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Giornalisti e imprese a confronto su Media Relations e PR


Soluzione Group ha promosso una doppia ricerca, una sul ruolo strategico delle PR, cui hanno risposto oltre 120 marketing & communication manager, l'altra a cui hanno risposto 250 giornalisti, per mettere in luce quanto gli aspetti del flusso di comunicazione tra impresa, ufficio stampa e media incontri le reciproche aspettative. E quali siano i punti deboli da colmare

(5 ottobre 2020) - Due ricerche, svolte tra giugno e settembre da Soluzione Group, hanno puntato a rilevare il reale sentiment di imprese e giornalisti sul tema delle PR e delle Media Relations. A ‘L'ufficio stampa che vorrei’ hanno risposto più di 250 giornalisti italiani mentre ‘PR e comunicazione aziendale’ ha coinvolto oltre 120 marketing & communication manager. Obiettivo del progetto è stato di indagare quali aspetti del flusso di comunicazione tra impresa, ufficio stampa, media incontri le reciproche aspettative e dove siano, invece, i punti deboli da colmare adottando nuovi e più efficaci modelli e format di relazione e condivisione delle informazioni.

Da entrambi i sondaggi è emerso che le Media Relations rappresentano ancora oggi lo strumento PR per eccellenza, adottato da molte imprese (78%) sia sul lato corporate che di prodotto. Un rapporto che si mantiene su un asset importante anche per i giornalisti: per l'85% del campione infatti la credibilità e il contatto personale con il mittente di una notizia è forma di garanzia rispetto il contenuto trasmesso, anche se le aziende sembrano esserne poco consapevoli.


PR e comunicazione aziendale - Cosa pensano le imprese

“Se mi rimanesse un solo dollaro del mio budget di marketing, lo spenderei in PR”: questa famosa citazione è attribuita a Bill Gates e rappresenta molto bene quello che dovrebbe essere il ruolo delle PR all'interno delle attività messe in campo da ogni azienda. Per l'87% dei marketing & communication manager intervistati, le attività di Public Relations sono ritenute uno strumento fondamentale per ottenere awareness (65%), e imprescindibili nel piano di comunicazione, dove impegnano dall'1 al 3% del budget destinato al marketing. L'intento è sempre quello di contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati, a conferma che a monte vi deve sempre essere un approccio strategico. Le Digital PR (65%) hanno poi surclassato gli eventi (56%), mentre il Brand Journalism (33%) ha intrapreso la sua ascesa, motivo per cui vengono richieste alle agenzie di PR una sempre maggiore proattività e competenze digitali.

In merito alla sola attività di ufficio stampa, ritenuta utile per rafforzare la propria reputazione di marca (75%) e ottenere la maggior copertura mediatica possibile (44%), le aziende ne comprendono i fini ma alcune volte non i mezzi, come dimostra la differenza di vedute rispetto ai media. Se, per esempio, il 60% dei giornalisti vede l'oggetto email come un criterio di selezione di ciò che vale la pena leggere o scartare, solo l'8% delle imprese lo ritiene importante, mentre la notorietà del brand, per i primi, non è la discriminante di scelta di un comunicato e vale sempre e comunque la notizia, quest’ultime sono invece convinte del contrario. E ancora, per i giornalisti il contatto personale con il Media Relator è indispensabile per la stesura degli articoli, al contrario solo l'8% delle imprese sembra esserne cosciente.

‘L'ufficio stampa che vorrei’ - Cosa desiderano i giornalisti

Ai media non interessano comunicati stampa, sempre troppo autoreferenziali (38%) sui prodotti o i servizi dell'azienda, cercano invece storie utili, autorevoli e ‘notiziabili’ che siano di reale interesse per i lettori. Solo in questa logica, i comunicati stampa sono ancora efficaci, e cioè quando c'è qualità e profondità di contenuto, quando ci sono immagini originali ad arricchimento del testo (70%), infografiche (43%) o perché no, quando si ha la possibilità di testare il prodotto di persona (35%).

Infine, per quanto riguarda gli spostamenti dalla redazione, i giornalisti sono disposti a muoversi solo a patto che l'evento e/o il contenuto proposto siano di vero appeal (75%), a prescindere dalla comodità della location, notorietà dell'azienda o altri benefit più o meno commerciali.


PR e comunicazione aziendale..>>



L'ufficio stampa che vorrei..>>


Palette neon e stile grafico pop per lo spot
'Back to School 2025’ di Toys Center
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In stile pop, dinamico, adatto ai gusti delle nuove generazioni, la campagna Back to School 2025 di Toys Center ha sostenuto il volantino promozionale in vigore fino al 27 agosto, valido con Carta Fedeltà, che in 24 pagine propone zaini, astucci, accessori di vari brand e molto altro. Lo spot è stato programmato con 474 passaggi sui principali canali kids – Boing, Cartoonito, Boing Plus, K2, Frisbee – celebrando la scuola come momento di espressione personale e di creatività. La parte coreografica è stata ideata da due giovani insegnanti della Scuola Arte&Spettacolo di Lesmo (MB), Carolina Bianchi e Nicole Cantù, con la direzione artistica di Stefania Fumagalli.(28 luglio 2025)
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Gilles Vidal head of design per i brand europei di Stellantis. Gilles Vidal è stato nominato head of design per i marchi europei del gruppo Stellantis con effetto dal 1° ottobre, al posto di Jean-Pierre Ploué, che lascerà l'azienda
 
CAME sponsor della Federazione Italiana Tennis e Padel. CAME (soluzioni per l'automazione, il controllo e la sicurezza di ambienti residenziali, pubblici e aziendali) diventa partner ufficiale della Federazione Italiana Tennis e Padel fino al 2027
 
