Back to life. Desideri, emozioni e attese per il futuro delle diverse generazioni
Il 7° Report di ‘Stand Out of Culture’ di Initiative indaga sulle nuove abitudini degli italiani ora che, tra nuove misure e compromessi, ci si sta faticosamente riavvicinando alla quotidianità pre-pandemia. La Gen Z è insicura ma vuole riappropriarsi del futuro. I Millennials temono di non avere più il controllo sulla loro vita. La Gen X sembra aver trovato un equilibrio nella nuova realtà. Alle marche il consiglio di adottare una comunicazione ottimista, orientata al futuro, che tenga però conto del bisogno di rassicurazione
(12 ottobre 2021) - È dedicato al ‘back to life’ il settimo Report di ‘Stand Out of Culture’, l'analisi di Initiative (agenzia media globale del gruppo Mediabrands) che, attraverso survey quantitative su un ampio campione della popolazione italiana, indaga il punto di vista delle generazioni sui grandi temi del nostro tempo. Dopo periodi di più strette limitazioni per contrastare l'emergenza sanitaria, ci si sta riavvicinando alla quotidianità e al mondo pre-pandemia, ma incontrando nuove misure e compromessi, come l'obbligo della certificazione verde sul posto di lavoro, misura motivo di grandi discussioni. Il Report vuole indagare la complessa ed eterogenea gamma di emozioni e opinioni degli italiani e di come siano mutate dopo la pesante parentesi del lockdown.
La cosiddetta ‘sindemia’ (pandemia con effetti e conseguenze non solo sulla sfera della salute fisica, ma anche su quella mentale) mostra qualche contenimento a livello sanitario ma rimane, quasi senza variazioni, acuta sul piano psicologico: un terzo del campione si dichiara più stressato e più emotivo rispetto al passato. Tuttavia, parallelamente alla preoccupazione per il momento presente e quello futuro, la voglia di fare esperienze fuori casa è forte, sullo sfondo delle riaperture e del decreto in vigore da lunedì 11 ottobre sulle nuove capienze per attività culturali, sportive e ricreative. Il provvedimento si inserisce in un quadro dove si incontrano, da una parte, il desiderio di tornare a frequentare eventi culturali e fare shopping in retail fisici, dall'altro più disagio rispetto al passato nel frequentare luoghi affollati (40%).
Che cosa lascia a ogni generazione, il periodo vissuto? Desideri, emozioni e prospettive per il futuro raccontano per ogni generazione un mosaico particolareggiato.
La Gen Z (16-24) vive questo periodo con sentimenti amplificati. I giovani si sentono più insicuri, più emotivi, ma insieme sentono più voglia rispetto al passato di affrontare sfide e approcciare il futuro in maniera ottimistica, riprendendoselo di diritto anche quando è oscuro e confuso. Confermandosi nativa digitale, questa generazione non rinuncia a shopping e intrattenimento online.
La generazione dei Millennials (25-39), in una fase della vita caratterizzata da esperienze lavorative e creazione di nuove famiglie, mostra tratti meno intensi ma prevalentemente negativi, centrati sulla preoccupazione rispetto alle loro priorità e allo stress che causa loro la sensazione di non avere il controllo sulla propria vita. Tra le abitudini a cui viene data più importanza a livello generale, la socialità (amici, famiglia), da coltivare sia dal vivo che tramite gli strumenti digitali.
La Gen X (40-54) sembra aver trovato il suo equilibrio in questa nuova realtà: rispetto alle altre generazioni è quella dove i tratti di stress, insicurezza e preoccupazione sono meno evidenti e, insieme, quella più propensa a esperienze fuori casa. Parallelamente, delle nuove abitudini post-lockdown, mantiene la presenza sui social network.
Normalità e futuro
Il 78,3% degli italiani crede nella necessità di distanziamento nei luoghi pubblici e nell'uso delle mascherine. E, al fine di limitare il caos della situazione già instabile, ritiene rilevante combattere la disinformazione e le azioni intimidatorie.
Il green pass, al centro di un dibattito acceso, è ritenuto uno strumento necessario per svolgere attività ‘normali’, come l'accesso a ristoranti ed eventi o sui mezzi pubblici dal 63% del campione e percepito come non invasivo dal 60%. Rimane però un elemento controverso: il 40% dei rispondenti non vede positivamente l'obbligo del green pass sul posto di lavoro.
