I principi del programmatic buying guideranno media planning e buying nel futuro
Arun Kumar, global president di Cadreon, la piattaforma di audience management del gruppo Ipg Mediabrands, parla di programmatic e di come debba essere messo sempre più al centro di ogni campagna di marketing efficiente. L'articolo, tratto dall'intervento di Kumar al Festival dei Media in corso a Roma, fornisce un'interessante visione sul programmatic buying e sui cambiamenti che ha portato nel settore del media
11 maggio 2015 - Tre anni fa, il programmatic buying era una stella nascente con la promessa di scuotere il mercato pubblicitario dal suo compiacimento. Oggi ha senza dubbio varie sfaccettature ed è possibile affermare che, innegabilmente, sia stato messo in atto il cambiamento tanto promesso. Anche se la percentuale della spesa pubblicitaria relativa al programmatic rispetto alla spesa sul mezzo digitale totale varia dal 10% al 40% (aprendo così la prima vera sfida al modello d'acquisto basato sulla search di Google), il suo impatto si fa sentire su più canali e, più in generale, sull'ecosistema di negoziazione dei media.
L'industria pubblicitaria è storicamente sempre stata molto lenta nello stare al passo con le tecnologia. L'ascesa delle tecnologie programmatiche ha costretto le agenzie e le concessionarie ad apprezzare il suo ruolo e il contributo che essa può apportare al mercato. Al centro del cambiamento si trova il desiderio di qualsiasi marketer: “voglio pagare di più per parlare con le persone che possono materialmente comprare il mio prodotto, in un tempo e luogo che siano favorevoli sia per il mio consumatore sia per il mio brand”. Anche la tv, nonostante gli elevati investimenti pubblicitari che gravitano attorno, non ha mai pienamente soddisfatto tale desiderio. Il programmatic ha reso questo sogno sempre meno una fantasia, trasformandolo in una realtà potenziale nel prossimo futuro.
Troppo spesso, le obiezioni tendono a concentrarsi intorno alla possibilità o l'impossibilità di attuazione di questo cambiamento nella modalità di acquisto: secondo alcuni le emittenti televisive non accetterebbero mai di vendere spazi in modalità programmatic e gli editori non permetteranno che i loro prodotti vengano venduti a un prezzo eccessivamente basso. Insomma, chi più ne ha ne metta.
Parlando in gergo strettamente tecnico, collegato all'intento principale dell'advertiser, il programmatic ci permette semplicemente di contattare quelle persone che sono ritenute essere più facilmente propense alla conversione (usando il termine in un'accezione ampia), utilizzando i dati e le tecnologie, e di pagare in modo proporzionale ad ogni media.
Le due componenti in gioco sono la tecnologia e gli scambi commerciali. La tecnologia consente di raccogliere dati, di monitorare in tempo reale i comportamenti del target e di semplificare la consegna dei messaggi per migliorarne l'efficacia. Gli obiettivi commerciali sono stati progettati per migliorare il valore e ridurre i costi. Che questo avvenga attraverso uno scambio basato su un sistema ad asta o su un mercato privato, il suo valore per un inserzionista non viene meno.
Il reale impatto di questi ultimi tre anni si farà sentire attraverso l'automazione non programmatica, almeno non nel modo in cui noi la intendiamo oggi. A prescindere dal fatto che il programmatic buying raggiunga i livelli attesi o meno, i principi che ha messo in atto guideranno il media planning e il buying nel futuro.
Così come l'ecosistema si evolve e i consumatori diventano sempre più consapevoli del valore dei loro dati e cercano di evitare attivamente pubblicità per loro irrilevanti, allo stesso modo essi cercheranno di accrescere il valore di scambio delle loro informazioni personali. Ciò consentirebbe agli inserzionisti di migliorare l'efficacia in modo proficuo su scala oggi non ancora visibile. Questo renderebbe quasi irrilevanti concetti come ‘visibilità’ o ‘frode’. Quando si sa esattamente quello che ogni esposizione al messaggio pubblicitario apporta al proprio business, è altamente improbabile che si voglia spendere soldi su impression che non sono reali.
