comporterà un cambiamento radicale nel modo di vivere delle persone, nelle loro case e nel tempo libero.
Il lancio in comunicazione della nuova offerta V by Vodafone prevede una campagna di video e altri formati disply su web e social, pianificata da Mec e curata da Razorfish, coerente con la campagna globale lanciata un mese fa col riposizionamento.
Amazon lancia Fire Tv Stick per la visione in streaming di film, programmi, app e giochi sul televisore Hd di casa
dispositivo, disponibile in 100 Paesi e in 7 lingue tra cui l'italiano, rende la fruizione di contenuti in streaming da Prime Video veloce e semplice. Fire Tv Stick offre ai clienti iscritti ad Amazon Prime l'accesso ai contenuti in streaming più celebri, creati da diversi provider come Netflix e lo stesso Prime Video
8 novembre 2017 - Amazon ha annunciato il lancio della nuova Fire Tv Stick Basic Edition, un media player di contenuti in streaming che offre accesso semplice e veloce a migliaia di film, programmi televisivi, app e giochi. Il dispositivo è acquistabile su Amazon.it in oltre 100 paesi nel mondo con possibilità di impostare come lingua predefinita italiano, francese, spagnolo, portoghese, brasiliano, tedesco o inglese. “L'anno scorso abbiamo reso Amazon Prime Video disponibile a livello globale - ha affermato Jorrit Van der Meulen, vice president Amazon Devices Eu - ora con la Fire Tv Stick Basic Edition, la fruizione di contenuti in streaming da Prime Video diventa veloce e semplice”.
Fire Tv Stick offre ai clienti iscritti ad Amazon Prime l'accesso ai contenuti in streaming più celebri, creati da diversi provider come Netflix e lo stesso Prime Video. I clienti di Prime Video hanno accesso illimitato a serie tv come The Grand Tour, The Tick, American Gods e The Man in the High Castle, così come la seconda stagione di The Grand Tour, disponibile dall'8 dicembre, e Tom Clancy’s Jack Ryan, con John Krasinski, in arrivo nel 2018. Oltre alle produzioni originali Amazon, Prime Video mette a disposizione degli utenti un'ampia selezione di contenuti in licenza, tra cui film, serie tv, documentari e contenuti per bambini.
Il dispositivo si connette facilmente alla porta Hdmi della tv Hd: è sufficiente collegarlo, connettersi al Wi-Fi e avviare lo streaming. Portatile, consente di guardare i contenuti anche quando si è lontani da casa. Per i clienti iscritti a Amazon Prime il costo è di 39,99 euro, per gli altri di 59,99.
Con Milano Digital Week porte aperte sui migliori progetti e sulle idee più innovative della Milano digitale
aperta la ‘call for proposal' per essere tra i protagonisti della manifestazione, che sarà realizzata da Cariplo Factory con Iab e Hublab, dal 15 e al 18 marzo, per mettere in luce come il digitale stia trasformando il modo di vivere di Milano. Una chiamata per aziende, istituzioni, università, startup, centri di ricerca, associazioni a raccontarsi e ad aprirsi ai cittadini. Una mappa interattiva, in mostra presso Base, racconterà come la città cambia giorno dopo giorno
30 ottobre 2017 - Quattro giorni ‘a porte aperte’ dedicati alla produzione e alla diffusione di conoscenza e innovazione attraverso il digitale. Sarà questa la Milano Digital Week, evento che vuole essere una chiamata per aziende, istituzioni, università, startup, centri di ricerca, associazioni a raccontarsi e ad aprirsi ai cittadini, per far conoscere i tanti volti della Milano digitale. Questa prima edizione si terrà da 15 al 18 marzo 2018 ed è già aperta la call for proposal per partecipare.
L'iniziativa è promossa attraverso avviso pubblico dal Comune di Milano - Assessorato alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici ed è realizzata da Cariplo Factory, in collaborazione con Iab e Hublab. Tra i sostenitori ci sono anche Adci, AssoCom, Assorel, Ferpi, Fedoweb, Netcomm.
Attraverso talk, mostre, seminari, eventi, performance, workshop, laboratori, verranno presentati gli esempi virtuosi di trasformazione digitale in atto nella città nei più diversi settori, da quello scientifico e tecnologico alla cultura, dalla comunicazione alla finanza, dal food al design, fino a tutti i nuovi ambiti di innovazione resi possibile dal digitale. Milano Digital Week sarà anche l'occasione per creare una mappa interattiva del digitale a Milano, in mostra presso Base tra il 15 e il 18 marzo, per delineare il quadro d’insieme degli attori attivi sul territorio.
Le candidature a partecipare con un proprio progetto, sia ideato appositamente per la manifestazione, sia già attivo ma non noto al pubblico, possono essere presentate entro il 31 gennaio sul sito www.milanodigitalweek.com. Per informazioni: info@milanodigitalweek.com.
Cybersecurity, Samsung stila il decalogo per la protezione dei dispositivi mobile
ha presentato all'annuale Business Summit milanese ‘Wide Opportunities World’ un vademecum rivolto ai consumatori finali, che espone in maniera semplice e diretta i dieci punti base per la messa in sicurezza dei dispositivi mobile
27 ottobre 2017 - La cybersecurity è la seconda emergenza in Europa, dopo il cambiamento climatico e prima dell'immigrazione. Ed è una priorità per lo sviluppo economico nazionale. Samsung ha presentato un vademecum rivolto ai consumatori finali, che espone in maniera semplice e diretta i 10 punti base per la messa in sicurezza dei dispositivi mobile. L'ha fatto in occasione della terza edizione a Milano del Samsung WOW Business Summit 2017, dedicato al tema della cybersecurity dove WOW è acronimo di Wide Opportunities World. Il Summit ha messo in luce come la pervasività del digitale renda sempre più necessarie soluzioni di sicurezza per le imprese e per i singoli cittadini.
I punti individuati da Samsung saranno declinati nei prossimi mesi sui canali online e social dell'azienda. Ecco il decalogo:
1. Mantenere il dispositivo mobile sempre aggiornato Bisogna ricordarsi sempre di aggiornare il sistema operativo e gli altri software che si utilizzano: gli aggiornamenti spesso includono patch contro vulnerabilità e minacce alla sicurezza che potrebbero essere utilizzate e sfruttate contro l'utente.
2. Attivare l'antivirus Prevenire è meglio che curare… Utilizzare una soluzione di sicurezza (antivirus) che protegga i dati ai quali si tiene di più.
3. Impostare una tipologia di blocco dello schermo Questo semplice gesto rappresenta la prima linea di difesa contro l'accesso ai nostri dati personali in caso di tentativo da parte di terzi di accedere al dispositivo, ad esempio in caso di smarrimento o furto. L'impostazione base prevede l'impostazione di una password alfanumerica o di un PIN.
4. Attivare il PIN di blocco della SIM Molto spesso ci si preoccupa di proteggere il proprio smartphone ma ci si dimentica di impostare un blocco a livello di scheda SIM. È consigliabile attivare anche il blocco SIM, per garantire anche la massima protezione della scheda stessa e dei dati che contiene.
5. Installare la applicazioni solo dagli Store ufficiali È consigliabile installare software proveniente solo da fonti attendibili. Gli store ufficiali quali Google Play Store, Apple App Store e Samsung Galaxy Apps sono la scelta più sicura ed offrono maggior protezione rispetto ad applicazioni provenienti da sorgenti non ufficiali. Inoltre, è buona norma impostare il proprio dispositivo affinché, nel menu Impostazioni, l'installazione da sorgenti sconosciute sia disabilitata. È buona cosa verificare anche che l'applicazione che si sta installando sia quella che effettivamente l'utente desidera usare, evitando di installare quelle che hanno semplicemente nomi o logo simili, spesso creati appositamente per trarre in inganno.
6. Verificare le autorizzazioni concesse alle applicazioni Quando si installa o si utilizza una nuova applicazione, bisogna prestare attenzione alle informazioni alle quali l'applicazione vuole accedere. È bene prestare attenzione ai messaggi in cui viene richiesto di autorizzare l'app ad accedere a contenuti del dispositivo. Leggerli con cura è un buon modo per verificare che l'applicazione che si sta installando non acceda in maniera inopportuna, e per altri fini, ai propri dati personali.
7. Prestare attenzione quando si forniscono informazioni personali Il phishing è un tipo di truffa attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, codici di accesso, dati della carta di credito o del conto corrente, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale. Normalmente il phishing ha l'aspetto di una email che invita l'utente a cliccare un link e ad inserire i propri dati. È fortemente consigliato cancellare tutte le email sospette che si ricevono, specialmente se includono link o allegati. Se si pensa che il messaggio provenga veramente dal mittente indicato, è utile verificare direttamente con il mittente, o con l'azienda per la quale lavora, nel caso in cui l'email provenga da un mittente aziendale.
8. Abilitare la cifratura dei dati I terminali più recenti abilitano la crittografia dei dati di default. Inoltre consentono di proteggere ulteriormente i propri dati in caso di furto o smarrimento attraverso una password che viene richiesta solo all'accensione.
9. Abilitare il controllo remoto del proprio dispositivo in caso di smarrimento o furto Avere la possibilità di geolocalizzare oppure bloccare il proprio telefono a distanza è importante per proteggere i dati personali in caso di smarrimento o furto.
Wpp e Sitecore annunciano la partnership globale Wpp-Sitecore Alliance
Cognifide, Globant, Mirum, Ogilvy, Possibile, VML e Wunderman utilizzeranno in sinergia i prodotti di Sitecore, in team con la forza vendita e di assistenza, per offrire ai clienti di Wpp soluzioni digitali di livello mondiale più efficienti e meno costose e che produrranno un ROI più elevato
19 ottobre 2017 - Wpp, la maggior holding mondiale della comunicaizone e Sitecore (software per l'experience management) hanno annunciato una partnership strategica, la Wpp-Sitecore Alliance. Riunisce i brand dell'holding che già utilizzano le soluzioni di Sitecore - AKQA, Cognifide, Globant, Mirum, Ogilvy, Possibile, VML e Wunderman – in un unico team che lavorerà con i prodotti e a fianco dei team di vendita e di assistenza di Sitecore con l'obiettivo di sviluppare customer experience innovative e personalizzate.
La Wpp-Sitecore Alliance combina l'expertise nel settore del marketing digitale di Wpp con quella nella tecnologia per il marketing di Sitecore, così da poter offrire ai clienti di Wpp soluzioni digitali di livello mondiale più efficienti e meno costose, ottenendo un ritorno sugli investimenti di marketing più elevato e in minore tempo.
Le agenzie di Wpp coinvolte nella partnership hanno un'esperienza di ampio respiro nell'applicazione di Sitecore e hanno collaborato con Sitecore su innovazioni di prodotto personalizzate di cui attualmente beneficiano i clienti. La Wpp-Sitecore Alliance aumenterà il livello di collaborazione per una miglior customer experience in tutti i touchpoint digitali.
Scott Spirit, chief digital officer di Wpp, ha affermato: “Wpp è impegnata a lavorare con il leader delle tecnologie di marketing per aumentare l'offerta e consentire alle nostre agenzie di fornire le risorse e il sostegno di cui le aziende hanno bisogno per collegarsi con il crescente numero di consumatori digitali. L'organizzazione delle nostre risorse combinate è essenziale per portare a termine la nostra missione".
Sitecore ha presentato proprio ieri Sitecore Experience Cloud che offre una serie di strumenti commerciali, di digital marketing e di gestione di contenuti, nonché esperienze costantemente ottimizzate, nuovi approcci alla raccolta dati sui clienti e informazioni in tempo reale mediante l'apprendimento automatico.
Arrivano le Snack News, pillole video per informare i giovani
format è stato pensato dal Corriere della Sera con l'Università Bocconi per spiegare ai giovani delle scuole superiori gli avvenimenti di economia, tecnologia, innovazione, con un linguaggio diretto, serio ma non serioso. Le puntate da 2’ appaiono il lunedì, il mercoledì e il venerdì su corriere.it, sui social dei due partner e al link snacknews.it
18 ottobre 2017 - Corriere della Sera e Università Bocconi presentano Snack News, una serie di pillole video che spiegano ai giovani delle scuole superiori gli avvenimenti del momento in campo economico, tecnologico e di innovazione. È un format pensato per dare a un pubblico giovane un'informazione seria ma non seriosa, autorevole e allo stesso tempo accessibile.
Ogni puntata di 2’ affronta un tema all'ordine del giorno, analizzandolo sotto vari aspetti, con un linguaggio diretto capace di catturare l'attenzione e con l'inserimento di immagini, gif animate e parole chiave. Alla conduzione ci sono tre giovani giornalisti, Paolo De Cristina, Diana Cavalcoli e Michela Rovelli, coordinati dal vicedirettore del Corriere Daniele Manca e dal caporedattore Marco Castelnuovo. In ogni puntata interviene un professore della Bocconi sempre diverso a seconda del tema trattato.
Le prime tre puntate - su come costruire una start up, sui calciatori come brand e sulla professione di youtuber - sono online da oggi sul sito e sui social del Corriere della Sera e dell'Università Bocconi e al link snacknews.it. Le successive verranno pubblicate ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Il progetto viene presentato oggi dal vicedirettore Manca agli studenti dei principali licei milanesi.
In agosto sono stati online ogni giorno 24,4 milioni di italiani, 2 adulti su 3 collegati solo da mobile
trattandosi di un mese di vacanza, la total digital audience nel giorno medio è stata sul livello di luglio. Sono stati online il 44,1% degli uomini e il 44,7% delle donne e la permanenza media è stata di 2 ore e 24’ a persona. Circa il 79% dei 18-24enni online nel giorno medio ha scelto il mobile only
12 ottobre 2017 - In agosto sono stati 32,2 milioni gli italiani online, da mobile (smartphone e/o tablet) e computer, collegati complessivamente per 55 ore e 32 minuti. Nel giorno medio, invece, pur trattandosi di un mese di vacanza per molti italiani, la total digital audience nel giorno medio è stata sul livello di luglio: 24,4 milioni gli italiani dai 2 anni in su si sono collegati dai device rilevati, navigando in media per 2 ore e 24 minuti per persona. Di questi, 22,2 milioni da mobile e/o 8,7 milioni da computer.
Nel giorno medio ad agosto sono stati online il 44,1% degli uomini e il 44,7% delle donne, per una media del 44,4% (2 anni in su). Circa metà degli italiani di 18-74 anni, ovvero il 50,5%, è stata online da mobile con valori più elevati per le due fasce d’età più giovani: i 18-24enni (63,3%, pari a 2,7 milioni) e i 25-34enni (61,2%, pari a 4,2 milioni). Un dato sempre più interessante è rappresentato dagli italiani che nel giorno medio navigano esclusivamente da mobile: la quota tra i 18 e i 74 anni che nel giorno medio ha navigato esclusivamente da mobile è stata di 15,7 milioni, pari al 65,5% degli utenti unici online. Del resto era un mese di vacanza e la gente stava poco la desk.
Coerentemente con la penetrazione e le abitudini di consumo dell'online tra i differenti segmenti della popolazione italiana, circa il 79% dei 18-24enni online nel giorno medio sceglie il mobile only. La composizione degli utenti online nel giorno medio si riflette anche sulla frequenza di utilizzo del mezzo, con i 18-24enni che dedicano alla navigazione in media 2 ore e 49 minuti a testa e gli utenti dai 25 ai 54 anni online per almeno un'ora e mezza.
Per quanto riguarda i dati di consumo dei servizi e contenuti online, resta confermata la tendenza degli ultimi mesi, con qualche punto percentuale in più per le categorie al top e che offrono contenuti più strettamente legati all'intrattenimento, al tempo libero e alle communities: i servizi dedicati alla ricerca di contenuti e servizi online (Search, con il 92,5% degli utenti online nel mese), la consultazione dei portali generalisti (sotto-categoria ‘General Interest Portals & Communities’, con l'88,1% degli utenti), i servizi e strumenti online (l'86,7% degli utenti per la categoria ‘Internet Tools / Web Services’), i Social Network (l'85,9% degli utenti), i contenuti video (‘Video/Movies’ con l'81,5% degli utenti), le mappe e informazioni di viaggio (con il 69%) e le news (‘Current event & global news, con il 63% degli utenti).
SaldiPrivati torna a comunicare con PicNic
campagna in tv e radio del sito di e-commerce mette in evidenza che i saldi ci sono tutti i giorni, a tutte le ore, rivolgendosi a una donna tra i 25-54 anni, trendy, multitasking, con più device a disposizione. L'obiettivo del gruppo francese Showroomprivé è di rafforzare la notorietà del brand in Italia
10 ottobre 2017 - Dopo l'acquisizione da parte del gruppo francese Showroomprivé, SaldiPrivati torna in comunicazione per consolidare la notorietà del brand in Italia. L'agenzia incaricata delle comunicazione del rilancio è PicNic. “È un momento importante per il gruppo che evidenzia l'investimento sul brand in Italia e l'importanza del nostro mercato” ha detto Marco Barberini, amministratore delegato di Saldi Privati e country manager Italia di Showroomprivé Group.
La campagna televisiva, prodotta da The BigMama, mette in evidenzia uno dei punti di forza del sito di e-commerce: con SaldiPrivati i saldi ci sono tutti i giorni, a tutte le ore. La storia vede una coppia la cui euforia è scadenzata da una sveglia che ricorda l'ora dello shopping: “Oggi ci sono i saldi!”. Lo spot allegro, semplice e immediato ha come target una donna attenta alla moda e agli accessori per sé, per la casa e per la famiglia, una donna multitasking e con più di un device a portata di mano, tra i 25 e 54 anni, al passo con le nuove tendenze.
Pianificata da Havas Media, la campagna è in tv e radio con spot da 30 e 15 secondi fino ai primi di dicembre.
Per i 10 anni Subito mette in mostra la seconda vita dei consumi
visibile free fino a fine mese al Mudec di Milano la mostra fotografica ‘Storie di un passato futuro’, rappresentazioni tra l'onirico e lo storytelling dei 10 oggetti e servizi più cercati sulla piattaforma di compravendita online. Gli scatti sono di Simone Bramante
5 ottobre 2017 - Subito, piattaforma di compravendita online tra privati, parte della multinazionale norvegese Schibsted Media Group, celebra i primi 10 anni in Italia, in cui ha contribuito a far crescere il mercato second-hand, che nel 2016 è valso l'1,1% del Pil italiano. Oggi Subito.it è tra i primi 10 brand online più visitati e primo servizio di annunci classificati sul web con l'80% di market share. Dall'apertura in Italia a oggi, gli utenti mensili sono cresciuti velocemente, registrando un balzo dal 2014 con il lancio delle app e attestandosi attualmente a 8 milioni mensili. Gli annunci pubblicati sono passati da 62.600 alle fine 2007 a 30 milioni a fine 2016.
“Attualmente supportiamo un italiano su tre connesso a vendere e comprare beni o servizi, nei prossimi anni puntiamo a raggiungere tutti gli italiani che accedono a internet, aumentando i servizi offerti grazie alle sinergie con gli altri brand del gruppo, InfoJobs e Pagomeno” ha detto Melany Libraro, da poco nominata ceo di Schibsted Italy (vedi news del 14 settembre).
Per celebrare i dieci anni di attività, Subito ha dato il via a un progetto fotografico con protagonista la seconda vita dei consumi tipici dell'italianità, raccontata attraverso un percorso di cambiamenti socio-culturali. Ispirandosi alle 10 ricerche più frequenti sul portale, Simone Bramante, digital creative director, nonché noto Instagrammer col nome Brahmino, ha realizzato la mostra ‘Storie di un passato futuro’ con scatti di stile ricco di narrazioni oniriche, rivisitazioni generazionali e storytelling. L'esposizione è in scena al Mudec - Museo delle Culture di Milano da oggi fino al 30 ottobre, a ingresso libero, negli orari del bistrot del Museo dove è allestita (Info su http://www.mudec.it/ita/informazioni/#orari).
Vi compaiono oggetti appartenenti a un passato che ritorna con nuove abitudini e usi, come la Vespa, il Rolex, ma anche oggetti del nostro presente e futuro come l'iPhone, la Smart e la Playstation. Conpletano i dieci oggetti/servizi più cercati il divano, la bici, la casa, il trattore. Per dare un'idea del volume di transazioni che la top ten muove, basti dire che su Subito oggi ci sono 36.000 Vespa e ogni minuto si vende una moto, 40.000 Smart e ogni minuto si vendono 3 auto, 21.000 smartphone di cui se ne vende 1 ogni 60 secondi, 71.000 bici di cui 1 venduta ogni due minuti, 16.000 trattori di cui 1 venduto ogni 3 minuti e 76.00 divani di cui 1 venduto ogni 40 secondi. Vanno aggiunti 11.000 annunci di badanti, 5.000 di Rolex, 14.000 di Playstation, 312.000 di appartamenti.
Il Registro celebra i trent'anni del dominio .it, oltre 3 milioni gli iscritti
dei nomi a dominio .it, attiva da dicembre 1987, ha superato i 3 milioni tra imprese e persone iscritte. L'anniversario viene festeggiato con una serie di incontri, partendo da domenica 8 ottobre a Pisa nell'ambito dell'Internet Festival con ‘30 anni di .it‘, per continuare a Roma il 26 ottobre per la finale della competizione per startup .itCup Registro e infine a Milano il 24 novembre con un grande evento celebrativo
19 settembre 2017 - Sono passati 30 anni da quando lo IANA (Internet Assigned Numbers Authority) delegò nel dicembre 1987 il Cnr di Pisa a gestire il Registro, l'anagrafe dei nomi a dominio .it. Oggi sono oltre tre milioni (il tremilionesimo è stato registrato nel dicembre 2016) i nomi italiani assegnati a persone fisiche e imprese, cominciando dai grandi brand pionieri come Enel, Ferrari, La Rinascente, Buffetti, Acqua di Parma che aprirono il sito e iniziarono la loro storia digitale tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta.
Per festeggiare l'anniversario, il Registro varia una serie di appuntamenti dedicati alla storia digitale di .it, partendo con quelli ospitati all'interno dell'Internet Festival (in programma a Pisa dal 5 all'8 ottobre), tra cui l'evento clou (domenica 8 dalle 16 alle 18), organizzato in collaborazione con Startupitalia, che porterà sul palco le storie di aziende e di protagonisti del web che hanno scelto .it per caratterizzare la propria identità.
A Roma il 26 ottobre ci sarà la finale di .itCup Registro, la competizione per startup Ict del Cnr, che mette in palio la possibilità di volare in Silicon Valley per un'esperienza di formazione imprenditoriale presso la Startup School di Mind The Bridge. Si contenderanno l'opportunità 6 startup selezionate tra le 100 che si sono candidate.
Infine a Milano, il 24 novembre (dalle 11 alle 16), ci sarà l'evento celebrativo ‘30 anni di .it’ (presso La Pelota) che ripercorrerà le tappe del percorso di Registro .it che “fin dalla nascita – come sottolinea il direttore Domenico Laforenza - si è reso parte attiva di un processo di diffusione partecipato e condiviso della cultura della rete, ispirato alla libera competizione degli attori, all'uso consapevole, alla neutralità, e nel quale trovano ampia rappresentanza le comunità globali di internet“. Tra gli appuntamenti della giornata, citiamo l'analisi ‘Il futuro dei nomi a dominio’ e l'incontro ‘L'Italia digitale: politiche e buone pratiche per l'Agenda digitale italiana’. Ci sarà spazio per le imprese e per le scuole.
Nasce Schibsted Italy, con Melany Libraro ceo
multinazionale norvegese Schibsted Media Group, operante nell'editoria, nel digitale e nel mobile, annuncia la costituzione della filiale italiana cui fanno capo Subito, InfoJobs e Pagomeno, piattaforme digitali di annunci classificati e di comparazione di prezzi e prodotti, per un fatturato annuo di oltre 40 milioni di euro. Allo studio lo sviluppo di nuove aree di business
14 settembre 2017 - Schibsted Media Group, multinazionale norvegese operante nell'editoria, nel digitale e nel mobile, ha costituito in Italia la branch Schibsted Italy cui fanno capo Subito, InfoJobs e Pagomeno, piattaforme digitali attive nel settore degli annunci classificati e della comparazione di prezzi e prodotti. Schibsted Italy, inoltre, controlla Schibsted Italy Business, società che fornisce servizi di teleselling e customer care/satisfaction agli utenti privati e ai professionisti.
L'Italia fa parte degli ‘established markets’ assieme a Francia, Spagna, Austria, Germania e Gran Bretagna, che contano nel complesso oltre 720 milioni di visitatori al mese e ricavi per circa 350 milioni di euro sulle piattaforme digitali di Schibsted Media Group, Melany Librarooggi presente in 30 Paesi con oltre 6.900 dipendenti.
L'unione dei tre brand sotto Schibsted Italy ha l'obiettivo di rafforzare il posizionamento del gruppo sul mercato italiano, facendo leva sulla verticalizzazione di alcuni segmenti di business (automotive, real estate e job) e sullo sviluppo/introduzione di nuovi. Ceo di Schibsted Italy è stata nominata Melany Libraro, già ceo di Subito dal 2014, che ora guida così un'azienda da 40 milioni di fatturato (in costante crescita), 250 dipendenti e 1,5 milioni di visitatori unici al giorno su ciascuna delle 2 principali piattaforme Subito e InfoJobs.
Nel nuovo ruolo, Libraro ha la responsabilità di sostenere e potenziare la crescita dell'azienda, definendo le linee strategiche per Subito, InfoJobs e Pagomeno. “La costituzione di Schibsted Italy – ha detto - ci permetterà di lavorare in modo ancora più sinergico tra i tre brand per potenziare il business e per fornire a utenti privati e professionisti servizi innovativi ad alto valore aggiunto, in linea con i nuovi trend tecnologici”.
Condé Nast presenta Shareable, Lisa e Social Academy
content media company ha messo a punto tre progetti innovativi legati ai social. Shareable, content creator unit di Vogue Italia, ha già 15 clienti attivi. Condé Nast Social Academy, in collaborazione con Sda Bocconi, è la prima Academy in Italia rivolta ai protagonisti dell'influencing marketing. Lisa-Love Inspire Share Advise è il primo social brand di Condé Nast rivolto alle Millennials
13 settFedele Usaiembre 2017 - Fedele Usai, dal 1° settembre nuovo amministratore delegato di Condé Nast (vedi news del 7 giugno), ha annunciato i nuovi progetti della multimedia communication company. Tra questi, Shareable, content creator unit di Vogue Italia; Condé Nast Social Academy, rivolta ai protagonisti dell'influencing marketing, e Lisa (Love Inspire Share Advise), primo social brand del gruppo rivolto alle Millennials. Senza dimenticare l'imminente ‘Vogue Fashion's Night Out’ a Milano (vedi news del 20 luglio) e il ‘Wired Next Fest’ a Firenze a fine mese (vedi news dell'11 settembre). .
Shareable, content creator unit di Vogue Italia, nasce dall'esigenza dei brand di comunicare sui social media. È in grado di fornire ai partner servizi di produzione, col valore aggiunto di amplificarne la visibilità e il messaggio, grazie alle piattaforme di distribuzione delle testate. A pochi mesi dal lancio, sono già attivi 15 partner: Bata, Casadei, Dolomiti Superski , FCA Abarth, Furla, FujiFilm, Lamberto Losani, Lavazza, Luxottica, MotoMorini, Pompadour, Racine Carré, Rouge Baiser, Saucony, Volkswagen. La previsione è di chiudere, solo in questa proposizione, a oltre 500.000 euro di ricavi.
Condé Nast Social Academy nasce col contributo scientifico e didattico di Sda Bocconi ed è la prima Academy in Italia rivolta ai protagonisti dell'influencing marketing: un corso certificato rivolto alle nuove generazioni di blogger, chiamate nei prossimi anni a rispondere con autenticità, competenza e unicità nella social life. L'obiettivo è di formare i primi influencer certificati Condé Nast e Sda Bocconi, attraverso lo sviluppo di una serie di competenze teoriche del mondo della comunicazione, del social marketing e dei digital media e una parte pratica per l'applicazione diretta e il riscontro delle nozioni acquisite. I partecipanti acquisiranno capacità e competenze trasversali sui media e verticali sul settore del beauty & lifestyle. Il corso avrà inizio il 15 novembre. Candidature su socialacademy.condenast.it.
