Il primo aggiornamento dei dati elaborati da Centro Studi UNA indica che il mercato arriverà a fine anno a 8,4 miliardi di euro, avvicinandosi agli 8,8 miliardi del 2019. A guadagnare maggiore terreno saranno i mezzi più colpiti nel 2020 come cinema e Ooh. Il digitale continua l'ascesa con trend +9%e anche la radio riprende quota
(28 aprile 2021) - Secondo l'aggiornamento messo punto del Centro Studi di UNA sugli investimenti media, il 2020 ha chiuso a 7,8 miliardi di euro, superando le previsioni fatte lo scorso ottobre (7,7 miliardi) che non tenevano ancora conto della seconda ondata pandemica. Per il 2021, si conferma la stima di un rimbalzo seppur graduale con un mercato che a dicembre 2021 dovrebbe raggiungere gli 8,4 miliardi di euro, avvicinandosi al valore del 2019 (8,8). A fronte, quindi, di un ribasso del mercato dell'11% nel 2020, la stima per il 2021 è di riconquistare terreno con una crescita del 7,1%.
Nel 2020 a subire la maggiore contrazione degli investimenti, come preventivato, sono stati il cinema (per cui non sono disponibili rilevazioni da marzo 2020) e comunicazione esterna (che non conta dell'OOH Tv da marzo 2020 per indisponibilità di dati), diretto risultato delle politiche di lockdown che hanno coinvolto tutta la penisola. A subire solo una leggera flessione il digitale (-2,1%) seguito dalla tv che chiude i dodici mesi a -9,5%.
Ad eccezione della stampa che continua ad attestarsi su valori negativi, con i periodici (-4%) che si posizionano in coda ai quotidiani (-1,6%), le stime per il 2021 prevedono una crescita degli investimenti del 7,1%. A guadagnare maggiore terreno sono i mezzi più colpiti nel 2020 come cinema (+24,9%) e comunicazione esterna (+11,5%). Il digitale continua la sua ascesa (+9%) mentre la radio riprende quota con una previsione di incremento pari all'8,6%.
La previsione per il 2021 vede il digitale in continua crescita con una quota di mercato pari al 42,6%, quasi a pari merito con la tv (43,8%), due mezzi che si confermano il bacino principale degli investimenti. Data l'incertezza del periodo faticano ad affermarsi ancora la comunicazione esterna e il cinema mentre la radio registra un lieve segno di ripresa.
“A causa dell'inatteso procrastinarsi della pandemia e della conseguente situazione di emergenza, è particolarmente complesso effettuare delle stime precise - dichiara Marianna Ghirlanda, presidente del Centro Studi UNA -. Sicuramente gli avvenimenti legati al Covid-19 e le loro ripercussioni nel mondo politico continueranno a influenzare gli investimenti pubblicitari e l'andamento economico del Paese. È per questo che abbiamo deciso quest’anno di aggiornare le nostre stime tre volte invece che due, con i prossimi appuntamenti attesi per luglio e settembre, in modo da fornire al mercato un quadro puntuale e previsioni più precise. Gli investimenti stanno lentamente risalendo la curva e questo ci fa protendere verso un positivo atteggiamento soprattutto a partire dai prossimi mesi in cui anche l'effetto pandemico sarà più mitigato. A supporto di una visione ottimista, nonostante l'anno dispari, il 2021 vedrà due importanti appuntamenti sportivi come Euro 2020 e le Olimpiadi e crediamo che questo possa costituire un forte driver”.