Un testo molto dettagliato fa da guida alla community sui contenuti accettabili, cercando un punto di equilibrio tra libertà d’espressione, privacy e sicurezza. C'è anche l'invito agli utenti a migliorare l'esperienza sul social network controllando o eliminando personalmente determinati contenuti dal proprio profilo
17 marzo 2015 - Facebook ha aggiornato le regole sul materiale pubblicabile, e su quello invece destinato a essere bloccato, con un nuovo testo molto dettagliato che cerca di trovare un punto di equilibrio tra libertà d’espressione, privacy e sicurezza, missione non facile con quasi 1.4 miliardi di utenti attivi.
Il social network avvisa che:
- rimuove ogni
minaccia credibile di violenza verso altre persone, così come minacce di furto, vandalismo e danni finanziari;
- non permette la promozione di
autolesionismo e
suicidio, e nemmeno la pubblicazione di contenuti che prendono di mira persone che si sono suicidate o che hanno provato a farlo;
- non permette l'utilizzo per mettersi d'accordo sull'uso di
droghe;
- consente invece di chiedere la
legalizzazione delle droghe o di pubblicare informazioni sul tema;
- non dà spazio a organizzazioni coinvolte in
attività terroristiche, nella
criminalità organizzata, nella promozione dell'odio in base a razza, nazionalità, credenze religiose, sesso, identità di genere, orientamento sessuale, disabilità e rimuove i contenuti a sostegno di tutto questo;
- non tollera
bullismo e molestie e non permette pagine che prendono di mira una persona, immagini alterate per umiliare qualcuno, la diffusione di informazioni personali per ricattare o molestare qualcuno, l’invio ripetuto e costante di richieste di amicizia e messaggi non desiderati;
- consente
critiche ai personaggi pubblici, ma rimuove minacce e messaggi di odio;
- rimuove i contenuti che minacciano o promuovono la
violenza sessuale e lo sfruttamento, in particolare dei minori e le molestie sessuali;
- limita la diffusione di immagini di
nudo perché alcuni membri della community sono particolarmente sensibili a questo tipo di contenuti;
- rimuove le foto di persone che mostrano
genitali, le
natiche in toto, un
seno se include il capezzolo (ma permette foto di donne che allattano o mostrano le cicatrici di mastectomia);
- vieta le immagini che mostrano
rapporti sessuali e potrebbe anche rimuovere descrizioni verbali di atti sessuali;
- chiede il
rispetto dei
diritti d'autore, dei marchi registrati e altri di diritti legalmente tutelati.
Quanto alla gestione dei
profili di persone defunte, Facebook aveva annunciato un mese fa la possibilità di lasciarli 'in eredità' con la Facebook Legacy, opzione per ora possibile solo in Usa che permette di scegliere la persona che sarà autorizzata a gestire il proprio profilo dopo la morte
(vedi news del 13 febbraio). In ogni caso su Facebook le persone possono condividono storie e pensieri su amici e familiari che non ci sono più e, una volta ricevuta la prova del decesso, il social network mette al sicuro e trasforma il profilo, di cui comunque i parenti possono chiedere la rimozione.
Infine c'è l'invito agli utenti ad avere una
migliorare esperienza personalizzando e controllando i contenuti, bloccando e nascondendo un post, una persona, una pagina o le applicazioni che non si vogliono vedere.
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