Il Chief marketing officer è morto, viva il Chief customer officer
I tempi sono cambiati e il ruolo di Cmo ha perso peso. La strategia complessiva la fissa il Chief executive officer, il prodotto è ideato dai responsabili ricerca e sviluppo, a determinare prezzo e budget è il Chief financial officer. E il Cmo si trova a riportare a un direttore generale che spesso ha una conoscenza solo parziale del consumatore. Dominique Turpin, presidente dell'International Institute for Management Development di Losanna, spiega come la funzione di Cmo si sia esaurita e debba far spazio a una nuova figura professionale, quella di Chief customer officer, colui che all'interno dell'impresa rappresenta la voce del consumatore
27 dicembre 2012 - Devo dare una cattiva notizia: il Chief marketing officer è morto. Per fortuna, sto parlando del ruolo di Cmo e non di una particolare persona. Ma il declino della sua influenza è una tendenza allarmante in aziende che pretendono di mettere al centro il cliente, mentre in realtà continuano a mettere al primo posto il prodotto.
I Chief marketing officer sono sempre più marginali. L'amministratore delegato definisce la strategia complessiva, il team responsabile di ricerca e sviluppo idea prodotto e design, a determinare il posizionamento di prezzo e il budget di marketing è il Chief financial officer. E intanto il Cmo si trova a riportare a un direttore generale che spesso ha una conoscenza solo parziale del consumatore. Non c'è da stupirsi che alcuni Cmo stiano prendendo in seria considerazione di cambiare carriera.
Il ruolo del Cmo è ‘morto’ per più motivi. La maggior parte dei Cmo non si occupa davvero di marketing, non si impegna a studiare e capire a fondo il consumatore per fornirgli un concreto valore aggiunto. I Cmo sono troppo frenati, si concentrano sulle relazioni pubbliche e sulla comunicazione, e non hanno voce in capitolo nella costruzione del prodotto e nella determinazione del prezzo, perché non possono invadere lo spazio del Chief innovation officer o del Chief financial officer. Quest’ultimo è diventato il più potente, anche per le condizioni difficili del mercato e per la pressione dei settori finanziari. Così il Cfo ha assunto il controllo decisionale sui prezzi e conta sempre di più. La prova è che oggi la maggior parte dei dirigenti di vertice ha un background finanziario o ingegneristico, e sono pochi quelli che arrivano dalle vendite o dal marketing.
Il ritorno delle attività di marketing è spesso difficile da misurare. Il marketing è più arte che scienza. È difficile quantificare i risultati di una campagna di marketing, e capire se tutti quei milioni di dollari spesi hanno portato a un reale aumento delle vendite. E quando arriva la recessione, il budget di marketing è il primo ad essere tagliato.
Nessuno ha un'idea chiara di cosa sia il marketing. Chiedi a 20 senior manager di una società cos’è il marketing e ti daranno 20 risposte diverse. Al contrario, la maggior parte sarebbe d'accordo sulla definizione di finanza o di produzione.
In alcuni casi, il marketing è ancora potente e centrale in azienda. Ci sono imprese con un fondatore visionario che ha intuito i bisogni del cliente, come Steve Jobs di Apple o Ingvar Kamprad di Ikea. E ci sono aziende familiari che sono più abili delle aziende pubbliche nell’avere una visione a lungo termine necessaria nei processi di marketing. Ma sono eccezioni. Nella maggior parte dei casi il potere del Cmo viene eroso giorno per giorno.
Invece di mettersi in lutto, il Cmo può trovare gli strumenti per riconquistare parte del potere perduto.
In primo luogo deve sbarazzarsi del titolo di Chief marketing officer e assumerne uno nuovo, quello di Cco ovvero di Chief customer officer. Questa figura deve rappresentare la voce del cliente all'interno dell'organizzazione, avere il polso dei messaggi che arrivano dal mercato e diffonderli internamente.
Chiaramente la modifica del titolo di un ruolo è insufficiente, ci sono altri passi concreti da fare.
Trasferire al Ceo le funzioni di Cmo. Meglio di chiunque altro il Ceo può mettere al centro dell’impegno aziendale il cliente, perché ha il potere di indirizzare la cultura d’impresa, aumentare l’attenzione al consumatore, scegliere addetti orientati al cliente. Un Ceo che ha anche compiti di Cmo manda in azienda il messaggio forte che il consumatore è al centro delle preoccupazioni e che il marketing è un compito a cui tutti devono dare un apporto.
