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 Comunicazione

Una proposta in otto punti di PR Hub
per gare pubbliche corrette e trasparenti

La piattaforma delle società di rp all'interno di AssoCom suggerisce modalità che garantiscano libertà di accesso, trasparenza e regolarità delle gare di comunicazione della PA. Il coordinatore di PR Hub Andrea Cornelli ha scritto al Ministro dei Lavori Pubblici Delrio e al presidente dell'Authority Anticorruzione, mentre è in corso la stesura dei decreti attuativi del dl n. 50 del 18 aprile 2016 sul codice degli appalti pubblici e delle concessioni

17 maggio 2016 - PR Hub, la piattaforma collaborativa di società di rp all'interno di AssoCom, prende la parola sul tema delle gare pubbliche. Ha stilato una proposta in 8 punti mirata a garantire libertà di accesso, trasparenza e regolarità nelle gare di comunicazione della Pubblica Amministrazione.

Il coordinatore di PR Hub, Andrea Cornelli, ne ha scritto al Ministro dei Lavori Pubblici Delrio e al Presidente dell'Authority Anticorruzione, nel momento in cui è in corso la stesura dei decreti attuativi del dl n. 50 del 18 aprile 2016 (in vigore dal giorno successivo) sul codice degli appalti pubblici e delle concessioni. Cornelli ha sottolineato i problemi - tali da scoraggiare le imprese oneste - che le agenzie associate riscontrano costantemente: bandi fatti su misura per ‘i soliti noti’; tempi di presentazione dei documenti impossibili da rispettare; ribassi vertiginosi. “Il decreto legislativo di recepimento delle tre direttive europee – ha scritto Cornelli –, attraverso la legge delega 28 gennaio 2016 n. 11 che riscrive il codice degli appalti, rappresenta un'occasione storica per affermare i principi di professionalità, trasparenza e corretto utilizzo del denaro pubblico. Chiediamo regole chiare e certe, libero accesso ai dati e agli atti, tempi congrui per lo svolgimento delle gare (dalla consegna della documentazione all'apertura delle buste), un controllore che controlli davvero”.

Ecco gli otto punti proposti da PR Hub: 

- impedire che i capitolati per le gare di servizi vengano redatti ‘ad hoc’, in modo da far vincere un determinato soggetto, introducendo strumentalmente richieste di requisiti e sbarramenti che ne agevolino la partecipazione o che scoraggino i concorrenti; inoltre i requisiti devono essere chiari e credibili e non portino, come spesso accade, all'impossibilità di partecipazione per tutte le aziende del comparto.

- divieto di prevedere sbarramenti che precludano ad aziende nuove o che vogliano entrare in un determinato ambito in cui non hanno mai operato, di partecipare alle gare pubbliche. La rimozione di vincoli di fatturato o di caratteristiche specifiche (ad esempio, aver operato nell'ambito oggetto della gara, o di avere nel proprio organico professionalità specifiche) non andrà a detrimento del servizio che sarà fornito da chi si aggiudicherà il bando se la selezione avverrà in maniera trasparente, ma consentirà ad attività 'giovani' e a start up di competere (e vincere, se meritevoli) al fianco di grandi agenzie. 

- prevedere termini temporali adeguati tra la pubblicazione della gara e la consegna degli elaborati, in molti casi ridotti al minimo (14 giorni per consegnare documentazioni corpose!). Utile sarebbe vietare di bandire gare nei periodi di agosto e fine dicembre, e stabilire ex ante tempi certi per l'apertura delle buste (procedura che a volte viene esperita anche 6-12 mesi dopo la presentazione della documentazione). Prevedere, inoltre, una valutazione stringente da parte dell'Anac delle motivazioni di urgenza nel caso in cui la stazione appaltante bandisca una gara in tempi ristretti. 

- porre un limite al ribasso economico per le forniture sotto il milione di euro (per le quali è valido il criterio del minor prezzo, come stabilito dall'art. 95 del dlgs) e stabilire che i collaudi sulle forniture vengano affidati a figure estranee alla stazione appaltante (ad esempio all'Anac). L'obiettivo è quello di scongiurare i ribassi eccessivi che vengono praticati nella certezza che il committente non effettuerà mai alcun controllo adeguato. È infatti costume corrente praticare dumping nella consapevolezza che, una volta vinta la gara, la stazione appaltante affiderà commesse con assegnazione diretta al medesimo soggetto.

- prevedere l'obbligo di pubblicazione degli atti di gara sul sito della stazione appaltante o dell'Aanac (salvo pochi e determinati casi di riservatezza legati alla sicurezza nazionale e comunque fatte salve le garanzie relative alla privacy), per evitare che concorrenti poco corretti e molto smaliziati si oppongano con argomentazioni strumentali all'accesso agli atti che li riguardano, vanificando ogni possibilità di valutare le decisioni assunte.

- individuare strumenti per evitare ricorsi temerari contro gli aggiudicatari (se vige la massima trasparenza, chi ricorre deve essere consapevole di incorrere nel rischio di sanzioni o di essere condannato a pagare le spese sia amministrative che di giudizio).

- prevedere, nelle gare dedicate alla comunicazione e alle Relazioni pubbliche, la simulazione del progetto oggetto del bando, come già viene richiesto da alcune stazioni appaltanti (ad esempio il Parlamento europeo). La simulazione costituisce una discriminante fondamentale affinché un progetto di natura prevalentemente intellettuale e strategica non si giochi soltanto sulla capacità di fare gare o sul patrimonio relazionale di ciascuno, ma sulla creatività e sulle competenze strategiche.

