L'economia digitale in Italia vale 53 miliardi, il 3,3% del Pil
Presentata allo Iab Forum la ricerca EY/Iab che quantifica il valore del digitale in Italia dal punto di vista economico e dell'occupazione, arrivata a 220mila addetti. Il valore del settore nel 2015 già superava quello di difesa, telco, chimica e luxury ed entro dieci anni arriverà a oltre 90 miliardi, superando anche automotive ed energia. Anzi, dopo una crescita nel 2016 del 7,2% potrebbe superare l'automotive già l'anno prossimo
30 novembre 2016 - Il mercato della comunicazione digitale in accezione allargata, dall’adserving alle misurazioni e alle piattaforme, è arrivato a 6,5 miliardi di euro nel 2015 contro i 2,15 della sola raccolta pubblicitaria dell'online. Aggiungendo anche i ricavi da tecnologia e servizi professionali si arriva a 22,1 miliardi, poi con l'e-commerce a 43 miliardi e, infine, aggiungendo altri ricavi digitali a 52,9 miliardi.
Il valore di quasi 53 miliardi, che riguarda il complesso di ricavi da advertising&comunicazione, servizi professionali, e-commerce, tecnologia etc., è emerso ieri durante lo Iab Forum di Milano, con la presentazione dei risultati di una ricerca elaborata da EY, in collaborazione con Elis e Oracle, per Iab Italia che ha voluto quantificare quanto valga il digitale italiano dal punto di vista economico e occupazionale. La ricerca è stata illustrata da Carlo Noseda, presidente di Iab Italia, Aldo Agostinelli, vice presidente di Iab Italia, e Andrea Paliani, mediterranean advisory services leader di EY.
Le aziende del comparto digital advertising & marketing hanno registrato nel 2015 una crescita del 6% rispetto a quella dell’anno precedente, mentre tra il 2014 e il 2013 era stata dell’11%. Nel 2016 sarà del 7,2%.
Il digitale crea occupazione. Gli occupati sono arrivati a 220mila e l'offerta è inferiore alla domanda da parte delle aziende, in vista anche del fatto che entro dieci anni il valore complessivo del settore passerà da 53 a oltre 90 miliardi. Se nel 2015 il digitale fatturava nel complesso più dei settori difesa, telco, chimica e luxury, di lì a dieci anni supererà per ricavi anche automotive ed energia, anzi potrebbe superare l'auto già l'anno prossimo.
“L'impatto del digitale sulla nostra economia – ha sottolineato Paliani - è arrivato a rappresentare il 3,3% del Pil con un valore pari a 53 miliardi di euro. I ricavi delle aziende digitali sono cresciuti del 6% tra il 2014 ed il 2015 e, secondo le previsioni, continueranno con un trend positivo. E’ quindi fondamentale investire nella digitalizzazione delle nostre imprese e nella formazione di competenze adeguate, flessibili così come nella creazione e nel rafforzamento delle infrastrutture”.
In questa direzione va il Piano Industry 4.0 del Ministro Calenda, che stanzia 13,7 miliardi di risorse pubbliche per incentivare gli investimenti, sviluppare le tecnologie e favorire la formazione digitale, attraverso un maggior raccordo tra Università e Centri di ricerca e mondo delle imprese, la creazione di centri di competenza e poli di innovazione digitale: “Bisogna incentivare – ha proseguito Paliani - l’iscrizione alle facoltà STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Dal canto loro, le aziende devono ripensare radicalmente i processi aziendali in ottica digitale, facendo leva sulle opportunità offerte dalla tecnologia (Big Data, Machine Learning, Internet delle cose), e aprirsi a un mix nuovo di competenze che colleghino saperi differenti (business, statistica, IT, psicologia, comunicazione)”.
Dalla ricerca che ha raccolto l’opinione degli operatori della comunicazione e del marketing, emerge come per le aziende il fattore chiave per continuare a competere sia l’innovazione (43%), ovvero la capacità non solo di essere al passo coi tempi e con le novità, ma anche di saper anticipare le tendenze. La seconda istanza è il bisogno di sistemi di misurazione sempre più sofisticati (41%), che aiutino le aziende a massimizzare l’efficacia e l’efficienza dei loro investimenti digitali.
Le attività di comunicazione digitale considerate al momento più dinamiche sono il programmatic advertising (argomento top per il 51% degli intervistati), mobile (44%), social (37%) e big data (31%).
Le competenze più ricercate in caso di nuove assunzioni in ambito comunicazione seguono i trend delineati: capacità di gestione dei Big Data (43%) e di analisi di efficacia delle campagne online (34%), esperienza sui social network (31%), competenze specifiche in programmatic advertising (27%) e SEO/SEM (27%). La tendenza che ne emerge, è dunque quella di portare all’interno della realtà aziendale la gestione diretta ed il controllo di una serie di attività digitali che sono in forte crescita e vengono considerate sempre più strategiche dagli investitori pubblicitari.
