Omnicom e Publicis rinunciano alla fusione da 35 miliardi di dollari
Il progetto di merger tra le due holding annunciato a luglio, che avrebbe dovuto portare alla creazione del primo gruppo al mondo della comunicazione, naufraga per problemi fiscali, legali, difficoltà a ottenere le autorizzazioni in alcuni Paesi come la Cina e il disaccordo su come procedere concretamente. Ci si chiede come i due gruppi si siano potuti esporre a una simile débacle di immagine
12 maggMaurice Lévy e John Wrenio 2014 - Le due grandi holding della comunicazione, l'americana Omnicom e la francese Publicis, hanno annunciato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, a mercati finanziari chiusi, la rinuncia al progetto di mega fusione. La notizia non è arrivata inattesa (vedi news del 29 aprile), già a fine aprile il Wall Street Journal aveva scritto che il processo di fusione aveva avuto una battuta di arresto e si era trasformato in una battaglia tra titani, tra il ceo di Omnicom John Wren e il ceo e chairman di Publicis Maurice Lévy. Ci si chiede come i due si siano potuti esporre senza prevedere prima gli intoppi a una simile débacle di immagine.
L'annuncio della fusione da 35 miliardi di dollari tra Omnicom e Publicis era stato dato il 28 luglio 2013 con l'impegno a realizzarla entro la fine dell'anno, come progetto tra pari: gli azionisti avrebbero ricevuto il 50% a testa della nuova società e i due ceo avrebbero condiviso il ruolo per almeno 30 mesi dal perfezionamento. La fusione avrebbe dato vita al numero uno della comunicazione mondiale scalzando Wpp. Invece problemi fiscali, legali, difficoltà a ottenere le autorizzazioni in alcuni Paesi (in particolare in Cina) e soprattutto disaccordi su come procedere concretamente alla fusione, che richiedeva tra l'altro che un gruppo acquisisse l'altro (ma nessuno de due voleva essere l'acquisito), hanno portato a un impasse. Si è verificato quanto aveva preconizzato Martin Sorrell, ceo di Wpp, già da tempo convinto con soddisfazione che la fusione sarebbe finita in un nulla di fatto.
I due gruppi hanno emesso un comunicato congiunto dichiarando di avere deciso di proseguire il commino indipendenti di comune accordo (quindi senza la famigerata penale da 500 milioni di euro per chi si fosse ritirato unilateralmente): “Le sfide che ancora restavano da superare, oltre alla lentezza del processo, hanno creato un livello di incertezza pregiudizievole per gli interessi di entrambi i gruppi, dei dipendenti, dei clienti, degli azionisti. Resteremo concorrenti, ma conserveremo un grande rispetto reciproco”. Ai dipendenti Lévy ha comunicato che il blocco del progetto è stato legato all'impossibilità di realizzarlo in tempi ragionevoli e che la fusione non era mai stata considerata una necessità, ma sarebbe stata un bella opportunità per i clienti in termini di servizio, per gli azionisti e anche per le loro carriere. Per Lévy il colpo avrebbe potuto essere l'apoteosi finale di una grande carriera.
Simple racconta con l'IA la terza maglia del Torino e l''eterna amistad’ con l'Atlético River Plate
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La reactive agency Simpol ha realizzato il video di lancio della terza maglia 2025/26 del Torino FC, prodotta da Joma sportwear e presentata ufficialmente dal club col claim Eterna Amistad, motto che sancisce l'amicizia storica col Club Atlético River Plate nata nel dolore della tragedia di Superga. L'obiettivo dell'agenzia torinese è stato di dare forma a un racconto visivo che non si limitasse a presentare una divisa, ma che sapesse evocare l'anima di un'amicizia tra città, tifoserie e visioni del calcio. Il concept narrativo unisce riprese reali e mondi immaginari generati con l'IA, dando vita a un video poetico e immersivo sui canali ufficiali del Torino FC. Come il bronzo, elemento simbolico del club, resiste al tempo e mantiene intatta la sua luce, così il legame tra Torino e River continua a brillare, forte e incorruttibile. Le forme fluide, i riflessi liquidi, le proiezioni materiche e le transizioni AI tracciano un percorso ideale tra le due città, mentre la nuova maglia si svela gradualmente, attraverso effetti di slow shutter e filtri ottici.(22 ottobre 2025)
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'Passione’ il tema portante di Focus Live 2025 a novembre a Milano. Torna Focus Live, dal 7 al 9 novembre a Milano, ottava edizione del ‘festival del sapere’ promosso dal mensile di Mondadori diretto da Gian Matta Bazzoli, al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Firman PR & Communication per Pr e digital Pr, ufficio stampa, digital marketing e social media management del club KinAura. L'agenzia Negri Firman PR & Communication è stata incaricata della gestione di Pr, ufficio stampa, digital Pr, digital marketing e del social media management per il mercato italiano del social welness club KinAura
