Traditional, Silver, Mainstream, Low Price, Golden. Nielsen individua i nuovi stili d’acquisto degli italiani
Analizzando il carrello della spesa, Nielsen ha diviso gli italiani in 5 cluster in base ai modelli d’acquisto dei generi alimentari. Si osserva una fortissima polarizzazione, con prevalenza sia dello stile con la maggiore disponibilità di spesa sia di quello in assoluto più attento al prezzo, fatto che rispecchia la polarizzazione economica di un Paese in cui si assottiglia il ceto medio. L'analisi delle migrazioni da uno stile all'altro offrono indicazioni utili ad aziende e retailer su opportunità e sfide del prossimo futuro
15 febbraio 2018 - Sono i cinque nuovi ‘stili’ di acquisto individuati da Nielsen per interpretare i trend dei generi alimentari di largo consumo: Traditional, Silver, Mainstream, Low Price e Golden. Sono stati definiti analizzando il carrello della spesa degli italiani, quindi i reali comportamenti d'acquisto (non dichiarazioni), ma risultano ben definiti anche dal punto di vista sociodemografico. È stato utilizzato il Panel Consumatori, costituito da 9.000 famiglie (rappresentative della popolazione italiana) e gli acquisti sono stati monitorati in termini di categorie, tipologie di prodotto e profilo nutrizionale.
I Traditional (4 milioni di famiglie) sono famiglie mature con reddito sotto media.
I Silver (5,9 milioni di famiglie) sono nuclei famigliari con reddito sopra media dislocate al Nord.
I Mainstream (6,3 milioni) sono famiglie con figli giovani e reddito sotto media.
I Low Price (4,3 milioni) sono famiglie leggermente più giovani della media con capacità di spesa sotto media.
I Golden (4,3 milioni) sono famiglie in età centrale senza figli.
A ogni stile d'acquisto corrisponde un determinato approccio alla spesa alimentare. Ad esempio, i Traditional concentrano gli acquisti sul freschissimo e sugli ingredienti base; i Mainstream compongono il carrello con prodotti più ‘indulgenti’ e ‘golosi’; i Golden sono lo stile centrale per tutte le nuove proposizioni a valore aggiunto tipo i prodotti per intolleranti, l'offerta di sushi e sashimi, le etichette Bio, i prodotti certificati sostenibili.
Ovviamente non si tratta di compartimenti stagni, si registrano migrazioni da un approccio alla spesa all'altro. In particolare, si osserva una fortissima polarizzazione dei comportamenti d'acquisto in cui vincono al contempo lo stile con la maggiore disponibilità di spesa e quello in assoluto più attento al prezzo. Se nel 2015 il 12% delle famiglie italiane era Golden, nel 2017 lo sono il 17,4%. Parallelamente anche i Low Price sono passati dal 14,9% al 17,4%. In termini assoluti, parliamo di una migrazione verso questi due stili di 2 milioni di famiglie e 6,6 miliardi di spesa. In quest’ottica, quello che accade nel largo consumo rispecchia la più generale polarizzazione economica che sta avvenendo nel nostro Paese e il conseguente assottigliarsi del ceto medio. Prova ne sia la diminuzione nell'ultimo anno delle famiglie Mainstream (ridotte di 490mila unità), di cui una parte si è dovuta adeguare a unoChristian Centonze stile Low Price (230mila) e un'altra si è evoluta verso lo stile Golden (260mila).
“Alla base della nuova chiave interpretativa adottata da Nielsen – ha detto Christian Centonze, head di Soluzioni per il Largo Consumo di Nielsen – c'è la consapevolezza dei numerosi cambiamenti della società italiana: avanzamento dell'età media, riduzione del tasso di natalità, rivoluzione digitale, frammentazione sociale, nuove figure professionali, polarizzazione economica e post-verità. Dinamiche che inevitabilmente hanno un profondo impatto sulle modalità con cui le famiglie fanno la spesa”.
A oggi, frammentazione e polarizzazione hanno favorito player specializzati e agili, sia in un'ottica di convenienza (si pensi alla crescita del discount) sia in un'ottica di valore aggiunto, come quello offerto da marche specializzate in benessere. In prospettiva è proprio l'analisi delle migrazioni fra uno stile e l'altro a dare indicazioni circa le opportunità e le sfide del prossimo futuro. Da una parte c'è una partita aperta tra i retailer per vincere il favore dei Traditional, che al momento fanno buona parte della propria spesa nei piccoli negozi tradizionali, ma che stanno scomparendo. Una partita che si gioca sul territorio del freschissimo ma anche sulla relazione tra cliente e punto vendita. In una società in cui la fascia matura è destinata ad avere sempre maggior peso, buona parte della crescita del largo consumo dipenderà dalla capacità di favorire la migrazione delle famiglie Silver verso uno stile Golden. Considerata la maggiore propensione dei Silver a fare spesa nei negozi vicini a casa e con metrature inferiori, la sfida è ottimizzare gli assortimenti in modo da portare prodotti specializzati / ad alto valore aggiunto anche nei punti di vendita più piccoli.
Lo stile Mainstream si sta polarizzando tra Golden e Low Price. In questo caso la sfida per una crescita sostenibile e duratura è la creazione di uno spazio di mediazione fra queste polarità, all'interno del quale sviluppare uno stile ‘Mainstream 2.0’ a maggior valore aggiunto, andando a rimuovere le barriere, di costo, ma anche di gusto, che impediscono di attivarsi sui trend emergenti.
