Cento globi in giro per Milano per riflettere sulla sostenibilità. WePlanet, Mondadori e Mediamond in cerca di sponsor
Cento globi, realizzati al 50% con materiale riciclato, diventeranno opere d'arte a tema inquinamento e cambiamenti climatici, per mano di cento artisti, designer, studenti, e riempiranno in primavera vie, piazze e parchi di Milano. Ogni globo sarà interattivo con l'A/R e avrà un brand o un ente mecenate, che godrà di visibilità editoriale sulle testate Mondadori Grazia, Interni, Focus, Casa Facile e Icon Design. Mediamond cura il risvolto commerciale dell'iniziativa
18 ottobre 2019 - Dal 12 aprile al 21 giugno Milano ospiterà un'installazione collettiva open air di cento opere d'arte create per sensibilizzare sul tema dell'ambiente e della sostenibilità, stimolando la coscienza critica dei cittadini. ‘Cento globi per un futuro sostenibile’ è il titolo del progetto ideato da Paolo Casserà di WePlanet e messo in atto in collaborazione col Gruppo Mondadori e la concessionaria Mediamond, a cui hanno dato il patrocinio il Comune che lo ha inserito nell'ambito di ‘Milano Plastic Free’ e la Regione Lombardia.
I cento globi, ovviamente ispirati al globo terrestre, avranno diametro di oltre 130 cm e altezza di 170 cm (con base e targa) e saranno realizzati al 50% con materiale riciclato. Diventeranno opere d'arte per mano di cento artisti, designer, studenti di accademie e scuole milanesi, che li decoreranno avendo come tema l'inquinamento e i cambiamenti climatici. Lavoreranno in un laboratorio (‘la fabbrica dell'universo’) in zona Stazione Centrale (Sammartini angolo Tonale) messo a disposizione da Grandi Stazioni Retail, che sarà aperto al pubblico per visite e incontri. Dal 12 aprile al 21 giugno saranno collocati in piazze, vie e parchi della città, agganciando una serie di eventi come Milano Art Week, Milano Design Week, Milano Piano City, Milano Food City, Milano Arch Week, Milano Photo Week e Milano Fashion Week. Sono previste, inoltre iniziative per i bambini come il Villaggio Kids in maggio. Il 29 giugno i pezzi migliori saranno battuti all'asta da Sotheby’s Italia e il ricavato andrà a sostegno di un progetto di sostenibilità per Milano.
I globi saranno interattivi grazie all'impiego della realtà aumentata che darà informazioni sul progetto, sull'artista, sull'opera e sullo sponsor relativo. Brand ed enti che vogliono dimostrare di avere a cuore il tema saranno coinvolti da Mediamond che cura la parte commerciale del progetto. Il mecenate avrà nome e logo nella targa alla base del globo e avrà visibilità editoriale nelle pagine e sulle versioni digital delle testate Mondadori aderenti, che dedicheranno servizi al tema della sostenibilità, ciascuna col proprio taglio e nel proprio ambito (fashion, design, divulgazione scientifica, abitare quotidiano ed eco-sostenibilità, costruzioni). Le testate sono Grazia, Interni, Focus, Casa Facile, Icon Design. L'impegno economico parte dai 30.000 euro in su. Si immagina poi che uno sponsor sarà il primo ad essere interessato ad aggiudicarsi all'asta l'opera che ha sostenuto.
Le testate veicoleranno una campagna pubblicitaria a supporto dell'iniziativa WePlanet tra giugno e novembre. Sarà coinvolto anche IDD Magazine (i 20 ledwall del circuito Mediamond) e verrà distribuito materiale promozionale in hotel e ristoranti e altri luoghi pubblici, nel circuito museale e artistico. Non mancheranno interventi su digital e social, in particolare sul network Mediamond. Media partner sono Radio Montecarlo e TGcom24.
“WePlanet è il nuovo mecenatismo per un'alleanza tra il mondo produttivo e la sfera delle arti” sottolinea Paolo Casserà, ceo di WePlanet. “Il Gruppo Mondadori ha intrapreso da circa dieci anni un percorso di responsabilità sociale d'impresa in cui si impegna a favorire ogni giorno la diffusione della cultura e delle idee al più ampio pubblico possibile” ha dichiarato Carlo Mandelli, direttore generale Periodici Italia del Gruppo Mondadori. È il primo grande progetto misto per Mondadori che unisce impegno editoriale, istituzioni, eventi sul territorio e comunicazione, con un format che appare ripetibile e che potrebbe fare da apripista.