Questa è la promessa, almeno. Se guardiamo alla storia della tecnologia programmatica, è possibile affermare che essa si tramuterà in gran parte in realtà. Gli inserzionisti che non sono preparati ad affrontare questo nuovo approccio al marketing vacilleranno e perderanno il loro vantaggio competitivo. L'ipotesi che i grandi budget, e l'influenza che ne deriva, porteranno da soli il valore e il business che si desidera sarà consegnata alla storia. Più agili sarete, grazie all'abilità di combinare insieme i dati, la tecnologia e i media, più valore otterrete dall'ecosistema più ampiamente inteso. Si tratta davvero di una scelta semplice e c'è una ricompensa enorme per chi saprà prendere le decisioni giuste.
Arun Kumar Cadreon global president
Yamaha Motor Europe lancia la campagna per il 25° anniversario di TMAX con A. Testa
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Per il lancio del nuovo modello in edizione speciale TMAX 25th Anniversary, Yamaha presenta Obsessed to the MAX’, campagna ideata da Armando Testa, con un concept che rende omaggio a un'icona di stile e performance. Il rosso, ispirato agli inserti del modello Anniversary, domina la scena come simbolo di passione e tentazione, traducendo in immagine l'intensità emotiva che accompagna TMAX. Il risultato è un racconto evocativo in cui il prodotto viene trattato come un oggetto del desiderio assoluto. Girato in studio con LED walls e contenuti generati tramite AI, il film alterna close-up immersivi del TMAX a immagini evocative scandite da keywords potenti, costruendo un crescendo visivo e sonoro. La campagna è uscita su digital e social in occasione dell'Eicma. (7 novembre 2025)
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Camst group conferma le media relations a Homina. Camst group, realtà italiana attiva nella ristorazione, nei facility services e nel catering per grandi eventi, ha confermato le relazioni con i media a Homina Comunicazione e Relazioni Pubbliche
Domenico Di Gravina managing director di iziwork Group. Domenico Di Gravina è stato nominato managing director di iziwork Group, agenzia per il lavoro digitale parte del Gruppo Proman, attivo nel mercato francese del lavoro temporaneo e delle risorse umane
Chiara Mologni head of acquisition & channel strategy del Gruppo Rainbow. Il Gruppo Rainbow, player mondiale dell'intrattenimento, ha nominato Chiara Mologni a head of acquisition & channel strategy, con la responsabilità di guidare la strategia dei contenuti e lanciare nuovi canali tv su tutte le piattaforme, consolidando la presenza del gruppo nei mercati internazionali
AIR3 sostiene i registi emergenti col progetto AIR3 Next Gen. AIR3 – Associazione Italiana Registi lancia il progetto AIR3 Next Gen, pensato per supportare i giovani registi nel passaggio dalla formazione all'attività professionale
Fabrizio dell'Orefice direttore delle relazioni esterne di Open Fiber. Fabrizio dell'Orefice è entrato in Open Fiber, gruppo operante all'ingrosso nel mercato italiano di infrastrutture di rete in FTTH (Fiber to the Home), col ruolo di direttore delle relazioni esterne
Retelit racconta la sua trasformazione nella campagna di Spada Media Group. Retelit, terzo operatore B2B nel mercato delle telecomunicazioni, ha lanciato una campagna, on air fino a fine novembre su stampa, radio, podcast, social e OOH in stazioni ferroviarie e aeroporti
Continua il declino del fatturato pubblicitario della stampa, -6,6% nei primi nove mesi. Secondo i dati dell'Osservatorio Stampa FCP relativi a gennaio-settembre 2025, il fatturato pubblicitario del mezzo stampa ha registrato un decremento del 6,6% sul pari periodo 2024
In Kia Italia Chiara Pierfelici Pr assistant manager e Alice Teso brand content & digital marketing specialist. Kia Italia annuncia due cambiamenti organizzativi nella divisione CX & Brand Marketing Communication diretta da Giuseppe Mazzara
Dopo una gara, Banca Mediolanum conferma le media relations ad Axelcomm. Banca Mediolanum ha confermato ad Axelcomm la consulenza strategica e le media relations dopo una gara indetta per selezionare un'agenzia di comunicazione dedicata