Heineken a fianco dei tifosi scaramantici per la Finale della Champions. Firma LePub
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Per la Finale di UEFA Champions League del 31 maggio a Monaco di Baviera, Heineken con Le Pub ha lanciato un attivazione pan-europea mostrando con ironia dove può arrivare la scaramanzia di un tifoso. Protagonista di ‘The Unlucky Charm’ è stato un certo Marco Simeone, tifoso sfegatato dell'Inter ma convinto di essere un ‘portasfortuna’ per la sua amata squadra tanto da rinunciare ad andare allo stadio. Heineken ha allestito per lui un bar su misura - il Marco's Far Away Pub From The Stadium In Munich - in una località remota ai confini dell'Europa, il più lontano possibile da Monaco, dove ha potuto seguire la partita in solitaria. La produzione del video che lo racconta è di Prodigious Production con regia di Tommaso Bianchi. Un sondaggio globale condotto per Heineken in aprile da Censuswide su un campione di 12.011 tifosi di calcio di Uk, Usa, Germania, Brasile, Portogallo e Corea del Sud, ha dimostrato quanto i tifosi siano influenzati dalla superstizione: il 43% si è sentito responsabile di aver ‘portato sfortuna’ a una partita, il 22% crede che evitare di guardare l'incontro possa migliorarne il risultato. Dopo oltre trent'anni come sponsor della Champions, Heineken celebra anche le piccole eccentricità che rendono il calcio e i suoi tifosi unici. (31 maggio 2025)
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Continua il declino della pubblicità su stampa, -5,3% a fine aprile. Ma tengono i mensili e cresce la Commerciale Nazionale sui quotidiani. In base ai dati forniti dall'Osservatorio Stampa Fcp, nei primi quattro mesi del 2025 il fatturato pubblicitario del mezzo stampa ha registrato una flessione del 5,3% sul pari periodo del 2024
Life incaricata da Conserve Italia della gestione dei social per Yoga. Conserve Italia amplia il mandato all'agenzia Life affidando la strategia media social per il 2025 per il brand Yoga
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‘Ho sentito un libro suonare’, seconda stagione del video podcast di Radiofreccia e Adci
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Torna il video podcast ‘Ho sentito un libro suonare’ di Radiofreccia (la radio rock del gruppo Rtl 102.5) e dell'Adci - Art Directors Club Italiano, curato da Giuseppe Mastromatteo, vp di Adci e presidente e cco di Ogilvy Italia, e da Luca Scotto di Carlo, socio Adci e creative director di DOS Design. La seconda stagione, composta da otto episodi, si addentra in nuovi territori musicali e letterari, offrendo spunti di riflessione. Il dialogo tra parole e suoni è pensato per ispirare la creatività esplorando le connessioni tra letteratura, musica e cultura visiva. Ogni episodio prende spunto da un libro legato alla musica, ampliando la discussione a periodi storici, figure culturali, influenze artistiche e sociali. La narrazione è pensata per chi vive la creatività ogni giorno e cerca ispirazione tra le righe di un libro e le note di una canzone. La produzione audio è di Eccetera e quella video di Willow Production mentre le grafiche sono di Federico Pepe (Le Dictateur). Il podcast è disponibile sulla piattaforma Rtl 102.5 Play al link. (30 maggio 2025)
SULLO SCHERMO210
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ARAGOSTE A MANHATTAN / Tra dramma e commedia
Esce al cinema il 5 giugno ‘Aragoste a Manhattan' (‘La Cocina’), film di Alonso Ruizpalacios con Rooney Mara e Raùl Briones, ispirato alla pièce teatrale The Kitchen di Arnold Wesker. Già in concorso alla Berlinale, è stato presentato in anteprima italiana al FESCAAAL (34° Festival del Cinema Africano Asia e America Latina ) di Milano, che insieme alla Fondazione Prada ha dedicato al regista una retrospettiva completa. Distribuisce Teodora Film. Dura 140’
Lingue e culture diverse si mescolano nell'immensa caotica cucina di The Grill, affollato ristorante newyorkese dove i tempi di lavoro sono strettissimi, le richieste dalla sala continue, l'ansia galoppante, i litigi inevitabili. I rari momenti di relax vengono spesi nel tetro vicolo posteriore colmo di rifiuti, tra troppe sigarette e improbabili racconti. La storia tra Pedro, cuoco messicano irregolare, e Julia, cameriera americana, si consuma negli sgabuzzini e perfino nella ghiacciaia. Quando lei resta incinta, Pedro cerca di convincerla a non abortire, sogna per loro un futuro diverso, in Messico. Ma non c'è spazio per i sogni. Tutti hanno problemi e tra chi dirige, chi lavora negli uffici, chi lavora nella sala sembrano inevitabili incomprensioni e conflitti, soprattutto quando un ammanco dalla cassaforte induce lo staff a mettere sotto interrogatorio i lavoranti. Alla fine Pedro esasperato sbracherà in una scena epica distruttiva, di grande performance attoriale, a cui il bianco e nero conferisce persino maggior vigore. Film politico, che evidenzia sfruttamenti e sistema di caste, e apre uno scenario realista e un po’ allarmante su quanto avviene dietro alle quinte di un ristorante.