E, parentesi imprescindibile parlando di recupero di una normalità, il tema della scuola: il ritorno sui banchi è caldeggiato dal 76% del campione, tenendo presente che per il 73% dei rispondenti è rilevante prestare attenzione alla salute mentale dei ragazzi
Opportunità per le marche
Le aziende hanno l'opportunità di agevolare e sostenere i cambiamenti nella società, ponendosi come sostegno per affrontare le problematiche emerse durante la pandemia, attraverso tutele, aiuti economici, supporto psicologico e altre azioni concrete.
L'impegno principale richiesto alle aziende è quello di tutelare i genitori di figli in caso di ritorno alla DAD, viste le difficoltà incontrate durante il lockdown per dividersi tra bambini e lavoro, una richiesta sostenuta soprattutto dalla componente femminile del campione. Secondo Save The Children, nel 2020, 96mila mamme hanno perso il lavoro, messe in difficoltà anche dalla gestione familiare.
Il 76,3% si aspetta dalle aziende maggiore attenzione all'importanza della salute mentale e fisica e che siano attivamente coinvolte nel supporto alle persone colpite dalla pandemia. Il ritorno alla ‘normalità’ è voluto e il tema è sentito. Il desiderio di un mondo come lo conoscevamo è forte, ma il timore e lo stress rimangono alti. Per accostarsi alla propria audience in modo rilevante, i brand devono tenere conto di questa complessità, con una comunicazione ottimista, orientata al futuro, ma senza dimenticare un bisogno di rassicurazione.
Terre des Hommes e ACNE creano una finta agenzia di viaggi che simulano quelli dei minori migranti
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Per la Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno, Terre des Hommes lancia una campagna di sensibilizzazione per riportare l'attenzione sui bambini e ragazzi migranti che arrivano da soli nel nostro paese, affrontando un viaggio traumatico e rischiando la vita. Nel video-esperimento, una finta agenzia di viaggi di Milano, la Brave Paths, propone con disinvoltura, come fosse un'utile esperienza formativa, un viaggio simile a genitori e nonni italiani, ottenendo reazioni sconcertate e incredule. Il messaggio della provocazione è molto chiaro: nessuno sceglierebbe un destino simile, se solo avesse alternative. La campagna si deve a un'idea dell'agenzia creativa ACNE – A Deloitte Business e alla casa di produzione Blackball, che ne ha permesso la realizzazione insieme al regista Claudio Gallinella. L'impegno di Terre des Hommes per garantire diritti e protezione a ragazzi e ragazze migranti continua da oltre 11 anni e ha permesso di supportare oltre 46.000 persone (al linkinfo sul progetto FARO).(20 giugno 2025)
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In Rigoni di Asiago Cristina Cossa corporate communication director e Gianluca Fausti chief marketing officer. Rigoni di Asiago ha rafforzato la struttura manageriale dopo l'ingresso, nelle scorse settimane, di Nicola Bonfatti col ruolo di direttore commerciale mercati internazionali
Il Libro Quattro dei Best Brands in DOOH per il download gratuito per il grande pubblico. Serviceplan Italia ha ideato la campagna DOOH su impianti IgpDecaux che ha promosso presso il pubblico il Libro Quattro di Best Brands, volume curato da Giampaolo Colletti
Rebranding per Kirey con FutureBrand. ‘Data made Human’ il nuovo pay-off. FutureBrand ha realizzato il rebranding del system integrator Kirey, che guida la trasformazione digitale delle aziende con approccio data-driven e un'offerta integrata basata su data & AI
La mascolinità nell'era dell'inclusione al centro del nuovo incontro di I MILLE Welcomes. La serie di eventi live I MILLE Welcomes prosegue con l'incontro di mercoledì 25 giugno in cui Diego Passoni, voce di Radio Deejay e co-conduttore insieme a Nicola Macchione del podcast ‘I Caxxi Nostri: Cose da maschi’, dialogherà con Matteo B
Disponibili online i primi sei episodi di Traiettorie, il podcast di Sorgenia che immagina il futuro. Sono online le prime puntate del podcast ‘Traiettorie’, realizzato e prodotto da Sorgenia per raccontare i cambiamenti che riguardano l'energia, la tecnologia, l'ambiente e il modo di vivere e stare con gli altri
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La comunicazione di Rilastil evolve con Connexia. On air lo spot sui solari. Il brand dermocosmetico Rilastil (Istituto Ganassini) ha affidato, a seguito di una gara, a Connexia (gruppo Retex) la consulenza strategica e creativa, la gestione delle property social e l'adv management dei canali
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Youtomb, Instantcrash, Facebroken e Spotyblod nella campagna di Mynd per AFVS contro l'uso dello smartphone alla guida.