Allearsi e lavorare a fianco del Cfo. Così si eliminano le confusioni riguardo il marketing. Il Cco dovrebbe cercare di produrre numeri che mostrino il ritorno sugli investimenti e l’impatto sulla gestione finanziaria della società. Potrebbe anche fare un corso di aggiornamento in materia di finanza per ottenere una migliore comprensione dell’attività di Cfo. Anche una cosa banale come andare a pranzo col Cfo potrebbe aiutare il Cco a capire di più di meccanismi finanziari.
Utilizzare la conoscenza del consumatore per ricostruirsi credibilità. Con il sostegno di Ceo e Cfo, il Cco potrà influenzare le discussioni sulla progettazione dei prodotti e sui prezzi relativi, e indurre l’offerta aziendale a diventare più sensibile verso le esigenze espresse dal mercato. Sono pochi gli imprenditori che si chiedono: “Quali sono i ‘mal di testa’ dei clienti?” Invece questa è una buona domanda. Le aziende in grado di fornire un prodotto o un servizio che renda la vita più veloce, più facile, migliore, meno costosa sono quelle sulla strada giusta.
Già nel 1950, il guru del management Peter Drucker scriveva che una società ha due e solo due funzioni fondamentali
Dominique V. Turpin
SiVola presenta il ‘colpaccio’ dell'anno su digital e Dooh con le offerte Black Friday
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SiVola, travel tech company specialista di viaggi di gruppo, lancia una campagna, on air fino al 2 dicembre, per annunciare gli sconti del Black Friday, attivi fino a quella data. Il concept vede i social di SiVola trasformarsi in una scena investigativa, in cui il comico Edoardo Ferrario, in veste di detective, fa luce sul ‘colpaccio dell'anno': prenotare un viaggio di gruppo approfittando degli sconti del Black Friday. Il concept creativo è ideato internamente dal team di SiVola, mentre lo script, il montaggio e la produzione del video sono a cura di Tamago insieme a Edoardo Ferrario. A supporto della campagna social, SiVola pianifica a Milano, Roma, Napoli e Bari una campagna Dooh con con visual evocativi dei viaggi di gruppo, su 400 impianti digitali di IgpDecaux. “Abbiamo deciso di utilizzare una strategia a doppio canale, da un lato la campagna social con Edoardo Ferrario, in perfetto stile SiVola, in grado di parlare alla nostra community con quel tono ironico, coinvolgente e autentico che da sempre ci contraddistingue – racconta Daniela Sparano, marketing manager di SiVola -. Dall'altro, abbiamo scelto di collaborare con IgpDecaux per uscire dalla dimensione digitale e incontrare un pubblico sempre più ampio”. (19 novembre 2025)
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Axicom presenta Axicom ARC divisione Emea perla consulemza su policy tecnologiche e temi istituzionali. L'agenzia di comunicazione globale Axicom presenta Axicom ARC (Advocacy, Regulation & Corporate Affairs), divisione per l'area Emea dedicata alle policy tecnologiche e ai temi istituzionali
BUD oficial beer partner e regional partner di AC Milan. Siglata tra AC Milan e il gruppo birrario globale AB InBev una nuova partnership che vedrà il brand BUD diventare official beer partner e regional partner del Club rossonero
Al via la campagna per Radiofreccia Rock Campus. Radiofreccia ha lanciato la campagna di comunicazione a sostegno del progetto ‘Radiofreccia Rock Campus’, iniziativa pensata per il nono anniversario dell'emittente, con l'obiettivo di connettere, ispirare e coinvolgere le nuove generazioni attraverso la musica rock, quale ponte tra passato e futuro
Mauro Napoli alla guida di AI Factory di PwC. Il network PwC ha nominato Mauro Napoli, partner di PwC Italia, leader del network AI Factory, il centro che coordina l'innovazione in ambito intelligenza artificiale a livello globale
Josep Maria Recasens chief strategy product & program management officer di Renault Group. Renault Group ha nominato Josep Maria Recasens chief strategy product & program management officer, a riporto diretto del ceo François Provost
Massimo Moriconi, a.d. di Omnicom PR Group Italia, nominato presidente di ICCO. ICCO - International Communications Consultancy Organisation ha nominato Massimo Moriconi come nuovo presidente per il biennio novembre 2025-2027, dopo Grzegorz Szczepanski