Lisa, acronimo di Love Inspire Share Advise, è il primo social brand di Condé Nast rivolto alle Millennials. Rappresenterà una total topic coverage nella sfera dell'intrattenimento dedicato al target delle giovanissime, con una vocazione strettamente social, che farà leva sulla loro attitudine alla self expression, al senso di community e al desiderio di condivisione e di connessione social in ogni momento della giornata. Tanti i temi che occuperanno il palinsesto di Lisa, da quelli più tradizionalmente affini al mondo Condé Nast. come la moda e il beauty, a temi inediti. Lisa non si svilupperà da un sito ma da profili social attivi sulle principali piattaforme, da Facebook a Instagram a Twitter, le cui top stories saranno poi raccolte in li-sa.it. L'approccio di Lisa ai contenuti sarà contraddistinto da una forte componente visiva, grazie all'utilizzo di social cards, gif animate, video e Instagram Stories. Sarà una nuova voce nel panorama editoriale che interagirà con tutti i brand di Condé Nast e anche coi partner inserzionisti che vorranno dialogare con un target più giovane attraverso una nuova modalità, all'insegna di forme di comunicazione più vicine all'advising piuttosto che all'advertising.
Iab contro norme troppo restrittive sull'ePrivacy. A rischio l'equilibrio e l'economia del settore digitale
ricerche di Iab Europe evidenziano il tacito accordo tra utenti e inserzionisti sulla gratuità dei contenuti online, resa possibile dagli investimenti pubblicitari. I dati comportamentali sono una risorsa cruciale per il settore dei media e per l'economia digitale. Iab Italia si adopera perché le istituzioni europee rivedano il Regolamento ePrivacy che dovrebbe entrare in vigore il 28 maggio
11 settembre 2017 - Il tema della tutela dei dati personali è uno dei fronti di attività più caldi per Iab Italia che da diversi mesi, assieme a IabEurope e alle altre principali Iab, sta lavorando per convincere le Istituzioni Europee a rivedere il testo della proposta di Regolamento ePrivacy e ad approvare una serie di emendamenti che tutelino il mercato di riferimento e allontanino i rischi di impatto negativo.
Iab Europe ha pubblicato tre nuove ricerche (disponibili sul sito datadrivenadvertising.org), che dimostrano quanto i dati comportamentali permettano non solo di migliorare il gradimento e l'efficienza delle campagne di digital advertising, ma rappresentino anche una risorsa cruciale per tutto il settore dei media e per l'economia digitale nella sua globalità.
I consumatori europei che accedono al web quotidianamente (e il 52% di questi lo fa per tre o più ore al giorno) sono più soddisfatti delle loro esperienze gratuite e supportate da annunci rispetto a quelle a pagamento (63% vs 40%). Inoltre, più di 8 utenti su 10 preferiscono visitare siti gratuiti supportati da annunci e i due terzi dei navigatori sarebbero contenti di condividere i propri dati per ricevere pubblicità mirata (Fonte: ‘GFK Europe online: an experience driven by advertising’).
“I dati ci dimostrano l'importanza del tacito accordo tra utenti e inserzionisti sulla gratuità dei contenuti online, resa possibile dagli investimenti pubblicitari - ha commentato Carlo Noseda, presidente di Iab Italia -. Questo ci d&aCarlo Noseda, presidente di Iab Italiagrave; un'ulteriore conferma di come una regolamentazione troppo restrittiva, quali quella sull'ePrivacy (la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 25 maggio 2018), rischierebbe di compromettere l'equilibrio di tutto il settore digitale, rendendo più macchinosa la navigazione degli utenti e mettendo a rischio la qualità dei contenuti”.
Le campagne di advertising targettizzate sulla base dei comportamenti degli utenti, supportate da logiche ben gestite di programmatic adv, rappresentano un modello vincente non solo per gli inserzionisti, grazie alla maggior efficacia ed efficienza delle campagne di comunicazione mirate ai consumatori, ma anche per i consumatori, che ricevono contenuti pertinenti, interessanti e tempestivi. Gli annunci focalizzati sul target, infatti, hanno un tasso di click-through superiore di 5 volte in media rispetto alla pubblicità standard. Inoltre, quando i dati comportamentali vengono utilizzati per raggiungere persone che hanno già visto lo stesso prodotto in precedenza, il tasso di click-through è addirittura di 10 volte superiore.
Il behavioural targeting sta segnando un nuovo paradigma per la pubblicità in tutti i media: per la radio, l'out-of-home, la Smart tv e anche la tv lineare. Ad esempio, nei principali mercati europei, i dati comportamentali acquisiti digitalmente già contribuiscono al 20% della spesa pubblicitaria in radio (Fonte: ‘The Economic Value of Behavioural Targeting in Digital Advertising’).
Un'analisi economica più ampia, inoltre, fa emergere il forte contributo della pubblicità digitale in termini di investimenti, indotto e occupazione. È un settore che si è evoluto molto velocemente, da industria emergente al principale mezzo pubblicitario in Europa: nel 1999 deteneva una marginalissima quota dello 0,5% sul totale della pubblicità, mentre nel 2016 ha registrato investimenti del valore di 41,9 miliardi. Considerando anche altre componenti meno dirette, come la creazione di contenuti e il sostegno all'evoluzione degli altri media e degli altri settori del digitale, il contributo del digital advertising è stimato a 118 miliardi di euro in termini di BIL (Benessere Interno Lordo) (Fonte: ‘The economic contribution of digital advertising in Europe’).
“Alla luce di questi dati, è indubbio che le nuove regolamentazioni mettano a rischio la salute della pubblicità digitale e quella dell'intero settore dei media, con un risvolto nettamente negativo sull'indotto, sull'occupazione e, di conseguenza, sull'intera economia digitale - continua Noseda - . Non condividiamo, quindi, la nuova proposta di Regolamento sull'ePrivacy, tra cui l'opt-in come unica base per l'erogazione di pubblicità: come associazione, ci impegniamo a promuovere la democraticità del web, grazie a una logica di mercato basata sulla fruizione gratuita di contenuti e servizi di qualità, consentita proprio dalla pubblicità. [...] Iab Italia si sta muovendo da diversi mesi per convincere le Istituzioni europee a rivedere il testo della proposta di Regolamento e ad approvare una serie di emendamenti che garantiscano il nostro mercato e allontanino i rischi di impatto negativo evidenziati in questi documenti”.
Il modello di analisi proposto da Iab Europe dimostra, quindi, che l'attuazione dei regolamenti porterebbe a un'ulteriore concentrazione del mercato e influenzerebbe la redditività della pubblicità digitale come modello di finanziamento per gli editori (Fonte: ’The Economic Value of Behavioural Targeting in Digital Advertising’).
Nasce l'European Viewability Steering Group per standard condivisi sulla viewability. In campo per l'Italia Assocom, Iab Italia e Upa
tavolo di lavoro europeo ha già reso reso disponibile il documento ‘Principi di misurazione europei per la viewability’, sta per lanciare il progetto di un framework di certificazione europeo per le società di misurazione della viewability e si prepara a lavorare su sei moduli relativi alla misurazione. L'Italia è all'avanguardia con il recente Libro Bianco sulla comunicazione digitale
5 settembre 2017 - È stato costituito il 10 agosto l'European Viewability Steering Group (EVSG), tavolo di lavoro formato da Eaca, Iab Europe e Wfa insieme alle associazioni nazionali di riferimento nei Paesi che hanno aderito direttamente: Italia (Assocom, Iab Italia, Upa), Uk (Ipa, Iab Uk, Isba, Aop), Germania (Bvdw, Agof, Owm), Francia (Arpp, Geste, Iab France, Sri, Uda, Udecam). Per il nostro Paese ci rappresentano in ESVG Anthony Cardamone per Assocom, Daniele Sesini per Iab Italia e Alberto Vivaldelli per Upa.
Il primo output del tavolo di lavoro è stato quello dei ‘Principi di misurazione europei per la viewability’, già resi disponibili per il mercato. A breve verrà lanciato il secondo progetto di un framework di certificazione europeo per le società di misurazione della viewability. L'obiettivo è di ridurre le discrepanze di misurazione e garantire un processo di accreditamento paneuropeo, in grado di ridurre costi e complicazioni di molteplici accreditamenti nazionali. Il framework di certificazione europeo diventerà operativo a seguito del perfezionamento di una RFP (Request for proposal) per la ricerca di uno o più auditor tecnici e della costituzione dell'European Authority (EA), gestita da Eaca e Iab Europe.
Nel frattempo l'EVSG lavorerà su sei moduli relativi alla misurazione (Environments, Measured Items, Measurement, Transparency & Reporting, User Experience, Non-Human Traffic), compresa la definizione di standard quantitativi di viewability più rigorosi.
Presentato al Festival di Venezia il progetto DigitaLife, documentario collettivo sulla vita cambiata da internet
già arrivate da diverse parti del mondo centinaia di video per far parte del docufilm sui cambiamenti apportati nella vita quotidiana da vent'anni di internet, che sarà prodotto da Varese Web con Rai Cinema e Fondazione Ente dello Spettacolo. Sono partner del progetto Sea, Eolo, Coop, Tigros, Elmec informatica, Caffè Chicco d'oro, Habitare e lo sostengono, tra gli altri, il Fai, Terre des Hommes, l'Ordine dei giornalisti, Anso
5 settembre 2017 - È stato presentato al Festival del cinema di Venezia il progetto del docufilm DigitaLife, che racconterà come il digitale abbia cambiato, e stia cambiando, la vita di ognuno di noi (vedi news dell'8 marzo). Prodotto da Varese Web (editoria multimediale) con Rai Cinema e Fondazione Ente dello Spettacolo e diretto da Francesco Raganato, il docufilm sarà tutto realizzato con video dei cittadini, che li stanno inviando al sito www.digitalife.org e alla piattaforma di Rai Digital www.rai.it/digitalife.
Già sono arrivati centinaia di video da diverse parti del mondo che danno tante letture diverse sul vissuto con il digitale. Raganato ha già iniziato a lavorarci: “L'intento – spiega – è di creare un film corale il più universale possibile, non partendo da assunti assoluti o massimi sistemi, ma raccontando storie sincere, in cui ognuno di noi possa riconoscersi. Tecnicamente mi piace definire questo film come un 'flusso di coscienza collettivo' dove non c'è una corrente dominante che trascina le altre, ma ci sono i flussi unici e affini di chi decide di condividere la propria storia con noi”. Marco Giovannelli, presidente di Varese Web, aggiunge: “Crediamo che il fascino maggiore della cultura digitale sia la partecipazione. La carica innovativa di questo film però non è legato solo al mosaico che verrà realizzato grazie ai video inviati, ma al trattamento dei materiali stessi. Il progetto sarà un lungo racconto corale che accompagnerà tutte le fasi della produzione e post produzione fino all'arrivo in sala. Avremo così una piattaforma dove ogni cittadino potrà esprimere la propria opinione e al tempo stesso esser protagonista".
Vittorio Cosma, compositore e produttore discografico, curerà la colonna sonora con la sua Music Production. La produzione del docufilm ha come sostenitori il Fai, il Parco Nazionale delle Cinque terre, Terre des Hommes, l'associazione europea delle vie Francigene, l'Ordine dei giornalisti, Anso. Sono partner/sponsor Sea, Eolo, Coop, Tigros, Elmec informatica, Caffè Chicco d'oro, Habitare.
Si può rimanere aggiornati e anche entrare nella comunità di DigitaLife attraverso il sito www.digitalife.org, la pagina Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. Si può anche scrivere a digitalife.film@gmail.com.
In maggio sono stati 30,4 milioni gli utenti unici online e 23,3 quelli giornalieri
giorno medio sono stati online il 42% degli uomini e il 42,7% delle donne, il 66% dei 18-24enni e il 65% dei 25-34enni. Undici milioni di utenti hanno navigato da pc e 20,4 milioni da mobile. Il consumo medio giornaliero è di 2 ore e 26 minuti. La fruizione di internet da mobile in maggio ha riguardato il 60% della popolazione maggiorenne
14 luglio 2017 - In base ai dati forniti da Audiweb, a maggio la total digital audience conferma la quota di 30,4 milioni di utenti unici (dai 2 anni in su) col 60% della popolazione maggiorenne collegata da mobile (26,5 milioni). Nel mese gli italiani hanno navigato complessivamente per 57 ore e 46 minuti, in media per 2 ore e 26 minuti al giorno. Nel giorno medio risultano 23,3 milioni gli utenti unici totali collegati da pc e mobile: 11 milioni online da pc (italiani 2+ anni) e 20,4 milioni da mobile (18-74 anni).
Nel giorno medio a maggio risultano online il 42% degli uomini (11,5 milioni) e il 42,7% delle donne (11,8 milioni) dai 2 anni in su, con sovra rappresentazione delle fasce più giovani: circa il 66% dei 18-24enni (2,7 milioni) e il 65% dei 25-34enni (4,5 milioni). Le donne risultano più attive degli uomini, con 2 ore e 39 minuti spesi in media online contro la media di 2 ore 26’. Si confermano ancora i livelli di consumo nelle differenti fasce d'età: i 18-34enni risultano mediamente più collegati nel giorno medio (2 ore e 47’ per i 18-24enni e 2 ore e 38’ per i 25-34enni).
Con 2 ore e 11 minuti in media per persona al giorno, risulta, inoltre, decisamente più elevato il tempo dedicato alla fruizione di internet da mobile, rispetto alla fruizione da Pc che registra un tempo speso medio di 1 ora e 6 minuti. La differenza è meno evidente tra gli uomini (1 ora e 8’ minuti da pc e 1 ora e 56’ da mobile) mentre per le donne è decisamente più elevata, con circa 1 ora e 20 minuti di tempo in più speso online da mobile.
Anche in maggio si attestano ai primi posti come categorie di siti più visitati i motori di ricerca (‘Search' col 93,8% degli utenti nel mese), i portali generalisti (‘General Interest Portals & Communities’ col 90,6% degli utenti), i servizi e gli strumenti online (‘Internet Tools / Web Services’, con l'86% degli utenti) e i Social Network (‘Member Communities’, con l'85,8% degli utenti). Tra gli altri contenuti, raggiungono o superano almeno i 20 milioni di utenti le categorie di siti e/o applicazioni dedicati ai contenuti video, che raggiungono un'audience totale di 25,2 milioni di utenti unici (l'83% degli utenti nel mese), ai servizi di messaggistica da mobile, con 23,1 milioni di utenti (il 76%), alla gestione delle email, con 23 milioni di utenti (il 75,7%), all'e-commerce, con 22,2 milioni di utenti (il 73,1%), ai servizi e alle informazioni delle compagnie telefoniche, con 21,3 milioni di utenti (il 70,1%), alle news online, con 20,5 milioni di utenti (il 67,5% degli utenti online).
Debutta ‘Italia wifi’, la rete WiFi nazionale federata, libera e free
sistema di accesso unico è fruibile da oggi, scaricando l'app gratuita WiFi.Italia.it, in varie città tra cui Milano, Firenze, Roma, Prato, Bari, Trento. L'iniziativa di Mise, Mibact e Agid punta al rilancio della banda larga, a favorire lo sviluppo turistico e a rendere meglio fruibili i servizi della PA
13 luglio 2017 - Oggi debutta in Italia la rete WiFi pubblica e gratuita attraverso l'app WiFi.Italia.it scaricabile da Google Play, Apple Store e Windows Store, grazie al progetto WiFi Italia (vedi news del 20 dicembre 2016). Ci si potrà collegare a un unico network per accedere a internet, ai social e a tutti i servizi online. Già in varie città si può navigare free in luoghi pubblici, ma ora sarà possibile entrare nella rete ovunque con lo stesso account. Il servizio partirà subito dopo la presentazione ufficiale al convegno a Roma ‘WiFi.Italia.it: una rete per fare rete’.
L'iniziativa si deve al Ministero dello Sviluppo economico (Mise) e a quello dei Beni culturali (Mibact) che hanno firmato l'anno scorso un Protocollo d’intesa triennale (prorogabile per altri due anni) per l'utilizzo della banda ultralarga per collegare tra loro siti turistici e punti di interesse culturale sul territorio nazionale. L'iniziativa ha la supervisione dell'Agenzia per l'Italia digitale (Agid).
L'app sarà a disposizione di cittadini italiani e stranieri, abitanti in Italia o di passaggio per turismo. Il progetto fa parte del piano di rilancio della banda larga nel Paese, e punta a favorire lo sviluppo turistico e rendere meglio fruibili i servizi della Pubblica Amministrazione.
La rete internet ‘federata’ è realizzata grazie all'adesione di reti locali e regionali. Al momento, le zone interessate dal segnale sono Firenze e provincia, Prato, alcune zone dell'Emilia Romagna e del Veneto, Trento e provincia, Milano, Roma e provincia, Bari.
Per accedere alla rete pubblica nazionale basta scaricare l'applicazione ed effettuare l'accesso inserendo il proprio numero di utenza telefonica. Arrivando nella zona del segnale, smartphone e tablet entreranno in automatico in rete. Gli enti locali potranno utilizzare il sistema per divulgare messaggi di pubblica utilità. Si potranno consultare dati pubblici e privati aperti. Si svilupperanno vari servizi, tipo lo scambio di informazioni tra turisti, istituzioni e tour operator per la visita a luoghi culturali e paesaggistici.
Wpp unisce Wunderman e Possible, nasce una delle maggiori agenzie di marketing digitale al mondo
un super network digitale da 9.200 addetti e 200 uffici in 70 Paesi, che ottimizza l'offerta ai clienti in ambito di piattaforme di automazione di marketing, produzione offshore, media performance, mobile, Crm. Possible continuerà a operare col proprio brand ma d'ora in poi farà parte del gruppo Wunderman. Microsoft tra i clienti comuni che si avvantaggeranno della partnership
10 luglio 2017 - Wpp ha annunciato l'inserimento dell'agenzia digitale Possibile, creata nel 2011 e specializzata in digital strategy, performance marketing e creative design, nel global marketing digital network Wunderman, per creare un super gruppo da 9.200 addetti e 200 uffici in 70 Paesi, che offrirà ai clienti consulenza strategica nel digitale, competenze tecnologiche e analisi e gestione dei dati. Possible continuerà a operare col proprio brand, sotto la guida del global ceo Shane Atchison, ma d'ora in poi farà parte del gruppo Wunderman.
La partnersShane Atchisonhip ottimizza l'offerta di Wunderman e Possible ai clienti in ambito di piattaforme di automazione di marketing, produzione offshore, media performance, mobile, Crm. Wpp ha affermato che i clienti globali vogliono “una maggiore semplicità e scalabilità dai loro partner di marketing digitale per affrontare un ambiente sempre più complesso, frammentato e mutevole”.
Entrambi i network lavorano per Microsoft e Wpp è convinta che l'importante cliente trarrà vantaggio dal poter sfruttare i punti di forza di Possible e Wunderman in tutto il mondo. Un altro ambito di collaborazione sarà l'e-commerce, con Wunderman Commerce, costituito in partnership con la società specializzata Salmon (che sviluppa strategie multi-channel e piattaforme tecnologiche di e-commerce per clienti globali), mentre Possibile ha acquisito Marketplace Ignition, consulente di Amazon e di altri player delle vendite online.
Sul fronte delle tecnologie, il gruppo congiunto può contare su 2600 specialisti che hanno lavorato e lavorano con Adobe, Amazon, Google, Ibm, Marketo, Microsoft, Salesforce e Sitecore.
Progetti digitali di Rcs, Gedi, Mondadori e Caltagirone tra i sette italiani finanziati dalla DNI di Google digital
al terzo round, l'iniziativa di Google di un Fondo per l'Innovazione nell'editoria e nell'informazione digitale di qualità in Europa elargirà 22 milioni di euro a 107 progetti. Dei sette italiani, sei sono progetti di grandi dimensioni e riceveranno nel complesso 2,8 milioni. Il bando per accedere al quarto round del Fondo parte a settembre
7 luglio 2017 - Sono sette i progetti italiani, su 107 provenienti da 27 Paesi, che riceveranno finanziamenti dal Fondo per l'innovazione della Digital News Initiative di Google, a sostegno dell'innovazione nell'informazione in Europa (vedi news dell'8 marzo). Il Fondo sta elargendo in più round 150 milioni di euro per premiare chi cerca spazio e risorse per poter sperimentare nel settore dell'informazione digitale, con obiettivo la produzione di contenuti affidabili e autorevoli. In questo terzo round verranno distribuiti 21.968.154 euro. La possibilità di candidarsi per il quarto Round del Fondo sarà aperta da inizio settembre e attiva per 30 giorni. Info su digitalnewsinitiative.com.
L'anno scorso sono stati 17 i progetti italiani scelti per oltre 3 milioni di euro elargiti. Quest'anno verranno finanziati i progetti di: Il Secolo XIX (Gedi), il Corriere della Sera (Rcs Mg), Gedi– Divisione digitale, Focus di Mondadori Scienza (Gruppo Mondadori), Ced Digital & Servizi (Caltagirone Editore), Radio Radicale -Centro di Produzione, onData. Di questi, i primi 6 potranno contare su un finanziamento di grandi dimensioni per un totale di oltre 2,8 milioni di euro.
Ecco i progetti italiani finanziati nel terzo round.
Corriere Predictive News - Ogni giorno, i giornalisti hanno a che fare con una enorme quantità di dati senza avere a disposizione insights su come leggerli e su come trasformarli in informazioni e dunque in articoli. Grazie ai 450.000 euro del Fondo per l'Innovazione del DNI di Google, Corriere Predictive News sarà in grado di identificare i trend e i modelli delle diverse fonti, oltre a beneficiare del supporto di tecnologie per l'intelligenza artificiale che aiuteranno i giornalisti a scegliere le notizie giuste e creare articoli interessanti per gli utenti.
Il Secolo XIX, Gedi Gruppo Editoriale - Il Secolo XIX, con il suo Journalist Digital Assistant, vuole offrire il suo contributo alla sostenibilità futura del settore delle news, grazie all'innovazione del processo di creazione dei contenuti con l'intelligenza artificiale. Il progetto riceverà 550.000 euro dal Fondo per l'Innovazione della DNI di Google per poter sviluppare uno strumento di intelligenza artificiale, basato sulle tecnologie del Machine Learning. Lo strumento sarà in grado di suggerire autonomamente e proattivamente contenuti/informazioni/fonti, funzionando come un complemento aggiuntivo del processo editoriale gestito dal giornalista.
Gedi Divisione digitale - Gedi Divisione digitale, grazie ai 450.000 euro di finanziamenti del Fondo per l'Innovazione della DNI di Google, potrà sviluppare Thriving News, ovvero una piattaforma che permetterà alle redazioni di gestire la mole giornaliera di lavoro in un modo più innovativo ed efficiente, attraverso degli indicatori predittivi utili a coprire i temi giusti al momento giusto e a ottimizzare la distribuzione dei contenuti editoriali sulle pagine social più appropriate, creando anche un marketplace interno per la distribuzione delle notizie.
Focus (Mondadori Scienza – Gruppo Mondadori) - Focus, il brand del Gruppo Mondadori punto di riferimento in Italia della divulgazione scientifica e dell'intrattenimento, grazie ai 500.000 euro del Fondo per l'Innovazione della DNI di Google potrà sviluppare FOCUS AR CMS, un Content Management System web based con un'interfaccia drag-and-drop per la realtà aumentata. Questo nuovo CMS permetterà di aggiungere e associare in modo facile alle pagine dei giornali esperienze AR, e di farlo durante il normale flusso di lavoro. I contenuti digitali così impaginati (es. video, audio, foto 360°, rendering 3d, infografiche 3d, animazioni in 3d, link etc…) saranno automaticamente caricati sulla app. Con il nuovo CMS si associa alla stampa un layer di informazioni digitali in realtà aumentata che arricchisce e completa il giornale di carta, è aggiornabile in tempo reale, offre all'utente esperienze interattive, permette ai lettori di interagire con i giornalisti e tra loro tramite i social.
Ced Digital & Servizi (Caltagirone Editore) - Con i 350.000 euro del Fondo per l'Innovazione della DNI di Google, Ced Digital & Servizi (Caltagirone Editore) potrà creare VIS (Veritas In Silico), il primo sistema completo per fact-checking assistito e direttamente integrato con le attuali piattaforme per la gestione dei contenuti. Il sistema intende massimizzare l'impatto del fact checking su tutto l'ecosistema della produzione di news.
Radio Radicale, Centro di Produzione - Con i 476.000 euro del Fondo per l'Innovazione della DNI di Google, Radio Radicale, in collaborazione con Hyperborea Srl, svilupperà un sistema che utilizza le analisi semantiche dei discorsi registrati, oltre a uno strumento che permetterà agli utenti di cercare e di estrarre dall'archivio quello di cui hanno bisogno dal materiale registrato. Inoltre, verranno anche editati gli estratti, così da creare nuovi contenuti originali.
OnData - OnData, con i 50.000 euro del Fondo per l'Innovazione della DNI di Google, costruirà Open Tender, una piattaforma comunitaria e data-driven che unisce giornalisti e cittadini nello stesso luogo per creare e curare l'informazione. Il progetto mira a dimostrare come un modo di fare giornalismo così ibrido e collaborativo possa migliorare la qualità dei contenuti, la consapevolezza della cittadinanza e la trasparenza delle istituzioni pubbliche.
Lo Iap rafforza la tutela del consumatore nella comunicazione digitale
dell'Autodisciplina Pubblicitaria lancia la seconda edizione della ‘Digital Chart’ indicando le linee guida per un'applicazione efficace del Codice nei casi di endorsement da parte di influencer e celebrity, pubblicità native, social network, siti di content sharing, in app advertising, advergame. Parola d'ordine, trasparenza
4 luglio 2017 - A un anno dalla prima, l'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria lancia la seconda edizione della ‘Digital Chart’ che si occupa delle più diffuse forme di comunicazione commerciale digitale, quali l'endorsement da parte di influencer e celebrity, la pubblicità native, i social network, i siti di content sharing, l'in app advertising e l'advergame, delineando le linee guida operative per rendere efficace l'applicazione del Codice di autodisciplina.
La Digital Chart IAP ha come parola d'ordine la trasparenza, ovvero la richiesta agli operatori di rendere chiaramente riconoscibile la comunicazione commerciale all'interno del web. Fissa per ciascuna tipologia di comunicazione le modalità da adottare per rendere esplicito ai consumatori il fine promozionale dei contenuti diffusi via web, dai social media ai siti di content sharing, utilizzando formule comprensibili quali, tra le altre, #pubblicità o ‘promosso da…’.
La nuova versione della Digital Chart è allineata alle ‘best practices’ internazionali, quali quelle della Federal Trade Commission statunitense, e sarà periodicamente aggiornata per rispondere alle evoluzioni tecnologiche e di mercato. Le Istituzioni europee sostengono i sistemi di autoregolamentazione. Il Parlamento europeo ha evidenziato, ad esempio, come “le iniziative di autoregolamentazione e di co-regolamentazione rappresentino un passo avanti perché permettono di reagire con maggiore prontezza agli sviluppi nel mondo in rapida evoluzione dei media”.
Il Segretario Generale dello Iap, Vincenzo Guggino, ha dichiarato: “La sfida che la comunicazione commerciale digitale pone al controllo autodisciplinare ripropone, per certi versi, analoghe difficoltà affrontate decenni addietro in relazione alla comunicazione offline, poi felicemente superate come 50 anni di storia autodisciplinare dimostrano”.
Stop del Governo alla pubblicità occulta dei web influencer
Camera ha approvato nel ddl concorrenza l'ordine del giorno contro i selfie sponsorizzati dei vip, e più in generale contro la pubblicità camuffata, promosso dall'Unione Nazionale Consumatori, che si era rivolta anche all'Antitrust e all'AgCom. Impegna il Governo a intervenire a livello legislativo per regolare l'attività di blogger e personaggi noti sui social, permettendo ai consumatori di identificare i contenuti sponsorizzati
3 luglio 2017 - Arriva da più parti la stretta sulla pubblicità occulta in rete. Anche a livello legislativo. È stato approvato dalla Camera, durante l'esame del ddl concorrenza, l'ordine del giorno sul tema della pubblicità promossa online in modo occulto dagli influencer. Ne dà notizia l'Unione Nazionale Consumatori, che aveva sollevato il problema dei selfie sponsorizzati, e più in generale della pubblicità camuffata sui blog e i social network, presentando nei mesi scorsi un esposto all'Antitrust e chiedendo anche l'intervento dell'AgCom.