- possibilità di demandare a un soggetto terzo, ad esempio all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, un documento annuale sullo stato dell'arte delle gare esperite nella PA. Il dossier ha lo scopo di rilevare lo stato dell'attività (quante gare, che tipologia di servizi, quante amministrazioni se ne sono dotate, quali attori hanno partecipato) e certificare il percorso di trasparenza raggiunta. 

Palette neon e stile grafico pop per lo spot
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In stile pop, dinamico, adatto ai gusti delle nuove generazioni, la campagna Back to School 2025 di Toys Center ha sostenuto il volantino promozionale in vigore fino al 27 agosto, valido con Carta Fedeltà, che in 24 pagine propone zaini, astucci, accessori di vari brand e molto altro. Lo spot è stato programmato con 474 passaggi sui principali canali kids – Boing, Cartoonito, Boing Plus, K2, Frisbee – celebrando la scuola come momento di espressione personale e di creatività. La parte coreografica è stata ideata da due giovani insegnanti della Scuola Arte&Spettacolo di Lesmo (MB), Carolina Bianchi e Nicole Cantù, con la direzione artistica di Stefania Fumagalli.(28 luglio 2025)
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Il fatturato pubblicitario del cinema cresce del 14,2% in giugno e del 5% nel 1° semestre. Secondo i dati dell'Osservatorio FCP-Associnema, in giugno il fatturato pubblicitario del mezzo cinema ha registrato un incremento del 14,2% su giugno 2024
 
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Fabio Vitale direttore di Sky TG24. Fabio Vitale sarà alla direzione di Sky TG24 dal 15 settembre, riportando a Giuseppe De Bellis, executive vp Sport, News and Entertainment, alla guida della nuova direzione che riunisce tutta l'offerta di contenuti pay e free di Sky (vedi news)
 
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Come trasformare dati e tecnologie in crescita reale e misurabile al centro dell'Assirm Market Research Forum 2025. Si terrà il 19 novembre a Milano la dodicesima edizione dell'Assirm Market Research Forum, dedicato a un tema strategico per le imprese di oggi: come trasformare dati e tecnologie in crescita reale e misurabile
 
Gruppo Helvetia conferma la gestione della strategia SEO a Industree Hub. Il Gruppo Helvetia Italia ha confermato a Industree Hub la strategia SEO del sito corporate e del blog
 



2night firma per Aperol un'attivazione
dinamica alla Festa del Redentore di Venezia
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L'agenzia di marketing esperienziale 2night ha firmato per il secondo anno consecutivo il progetto Aperol Redentore per conto di Campari Group, durante la tradizionale ricorrenza veneziana dal 18 al 20 luglio. L'obiettivo era di rafforzare il legame tra Aperol e Venezia attraverso un'attivazione dinamica tra i canali, che ha visto il brand portare le sue orange vibes nel cuore della città. Al centro dell'evento, il palco galleggiante Aperol Main Boat che richiamava la forma delle barche veneziane ed è stato accompagnato da una flotta di piccole imbarcazioni munite di impianto audio. A bordo live music, allestimenti ispirati al Redentore, contenuti social e gifting personalizzato che veniva consegnato dalle Aperol Squad ai veneziani delle imbarcazioni intorno, rendendoli parte attiva dello show. L'attivazione ha coinvolto anche media e content creator. (28 luglio 2025)

 

SULLO SCHERMO
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IL CONO D'OMBRA. 
LA STORIA DI DENIS BERGAMINI / Docuserie
Il 27 e 28 giugno è andato on air con due puntate per serata, in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime, Sky Documentaries, Sky Sport e in streaming su Now, per essere poi sempre disponibile on demand, la docuserie ‘Il cono d’ombra’ sul caso di Denis Bergamini, produzione di Sky Original. La regia è di Paolo Negro che è anche autore insieme a Deborah Campanella e a Pablo Trincia che conduce in video il racconto. Un cold case fatto di silenzi, contraddizioni, depistaggi e infinito dolore per la famiglia. La sorella Donata ha dedicato decenni a cercare di avere giustizia. La storia era già stata oggetto del podcast omonimo di Pablo Trincia realizzato da Chora Media per Sky TG24.
Denis Bergamini, calciatore in forze al Cosenza Calcio, il 18 novembre 1989 a 27 anni è travolto e trascinato da un camion sulla statale che corre lungo la costa ionica calabrese. Era in auto con la sua ex, Isabella Internò, con cui aveva avuto una storia travagliata e che non ne aveva mai accettato la fine, che dichiarò tra le lacrime che Denis era sceso e si era suicidato buttandosi sotto al camion. Era sera, era fine turno per la pattuglia intervenuta, era sabato, sia la ragazza che il camionista concordavano sulla tesi del suicidio: con immensa sciatteria fu presa per buona. La famiglia, gli amici, i compagni di squadra non ci credettero mai. La docuserie racconta la lunga battaglia per la verità, contro il cono d’ombra sceso sul tragico evento, attraverso testimonianze di chi ha amato Bergamini, materiale d’archivio, atti processuali, video girati da Denis stesso, creando perfino un rendering della parte della statale oggi non più esistente. A distanza di 35 anni, nel 2024, il caso viene riaperto e Isabella Internò condannata in primo grado a 16 anni per omicidio volontario premeditato in concorso con ignoti. Il corpo riesumato, trovato in un inatteso buono stato di conservazione, fece emergere la verità, quella che nel 1989 non si era voluta vedere: sotto il camion fu lanciato un morto. La docuserie mostra cosa significhi davvero cercare giustizia quando il tempo sembra giocare contro, e quando la verità è stata a lungo ignorata. Il processo d'appello si terrà il 21 ottobre a Catanzaro. La docuserie potrebbe avere un episodio extra.  


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