Roma Capitale mette in gara creatività e media per il nuovo City Branding turistico. Roma Capitale ha indetto una gara d'appalto in due lotti per affidare il servizio di strategia creativa e media planning per il nuovo City Branding turistico, nell'ambito dell'Azione 2 Brand Identity del progetto Roma Smart Tourism
Ambrogino d'Oro a Roberto Leonelli, ceo Italia di Publicis Groupe. Il Comune di Milano conferirà un Ambrogino d'Oro 2025 a Roberto Leonelli, ceo Italia di Publicis Groupe, nonché managing director di Publicis Sapient
Ligier Italia sensibilizza i giovani sulla sicurezza stradale con la rubrica social #LigierSafeDriver ideata da Simple. Simpol- the reactive agency ha ideato per Ligier Italia, brand della micromobilità per teen driver, la rubrica social #LigierSafeDriver, che sensibilizza i giovani sulla sicurezza stradale e trasforma i quiz per la patente in contenuti virali
Il ceo e founder Paolo D'Ammassa lascerà Connexia a fine anno. Paolo D'Ammassa, ceo di Connexia, annuncia in un post su Linkedin che si dimetterà entro fine anno dall'agenzia che ha fondato nel 1997
Francesca Papasergi social media manager di AIAV. Francesca Papasergi è entrata in AIAV, associazione di categoria del turismo (parte di CNA Turismo e Commercio), col ruolo di social media manager
‘Come Together’ tema di Vanity Fair Stories 2025. Torna sabato 22 e domenica 23 novembre ‘Vanity Fair Stories’, il grande evento di Condè Nast a ingresso gratuito (su prenotazione) al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano
Sara Braghiroli head of marketing e Luca Corti head of alliances & partnerships di myPOS Italy. Entrano nella branch italiana di myPOS, fintech di servizi di digital payment a supporto delle PMI in tutta Europa, Sara Braghiroli col ruolo di head of marketing Italy e Luca Corti come head of alliances & partnerships
Amaro Lucano rinnova l'immagine e sceglie l'arte urbana per rivolgersi al target giovane
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Amaro Lucano consolida la sua nuova immagine con un progetto di brand activation, firmato dalla unit Entertainment di WPP Media, che ricorre al linguaggio dell'arte urbana. Fino al 30 novembre, la Darsena di piazza XXIV Maggio a Milano ospita un murale realizzato in collaborazione con Outdoora, specialista di socialARTvertising, che unisce l'arte urbana con la comunicazione di brand per progetti sostenibili che valorizzano il contesto urbano. Con l'obiettivo di avvicinarsi a un target più giovane, senza dimenticare identità e tradizione, Amaro Lucano ha rivisitato recentemente l'identità grafica, dando veste più fresca e attuale alla storica immagine della ‘Pacchiana’, volto presente da sempre sull'etichetta. L'idea è ora di trasformare il rebranding in un'esperienza culturale, capace di parlare la lingua delle generazioni più giovani. Il murale, collocato in una zona a frequentazione giovane, è pensato per generare conversazioni e contenuti condivisi, in linea con logiche social engagement. (19 novembre 2025)
SULLO SCHERMO215
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LO SCHIAFFO / Drammatico
Già in concorso alla 75ª Berlinale, arriva nelle sale italiane il 27 novembre ‘Lo schiaffo’ (‘Was Marielle weiß’ ovvero ‘What Marielle knows'), film diretto da Frédéric Hambalek. Nel cast ci sono Julia Jentsch, Felix Kramer, Laeni Geiseler, Moritz von Treuenfels, Mehmet Atesci. Distribuisce in Italia Lucky Red. Dura 90’
Come vi comportereste se vostra figlia adolescente fosse in grado di vedere e giudicare tutto quanto dite e fate nel corso della giornata, grazie a misteriose doti telepatiche acquisite dopo uno schiaffo (appioppato da un'amica insultata)? Capita a Tobias e Julia, coppia tedesca benestante, all'apparenza appagata, un buon lavoro entrambi, un collega provocatore da tenere a bada lui, un collega con cui flirta sfacciatamente lei. La paradossale situazione fa da espediente narrativo per mostrare quali sentimenti controversi possano celarsi in un ménage tranquillo fino alla noia, tra tensioni e segreti, e qualche excursus nell'assurdo. Film che fa riflettere sulle ipocrisie del sopravvivere.