L'odg impegna il Governo a intervenire a livello legislativo "affinché l'attività dei web influencer sia regolata, permettendo ai consumatori di identificare in modo univoco quali interventi realizzati all'interno della rete costituiscano sponsorizzazione".
L'obiettivo dell'Unc è di avere avere regole chiare e condivise: “Chiediamo che accanto a ogni foto sponsorizzata compaia sempre una didascalia di accompagnamento che informi correttamente il fan del carattere promozionale del messaggio. Anche online serve maggiore trasparenza e la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile, soprattutto se a farla sono personaggi famosi, i cosiddetti influencer, che hanno un largo seguito di follower, spesso adolescenti" afferma il presidente Massimiliano Dona
Nei maggiori mercati anglosassoni sono già intervenuti. La Competition & Markets Authority in Uk e la Federal Trade Commission negli Usa hanno richiamato imprese e celebrità e stilato le regole da seguire: “Chiediamo che anche in Italia si faccia altrettanto".
Evidenziare la natura promozionale dei contenuti. Arriva il Codice Etico per i digital content creator
da Igersitalia, il Codice propone un insieme di norme generali di comportamento trasparente per chi promuove su web e social prodotti, servizi, destinazioni turistiche su commissione, traendone un guadagno. In progetto anche un elenco nazionale dei content creator professionali dopo un percorso formativo e un disegno di legge per dare al settore un sistema di regole condivise
29 giugno 2017 - Crescono le iniziative per la qualità della comunicazione digitale. Segue a ruota al rilascio del Libro Bianco dei grandi player del mercato (vedi news di ieri 27 giugno), l'annuncio di Igersitalia (Associazione nazionale degli appassionati e dei professionisti della produzione di contenuti digitali) di aver messo in rete il Codice Etico per i Digital Content Creator, ovvero fotografi, instagramer, videomaker, blogger, influencer che, con i propri contenuti e attraverso i propri canali web e social, promuovono prodotti, servizi, destinazioni turistiche su commissione, traendone un guadagno. Il Codice è stato redatto dall'associazione e ed è visibile su http://instagramersitalia.it/codice-etico-per-i-digital-content-creator/.
Voluto dal Comitato Scientifico di Igersitalia, costituito due mesi fa, il documento nasce dalla volontà di fare chiarezza nel settore della comunicazione digitale in forte crescita, in assenza di un quadro normativo. “Il codice trova applicazione pratica nelle Guideline - ha detto Ilaria Barbotti, presidente di Igersitalia - Ma stiamo lavorando alla realizzazione anche di altri strumenti per rendere operativo quanto condiviso, come la costituzione, entro l'anno, di un elenco nazionale al quale i content creator, professionisti o aspiranti tali, potranno iscriversi dopo aver aderito a Igersitalia e completato un percorso formativo abilitante”. C'è anche l'impegno di proporre un disegno di legge da presentare in Parlamento con l'obiettivo di dare al settore un sistema di regole condivise e universalmente riconosciute.
L'iscrizione all'elenco nazionale costituirà per gli iscritti una forma di ‘certificazione di professionalità’ nei confronti di agenzie e brand, sempre più sensibili al tema della trasparenza nella comunicazione
Secondo i primi punti del Codice, nell'espletamento di incarichi professionali il digital content creator (DCC) rende esplicita e chiara la natura promozionale dei contenuti pubblicati attraverso i propri canali, utilizzando diciture condivise: “contenuto realizzato in collaborazione con”, “sponsored by”, inserimento di hashtag quali #ad e #sponsored. Una indicazione improntata alla trasparenza e che rende chiara fin da subito la natura consulenziale del DCC, figura che “assume carattere professionale nel momento in cui è regolamentata da un contratto/accordo e ha come contropartita un compenso economico” (punto primo del Codice).
Serietà, riservatezza, coerenza, rispetto della privacy, dell'immagine della committenza e della professionalità dei colleghi; contratti/accordi di collaborazione, realizzazione di mediakit professionale; copertura assicurativa e certificazioni; divieto di compravendita follower; gestione dei contenuti pubblicati in adempimento agli impegni contrattuali; compensi: sono alcuni dei temi trattati che vanno a completare il quadro di riferimento espresso nel Codice e che trovano applicazione pratica nelle Guideline.
Sforzo comune dei player dell'ecosistema digitale col Libro Bianco per la trasparenza. Latitanti per ora gli Ott
Fcp, Fedoweb, Fieg, Iab, Netcomm, Unicom e Upa realizzano una guida, in italiano e in inglese, cartacea e online, che fornisce indicazioni condivise, seppur non vincolanti, su temi come la misurazione della viewability, la trasparenza della filiera del programmatic e degli investimenti pubblicitari, la user experience, l'ad fraud. Altri se ne aggiungeranno e il confronto sarà semestrale. Da Facebook e Google una ‘condivisione di massima’ ma non sul tema critico della pubblicizzazione degli introiti pubblicitari
28 giugno 2017 - La proposta ai centri media e alle concessionarie di scrivere insieme un libro bianco per la trasparenza nella comunicazione e negli investimenti digitali l'aveva lanciata un anno fa il presidente dell'Upa, Lorenzo Sassoli, dal palco della consueta assemblea annuale a luglio. Ci sono voluti dieci mesi e il lavoro di una trentina di persone, e ieri l'appello si è concretizzato in un'iniziativa in cui l'Italia è apripista nel mondo. Otto associazioni che rappresentano tutte le controparti di questo mercato - advertiser, agenzie creative e media, concessionarie, publisher, società di ad tech e merchant - hanno fatto uno sforzo di intesa e dato vita a una pubblicazione che inizia a dare risposte alla richiesta di certezze, chiarezza e fiducia nel mondo digitale.
Le otto associazioni sono Assocom, Fcp, Fedoweb, Fieg, Iab, Netcomm, Unicom e Upa, ma il tavolo è aperto ad altri contributi e la pubblicazione non è un punto di arrivo, ma apre a messe a punto semestrali del progetto, per rispondere alle evoluzioni tecnologiche e di mercato.
Il Libro Bianco (#librobianco sul digitale), o meglio la guida o vademecum, disponibile in italiano e in futuro anche in inglese per una diffusione internazionale, su carta e online, tratta di sei argomenti base (il settimo sulla trasparenza dell'uso dei dati personali verrà pubblicato successivamente, alla luce dell'adozione di regole europee sulla privacy):
1- viewability sia come regole (misuratori certi terzi indipendenti, report standard per facilitare la lettura dei dati) che come criteri; 2 - trasparenza della filiera in particolare del programmatic, in quanto più recente e complessa, che ingloba competenze media, tecnologia e gestione dati fino alla trasparenza dei flussi finanziari; 3 - user experience attraverso la misurazione condivisa degli ad blocker e alle motivazioni che portano a questo fenomeno, porgendo un occhio di attenzione nel rispetto verso i cittadini/utenti internet; 4 - ad fraud che si presenta in molte forme diverse, ma in ogni caso implica la creazione illegittima di traffico per cercare deliberatamente di distrarre parte dei budget di advertising; 5- brand safety/brand policy ovvero la messa a disposizione per i brand di contesti di comunicazione in linea con la legge/in linea con la policy dei brand stesso; 6 – trasparenza sugli investimenti pubblicitari, per offrire una sintesi e un punto di riferimento per chi investe e per disporre di informazioni attendibili e corrette, anche mettendo a confronto metodologie adottate dai principali rilevatori attuali come Nielsen e il Politecnico.
Il Libro Bianco fornisce indicazioni condivise, non prevede sanzioni per chi non le rispetta, ma indica strade virtuose, che, si augura il presidente dell'Upa, sarà difficile disattendere: “Il Libro Bianco è una risposta condivisa davanti a un territorio nuovo e talvolta opaco – ha detto Lorenzo Sassoli –. È una guida per approfondire la conoscenza e dare maggiore trasparenza affrontando questioni finora irrisolte, come la misurazione della viewability, la conoscenza dei flussi finanziari del programmatic, il miglioramento della user experience. Oggi l'adblocker è utilizzato solo dal 15% degli utenti ed è un trend flat, ma attenzione, potrebbe impennarsi se siamo troppo invasivi con la pubblicita”. Intanto, la percentuale già quasi raddoppia, salendo al 28%, nel caso degli acquirenti online.
È stato aperto anche un dialogo con Google e Facebook che hanno dato un'adesione di massima agli argomenti base del Libro, fatta eccezione per l'ultimo, la quantificazione degli investimenti digitali: “Ci hanno detto – continua Sassoli - che le case madri impongono regole vincolanti contro la dichiarazione degli investimenti, ma le cose cambieranno, il nodo si dovrà sciogliere anche perché quello che si può misurare si può anche migliorare”.
Tema non da poco per la trasparenza del mercato, visto che si stima che il fatturato in Italia degli over the top sia di circa 2.5 miliardi di euro, pari al 25% del totale del mercato pubblicitario, un “volume con effetti distorsivi visto che i dati non vengono resi pubblici in trasparenza”, ha sottolineato Maurizio Costa presidente della Fieg, aggiungendo: “Ma le cose stanno cambiando, credo che entro 6/9 mesi apriremo una finestra di dialogo. Stanno anche arrivando sanzioni per le fake news”. Così come lo Iap sta per affrontare il caso degli influencer. Il tema dell'utilizzo corretto dei dati e della fiscalità non rispettata (“con gli Ott è un caso di concorrenza sleale”) è uno dei tre punti chiave che gli editori devono sostenere, insieme a quello del copyrigth ovvero del pagamento dei contenuti di qualità da parte di chi li legge ma anche e soprattutto da parte di chi li sfrutta.
Intanto, durante la presentazione a Milano, arriva in diretta la notizia della mega multa della Ue da 2,42 miliardi di euro comminata a Google per abuso di posizione dominante nel search, per il vantaggio competitivo illegale dato al suo servizio di comparazione acquisti Google Shopping. Ma Carlo Noseda, presidente di Iab Italia, fa subito notare che contrastare lo strapotere degli Ott con la Google Tax o con mega multe non sia strada percorribile: “Hanno spalle così larghe che possono sempre ‘asfaltarci’ quando e come vogliono. Perché in Italia l'ecosistema digitale possa crescere in modo sano e virtuoso è necessario che le istituzioni contribuiscano a creare le condizioni necessarie. Servono investimenti, infrastrutture all'avanguardia e una cornice normativa, concepita sì per regolamentare il settore con la massima trasparenza, ma anche in grado di sostenere le aziende che vi operano”. Warning: Use of undefined constant Messaggio - assumed 'Messaggio' (this will throw an Error in a future version of PHP) in D:\inetpub\webs\ideeideasit\lista.php on line 79
Tim si accorda con Discovery per trasmettere in esclusiva mobile i Giochi Olimpici 2018 e 2020 e altri eventi sportivi
diventa official mobile broadcaster dei Giochi invernali di PyeongChang e di quelli estivi di Tokyo. E apre la sezione Sport di TimVision, con cui offre da subito Eurosport Player in esclusiva ai propri clienti broadband, ultrabroadband e mobile, per seguire il grande sport italiano e internazionale
27 giugno 2017 - Tim entra nel mondo del grande sport, grazie all'accordo con Discovery Communications, il primo concepito per gli operatori di telefonia mobile di tutta Europa, che darà ai clienti l'accesso privilegiato ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018 e Tokyo 2020. Potranno fruire online e da mobile di contenuti esclusivi dei Giochi, ovunque e quando lo desiderano.
Come official mobile broadcaster, Tim potrà legare in via esclusiva il brand a quello dei Cerchi Olimpici e offrire ai propri utenti l'accesso in qualsiasi momento a un canale dedicato di news e highights e a contenuti ‘short form’ . Con l'accordo, Discovery persegue l'obiettivo di offrire la miglior esperienza di visione possibile dei Giochi, coinvolgendo gli appassionati con contenuti locali, personalizzati e su tutti gli schermi.
Con questa iniziativa Tim inaugura la nuova sezione Sport di TimVision. I clienti broadband, ultrabroadband e mobile potranno da subito accedere direttamente dal decoder TimVision ai due canali tematici Eurosport 1 e Eurosport 2 e alla programmazione completa di tutte le dirette degli eventi sportivi proposti da Eurosport Player. Potranno seguire i Campionati Mondiali FINA di Nuoto e IAAF di Atletica, il French Open di tennis, il Giro d'Italia, il Tour de France e l'EuroCup di Basket, godendo di un'esperienza multidimensionale e immersiva, con copertura da ogni angolazione e con contenuti in Virtual Reality e Augumented Reality.
Al via l'Osservatorio permanente sulle realtà editoriali digitali
di AgCom e Anso vuol mettere in luce l'esatto stato dell'editoria digitale, le sue reali dimensioni, quanto muove, quanto coinvolge e quanto produce, specie a livello locale. Le testate sono invitate a partecipare a un questionario qualitativo
26 giugno 2017 - L'AgCom e l'Anso (Associazione Nazionale della Stampa Online) lanciano l'Osservatorio permanente sulle realtà editoriali digitali. L'obiettivo è di conoscere l'esatto stato dell'editoria digitale, le sue reali dimensioni, quanto muove, quanto coinvolge e quanto produce, specie a livello locale. L'osservatorio monitorerà l'evoluzione del settore nel più ampio contesto di analisi dei media, sia per la tutela del pluralismo, sia alla luce della nuova legge sull'editoria (n. 198 del 26 ottobre 2016) che definisce, per la prima volta, il quotidiano online con precisi requisiti e consente, per la prima volta, una rilevazione statistica omogenea.
Nel censimento si metterà particolare attenzione ai quotidiani digitali locali. I quotidiani locali svolgono una funzione strategica all'interno dei territori e spesso sono strumento principale di informazione per i cittadini e anche con l'avvento delle piattaforme social conservano una propria identità.
L'Osservatorio elaborerà i dati attingendo sia alla Ies (Informativa economica di sistema) sia attraverso un questionario qualitativo, che consentirà di completare il quadro approfondendo i modelli economici sottostanti l'informazione nel nuovo contesto tecnologico e di mercato. L'invito alle testate è a farsi conoscere partecipando al questionario entro il 31 luglio. Info su anso.it.
Nike Football ‘The Switch ft’ con Ronaldo guida la top ten ‘YouTube Cannes to Cannes Ads Leaderboard’
vista di CannesLions 2017, YouTube annuncia i dieci video adv risultati più popolari tra marzo 2016 e aprile 2017, in base a segnali di gradimento espressi dagli utenti. I dieci video, uno per brand, rappresentano complessivamente 11,8 milioni di ore di visualizzazioni
15 giugno 2017 - Come ogni anno, in vista di CannesLions 2017, YouTube pubblica la YouTube Cannes to Cannes Ads Leaderboard, evidenziando i dieci annunci video (uno per brand) risultati più popolari sul canale, da marzo 2016 ad aprile 2017. Gli annunci rappresentano complessivamente 11,8 milioni di ore di visualizzazioni. La classifica è stata determinata utilizzando i segnali di gradimento espressi dagli utenti su YouTube, tra cui il numero di visualizzazioni, la percentuale di visualizzazione di ciascuna pubblicità e il rapporto tra visualizzazioni organiche e visualizzazioni a pagamento.
Nell'elenco compaiono messaggi che fanno appello all'emotività, con Knorr, Hyundai, e Budweiser. Viene in luce il potere delle star, a cui sono ricorsi brand come Cricket Wireless (John Cena), Shell (Jennifer Hudson), Nike (Ronaldo) e Kia (Melissa McCarthy). Si confermano i successi passati: Hyundai, Samsung e Clash of Clans, che erano entrati nella Ads Leaderboard l'anno scorso, si confermano anche quest'anno, Ma si nota anche che sempre più brand cominciano a creare video digitali di successo. Tra i nuovi arrivati nella Ads Leaderboard ci sono Knorr, Shell, Purple, Cricket Wireless, Budweiser e Kia. Infine, il Super Bowl si conferma grande piattaforma di lancio: tre annunci del Super Bowl - Hyundai, Kia e Budweiser - mostrano come su YouTube i brand possano prolungare l'eccitazione del Big Game prima, durante e dopo la partita.
Ed ecco l'elenco in ordine di numero di visualizzazioni:
1. Nike Football Presents: The Switch ft. Cristiano Ronaldo, Harry Kane, Anthony Martial & More Creative Agency: Wieden+Kennedy Media Agency: Mindshare, Wieden+Kennedy
2. Knorr #LoveAtFirstTaste Creative Agency: MullenLowe Media Agency: PHD
In aprile sono oltre 30 milioni gli utenti di internet e quasi 24 quelli giornalieri, i più giovani votati al mobile
italiani hanno dedicato alla navigazione in aprile in totale 2 giorni e 8 ore, mentre giornalmente il consumo è stato in media di 2 ore e 25 minuti. L'uso abituale di internet riguarda il 69% dei 18-24enni e il 67% dei 25-34enni. Il 91,5% del tempo trascorso online dei primi è basato sul consumo da mobile, mentre i secondi vi dedicano l'84,6% del tempo
15 giugno 2017 - Secondo i dati della total digital audience forniti da Audiweb, in aprile sono stati 30,4 milioni gli italiani che si sono collegati a internet, dedicando alla navigazione in totale 56 ore e 24 minuti. Nel giorno medio, invece, sono stati 23,7 milioni gli italiani (da 2 anni in su) che hanno navigato da pc, smartphone e tablet (al netto delle sovrapposizioni tra i device) collegandosi in media per 2 ore e 25 minuti. Più in dettaglio, nel giorno medio sono stati 10,2 milioni gli italiani (2+ anni) che hanno navigato da un pc e 21,2 milioni (18-74 anni) da mobile (smartphone e/o tablet), con 13,5 milioni di 18-74enni che hanno navigato esclusivamente da mobile.
Guardando il profilo degli utenti online si scopre quanto sia diffuso l'uso abituale di internet tra i più giovani, in particolare tramite mobile: sono online quotidianamente il 69% dei 18-24enni e il 67% dei 25-34enni. La fruizione abituale di internet diminuisce coll'aumentare dell'età: sono online il 59,5% dei 35-54enni e al 31,7% degli over 55 (che abbattono la media complessiva nazionale). Quanto al consumo, i 18-24 anni sono online in media giornalmente 2 ore e 48 minuti, seguiti dai 25-34enni (2 ore e 35 minuti) e dai 35-54enni ( 2 ore e 27 minuti).
Per quanto riguarda la distribuzione del tempo trascorso online, in aprile risulta che circa l'80% è stato generato da navigazione da mobile, con i 18-24enni che arrivano al 91,5%. Ma la navigazione da mobile è preferita in modo trasversale da tutti i profili, in particolare dalle donne maggiorenni, che ad aprile hanno dedicato l'84,8% del tempo online usando il mobile, al pari dei 25-34enni, che vi hanno dedicato l'84,6%.
Dopo ‘Search’ (93,7% degli utenti nel mese), ‘General Interest Portals & Communities’ (90,9%), ‘Member Communities' e ‘Internet Tools / Web Services” (87%), gli italiani online ad aprile hanno preferito i contenuti video, nell'83,4% dei casi (categoria ‘Video/Movies’, con 25,4 milioni di utenti nel mese), i servizi di messaggistica da mobile, nel 77,5% dei casi (‘Cellular Paging’, con 23,6 milioni di utenti nel mese), l'e-commerce, nel 72,8% dei casi (‘Mass Merchandiser’, con 22,2 milioni di utenti).
Yahoo! acquisita da Verizon, nasce Oath
l'operazione che ha visto Verizon acquisire per 4,48 miliardi di dollari gli asset operativi di Yahoo! Saranno fusi con Aol dando vita a una società operativa nei media online e nell'advertising con obiettivo 2 miliardi di utenti entro il 2020 e 10 miliardi di dollari di ricavi. Marissa Mayer si è dimessa mentre Tim Armstrong diventa ceo. Yahoo! diventa un fondo di investimento con nome Altaba
14 giugno 2017 - Si è completata secondo un copione già reso noto nei particolari da mesi, e nei tempi stabiliti, l'operazione che ha visto Verizon acquisire gli asset operativi di Yahoo! (i siti Yahoo Sport, Yahoo Notizie, Yahoo Finanza, il motore di ricerca, il servizio di email, Flickr, il social blog Tumblr, gli asset immobiliari, la piattaforma di advertising online) per circa 4,48 miliardi di dollari (con riserva di alcune regolazioni pre-chiusura e post-chiusura). Come era stato annunciato (vedi news del 5 aprile) l'azienda acquisita sarà fusa con Aol, che Verizon aveva rilevato per 4,4 miliardi nel 2015, e la nuova società operativa nei media online e nella pubblicità si chiamerà Oath (in italiano Giuramento). Altrettanto attesa era l'uscita dell'amministratore delegato di Yahoo! Marissa Mayer che infatti si è dimessa, mentre il ceo dTim Armstrongi Aol Tim Armstrong diventerà ceo di Oath.
La nuova piattaforma, cui faranno capo oltre agli asset di Yahho! anche l'Huffington Post e Aol.com, beneficerà dei dati degli abbonati di Verizon, che svilupperà meccanismi di targeting e misurazione per gli spender interessati a spazi pubblicitari alternativi a quelli di Google e Facebook. Verizon ha in obiettivo per Oath 2 miliardi di utenti, il doppio di quelli attuali, entro il 2020 e 10 miliardi di dollari di ricavi. La crescita globale di Oath si baserà sull0espansione in Europa, Giappone, Taiwan e Singapore.
Da venerdì 16 giugno, invece, Yahoo!, guidata dal ceo Thomas McInerney, cambierà nome in Altaba posizionandosi come ‘alternativa’ ad ‘Alibaba’, il colosso cinese dell'e-commerce di cui detiene una quota del 15%. Altaba in sostanza sarà un fondo di investimento con due asset principali: la quota in Alibaba e quella in Yahoo Japan Corporation (35,5%). Inoltre in Altaba rimarrà il cash di Yahoo! e alcuni brevetti che saranno venduti. Il quartier generale sarà spostato a New York City.
Fondazione Vodafone lancia la piattaforma OSO - Ogni Sport Oltre
l'obiettivo di far avvicinare le persone con disabilità allo sport, la piattaforma aggrega una comunità digitale a cui offre tutte le informazioni utili e i contatti. Ospita progetti nazionali e locali ed è aperta ai progetti associativi che propongano opportunità di sport per disabili. Previsto un crowfunding per realizzarli
8 giugno 2017 - Fondazione Vodafone lancia OSO - Ogni Sport Oltre, comunità digitale aperta a tutti per far avvicinare le persone con disabilità allo sport. La piattaforma ognisportoltre.it e l'app OSO, disponibile per Android e iOS, danno tutte le informazioni utili per creare una comunità di utenti fra persone con disabilità, le famiglie, gli istruttori e i professionisti sportivi e tutti coloro che sono appassionati di sport, veicolando un modello inclusivo di partecipazione, perché lo sport sia davvero un'opportunità per tutti. Fondazione Vodafone punta così ad aumentare in modo significativo il numero delle persone con disabilità che praticano una disciplina sportiva.
OSO offre news, approfondimenti e storie; una sezione di geolocalizzazione delle strutture accessibili filtrate per sport e tipologia di disabilità cui si rivolgono; una community in cui condividere le proprie storie, leggere le testimonianze e cercare professionisti e tecnici che possano supportare la preparazione; una sezione dedicata ai progetti delle associazioni che lavorano sul territorio e un marketplace in cui scambiare e acquistare attrezzature e ausili per la pratica sportiva.
La piattaforma ospita già i circa 40 progetti nazionali e locali selezionati attraverso il bando da 1,9 milioni di euro (concluso a maggio 2017) che ha avuto undici vincitori nazionali. È aperta inoltre a tutte le associazioni che vogliono far conoscere un proprio progetto e accedere a un crowdfunding supportato da Eppela. I 28 progetti con impatto locale che si sono già aggiudicati il finanziamento in modalità crowdfunding sono disponibili a questo link. Fondazione Vodafone Italia contribuirà raddoppiando gli importi donati fino al raggiungimento del 50% del totale richiesto. Inoltre, ha selezionato altri quattro progetti, per il loro forte impatto di sensibilizzazione verso l'integrazione e la diffusione della pratica sportiva soprattutto verso il mondo dei giovani e delle scuole.
Il progetto OSO è stato realizzato in collaborazione con il Cip – Comitato Italiano Paralimpico. I principali partner sono Huawei Italia e Fondazione Con Il Sud.
Schibsted Media Group lancia in Italia Pagomeno, comparatore dei prezzi ma anche dei prodotti, aperto a tutti gli store online
versione italiana dello svedese Prisjakt ha un posizionamento diverso da quello dei comparatori competitor, perché garantisce all'utente di trovare il miglior affare per lui, all'insegna di ‘confronto bene, scelgo meglio, pago meno’. Lanciato a fine 2016, mette a confronto oltre 14 milioni di prodotti, suddivisi in 7 macro-categorie, in vendita su 700 store online italiani, che possono essere presenti in modalità freemium o premium. I visitatori mensili sono circa 500.000
7 giugno 2017 - Schibsted Media Group, già presente in Italia con le piattaforme Subito (compravendita online di usato e non solo) e InfoJobs (offerte di lavoro), entra in Italia nel segmento dei comparatori di prezzi col lancio di Pagomeno, versione italiana dello svedese Prisjakt, acquisito nel 2006 e al 100% nel 2014. Il posizionamento di Pagomeno è diverso da quello dei competitor perché il sito non si limita a mettere a confronto i prezzi, ma anche i prodotti, per garantire all'utente di trovare il miglior affare per lui, all'insegna di ‘confronto bene, scelgo meglio, pago meno’. “Un nuovo modo – spiega il country manager Italia Tiziano Barbagaglio – di comprare online, facendo acquisti in modo ragionevole. Pagomeno aiuta gli utenti a fare la scelta informata più giusta e al minor prezzo possibile”.
Il sito mette a confronto oltre 14 milioni di prodotti, suddivisi a oggi in 7 macro-categorie, proposti in vendita da tutti gli store online presenti in Italia. Presente in otto Paesi (in Francia e in Italia da fine 2016), conta su 10 milioni di utenti unici, a cui propone 27 milioni di prodotti di 14mila negozi.
Pagomeno si definisce l'unico comparatore in Italia ‘imparziale’, in quanto permette a tutti i negozi di shopping online di accedere gratuitamente alla piattaforma in modalità ‘freemium’ dando all'utente la visione più ampia possibile sui prodotti in e-commerce. Il modello di business per il gruppo si basa sull'opportunità data agli store di essere presenti anche in modalità Premium (a pagamento) che si traduce in una evidenziazione grazie a presenza del logo, descrizione del sito, i prezzi scritto in rosso etc., ma senza logiche di sponsorizzazione molto spinte. Degli oltre 700 negozi che hanno deciso ad oggi di essere presenti su Pagomeno, sono 100 i Premium shop, tra cui i più importanti e-commerce a livello internazionale e nazionale come, ad esempio, ePRICE o Yeppon
A sei mesi dal lancio, Pagomeno conta su una media di circa 500.000 visitatori mensili derivante per il 49% da desktop e per il 51% da mobile, con un tempo di permanenza di 2 minuti e con 3 pagine viste per ogni sessione. Il target è a prevalenza maschile (per il 76%), di età compresa tra i 25 e i 44 anni (51%), distribuito in modo uniforme su tutta la penisola. Semplice nell'utilizzo, Pagomeno offre la possibilità di creare un profilo personalizzato completo di liste degli oggetti da monitorare, prevede sistemi di notifica e newsletter informative ed è arricchito anche da recensioni sia degli utenti che di riviste specializzate.
