Il 5° Rapporto Auditel-Censis fotografa un'Italia iperconnessa con la tv al centro
Emerge dallo studio la centralità della tv che fa da motore al processo di trasformazione del Paese in chiave digitale. I prossimi cinque anni saranno decisivi per promuovere l'inclusione di chi vi è rimasto fuori. La spinta decisiva avverrà dal PNRR. Intanto gli schermi connessi alla banda larga sono già arrivati a quasi cento milioni
(20 dicembre 2022) - Dallo studio al lavoro, dall'entertainment agli acquisti e ai rapporti con banche e PA non c'è settore della vita sociale che non sia entrato nel digitale, trasformando la vita degli italiani. Lo raccontano i numeri: 120 milioni di schermi (5 per famiglia), di cui 48 milioni di smartphone e 43 milioni di televisori; 93 milioni e 200.000 dispositivi connessi a internet nelle abitazioni con 16 milioni e 700.000 Connected tv. Ed è il televisore, spesso, la porta d'accesso al digitale.
Lo certifica il Quinto Rapporto Auditel-Censis, intitolato ‘La transizione digitale degli italiani’, fondato sulla ricerca di base Auditel (7 wave l'anno, 20mila abitazioni visitate, 41mila interviste face-to-face). Come ha spiegato il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, ne emergono “la centralità della tv che fa da motore al processo di trasformazione del Paese in chiave digitale; la crescente adesione alla banda larga come bene di prima necessità e non più accessorio e che sotto la spinta del PNRR avrà uno sviluppo decisivo; un ulteriore aumento delle dotazioni (in particolare degli smartphone e delle Smart tv) che innalza il numero degli schermi connessi al picco di circa 100 milioni”.
Smart Tv smartphone e PC trainano la spesa e sono le uniche voci di spesa che crescono dal 2008 ad oggi, anche durante e dopo la pandemia.
Aumentano gli schermi connessi e soprattutto le Connected Tv. La ricerca di base Auditel ne censisce 120 milioni, con una media di 5 schermi per famiglia. Se si considera che il numero medio di componenti di un nucleo familiare è di 2,5 persone, significa che oggi in molte case ci sono più schermi che individui. Non solo. La ricerca registra 93 milioni e 200.000 dispositivi connessi a internet all'interno delle abitazioni. Nel 2017 erano poco meno di 74 milioni.
Gli smartphone sono 48 milioni, i televisori 43 milioni. Gli smartphone sono aumentati di oltre 6 milioni dal 2017 a a 48 milioni oggi, mentre le televisioni sono circa 43 milioni, presenti nel 97,3% delle abitazioni. Sedici milioni e 700.000 apparecchi sono Connected Tv vale a dire Smart Tv o Tv con dispositivi esterni connessi, in crescita del 210,9% rispetto al 2017.
Quasi tutte le famiglie sono digitalizzate, ma c'è ancora molto da fare. L'87,2% delle famiglie italiane ha in casa almeno un device connesso oltre alla tv, lineare o smart, con quasi 5 milioni di famiglie che dispongono di un kit completo che comprende almeno una Smart Tv, uno smartphone, un computer e un tablet. Restano 2 milioni e 300.000 nuclei familiari, dove vivono circa 3 milioni di individui, per la quasi totalità over 65enni, che non sono collegati. E restano esclusi dalla modernità 3.000 nuclei che non hanno nessun device. Quasi 2 milioni di famiglie possiedono solo la Tv lineare e non hanno neppure lo smartphone. Sono le stesse famiglie, composte per lo più da anziani soli, che non sono collegate al web.
Sarà decisivo il PNRR. Ci sono ancora 3 milioni e 500.000 televisori che risalgono a prima del 2011, non compatibili con il passaggio al digitale terrestre di seconda generazione. A questi vanno aggiunti oltre 11 milioni di televisori di cui non è possibile ricostruire la data dell'acquisto e che potrebbero non essere in grado di supportare la nuova tecnologia. I prossimi cinque anni si annunciano determinanti per recuperare le sacche di esclusione e di marginalità dalla vita digitale. La spinta determinante verrà dal PNRR, che ha destinato 6,7 miliardi di euro per connettere tutta l'Italia entro il 2026 con reti ad altissima velocità.
