Upa. Da Sassoli 6 proposte ‘call to action’ per politici e addetti ai lavori
All'assemblea annuale atteggiamento propositivo di un presidente che non ci sta a vedere un Paese che affonda, tra disfunzioni tecnologiche e scarsa formazione. Non più accettabili i diritti di negoziazione, urgente la riforma della Rai. Per ora sugli investimenti previsioni negative, ma ottimismo per la seconda parte dell'anno
4 luglio 2013 - Consueto parterre de rois e un Teatro Strehler a Milano gremito per l'annuale assemblea dell'Upa, l'associazione degli utenti pubblicitari. Protagonista principale il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi, consapevole della situazione delicata e forse proprio per questo particolarmente combattivo. La sua relazione farà discutere. Intitolata ‘L'urgenza di un progetto’, vuole essere propositiva ma tradisce il malcontento nei confronti di una politica che pare immobile: “In questo Paese non sembra esserci un'idea di futuro. L'Italia non si cura dei propri beni culturali, porta avanti operazioni miopi che disincentivano gli investimenti”.
Le previsioni per il mercato replicano quelle proposte la scorsa settimana da AssoCom (“L'associazione rimane una forza fondamentale del mondo della comunicazione. Non c'è mai stata tensione nei loro confronti, almeno da parte mia”, sottolinea Sassoli): crisi costante ma anche prime ipotesi concrete di risalita. “Il 2013 chiuderà in calo del 12/13% - dice il presidente - ma ci aspettiamo comunque una risalita rispetto a quanto accaduto a fine 2012 e anche a quanto stiamo vivendo in questo primo semestre chiuso a -18,5%”. Sassoli accenna al cosiddetto rimbalzo tecnico di cui si è cominciato a parlare da qualche settimana: “Uno dei problemi difficilmente risolvibili a breve è rappresentato dal fatto che metà degli investimenti pubblicitari proviene dalle grandi multinazionali, che hanno un orizzonte illimitato su cui puntare. Ed è ciò che hanno fatto, ovvero hanno stornato molti budget dall'Italia verso l'estero, alla ricerca di mercati più consoni al business dal punto di vista commerciale e fiscale».
Sassoli gioca il suo asso sotto forma di sei proposte. Eccole.
La prima consiste in un tax credit per gli investimenti pubblicitari incrementali, fino a un tetto del 10% per recuperare le perdite fatte registrare negli ultimi anni (3 miliardi, dal 2007). Considerando che l'ammontare degli investimenti pubblicitari si aggira oggi intorno ai 7 miliardi, il 10% equivarrebbe a 700 milioni da utilizzare in comunicazione, cifra recuperabile dall'Iva proveniente da maggiori consumi effettuati.
La seconda proposta riguarda la banda larga. Di quale agenda digitale si parla se 400mila aziende anche di settori avanzati sono chiuse in reti telematiche lentissime? Siamo all'87esimo posto al mondo per velocità di banda larga: artigiani con prodotti innovativi sono impossibilitati a comunicarli e interi distretti sono isolati e tagliati fuori dalle autostrade digitali. È ora di mollare questo freno allo sviluppo.
La terza proposta consiste nello spostare rapidamente le deleghe sul turismo e sui beni culturali al Ministero dello Sviluppo economico. Tutti i musei italiani incassano meno del solo Louvre. Con l'attuale modello di gestione è come se avessimo trasformato il nostro ‘petrolio’ (arte e cultura) in un costo per la collettività.
La quarta proposta è la riforma della Rai in una Rai pubblica conferita a una Fondazione in cui siano rappresentati tutti i settori socioeconomici e territoriali del Paese. Una rete generalista senza pubblicità, sostenuta economicamente da un canone reso obbligatorio dal pagamento nella bolletta elettrica. “Questa formula permetterebbe al Paese di continuare ad avere un servizio pubblico e alla Rai di recuperare efficienza e difendere le sue professionalità, ed eviterebbe al Paese una nuova vicenda Alitalia: debiti per la collettività, ricavi incerti e per chissà chi” ammonisce Sassoli.