Il lancio ha avuto il sostegno di una campagna digital veicolata a dicembre sui siti del gruppo Schibsted, in particolare Subito, realizzata internamente. Attualmente la promozione avviene con campagne display sulle medesime properties e su Google, oltre ad attività su Facebook di cui si occupa BCube.
Italiani poco sensibili alla cyber-security, WannaCry non ha fatto scattare la domanda di prevenzione
di web intelligence realizzata da Competence ha rilevato che, durante il picco del recente attacco di ransomware, la domanda di sicurezza in rete è stata inferiore del 20% in Italia rispetto alla media mondiale. Nella classifica dei Paesi col maggior numero di mention sull'attacco, l'Italia si posiziona 15esima, mentre ai primi posti si trovano Stati Uniti, Giappone e Spagna
29 maggio 2017 - In tema di malware gli italiani si dimostrano poco coscienti del pericolo, con una percezione del rischio inferiore alla media mondiale. Lo mette in luce un'analisi di web intelligence realizzata da Competence (reputation agency di Milano) sulle conversazioni online relative a #wannacry, l'attacco hacker che ha colpito il mondo il 12 maggio, mettendo in ginocchio organizzazioni pubbliche e aziende.
L'indagine, svolta attraverso la piattaforma di social listening talkwalker, ha preso in considerazione oltre 25.000 articoli, post e commenti pubblicati in rete per analizzare la percezione degli italiani sui temi legati alla cyber-security e al recente attacco informatico.
“Le conseguenze legate a un attacco informatico non riguardano solo gli aspetti strettamente correlati al furto dei dati e alla richiesta di riscatto dei ransomware - ha commentato Lorenzo Brufani, amministratore delegato di Competence -. Anche la reputazione delle aziende è messa a rischio da questo tipo di eventi, ed è fondamentale gestire tempestivamente la situazione. Risulta preoccupante il livello di ‘incoscienza’ delle persone che navigano in rete: la richiesta di cybersecurity in Italia è risultata inferiore di circa il 20% rispetto alla media mondiale registrata da Google Trends”.
Twitter è risultato essere il canale principale attraverso cui gli italiani si sono confrontati sul ransomware con ben 19.700 tweet dedicati all'argomento solo nel nostro Paese. Per quanto riguarda il livello di engagement, però, prevale YouTube, con oltre 100.000 visualizzazioni e poco meno di 1.000 commenti per il video dedicato all'argomento, pubblicato su YouTube Breaking Italy, che si è rivelato essere il contributo italiano con il maggior livello di engagement. L'indagine rivela anche che quando c'è la percezione di rischio le persone si affidano ancora ai media tradizionali che hanno un livello di affidabilità molto elevato.
Nella classifica dei Paesi con il maggior numero di mention su WannaCry, l'Italia si posiziona 15esima, mentre ai primi posti si trovano Stati Uniti, Giappone e Spagna, Paesi colpiti in maniera importante dall'attacco. Per quanto riguarda il sentiment di queste conversazioni, l'Italia risulta avere una percentuale maggiore di mention negative (39%) rispetto alla media mondiale (37%), ma anche a questa diffidenza superiore non corrisponde una domanda di prevenzione altrettanto forte. Infatti, mentre Google Trends ha evidenziato a livello mondiale un picco di ricerche legate alla parola ‘cybersecurity’ in seguito all'attacco WannaCry, non è emersa una correlazione simile a livello italiano. Pare poi che il 70 % di chi in rete ha parlato di WannaCry sia un esperto informatico, mentre mancano all'appello professionisti come operatori sanitari, avvocati e ingegneri, che andrebbero maggiormente sensibilizzati.
ChainRelAction, una campagna social per contrastare l'estremismo violento in Italia
ideata gli studenti dell'Università Cattolica di Milano nell'ambito del progetto internazionale ‘Peer to Peer Challenging Extremism’, commissionato da Facebook Usa, che coinvolge molte università nel mondo. Sensibilizza l'opinione pubblica verso l'aumento degli hate crime, alimentati dagli hate speech in rete
26 maggio 2017 - Si intitola ‘ChainRelAction’, un gioco di parole per indicare un'azione all'interno di una relazione, la campagna social che vuole contrastare l'estremismo violento in Italia, ideata e realizzata da un gruppo di studenti dell'Università Cattolica di Milano dei corsi di Laurea Linguaggi dei Media e CIMO. L'intento è di creare una catena virtuale composta da persone solidali ai valori di integrazione, tolleranza e convivenza di cui ChainRelAction si fa portavoce.
La campagna sensibilizza l'opinione pubblica verso l'aumento degli ‘hate crime’, atti violenti alimentati dall'intolleranza razziale, etnica, religiosa, culturale, politica o di genere, cresciuti del 2500% negli ultimi sette anni, alimentati dai cosiddetti ‘hate speech’, discorsi xenofobi, misogeni, discriminatori che trovano nel web un terreno fertile.
La campagna rientra nel progetto internazionale commissionato da Facebook Usa ‘Peer to Peer Challenging Extremism’ (www.edventurepartners.com/peer-to-peer-challenging-extremism/) che coinvolge molte università nel mondo. In Italia è stata varata a fine aprile, ottenendo nella fase di lancio 1.800 mi piace su Facebook, 2.535 visite del sito, oltre 200.000 visualizzazioni del video che invita tutti coloro che vogliono promuovere la tolleranza a unirsi alla catena virtuale. Gli utenti di Facebook sono invitati a fotografarsi mentre uniscono le mani come maglie di una catena. Ne nascerà una sorta di cartina, che traccerà la diffusione del gesto per una catena della tolleranza lungo il territorio italiano.
A marzo il sorpasso degli utenti internet mobile only su quelli desktop only
ha rilevato comScore indicando in News e Lifestyles le categorie con le più alte quote di audience mobile. Intanto, Audiweb quantifica in 30,6 milioni gli utenti online in marzo e in 23,6 milioni quelli giornalieri
16 maggio 2017 - A marzo 2017, per la prima volta nella total digital population italiana (37,3 milioni di visitatori unici da desktop e da mobile), si è registrato il sorpasso degli utenti che accedono a internet esclusivamente tramite device mobili (9,3 milioni, pari al 25% del totale) su quelli che accedono solo da desktop (9,1 milioni, pari al 24%). Lo ha rilevato comScore, società specializzata nella misurazione cross-platform a livello globale di audience, brand e comportamenti di consumo.
Gli utenti multi-piattaforma rappresentano la metà della popolazione digitale italiana (51%),in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 47% registrato a settembre 2016. L'aumento nei sei mesi dell'audience mobile-only riguarda tutte le principali categorie di contenuto, ma le maggiori crescite in punti percentuali si registrano nelle categorie News (passata dal 28% al 40%), Retail (dal 22% al 33%) e Sports (dal 41% al 51%).
La tipologia delle categorie determina le modalità di accesso ai contenuti. Categorie come News e Lifestyles raggiungono l'80% della propria audience complessiva su dispositivi mobili (utenti esclusivi mobile e utenti multipiattaforma), nelle categorie come Retail e Business, in cui è forte l'elemento transattivo, gli utenti mobile sono pari al 65% dell'audience totale, evidenziando come la componente desktop-only ricopra ancora un ruolo importante.
Sempre relativamente a marzo e alla fruizione di internet, arrivano le rilevazioni di Audiweb a quantificare in 30,6 milioni di utenti online nel mese, collegati tramite Pc e mobile (smartphone e tablet), complessivamente per 57 ore e 40 minuti. Sono stati online, invece, nel giorno medio 23,6 milioni di utenti (collegati in media per 2 ore e 24 minuti), in particolare giovani: il 70% dei 18-24enni e il 65,7% dei 25-34enni. Sono stati 20,7 milioni gli italiani che si sono collegati da mobile nel giorno medio (il 47% della popolazione di 18-74 anni) e 11 milioni gli italiani online da Pc (il 20% della popolazione 2+ anni).
Sempre secondo Audiweb, le categorie di siti più visitati in marzo, oltre alle principali categorie ‘Search’, ‘General Interest Portals & Communities’, ‘Internet Tools / Web Services’ e ‘Member Communities’, raggiungono l'interesse di oltre il 70% della popolazione i siti e le applicazioni della categoria Video/Movies, con 25,4 milioni di utenti unici (l'83,2% degli italiani dai 2 anni in su), quelli dedicati alla gestione delle email, con 22,9 milioni di utenti (il 75%), dei servizi di messaggistica da mobile, con 22,8 milioni di utenti (‘Cellular Paging”, il 74,5% della popolazione) e di e-commerce, con 22,1 milioni di utenti (il 72,3% della popolazione).
M.O.
L'e-commerce italiano cresce del 16% verso i 23,1 mld di euro nel 2017. Lo smartphone è al centro del nuovo ecosistema Always Connected Retail
i dati presentati al Netcomm Forum, gli acquisti in e-commerce di prodotti crescono a un tasso triplo rispetto a quelli di servizi e trainano la domanda. Crescono in particolare gli acquisti di Food&Grocery, Arredamento&Home Living, Informatica & Elettronica di Consumo, Abbigliamento. Il peso dell'e-commerce sul totale acquisti retail degli italiani raggiungerà il 5,6%. Nel 1° trimestre hanno acquistato online 20,9 milioni di italiani e sono 12,2 milioni le famiglie che hanno adottato lo shopping digitale come routine. Gli acquisti via smartphone crescono del 52% e, con quelli via tablet, pesano per quasi un terzo sull'intero mercato e-commerce
11 maggio 2017 - Nel 2017 i consumatori italiani faranno acquisti online per 23,1 miliardi di euro, il 16% in più del 2016. E saranno gli acquisti di prodotti a crescere maggiormente, +25%, tasso più che triplo rispetto agli acquisti di servizi (+8%). Così per la prima volta nella storia dell'e-commerce italiano, il mercato online dei prodotti varrà tanto quanto quello dei servizi (11,5 miliardi di euro). Sono alcuni dei dati presentati dall'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano alla XII edizione del Netcomm Forum, e delineano uno scenario di grande dinamicità il per commercio elettronico in Italia.
“È in atto un cambiamento sistemico di acquisto e offerta che coinvolge fattori importanti del commercio elettronico - ha spiegato Roberto Liscia, presidente di Netcomm -. Il digitale non è più il futuro ma intride moltissimi aspetti della vita quotidiana del consumatore. Basti pensare che nel 2016 sono stati acquistati nel mondo beni e servizi online per circa 2.600 miliardi di euro, registrando una crescita del 17% rispetto al 2015, e i consumatori che acquistano online hanno raggiunto la quota di 1,4 miliardi. In questo contesto in continua evoluzione la chiave del successo competitivo è creare un'esperienza di unified commerce dove online e offline e i diversi device si mescolano in un nuovo ecosistema esperienziale”.
Il mercato online in Italia. La domanda e-commerce nel 2017 sarà dunque trainata dai prodotti e in particolare tra i più performanti troviamo due settori rappresentativi del made in Italy, ossia il Food & Grocery (+37%) che da 593 milioni di euro del 2016 passa a ben 812 milioni, e l'Arredamento & Home Living a quota 847 milioni (+27%). Vanno molto bene anche l'Informatica & Elettronica con 3.695 milioni (+26%), l'Abbigliamento con 2.384 milioni (+23%) e l'Editoria che sfiora gli 800 milioni (+18%). Nell'ambito dei servizi, il Turismo continua la crescita, sebbene leggermente ridotta rispetto al 2016, registrando un incremento del 9% con un valore della domanda pari 9.347 milioni di euro, seguito dalle Assicurazioni che crescono del 6% sfiorando 1.300 milioni.
“Il peso dell'e-commerce sul totale acquisti retail degli italiani raggiungerà il 5,6% - ha detto Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano -. Il Food & Grocery si conferma essere uno dei comparti più performanti, insieme con l'Arredamento e Home Living e all'Informatica ed Elettronica".
Lo sviluppo italiano del Retail Il retail è tra i settori in Italia maggiormente coinvolti dalla trasformazione digitale e il cambiamento in atto nel mercato e-commerce non riguarda solo le modalità di acquisto ma soprattutto la convergenza tra i canali fisici e digitali, che stanno creando un nuovo ecosistema di Always Connected Retail. Secondo la ricerca Net Retail, elaborata da Human Highway per Netcomm, nel primo trimestre del 2017 i consumatori italiani che hanno acquistato online sono stati 20,9 (contro 18,7 milioni lo scorso anno) e 12,2 milioni di famiglie italiane (oltre la metà del totale) hanno adottato lo shopping digitale come modalità di routine quotidiana. In questo contesto, il consumatore vive un'esperienza di ‘Onlife Commerce’, in cui l'acquisto è solo una parte di un nuovo e più ampio processo conversazionale che valorizza tutti i nuovi punti di contatto tra acquirente e venditore.
Lo smartphone ne è il vero protagonista. Chi usa 3 device (pc, mobile, tablet) spende in media 2 volte di più di chi utilizza solo il pc: l'everywhere shopper compra di più in tutti i canali e usa lo smartphone per orientarsi e acquistare offline. Se si considera, inoltre, il numero di acquisti online (la quota sulle transazioni), il ricorso ai dispositivi mobili mostra un costante e notevole aumento dal 2012: negli primi mesi del 2017 ogni 100 acquisti online, 8,5 sono stati effettuati da Tablet (sia su sito web che via app, con quota stabile) e 17,4 da smartphone (su sito web o via App).
Un trend indicato anche da Mangiaracina: “Sottolineo la consistente crescita degli acquisti via smartphone (+52%) che raggiungeranno quota 5,3 miliardi di euro. Se a questi aggiungiamo gli acquisti via Tablet, supereremo i 7 miliardi di euro, ossia quasi un terzo dell'intero mercato e-commerce italiano”.
Siamo entrati a tutti gli effetti nell'era dell'omnicanalità: “Oggi - afferma Liscia- comincia una nuova fase che definisco di e-commerce conversazionale, in cui l'offerta di acquisto supera le suddivisioni tra fisico e virtuale. Il consumatore è alla ricerca di esperienze e di vissuto più che di acquisti e transazioni e le aziende hanno finalmente la possibilità di cambiare per sempre il loro rapporto con il cliente finale, evolvendo da un processo di vendita commerciale e una vera e propria conversazione che durerà nel tempo. Le imprese italiane che vogliono eccellere devono ripensare alla propria relazione con l'utente, offrendogli un'esperienza in cui è lui stesso il protagonista del processo decisionale”.
M.O.
‘Quando compri online, pensa offline’, Subito.it spiega agli italiani le regole di sicurezza
pillole video ideate da Publicis Italia e prodotte da Bedeschi Film presentano le 5 regole che la piattaforma di compravendite online ritiene le più importanti tra quelle per la sicurezza sviluppate con la Polizia di Stato. La campagna è live su un minisito dedicato, accessibile dalla homepage di Subito
10 maggio 2017 - Subito, piattaforma per acquisti e vendite online di Schibsted Media Group, vara una campagna per sensibilizzare gli italiani a farli in sicurezza. ‘Quando compri online, pensa offline’ è il tema delle cinque pillole video ideate da Publicis Italia e prodotte da Bedeschi Film, che presentano le 5 regole che Subito ritiene tra le più importanti del decalogo di consigli pratici sulla sicurezza sviluppato in collaborazione con la Polizia di Stato.
Le 5 pillole video mostrano le reazioni spontanee di diversi compratori, ignari di essere ripresi all'interno di un negozio, di fronte a insolite richieste da parte del venditore al momento dell'acquisto e invitano a prestare la stessa attenzione e ad avere lo stesso atteggiamento anche online.
I cinque consigli di questa campagna ‘educativa’ sono: 1 - Prediligi sempre lo scambio a mano 2 - Non fornire i tuoi documenti personali e i dati della carta di credito 3 - Non fidarti degli oggetti che costano troppo poco 4 - Scegli solo metodi di pagamento tracciabili 5 - Diffida da chi ti contatta dall'estero
“Subito sente la responsabilità di tutelare i propri utenti e verifica ogni giorno circa 200.000 annunci per garantire la sicurezza nella compravendita online - afferma Andrea Cortese, marketing director di Subito -. Questa campagna si pone l'obiettivo di ‘educare’ gli italiani ad avere dei comportamenti sempre più attenti anche quando comprano e vendono online”.
La campagna è live su un minisito dedicato, accessibile dalla homepage di Subito, in cui è possibile non solo vedere tutti i video, ma anche approfondire l'argomento sicurezza online, attraverso la pagina dedicata al decalogo sviluppato in collaborazione con la Polizia di Stato.
Fastweb punta sulla convergenza con l'offerta mobile #NienteComePrima anti jungla tariffaria
libertà di passare da un gestore all'altro senza penali, nessun limite, prezzi contenuti e dimezzati per chi è anche cliente del fisso. Sono le basi dell'offerta di nuova generazione, a 4 piani tariffari, con cui Fastweb punta a ritagliarsi una quota nel mercato mobile dal 3 al 5% nel lungo periodo. Il lancio ha il supporto di una campagna multimediale di Take
9 maggio 2017 - Fastweb punta ad affermarsi come operatore telefonico convergente presentando un'offerta mobile di nuova generazione, che risponde da un lato all'esigenza dei consumatori di vederci chiaro nella jungla tariffaria imperante e dall'altro riserva all'operatore uno spazio nel mercato prossimo futuro del mobile con player low cost, come Kena di Tim o il francese Iliad.
Prezzi contenuti, trasparenza dell'offerta, libertà di passare da un gestore all'altro senza penali, nessun limite: ‘niente sarà più come prima’, così è stata intitolata la presentazione a Milano della nuova offerta mobile, ed è anche il claim della campagna pubblicitaria a supporto (#NienteComePrima l'hashtag). “Diciotto anni fa – ha esordito l'amministratore delegato Alberto Calcagno – abbiamo rivoluzionato il mercato del fisso, tenendo fede ai principi dell'innovazione, della qualità e della semplicità. Ora presentiamo un'offerta per il mobile che viene incontro alle esigenze dei consumatori, fondata sui principi della trasparenza, della libertà e dell'assenza di limiti”.
‘Trasparenza’ contro le centinaia di offerte e promozioni che convivono sul mercato, che celano costi nascosti, sovrapprezzi elevati per traffico voce e dati extra-soglia e per servizi accessori. “Il costo di un abbonamento base – sottolinea Calcagno – può aumentare da +50% a +300%”. Fastweb taglia gli extra costi per segreteria telefonica, servizio richiamami, controllo del credito, offre invece lo scatto alla risposta gratuito e, nel caso di superamento dei minuti voce e dei Giga inclusi nell'abbonamento, promette costi “tra i più bassi del mercato”.
Promette anche ‘libertà’, ovvero elimina i vincoli di durata del contratto, evitando i periodi minimi di abbonamento o le penali che, nel mercato, possono arrivAlberto Calcagnoare fino a 49 euro per recesso anticipato. I minuti di traffico inclusi possono essere utilizzati anche per chiamate verso 50 destinazioni internazionali, in Europa, Cina, Canada e Stati Uniti. Infine, tutte le offerte consentono di navigare in mobilità senza limiti, grazie alla connessione automatica a quasi un milione di hot spot WoW-FI, la soluzione di wi-fi diffuso riservata alla community dei clienti (vedi news del 4 dicembre 2015).
I piani tariffari sono quattro. Per chi telefona molto c'è Mobile 500 con 500 minuti, 500 sms e 3GB in 4G, per chi naviga molto c'è Mobile 250 con 250 minuti, 250 sms e 6GB in 4G e per chi vuole esser libero c'è Illimitato con servizio voce illimitato e 6GB in 4G. Le prime due offerte costano 9,95 euro ogni 4 settimane (ma 5.95 se si è clienti del fisso). Illimitato costa 14,95 euro ogni 4 settimane (9,95 se si è clienti del fisso). Si aggiunge alle tre un'offerta base low cost: Mobile 100 (100 minuti e 100 Mega di traffico internet in 4G) a soli 1,95 euro ogni 4 settimane (0,95 se si è clienti del fisso). “Per una famiglia di 3 persone – fa notare Calcagno – si può arrivare a un risparmio che va dai 430 ai 900 euro l'anno, anche grazie al dimezzamento dei costi per chi è anche cliente del fisso, un'offerta che facciamo nell'ottica di dare sempre più un servizio convergente”.
Fastweb punta a raggiungere nel lungo periodo una quota dal 3% al 5% nel mercato mobile (attualmente ha 800.000 utenti), in vista anche della copertura 5G prevista per il 2020 di cui partirà entro quest'anno con le sperimentazioni, prefiggendosi di arrivare prima degli altri competitor. Il lancio di #NienteComePrima ha il supporto di una campagna ideata dall'agenzia di riferimento Take, partita ieri, che prevede tutti i media, in particolare tv e digital. Il concept si lega alla nuova comunicazione varata in gennaio che fa leva sulle emozioni per una connessione forte tra le persone (vedi news del 30 gennaio).
In febbraio 24,1 milioni gli italiani online ogni giorno
giorno medio si sono collegati il 43,2% degli uomini e il 44,5% delle donne, in 10,9 milioni da pc e/o in 21,4 milioni da mobile. Emerge la preferenza delle donne e dei giovani per la fruizione da mobile. Si confermano come più visitati i motori di ricerca, con il 93,3% degli utenti online, seguiti dai portali generalisti e dai social network
24 aprile 2017 - In base ad Audiweb, a febbraio la total digital audience ha raggiunto 30,7 milioni di utenti unici, il 56% della popolazione dai 2 anni in su, che hanno navigato complessivamente per 53 ore e 20 minuti, collegati tramite pc, smartphone e tablet (al netto delle sovrapposizioni). Nel giorno medio, invece, sono stati collegati a internet 24,1 milioni di utenti, online per 2 ore e 26 minuti per persona: da computer 10,9 milioni (circa il 20% della popolazione 2+ anni) e/o da mobile 21,4 milioni (il 48,5% della popolazione di 18-74 anni).
Dai dati demografici risulta che nel giorno medio a febbraio erano online il 43,2% degli uomini (11,8 milioni dai due anni in su) e il 44,5% delle donne (12,3 milioni). La fruizione quotidiana di internet si conferma quale abitudine diffusa soprattutto tra i giovani, con il 70,4% dei 18-24enni (2,9 milioni) e il 65,9% dei 25-34enni (4,6 milioni) online nel giorno medio, e tra gli under 54 (il 61% dei 35-54enni). In base ai dati di consumo nel giorno medio, emerge la preferenza delle donne e dei giovani per la fruizione da mobile: hanno dedicato alla fruizione da mobile 2 ore e 28 minuti le donne e 2 ore e 35 minuti i 18-24enni, navigando per poco più di 1 ora da pc
Tra le categorie di siti più visitati dagli italiani, risultano confermati i motori di ricerca (sotto-categoria ‘Search’, con il 93,3% degli utenti online, 28,7 milioni), i portali generalisti (‘General Interest Portals & Communities’, con l'89,6% degli utenti online, 27,5 milioni) e i social network (‘Member Communities’, con l'87,1% degli utenti online, 26,8 milioni).
Tra i siti di intrattenimento, informazione e di attività pratiche emergono quelli dedicati alla fruizione dei video (‘Videos / Movies’) con 25,7 milioni di utenti, all'informazione (‘Current event & global news’) che hanno raccolto l'interesse di circa 20 milioni di utenti, i siti dedicati all'e-commerce (‘Mass Merchandiser’) con 22,6 milioni di utenti unici, i siti e le applicazioni dedicati alla gestione delle email con 23,4 milioni di utenti e quelli dedicati ai servizi mobile e di messaggistica istantanea (‘Cellular/Paging’) con 23,7 milioni di utenti unici.
M.O.
Enel comunica su Facebook Massenger col chat bot Elen
Imille ha realizzato per il gruppo energetico un chat bot dedicato alla comunicazione corporate che semplifica e digitalizza la relazione quotidiana con clienti, azionisti, dipendenti, media. Elen fornisce contenuti e notizie che raccontano l'impegno di Enel nel mondo in italiano, inglese e spagnolo
12 aprile 2017 - Enel lancia Elen, un chat bot dedicato alla comunicazione corporate su piattaforma Facebook Messenger per semplificare e digitalizzare la relazione quotidiana con i principali stakeholder: clienti, azionisti, dipendenti, media. Fornendo a Elen poche keyword si hanno in cambio contenuti e notizie che raccontano l'impegno di Enel nel mondo. Attraverso notifiche push si è informati su comunicati stampa, notizie e storie appena queste vengono pubblicate. Elen parla italiano, inglese e spagnolo ed è in grado di rispondere a domande del tipo ‘chi è il ceo di Enel?’ o ‘cosa fa Enel a Larderello?.
Ryan O'Keeffe, direttore della comunicazione di Enel, sottolinea come digitalizzazione e customer-centricity siano due pilastri molto importanti della strategia industriale del gruppo: “Il lancio di un canale di relazione su Facebook Messenger porta il nostro brand più vicino ai nostri stakeholder e ci porta avanti nella trasformazione digitale di Enel".
Aggiunge Isabella Panizza, head of global digital communications: “È solo il primo passo di Enel sulla piattaforma di Facebook Messenger, che vanta oltre un miliardo di utenti attivi nel mondo, con forte penetrazione proprio in quei paesi dove Enel è presente. Intendiamo fare evolvere questo ulteriore canale di comunicazione. Dopo #EnelFocusOn e @EnelData su Twitter, continuiamo a spingere la nostra azione di comunicazione seguendo il tema dell'innovazione, non solo nei contenuti ma anche nei modi con cui parliamo ai nostri pubblici”.
Elen è stato sviluppato dall'agenzia imille. Può essere raggiunto cliccando sull'icona messaggio dalla pagina Facebook di Enel Group o all'indirizzo https://www.messenger.com/t/EnelGroup.
A tutela di brand safety e contenuti originali, YouTube metterà la pubblicità solo sui canali con oltre diecimila visualizzazioni
selezione punta a tenere lontani video e contenuti sconvenienti dai brand e a salvaguardare i canali vittime di furto di contenuti. Si vuole evitare che i canali che li rubano traggano guadagno con gli annunci pubblicitari. Ci saranno maggiori controlli e se nuovi canali raggiungeranno diecimila visualizzazioni e vorranno entrare nel giro delle pianificazioni dovranno sottoporsi all'esame delle loro attività. Continua così l'operazione ‘pulizia’ da parte dei big del web
10 aprile 2017 - YouTube, la piattaforma di video sharing di proprietà di Google, limiterà l'inserimento di annunci pubblicitari ai soli canali dello YouTube Partner Program che hanno più di diecimila visualizzazioni totali tra tutti i video postati. L'idea era in progetto da qualche tempo, con l'obiettivo di ridurre i i casi di abuso, salvaguardando i canali vittima di furto di contenuti, proteggendo le loro entrate: si voleva evitare che i canali che rubano i contenuti da altre fonti ne traessero guadagno.
Ma poi è scoppiato il caso della brand safety. Grandi aziende investitrici hanno chiuso i contratti pubblicitari dopo aver scoperto che i loro annunci su Youtube e Google Display Network erano capitati accanto a contenuti inopportuni, a partire da alcuni collegati al terrorismo internazionale. Ora, selezionando i canali dello YouTube Partner Program, la piattaforma punta anche a tenere lontani video e contenuti sconvenienti dai brand.
A un canale bastava fare domanda per avere le inserzioni, questa veniva facilmente accolta e un algoritmo gestiva il posizionamento della pubblicità accanto ai video, senza molti controlli. Ora ci sarà la selezione sulla base delle visualizzazioni. Inoltre, se nuovi canali raggiungeranno diecimila visualizzazioni e vorranno entrare nel giro delle pianificazioni dovranno sottoporsi all'esame delle loro attività e ci sarà un controllo sul rispetto delle linee guida e delle politiche pubblicitarie. Altre info sono su Youtube Creator Blog in cui il gruppo annuncia le nuove regole.
Continua, così, l'operazione ‘pulizia’ da parte dei big del web. Recentemente Facebook ha annunciato misure contro il ‘revenge porn’, ovvero la diffusione di foto personali senza il consenso delle persone riprese (vedi news del 6 aprile) e anche l'arrivo in Italia e in altri 13 Paesi di meccanismi contro la disinformazione e le fake news (vedi news del 19 dicembre). Contro le fake news è nato, inoltre, il consorzio News Integrity Initiative che promuoverà ricerche, iniziative, eventi, incontri per sensibilizzare e formare l'opinione pubblica su un'informazione online di qualità (vedi news del 4 aprile).
