Il nuovo report Advertising Expenditure Forecast di Zenith stima in lieve crescita l'Italia per un totale di 8.2 miliardi di euro, su livelli pre-pandemia. Buono l'andamento del digitale con la quota di mercato che sale al 47%, seguito dalla tv al 40.2%. Il mercato pubblicitario globale va verso una crescita dell'8%, con peak in Nord America, +12%.
(13 giugno 2022) - Lo scenario macroeconomico attuale indebolisce le previsioni di forte ripresa post pandemia, ma nel complesso il mercato pubblicitario italiano tiene e, per il 2022, Zenith stima una crescita intorno al +0.6%, per un totale di 8.2 miliardi di euro, su livelli pre-pandemia. Lo attesta la nuova edizione del report Advertising Expenditure Forecast rilasciato da Zenith, relativo al trend globale.
Nella parte relativa all'Italia, si evidenzia il buon andamento del digitale la cui quota di mercato sale al 47%, segue la tv col 40.2%. L'incremento negli investimenti digital è stimato, per quest’anno, del 3.7%, al traino soprattutto degli Ott. Emerge anche la performance dell'Ooh, con una crescita stimata del 5.8%, in particolare grazie all'introduzione di nuove soluzioni digitali innovative e al desiderio del pubblico di vivere esperienze outdoor, dopo le restrizioni della pandemia.
“Un contesto macroeconomico volatile come quello attuale – dichiara Andrea Di Fonzo, chief media officer Italia di Publicis Groupe e ceo di Zenith - richiede una lettura dinamica delle stime sull'andamento del mercato pubblicitario. Oggi confermiamo una crescita per il 2022 dello 0.6%, con una contrazione rispetto alle precedenti. Ma di contro vediamo segnali positivi che arrivano da alcuni settori, con un contributo interessante di nuovi player che entrano sul mercato in maniera significativa”.
Con +0.6% l'Italia tiene, ma il tasso di crescita è molto inferiore a quello stimato da Zenith per il mercato pubblicitario globale che va verso una crescita dell'8% nel 2022 (la precedente edizione dell'Advertising Expenditure Forecasts stimava +9.1%), col Nord America che viaggia a +12%. La crescita è sostenuta dai grandi eventi: le Olimpiadi invernali, le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti e il Campionato Mondiale di calcio che per la prima volta si svolgerà a ridosso del Natale, il clou dell'anno pubblicitario. Nel 2023 il mercato dell'advertising continuerà a espandersi sebbene con una velocità rallentata rispetto all'anno precedente, stimata a +5.4%, mentre per il 2024, grazie alle Olimpiadi estive e alle elezioni presidenziali americane si prevede un rialzo del 7.6%.
Le previsioni di Zenith per Nord America, MENA ed Europa occidentale rimangono invariate: rispettivamente +12%, +7% e +6%. Rivista in ribasso la stima per il mercato dell'America Latina (dal +9% al +8%), ma in rialzo per Asia-Pacifico che, grazie alla performance dell'India, passa da +6% al +7%. Per quanto riguarda l'Europa Centrale e Orientale, si prevede un calo della spesa pubblicitaria (-26%) che coinvolge in particolare la Russia e i suoi più stretti partner commerciali in seguito alla guerra in Ucraina, mentre la maggior parte dei mercati della regione continuerà a crescere.
L'inflazione elevata, concentrata sui beni di prima necessità come riscaldamento, benzina e alimenti, porta le persone - in particolare nelle fasce meno abbienti - a ridefinire le priorità di spesa. In generale, si assiste a un calo della fiducia da parte dei consumatori per il momento senza conseguenze effettive sui loro acquisti: dai viaggi all'intrattenimento c'è soprattutto il desiderio di vivere esperienze negate durante la pandemia. Complessivamente, il livello di fiducia delle imprese è alto e gli investimenti aziendali sono in aumento.
Nel 2022 gli investimenti pubblicitari nel mondo passeranno dai 723 miliardi di dollari del 2021 a 781 miliardi dollari. US è il Paese da cui deriva la maggioranza degli introiti, seguono Cina, Giappone e Regno Unito. L'India, dodicesimo mercato pubblicitario, avrà la crescita più rapida: +20,8%.
La media inflation coinvolge in particolare la Tv. Si stima che il costo della pubblicità televisiva crescerà quest’anno in media tra l'11% e il 13%, mentre i costi del video online aumenteranno di circa il 7%. Gli altri canali digital registreranno un'inflazione più contenuta, con un aumento medio dei prezzi del 3% previsto per social media e digital display. I costi di OOH e radio aumenteranno di circa il 4%, mentre rimarranno stabili per la stampa, dove calano le readership e anche gli investimenti sul mezzo. Zenith prevede che il 62% dei budget pubblicitari sarà speso sui media digitali nel 2022 (contro il 59% del 2021), percentuale che raggiungerà il 65% nel 2024.