La quinta proposta riguarda una virata culturale sul ruolo della donna nella pubblicità. L'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria interviene sempre con efficacia sanzionando le campagne a sfondo discriminatorio. Tuttavia non basta a eliminare una residua zona grigia, difficile da regolamentare se non con una costante azione di tipo culturale che parta dall'educazione nelle scuole, e che coinvolga l'intero sistema della comunicazione.
La sesta proposta riguarda la formazione dei comunicatori di domani e quindi i giovani. “Negli ultimi 15 anni il nostro Paese ha perso circa 2 milioni di giovani qualificati. Occorre riflettere su quali saranno le competenze dei professionisti della comunicazione 3.0. Purtroppo al momento abbiamo una pletora di Facoltà che sfornano solo illusioni e offrono professionalità non sempre interessanti” sottolinea il presidente.
Upa ha anche lanciato un canale Ups su You Tube dedicato alla comunicazione pubblicitaria, Ups Advertising Graffiti, un data base video su cui saranno resi disponibili tutti gli spot pubblicitari dagli anni 60 a oggi, tematizzati per categorie, e introdotti da esperti della comunicazione.
Il presidente ha dichiarato infine che il settore non si può più permettere opacità come i diritti di negoziazione e ha auspicato un'intesa definitiva tra i soggetti della comunicazione nel nostro Paese: «I diritti di negoziazione non sono più accettabili. Da parte nostra siamo disposti a rivedere i termini del contratti. Vorremmo che da gennaio 2014 per Upa i diritti di negoziazione rappresentassero un lascito non rimpianto di un'epoca opaca. La trasformazione dei centri media in intermediari di spazi è contraria al loro ruolo, confonde i clienti e snatura il sistema. Si tratta prima di tutto di una questione di civiltà».
Federico Fiumani
Seiko ai World Athletics Championships di Tokyo con campagna tv e digital in esclusiva Rai
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In occasione dei World Athletics Championships di cui è official timekeeper dal 1987, Seiko presenta un segnatempo dedicato alla manifestazione. Il lancio ha il sostegno di una campagna on air su tv e digital di Rai dall'alto impatto emozionale e visivo, pensata per valorizzare la tecnologia e lo spirito di sfida che contraddistingue la marca. In onda fino al 21 settembre su Rai 2 e Rai Sport, la campagna tv prevede formati billboard in apertura e chiusura di ogni gara. Il logo animato di Seiko Prospex, accompagnato da una voce fuori campo, introduce le dirette Rai dedicate alla manifestazione. Nei momenti clou della manifestazione, inoltre, va in onda il Top Spot dedicato all'universo Seiko, che ripercorre alcuni passaggi della storia del brand, dal lancio del primo diver nel 1965 alle imprese dell'esploratore giapponese Naomi Uemura, fino alle immagini tratte da leggendarie competizioni sportive cronometrate da Seiko. Pay-off: ‘Seiko. Keep Going Forward’. La stessa creatività viene declinata sul digital con formati Floor Ad e Spot Video nelle sezioni sportive della piattaforma di RaiPlay e disponibili anche su smart tv.(16 settembre 2025)
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Casiraghi Greco & firma la prima campagna congiunta di PittaRosso e Scarpe&Scarpe, on air in radio fino a fine anno. Nell'ambito del processo di integrazione tra le due insegne, PittaRosso e Scarpe&Scarpe inaugurano un percorso di comunicazione coordinata e per la prima volta uniscono le voci in una campagna radiofonica on air fino a fine anno
La Regione Veneto sceglie Tribe Communication per il progetto ‘1000 Giorni di Noi’. A Tribe Communication è stato affidata dalla Regione del Veneto la comunicazione del progetto ‘1000 Giorni di Noi: interventi di supporto alla genitorialità nella cura di bambini e bambine nei primi tre anni di vita’
Carfax, piattaforma informativa anti frode nelle transazioni di veicoli usati, comunica con My Pr e Competence Communication. Carfax, piattaforma internazionale per informazioni sulle auto usate contro le frodi nelle compravendite, rafforza le attività di Pr e media relations in Italia incaricando My Pr e Competence Communication