Corsera spinge sull'innovazione e lancia il canale Corriere 360. Online i primi quattro video immersivi
Corriere della Sera porta per primo in Italia l'esperienza dei video a 360° nell'informazione, un modo rivoluzionario di raccontare e fruire delle notizie. I contenuti si devono a quattro giornalisti del Corriere e la realizzazione a Impersive-Video Story Telling. I primi quattro video sono dedicati a Milano, Roma, Coverciano e Accumuli. Main sponsor di Corriere 360 è Fastweb, partner tecnico Samsung
7 aprile 2017 - È online Corriere 360, il nuovo canale dedicato dal Corriere della Sera ai video immersivi a 360°, un modo rivoluzionario di raccontare e fruire delle notizie, che ‘proietta ’ il lettore dentro i fatti. Lo spettatore si trova al centro della scena e può decidere come fruire dell'esperienza.
“Il Corriere della Sera ha 141 anni - ha detto il direttore Luciano Fontana – e per qualcuno ha un po' l'immagine da ‘giacca e cravatta’. Invece ha lavorato tantissimo negli ultimi anni per innovare. Ora siamo in primi a portare in Italia nell'informazione questa tecnologia già adottata all'estero, dal New York Time e dalla Cnn ad esempio, con la volontà di proporre un'esperienza inedita e coinvolgente”.
Sono già caricati i primi quattro video, altri verranno proposti più avanti. I contenuti si devono a quattro giornalisti del Corriere, la realizzazione a Impersive-Video Story Telling, che ha sviluppato una tecnologia (Impersive Technology) per produrre e post-produrre esperienze a 360° in 3D ‘in persona in movimento’, creando un linguaggio nuovo per la realtà virtuale
Il primo video è dedicato a Milano: il sindaco Beppe Sala parla della città del futuro da piazza Gae Aulenti, Riccardo Chailly illustra la Scala, il cardinale Angelo Scola conduce tra le guglie del Duomo, Philippe Daverio spiega il Cenacolo, Massimo Gramellini e Lodovica Comello mostrano la Darsena, il direttore Luciano Fontana descrive la storica Sala Albertini di via Solferino. Il secondo video è ‘Il Corriere racconta Roma’ con Carlo Verdone dal Gianicolo, Laura Boldrini dal Parlamento, Giovanna Melandri dal Maxxi, e molti altri ancora. Il terzo video porta gli spettatori ad Accumoli, per riflettere sui luoghi del terremoto ascoltando chi è rimasto. Il quarto è dedicato alla Nazionale di calcio e a Coverciano, dove i lettori possono immergersi nell'atmosfera degli allenamenti insieme al Ct Ventura.
Corriere 360 è accessibile da pc, tablet, smartphone e con i visori della realtà virtuale, da www.corriere360.it e dall'app di Corriere CUP. Main sponsor del canale è Fastweb, technical partner è Samsung.
Facebook annuncia interventi per proteggere le immagini personali
il ‘revenge porn’, si potranno fare segnalazioni per evitare che immagini diffuse senza consenso vengano condivise su Facebook, Messenger e Instagram. Facebook ricorre a nuove tecnologie per costruire una community più sicura
6 aprile 2017 - Facebook ha annunciato nuovi strumenti per aiutare le persone vittime della diffusione di foto personali sul social senza il loro consenso, in particolare per il cosiddetto ‘revenge porn’. Segnalando si potrà evitare che le immagini vengano condivise su Facebook, Messenger e Instagram.
Chi vede un'immagine personale che gli sembra condivisa senza permesso, puoi segnalarla utilizzando il link ‘Segnala’ che appare premendo sulla freccia verso il basso o sui puntini ‘…’ presenti vicino al post. I rappresentanti del team Community Operations rivedranno l'immagine e la rimuoveranno se questa viola gli standard della community e, in molti casi, provvederà anche alla disattivazione dell'account di chi ha condiviso immagini personali senza permesso. C'è comunque la possibilità di contattare Facebook se un'immagine è rimossa per errore.
In seguito, Facebook utilizzerà le tecnologie di foto-matching per contrastare ulteriori tentativi di condivisione dell'immagine su Facebook, Messenger e Instagram. Se qualcuno cercherà di condividere l'immagine dopo che questa è stata segnalata e rimossa, verrà avvertito che questa viola le policy e che quindi non potrà essere condivisa. Facebook collabora anche con organizzazioni per la sicurezza, per offrire risorse e supporto alle vittime di questi comportamenti.
Maggiori informazioni sulla sicurezza su Facebook sono sul sito Facebook.com/safety.
In Verizon, dopo l'annessione di Yahoo!, nascerà Oath, capogruppo dei brand digitali
marchio ombrello Oath faranno capo Yahoo! e Aol, che continueranno comunque a operare col loro nome. Una volta incorporata Yahoo!, i brand digitali di Oath raggiungeranno oltre un miliardo di persone nel mondo. Alla guida andrà Tim Armstrong, oggi capo della divisione Aol
5 aprile 2017 - Dopo la conclusione, attesa entro giugno, dell'acquisto da parte di Verizon degli asset internet di Yahoo! per 4,48 miliardi di dollari (vedi news del 22 febbraio), verrà creato il marchio ombrello Oath (in italiano ‘Giuramento’) a cui faranno capo Yahoo! e Aol, che continueranno comunque a esistere e a operare col loro nome. In sostanza Oath sarà la divisione digital media di Verizon e vi faranno capo anche altri brand, tra cui The Huffington Post.
In una email agli stakeholders, il chief marketing officer di Aol, Allie Kline, racconta che il gruppo ufficializzerà il nuovo nome questa estate: “Oath sarà la casa di oltre 25 brand tecnologici e media. Una volta incorporata Yahoo!, i nostri brand digitali raggiungeranno oltre un miliardo di persone nel mondo”. Anche Tim Armstrong, capo della divisione Aol di Verizon, ha annunciato in un post su Twitter la nascita questa estate di Oath, di cui sarà alla guida.
Come già annunciato (vedi news dell'11 gennaio) l'attuale ceo di Yahoo, Marissa Mayer, lascerà la società al termine della sua acquisizione.
Gruppo Mondadori è il principale editore digitale italiano, gruppo Editoriale Espresso è primo sull'audience mobile
ranking comScore Top 20 multi-piattaforma evidenzia che le prime 10 properties registrano una reach complessiva superiore al 50%. Mondadori insieme a Mediaset e a Yahoo consente alla concessionaria Mediamond di raggiungere oltre 30 milioni di visitatori unici con penetrazione superiore all'80%
5 aprile 2017 - A febbraio continuano a essere in crescita le audience digitali in Italia, al traino degli utenti che accedono a internet attraverso terminali mobili (28,2 milioni di visitatori unici) allineati a quanti accedono tramite desktop (28,4 milioni). Un quarto degli utenti che si collegano alla rete lo fa esclusivamente mediante un device mobile (+15% rispetto a un anno fa). mentre gli utenti che accedono solo da desktop nello stesso periodo sono diminuiti del 24%.
Il ranking comScore Top 20 multi-piattaforma di febbraio, messo a punto de comScore (misurazioni cross-piattaforma), evidenzia che le prime 10 properties registrano una reach complessiva superiore al 50%. Mondadori rappresenta il primo editore digitale italiano e, insieme a Mediaset e a Yahoo, consente alla concessionaria Mediamond di raggiungere oltre 30 milioni di visitatori unici con una penetrazione superiore all'80%.
Il Gruppo Editoriale Espresso è invece la prima property italiana per numero di utenti su mobile (17,9 milioni), mentre sono i siti della Rai ad aver registrato la maggiore crescita degli utenti mobile nell'ultimo semestre, col raddoppio dallo scorso settembre.
Nasce News Integrity Initiative, consorzio tra i player del web contro le fake news
Wikipedia, Mozilla, AppNexus, Betaworks si consorziano con l'Unesco, l'European Journalism Center e altri atenei e scuole di giornalismo nel mondo per promuovere ricerche, eventi, incontri che sensibilizzino l'opinione pubblica su un'informazione online di qualità. L'investimento iniziale è di 14 milioni di dollari. Il progetto sarà gestito dalla Scuola di giornalismo della City University of New York
4 aprile 2017 - I player della tecnologia e del web uniscono le forze con atenei e organizzazioni no profit di tutto il mondo contro le fake newe, argomento da qualche mese alla ribalta dopo le denunce dell'influenza delle disinformazione online sulle elezioni negli Usa. È nato un consorzio contro le fake news, denominato News Integrity Initiative, che ha già ricevuto finanziamenti per 14 milioni di dollari. Il progetto sarà gestito dalla Scuola di giornalismo della City University of New York e promuoverà ricerche, iniziative, eventi, incontri con esperti di settore per sensibilizzare e formare l'opinione pubblica su un'informazione online di qualità.
Soci fondatori del consorzio sono Facebook, Wikipedia, Mozilla, AppNexus, Betaworks, l’Unesco, l'European Journalism Center e altri atenei e scuole di giornalismo di Francia, Germania, Danimarca.
Da quando il problema della bufale in rete è salito alla ribalta, molti colossi del settore come Facebook Snapchat, Twitter e Google hanno annunciato iniziative contro le fake news. Facebook, ad esempio, ha messo in piedi una sorta di filtro, attualmente in fase di test negli Stati Uniti e in Germania, coinvolgendo gli utenti per le segnalazioni e un pool di giornalisti per le verifiche e mettendo a punto un algoritmo ad hoc (vedi news del 19 dicembre). Quanto all'influenza delle bufale, basti ricordare che alle presidenziali in Usa era dilagata quella del sostegno del Papa a Trump. O, per toccare argomenti a noi più vicini, subito dopo la nomina di Gentiloni, la bufala che il nuovo presidente del consiglio invitava gli italiani a fare sacrifici senza lamentarsi, rimbalzata in poche ore da e su Facebook undicimila volte.
Publicis Media si attiva per garantire agli advertiser la brand safety sul web
Starcom, Blue 449, Mediavest|Spark e Performics intendono ridurre al minimo il rischio di erogazione di campagne di digital advertising in contesti sconvenienti. Hanno chiesto e ottenuto che Google metta in atto azioni concrete per garantirlo. Inoltre, attiveranno per i propri clienti un servizio di brand safety e anti adfraud, sviluppato in partnership con piattaforme tecnologiche, su tutte le campagne gestite
31 marzo 2017 - Ha fatto scalpore e indotto grandi aziende investitrici a chiudere i contratti pubblicitari il caso di erogazione di banner su Youtube e Google Display Network (GDN) accanto a contenuti inopportuni, in primis quelli legati al terrorismo internazionale. Publicis Media con le sue agenzie Zenith, Starcom, Blue 449, Mediavest|Spark e Performics è scesa in campo chiedendo a Google di mettere in atto azioni concrete per garantire la brand safety degli advertiser.
I primi risultati sono arrivati e Google ha implementato con effetto immediato alcune azioni. Una posizione più rigida è stata presa riguardo ai contenuti dispregiativi e offensivi, attraverso l'applicazione di una serie di filtri che preverranno la visione degli ads affiancata a contenuti che possano essere offensivi, riguardanti età, religione, razza, orientamento sessuale, identità e nazionalità. Google ha garantito di continuare aumentando il livello di servizio e gli strumenti a tutela degli investitori, utilizzando algoritmi di machine learning per migliorare la targetizzazione dei video. E si è impegnatq a rimuovere questi ultimi entro 2 ore dal reporting nel caso venissero associati a contenuti inappropriati.
Nel frattempo, per garantire maggiormente gli investitori, tutte le agenzie di Publicis Media attiveranno per i propri clienti un servizio di brand safety e anti adfraud, sviluppato in partnership con piattaforme tecnologiche, su tutte le campagne gestite. Il servizio mira a un uso miglior delle tecnologie disponibili per ridurre al minimo il rischio di erogazione di campagne di digital advertising in contesti sconvenienti. Il servizio attiverà funzioni di brand safety sfruttando il blacklisting, a cui si aggiungerà un servizio di keyword sensitive e di controllo semantico con aggiornamento giornaliero dei topic ritenuti unsafe. Ci sara il controllo di tutto il traffico non umano, per combattere i fenomeni di adfraud, e il non in-geo traffic. Non da ultimo, il servizio includerà di default il tracking della viewability, con l'obiettivo di garantire erogazioni di qualità.
VareseNews prepara un film partecipativo sui cambiamenti apportati alla quotidianità da 20 anni di internet. Cercasi regista
Il docufilm si avvarrà di contributi video inviati dai cittadini. Per trovare un regista che, in collaborazione con una casa di produzione, coordini e gestisca il progetto, è stato lanciato un bando che prevede un contratto di 10.000 euro che si aggiungono al budget disponibile per la realizzazione del film
8 marzo 2017 - VareseNews, quotidiano online delle provincia di Varese, vuole festeggiare il ventesimo compleanno con un film che racconti come la rete abbia modificato la nostra vita e quali cambiamenti il digitale abbia portato nella quotidianità in questo lasso di tempo. Il docufilm si avvarrà di una serie di contributi video che arriveranno direttamente dai cittadini nei prossimi mesi. L'obiettivo è di arrivare alla distribuzione nelle sale cinematografiche e in home video.
Sarà un film partecipativo, per cui si è partiti col cercare un regista che, in collaborazione con una casa di produzione, coordini e gestisca il progetto. Varese Web srl ha indetto un bando che prevede un contratto di 10.000 euro che si aggiungono al budget disponibile per la realizzazione del film. Per partecipare è necessaria una provata esperienza nel mondo dell’audiovisivo e del montaggio, e un proprio punto di vista sul mondo digitale, visibile attraverso lavori già realizzati. Deadline per presentazione delle domande è il 31 marzo. Info su www.20anni.net.
Aderisce al progetto Anso, l'associazione nazionale della stampa online, che rappresenta un network di oltre cento testate locali presenti in tutta Italia, tra cui appunto VareseNews.
Google riapre le candidature ai finanziamenti del Fondo per l’innovazione della Digital News Initiative
Il Fondo di 150 milioni di euro è stato creato per premiare chi cerca spazio e risorse per sperimentare nel settore delle news digitali in Europa. Ci si può candidare al terzo round fino al 20 aprile. Nel 2016 il Fondo ha finanziato con 51 milioni di euro 252 progetti di giornalismo digitale in 27 paesi, tra cui l'Italia
8 marzo 2017 - Google annuncia che sono aperte fino al 20 aprile le nuove candidature al Fondo per l’innovazione della Digital News Initiative, a sostegno dell’innovazione nell’informazione in Europa. Il Fondo di 150 milioni di euro è stato creato per premiare chi cerca spazio e risorse per poter sperimentare nel settore dell’informazione digitale. L'iniziativa è arrivata al terzo round. Nel corso del 2016 il Fondo per l’innovazione della DNI ha offerto 51 milioni di euro a 252 progetti di giornalismo digitale in 27 paesi, di cui 17 in Italia per oltre 3 milioni di euro.
Siamo rimasti colpiti – dicono da Google - dal numero e dalla qualità delle domande di finanziamento che abbiamo ricevuto nei primi due round, e siamo orgogliosi di averne supportato centinaia tra cui molti impegnati in sfide importanti come il fact-checking e la verifica dei contenuti. Google è in cerca di progetti che dimostrino un nuovo modo di pensare nel giornalismo digitale, che sostengano lo sviluppo di nuovi modelli di business, che cambino il modo in cui gli utenti fruiscono delle news sul web. Nell'ultimo round sono stati incentivati progetti che puntavano sulla collaborazione, nel settore o nella regione. A questo trend, questa volta verrà aggiunto l'incoraggiamento a esplorare nuove aree di monetizzazione per il settore.
La Digital News Initiative, nata come una partnership tra Google e alcune organizzazioni europee nel settore dell’informazione, è diventata un ecosistema di oltre 180 organizzazioni che collaborano per sostenere il giornalismo di alta qualità attraverso la tecnologia e l’innovazione, come i progetti Accelerated Mobile Pages e YouTube Player for Publishers, utilizzati sui siti di news di tutta Europa.
Per conoscere i progetti già finanziati e per candidarsi è online il nuovo sito digitalnewsinitiative.com. L’iniziativa è aperta a chiunque lavori nel settore delle news digitali in Europa.
Axel Springer lancia la versione italiana dell'app di news Upday per smartphone Samsung
Dopo Germania, Francia, Polonia e Uk, apre anche in Italia e Spagna il servizio europeo di notizie per smartphone integrato nella user experience di Samsung. In Italia fornisce Top News, curate da sei redattori diretti da Giorgio Baglio, e My News, un feed personalizzato che attinge da circa 200 fonti italiane
28 febbraio 2017 - Arriva anche in Italia e in Spagna l'app Upday for Samsung, servizio europeo di notizie per smartphone, sviluppato e gestito dal gruppo editoriale tedesco Axel Springer. È integrato nella user experience degli smartphone Samsung grazie allo scorrimento a destra dalla schermata home dei dispositivi. Fornisce le notizie all'utente in due sezioni: Top News, curata dal team editoriale, e My News, un feed personalizzato di notizie e storie che attinge globalmente da oltre 2.000 testate.
L'ufficio milanese ha aperto ieri con un team italiano composto da sei redattori, guidato dal direttore Giorgio Baglio (ex Agi), che curano e riassumono le notizie più importanti del giorno nella sezione Top News. Gli utenti ricevono un sommario delle news più rilevanti dell'ultima ora, in un formato a tutto schermo. Nella sezione My News ci sono articoli da circa 200 fonti italiane, aggregati e mostrati secondo comportamenti e interessi degli utenti.
Lanciato nel marzo 2016, oltre che in Italia e Spagna, Upday è attivo in Germania, Francia, Polonia e Uk ed è consultato da oltre 8 milioni di utenti unici al mese.
Verizon comprerà le attività core business di Yahoo! entro giugno, ma con uno sconto di 350 milioni di dollari
L'affare messo in discussione dopo che Yahoo! era stato vittima di due mega attacchi di hacker si farà, ma il colosso delle telecomunicazioni statunitense pagherà solo 4,48 miliardi di dollari. Gli asset principali di Yahoo! lo rafforzeranno in ambito internet, dove già possiede Aol. Intanto, Verizon si sta creando l'house agency interna, primo chief creative officer sarà Andrew McKechnie, scippato ad Apple
22 febbraio 2017 - È stato ricontrattato tra Verizon Communications e Yahoo l'accordo dello scorso luglio per cui il gruppo fornitore di banda larga e di telecomunicazioni statunitense doveva acquisire per 4,83 miliardi di dollari gli asset principali di Yahoo! (vedi news dell'11 gennaio). L'affare si farà, ma la cifra sarà ridotta di 350 milioni di dollari. L'accordo era stato messo in discussione dopo che Yahoo! era stato vittima di due mega attacchi di hacker in settembre e a dicembre, che avevano coinvolto nel complesso 1,5 milioni di account. Secondo una nota congiunta, le due compagnie divideranno anche le passività future e costi legali delle violazioni.
Verizon quindi sborserà ‘solo’ 4,48 miliardi di dollari per acquisire le attività core business di Yahoo!, ovvero i siti Yahoo Sport, Yahoo Notizie, Yahoo Finanza, il motore di ricerca, il servizio di email, Flickr, il social blog Tumblr, gli asset immobiliari, la piattaforma di advertising online. La chiusura dell'operazione è attesa nel secondo trimestre dell'anno. L'operatore telefonico si rafforzerà così ulteriormente nell'area internet, dove è già proprietario di Aol, acquistato per 4,4 miliardi di dollari nel giugno 2015. Andrew McKecnie Intanto, Verizon sta rafforzando l'house agency interna di nuova creazionecon l'ingresso di Andrew McKechnie quale senior vice president e primo chief creative officer, portato via ad Apple, McKechnie, che aveva precedentemente lavorato in Bbdo, Jwt e Y&R, riporterà direttamente a Diego Scotti, chief marketing officer di Verizon, e lavorerà dalla base di New York.
Google presenta Future Viewing, mostra di opere in realtà virtuale sulla sicurezza online
Dal 3 al 5 marzo a Milano sarà possibile accedere gratuitamente, con visore Google Cardboard, a un percorso espositivo formato da dieci opere realizzate con Tilt Brush, la app di Google per dipingere in 3D. Le opere sono state realizzate da artisti emergenti, nell'ambito del progetto 'Vivi Internet al sicuro', per sensibilizzare gli Italiani all’utilizzo di strumenti per la tutela della sicurezza sul web
22 febbraio 2017 - Google annuncia Future Viewing, prima mostra temporanea di opere in realtà virtuale sul tema della sicurezza online, che si terrà dal 3 al 5 marzo a Milano (in via Vincenzo Capelli, in zona Gae Aulenti). Sarà un percorso espositivo formato da dieci opere realizzate con Tilt Brush, la app di Google che permette di dipingere in 3D. Attraverso un visore Google Cardboard, i visitatori potranno accedere alla mostra, gratuitamente, e passeggiare virtualmente tra le opere. Inoltre, tutti potranno mettersi alla prova con Tilt Brush e realizzare un’opera che rappresenti la sicurezza online. Le migliori saranno esposte.
Le opere di Future Viewing sono state realizzate da un gruppo di artisti emergenti, nell'ambito del progetto 'Vivi Internet al sicuro', realizzato da Google insieme alla Polizia Postale e delle Comunicazioni e Altroconsumo, per sensibilizzare e formare gli Italiani all’utilizzo di strumenti per la tutela della sicurezza sul web.
“Abbiamo percorso oltre 2.600 km con il nostro bus, incontrando insieme ai partner migliaia di persone a Milano, Cagliari, Napoli, Bologna e Roma, dove abbiamo effettuato oltre 4.000 controlli di sicurezza degli account Google. Oggi con Future Viewing, torniamo a ricordare agli italiani quanto sia importante dedicare anche pochi minuti alla verifica delle impostazioni di privacy e sicurezza” ha dichiarato Vincenzo Riili, direttore marketing di Google in Italia.
Accanto al percorso espositivo, sarà possibile ricevere suggerimenti per stare sicuri online dagli esperti di Google ed effettuare un controllo sicurezza del proprio account.
Il dominio .art diventa piattaforma online dedicata al mondo dell'arte con l'identità visiva sviluppata da Interbrand
Interbrand ha trasformato il dominio nella principale community online per la crescita globale del mondo dell’arte. In una settimana dal lancio, .art è stato venduto in oltre 38 Paesi, annoverando tra gli acquirenti il Louvre Museum, Sotheby’s, Apple, Audi, Axa, Bmw Disney, Facebook, Google, Microsoft, Samsung, Chanel, Rolex, Rolls-Royce. Da maggio .art sarà aperto per le registrazioni a tutti gli amanti dell'arte
21 febbraio 2017 - Interbrand, società internazionale di brand consultancy, ha firmato la brand identity di .art (‘dotArt’) collaborando al lancio globale della piattaforma dedicata al mondo dell'arte. L’8 febbraio il dominio globale ha aperto le registrazioni per la community e, in una sola settimana, è stato venduto in oltre 38 Paesi. Le associazioni individuali del mondo dell’arte hanno acquistato il 25% del totale dei domini. Si sono registrati, tra gli altri, il Louvre Museum, Sotheby’s, Apple, Audi, Axa, Bmw Disney, Facebook, Google, Microsoft, Samsung, Chanel, Rolex, Rolls-Royce e perfino la cantante Beyoncé.
Interbrand ha avuto il compito rafforzare l'immagine di .art al di là di un semplice dominio, per farlo individuare come la maggior piattaforma online dedicata al mondo dell'arte, capace di coinvolgere musei, fiere di settore, organizzazioni, associazioni di commercianti d'arte, biennali, gallerie e galleristi, fondazioni, fornitori di servizi, artisti, collezionisti, curatori e media. Interbrand ha posizionato .art come curatore digitale di una vasta e variegata comunità globale di arti e culture. La visual identity minimalista lo indica come una tela digitale per il mondo dell'arte e rende il brand flessibile e in grado di adattarsi ai contenuti ospitati su ogni sito individuale.
I primi utenti registrati stanno pianificando di utilizzare .art per promuovere collezioni e programmazioni, celebrare la propria storia attraverso le funzionalità interattive della piattaforma, fornire opportunità didattiche e raggiungere nuovi mercati internazionali.
Tanto per fare un esempio, nell'ambito del settore Hi-Tech, Apple ha registrato 35 domini tra i quali thinkdifferent.art, iphone.art, iphoto.art e apple.art e Google ha registrato 10 domini tra cui gmail.art, tiltbrush.art, youtube.art, blogger.art e google.art. Ci sono inoltre Facebook.art, Instagram.art, Microsoft.art, Samsung.art, WhatsApp.art.
.art sarà aperto per le registrazioni a tutti gli amanti dell'arte a partire da maggio.
L'89% degli italiani ha accesso a internet e nel 2016 hanno navigato in 22,1 milioni al giorno. Il pc arretra rispetto al mobile
Nel 2016 sono stati 42,6 milioni gli italiani che hanno dichiarato di poter accedere a internet da location fisse e da mobile, con prevalenza di accessi da quest'ultimi. Nel giorno medio l'audience da mobile ha raggiunto 19 milioni di utenti unici, +8,1% rispetto al 2015, rimasti connessi per circa 11 minuti in più al giorno, mentre il pc, con 10,7 milioni di utenti, ha registrato un calo di accessi dell'11,2%. Nel solo dicembre, invece, la total digital audience nel giorno medio è stata di 23,1 milioni
14 febbraio 2017 - Nel 2016 la diffusione dell'online in Italia ha raggiunto l'88,7% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni. Sono infatti 42,6 milioni gli italiani che dichiarano di poter accedere a internet da location fisse (da casa, ufficio o da un luogo di studio) o da mobile (smartphone e tablet). Ed è evidente l'affermazione degli smartphone con accesso a internet (36,4 milioni di individui tra gli 11 e i 74 anni, pari al 75,8% dei casi) rispetto alla disponibilità di accesso tramite computer da casa (35,4 milioni, pari al 73,8% dei casi). Lo rileva il rapporto Audiweb Trends della Ricerca di Base condotta in collaborazione con Doxa.
Secondo i dati forniti, invece, da Audiweb Database, nel 2016 hanno navigato mediamente 29 milioni di utenti unici nel mese e 22,1 milioni nel giorno medio. Nel giorno medio l'audience da mobile (smartphone e/o tablet) ha raggiunto 19 milioni di utenti unici, +8,1% rispetto al dato medio dell'anno precedente, con circa 11 minuti in più al giorno, mentre il pc, con 10,7 milioni di utenti, ha registrato un calo di accessi dell'11,2%.
Nel solo mese di dicembre,invece, hanno navigato almeno una volta dai device rilevati, ovvero pc, mobile, smartphone e tablet (al netto delle sovrapposizioni), 30,6 milioni di utenti unici, il 55,6% della popolazione dai 2 anni in su, collegati complessivamente per 52 ore e 37 minuti. La total digital audience nel giorno medio a dicembre ha raggiunto complessivamente 23,1 milioni di italiani, collegati per 2 ore e 15 minuti per persona: 20,2 milioni da mobile (il 45,8% degli italiani tra i 18 e i 74 anni) e 10,2 milioni da pc (il 18,6% degli italiani dai 2 anni in su). Nel giorno medio a dicembre hanno navigato esclusivamente da mobile 12,8 milioni di utenti unici. In dicembre sono stati online nel giorno medio il 61,5% dei 18-24enni e il 62,2% dei 25-34enni, tre giovani su cinque, ma anche per la fascia più matura della popolazione, i 35-54enni, si registra un dato significativo nella fruizione quotidiana di internet (59,5%). L'uso abituale della rete raggiunge solo il 31,7% dei 55-74enni ma presenta valori in crescita nella fruizione di internet da mobile nel giorno medio. Sempre in dicembre risulta che è stato generato dalla navigazione da mobile il 77,2% del tempo totale online, di cui l'88,8% da mobile applications (+36,8% rispetto a dicembre 2015).
