Prosciutto di Parma gioca in difesa della qualità della vita
Il Consorzio del Prosciutto di Parma si riaffida a Cayenne che ha ideatola nuova piatt aforma di comunicazione offline, online e sul territorio. Claim, “Prosciutto di Parma difende la qualità della vita. Almeno a tavola”. Budget 3 milioni. Altri 3 vengono investiti all'estero
20 maggio 2013 - C'è crisi economica, si va sempre di fretta, si parla meno col partner, anzi la famiglia si sfascia, si lavora troppo, il bel vivere del nostro Paese è messo a dura prova. Almeno preserviamo la qualità della vita a tavola: consumare prosciutto di Parma difende la qualità della vita. È il nuovo concept di comunicazione ideato da Cayenne per il Consorzio del Prosciutto di Parma che nel cinquantenario ritorna, dopo una gara, con l'agenzia di Peter Grosser e dà il via a un nuovo format per una campagna di comunicazione integrata.
La nuova piattaforma di comunicazione ‘Difendi la qualità’ offline, online e sul territorio si sviluppa in due ambiti, locale e nazionale, uniti dal minisito www.difendilaqualità.it. A livello locale sono previsti quattro grandi eventi, ideati da Cayenne e organizzati da Prodea, con degustazioni e animazione in luoghi centrali di 4 città, dove si è individuato un particolare ‘problema’. Ad esempio, il 1º giugno a Lucca - città ad alto tasso di divorzi – si è invitati a presentarsi in coppia nella piazza principale con tavoli elegantemente apparecchiati. Invece il 21 settembre a Roma – città dal traffico caotico - ci si dovrà presentare a Villa Borghese in bici o col biglietto di un mezzo pubblico. A Milano il 3 settembre si combatterà la fretta in stazione, a Bari – città poco incline all'attività fisica - il 6 luglio ci si dovrà presentare in tenuta sportiva. Il tutto all'insegna del claim “Prosciutto di Parma difende la qualità della vita. Almeno a tavola”. Una campagna locale su radio e quotidiani e web informerà la cittadinanza dell'evento.
Per le altre città l'engagement avviene sul sito, dove in tono scherzoso un concorso a base di domande curiose mette in palio un prosciutto a settimana, creando una classifica campanilistica. Sul web sono coinvolti anche i social dove si raccolgono opinioni degli utenti sulla difesa della qualità.
Sempre a livello nazionale sono partiti i tre spot, ciascuno in tagli da 20”, 15”, 10” e 7”, diretti da Paolo Genovese e prodotti da Brw Filmland, che mostrano tre situazioni tipo di stress - la fretta contemporanea, il parlarsi meno, gli orari di lavoro sempre più lunghi – risolversi con l’arrivo a sorpresa di chef/salumai a offrire il prodotto. Gli spot sono on air fino al 9 giugno contemporaneamente ad attività di sponsorizzazione e ad azioni di product placement in trasmissioni dedicate alla cucina su Gambero Rosso, Arturo e Alice. I soggetti avranno anche declinazione radio con produzione di Eccetera, on air dal 26 maggio all’8 giugno. In autunno ci sarà una ripresa della campagna. Il media è a cura di Cayenne Media.
Per la nuova attività di comunicazione il Consorzio conferma il budget annuale di 3 milioni. Altri 3 verranno investiti all'estero, con agenzie locali, a cui viene destinato il 28% della produzione dei 150 aderenti al Consorzio, che è nel complesso pari a 9.1 milioni di pezzi annuali per un valore alla produzione di 1.5 miliardi di euro. Il Prosciutto di Parma è il primo prodotto per volume di esportazione della salumeria italiana, più di cotto, mortadella e wurstel messi insieme,e le vendite crescono del 10% (contro una flessione del 3% nel mercato nazionale in linea con il calo dei consumi alimentari rilevato dall'Istat. I Paesi più ricettivi sono nell'ordine gli Usa, la Germania, la Francia e l'Olanda dove si apprezza soprattutto il prodotto in vaschetta. Il Consorzio arriva anche in Giappone e sta da 3 anni approcciando un mercato come l'Australia ostico ma che ha scavalcato Canada e Svizzera.