iLMeteo.it provider per le previsioni del tempo su GoTV Plus nelle stazioni italiane. Nuova collaborazione tra Grandi Stazioni Retail e iLMeteo.it, sito italiano di meteorologia con oltre 6 milioni di utenti medi al giorno, che diventa provider per le previsioni del tempo su GoTV Plus, il broadcaster digitale delle stazioni ferroviarie italiane
La serie C su Sky e Now per altri tre anni. La Serie C ha rinnovato la partnership che porta tutte le partite del campionato su Sky e in streaming su Now per le prossime tre stagioni, con Sky Wifi come nuovo title sponsor della stagione 2025-26
Per i 10 anni a Milano, Deliveroo con Yoonik e Sukai lancia 10 piatti da pizza di 10 illustratori
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Deliveroo celebra Milano, uno dei centri dove il food delivery è abitudine tra le più radicate in Italia, attraverso dieci illustrazioni realizzate a quattro mani da dieci artisti legati alla città. Le immagini sono prodotte su piatti da pizza, uno dei cibi più ordinati online e uno dei più consumati nei ristoranti. In edizione limitata, rappresentano l'interpretazione degli artisti di Milano del food delivery. I consumatori possono riceverli ordinando su Deliveroo da una delle tre pizzerie che hanno scelto di aderire al progetto: Auumm, Pizzeria Positano e Sciuè. Le dieci creatività sono stati realizzate da illustratori dell'agenzia Yoonik e saranno anche raccontate sui social in dieci episodi, L'iniziativa, lanciata da Deliveroo nell'anno dei festeggiamenti per i 10 anni di attività a Milano, è curata dalle agenzie Yoonik e Sukai Creative Agency, partner di Deliveroo per le attivazioni e per i social. (16 settembre 2025)
SULLO SCHERMO212
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IL CONO D'OMBRA. LA STORIA DI DENIS BERGAMINI / Docuserie
Il 27 e 28 giugno è andato on air con due puntate per serata, in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime, Sky Documentaries, Sky Sport e in streaming su Now, per essere poi sempre disponibile on demand, la docuserie ‘Il cono d’ombra’ sul caso di Denis Bergamini, produzione di Sky Original. La regia è di Paolo Negro che è anche autore insieme a Deborah Campanella e a Pablo Trincia che conduce in video il racconto. Un cold case fatto di silenzi, contraddizioni, depistaggi e infinito dolore per la famiglia. La sorella Donata ha dedicato decenni a cercare di avere giustizia. La storia era già stata oggetto del podcast omonimo di Pablo Trincia realizzato da Chora Media per Sky TG24.
Denis Bergamini, calciatore in forze al Cosenza Calcio, il 18 novembre 1989 a 27 anni è travolto e trascinato da un camion sulla statale che corre lungo la costa ionica calabrese. Era in auto con la sua ex, Isabella Internò, con cui aveva avuto una storia travagliata e che non ne aveva mai accettato la fine, che dichiarò tra le lacrime che Denis era sceso e si era suicidato buttandosi sotto al camion. Era sera, era fine turno per la pattuglia intervenuta, era sabato, sia la ragazza che il camionista concordavano sulla tesi del suicidio: con immensa sciatteria fu presa per buona. La famiglia, gli amici, i compagni di squadra non ci credettero mai. La docuserie racconta la lunga battaglia per la verità, contro il cono d’ombra sceso sul tragico evento, attraverso testimonianze di chi ha amato Bergamini, materiale d’archivio, atti processuali, video girati da Denis stesso, creando perfino un rendering della parte della statale oggi non più esistente. A distanza di 35 anni, nel 2024, il caso viene riaperto e Isabella Internò condannata in primo grado a 16 anni per omicidio volontario premeditato in concorso con ignoti. Il corpo riesumato, trovato in un inatteso buono stato di conservazione, fece emergere la verità, quella che nel 1989 non si era voluta vedere: sotto il camion fu lanciato un morto. La docuserie mostra cosa significhi davvero cercare giustizia quando il tempo sembra giocare contro, e quando la verità è stata a lungo ignorata. Il processo d'appello si terrà il 21 ottobre a Catanzaro. La docuserie potrebbe avere un episodio extra.