La navigazione da mobile è preferita dalle donne maggiorenni che spendono l’84% del proprio tempo online da questi device. Anche i giovani, in particolare i 18-24enni, prediligono la fruizione di internet da mobile, dedicandovi, a dicembre, l'87% del tempo complessivo online. Rispetto allo scorso anno, le donne hanno navigato 22 minuti in più nel giorno medio, dedicando all'online 2 ore e 25 minuti al giorno, lo stesso tempo di fruizione dei 18-34enni. Risulta interessante il dato del tempo speso nel giorno medio dagli over 55 che, sebbene non raggiungano ancora una quota rilevante online, hanno dedicato 25 minuti in più alla navigazione rispetto all'anno scorso, sfiorando le due ore per persona,
Dai dati di consumo sulla fruizione mensile di internet, risultano confermate le principali categorie di siti. ‘Search’ siti o applicazioni di ricerca raggiungono il 92,8% degli utenti online; ‘General Interest Portals & Communities’, portali generalisti, hanno l'89,6% degli utenti online; ‘Internet tools / web services’, siti che offrono servizi e tool online, raggiungono l'85,9% degli utenti online e ‘Member communities’, i social network, raggiungono l'85,8%.
Un italiano su 5 in rete usa un ad blocker e 1 pagina su 7 è 'ad-blockata', fenomeno stabile, monitorato dalle associazioni
Secondo le due tranche di maggio e di novembre 2016 dell'indagine ‘Lo stato dell'arte dell'Ad blocking in Italia’, l'incidenza del fenomeno di blocco della pubblicità si conferma nel 13% degli utenti di pc e nel 15% delle pagine. In crescita, invece, al 56% la quota dei ‘recuperabili’, disposti a rinunciare all'adblocking a fronte di un ambiente online più user friendly
8 febbraio 2017 - L'incidenza dell'ad blocking in Italia rimane contenuta e il fenomeno appare sostanzialmente stabile: nell'arco di sei mesi il numero degli utenti unici che hanno installato sul pc un ad blocker resta fermo al 13% e sono soltanto il 15% le pagine ad-blockate. Lo ha rilevato la seconda edizione dell'indagine ‘Lo stato dell'arte dell'Ad blocking in Italia’, nata per monitorare il fenomeno nel nostro Paese, su iniziativa di Assocom, FcpAssointernet, Fedoweb, Iab Italia, Netcomm e Upa. L'indagine è coordinata da GroupM e commissionata a comScore e Human Highway. Prima e seconda edizione sono state realizzate lo scorso anno rispettivamente a maggio e a novembre.
L'indagine nasce per valutare i possibili rischi dell'attuale modello della pubblicità digitale e per individuare opportunità che potrebbero nascere da un'evoluzione del sistema. Si basa su tre diverse fonti di dati: panel meterizzato comScore (quantificazione di utenti unici e pagine viste con ad blocker installato su pc); indagine Cawi su panel Human Highway (quantificazione degli utilizzatori di ad blocker da mobile e da qualsiasi device nonché analisi dettagliata di motivazioni e modalità di utilizzo degli ad blocker); dati censuari forniti dagli associati di Fcp-Assointernet per la quantificazione delle pagine con ad blocker attivo.
In base ai dati di fonte Cawi, si conferma nel 22.2% la percentuale degli utenti che hanno dichiarato di aver installato un ad blocker su almeno un dispositivo. Di questi 2 su 3 (con pc + smartphone) lo fanno in maniera tattica, configurando whitelist o mettendolo in pausa per accedere a pagine e siti di proprio interesse, selezionando i browser e i device su cui applicarlo. L'incidenza dell'ad blocking in Italia è così ricondotta alla percentuale rilevata dal panel meterizzato: il 13% di utenti che utilizza sul proprio pc un ad blocker e il 15% delle pagine ad-blockate rappresentano la reale dimensione del fenomeno (dato confermato anche da un'indagine interna di Fcp-Assointernet). Tra gli utenti di smartphone l'incidenza si riduce all'8%. Anche il profilo degli user di ad blocker si conferma rispetto alla prima wave dell'indagine: prevalentemente maschile (65,3%), giovane (la fascia con maggiore incidenza è 25-34 anni col 25,9%), con elevato livello d'istruzione.
Quanto alle motivazioni all'uso di un ad blocker, si conferma che si tratta di una risposta a una user experience negativa. Formati giudicati troppo invasivi (50,7%) e eccessivo affollamento (47,2%) sono le due cause principali, a cui segue l'eccessiva frequenza (36,3%), il rallentamento dei tempi di caricamento dei siti (35,2%), una pubblicità non in linea con gli interessi degli utenti (23,1%). Negli smartphone la ragione principale dell'installazione è il rallentamento dei tempi di caricamento dei siti (40%), ma preoccupa anche il consumo del traffico dati (37,8%).
Gli utenti si confermano, inoltre, consci che esiste il cosiddetto ‘patto pubblicitario' ovvero che la pubblicità è la fonte di finanziamento dei contenuti free (lo sa il 42,7%). Sale dal 50,8% al 56%, tuttavia, la quota di utenti con ad blocker ‘recuperabili’: si dicono disposti a rinunciarvi a fronte di un ambiente online più user friendly.
Il futuro del business di QVC Italia nell'integrazione tra mondo tv e digitale
Arrivata in Italia sei anni fa, la piattaforma multimediale di shopping intende integrare sempre più i diversi canali per interagire col pubblico. Intanto cresce a doppia cifra, punta sullo storytelling dei prodotti proposti e sostiene talenti, idee e progetti sociali. Premiati i due videomaker del contest ‘La ricerca del quotidiano’ indetto insieme a Fondazione Umberto Veronesi, Casta Diva Pictures e Zooppa
26 gennaio 2017 - Sono i due vincitori del concorso ‘La ricerca nel quotidiano’ ideato da QVC Italia, piattaforma multimediale di shopping, in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi col progetto Pink is Good (a sostegno della ricerca e della prevenzione del tumore al seno), la casa di produzione e di realizzazione di branded content Casta Diva Pictures e la community creativa di contenuti user-generated Zooppa.
Lanciato a ottobre, il contest ha visto la partecipazione di 57 videomaker tra i venti e i quarant'anni, che si sono misurati sul tema della ricerca intesa come un viaggio alla scoperta di qualcosa che possa portare un cambiamento (vedi news del 13 settembre).
Il primo premio è andato al cortometraggio ‘Il nostro piccolo segreto’ di Franco Montanaro che racconta il rapporto tra una figlia e una madre affetta da Alzheimer. Il regista si è aggiudicato un internship di un mese presso la sede di Casta Diva Pictures di Cape Town in Sud Africa e una borsa di studio di cinquemila euro. Il secondo premio è andato al corto ‘Maria’, storia di una maternità a lungo desiderata, di Francesco Afro De Falco, classe 1983, che si è aggiudicato un internship di un mese in Casta Diva Pictures di Milano e avrà a disposizione un budget di produzione di 15.000 euro per girare un corto sulla vita di un ricercatore di Fondazione Veronesi.
I due corti, insieme ai più interessanti usciti dal contest, saranno in onda a partire da fine febbraio su QVC Italia, al canale 32 del dtt, durante il programma ‘La Notte più Corta’, nuovo format in dieci puntate tematiche di mezz'ora. Concorso e programma si legano rispettivamente a due aspetti caratterizzanti del posizionamento di QVC: mettere al centro lo storytelling per raccontare i prodotti facendo vivere nuove storie durante lo shopping e promuovere talenti, idee e progetti sociali.
QVC Italia propone in vendita via tv al canale 32 del dtt e via internet (pc, mobile, app, social) brand di gioielleria, moda, bellezza, casa, elettronica, costruendo intorno ai prodotti dei momenti di racconto e intrattenimento, con programmi originali e tutorial. Nato in Usa trent'anni fa, il network oggi è presente, oltre che in Italia, anche in Uk, Germania, Giappone, Francia e Cina, con oltre 14 milioni di clienti, per un fatturato globale di 8.7 miliardPaolo Penatii di dollari.
In Italia, dove è amministratore delegato dal 2015 Paolo Penati, il network è arrivato 6 anni fa, ha investito cento milioni di euro (ha cinque studi televisivi a Brugherio) e da allora ha continuato una crescita a doppia cifra che l'ha portato nel 2015 a un fatturato di 107 milioni, cresciuto ulteriormente nel 2016. “La sfida oggi – spiega Penati – di integrare sempre più il digitale con il mondo televisivo, utilizzare la convergenza per arrivare a un rapporto sempre più interattivo col consumatore”. Le iniziative di comunicazione passano attraverso il sito con l'e-commerce, la pagina Facebook, Facebook live, eventi, media partnership, ma anche pagine pubblicitarie su testate femminili e di lifestyle con creatività interna. E con iniziative quali il contest.
Nasce Parole O_Stili, community contro i linguaggi dell'odio in rete
progetto di contrastare l'ostilità in rete riunisce oltre 300 tra giornalisti, manager, politici, docenti, comunicatori e influencer, capaci di raggiungere quasi 4 milioni di persone su Facebook e 4 milioni su Twitter. Il primo momento di confronto sarà un evento a Trieste il 17 e 18 febbraio con la presentazione del 'Manifesto della comunicazione non ostile’. Tra i supporter anche l'Adci
20 gennaio 2017 - L'incitamento all'odio e l'insofferenza corrono sui social. Per contrastare la crescente ostilità in rete, nasce il progetto collettivo 'Parole O_Stili' che unisce una community trasversale di oltre 300 tra giornalisti, manager, politici, docenti, comunicatori e influencer. Parole O_Stili vuol far riflettere sulla non neutralità delle parole e sull'importanza di sceglierle con cura. Il primo momento di confronto sarà a Trieste il 17 e 18 febbraio quando, durante un evento organizzato con la Regione Friuli Venezia Giulia, sarà presentato un 'Manifesto della comunicazione non ostile', scritto a più mani dalla community per ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi della rete.
Durante la prima giornata, con la presenza della presidente della Camera Laura Boldrini, la community si confronterà su linguaggi e comportamenti digitali e sottoscriverà il Manifesto. Durante la seconda giornata, che vedrà la partecipazione di Enrico Mentana, saranno aperti al pubblico nove tavoli tematici su: social media e scritture; giornalismo e mass media; viaggi, sport e divertimento; politica e legge; business e advertising; in nome di Dio; giovani e digitale; bufale e algoritmi; bambini e social media. Ci si può iscrivere su www.paroleostili.it.
L'hate speech, secondo un'indagine dell'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo sul tema 'Diffusione, uso, insidie dei social network', è un argomento molto sentito dai giovani italiani: 7 su 10 l'hanno sperimentato in prima persona e quasi il 90% degli intervistati ne ha un'opinione negativa. L'ideatrice del progetto, Rosy Russo, ha commentato: “La rete sta diventando il luogo privilegiato dell'incitamento all'intolleranza, all'odio, alla diffamazione. Parole O_Stili ha l'ambizione di invertire questo trend, diffondendo online il virus positivo dell'inclusione e del rispetto, grazie a una community capace di raggiungere quasi 4 milioni di persone su Facebook e 4 milioni su Twitter”. L'iniziativa ha il patrocinio, tra gli altri, di Ferpi e dell'Art Directors Club Italiano.
Disneyland Paris lancia una call internazionale su Userfam per la campagna digitale celebrativa dei 25 anni
Il maggior parco di divertimenti in Europa si affida alla piattaforma di video crowdsourcing invitando i filmmaker a creare dei video che celebrino il suo legame emozionale col pubblico. Saranno scelti i tre che meglio lo sapranno raccontare. Titolo della call, ‘Ogni famiglia ha la sua storia con Disneyland Paris’
19 gennaio 2017 - In occasione dei 25 anni di attività, Disneyland Paris, il maggior parco di divertimenti in Europa, si affida alla piattaforma di video crowdsourcing Userfarm (www.userfarm.com/it) con una open call per una campagna digitale di video che celebri il legame emozionale col pubblico.
Disneyland Paris fa parte della storia di tante persone, di ogni età: tutti i hanno una storia da raccontare, un ricordo familiare legato al parco di divertimenti. ‘Ogni famiglia ha la sua storia con Disneyland Paris’ è il titolo della call cui sono invitati i 120.000 filmmaker della community di Userfarm. Dovranno proporre contenuti video che raccontino le emozioni e la magia legate al parco. Saranno scelti i tre video che meglio li sapranno raccontare,
Dopo aver prodotto lavori per Ford, Vodafone, Nestlé, AXA, L'Oreal, Audi, Nivea, Microsoft, Ferrero, P&G, Fiat, Lavazza, Samsung e Mercedes, con la scelta da parte di Disney Userfarm conferma la sua vocazione internazionale. Ha introdotto il modello di curated video crowdsourcing nel 2009 e oggi è presente in UK, Francia, Italia e Spagna e la sua crowd è composta da oltre 120.000 filmmaker da 140 paesi.
Nike è il video pubblicitario più popolare su Youtube nel 2016 in Europa, 6° l'italiano ‘Cornetto Love Story: vorrei ma non posto’
YouTube Ads Leaderboard 2016 europea è determinata attraverso i segnali di gradimento più significativi espressi dagli utenti. I video della top ten hanno totalizzato complessivamente oltre 500 anni di visualizzazioni, con il 60% di visite effettuate da dispositivi mobili
18 gennaio 2017 - Nike con #SparkBrilliance con Cristiano Ronaldo, che durante una partita scambia accidentalmente la sua identità con un giovane sconosciuto, guida la top ten dei video pubblicitari più popolari su Youtube nel 2016 in Europa, classifica in cui al 6° posto appare anche un video italiano, ‘Cornetto Love Story: vorrei ma non posto’, una romantica storia d'amore con dolce finale con la colonna sonora di Fedez e J-AX.
Google ha reso nota la YouTube Ads Leaderboard 2016 europea, la classifica dei 10 video pubblicitari più popolari su YouTube in Europa nel 2016, determinata utilizzando i segnali di gradimento più significativi espressi dagli utenti sul social, tra cui il numero di visualizzazioni, la percentuale di visualizzazione di ciascuna pubblicità e il rapporto tra visualizzazioni organiche e visualizzazioni a pagamento. Queste dieci pubblicità da sole hanno totalizzato complessivamente oltre 500 anni di visualizzazioni, con il 60% di visite effettuate da dispositivi mobili.
Dietro a Nike, si posiziona lo spot più famoso di Natale, Buster The Boxer di John Lewis, diventato un vero e proprio fenomeno virale con numerose imitazioni e parodie su YouTube. Terzo sul podio un altro video natalizio, quello di Sainsbury's a titolo ‘The Greatest Gift’.
In novembre 23,1 milioni gli italiani online al giorno. In 20,1 milioni i collegati da mobile
Il 77,2% del tempo online è generato dalla navigazione da mobile, con quote maggiori raggiunte dalle donne e dai giovani tra i 18 e i 24 anni. In novembre sono stati online nel giorno medio circa il 60% della popolazione tra i 18 e i 54 anni e il 31,5% della fascia 54-74 anni. Nel mese, invece, la total digital audience ha raggiunto 30,1 milioni di utenti, il 54,7% degli italiani
13 gennaio 2017 - Secondo i dati di Audiweb Database, nel novembre 2016 la total digital audience ha raggiunto 30,1 milioni di utenti, il 54,7% degli italiani dai due anni in su, online complessivamente per 54 ore e 51 minuti per persona. Nel giorno medio, invece, erano online 23,1 milioni di italiani, collegati tramite pc, smartphone o tablet (al netto delle sovrapposizioni) per 2 ore e 23 minuti a testa. In particolare, hanno navigato da mobile 20,1 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni, in media per 2 ore e 5 minuti per persona.
A novembre erano online nel giorno medio circa il 60% della popolazione tra i 18 e i 54 anni e il 31,5% della fascia più matura tra i 54 e i 74 anni. Quanto all'area geografica, hanno navigato il 45% degli italiani del Nord-Ovest (6 milioni), il 42,6% del Nord Est (3,7 milioni), il 41,2% del Centro (3,7 milioni) e il 37,9% di Sud e Isole (8 milioni).
Il 77,2% del tempo online è generato dalla navigazione da mobile (smartphone e tablet), con quote maggiori raggiunte in generale dalle donne (83,5% del tempo da mobile) e dai giovani tra i 18 e i 24 anni (84,1% da mobile). Più in dettaglio, nel giorno medio hanno trascorso più tempo online i 25-34enni (2 ore e 41 minuti in media al giorno) seguiti dalla fascia più matura dei 35-54enni (quasi 2 ore e mezza). Con 2 ore e 17 minuti online nel giorno medio, i 18-24enni continuano a preferire la fruizione di internet da mobile.
Per quanto riguarda, le principali categorie di siti visitati in novembre, il 93% degli utenti ha navigato tra siti e/o applicazioni della categoria ‘Search’ (28 milioni di utenti), quasi il 90% tra i portali generalisti ('General Interest Portals & Communities', con 27 milioni) e oltre l’80% ha visitato almeno un sito e/o applicazione tra le categorie 'Internet tools / web services', dedicati ai servizi e tool online (86%), 'Member Communities' (85,6%) e 'Video/Movies' (83%). Raggiungono valori interessanti anche le categorie 'Mass Merchandising' con circa il 75% degli utenti online (22,6 milioni) e 'Current Event & Global News' con il 65,4% degli utenti (19,7 milioni).
Yahoo cederà gli asset core a Verizon e diventerà Altaba. In uscita la Mayer, alla guida del cda andrà Eric Brandt
Una volta completata la cessione del motore di ricerca, dei siti, di Flickr, di Tumblr e della piattaforma di adv online, Yahoo! cambierà nome e diventerà un fondo di investimento con il 15% di Alibaba e il 35,5% di Yahoo Japan come asset principali. Insieme alla Mayer, uscirà anche il co-fondatore David Filo. Il cda passerà da 11 a 5 membri
11 gennaio 2017 - Si delinea il futuro di Yahoo! da tempo in grave crisi. L'accordo di luglio per cui Verizon Communications doveva acquisire per 4,8 miliardi di dollari gli asset principali (i siti Yahoo Sport, Yahoo Notizie, Yahoo Finanza, il motore di ricerca, il servizio di email, Flickr, il social blog Tumblr, gli asset immobiliari, la piattaforma di advertising online) sembrava esser stato messo in discussione dopo che Yahoo! era stato vittima di due mega-attacchi di hacker in settembre e a dicembre, che avevano coinvolto nel complesso 1,5 milioni di account.
L'allarme pare rientrato e Yahoo! si prepara a cambiare nome. Il 9 gennaio, in un documento depositato a mercati chiusi alla Sec (Securities and Exchange Commission), Yahoo! spiega che, a transazione completata, cambierà nome in Altaba, posizionandosi come ‘alternativa’ ad ‘Alibaba’, il colosso cinese dell'e-commerce di cui detiene una quota del 15% per un valore di 35 miliardi di dollari. Altaba sarò un fondo di investimento con due asset principali: la quota in Alibaba e quella in Yahoo Japan (35,5%). Inoltre in Altaba rimarrà il cash di Yahoo! e alcuni brevetti che saranno venduti.
La sorte dell'amministratore delegato MarissMarissa Mayera Mayer è segnata. Il documento chiarisce che, completata la cessione a Verizon degli asset core business, Mayer lascerà il consiglio di amministrazione insieme ad altri cinque membri tra cui il co-fondatore di Yahoo! David Filo. Il cda da 11 passerà a 5 componenti. Resteranno Tor Braham, Catherine Friedman, Eric Brandt, Thomas McIrney e Jeffrey Smith. Eric Brandt, ex direttore finanziario di Broadcom e nel cda dal marzo 2016, sarà presidente del cda di Altaba.
‘Come Together’ di H&M il video adv natalizio più popolare in Italia su YouTube, Tartufone Motta quarto e primo italiano
Google ha creato un'edizione speciale della classifica dei video pubblicitari più popolari su YouTube appositamente per la stagione natalizia, in base al numero di visualizzazioni nel singolo Paese, la percentuale di visualizzazione di ciascuno e il rapporto tra visualizzazioni organiche e visualizzazioni a pagamento. Solo uno dei cinque più popolari in Italia è italiano
22 dicembre 2016 - I video pubblicitari legati al Natale sono diventanti un appuntamento tradizionale della stagione invernale, anche grazie a Youtube dove è possibile vederei e condividerli. Google ha creato un'edizione speciale della classifica dei video più popolari su YouTube apposta per la stagione natalizia e li ha resi noti nel mondo e Paese per Paese.
La classifica è stata determinata utilizzando i segnali di gradimento più significativi espressi dagli utenti, tra cui il numero di visualizzazioni nel singolo Paese, la percentuale di visualizzazione di ciascuna pubblicità e il rapporto tra visualizzazioni organiche e visualizzazioni a pagamento.
Ecco i cinque annunci di Natale più popolari in Italia.
1° - Al primo posto c'è ‘Come Together’ di H&M, ideato dall'agenzia Adam&Eve/DDB e diretto da Wes Anderson con protagonista l'attore premio Oscar Adrien Brody. Un viaggio in treno durante una tempesta di neve si trasforma in un'occasione per sfilare lungo i corridoi, di carrozza in carrozza, per trovarsi insieme a festeggiare sotto l'albero.
2 - Al secondo posto si colloca ‘Coming Home for Christmas’ di Heathrow Airport, ideato da Havas, una celebrazione delle famiglie che ogni anno si ricongiungono per Natale grazie alle compagnie aeree.
3 – Terzo è ‘John Lewis Christmas Advert 2016 - #BusterTheBoxer’ di John Lewis, ideato anche questo da Adam&Eve/DDB, con media a cura di Manning Gottlieb Omd: il cane che ruba la scena a volpi e bambini sul tappeto elastico la mattina di Natale è ormai famoso in tutto il mondo.
4 – Al quarto posto troviamo finalmente un annuncio italiano, quello per ‘Tartufone Motta’, ideato da Copiaincolla con media a cura di Phd. Una donna tenta di confessare il suo eccesso di golosità nei confronti del Tartufone ma la aspetta una sorpresa inattesa.
5- Infine, al quinto posto, si piazza ‘Very.co.uk Christmas Advert 2016 - Get More Out of Giving‘ di Very.co.uk, ideato da St Luke's con media a cura di Vizeum, una romantica animazione che esorta a donare e a ricevere. >
In progetto per il 2017 ‘Italia wifi’, rete WiFi nazionale libera e gratuita
Il servizio sarà fruibile tramite un'app con password personale e inizierà unendo 28mila punti di accesso per collegarsi a internet da ovunque ci si trovi. Gli utenti italiani potranno collegarsi tramite lo Spid. Il progetto si deve a Mise, Mibact e Agenzia per l'Italia Digitale
20 dicembre 2016 - L'Italia avrà nel 2017 la prima rete WiFi nazionale libera e gratuita con 28mila punti di accesso, per collegarsi a internet da ovunque ci si trovi. Si tratta dell'iniziativa pubblica ‘Italia wifi’, in collaborazione tra Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) e dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Sono stati stanziati i primi due milioni di investimento.
Rivolto a cittadini e turisti, il servizio sarà fruibile tramite un'app per l'accesso a internet con una password personale, utilizzabile per sempre. Una piattaforma centrale gestita dallo Stato raccoglierà dati sui luoghi visitati, i mezzi presi e altre informazioni simili per poi offrire ai turisti consigli e offerte personalizzate, da fornitori pubblici e privati, anche se non è ben chiaro come si concilierà tutto questo con la privacy. Gli utenti italiani potranno collegarsi tramite lo Spid (Sistema pubblico dell'identità digitale), mentre gli stranieri dovranno introdurre un numero di telefono per ricevere la password.
La prima fase del progetto punta a realizzare l'app e la piattaforma, unendo i 28mila punti di accesso già sul presenti territorio ma appartenenti a reti diverse. Poi gli hostpot Wi-fi saranno estesi e saranno implementati nuovi servizi pubblici e privati.
Guerra alle notizie false, Facebook coinvolge gli utenti
Il social media vuole limitare la diffusione delle ‘bufale’ e chiede agli utenti di segnalare, attraverso un'apposita funzione, le notizie che ritengono sospette. Un gruppo di giornalisti le verificherà applicando, nel caso, l'etichetta di ‘contestate’. Verrà studiato anche un modo per rendere più difficile per gli editori di trarre profitto dalle fake news
19 dicembre 2016 - Le bufale imperversano, vengono rilanciate sui social media e c'è chi ci guadagna. Facebook scende in campo, chiedendo l'aiuto degli utenti per limitane la diffusione e lo annuncia dal suo sito ufficiale a firma dello stesso Mark Zuckerberg. Gli utenti potranno segnalare le notizie che ritengono siano sospette cliccando sul lato destro della storia, grazie a un software per individuare le fake news trainanti. Le segnalazioni saranno affidate a un gruppo di giornalisti che dovranno verificarle e le storie ritenute false verranno etichettate come “contestate da controlli terzi”.
Inoltre Facebook modificherà l'algoritmo per assicurarsi che le vicende controverse non si diffondano troppo e agli utenti che intendono condividerle verrà chiesto se sono davvero sicuri di volerlo fare. Infine studierà un modo per rendere più difficile per gli editori di trarre profitto. Le fake news non potranno essere sponsorizzate. Entreranno in gioco anche referenti autorevoli come Abc News, Politifact, FactCheck o Snopes: se almeno due riterranno una notizia falsa questa sarà etichettata come contestata.
Il problema delle notizie false è più che mai attuale e sentito. Basti citare alle recenti presidenziali in Usa la bufala del sostegno del Papa a Trump o, per toccare argomenti a noi più vicini, la bufala, uscita subito dopo la nomina di Gentiloni, secondo cui il nuovo presidente del consiglio invitava gli italiani a fare sacrifici e a non lamentarsi. Venerdì scorso l'Agi e poi diversi giornali hanno annunciato la chiusura del sito LiberoGiornale.com che l'aveva diffusa e che stavano chiudendo altri siti collegati che sfornano notizie false perché vengano riprese sui social, accrescendo gli accessi e gli introiti pubblicitari. Basti dire che la notizia su Gentiloni in poche ore era rimbalzata da e su Facebook undicimila volte.
In ottobre 23,2 milioni gli utenti giornalieri online, in media per 2h13'
Nel mese la total digital audience è stata di 29.8 milioni di italiani. Nel giorno medio la fruizione da mobile supera di gran lunga la navigazione da desktop, mentre la penetrazione è maggiore tra le donne che tra gli uomini e massima tra i 25-54enni col 61%. Si confermano anche in ottobre le categorie di siti più visitati. Quasi tutti gli utenti consultano il search, seguono i portali generalisti
14 dicembre 2016 - Secondo Audiweb, in ottobre sono stati 29.8 milioni gli italiani che si sono collegati a internet tramite pc e mobile (smartphone e/o tablet), per una media nel mese di 53 ore e 42 minuti per persona. Hanno navigato da mobile 25.6 milioni di italiani (il 58,3% dei 18-74enni), mentre l’accesso da pc ha coinvolto 25.3 milioniil 45,9% della popolazione dai 2 anni in su).
In media al giorno la total digital audience è stata, invece, di 23.2 milioni, online in media per 2 ore e 13 minuti a persona. Nel giorno medio la fruizione da mobile supera di gran lunga la navigazione da desktop, con 20.4 milioni (18-74 anni) online per 1 ora e 57 minuti in media per persona.
Secondo parametri sociodemografici, in ottobre erano online nel giorno medio Il 41,5% degli uomini (11.3 milioni) e il 42,9% delle donne (12 milioni circa). Internet nel giorno medio ha raggiunto il 59% dei 18-24enni (2.5 milioni) e più del 61% della popolazione tra i 25 e i 54 anni (4.3 milioni tra i 25 e i 34 anni e 11.2 milioni del segmento più ampio tra i 35 e i 54 anni). Tra gli over 55 risulta online il 31,4% della popolazione di questa fascia (4.6 milioni).
Con 2 ore e 24 minuti dedicati alla navigazione online nel giorno medio, anche in ottobre le donne superano gli uomini (2 ore in media) e confermano il maggiore interesse verso la fruizione da mobile su cui hanno trascorso in media 2 ore e 10 minuti. I giovani dai 18 ai 34 anni hanno dedicato più tempo alla navigazione quotidiana, con una media di circa 2 ore e 30 minuti online per persona, seguiti dai 35-54enni online per circa 2 ore e 17 minuti.