TIM con Havas lancia NEXT Evolution, offerta dedicata all'Iphone 17 Pro
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È partita la campagna di lancio di TIM Next Evolution, soluzione che permette di acquistare l'iPhone 17 Pro a partire da 23 euro al mese. Lo spot racconta la storia di tre ragazzi appassionati di musica che si mettono in viaggio per andare a un concerto, e della loro nonna che può vivere da casa l'esperienza grazie alle funzionalità avanzate dell'iPhone 17 Pro e alla rete TIM. Sulle note di ‘Chi fermerà la musica’, lo spot è on air in tv accompagnato da un piano media integrato che prevede video strategy digital, DOOH, social media, CTv targetizzata e materiali btl dedicati. La creatività si deve ad Havas Milano e la produzione ad Alkemy. (2 ottobre 2025)
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Gli investimenti pubblicitari sulla radio calano del 5,2% in agosto, ma sono in attivo nei primi otto mesi, +2,1%. Tra gennaio e agosto gli investimenti pubblicitari radiofonici, rilevati da Reply per l'Osservatorio Fcp-Assoradio, sono cresciuti del 2,1% rispetto ai primi 8 mesi del 2024, anche se in agosto hanno registrato una flessione: -5,2%
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Ceres dà nuova vita alle maglie ‘tradite’ dei tifosi di calcio con We Are Social
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Ogni anno si ripresenta per i tifosi di calcio un problema: la maglia acquistata col nome dell'idolo di turno diventa improvvisamente un ricordo amaro quando il giocatore cambia squadra. Ceres, la birra delle tifoserie italiane, ha ideato una soluzione semplice ma definitiva: una pezza adesiva che permette di coprire completamente o parzialmente il nome dell'ex idolo, con possibilità di scriverci sopra a piacimento. Un gesto ironico e liberatorio perché la maglia della squadra del cuore merita di essere indossata per sempre. Il lancio di ‘Levatelo dalle spalle’ è avvenuto in occasione del big match Milan–Napoli di domenica 28 settembre con un'attivazione in un bar nei pressi di San Siro a Milano. Decine di tifosi delle due squadre hanno personalizzato le ‘maglie tradite’ insieme a creator del mondo calcio. L'attività continuerà nei prossimi mesi in una selezione di bar in tutta Italia. Il concept e la produzione del progetto sono a cura di We Are Social. (1º ottobre 2025)
SULLO SCHERMO212
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IL CONO D'OMBRA. LA STORIA DI DENIS BERGAMINI / Docuserie
Il 27 e 28 giugno è andato on air con due puntate per serata, in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime, Sky Documentaries, Sky Sport e in streaming su Now, per essere poi sempre disponibile on demand, la docuserie ‘Il cono d’ombra’ sul caso di Denis Bergamini, produzione di Sky Original. La regia è di Paolo Negro che è anche autore insieme a Deborah Campanella e a Pablo Trincia che conduce in video il racconto. Un cold case fatto di silenzi, contraddizioni, depistaggi e infinito dolore per la famiglia. La sorella Donata ha dedicato decenni a cercare di avere giustizia. La storia era già stata oggetto del podcast omonimo di Pablo Trincia realizzato da Chora Media per Sky TG24.
Denis Bergamini, calciatore in forze al Cosenza Calcio, il 18 novembre 1989 a 27 anni è travolto e trascinato da un camion sulla statale che corre lungo la costa ionica calabrese. Era in auto con la sua ex, Isabella Internò, con cui aveva avuto una storia travagliata e che non ne aveva mai accettato la fine, che dichiarò tra le lacrime che Denis era sceso e si era suicidato buttandosi sotto al camion. Era sera, era fine turno per la pattuglia intervenuta, era sabato, sia la ragazza che il camionista concordavano sulla tesi del suicidio: con immensa sciatteria fu presa per buona. La famiglia, gli amici, i compagni di squadra non ci credettero mai. La docuserie racconta la lunga battaglia per la verità, contro il cono d’ombra sceso sul tragico evento, attraverso testimonianze di chi ha amato Bergamini, materiale d’archivio, atti processuali, video girati da Denis stesso, creando perfino un rendering della parte della statale oggi non più esistente. A distanza di 35 anni, nel 2024, il caso viene riaperto e Isabella Internò condannata in primo grado a 16 anni per omicidio volontario premeditato in concorso con ignoti. Il corpo riesumato, trovato in un inatteso buono stato di conservazione, fece emergere la verità, quella che nel 1989 non si era voluta vedere: sotto il camion fu lanciato un morto. La docuserie mostra cosa significhi davvero cercare giustizia quando il tempo sembra giocare contro, e quando la verità è stata a lungo ignorata. Il processo d'appello si terrà il 21 ottobre a Catanzaro. La docuserie potrebbe avere un episodio extra.