Il confronto coi dati del 1° semestre 2019, in assenza di pubblicazione di quelli del 2020, mostra che l'ascolto radiofonico giornaliero nel complesso è diminuito del 4,6% a 33.2 milioni, flessione attesa in epoca di restrizioni visto che tanti ascolti vengono fatti in auto. Perdono le emittenti di testa, a partire da Rtl 102.5 che flette del 14,8% ma conserva il primato di quasi 6.4 milioni contro i quasi 5 della follower Rds. Spicca il trend positivo delle radio Rai
9 luglio 2021 - TER - Tavolo Editori Radio ha reso noti i risultati delle rilevazioni degli ascolti radiofonici del 1° semestre 2021, non confrontabili con quelli del 1° semestre 2020 che non erano stati resi pubblici ma riservati ai soli editori relativamente alle rispettive emittenti, a causa della pandemia. Il confronto coi dati del 1° semestre 2019 mostra che l'ascolto radiofonico nel giorno medio nel complesso è diminuito del 4,6%, da 34.802.000 radioascoltatori a 33.216.000. Era del resto atteso che la radio registrasse un calo di ascolti visto che molti vengono fatti in auto e la circolazione nel primo semestre dell'anno era ridotta, tra lockdown e coprifuochi, rispetto a due anni prima.
Perdono ascoltatori le emittenti di testa, a partire da Rtl 102.5 che flette del 14,8% ma conserva il netto primato di quasi 6.4 milioni contro i quasi 5 della follower Rds, pure in perdita dell'8,9%. Seguono Radio DeeJay (4.62 milioni, -10,9%), Radio Italia (4.54 milioni, -12,1%), Radio 105 (4.6 milioni, -9,2%). Spicca il trend positivo del gruppo delle Radio Rai ad eccezione ovviamente di Isoradio, la radio di informazioni per chi viaggia in auto: Rai 1 (3.7 milioni, +0.4%) , Radio 2 (2.52 milioni, +11,9%) e Radio 3 (1.27 milioni, +0,87). Le uniche altre emittenti in crescita risultano Radio Kiss e Rmc.
I COMMENTI
Roberto Sergio, Rai Radio: “Rai ha avviato da tempo una ricerca riservata degli ascolti basata su meter e per la prima volta possiamo dire che i dati TER vanno nella stessa direzione di quelli in nostro possesso, anche se ancora sottostimati. La crescita reale dei nostri ascolti è stata così forte che anche una ricerca basata sul ricordo come quella TER l'ha registrata. In più, l'aumentata presenza sui media, sui social e su tutte le piattaforme digital da parte di Rai Radio ha dato una spinta ulteriore ai dati TER verso una fotografia più verosimile della realtà”.
Lorenzo Suraci, Rtl 102.5: “Rtl 102.5, grazie al costante e prioritario impegno nell'investire sempre e comunque nell'innovazione e nel rimanere vicino ai propri ascoltatori, è leader del mercato radiofonico sia nel giorno medio sia nei tempi d'ascolto medi. Siamo fiduciosi che l'inevitabile – ci auguriamo rapida – evoluzione verso un sistema di rilevazione dei dati di ascolto più in linea con le possibilità che oggi la tecnologia ci mette a disposizione possa certificare con evidenza maggiore la vivacità e prosperità del settore radiofonico”.
Eduardo Montefusco, RDS: “RDS è al secondo posto tra le radio italiane più ascoltate e conferma la sua posizione di primissimo livello nei sette giorni, con oltre 14 milioni di ascoltatori che scelgono l'emittente radiofonica ogni settimana. Sono invece oltre 430mila gli ascoltatori nel quarto d'ora medio (AQH), in crescita. Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa indagine perché testimoniano la validità della nostra strategia in un contesto di mercato che ha mostrato una buona resilienza alla pandemia. Abbiamo da tempo puntato con decisione a una convergenza crossmediale in una logica ‘Total Audio’ che metta al centro una comunità di ascoltatori fedele e ben profilata a cui offrire contenuti di qualità ed esclusivi nei diversi touch point”.
Paolo Salvaderi, RadioMediaset (105, Virgin Radio, R101, Rmc, Radio Subasio): “In un contesto complicato come quello che abbiamo affrontato credo che l'unica cosa rilevante sia la tenuta complessiva del comparto radiofonico. Il nostro 2021 si basa sul potenziamento delle emittenti attraverso l'utilizzo di tutte le piattaforme, strategia che consente al mercato, che ci sta già premiando, di avere molte opportunità da sfruttare”.
Maurizio Scanavino, Gedi (Deejay, Capital, m2o): “I dati del 1° semestre 2021 sono l'immagine di un periodo che si spera passato, ora che l'emergenza sanitaria sembra essere decisamente più gestita. Già nelle ultime settimane di rilevazione si è assistito a un graduale ritorno alla normalità che lascia ben sperare sulle dinamiche di ascolto della radio. Qualunque confronto risulta improprio per l'instabilità del periodo trascorso, per la sospensione dell'indagine nell'omologo semestre 2020 e per la diversa stagionalità del 2° semestre 2020. Radio Deejay è al 3° posto nella graduatoria e ha 448mila ascolti nell'AQH (quarto d'ora medio). Risultati che si aggiungono ai primati dell'emittente sul web e sui profili social del comparto radio dove è leader su Twitter con più di 2,2 milioni di follower e su Instagram, prima radio italiana a superare il milione di follower”.
Mario Volanti, Radio Italia: “Radio Italia resta tra le top five e mantiene la seconda posizione nell'ascolto dei 7 giorni. L'auspicio è che la situazione si normalizzi, come sta accadendo, e che l'ascolto della radio torni ai livelli pre-Covid”.
Federico Silvestri, Radio 24: “Radio 24 cresce nella fedeltà d'ascolto segnando un aumento del 3% nel quarto d'ora medio rispetto al 1° semestre 2019. In aumento anche la share che, rispetto al 1° semestre 2019, sale a quota 3,5%. Sul fronte degli ascolti nel giorno medio, Radio 24 conferma l'alto indice di gradimento da parte del proprio pubblico con 2.266.000 ascoltatori nel 1° semestre 2021 e un livello sostanzialmente stabile rispetto a pari periodo del 2019 (-1,7%)”.