Si confermano anche in ottobre le categorie di siti più visitati. Il 93,8% degli italiani online ha consultato almeno una volta siti o applicazioni di ricerca (categoria 'Search', con circa 28 milioni di utenti unici), il 91,4% ha visitato i portali generalisti ('General Interest Portals & Communities', con 27.3 milioni di utenti), l’87,4% ha consultato i siti dedicati ai servizi e tool online ('Internet tools / web services' con 26.1 milioni di utenti), l’87% ha frequentato i social network ('Member Communities' circa 26 milioni), l’84,5% i siti o applicazioni della categoria Video/Movies (25,2 milioni di utenti), il 76,5% ha usato siti e/o applicazioni dedicati alla messaggistica in mobilità (Cellular/Paging con 22.8 milioni di utenti), il 75% ha consultato siti della categoria ecommerce ('Mass Merchandiser' con 22.4 milioni) e il 67,8% i siti di news ( 'Current Events & Global News' con 20.2 milioni).
Le presidenziali in Usa il tema più discusso su Facebook nel 2016 nel mondo. In Italia prevalgono Europei, Olimpiadi e terremoto
Il social network ha reso noto col rapporto ‘Year in Review 2016’ i temi più affrontati e condivisi quest'anno dai suoi utenti. In Italia hanno prevalso i due grandi eventi sportivi, poi è stato il terremoto nel centro del Paese a creare maggior discussione e, non a caso, i top live più visti in Italia sono stati ‘RietiLife, Amatrice‘ e ‘RietiLife, Scavi ad Amatrice‘. Tra i grandi temi globali che hanno attivato conversazioni si è inserito il fenomeno Pokemon Go, terzo più discusso al mondo e quarto in Italia
12 dicembre 2016 - Europei, Olimpiadi, il terremoto in centro Italia, Pokemon Go, le elezioni americane, le elezioni in Italia del 18-21 giugno, San Valentino, la morte di David Bowie, quella di Bud Spencer e la Brexit sono stati nell'ordine i temi più affrontati e condivisi quest'anno in Italia dagli utenti di Facebook.
Lo rende noto il rapporto ‘Year in Review 2016’, una raccolta dei momenti di cui si è più parlato quest'anno su Facebook che si propone di evidenziare come la piattaforma sia il luogo attraverso cui le persone entrano in contatto con ciò che a loro maggiormente interessa e in cui discutono di cosa succede nel mondo e nel proprio Paese. I 10 momenti top sono stati misurati considerando la frequenza con cui un argomento è stato menzionato nei post condivisi tra l'1 gennaio e il 27 novembre 2016. Le citazioni sono state analizzate in un modo aggregato e anonimo, e poi classificate per creare un'istantanea dell'anno sul social.
Quinte in Italia, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti sono state il tema più affrontato quest'anno a livello globale: per la seconda volta di seguito le elezioni negli Stati Uniti sono state il tema numero uno discusso su Facebook che, per la la prima volta in assoluto, ha trasmesso in diretta live i dibattiti presidenziali, dando alla gente di tutto il mondo un facile accesso e creando una discussione in tempo reale. Trenta milioni di persone hanno visto i risultati delle elezioni attraverso i Facebook Live di NBC News.
Al 2° posto a livello globale c'è la politica brasiliana, con la protesta del 16 marzo al palazzo presidenziale contro la nomina di Lula come capo di stato maggiore della presidenza. Gli utenti hanno utilizzato Facebook per esprimere la loro disapprovazione, generando oltre 4 milioni conversazioni. Il giorno dopo, quando Lula ha prestato giuramento, altri 4 milioni di utenti si sono rivolti a Facebook per condividere le loro opinioni circa i cambiamenti del potere politico.
Al 3° posto si colloca Pokemon Go (quarto in Italia). Sono stati creati oltre 7.000 gruppi come comunità per i giocatori, in cui le persone potevano imparare a giocare, ottenere gli ultimi aggiornamenti sui server e il gioco. La pagina di Pokemon Go Global ha attirato più di 200.000 membri attivi, in gran parte dagli Stati Uniti, nelle Filippine e in India.
Al 4° posto c'è il movimento per i diritti civili Black Lives Matter, al 5° l'elezione di Rodrigo Duterte a 16° presidente delle Filippine (oltre 10 milioni di persone hanno discusso su Facebook la nomina), al 6° le Olimpiadi (al 2° in Italia): le persone hanno seguito gli atleti, gli aggiornamenti sugli eventi e hanno fatto il tifo per la squadra del proprio paese con i filtri e le cornici per le immagini di profilo. Il nuotatore medaglia d'oro Michael Phelps ha utilizzato Facebook Live per annunciare il suo ritiro, le squadre hanno usato Facebook per connettersi con i fan e utilizzato i video Live per mostrare il dietro le quinte degli allenamenti.
Al 7° posto c'è la Brexit, con le persone che hanno usato Facebook per esprimere sia l'eccitazione che lo sgomento per la notizia: 16 milioni di conversazioni dopo il referendum del 23 giugno. All'8° si colloca il Super Bowl con 60 milioni di utenti che hanno generato circa 200 milioni di post, commenti e like. Chiudono al 9° e al 10° gli addii a David Bowie (45 milioni di persone hanno usato Facebook per commemorare il cantante) e a Muhammed Ali (nelle prime 24 ore dopo la morte ci sono state 110 milioni di interazioni).
Quanto ai video, la top 5 dei video Live in Italia vede primo ‘RietiLife, Amatrice’ dopo il terremoto, il video trasmesso in diretta la mattina del 24 agosto dalla testata locale RietiLife che mostra il borgo distrutto (3,9 milioni di visualizzazioni). Subito dopo c'è ‘RietiLife, Scavi ad Amatrice’ per il recupero delle persone rimaste intrappolate sotto alle macerie (3,7 milioni di visualizzazioni). Ha poi totalizzato 3,1 milioni di visualizzazioni l'arrivo di Virginia Raggi in Campidoglio quale nuovo sindaco. Il quarto video Live più visto è quello della diretta di Padre Pio Tv dalla Chiesa di San Giovanni Rotondo, in cui mostra i fedeli in visita per vedere le spoglie del Santo (3 milioni di visualizzazioni). Il 5° video live più visto in Italia riguarda l'arrivo di Gonzalo Higuain alla Juve (2,7 milioni di visualizzazioni).
Tra le altre curiosità, si scopre anche che il luogo col maggior numero di geo-localizzazioni in Italia nel 2016 è stato il Colosseo, seguito dalla Fontana Di Trevi e dal Duomo di Milano. E che nel nostro Paese le emoji più utilizzate nel 2016 sono state il cuore, gli occhi a cuore e il piangere dal ridere. E infine che l'hashtag più utilizzato in Italia nel 2016 è stato #LOVE.
Il fatturato pubblicitario di internet segna -6,6% in ottobre e -2,9% nei dieci mesi
Secondo l'Osservatorio Fcp-Assointernet, la flessione è in parte attribuibile all'effetto dei costi tecnologici connessi al programmatic buying, direttamente detratti ‘alla fonte’ dalle SSP ai fatturati delle concessionarie
6 dicemGiorgio Galantisbre 2016 - In ottobre il fatturato pubblicitario di internet ha subito una flessione del 6,6% che ha portato il fatturato dei primi dieci mesi a chiudere a -2,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. In base a device/strumento, in ottobre si è registrato: Web -10,4%; Mobile +59,6%; Tablet -5,6%; Smart TV/Console -36,1%.
Lo rende noto l'Osservatorio Fcp-Assointernet il cui presidente Giorgio Galantis ha commentato: “Riteniamo la flessione in parte attribuibile all'effetto dei costi tecnologici connessi al programmatic buying, direttamente detratti ‘alla fonte’ dalle SSP ai fatturati delle concessionarie. Tale considerazione si basa sull'analisi dei dati aggregati che da inizio anno Fcp-Assointernet rileva, con cadenza trimestrale, sull'incidenza della componente programmatic, sia Rtb, sia Pmp. A chiusura dei primi nove mesi di quest'anno, la modalità di vendita in programmatic incide infatti per oltre il 20% con una crescita che stimiamo essere rilevante rispetto al periodo omologo dello scorso anno. Di conseguenza, abbiamo un ‘effetto’ sull'impatto costi tecnologici associati che stimiamo possa valere fino a due punti positivi rispetto al dato ‘puntuale’ di confronto con l'anno precedente”.
L'economia digitale in Italia vale 53 miliardi, il 3,3% del Pil
Presentata allo Iab Forum la ricerca EY/Iab che quantifica il valore del digitale in Italia dal punto di vista economico e dell'occupazione, arrivata a 220mila addetti. Il valore del settore nel 2015 già superava quello di difesa, telco, chimica e luxury ed entro dieci anni arriverà a oltre 90 miliardi, superando anche automotive ed energia. Anzi, dopo una crescita nel 2016 del 7,2% potrebbe superare l'automotive già l'anno prossimo
30 novembre 2016 - Il mercato della comunicazione digitale in accezione allargata, dall’adserving alle misurazioni e alle piattaforme, è arrivato a 6,5 miliardi di euro nel 2015 contro i 2,15 della sola raccolta pubblicitaria dell'online. Aggiungendo anche i ricavi da tecnologia e servizi professionali si arriva a 22,1 miliardi, poi con l'e-commerce a 43 miliardi e, infine, aggiungendo altri ricavi digitali a 52,9 miliardi.
Il valore di quasi 53 miliardi, che riguarda il complesso di ricavi da advertising&comunicazione, servizi professionali, e-commerce, tecnologia etc., è emerso ieri durante lo Iab Forum di Milano, con la presentazione dei risultati di una ricerca elaborata da EY, in collaborazione con Elis e Oracle, per Iab Italia che ha voluto quantificare quanto valga il digitale italiano dal punto di vista economico e occupazionale. La ricerca è stata illustrata da Carlo Noseda, presidente di Iab Italia, Aldo Agostinelli, vice presidente di Iab Italia, e Andrea Paliani, mediterranean advisory services leader di EY.
Le aziende del comparto digital advertising & marketing hanno registrato nel 2015 una crescita del 6% rispetto a quella dell’anno precedente, mentre tra il 2014 e il 2013 era stata dell’11%. Nel 2016 sarà del 7,2%.
Il digitale crea occupazione. Gli occupati sono arrivati a 220mila e l'offerta è inferiore alla domanda da parte delle aziende, in vista anche del fatto che entro dieci anni il valore complessivo del settore passerà da 53 a oltre 90 miliardi. Se nel 2015 il digitale fatturava nel complesso più dei settori difesa, telco, chimica e luxury, di lì a dieci anni supererà per ricavi anche automotive ed energia, anzi potrebbe superare l'auto già l'anno prossimo.
“L'impatto del digitale sulla nostra economia – ha sottolineato Paliani - è arrivato a rappresentare il 3,3% del Pil con un valore pari a 53 miliardi di euro. I ricavi delle aziende digitali sono cresciuti del 6% tra il 2014 ed il 2015 e, secondo le previsioni, continueranno con un trend positivo. E’ quindi fondamentale investire nella digitalizzazione delle nostre imprese e nella formazione di competenze adeguate, flessibili così come nella creazione e nel rafforzamento delle infrastrutture”.
In questa direzione va il Piano Industry 4.0 del Ministro Calenda, che stanzia 13,7 miliardi di risorse pubbliche per incentivare gli investimenti, sviluppare le tecnologie e favorire la formazione digitale, attraverso un maggior raccordo tra Università e Centri di ricerca e mondo delle imprese, la creazione di centri di competenza e poli di innovazione digitale: “Bisogna incentivare – ha proseguito Paliani - l’iscrizione alle facoltà STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Dal canto loro, le aziende devono ripensare radicalmente i processi aziendali in ottica digitale, facendo leva sulle opportunità offerte dalla tecnologia (Big Data, Machine Learning, Internet delle cose), e aprirsi a un mix nuovo di competenze che colleghino saperi differenti (business, statistica, IT, psicologia, comunicazione)”.
Dalla ricerca che ha raccolto l’opinione degli operatori della comunicazione e del marketing, emerge come per le aziende il fattore chiave per continuare a competere sia l’innovazione (43%), ovvero la capacità non solo di essere al passo coi tempi e con le novità, ma anche di saper anticipare le tendenze. La seconda istanza è il bisogno di sistemi di misurazione sempre più sofisticati (41%), che aiutino le aziende a massimizzare l’efficacia e l’efficienza dei loro investimenti digitali.
Le attività di comunicazione digitale considerate al momento più dinamiche sono il programmatic advertising (argomento top per il 51% degli intervistati), mobile (44%), social (37%) e big data (31%).
Le competenze più ricercate in caso di nuove assunzioni in ambito comunicazione seguono i trend delineati: capacità di gestione dei Big Data (43%) e di analisi di efficacia delle campagne online (34%), esperienza sui social network (31%), competenze specifiche in programmatic advertising (27%) e SEO/SEM (27%). La tendenza che ne emerge, è dunque quella di portare all’interno della realtà aziendale la gestione diretta ed il controllo di una serie di attività digitali che sono in forte crescita e vengono considerate sempre più strategiche dagli investitori pubblicitari.
“I risultati della ricerca EY. ci indicano come ormai sia superato sottolineare la differenza tra ciò che è digitale e ciò che non lo è – ha concluso Noseda -. Dobbiamo superare queste barriere e vedere il comparto nel suo complesso. Siamo una industry giovane e sempre capace di rinnovarsi e la chiave del successo è sicuramente la creatività”.
Test sulla viewability delle impressions pubblicitarie, c'è una forbice nelle misurazioni dei diversi operatori
Reso pubblico il 2° documento sulla viewability. Il test per la rilevazione delle discrepanze nella misurazioni dei diversi vendor, realizzato da Upa e Fcp-Assointernet, ha evidenziato divari di non lieve entità, che si allargano nella misurazione del mobile. Il lavoro congiunto sulla viewability tra Upa, Assointernet, Assocom, Fedoweb, Fieg, Iab Italia, Netcomm e Unicom proseguirà con obiettivo una maggiore chiarezza nella pianificazione, nel controllo e nell'acquisto dell’online advertising. Servirà da base alla costruzione del 'Libro Bianco sul Digitale'
24 novembre 2016 - Prosegue esteso a più associazioni della comunicazione il lavoro sul tema della viewability delle impressions pubblicitarie. In febbraio Upa e Fcp-Assointernet avevano prodotto il primo risultato del ‘Tavolo di lavoro’ congiunto e continuativo attivato per fornire linee guida comuni sulla viewability dei formati pubblicitari display e dei video online, rendendo pubblico il documento 'Viewability: alcuni principi base per favorirne un uso più omogeneo nel mercato' (vedi news del 2 febbraio). Ora il team si è allargato a tutte le otto associazioni che lavorano al 'Libro bianco sul digitale' vale a dire, oltre a Upa e Assointernet, anche ad Assocom, Fedoweb, Fieg, Iab Italia, Netcomm e Unicom ed è stato messo a punto il 2° documento sulla viewability.
E' stato realizzato un test per la rilevazione delle discrepanze nella misurazione dei diversi vendor, test reso possibile dalla collaborazione delle aziende aderenti ad Upa, delle concessionarie Fcp-Assointernet. che hanno messo a disposizione campagne e spazi. e degli istituti che hanno misurato i risultati: Comscore, DMA/Nextplora, Moat, Nielsen by Integral Ad Science, Sizmek.
Il risultato dei test è riassunto, insieme alla prima parte già pubblicata a febbraio e che costituisce parte integrante del progetto, nel documento allegato al capitolo 'Test di discrepanza nella misurazione della viewability”.
Il paper descrive le risultanze del test, articolato in due campagne 'in vivo' online in maggio e agosto. Gli obiettivi principali del test erano di: • verificare eventuali warning tecnici nella misurazione della viewability da parte degli operatori presenti nel mercato, che coinvolgessero sia terze parti indipendenti di misurazione sia gli attori impegnati nella delivery delle campagne • identificare delle misure di discrepanza per i formati/device comparabili da un punto di vista tecnico.
Come evidenziato nel 1° paper, non tutti i formati risultano misurabili. Sono stati scelti alcuni tra i formati più diffusi (senza considerare la variabile programmatic rimandata a eventuali analisi successive) e sono stata analizzati i formati display e video su desktop e mobile, i device pc e mobile browsing e le variabili traffico invalido/ out of geo/ impression servite/misurabili/viewable.
La metodologia e i risultati dei test descritti dal paper evidenziano in alcuni casi discrepanze di non lieve entità tra i diversi vendor che si allargano ulteriormente nella misurazione del mobile. Sono state verificate anche le percentuali di traffico invalido riscontrate nel perimetro delle property delle concessionarie Fcp aderenti al test: risultano essere sempre per tutti i test e gli istituti coinvolti inferiori al 5%.
Il documento fa inoltre riferimento a una checklist da richiedere agli istituti misuratori per accrescere il livello di condivisione degli operatori coinvolti nella misurazione di una campagna. In particolare si vuole richiedere all’istituto il maggior livello possibile di dettaglio dei report di viewability per device, formato e posizione, al fine di comprendere l’affidabilità del quoziente totale.
Il lavoro congiunto sulla viewability proseguirà secondo un percorso già condiviso tra le parti, in un’ottica di sempre maggiore chiarezza nella pianificazione, controllo e acquisto dell’online advertising. Questo lavoro servirà da base alla costruzione del 'Libro Bianco sul Digitale' cui tutte le associazioni stanno lavorando.
Tra i punti più importanti da affrontare: • introduzione anche in Italia di un audit tecnologico delle metodologie di misurazione su modello statunitense (MRC) e inglese (ABC), che permetta il rilascio di una certificazione terza e indipendente. • definizione di criteri quantitativi per l’identificazione delle impression visibili più aderenti alle esigenze dei brand e degli editori/concessionarie rispetto allo standard statunitense attuale.
Dove sta andando la comunicazione sul web lo si scoprirà alla Festa della Rete a Milano
Sabato 3 dicembre all'Open Space dello Iulm si terrà l'11ª edizione dell'evento che riunisce tutto ciò che in Italia gravita attorno alle community della rete. Giornalisti, influencer, deejay, scrittori, youtuber e volti noti, da Mentana a Sabelli Fioretti, da Luca Sofri a chef Rubio e a Linus, saranno protagonisti di conferenze, dibattiti, installazioni, tavole rotonde. In chiusura l'assegnazione dei ‘MIA 16 Macchianera Internet Awards’. La locandina con la skykline di Milano è firmata da Roberto Grassilli. Tra gli sponsor, Tim, Lenovo, Inalpi, Just Eat, Tinaba, KitchenAid, Edison, Madai
22 novembre 2016 - Giornalisti, influencer della rete, deejay, scrittori, youtubers, volti dello show-business insieme al pubblico daranno vita alla Festa della Rete, che da Rimini torna a Milano per l'undicesima edizione, che si terrà il 3 dicembre all’Open Space dello Iulm. Patrocinato dal Comune di Milano, l'evento riunisce tutto ciò che in Italia gravita attorno alle community della rete, che abbiano origine dai blog, da Facebook, da Twitter, dalle chat, dai forum e da qualsiasi altra forma sociale di comunicazione.
“Abbiamo voluto creare occasioni di incontro non b-to-b ma dedicati al grande pubblic. – ha annunciato il creatore della Festa Gianluca Neri -. Si parlerà di informazione al tempo dei social, di bitcoin, della bellezza della comunicazione in rete ma anche dei rischi e di come ci si può difendere. Abbiamo coinvolto personaggi che, ognuno con la propria esperienza, racconteranno una storia capace di far cambiare anche solo in parte la visione della vita di coloro che la ascolteranno”.
Dalle 9 alle 20 sono previsti conferenze, dibattiti, installazioni, presentazioni, concerti, tavole rotonde e interviste con tema portante 'dove sta andando la comunicazione in rete'. Avrà un ruolo importante anche il food e gireranno i più originali food track che offriranno mille pasti gratis. Tra i tanti incontri, ci saranno l’intervista di Luca Sofri a Linus, che racconterà il suo rapporto con il mondo dei blog (alle 12), il dibattito sul cyberbullismo con il Generale Umberto Rapetto (alle 14.30), l’intervista ‘Unta e bisunta’ allo chef mediatico Rubio (alle 18), e poi ancora momenti di incontro con Selvaggia Lucarelli ed Enrico Mentana, che sarà intervistato dal giornalista Claudio Sabelli Fioretti e dallo youtuber Claudio Di Biagio.
Chiuderà la giornata il MIA 16 Macchianera Internet Awards, in cui verranno premiati i 39 migliori siti e personaggi della rete italiana. Sono in lizza, tra gli altri, Fedez, Fiorello, Emma Marrone e Beppe Grillo. Verranno premiati i migliori sito, community, youtuber, radio, sito letterario, sito di satira, food blogger, start up e persino hashtag. Concorreranno anche testate di informazione come La Repubblica, il Corriere della Sera e programmi tv come Masterchef ed X Factor. I premi al miglior sito e al miglior personaggio influencer sono promossi da Tim. Just Eat offrirà a tutti un’esperienza takeaway e sponsorizzerà il miglior sito di satira. Inalpi premierà il miglior food-blogger eletto dalla rete. La categoria miglior disegnatore vignettista è promossa da Lenovo, che terrà anche la kermesse #YogaBookomics con un workshop per insegnare a disegnare con il web. La categoria miglior brand online sarà promossa dal magazine Ilmondocane.it.
Tim è top partner (presente da nove edizioni); Lenovo, Inalpi e Twitter sono main partner; Just Eat, Tinaba, KitchenAid, Edison sono gold partner e Madai è partner. Media partner sono Bewe, Netaddiction, Socialcom e Finest. Found! cura comunicazione e ufficio stampa. La locandina dell'evento è disegnata da Roberto Grassilli, illustratore e cartoonist che vive a Rimini, e che fu redattore del settimanale di resistenza umana Cuore oltre ad aver fondato con Gianluca Neri il portale Clarence. Rappresenta con vivace sintesi una skyline della nuova sede dell'evento, Milano.
Gli errori di Facebook sui risultati dell'adv allarmano l'Upa che rilancia il ‘libro bianco sul digitale’ interassociativo
L'associazione degli utenti prende posizione sugli errori ammessi da Facebook nell'applicazione delle metriche di misurazione delle performance pubblicitarie, in base a cui stabilisce i prezzi da far pagare. Dati fondamentali che impattano sulle scelte di pianificazione sia dal punto di vista strategico che operativo. E sottolinea la necessità di metriche certificate da istituti terzi
21 novembre 2016 - Upa, l'associazione degli utenti pubblicitari, prende una dura posizione sugli errori di Facebook nell'applicazione delle metriche di misurazione dei propri risultati, sottolineando che si tratta di “dati fondamentali che impattano sulle scelte di pianificazione pubblicitaria delle aziende sia dal punto di vista strategico che operativo”.
Già lo scorso settembre Facebook era stata costretta a denunciare un errore nel calcolo del tempo trascorso dagli utenti sui video pubblicitari, che era stato sovrastimato. La settimana scorsa, come riportato dall'Ansa, Facebook aveva scoperto nuovi problemi nel misurare le interazioni degli utenti coi contenuti pubblicitari, errori, tuttavia, di minore portata, senza influenza i prezzi pagati dagli inserzionisti. Si tratta di quattro misure mal calcolate sulle oltre 220 usate, che sono state sottoposte a controllo, tipo l'aver sovrastimato il numero delle persone esposte a post che non erano inserzioni a pagamento. In ogni caso, il social si è impegnato a correggere le mancanze e ha annunciato che opererà una revisione delle misure usate ricorrendo a Nielsen e a comScore.
“Al di là dei giudizi di merito su come si possa commettere questo tipo di errore – dichiarano dall'Upa - sentiamo sempre più la necessità, nell'articolato e complicato panorama dei media, di un approccio di metodo per ridurre le opacità, minimizzare gli errori e investire al meglio, comunicare senza dispersione e misurare i ritorni”.
Upa ricorda che proprio per questo ha lanciato la proposta di realizzare un “libro bianco sul digitale con la partecipazione dell'intero sistema della comunicazione” per individuare linee guida comuni a tutti per una trasparenza condivisa: “Al primo posto del progetto si situa la necessità di utilizzare metriche di misurazione condivise e certificate da istituti terzi: non può essere il mezzo che, pur grande e potente, fornisce da solo i propri risultati”.
Il libro bianco raggruppa oggi intorno al tavolo anche Assocom, Fco Assointernet, Fedoweb, Fieg, Iab, Netcomm e Unicom. “Al termine del lavoro comune – conclude la nota di Upa - su misurazioni (viewability), gestione dei dati e loro proprietà, valori di investimenti pubblicitario, filiera del programmatic e adblocking siamo certi che il mercato sarà più sicuro, i parametri di riferimento condivisi e si eviteranno errori dannosi per tutto il sistema”.
Quasi 23 milioni gli utenti giornalieri online a settembre. Le donne privilegiano la fruizione da mobile
Secondo Audiweb, nel mese la total digital audience ha sfiorato i 30 milioni di italiani. Nel giorno medio la maggior penetrazione è tra i 35-54enni col 61% seguiti dai 25-34enni col 60%. Quasi tutti gli utenti consultano il search, seguono portali generalisti e social
17 novembre 2016 - In settembre hanno navigato almeno una volta dai device rilevati da Audiweb 29,5 milioni di italiani dai due anni in su, mentre nel giorno medio la total digital audience è stata di 22,8 milioni di utenti, online per 2 ore e 13 minuti in media. In particolare, nel giorno medio hanno navigato da mobile (smartphone/tablet) circa 20 milioni di utenti unici (il 45,2% degli italiani tra i 18 e i 74 anni) e da pc 10,6 milioni (il 19,3% degli italiani dai 2 anni in su).
Sempre nel giorno medio, risulta abbiano navigato il 40,3% degli uomini dai due anni in su (11 milioni) e il 42,3% delle donne (11,8 milioni), il 55,9% dei 18-24enni (2,3 milioni), il 60% dei 25-34enni (4,2 milioni) e circa il 61% dei 35-54enni (11,2 milioni). L'accesso da mobile nel giorno medio riguarda il 47,9% delle donne (10,7 milioni tra i 18-74 anni), il 42,4% degli uomini (9,2 milioni tra i 18-74 anni) e circa il 56% dei 25-54enni.
Continua ancora la preferenza delle donne per la fruizione da mobile, a cui dedicano in media 2 ore e 10 minuti al giorno, contro 1 ora e 42 minuti in media degli uomini.
Dai dati di consumo nel mese, emerge che il 93,4% degli utenti online ha consultato siti o applicazioni di ricerca (sotto-categoria ‘Search’, con 27,5 milioni di utenti unici), il 90,3% almeno uno tra i portali generalisti (sotto-categoria ‘General Interest Portals & Communities’, con 26,6 milioni di utenti), l'87,4% i siti che offrono servizi e tool online (sotto-categoria ‘Internet tools / web services’ con 25,8 milioni), l'87,3% i social network (‘Member Communities’, con 25,7 milioni). Tra le categorie di siti dedicati all'intrattenimento, la categoria Video/Movies raggiunge l'82% degli utenti online, con 24,2 milioni di utenti, così come raggiungono valori molto rilevanti le categorie di siti e applicazioni dedicati alla messaggistica ‘in mobilità’, Cellular/Paging con il 75,7% degli utenti, all'ecommerce con il 73,6% degli utenti (21,7 milioni) e alle news (categoria Current Events & Global News) con il 68,4% degli utenti (20,2 milioni).