Mediaworld pronta per il ‘black month ’ con la campagna di A.Testa con Jake La Furia. ‘Non esiste No, da MediaWorld si può’ è il titolo della campagna ideata e sviluppata da Armando Testa per la catena di elettronica di consumo e servizi in vista del Black Friday e del Cyber Monday
In mostra a Milano gli 80 anni di Candy. Rientra nelle celebrazioni per l'80° anniversario del brand la mostra ‘An Archive of Possible Machines – 80 anni di Candy: tecnologie visionarie dall'archivio’, promossa a Milano da Haier Group
I secchielli Kinder per Halloween on air con McCann. Per la notte più ‘mostruosa dell'anno, Kinder Ferrero ha rilanciato i secchielli a tema con all'interno una selezione di specialità per rendere l'evento dolce e divertente
Giulia Novi head of digital in Green Media Lab. Giulia Novi è entrata col ruolo di head of digital in Green Media Lab, società di consulenza strategica B-Corp, col compito di coordinare il lavoro dei team che si occupano di social media e creatività
Torna a Milano ‘Sguardi Altrove Women’s International Film Festival’. Sono aperte le iscrizioni a Sguardi Altrove Women's International Film Festival, in programma a Milano dall'11 al 22 marzo 2026, 33ᵃ edizione del festival dedicato al cinema e all'arte femminile
Passo avanti per l'avvio del sistema europeo di allerta pubblica AWARE, integrato negli impianti DOOH di JCDecaux
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Il progetto europeo AWARE, finanziato dall'UE e guidato da Telespazio France, ha organizzato presso la sede di JCDecaux a Plaisir (Francia) la seconda dimostrazione in condizioni reali del suo sistema di allerta pubblica. L'obiettivo è di rafforzare la sicurezza dei cittadini europei con la diffusione di allarmi in tempo reale direttamente negli spazi pubblici, grazie al servizio di navigazione satellitare Galileo (EWSS - Galileo Emergency Warning Satellite Service). Integrato nell'arredo urbano digitale di JCDecaux, il modulo AWARE è in grado di trasmettere istantaneamente messaggi di allerta nelle strade, nel momento e nel luogo preciso in cui si verifica il pericolo. È un un mezzo di comunicazione utile, dinamico e reattivo, progettato per diffondere informazioni locali ed essenziali in qualsiasi circostanza, attivabile in situazioni tipo incidenti industriali gravi, catastrofi naturali, emergenze urbane. (7 novembre 2025)
SULLO SCHERMO213
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DRACULA: L'AMORE PERDUTO / Fantasy
Presentato alla Festa del Cinema di Roma, è nelle sale italiane ‘Dracula - L'amore perduto’ (‘Dracula: A love tale’), film francese diretto da Luc Besson. Nel cast Caleb Landry Jones, Christoph Waltz, Matilda De Angelis, Zoë Bleu Sidel. Distribuisce Lucky Red. Dura 129 minuti
Il conte Vladimir Dracula (Caleb Landry Jones) rinnega Dio per la morte dell'amatissima moglie Elisabeta (Zoë Bleu Sidel) e si tira addosso la maledizione eterna di essere un vampiro, che vaga nei secoli e nei luoghi, animato da un solo desiderio: ritrovare l'amore perduto. Lo ritrova dopo 400 anni a Parigi, in piena Belle Epoque, dove si è introdotto nella buona società come artista e dove attrae, grazie a un profumo, donne belle ed eleganti, che finiscono per rimetterci la giugulare diventando vampiri esse stesse e di lui succubi. Tra queste c'è Maria (Matilda de Angelis), cruciale nell'individuare Elisabeta nella giovane Mina, che un po’ per volta, a colpi di déja vu, rivive il passato e si offre al morso del ritrovato amore. Non mancano il tetro castello in Transilvania con una masnada di gargoyle fatti con la CGI come servitori e il prete esorcista che va alla ricerca di Dracula con gli arnesi del caso. Ma non è la classica gotica tregenda kitsch, a base di denti, sangue, paletti e orrore. Qui l'orrore è ammorbidito, subordinato al racconto di un amore tanto forte e da una residua umanità da indurre Vladimir all'estremo sacrificio. Più fantasy che horror ma grande spettacolo.