Laura Morace marketing manager Italia di Hardis Group. Hardis Group, società internazionale di consulenza e servizi IT, integratore salesforce ed editor di software per la logistca, rafforza la presenza sul mercato italiano con l'ingresso di Laura Morace quale marketing manager Italia
Milano Navigli come il Maine anni 60 per il lancio della saga ‘IT: Welcome to Derry’ su Sky e Now, tra nostalgia e terrore. L'agenzia Sky Creative Italy porterà sabato 25 ottobre nel cuore della movida milanese l'universo di IT: Welcome to Derry, la nuova serie Sky Exclusive ambientata nei primi anni 60, in partenza il 27 ottobre su Sky e in streaming su Now
Marco Giordani nominato ceo di ProSiebenSat1. Marco Giordani, chief financial officer di MFE – MediaForEurope, è stato nominato anche ceo dell'executive board di ProSiebenSat1 Media SE
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Promozioni in Volkswagen Group Italia. Cimmino alla direzione della marca VW, Calcagni di Skoda e Megoli di VW Veicoli Commerciali. Turnover da 1° novembre ai vertici di Volkswagen, Škoda e VW Veicoli Commerciali in Italia
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Si terrà in marzo a Firenze ‘Europa Project Week’, primo festival italiano dei progetti europei. Il mondo dei progetti europei sarà al centro di Europa Project Week, evento di tre giorni in programma a Firenze dal 19 al 21 marzo 2026
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Spot, digital e OOH a Milano per Matera, il kiwi biondo di Nicofruit. Firma Brand-Cross
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Brand-Cross firma la campagna integrata per i Kiwy Matera, linea premium di Nicofruit (brand dell'organizzazione di produttori Frutthera Growers), che vengono raccolti solo quando sono pronti da gustare e ricchi delle sostanze che assicurano la loro durata in ambiente dolcemente refrigerato, mai congelato. Il claim ‘Dalla Basilicata, il kiwi biondo che arriva pronto’ evidenzia proprio la particolare varietà gialla e trasmette al consumatore l'idea di poterlo sempre mangiare al punto giusto di maturazione. La campagna prevede tre spot tv in onda su emittenti locali, digital e OOH a Milano. I video sono costruiti attorno a un key visual che con ironia e leggerezza esalta la riconoscibilità e l'unicità di Kiwy Matera giallo, caratterizzato da un gusto che richiama i frutti esotici. Le grandi affissioni a Milano e la campagna digital drive to store puntano a rafforzare la brand awareness e a incrementare le visite all'e-shop dedicato. (21 ottobre 2025)
SULLO SCHERMO212
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IL CONO D'OMBRA. LA STORIA DI DENIS BERGAMINI / Docuserie
Il 27 e 28 giugno è andato on air con due puntate per serata, in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime, Sky Documentaries, Sky Sport e in streaming su Now, per essere poi sempre disponibile on demand, la docuserie ‘Il cono d’ombra’ sul caso di Denis Bergamini, produzione di Sky Original. La regia è di Paolo Negro che è anche autore insieme a Deborah Campanella e a Pablo Trincia che conduce in video il racconto. Un cold case fatto di silenzi, contraddizioni, depistaggi e infinito dolore per la famiglia. La sorella Donata ha dedicato decenni a cercare di avere giustizia. La storia era già stata oggetto del podcast omonimo di Pablo Trincia realizzato da Chora Media per Sky TG24.
Denis Bergamini, calciatore in forze al Cosenza Calcio, il 18 novembre 1989 a 27 anni è travolto e trascinato da un camion sulla statale che corre lungo la costa ionica calabrese. Era in auto con la sua ex, Isabella Internò, con cui aveva avuto una storia travagliata e che non ne aveva mai accettato la fine, che dichiarò tra le lacrime che Denis era sceso e si era suicidato buttandosi sotto al camion. Era sera, era fine turno per la pattuglia intervenuta, era sabato, sia la ragazza che il camionista concordavano sulla tesi del suicidio: con immensa sciatteria fu presa per buona. La famiglia, gli amici, i compagni di squadra non ci credettero mai. La docuserie racconta la lunga battaglia per la verità, contro il cono d’ombra sceso sul tragico evento, attraverso testimonianze di chi ha amato Bergamini, materiale d’archivio, atti processuali, video girati da Denis stesso, creando perfino un rendering della parte della statale oggi non più esistente. A distanza di 35 anni, nel 2024, il caso viene riaperto e Isabella Internò condannata in primo grado a 16 anni per omicidio volontario premeditato in concorso con ignoti. Il corpo riesumato, trovato in un inatteso buono stato di conservazione, fece emergere la verità, quella che nel 1989 non si era voluta vedere: sotto il camion fu lanciato un morto. La docuserie mostra cosa significhi davvero cercare giustizia quando il tempo sembra giocare contro, e quando la verità è stata a lungo ignorata. Il processo d'appello si terrà il 21 ottobre a Catanzaro. La docuserie potrebbe avere un episodio extra.