Realizzato dall'AI lo spot ‘Lascia il segno’ per il lancio della Hyundai Tuscon Dark Line
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Hyundai presenta la campagna dedicata alla Nuova Tucson Dark Line che prevede uno spot in tv, digital e social realizzato interamente con l'Intelligenza Artificiale, quale strumento creativo in sintonia con la filosofia ‘meaningful innovation’ del brand, secondo cui tecnologia e innovazione devono essere al servizio dell'esperienza reale delle persone. Cosa rende memorabile un dettaglio, un'immagine, un'auto? La capacità di distinguersi, di imprimersi nella memoria e farsi riconoscere al primo sguardo. È ciò che accade con Nuova Hyundai Tucson Dark Line. Claim: ‘Lascia il segno’. La tecnologia non ha sostituito la creatività umana, ma l'ha amplificata. L'auto e l'attore sono stati ripresi in un ambiente neutro attraverso 500 scatti fotografici e più di 30 minuti di video, così da riprodurre con assoluta precisione superfici, materiali, volumi e dettagli. A partire da questa base, l'AI è stata utilizzata per generare ambientazioni, scene dinamiche, giochi di luce e movimenti di camera con un risultato finale di grande qualità e impatto visivo. Una luce morbida, calda e uniforme accompagna l'intero racconto visivo. In una produzione tradizionale condizioni atmosferiche e necessità di riprese in più sessioni avrebbero comportato tempi più lunghi e un maggiore impiego di risorse economiche. Alla realizzazione della campagna hanno collaborato Hunday Italia, Innocean Italy, SBAM e The Big Mama con la casa di produzione BAI @The BigMama. (12 novembre 2025)
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Affidati a Caffeina i servizi digital media di POLI.design. La creative marketing consultancy Caffeina è stata incaricata della gestione dei servizi digital media per POLI.design, hub per la formazione post-laurea fondato dal Politecnico di Milano
Nasce AUSSI, l'associazione degli uffici stampa di cinema e spettacolo. È nata AUSSI- Associazione Uffici Stampa di Cinema e Spettacolo Italiani, con l'obiettivo di rappresentare e valorizzare il lavoro degli uffici stampa di settore
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Un francobollo per celebrare i 160 anni de Il Sole 24 Ore
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Oltre duemila le persone che hanno partecipato ai 18 incontri della giornata ‘160 anni insieme: informare, partecipare’ dedicata all'anniversario celebrato da Il Sole 24 Ore (vedi news del 17 ottobree del 4 luglio). I temi di attualità trattati ogni giorno dal quotidiano economico hanno preso ‘forma’ attraverso tavole rotonde, interviste e talk con personalità del mondo dell'impresa, della politica, dell'editoria e della cultura, moderati dalle firme del quotidiano. È stato presentato dal MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy il francobollo celebrativo dei 160 anni, appartenente alla serie tematica ‘Le eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy’, con l'annullo filatelico di Poste Italiane. Valido per la posta ordinaria spedita in Italia (valore 1,30 euro), riproduce la testata del quotidiano, in evidenza su un fondino che richiama il colore della carta del giornale e raffigura una filigrana neoclassica, ispirata a motivi ornamentali della seconda metà dell'Ottocento. La motivazione dell'emissione, come ha spiegato Flavia Scarpellini, consigliere d'amministrazione dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, "risiede nella capacità de Il Sole 24 Ore di raccontare le evoluzioni delle imprese e del mondo del lavoro non solo del nostro paese". (11 novembre 2025)
SULLO SCHERMO214
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I COLORI DEL TEMPO / Commedia
E’ in arrivo il 13 novembre nelle sale italiane ‘I colori del tempo’ (‘La Venue de l'avenir’), film diretto da Cédric Klapisch, prodotto da Bruno Lévy e scritto da Cédric Klapisch e Santiago Amigorena, omaggio alla Parigi di ieri e di oggi. Applaudito al Festival di Cannes, è stato campione d’incassi in Francia. Protagonista rivelazione è Suzanne Lindon. Distribuisce in Italia Teodora Film. Dura 124’
In Francia una trentina di persone che non si conoscono sono convocate per un lascito ereditario e scoprono di essere parenti, tutti discendenti di Adèle Meunier che, ventenne, a fine Ottocento aveva lasciato la Normandia rurale per andare a cercare a Parigi la madre che l'aveva abbandonata. Quattro portavoce incaricati dal gruppo vanno nel casale fatiscente in Normandia oggetto dell'eredità e scoprono il passato avventuroso e romantico della loro antenata, attraverso foto, lettere e dipinti. La storia si dipana tra flash ben costruiti tra presente e Belle Epoque, ai tempi effervescenti dell'invenzione del treno e dell'elettricità, tra storie, amori ed emozioni, fino a portare i quattro a presenziare la prima mostra degli Impressionisti grazie all'ayahuasca. Film pop e intrigante, tra ricostruzione storica e fantasia.