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L'uso dello smartphone alla guida è responsabile di oltre 37.000 incidenti stradali ogni anno in Italia. Da questo dato allarmante nasce ‘The Social Crash’, campagna firmata dall'agenzia Mynd per AFVS – Associazione Familiari e Vittime della Strada, con l'obiettivo di sensibilizzare sulla sicurezza stradale. ‘The Social Crash” (https://thesocialcrash.it/) utilizza gli stilemi e il linguaggio dei social più utilizzati per creare un cortocircuito comunicativo: TikTok si trasforma in TikCrok, Instagram in Instantcrash, Facebook sin Facebroken, WhatsApp in WhatsAhh!, Spotify in Spotyblood e YouTube in YouTomb. Ogni logo rielaborato racconta il pericolo reale dell'uso dello smartphone durante la guida, trasformando il tono familiare dei social in un grido d'allarme. La campagna è partita il 21 giugno in occasione della Giornata Mondiale del Selfie, diffusa su social e stampa. Ogni soggetto conduce a una landing page dedicata (tipo https://instantcrash.thesocialcrash.it/) con una schermata fake di accesso al social per poi scoprire, al clic, il messaggio reale: ‘Un like alla guida non vale la tua vita’. (23 giugno 2025)
SULLO SCHERMO211
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HAPPY HOLIDAYS / Drammatico
Arriverà il 3 luglio nelle sale italiane ‘Happy Holidays' (titolo originale 'Yinʿād ʿAlēkom'), secondo lungometraggio del regista palestinese Scandar Copti, che ha impiegato cinque anni per completarlo e ha voluto un cast composto da non professionisti, scelti in base alle professioni nella vita reale. Prodotto da Palestina, Germania, Francia e Italia, col sostegno del Doha Film Institute (Qatar) e dell'Arab Fund for Arts and Culture, è distribuito da Fandango. Ha vinto due premi alla Mostra del Cinema di Venezia del 2024 dove è stato presentato nella sezione Orizzonti. Dura 123’
Complicata la vita ad Haifa, Israele, per una famiglia palestinese finita in difficoltà economiche per i passi falsi del capofamiglia. Tutti hanno problemi. Hanan, la madre, non vuole vendere la casa e battaglia perché una delle figlie abbia comunque una grande festa di matrimonio. Spera nel rimborso dall'assicurazione per l'incidente che ha coinvolto l'altra figlia, Fifi, che studia all'università a Gerusalemme e fa una vita libera, ma deve assolutamente nasconderlo. E’ a rischio la reputazione della famiglia, così come la storia nascente col giovane medico Walid, amico del fratello Rami. Questi, a sua volta, è nei guai perché la fidanzata Shirley, un'hostess ebrea, non vuole più abortire. Non c'è futuro in Israele per un bambino metà ebreo e metà arabo. Ne è convinta anche la sorella di Shirley, Miri, che se la deve vedere anche con la figlia sedicenne che si gioca la carta delle depressione per non assolvere il servizio militare, obbligatorio nell'esercito israeliano. Ne esce un intreccio complesso, tra tensioni etniche e culturali, su una società divisa e rigidissima, con regole desuete, dove non c'è libertà individuale, dove ai bimbi ebrei già dall'asilo viene fatto il lavaggio del cervello col credo ‘Dio, esercito, Bibi’. La regia è a capitoli, con un gioco di ripresa di parti del racconto che evidenzia i diversi punti di vista. Film molto interessante e illuminante, in particolare in questo momento storico.