Palette neon e stile grafico pop per lo spot 'Back to School 2025’ di Toys Center
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In stile pop, dinamico, adatto ai gusti delle nuove generazioni, la campagna Back to School 2025 di Toys Center ha sostenuto il volantino promozionale in vigore fino al 27 agosto, valido con Carta Fedeltà, che in 24 pagine propone zaini, astucci, accessori di vari brand e molto altro. Lo spot è stato programmato con 474 passaggi sui principali canali kids – Boing, Cartoonito, Boing Plus, K2, Frisbee – celebrando la scuola come momento di espressione personale e di creatività. La parte coreografica è stata ideata da due giovani insegnanti della Scuola Arte&Spettacolo di Lesmo (MB), Carolina Bianchi e Nicole Cantù, con la direzione artistica di Stefania Fumagalli.(28 luglio 2025)
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Il fatturato pubblicitario del cinema cresce del 14,2% in giugno e del 5% nel 1° semestre. Secondo i dati dell'Osservatorio FCP-Associnema, in giugno il fatturato pubblicitario del mezzo cinema ha registrato un incremento del 14,2% su giugno 2024
Unieuro crea la nuova area Comunicazione Corporate e Interna. Alla guida Marco Titi. Nasce in Unieuro (distributore di elettronica di consumo ed elettrodomestici del gruppo Fnac Darty) la funzione di Comunicazione Corporate, integrata in un'unica area con la Comunicazione Interna
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2night firma per Aperol un'attivazione dinamica alla Festa del Redentore di Venezia
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L'agenzia di marketing esperienziale 2night ha firmato per il secondo anno consecutivo il progetto Aperol Redentore per conto di Campari Group, durante la tradizionale ricorrenza veneziana dal 18 al 20 luglio. L'obiettivo era di rafforzare il legame tra Aperol e Venezia attraverso un'attivazione dinamica tra i canali, che ha visto il brand portare le sue orange vibes nel cuore della città. Al centro dell'evento, il palco galleggiante Aperol Main Boat che richiamava la forma delle barche veneziane ed è stato accompagnato da una flotta di piccole imbarcazioni munite di impianto audio. A bordo live music, allestimenti ispirati al Redentore, contenuti social e gifting personalizzato che veniva consegnato dalle Aperol Squad ai veneziani delle imbarcazioni intorno, rendendoli parte attiva dello show. L'attivazione ha coinvolto anche media e content creator. (28 luglio 2025)
SULLO SCHERMO212
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IL CONO D'OMBRA. LA STORIA DI DENIS BERGAMINI / Docuserie
Il 27 e 28 giugno è andato on air con due puntate per serata, in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime, Sky Documentaries, Sky Sport e in streaming su Now, per essere poi sempre disponibile on demand, la docuserie ‘Il cono d’ombra’ sul caso di Denis Bergamini, produzione di Sky Original. La regia è di Paolo Negro che è anche autore insieme a Deborah Campanella e a Pablo Trincia che conduce in video il racconto. Un cold case fatto di silenzi, contraddizioni, depistaggi e infinito dolore per la famiglia. La sorella Donata ha dedicato decenni a cercare di avere giustizia. La storia era già stata oggetto del podcast omonimo di Pablo Trincia realizzato da Chora Media per Sky TG24.
Denis Bergamini, calciatore in forze al Cosenza Calcio, il 18 novembre 1989 a 27 anni è travolto e trascinato da un camion sulla statale che corre lungo la costa ionica calabrese. Era in auto con la sua ex, Isabella Internò, con cui aveva avuto una storia travagliata e che non ne aveva mai accettato la fine, che dichiarò tra le lacrime che Denis era sceso e si era suicidato buttandosi sotto al camion. Era sera, era fine turno per la pattuglia intervenuta, era sabato, sia la ragazza che il camionista concordavano sulla tesi del suicidio: con immensa sciatteria fu presa per buona. La famiglia, gli amici, i compagni di squadra non ci credettero mai. La docuserie racconta la lunga battaglia per la verità, contro il cono d’ombra sceso sul tragico evento, attraverso testimonianze di chi ha amato Bergamini, materiale d’archivio, atti processuali, video girati da Denis stesso, creando perfino un rendering della parte della statale oggi non più esistente. A distanza di 35 anni, nel 2024, il caso viene riaperto e Isabella Internò condannata in primo grado a 16 anni per omicidio volontario premeditato in concorso con ignoti. Il corpo riesumato, trovato in un inatteso buono stato di conservazione, fece emergere la verità, quella che nel 1989 non si era voluta vedere: sotto il camion fu lanciato un morto. La docuserie mostra cosa significhi davvero cercare giustizia quando il tempo sembra giocare contro, e quando la verità è stata a lungo ignorata. Il processo d'appello si terrà il 21 ottobre a Catanzaro. La docuserie potrebbe avere un episodio extra.