Banzai punta sull'e-commerce Tech & Appliance e diventa ePrice
Completata la ridefinizione del perimetro, Banzai fa rebranding e presenta il piano strategico 2017-2021 basato su un forte sviluppo organico nelle vendite di elettrodomestici, sulla forte crescita del marketplace, sull'apertura della piattaforma a nuovi servizi diretti a consumatori e famiglie e su acquisizioni. Previsti 40 milioni di investimenti in tecnologia e 10 in comunicazione. Obiettivo, aumentare la market share sul mercato del Tech & Appliance dal 15% al 21% nei prossimi 5 anni
11 novembre 2016 - Banzai si concentra nell'e-commerce tecnologico e lo sottolinea adottando il nome della piattaforma ePrice. A conclusione della stagione di dismissioni, il gruppo fondato da Paolo Ainio e quotato sul segmento Star di Borsa Italiana, ha presentato alla comunità finanziaria il piano strategico 2017-2021 con un progetto industriale ambizioso legato all'evoluzione dell'offerta.
Banzai ha ridotto la presenza nelle attività editoriali con la cessione della divisione vertical content Banzai Media alla Arnoldo Mondadori (vedi news del 9 giugno) e del 70% di Giornalettismo.com a Nexilia, mantenendo solo quote di minoranza in Giornalettismo e ne Il Post. Poi ha ceduto a Showroomprivé il 100% del portale di vendite a invito Saldi Privati (vedi news del 5 ottobre). E ora, completato la ridefinizione del periPaolo Ainiometro, cambia di denominazione: “Ci ‘mettiamo la faccia’ - ha detto l'executive chairman Paolo Ainio - e puntiamo con decisione sulla nuova generazione dell'e-commerce che da semplice ‘trasportatore di pacchi al miglior prezzo’ diventerà sempre di più un interlocutore completo, capace di soddisfare i bisogni delle famiglie italiane che, oltre all'acquisto dei prodotti, richiedono servizi di installazione e manutenzione dei prodotti più complessi, l'assicurazione sulle rotture e anche modalità innovative di pagamento”.
L'obiettivo è di posizionare ePrice come piattaforma leader nel mercato Tech & Appliance, nel segmento dei grandi elettrodomestici ma anche nei servizi per le smart family. Saranno anche introdotte nuove categorie merceologiche complementari, come abbigliamento tecnico sportivo, giocattoli, ricambi per auto, articoli per la casa, fai da te. Il piano strategico 2017-2021 prevePietro Scott Jovanede di aumentare la market share sul mercato del Tech & Appliance dal 15% fino al 21% nei prossimi 5 anni. “Investiremo – ha detto l'a.d. Pietro Scott Jovane - circa 40 milioni di euro nei prossimi 5 anni in tecnologia per accelerare lo sviluppo di ePrice. Amplieremo ulteriormente il marketplace, sino ad arrivare a oltre il 30% del GMV (Gross Merchandise Volume) nel 2021 e più che raddoppieremo la nostra rete di 400 installatori. Questo ci consentirà di raggiungere i circa 19 milioni di italiani che già comprano online, ma anche i circa 7 milioni che compreranno per la prima volta online nei prossimi anni”.
Gli investimenti in comunicazione saranno di 10 milioni. Il piano punta a far accelerare la crescita di GMV e ricavi per raggiungere un Ebidta tra il 4% e il 6%, con generazione di cassa a partire dal 2019. In opzione anche l'accelerazione della crescita attraverso acquisizioni mirate.
Nei primi nove mesi del 2016 il gruppo ha registrato un utile netto di 2,9 milioni e ricavi a 127 milioni, in crescita del 19% sul 2015. Prevede di chiudere il 2016 a 188 milioni di euro, che, secondo il piano industriale presentato, dovrebbero salire a 470 nel 2021.
HiMedia diventa AdUx e riorganizza l'offerta in soluzioni pubblicitarie che rispettano l'utente
Di fronte all'ostilità degli utenti per i formati intrusivi e all'adozione crescente di sistemi di Adblock, la società di digital advertising ha riorganizzato le attività sulle base delle tre piattaforme Quantum di native advertising, Admoove di geotargeting e AdPulse di user engagement. Il renaming in AdUX sintetizza i concetti Advertising e User Experience
10 novembre 2016 - La società internazionale dedicata al digital advertising HiMedia si è messa al lavoro dal 2014 per migliorare la user experience degli utenti di internet, sempre più ostili nei confronti di alcuni formati pubblicitari ritenuti intrusivi, con conseguente aumento dell'uso di sistemi di Adblock. E ha ideato e realizzato tecnologie e formati in grado di rispondere a queste problematiche
Il gruppo ha rinnovato l'offerta e riorganizzato le attività sulle base di tre piattaforme. Quantum propone soluzioni di native advertising non intrusive per desktop, mobile e video e sarà diretta in Italia da Alessandro Ceratti. Admoove eroga pubblicità geotargetizzata e sarà in Italia il prossimo anno. AdPulse aumenta l'engagement degli utenti con i brand utilizzando annunci in modalità opt-in full-screen, così come brand content e soluzioni opt-in nell'e-mail marketing. Sarà diretta in Italia da Valentina Vozza.
Sulla base di questa strategia, HiMedia ha cambiato il nome in AdUX ovvero Advertising + User Experience. AdUX continuerà a offrire le piattaforme in tutti i principali mercati europei e nelle aree americane di lingua spagnola.
Il fondatore e ceo Cyril Zimmermann ha dichiarato: "Stiamo tornando a crescere grazie alle nostre nuove piattaforme che rispondono alla sfida che sta affrontando il mercato della pubblicità digitale, che deve riconciliare l'efficacia pubblicitaria al rispetto per la user experience. Cambiando l'identità e il nome in AdUX, affermiamo la determinazione a fornire soluzioni pubblicitarie che rispettino l'esperienza dell'utente, iniziando allo stesso tempo un nuovo capitolo di sviluppo".
Amazon lancia anche in Italia il Dash Button, il pulsante per rifornirsi di prodotti di largo consumo
Il dispositivo con connettività Wi-Fi permette ai clienti Prime una veloce ordinazione di un prodotto di uso quotidiano tra decine di marchi, da Barilla a Gillette. da Pampers a Pellini Caffé. Amazon annuncia anche la disponibilità in Europa di Amazon Dash Replenishment per dispositivi smart connessi. La lavatrice ordinerà in automatico il detersivo e la stampante l'inchiostro
9 novembre 2016 - Dopo Usa, Austria, Germania e Uk, Amazon annuncia il lancio anche in Italia del Dash Button, il dispositivo con connettività Wi-Fi che permette di ordinare, schiacciando semplicemente il pulsante, prodotti di uso quotidiano di decine di marchi di largo consumo, tipo Barilla, Gillette, Mulino Bianco o Pellini Caffè. Disponibili per i clienti Prime, i pulsanti permettono una veloce ordinazione quando il prodotto si sta per esaurire. Li si preme per effettuare gli ordini che arrivano con le spedizioni Prime, illimitate e senza costi aggiuntivi.
Un Dash Button - ciascuno riguarda uno specifico marchio - è acquistabile su Amazon.it per 4,99 euro che vengono scontati sul primo ordine effettuato. I clienti Prime possono già ordinare i Dash Button su www.amazon.it/dashbutton mentre le spedizioni partiranno il 15 novembre. Dash Button si imposta collegando il tasto Dash al Wi-Fi e utilizzando l'applicazione Amazon sul proprio smartphone per selezionare il prodotto da ordinare nuovamente. Sullo smartphone arriva la notifica di conferma, con la data di consegna e il prezzo. C'è anche il tempo di rivedere, modificare o cancellare l'ordine in modo semplice. Dash Button è dotato di un adesivo riutilizzabile e un gancio estraibile per appenderlo, incollarlo o posizionarlo in qualunque luogo, tipo sull'anta della dispensa o del mobiletto del bagno.
Il servizio è disponibile per ora per Ace, Barilla, Biorepair, Brabantia, Caffè Vergnano 1882, Dash, Derwent, Durex, Fairy, Finish, GBC, Gillette, Huggies, Kleenex, L'Angelica, Lines, Lines Specialist, Mulino Bianco, Nerf, Nobo, Pampers, Pellini, Play-Doh, Rexel, Scholl, Scottex, Scottonelle, Tampax.
Amazon annuncia, inoltre, la disponibilità in Europa di Amazon Dash Replenishment, il servizio cloud che consente ai produttori di dispositivi dotati di connettività (elettrodomestici, stampanti, etc.) di abilitarli in modo che ordinino in automatico gli articoli da Amazon, utilizzando un semplice set di API. Ad esempio, la lavatrice può ordinare il detersivo o la stampante l'inchiostro quando la scorta sta per terminare. Stanno lavorando sull'integrazione con Dash Replenishment Grundig, Kyocera, Samsung, Whirlpool, Beko, Bosch e Siemens. Altri produttori stanno per unirsi. Altre info su www.developer.amazon.com/drs.
Su Repubblica.it le ‘non fiction’ verticali
Prodotte da 42° parallelo, le webseries partono da una notizia e descrivono una realtà, ma poi l'approfondiscono e la ripercorrono col linguaggio del racconto. Sono girate in formato smartphone o anche riprese da persone qualsiasi con lo smartphone. E' già online ‘L'ultimo stadio’, in cinque episodi
9 novembre 2016 - Repubblica.it lancia le webseries verticali, prodotte da 42° parallelo (H24), delle ‘non fiction’ in quanto diverse dalla fiction perché partono da una notizia e descrivono una realtà, ma poi l'approfondiscono e la ripercorrono col linguaggio del racconto. Dette ‘verticali’ perché sono girate in un formato adatto alla visione su smartphone e spesso si tratta di immagini riprese da persone qualsiasi presenti sul luogo del fatto.
La prima webserie, ‘L'ultimo stadio’, online fino a venerdì, racconta gli scontri del 3 maggio 2014 intorno allo stadio Olimpico di Roma, per la finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina. Ciro Esposito, ferito da un colpo di pistola, morì 53 giorni dopo. Si tratta di 5 puntate che affrontano i diversi aspetti della vicenda.
Fra due settimane sarà la volta della non fiction ‘Com'è profondo il mare’ sul naufragio del 18 aprile 2015 in cui morirono 970 migranti. Poi, ai primi di dicembre, toccherà a ‘Papa Francesco: come Dio comanda’, a base di sequenze girate dai fedeli.
Con ‘Misura Internet Mobile’ rinnovato si verifica la velocità di Tim, H3G, Vodafone e Wind in 40 città
L'AgCom ha rinnovato lo strumento che permette di verificare le prestazioni della linee mobile dei quattro operatori per un totale del 20% della popolazione italiana, inserendo un preciso indirizzo o indicando un punto sulla mappa della città. Con la prossima campagna di misurazione, che si concluderà a marzo, saranno disponibili anche i risultati sulla qualità del videostreaming
2 novembre 2016 - L'AgCom ha messo in rete rinnovato ‘Misura Internet Mobile’, lo strumento che permette di verificare le prestazioni della linee mobile di Tim, H3G, Vodafone e Wind. La nuova versione, che presenta una nuova veste grafica e nuove funzionalità, è l'evoluzione del progetto avviato nel 2012. Collegandosi al sito http://misurainternetmobile.it/risultaticomparativi/ è possibile, inserendo un preciso indirizzo o indicando un punto sulla mappa della città, visualizzare e confrontare le misurazioni effettuate sulle velocità delle reti mobili dei quattro operatori.
L'AgCom ha condotto diverse campagne di misurazione, eseguendo drive test sul territorio. L'ultima campagna si è svolta da dicembre 2015 a maggio 2016 in 40 città (tra cui i 20 capoluoghi di regione), per un totale complessivo del 20% della popolazione italiana, utilizzando smartphone con capacità di rete Lte e il sistema operativo Android. Nelle 10 principali città italiane è stata misurata la rete 4G, nelle altre città le verifiche hanno riguardato la rete mobile di terza generazione.
Una seconda campagna di misurazione, partita in ottobre e che si concluderà il prossimo marzo, renderà disponibili anche i risultati sulla qualità del servizio di videostreaming. Entro il 2018 altre due campagne di rilevazione permetteranno l'estensione a tutte le città coinvolte delle misurazioni sulla rete di quarta generazione.
‘Misura Internet Mobile’ si inserisce nel quadro delle attività dell'AgCom per fornire ai consumatori strumenti di controllo delle connessioni broadband, implementate di recente anche sulla telefonia fissa attraverso il progetto ‘Misura Internet Fisso’ (https://www.misurainternet.it/). L'utente può misurare la qualità della connessione a internet e la certificazione permette di presentare un eventuale reclamo al proprio operatore.
Il cybercrime è in aumento, il 45% dei consumatori nel mondo ne è vittima
Una ricerca promossa da MarkMonitor e condotta da Opinium in Uk, Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Danimarca, Spagna, Svezia e Paesi Bassi ha rilevato che un consumatore su 6 ha perso denaro a causa delle frodi online e, tra questi, il 20% oltre 1.100 euro. Tra le frodi più comuni, le false richieste di reimpostare le password sui social e le false e-mail di aziende note. Emerge l'impatto negativo sulla reputazione dei brand coinvolti
28 ottobre 2016 - Nel mondo il 45% dei consumatori è stato vittima di qualche forma di cybercrime, ma due su tre non hanno denunciato l'incidente alle autorità. Lo rivela la nuova ricerca promossa da MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand online, che indica anche che un consumatore su 6 ha perso denaro a causa delle frodi online e, tra questi, il 20% ha perso oltre 1.100 euro. La ricerca è stata condotta tra agosto e settembre 2016 dall'istituto Opinium, attraverso interviste a 3.457 consumatori in Uk, Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Danimarca, Spagna, Svezia e Paesi Bassi, per misurare percezioni, comportamenti ed esperienze riguardo alle frodi online, la sicurezza e il cybercrime.
Tra i crimini informatici portati a termine, le false richieste di reimpostare la password degli account sui social media si sono rivelate le frodi più comuni, sperimentate dal 20% delle vittime. Seguono a ruota le e-mail che impersonificano aziende note, con la richiesta di informazioni personali (17%).
Le vittime di crimini informatici dichiarano di aver timore di usare in futuro servizi online. In più, il 21% rivela sentimenti di insoddisfazione nei confronti del marchio coinvolto nella frode. È un impatto negativo sulla reputazione del brand: davanti a cyber attacchi importanti, il 71% dei consumatori si è detto convinto che questo evento danneggi la reputazione dell'organizzazione, il 65% pensa che riduca la fiducia nel marchio, il 53% non vorrà averci a che fare in futuro.
La fiducia dei consumatori nelle transazioni online è maggiore quando si tratta di canali consolidati, come le app di mobile banking e i siti di shopping online, che sono stati valutati rispettivamente affidabili dal 52% e dal 50%. All'opposto si collocano i social media col 16% e la pubblicità sui canali social col 14%, mettendo in evidenza l'alto livello di scetticismo generato dall'incapacità di questi siti di mantenere al sicuro le informazioni personali dei consumatori.
È emerso, inoltre, l'alto livello di consapevolezza tra i consumatori (per l'87%) dei pericoli derivati dalle transazioni online e delle tattiche utilizzate dai cybercriminali, il che li spinge a usare una serie di precauzioni. Limitare l'ingresso di dati personali su siti web di brand conosciuti è stata la risposta più comune (54%), seguita dal controllo dell'https e del simbolo del lucchetto sulla barra degli indirizzi (50%). Nonostante questa consapevolezza, la ricerca ha rivelato che esistono aree, come il Dark Web, che i consumatori non comprendono appieno, con un 37% che afferma di non sapere per cosa esattamente il Dark Web venga utilizzato.
“Il crimine informatico colpisce sia i brand che i consumatori, ed è destinato ad aumentare allo stesso ritmo dell'aumento dell'uso di internet. È necessario un approccio multi livello alla protezione del brand, per salvaguardare la fiducia dei consumatori, la reputazione e i risultati finanziari – ha affermato Mark Frost, ceo di MarkMonitor –. Dal momento che gli attacchi informatici si fanno sempre più sofisticati, e i criminali utilizzano sempre più frequentemente siti sommersi, è fondamentale per i brand cercare ogni metodo che tenga in considerazione tutti i vettori di minacce, al fine di garantire la protezione per ogni aspetto del business e tenendo i consumatori al sicuro”.
Zooppa lancia Z.Production, piattaforma di produzione di soli video, e apre sede a New York
La nuova piattaforma nata per creare unicamente video storytelling mette in collegamento brand e agenzie con una comunità di registi professionisti e promette agli utenti costi contenuti e tempi di consegna rapidi. Zooppa presenta anche il nuovo ceo Alessandro Biggi
25 ottobre 2016 - Zooppa, piattaforma creativa per la produzione di video e grafiche pubblicitarie user-generated con una community di oltre 380mila utenti, annuncia il lancio di Z.Productions, nuova piattaforma nata per creare unicamente video storytelling, che mette in collegamento brand e agenzie con una comunità selezionata di registi professionisti. Punti di forza sono i costi contenuti e i tempi di consegna rapidi: si parte da 3.000 dollari a video (per un 60” di animazione o dal vivo con musica, voci fuori campo, due attori, postproduzione inclusa) che viene realizzato entro due settimane. “Abbiamo sviluppato un modo semplice e efficace per aiutare brand e agenzie nella produzione di moltissimi contenuti autentici, in modo rapido e senza dilapidare il loro Alessandro Biggibilancio” dichiarano da Zooppa.
Per favorire il lancio di Z.productions nel mercato statunitense, Zooppa ha inaugurato un nuovo ufficio a New York City, vicino alle principali agenzie creative. La società ha così due sedi negli States, a Seattle e New York, mentre in Italia è a Milano e Venezia, oltre che a Roncade (Treviso) presso H-Farm, l'acceleratore di imprese da cui è partecipata al 47,9%.
Zooppa presenta anche il nuovo ceo Alessandro Biggi, nominato lo scorso marzo. Biggi ha trascorso un anno in H-Farm nell'area dedicata al business development. Prima aveva lavorato per J.P. Morgan e in The Boston Consulting Group per poi fondare 20lines, piattaforma di storytelling acquisita da HarperCollins Publishers a febbraio 2015. Biggi è anche professore aggiunto di ‘Entrepreneurship and Strategies’ all'Università Ca' Foscari di Venezia.
LinkedIn vara la Week of learning, oltre 5.000 corsi online gratuiti sulle competenze più richieste dal mercato
Il social network per professionisti li mette a disposizione degli utenti da oggi al 30 ottobre, tenendo conto delle competenze più richieste nel mondo secondo i risultati dello studio annuale Top skill 2016. In Italia guida il classifica l'Analisi statistica e dei data mining seguita da Analisi Seo/Sem e dalle competenze nelle attività di Controllo qualità e testing del software. New entry, le competenze nel Recruiting al 5° posto e quelle nello User Interface Design al 7°
24 ottobre 2016 - Il social network professionale LinkedIn vara la Week of learning, dal 24 al 30 ottobre, in cui mette a disposizione gratuitamente dei suoi utenti oltre 5.000 corsi di formazione online, anche per le competenze più richieste del 2016. L'iniziativa si lega ai risultati di Top skill 2016, lo studio annuale relativo alle competenze più ricercate dalle aziende in Italia e nel resto del mondo.
Analizzando le attività di recruiting sviluppate sulla propria piattaforma da gennaio, LinkedIn ha evidenziato le diverse tendenze del mercato del lavoro in Italia, offrendo agli utenti l’opportunità di capire su cosa focalizzare l'attenzione a livello professionale nel 2017. A livello globale le competenze più richieste continuano a riguardare Cloud, Statistica e Data Mining, Architettura web e Development framework. Per quanto riguarda l’Italia, invece, si conferma al primo posto I’Analisi statistica e dei data mining seguita, però, dall’Analisi Seo/Sem e dalle competenze nelle attività di Controllo qualità e testing del software. Ma le vere new entry sono le competenze nel Recruiting (al 5° posto dopo Architettura web e development framework) e nella User Interface Design (al 7° dopo Sviluppo per dispositivi mobile).
Le aziende italiane stanno attuando sempre di più una strategia di assunzione, alla ricerca di veri talenti che vogliano fare effettivamente il lavoro per cui si candidano. Un processo per cui lo sviluppo di team di recruiter competenti è essenziale. Si vede inoltre come il design, anche se digitale, rimanga un elemento distintivo in Italia e per il made in Italy.
“Benché ogni due anni alcune competenze perdano di validità - ha dichiarato Marcello Albergoni, head of Italy di LinkedIn - i dati della ricerca suggeriscono che le competenze tecniche saranno ancora molto richieste nei prossimi anni, in tutti i settori. Questo per i professionisti è un momento ideale per acquisire le competenze di cui hanno bisogno per emergere sul mercato”. Da qui l'idea della Week of Learning ovvero di offrire formazione online agli utenti.
Online in agosto ogni giorno 21,3 milioni di italiani
Secondo Audiweb, nel giorno medio ad agosto hanno navigato da mobile 18,5 milioni di italiani e 8,9 milioni da pc. Si sono collegati almeno una volta il 37,5% degli uomini e il 39,6% delle donne e, per fasce di età, il 53,8% dei 18-24enni, il 57,7% dei 25-34enni e il 56,1% dei 35-54enni. Quasi tutti hanno consultati i siti search
20 ottobre 2016 - Sono stati 28,8 milioni gli utenti unici di internet in agosto (total digital audience) che si sono collegati da tutti i device rilevati da Audiweb (pc, smartphone e tablet ) mentre sono 21,3 milioni quelli collegati nel giorno medio. In particolare, nel giorno medio ad agosto hanno navigato da mobile 18,5 milioni di italiani (18-74 anni) e 8,9 milioni da pc (italiani dai 2 anni in su).
Hanno navigato almeno una volta nel giorno medio il 37,5% degli uomini (10,2 milioni) e il 39,6% delle donne (11,1 milioni), mentre, secondo fasce d'età, la fruizione di internet nel principale mese estivo ha coinvolto il 53,8% dei 18-24enni (2,3 milioni), il 57,7% dei 25-34enni (4 milioni) e il 56,1% dei 35-54enni (10,3 milioni). Sono stati online nel giorno medio il 42,2% degli abitanti dell'area Nord Ovest (5,6 milioni), il 39,5% del Nord Est (3,5 milioni), il 37,9% del Centro (3,5 milioni) e il 34,4% dell'area Sud e Isole (7,3 milioni).
Il 93,5% degli utenti ha consultato siti o applicazioni di ricerca (sotto-categoria ‘Search’, con 26,9 milioni di utenti unici), l'89,6% almeno uno tra i portali generalisti (sotto-categoria ‘General Interest Portals & Communities’, con 25,8 milioni di utenti), l'86,4% i social network (‘Member Communities’, con 24,9 milioni), l'85,8% i siti che offrono servizi e tool online (sotto-categoria ‘Internet tools / web services’ con 24,7 milioni), l'81,9% ha consultato siti o applicazioni di software (‘Software Manufacturers’ con 23,6 milioni) e l'81,3% siti dedicati alla distribuzione di contenuti video (‘Video / Movies’, con 23,4 milioni di utenti).
Un nuovo sito corporate per Gruppo Mondadori che evolve
Design rinnovato, funzionalità potenziate, navigazione più fruibile per un sito responsive che racconta le attività nei libri e nei magazine, in Italia e all'estero, valorizzando la relazione con i pubblici di riferimento
18 ottobre 2016 - È online, con design rinnovato e funzionalità potenziate, il nuovo sito corporate del Gruppo Mondadori (www.mondadori.it), uno strumento di comunicazione e dialogo al passo con le nuove abitudini di interazione del pubblico: «Una presenza digitale, forte e multicanale - ha dichiarato l'a.d. Ernesto Mauri - ci permette di raccontare chi siamo e quali siano le nostre attività nei libri e nei magazine, valorizzando al massimo la relazione con i nostri stakeholder e il nostro universo di contatti».
Il sito responsive è stato progettato per migliorare l'esperienza degli utenti, rendendo più fruibile la navigazione, facilitando la condivisione sui social network e offrendo informaErnesto Mauri, a.d. del gruppo Mondadorizioni in modo chiaro e veloce. I contenuti sono organizzati nelle aree Chi siamo, I nostri brand, Governance, Investors, Sostenibilità, Media, Lavora con noi, e sono arricchiti di immagini, dati e infografiche Gli aggiornamenti sul gruppo, sulle attività dei brand e dei prodotti sono presentati sin dalla home page, fornendo al visitatore una visione delle diverse realtà di Mondadori, in Italia, in Francia e nel mondo. Grande attenzione è stata data al racconto del percorso verso la sostenibilità.
L'aggiornamento sarà continuo. Il Gruppo Mondadori è presente con account istituzionali sui principali social: LinkedIn, Twitter (hashtag #MNMI), Facebook e Instagram, dove è partito il progetto #NoiDellaMondadori, dedicato ai volti delle persone che lavorano nel gruppo.
I video caricati su Facebook trasmessi sulla tv di casa
Approdano sullo schermo televisivo i video caricati su Facebook utilizzando per ora Apple tv o Google Chromecast. Durante la visione è possibile scorrere il News Feed sul dispositivo da cui si sta facendo streaming, modo da continuare a rimanere aggiornati
17 ottobre 2016 - I film caricati su Facebook approdano in tv. Il social network annuncia di aver reso possibile la trasmissione in streaming sul televisore di casa. Al momento è possibile lo streaming di video da Facebook ad Apple Tv (e altri dispositivi abilitati per AirPlay) o Chromecast (e altri dispositivi abilitati Google Cast) da un dispositivo iOS o dal browser web, e presto sarà possibile farlo anche con dispositivi Android a Chromecast.
Per trasmettere un video da Facebook al televisore bisogna trovare un video che si desidera guardare sul telefono o desktop, premere il simbolo tv in alto a destra e selezionare il dispositivo su cui si desidera trasmettere il video per lo streaming. Mentre si sta guardando il video di Facebook sul televisore, è possibile scorrere il News Feed sul dispositivo da cui si sta facendo streaming, in modo da rimanere aggiornati anche durante la riproduzione del video. Quando si effettua lo streaming di un Facebook Live sulla Tv, è possibile vedere in tempo reale i commenti e le reactions degli altri utenti, e ci si può unire a loro commentando o aggiungendo a propria volta una reazione.
Da Audiweb i primi dati della survey sui contenuti editoriali fruiti su Facebook tramite app mobile e Instant Articles
Riguardano agosto i primi dati relativi ai siti di una decina di editori che hanno aderito al nuovo servizio. Rileva, in collaborazione con Nielsen, i contenuti editoriali fruiti all’interno dell’applicazione mobile di Facebook mediante browsing e/o Instant Articles. Intanto procede il lavoro di selezione del progetto Audiweb 2.0
6 ottobre 2016 - Audiweb ha reso noti i primi dati, riferiti ad agosto, della nuova survey sull'audience dei contenuti editoriali fruiti all'interno dell'app mobile di Facebook mediante browsing e/o Instant Articles. Realizzata in collaborazione con Nielsen, la nuova survey permette di attribuire correttamente i dati di consumo dei contenuti editoriali visti in queste due modalità di fruizione. Già rilevati tramite la metodologia standard di Audiweb, finora non erano attribuiti all'editore titolare.
Per ciascuno dei brand/siti iscritti dai publisher (finora hanno aderito 21st Century Fox, Caltagirone Editore, Ciaopeople, Gruppo De Agostini, Gruppo Espresso, Libero Quotidiano, Mediaset, Mondadori e Società Editrice Multimediale) vengono forniti in dettaglio: - il numero di utenti unici (daiMarco Muraglia 13 anni in su) che, nel periodo di rilevazione, hanno consultato almeno una pagina oggetto della rilevazione; - il volume totale mensile di pagine viste fruite mediante in-app Facebook browsing & Instant Articles su dispositivi mobili; - le pagine viste per persona nel periodo di rilevazione; - la distribuzione per genere e fasce di età degli utenti e delle pagine rilevate dalla survey.
I dati della nuova survey saranno disponibili con frequenza mensile fino alla rilevazione di dicembre 2016, e pubblicati sul sito entro il mese successivo.“Abbiamo velocizzato il più possibile l'individuazione di una soluzione per la corretta attribuzione dei consumi dei contenuti editoriali fruiti tramite applicazione mobile di Facebook, in modalità in-app browsing e Instant Articles e ce l'abbiamo fatta, offrendo al mercato dati affidabili per stimare la portata del fenomeno – ha detto Marco Muraglia, presidente di Audiweb –. Il sistema di rilevazione di Audiweb è nato in un momento in cui i dispositivi mobili non raggiungevano ancor