Il fatturato pubblicitario del cinema cresce del 14,2% in giugno e del 5% nel 1° semestre. Secondo i dati dell'Osservatorio FCP-Associnema, in giugno il fatturato pubblicitario del mezzo cinema ha registrato un incremento del 14,2% su giugno 2024
 
Unieuro crea la nuova area Comunicazione Corporate e Interna. Alla guida Marco Titi. Nasce in Unieuro (distributore di elettronica di consumo ed elettrodomestici del gruppo Fnac Darty) la funzione di Comunicazione Corporate, integrata in un'unica area con la Comunicazione Interna
 
Fabio Vitale direttore di Sky TG24. Fabio Vitale sarà alla direzione di Sky TG24 dal 15 settembre, riportando a Giuseppe De Bellis, executive vp Sport, News and Entertainment, alla guida della nuova direzione che riunisce tutta l'offerta di contenuti pay e free di Sky (vedi news)
 
Stéphane Maquaire presidente e ceo di Club Med Holding. Il consiglio di amministrazione di Club Med Holding ha nominato Stéphane Maquaire presidente e ceo del gruppo con effetto immediato, al posto di Henri Giscard d'Estaing alla guida negli ultimi vent’anni
 
Federico Padovani marketing director di SD Worx Italy. SD Worx, fornitore europeo di soluzioni HR, ha annunciato l'ingresso in SD Worx Italy di Federico Padovani come marketing director
 
Vogue Italia e Kering promuovono la rassegna di film ‘Cinemoda Club’. Si svolgerà dal 25 al 27 settembre durante la Milano Fashion Week ‘Cinemoda Club’, prima rassegna cinematografica promossa da Vogue Italia e dal luxury group Kering dedicata alla settima arte e al dialogo continuo con l'universo della moda
 
Come trasformare dati e tecnologie in crescita reale e misurabile al centro dell'Assirm Market Research Forum 2025. Si terrà il 19 novembre a Milano la dodicesima edizione dell'Assirm Market Research Forum, dedicato a un tema strategico per le imprese di oggi: come trasformare dati e tecnologie in crescita reale e misurabile
 
Gruppo Helvetia conferma la gestione della strategia SEO a Industree Hub. Il Gruppo Helvetia Italia ha confermato a Industree Hub la strategia SEO del sito corporate e del blog
 



2night firma per Aperol un'attivazione
dinamica alla Festa del Redentore di Venezia
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L'agenzia di marketing esperienziale 2night ha firmato per il secondo anno consecutivo il progetto Aperol Redentore per conto di Campari Group, durante la tradizionale ricorrenza veneziana dal 18 al 20 luglio. L'obiettivo era di rafforzare il legame tra Aperol e Venezia attraverso un'attivazione dinamica tra i canali, che ha visto il brand portare le sue orange vibes nel cuore della città. Al centro dell'evento, il palco galleggiante Aperol Main Boat che richiamava la forma delle barche veneziane ed è stato accompagnato da una flotta di piccole imbarcazioni munite di impianto audio. A bordo live music, allestimenti ispirati al Redentore, contenuti social e gifting personalizzato che veniva consegnato dalle Aperol Squad ai veneziani delle imbarcazioni intorno, rendendoli parte attiva dello show. L'attivazione ha coinvolto anche media e content creator. (28 luglio 2025)

 

SULLO SCHERMO
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IL CONO D'OMBRA. 
LA STORIA DI DENIS BERGAMINI / Docuserie
Il 27 e 28 giugno è andato on air con due puntate per serata, in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime, Sky Documentaries, Sky Sport e in streaming su Now, per essere poi sempre disponibile on demand, la docuserie ‘Il cono d’ombra’ sul caso di Denis Bergamini, produzione di Sky Original. La regia è di Paolo Negro che è anche autore insieme a Deborah Campanella e a Pablo Trincia che conduce in video il racconto. Un cold case fatto di silenzi, contraddizioni, depistaggi e infinito dolore per la famiglia. La sorella Donata ha dedicato decenni a cercare di avere giustizia. La storia era già stata oggetto del podcast omonimo di Pablo Trincia realizzato da Chora Media per Sky TG24.
Denis Bergamini, calciatore in forze al Cosenza Calcio, il 18 novembre 1989 a 27 anni è travolto e trascinato da un camion sulla statale che corre lungo la costa ionica calabrese. Era in auto con la sua ex, Isabella Internò, con cui aveva avuto una storia travagliata e che non ne aveva mai accettato la fine, che dichiarò tra le lacrime che Denis era sceso e si era suicidato buttandosi sotto al camion. Era sera, era fine turno per la pattuglia intervenuta, era sabato, sia la ragazza che il camionista concordavano sulla tesi del suicidio: con immensa sciatteria fu presa per buona. La famiglia, gli amici, i compagni di squadra non ci credettero mai. La docuserie racconta la lunga battaglia per la verità, contro il cono d’ombra sceso sul tragico evento, attraverso testimonianze di chi ha amato Bergamini, materiale d’archivio, atti processuali, video girati da Denis stesso, creando perfino un rendering della parte della statale oggi non più esistente. A distanza di 35 anni, nel 2024, il caso viene riaperto e Isabella Internò condannata in primo grado a 16 anni per omicidio volontario premeditato in concorso con ignoti. Il corpo riesumato, trovato in un inatteso buono stato di conservazione, fece emergere la verità, quella che nel 1989 non si era voluta vedere: sotto il camion fu lanciato un morto. La docuserie mostra cosa significhi davvero cercare giustizia quando il tempo sembra giocare contro, e quando la verità è stata a lungo ignorata. Il processo d'appello si terrà il 21 ottobre a Catanzaro. La docuserie potrebbe avere un episodio extra.  


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