“I risultati della ricerca EY. ci indicano come ormai sia superato sottolineare la differenza tra ciò che è digitale e ciò che non lo è – ha concluso Noseda -. Dobbiamo superare queste barriere e vedere il comparto nel suo complesso. Siamo una industry giovane e sempre capace di rinnovarsi e la chiave del successo è sicuramente la creatività”.
Chuck Norris testimonial di McFIT in video con l'AI. Firma Realisator Studios di Berlino
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McFIT ((RSG Group GmbH) lancia in Italia, Germania e Austria una campagna di branding e attivazione basata sull'AI, con Chuck Norris protagonista. Già nel 2025 il brand aveva lanciato Zoe De Biasi quale prima AI Ambassador nel settore del fitness. Adesso sfrutta l'AI per generare contenuti visivi creativi e ironici, mettendo in scena Chuck Norris in scenari esagerati e umoristici. La campagna include quattro spot video distribuiti su piattaforme social e Ott come Netflix e il circuito Discovery dal 14 al 27 gennaio. Curata dai Realisator Studios di Berlino, la produzione è incentrata sull'uso della tecnologia che consente di creare mondi dal ritmo veloce e coinvolgenti, difficilmente raggiungibili con le tradizionali produzioni pubblicitarie. La visione della performance fisica, del controllo del corpo e della disciplina mentale di Chuck Norris si integra con la missione di McFIT di promuovere uno stile di vita sano e attivo. In gennaio, periodo di punta per l'attivazione di nuovi abbonamenti, i video ironici si affiancheranno a tradizionali spot McFIT.(22 dicembre 2025)
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Leandro Barreto chief marketing officer di Unilever. Leandro Barreto assumerà dal 1° gennaio il ruolo di chief marketing officer di Unilever, subentrando a Esi Eggleston Bracey che lascerà l'azienda alla fine dello stesso mese, accompagnando il periodo di transizione
Col 30% de Il Giornale e l'interesse per QN, Leonardo Maria Del Vecchio avvia un nuovo polo editoriale. L'holding LMDV Capital di Leonardo Maria Del Vecchio ha sottoscritto un accordo per l'acquisizione del 30% del Giornale dalla Tosinvest della famiglia Angelucci
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Intesa Sanpaolo, banking premium partner di Milano Cortina 2026, ha dato il via a una campagna multisoggetto che mette al centro la passione degli italiani per lo sport, realizzata da Accenture Song. Ne sono protagonisti i brand ambassador Roberto Bolle, icona internazionale della danza, la tennista ai vertici dei ranking internazionali Jasmine Paolini, la primatista mondiale paralimpica dei 100 metri T63 Ambra Sabatini e il primatista mondiale di salto in lungo ,. I quattro per una volta lasciano la scena agli atleti olimpici e paralimpici e li applaudono dagli spalti. Con immagini d'archivio la campagna ripercorrevittorie indimenticabili dello sport italiano, da quella di Deborah Compagnoni ad Albertville nel 1992 a quelle di Armin Zöggeler, leggenda dello slittino, a+delle fondiste ori olimpici Manuela Di Centa e Stefania Belmondo. La pianificazione coinvolge tv, stampa, affissioni, formati digital e social. (22 dicembre 2025)
SULLO SCHERMO217
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IL SOGNO BIANCO. DIETRO LE QUINTE DE IL LAGO DEI CIGNI / Docu di Sky Tg24
Andrà on air su Sky Tg24 il 25 dicembre alle 21, e poi su Sky Arte il 27 alle 20.15, ‘Il sogno Bianco - Dietro le quinte de Il lago dei cigni’, documentario di Chiara Ribichini, diretto da Flavio Maspes e prodotto da Sky Tg24 in collaborazione col Teatro alla Scala e lì girato. A 150 anni dalla composizione della partitura di Čajkovskij, il racconto mostra il dietro le quinte del capolavoro nella versione di Rudolf Nureyev, tornata in scena nella stagione 2024-2025. Ne sono protagonisti l'étoile Nicoletta Manni, nel doppio ruolo di Odette/Odile, e il primo ballerino Timofej Andrijashenko nel ruolo del principe Siegfried. Il docu sarà visibile in streaming su Now e sempre on demand (e anche su La Scala Tv)
Il documentario mostra quanto accade nella costruzione di uno spettacolo, favola di altri tempo ma capace ancora di commuovere, anche chi ci ha lavorato, come si vede in sala prove. Sky Tg24 ha seguito la preparazione del balletto vivendo insieme ai protagonisti e al corpo di ballo tutte le fasi, dai primi giorni in sala con i maître de ballet fino alla sera della Prima. Un viaggio nel backstage che mette in luce il talento e la magia della danza ma anche la fatica, il sacrificio, la passione, le difficoltà. E che fa scoprire il lavoro delle maestranze, dai pianisti alle sarte, dai truccatori ai direttori di scena. Nel video una clip.